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Con “Libriamoci” le giornate di lettura nelle scuole torinesi

‘Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole’ è un’iniziativa del Centro per il libro e la lettura nata dal protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in programma fino a sabato 21 novembre.

La manifestazione, giunta alla settima edizione, è rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, e propone attività educative e formative finalizzate alla promozione del libro e della lettura ad alta voce, strumenti fondamentali per la crescita emozionale e cognitiva di bambini e ragazzi.

Le Biblioteche civiche torinesi aderiscono all’iniziativa impegnando i bibliotecari delle sedi Centrale, Cesare Pavese, Dietrich Bonhoeffer, Alberto Geisser e Italo Calvino, nelle letture ‘online’ per circa 4mila studenti di 173 classi di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado sul tema ‘Contagiati dalla gentilezza’, uno dei quattro proposti da ‘Libriamoci 2020’.

I titoli selezionati – fra cui I fantastici cinque di Quentin Blake, La scuola segreta di Nasreen di Jeannette Winter, Una splendida notte stellata di Jimmy Liao – sono quasi tutti presi dalla bibliografia della BILL-La Biblioteca della Legalità nata per diffondere la cultura della giustizia fra le giovani generazioni attraverso la promozione della lettura, sostenuta da IBBY Italia – International Board on Book for Young people.

La partecipazione delle Biblioteche civiche torinesi avviene in collaborazione diretta con TorinoReteLibri, la rete delle biblioteche scolastiche (circa 50 istituti torinesi e piemontesi) coordinata da Antonella Biscetti, con cui la Città ha rinnovato un protocollo d’intesa sia per promuovere azioni finalizzate a sostenere lo sviluppo di sistemi bibliotecari e culturali integrati, sia per supportare la promozione della lettura e della formazione permanente nei diversi quartieri.

La collaborazione prevede inoltre, a partire dal 2021, ulteriori azioni congiunte derivanti dalla sottoscrizione del Patto per la Lettura della Città di Torino: l’integrazione del catalogo di TorinoRetelibri con quello delle Biblioteche civiche torinesi; l’apertura al pubblico, anche in orario extrascolastico, di alcune biblioteche scolastiche cittadine; l’organizzazione di attività di promozione del libro e della lettura nel corso dell’intero anno.

L’ampia adesione all’iniziativa mette in evidenza l’importanza di sostenere scuola, bambine/i, ragazze/i e famiglie in un momento storico così complesso, anche attraverso l’indispensabile ausilio dei bibliotecari. Leggere a distanza ma virtualmente insieme è un modo in più per fare rete fra biblioteche civiche e scolastiche, per promuovere libri piacevoli e di qualità dai contenuti etici e sociali.

Le Biblioteche civiche torinesi proseguono, inoltre, con i servizi gratuiti online: prestito di libri su prenotazione; estensione dei prestiti di ebook, lettura online di quotidiani e riviste nazionali e internazionali, fruizione di musica attraverso la piattaforma digitale MLOL; informazioni bibliografiche e di comunità; riproduzione di documenti; laboratori online di apprendimento delle lingue straniere, dell’italiano per stranieri, dell’utilizzo degli strumenti digitali (pc, smartphone, tablet, e-reader, piattaforme per collegamenti online); attività di aiuta-compiti per bambini e ragazzi; gruppi di lettura; decine di videoletture animate e di letture ad alta voce per bambini, selezionate con cura e proposte con professionalità e passione dai bibliotecari.

 

Dal terrorismo alla democrazia perfettibile

Gli anni ‘70 a Torino furono tragicamente segnati dal terrorismo rosso. A mia memoria non ci furono eclatanti fatti prodotti da quel terrorismo.
Violenza di strada questo sì. Da Corso Francia 19 (sede del Msi) ogni tanto partivano squadre ben fornite per andare a fare danni in giro. Noi, giovani studenti, vedevamo il fenomeno crescere.
All inizio, francamente non capivamo perché non accettavamo.  Nel 74 arrestarono Curcio e Franceschini a Pinerolo. Ma chi erano? Solo chi era stato a Trento o Reggio Emilia ( forse ) qualcosa capiva. Dopo veniamo a conoscenza che dopo le riunioni a Palazzo Nuovo con il Filosofo Toni Negri raccoglievano soldi per le armi. A metà anni ‘70 , nei cortei di protesta comparvero i primi manici di piccone e chiavi inglesi e tutto fu tragicamente chiaro: comunisti assassini, perlomeno si su autodefinirono comunisti ed erano sicuramente  degli assassini.
Il 16 novembre sparano a Carlo Casalegno che morì il 29. Era colpevole di dire ciò che pensava. In particolare sosteneva che per combattere i terroristi non c’era bisogno di leggi speciali. Bastava applicare le esistenti.
Il figlio Andrea fondatore, dirigente e giornalista di Lotta Continua scrisse: non ci sto più nel giustificare chi in nome della rivoluzione diventa ed è solo un assassino. Dal 77 al 79 furono gli anni più duri  degli anni di piombo.
Furono gli anni anche della consapevolezza sociale e politica del fenomeno terroristico.
Sempre Andrea Casalegno una decina di anni fa disse: si puo’ diventare ex terroristi, si può diventare pentiti e collaborare con la giustizia, ma si rimane sempre assassasini. Il fine non giustifica i mezzi. Anzi, direi di più: i mezzi negano il fine. Altra considerazione. Chi dava legittimità morale a questi comportamenti?
Chi, ad esempio, parlava di compagni che sbagliano, o contro Stato e contro le Br o ne’ con lo Stato ne’ con le Br. Insomma, pur di non voler buttare via l’acqua sporca si buttava via il bambino negando l’esistenza dell’ideologia che accompagnava gli omicidi. Un salto di qualità avviene, perlomeno personalmente,  diventando io studente universitario. Scoprivo altri orizzonti.  Cerco di spiegarmi. Conoscevo altri ragazzi o ragazze come me che semplicemente la pensavano diversamente. Giovani liberali come Tullio Monti o giovani democristiani come GianPiero Leo o Beppe Accattino. Inoltre diventando Presidente della Consulta giovanile del comune di Torino capivo di aver più affinità con Donatella Genisio (democristiana ) che Silvio Viale di lotta continua. A Palazzo Nuovo non potevo andare perché fisicamente minacciato dagli Autonomi che mi volevano morto.
La violenza ed i terroristi ci facevano capire la diversità tra nemico ed avversario politico.
Ad ottobre perse la vita Roberto Crescenzio  che aveva la sola colpa di sorseggiare un aperitivo. I responsabili ammisero di avere qualche molotov in più e si inventarono che il bar Angelo Azzurro era frequentato da fascisti.
Mesi dopo fu rapito ed ucciso Aldo Moro.
Questi terroristi,  questi violenti,  erano anche utili idioti in mano, magari a distanza, dei vari servizi segreti dal Kgb  alla Cia passando da quelli inglesi e forse israeliani.
Io non riesco e  non voglio liberarmi di un sentimento di disprezzo verso questi personaggi. Debbo e voglio riconoscere, comunque,  che appartengono a quell’album di famiglia ammesso e teorizzato da Luciana Castellina decisamente più autorevole del sottoscritto. Quegli anni non sono passati invano ed hanno portato una intera generazione sulla sponda della democrazia. Verissimo che questo sistema è migliorabile. Che forse esiste un sistema migliore. Ma almeno per oggi non è dato sapere. Democrazia e confronto sono ancora unici strumenti e condizioni per potere e volere cambiare qualcosa ed eventualmente qualcuno. Il 29 novembre moriva Carlo Casalegno partigiano e combattente di questa democrazia che magari  non è perfetta ma sicuramente è perfettibile.
Patrizio Tosetto

Presto nuove panchine alla Tesoriera

Scrive il consigliere Magliano / “E’ stato premiato il mio impegno: la Città di Torino interverrà, come da me richiesto alla Giunta, per ripristinare o sostituire tutte le panchine ammalorate o vandalizzate presso il Parco della Tesoriera.
Moltissime delle 120 panchine di pregio presso il parco di corso Francia 186 sono infatti da mesi, di fatto, inutilizzabili. La Giunta, rispondendo poco fa in Consiglio Comunale alla mia interpellanza sul tema, ha garantito che si interverrà nell’ambito di un appalto attualmente in corso per la sostituzione o la manutenzione di tutte le panchine danneggiate. I lavori sono già iniziati e questo mi fa ben sperare su tempistiche ragionevoli. Il Parco della Tesoriera è uno dei luoghi simbolo della Circoscrizione 4 e dell’intera Torino.”
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Costanzo (M5S): “Con la manovra sostegno all’occupazione”

“La Legge di Bilancio, che a giorni arriverà in Parlamento, contiene alcune misure fondamentali per il mondo del lavoro e per dare supporto alle famiglie.

 

Innanzitutto il rifinanziamento del  Reddito di Cittadinanza,  misura fortemente criticata da destra a sinistra ma che in questa pandemia, purtroppo, ha dimostrato come una politica di sostegno ai più deboli sia quanto mai necessaria. Dopo essere riusciti a raggiungere 3,5 milioni di persone, con circa 362mila contratti di lavoro stipulati finora, puntiamo ad assicurare questo strumento di sostegno economico fino al 2029 con un fondo da 4 miliardi”. È quanto afferma in una nota la deputata Jessica Costanzo in commissione Lavoro alla Camera.

“Fondamentali anche gli interventi annunciati per dare stimolo all’occupazione, messa a dura prova dalla crisi generata dalla pandemia. È per questo positivo il forte segnale che arriverà dalla decontribuzione al 100% per il biennio 2021-2022 per le imprese che assumeranno lavoratrici donne e fino al 2023 per quelle che assumeranno giovani sotto i 35 anni”, continua.

“Un’altra delle nostre battaglie che prenderà forma grazie ai fondi presenti in legge di bilancio è quella per assicurare alle famiglie l’assegno unico a partire da luglio 2021. Si tratta di un contributo di circa 200 euro per ogni figlio fino ai 21 anni di età. Per i nati nei primi mesi del 2021 ci sarà comunque la proroga del bonus bebè. Un aiuto necessario per strutturare le nostre politiche a sostegno della genitorialità e per il futuro del nostro Paese”, conclude

Un francobollo dedicato alla Juventus

Poste Italiane comunica che è stato emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “lo Sport” dedicato alla Squadra vincitrice del Campionato di Calcio di Serie A,relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€.

Tiratura: quattrocentomila esemplari.

Foglio da quarantacinque esemplari

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

Bozzetto a cura di Tiziana Trinca.

Vignetta: sullo sfondo di una spirale formata dal bianco e nero, i colori sociali della Juventus Football Club, che si armonizzano con il verde dei campi di calcio, si stagliano le silhouettes di due calciatori in azione di gioco. A destra, è riprodotto il logo dello storico club bianconero e a sinistra è riportata la scritta “Juventus” estrapolata dallo stesso logo, mentre, in basso, suggella la vignetta una banda orizzontale con i colori della bandiera italiana.

Completano il francobollo la leggenda “CAMPIONI D’ITALIA”, le date “2019 / 2020”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo Spazio Filatelia di Torino.

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postalicon sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Per l’occasione è stato realizzato anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, orizzontali contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata, una tessera e una busta primo giorno di emissione, al costo di 18€.

Inoltre è stato realizzato anche un Libro sui francobolli dedicati al Calcio, contenente 9 lamine che riproducono i francobolli emessi nel 1934, 63 francobolli e un foglietto emessi nel corso degli anni e dedicati alle squadre di Calcio in occasione di anniversari importanti delle rispettive società e quelle vincitrici del Campionato di Calcio di serie A.

Il libro, attraverso la raccolta dei francobolli dedicati, descrive la storia del Calcio italiano, uno degli sport più amati e per questo rappresenta un oggetto imperdibile per tutti gli appassionati.

Caselle “best airport” per la gestione dell’emergenza

«Quello conferito a Turin Airport è molto più di un premio. È la dimostrazione che le capacità e le competenze ci sono meritano di essere sostenute in preparazione della ripresa».

Commenta così l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte Marco Gabusi il riconoscimento conquistato dall’aeroporto Sandro Pertini quale ‘Aci Europe Best Airport2020’ ovvero il migliore scalo europeo della sua categoria (fino a 5 milioni di passeggeri) premiato alla 30° Assemblea e Congresso Annuale di ACI Europe, l’Associazione che riunisce oltre 500 scali di 46 Paesi.

«Siamo davvero orgogliosi di questo premio – prosegue l’assessore Gabusi – e in particolare della motivazione che sottolinea la capacità di mettere in atto con tempestività ed efficacia le misure preventive volte a contenere la pandemia,proponendo, spesso per primo, soluzioni innovative. Il premio giunge in un momento di oggettiva difficoltà, con voli ridotti al lumicino e scenari futuri ancora confusi; proprio per questo ancora più gradito. Il riconoscimento europeo è la dimostrazione che quando anche un socio privato ha capacità e voglia di investire i risultati arrivano. Sagat ha fatto la propria parte, come del resto l’amministrazione regionale; ora ci aspettiamo che, quando si riapriranno le attività, anche la compagnia di bandiera torni sul territorio e dia il suo contributo per far ripartire il nostro aeroporto principale».

Il premio Aci Europe, giunto alla 16esima edizione, ha voluto riconoscere quest’anno la capacità di reagire all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, vero elemento caratterizzante per l’industria nel corso del 2020.  Particolare rilevanza è stata attribuita alla formazione e alla tutela dei dipendenti, oltre alla capacità di collaborare con la comunità, sostenendo persone e scuole in difficoltà attraverso donazioni ai comuni limitrofi.

L’Aeroporto di Torino è stato giudicato da una giuria indipendente formata da esperti di aviazione civile della Commissione europea, di Eurocontrol, di SESAR Joint Undertaking, della EuropeanTravel Commission e di Flight Global.

Bollettino covid: 73 vittime (di cui 9 oggi), 2606 contagi, 1687 guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17:30

 

 

52.571 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 52.571 (+1687 rispetto a ieri)così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4986, Asti 2643, Biella 1727, Cuneo 6195, Novara 3817, Torino 28.971, Vercelli 2077, Verbano-Cusio-Ossola 1586, extraregione 291, oltre a 278 in fase di definizione.

I DECESSI SONO 5.190

Sono 73 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 9 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5.190 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 790 Alessandria, 311 Asti, 260 Biella, 558 Cuneo, 499 Novara, 2298 Torino, 264 Vercelli, 159 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 51 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 131.547(2.606 rispetto a ieri, di cui 812, il 31%, sono asintomatici).

I casi sono così ripartiti: 688 screening, 830 contatti di caso, 1088 con indagine in corso; per ambito: 176 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 132 scolastico, 2298 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 11.457 Alessandria, 6004 Asti, 4623 Biella, 17.014 Cuneo, 9664 Novara, 71.980 Torino, 4863 Vercelli, 3854 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 792 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1296 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 384(+6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 5.150(76 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 68.252

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.305.054 (+16.131 rispetto a ieri), di cui 694.889 risultati negativi.

Juve e Toro hanno ripreso gli allenamenti a ranghi ridotti

 In attesa del rientro di tutti i nazionali.

Qui Juve: in casa bianconera grande attenzione verso il pieno recupero di Paulo Dybala.Il fantasista Juventino ha rinunciato alla chiamata in nazionale per recuperare appieno la forma fisico agonistica e presentarsi in piena forma per la gara di sabato sera,a Torino ore 20.45,contro il Cagliari.In attesa del rientro dei nazionali, tutti gli altri componenti della rosa disposizione del tecnico Pirlo hanno svolto una doppia seduta d’allenamento tecnico tattico.Bene anche i rientranti,dai rispettivi infortuni,De Light ed Alex Sandro.

Qui Toro: anche il centrocampista venezuelanoTomas Rincon ha partecipato alla seduta di allenamento che il Torino ha svolto al Filadelfia: il centrocampista è infatti rientrato in anticipo in Italia dagli impegni con la sua Nazionale.I granata stanno preparando la sfida contro l’Inter di domenica a Milano ore 15.La squadra di Giampaolo,priva di 11 nazionali,ha svolto  un programma molto intenso  diviso tra parte atletica e parte tecnica, con esercitazioni a tema. Il gruppo squadra è stato inoltre sottoposto a nuovi tamponi, dopo quelli di domenica: l’esito è nuovamente negativo per tutti i componenti. Il tecnico Marco Giampaolo, contagiato dal coronavirus, resta comunque isolato e non parteciperà alla trasferta contro l’Inter.Al suo posto il vice Conti.

Vincenzo Grassano

Un anno di Covid

17 novembre 2019 – 17 novembre 2020
Un anno di COVID, breve storia di un’emergenza che, forse, ha cambiato le nostre vite, le nostre abitudini,il nostro modo di vivere e di approcciarsi con il prossimo
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Domenica 17 novembre 2019 in un ospedale della provincia dello Hubei, in Cina, un uomo viene ricoverato con una “misteriosa polmonite”. Solo settimane più tardi si scoprirà che si trattava del primo caso diagnosticato di COVID-19, l’infezione provocata dal coronavirus.Il paziente zero” era un cinquantacinquenne residente nella provincia dello Hubei, dove si trova Wuhan, la megalopoli cinese da diversi milioni di abitanti balzata agli onori della cronaca internazionale per essere stata l’epicentro dei primi focolai dell’epidemia diventata pandemia solo diverso tempo dopo dall’Organizzazione Mondiale dell’Umanità.

Ci spostiamo in Italia: il 22 febbraio 2020 si registrò la prima vittima italiana (accertata) della pandemia, il pensionato di 78 anni Adriano Trevisan, nato a Monselice ma residente a Vo’ Euganeo, un’altra città che rimarrà impressa nella storia di questa emergenza nazionale e globale.E poi il lockdown,le chiusure,lo stare a casa.
Cambiare le nostre abitudini…

secondo le stime dovremo attendere tutto il 2021 e verosimilmente anche l’inizio del 2022, ma già dalla fine della prossima primavera potremmo essere in grado di accarezzare la sensazione del ritorno alla normalità,grazie soprattutto alle tipologie di vaccini, già testati e quasi pronti.Virus naturale? Creato in laboratorio? Ogni tanto la natura ci manda un segnale forte:anche questo potrebbe esserlo. Rispettiamola di più.

Vincenzo Grassano

Manovra, Ruffino (Fi): “Conte incatenato ai pentastellati”

Le sollecitazioni del presidente Mattarella, come pure gli appelli di Nicola Zingaretti e i ragionamenti di Goffredo Bettini sono parole che il vento porta via e non raggiungono le orecchie dei dirigenti del M5s. Il presidente Conte, cioè colui che dovrebbe fare un passo nella direzione di un confronto parlamentare aperto e schietto, è incatenato ai diktat dei Cinquestelle.

Crimi ha dato l’alt a ogni collaborazione con le opposizioni sulla manovra bilancio che deve essere scritta dalla maggioranza, le opposizioni, invece, dovrebbero limitarsi a fornire i loro voti per il quarto scostamento di bilancio.

     Tanta arroganza, è ovvio, è figlia dell’estrema debolezza e della confusione strategica che sta lacerando i grillini, non più movimento è sempre più simili a una brutta versione di partito. È evidente come in queste condizioni la disponibilità offerta da Forza Italia a collaborare con il governo per attraversare la crisi della pandemia e mettere l’Italia in sicurezza, è una pietra di inciampo nella logica grillina. A pagare il prezzo di questa chiusura sarà con ogni evidenza il Pd. Maggiore ancora è il prezzo che dovranno pagare gli italiani per tanta cecità politica.

Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia