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L’Unità di crisi cerca operatori sanitari per le strutture Covid

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte rinnova la manifestazione di interesse per la formazione di un elenco di operatori disponibili a prestare assistenza nelle strutture che ospitano pazienti affetti da Covid-19.

La candidatura può essere presentata da operatori socio-sanitari, studenti che stanno frequentando un corso per operatore socio-sanitario, persone in possesso di una laurea triennale da Educatore professionale, del diploma di Tecnico dei servizi socio-sanitari, dell’attestato di assistente familiare, del titolo di infermiera volontaria, nonché da chi ha svolto per almeno sei mesi assistenza al domicilio di anziani non autosufficienti e disabili con regolare contratto di lavoro.

“In questo momento di grave difficoltà, in cui moltissimi operatori socio-assistenziali non possono lavorare perché positivi al Covid – afferma l’assessore regionale alle Politiche sociali, Chiara Caucino – viene nuovamente pubblicata la manifestazione d’interesse per tutti coloro che vorranno prestare attività all’interno delle strutture per anziani o negli “alberghi assistiti” in cui viene garantito un presidio socio-sanitario. Si tratta di un’importante opportunità lavorativa che consente anche di aiutare le persone più fragili e dà un supporto importante in questo momento al nostro sistema socio-sanitario”.

Un analogo provvedimento pubblicato nel marzo scorso aveva consentito l’assunzione di oltre 5.000 operatori, tra i quali più di 1000 iscritti ai corsi da operatore socio-sanitario che attraverso questa attività hanno ottenuto il riconoscimento delle 500 ore di tirocinio formativo.

Il testo della manifestazione di interesse e il modulo di partecipazione sono pubblicati su https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/formazione-elenco-operatori-disponibili-prestare-attivita-nelle-strutture-emergenza-covid-19

Tutti in pista a Vinovo rispettando le regole

L’Ippodromo di Vinovo si era già adeguato domenica scorsa, offrendo comunque uno spettacolo notevole nel GP Orsi Mangelli e nei GP Anact, continuerà a farlo anche in questo weekend.

Sarà un sabato di trotto sulla pista torinese, ma a porte chiuse e con il massimo rispetto delle norme sul distanziamento e sull’attenzione per evitare qualsiasi assembramento.
Tutto questo nulla toglie al programma della giornata che prenderà il via alle 13.50 con quasi 80 cavalli al via, segno che la piazza torinese continua a rivestire un forte richiamo per tutti. In mezzo alle 8 corse in programma peschiamo il Premio Fremont per anziani di buon livello, con l’accoppiata Seleniost-Santino Mollo a partire come faro non solo perché scatta dal palo. Ma anche il Premio Utah in apertura di programma, un miglio per puledri nel quale ci saranno anche due francesi al via, portati da Marco Smorgon e Andrea Guzzinati. Tra gli ospiti di giornata, il driver toscano Antonio Greppi impegnato in sei delle corse.
A Vinovo il prossimo appuntamento sarà sabato 14 settembre con la finale del Campionato Gentlemen Piemonte-Liguria.

Il bollettino: 45 morti e 4437 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

 

37.812 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 37.812 (+819 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4196, Asti 2021, Biella 1193, Cuneo 4284, Novara 3275, Torino 19.517, Vercelli 1680, Verbano-Cusio-Ossola 1228, extraregione 244, oltre a 174 in fase di definizione.

I DECESSI SONO 4594

Sono 45 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 4594 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 725 Alessandria, 283 Asti, 239 Biella, 448 Cuneo, 449 Novara, 2017 Torino, 248 Vercelli, 138 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 47 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 93.895 (+4437 rispetto a ieri), di cui 1759 (40%) asintomatici.

I casi sono così ripartiti: 1834 screening, 959 contatti di caso, 1644 con indagine in corso; per ambito: 311 RSA/Strutture socio-assistenziali, 389 scolastico, 3737 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 8270 Alessandria, 4388 Asti, 3035 Biella, 11.779 Cuneo, 6995 Novara, 51.938 Torino, 3349 Vercelli, 2525 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 602 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1014 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 284 (+16 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4122 (+251 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 47.083.

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.134.670 (+17.390 rispetto a ieri),di cui 622.098 risultati negativi.

Le opposizioni in Regione: “Cirio smetta di dare le colpe ad altri“

“Covid-Piemonte:  si usi ogni istante del lockdown per fermare questa tragedia”

“Abbiamo ascoltato su Sky il Presidente Cirio in stato di confusione: ha detto che nella conferenza stampa del 21 in cui annunciava test rapidi molecolari a tappeto avrebbe letto il comunicato stampa di Federfarma in merito all’accordo sui test, ma il primo comunicato del sindacato dei farmacisti è datato 26 ottobre. Come ha fatto a leggere un testo che non era ancora stato creato? Delle due l’una: o il Presidente è molto stanco o, come al solito, alla domanda di un giornalista che gli chiedeva conto dei suoi annunci ha voluto scaricare la colpa su altri. Se propendiamo per la prima, Presidente Cirio stiamo perdendo fiducia in lei e nelle sue capacità di gestione della nostra regione, e con noi la stanno perdendo centinaia di migliaia di piemontesi. Se propendiamo per la seconda si tratta di una tecnica che ormai conosciamo bene – è il commento dei capigruppo di opposizione in Regione.

“Purtoppo però negli ospedali torinesi siamo nella stessa situazione di marzo, forse peggio – proseguono Gallo, Giaccone, Grimaldi, Magliano e Sacco – ieri molti codici rossi in attesa di ricovero non avevano un posto dove stare. Sono donne e uomini in attesa di essere intubati che non trovavano un posto in cui essere curati. Per trovare posto a loro si sono sacrificati posti letto per malati non urgenti, il prossimo passo quale sarà? Per questo motivo i sanitari ormai sono costretti a mettere temporaneamente le barelle nei corridoi e riempire di lettini le chiese degli ospedali. Siamo nel bel mezzo della seconda ondata e la stiamo combattendo quasi a mani nude”

Presidente Cirio, Assessore Icardi: non è tempo di fare polemica. Non lo è per noi, che non passeremo le prossime settimane a ricordarvi tutte le molte cose che avete sbagliato e sottovalutato in questi mesi, e non potete permettervelo voi, che una seconda ondata l’avete negata fino a qualche settimana fa” – concludono i capigruppo di Partito Democratico, Liberi Uguali Verdi, Moderati, Lista Chiamparino per il Piemonte e Movimento 5 Stelle. “I prossimi dieci giorni saranno decisivi per il nostro Paese e – soprattutto – per la nostra Regione: ci aspettiamo di non vedervi né sentirvi più sui giornali e sui telegiornali pronti a scaricare le colpe dei vostri fallimenti a turno su qualcun altro, o a cercare di distogliere l’attenzione dei cittadini puntandola sul falso problema dell’appartenenza o meno alla zona rossa. Ci aspettiamo che utilizziate i prossimi 10 giorni per fare uscire dall’emergenza il Piemonte. Ci aspettiamo che facciate tesoro dei vostri errori e che siate in grado di evitare al Piemonte un fine anno in lockdown”.

UIL FPL: “Sconfiggiamo insieme il virus”

La UILFPL ASL TO3: A RIVOLI, SCONFIGGIAMO INSIEME QUESTO MALEDETTO VIRUS!

“Veicolare le forze al fine di migliorare le condizioni dei lavoratori e l’assistenza ai pazienti”

Con profondo sconcerto apprendiamo dagli organi di stampa e dalle trasmissioni televisive il caos mediatico scaturito da un video girato presso il DEA covid di Rivoli, il quale ritrae pazienti e operatori sanitari agire in condizioni davvero difficili, come quelle che, d’altronde, oggi ci ritroviamo davvero a dover sostenere a ritmi serrati.
Non è questo il momento per le polemiche: la diffusione di questo video, pur mostrando la reale condizione di criticità in cui versano i dipartimenti d’emergenza di tutti gli ospedali regionali e nazionali, non fa che gettare benzina sul fuoco in una situazione già incandescente di per sé.
In un momento di drammatica maxi-emergenza, infatti, la UILFPL ASL TO3 ritiene che tutti gli attori di questo spiacevole episodio debbano tornare a concentrare, insieme, le proprie energie verso l’unico nemico comune: il covid-19.
Ci rivolgiamo innanzitutto a tutti i lavoratori che stanno vivendo con stress e rabbia questo momento storico a causa della paura dei contagi, della carenza di personale, dell’assenza di idonei percorsi separati tra “sporco e pulito”, della continua e costante mancanza di DPI, delle difficoltà lavorative imposte dalle condizioni logistiche estreme e, credeteci, potremmo andare ancora molto avanti.
Ma a loro chiediamo di risparmiare le forze, già in esaurimento, per convogliarle verso le cure ai pazienti, così da erogare il miglior livello assistenziale possibile alle condizioni date, come peraltro hanno fin qui dimostrato di saper fare con impegno, dedizione e passione.
Ai vertici aziendali, chiediamo invece di mantenere la calma e la barra a dritta, non dimenticando mai l’enorme sforzo e la grande pressione psicologica a cui tutti i lavoratori della sanità sono costantemente sottoposti.
Lo ripetiamo con forza: l’obiettivo comune da raggiungere è uno solo. Sconfiggere questo maledetto virus.
Superata l’attuale maxi-emergenza, si dovranno rivalutare le criticità, affrontando nelle sedi preposte tutti i conflitti sin ora evidenziati.

Il segretario e capogruppo RSU UILFPL Nazzareno Arigò

Juve e Toro: squadre torinesi in salute attese domani da 2 gare difficili

Qui Juve: impegno duro per i bianconeri di Pirlo attesi a Roma, domani ore12.30, contro la Lazio.Pochi dubbi nella formazione bianconera che scenderà in campo.Kulusevsky in panchina,in campo MC Kennie per un 4-4-2 più equilibrato.A completare il reparto Betancour,Rabiot e Chiesa.Dybala in panchina e davanti gl’intoccabili Ronaldo e Morata.In porta Szczesny,terzini Cuadrado ed Alex Sandro…centrali di difesa l’inossidabile coppia Bonucci-Chiellini.Obiettivo 3 punti per riconquistare a breve il primo posto.

Qui Toro: grande lavoro tecnico,tattico e soprattutto mentale,per i granata di Giampaolo,desiderosi di continuare la scalata verso posizioni di classifica decisamente più tranquille.Domani ore 15 contro il Crotone serve riconfermare quanto di buono visto nelle ultime gare.Fondamentali i 3 punti.Confermata quasi in blocco la formazione che ha vinto il recupero di campionato a metà
settimana contro il Genoa.Sirigu tra i pali,terzini Singo e ballottaggio a sinistra tra Rodriguez e Murru.Centrali di difesa Lyanco e Bremer,a centrocampo rientra Meitè che comporrà il terzetto di medians con Rincon e Linetty..Davanti Lukic trequartista,in forma strepitosa,con Belotti affiancato da Bonazzoli in ballottaggio con Verdi.

Vincenzo Grassano

L’intervista / Fornaro: “Il vero nemico è il virus”

“La situazione del Piemonte è grave, i nuovi contagi rischiano di portare ad una situazione molto vicino al collasso del sistema sanitario piemontese.

Le immagini che abbiamo visto all’ospedale di Rivoli sono immagini che non avremmo mai voluto vedere. Occorre prendere atto che siamo di fronte ad una seconda ondata straordinaria per intensità e si deve lavorare intensamente per cercare di abbassare in ogni modo la curva e renderla gestibile”. A parlare è Federico Fornaro, capogruppo di Leu alla Camera dei Deputati, profondo conoscitore del Piemonte, avendo vissuto, lavorato e fatto politica a Torino negli anni della giovinezza, e successivamente nella provincia alessandrina, dove è stato anche sindaco di Castelletto d’Orba e consigliere provinciale ad Alessandria. Il deputato alessandrino non nasconde, quindi, la serietà del momento e la gravità delle misure che sono state prese dal Governo nell’ultimo Dpcm. Ma a questo punto non sarebbe auspicabile un maggior dialogo con l’opposizione. “Io l’ho sempre auspicato in tutti questi mesi – dice Fornaro – ma credo che i cittadini abbiano notato, anche nell’ultimo passaggio parlamentare che a differenza sulla Francia, dove le misure restrittive sono passate con un voto a larghissima maggioranza, da noi si è avuto una situazione dove si è parlato di contrapposizione tra Nord e Sud, l’accusa di avere scelto la classificazione sulla base del colore politico. Sono accuse inaccettabili e che si ritorceranno come un boomerang contro coloro che le hanno fatte. I modelli scelti per la classificazione si basavano su quelli stabiliti dalla Conferenza Stato/Regioni e Province Autonome e sui dati che sono stati forniti dalle Regioni stesse”. Però in questi mesi ci sono stati errori e ritardi: “Non nego che ci possono essere stati, a fronte di una situazione eccezionale come quella che stiamo vivendo, a tutti i livelli, errori, ritardi o responsabilità, ed è evidente che si sono settori economici che stanno pagando questa situazione più di altri, il Governo ne ha la consapevolezza, ha messo mano a due decreti. Adesso quello che occorre è di evitare di fare come i polli di Renzo, bisogna avere ben chiaro che il nemico da combattere è uno e si chiama Covid-19”. Infine sui vaccini, Fornaro sottolinea che “le ultime notizie fornite dal Presidente Conte evidenziano la possibilità che vi sia una primissima dotazione di vaccini distribuita in Italia entro fine anno, ma una distribuzione alla popolazione non sia prima della primavera/estate 2021, che occorrerà organizzare attentamente”.

Massimo Iaretti

Giuramento alla Cernaia anche per l’atleta Saracco, carabiniere minorenne

 Nella storica cornice della caserma “Cernaia”, sede della Scuola Allievi Carabinieri, alla presenza del Comandante della Scuola, Colonnello Giovanni Spirito ed al cospetto della Bandiera d’Istituto, ha avuto luogo ieri mattina il giuramento individuale solenne degli Allievi del 139° Corso Carabinieri e del 14° Corso Formativo per Carabinieri Atleti.
I due corsi, rimodulati a seguito dell’emergenza sanitaria su aliquote distinte per garantire il distanziamento sociale, annoverano rispettivamente 110 Allievi Carabinieri e 10 Allievi Carabinieri Atleti, provenienti da tutta Italia. L’atto di Giuramento individuale, sostanziato nella solenne promessa di fedeltà alla Repubblica Italiana, è stato preceduto, nel pomeriggio di venerdì, dall’Ammainabandiera e dell’apposizione degli Alamari, gesto che tramuta i giovani Allievi in Carabinieri pronti a servire la Patria.
Il Colonnello Spirito, nel portare il saluto del Comandante della Legione Allievi Carabinieri, Gen. B. Michele Sirimarco, che ha esortato i futuri Carabinieri ad operare con generosità a favore delle popolazioni ove presteranno il proprio servizio, ha fatto pervenire la grande riconoscenza espressa dalla Sindaca di Torino, Chiara Appendino, a tutti i ragazzi e le ragazze per la coraggiosa scelta intrapresa e l’augurio di portarsi nel cuore il ricordo di Torino.
Tra i giurandi vi era anche il Carabiniere Atleta Edoardo Saracco, 17enne, uno dei pochi Carabinieri minorenni d’Italia, che vanta nel suo palmarès una medaglia di bronzo ai Giochi olimpici giovanili di Losanna 2020 ed il 1° piazzamento nel ranking mondiale degli sciatori alpini nati nel 2003.

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Dopo la chiesa e le barelle a terra forse posti letto nella sala convegni

Ai posti letto aggiuntivi collocati nella chiesa del Covid hospital San Luigi di Orbassano, si aggiungeranno forse altri letti  nella sala convegni della struttura.

 

Oltre a questa situazione di difficoltà e all’emblematico ed eclatante caso delle barelle messe a terra nell’ospedale di Rivoli per collocare i malati, l’emergenza posti letto si fa sentire un po’ ovunque nella città metropolitana di Torino. Un centinaio di pazienti è già stato trasferito nel covid hospital di Tortona.

Inseguimento nella notte, guida contromano e si schianta. Arrestato

Un giovane di 21 anni e’ arrestato a Torino, per resistenza a Pubblico Ufficiale.

La scorsa notte il ragazzo , alla guida della propria auto, non si è fermato per un controllo in Largo Giulio Cesare. Poi l’inseguimento per dieci chilometri, in cui il giovane ha guidato anche in contromano e senza rispettare i semafori. Infine in corso Palestro l’auto si è schiantata contro un pilone di cemento e il 21enne è stato fermato dai carabinieri. Non si conoscono i motivi della fuga.