ilTorinese

Lega, beffa le per autoscuole: “aperte ma non possono lavorare”

“La decisione del ministro De Micheli di sospendere gli esami di guida in Piemonte, Lombardia, Calabria e Valle D’Aosta, ovvero nelle attuali zone rosse, a più di una settimana dal DPCM che invece li consentiva, è una vera e propria beffa:

le attività delle autoscuole si ridurranno del 50 per cento ma non potranno accedere ad alcun contributo perché aperte ai sensi del Dpcm e quindi escluse dai ristori. Assurdo e troppo penalizzante per un settore che ha già pagato molto e che già vive quotidianamente i ritardi delle Motorizzazioni. Perché il governo non ha ascoltato gli operatori del settore, che chiedevano almeno di non interrompere gli esami pratici per le patenti A, C e D, per cui non vi è la problematica del distanziamento come per la B? Occorre che adesso autoscuole, scuole nautiche e centri di consulenza con attività in zona rossa siano almeno inclusi tra quelle per cui sono previsti ristori”.

Lo dichiarano in una nota i deputati della Lega Elena Maccanti, capogruppo in Commissione Trasporti, e Giuseppe Donina, relatore delle proposte di legge di riforma del Codice della Strada.

Lo storico Caffè San Carlo tornerà tra due anni, ma sarà un ristorante

Dopo due secoli di storia chiude e non riapre dopo il lockdown il Caffè San Carlo, uno dei più noti caffe’ storici torinesi

La proprietà dei magnifici locali decorati con affreschi, stucchi e oro zecchino, ha deciso di ristrutturare le antiche sale per riaprire tra un paio di anni nelle nuove vesti di ristorante elegante.

Dopo la chiusura già alcuni anni fa del caffè Caval ‘d Brons sull’altro lato della piazza, nel salotto di Torino resistono solo più tre “punti fermi” per i torinesi e per i turisti amanti di aperitivi e bicerin: il Mokita e gli storici Stratta e Caffè Torino.

(foto: il Torinese)

Suolo pubblico: “Ecobonus 110 per cento ma il Comune blocca i ponteggi”

E’ stata discussa l’interpellanza a prima firma della Consigliera Comunale Federica Scanderebech inerente le tempistiche con cui il comune rilascia i permessi edili di suolo pubblico.

Contestualizza Scanderebech: “Se per una pratica di concessione di suolo pubblico, necessaria alle imprese edili per montare i ponteggi per dare avvio ai lavori, a Torino si doveva aspettare tra i 10 e i 30 giorni, la pandemia ha aggravato ulteriormente la situazione: per essere elaborata ogni pratica necessita dai 20 ai anche 60 giorni. E le pratiche in arretrato al 30 settembre erano 901 solo per citare dei numeri”.

“Una situazione inaccettabile – afferma la consigliera Federica Scanderebech – che contribuisce ad aggravare la crisi del settore edile, dopo il blocco dei cantieri nello scorso lockdown. Diversi costruttori hanno lamentato attese anche di più di due mesi per ricevere l’autorizzazione dal comune per l’avvio ai lavori e l’occupazione del suolo; quando l’amministrazione la scorsa primavera si era fatta garante e aveva comunicato tempistiche non superiori ai 15 giorni per tali pratiche. Il Governo ha messo in campo l’Ecobonus 110% per rilanciare l’edilizia ma la Città, anziché supportare e agevolare le imprese, rallenta l’avvio dei lavori a causa dei suoi ritardi nelle autorizzazioni. Tale vistoso protrarsi dei tempistiche per il rilascio delle pratiche  sembra da attribuire, principalmente, alla modalità di lavoro da remoto. Lo smartworking non si dimostra adatto per garantire la mission di alcuni servizi come questo. A testimonianza i dati che vedono un aumento esponenziale dei ritardi proprio in concomitanza dell’assenza dagli uffici”.

Continua lScanderebech: “A ciò si aggiunge un altro disagio: impossibile avere un’interlocuzione con gli uffici. In molti chiamano i numeri di riferimento, per avere chiarimenti in merito a questi ritardi, ma nessuno risponde. Lo sportello informativo, che offriva supporto e assistenza al pubblico, è stato chiuso a causa dell’emergenza Covid, e non è stata predisposta nessuna modalità alternativa (in remoto o al telefono) volta a salvaguardare quel servizio, ritenuto molto utile. Considerando che ogni anno lo sportello riceveva circa 12mila richieste di informazioni o chiarimenti (nel 2019 le pratiche sono state 11.742), possiamo comprendere l’entità del disagio che è stato creato e che si è abbattuto sui cittadini e sulle imprese.”

La consigliera Federica Scanderebech, ha discusso l’interpellanza e si fa portavoce dei disagi riscontrati: “In queste condizioni non si possono montare i ponteggi, non si possono fare gli interventi richiesti e ciò si ripercuote anche sui finanziamenti di fattibilità dell’opera che l’impresa edile incasserebbe ad esempio anche dalle rendite pubblicitarie affisse sui ponteggi; oltre al fatto che si ostacola un’intera filiale di operai, fornitori”.

 “L’Assessore Rolando ha riconosciuto la criticità che ho evidenziato – prosegue Scanderebech – e ha ammesso di aver avviato la ricerca di personale interinale per provvedere a tamponare il problema. Speriamo che questo nuovo lockdown non provochi nuovamente disagi”

Addio ad Aldo Visca, il sindaco per bene

IL COVID HA PORTATO VIA ALDO VISCA, UNA GRANDE PERDITA PER TUTTA LA VALCERRINA ED IL MONFERRATO

Dal Piemonte/ E’ mancato nel pomeriggio di sabato Aldo Visca, sindaco di Cerrina Monferrato e consigliere provinciale di Alessandria. Lo ha portato via il maledetto Covid-19 che era sorto improvvisamente qualche giorno fa. Prima era stato ricoverato all’ospedale Santo Spirito, con una forte febbre dove era stato portato e successivamente destinato alla terapia intensiva. Nei giorni del ricovero le sue condizioni erano apparse tali da fare sperare un miglioramento, seppure leggero, ma sabato la situazione è precipitata. Amministratore di lungo corso era stato più volte sindaco di Cerrina Monferrato dal 1987 al 2004 e poi, dopo la pausa di un quinquennio, ancora primo cittadino dal 2009 ad oggi. Ad Alessandria era stato eletto tre volte in consiglio provinciale, nel 2004 e nel 2009, ai tempi dell’elezione diretta, nel collegio di Mombello e ancora nel 2018 con l’elezione di secondo grado. Inoltre era stato alla guida del Consorzio Casalese Rifiuti e presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’Asl. Sempre disponibile con tutti, molto presente in tutte le varie iniziative ed eventi della Valcerrina era conosciutissimo. Nella prima fase della pandemia, grazie al suo tempestivo intervento – aveva provveduto a fare chiudere subito tutti i possibili luoghi di aggregazione e diffusione del contagio – il suo Comune era passato quasi indenne. E questo è un merito che gli deve essere riconosciuto. Chi scrive lo ha apprezzato e stimato come persona molto attenta e prudente nell’amministrare e con lui ha sempre avuto un buon legame di amicizia. Aldo Visca è stato e continuerà ad essere un punto di riferimento, al di là delle idee dei singoli, per tutti gli amministratori (e non solo) della Valcerrina e del Monferrato. Alla moglie Anna ed al figlio Vittorio, le più sentite condoglianze e a tutti un appello, portiamo avanti il suo buonsenso e la sua partecipazione alla vita pubblica. E’ il miglior modo per non dimenticarlo mai, mai, mai.

Massimo Iaretti

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Ricordo Aldo Visca come persona equilibrata, mai sopra le righe, preparata e competente. Distante mille miglia da certa politica oggi purtroppo dilagante. Un sindaco amato, attento alle esigenze della sua gente e del suo territorio, un vero e nobile rappresentante delle istituzioni  che mancherà a tutti, ad incominciare dai suoi avversari politici. Un uomo per bene.

Cristiano Bussola

Direttore de “Il Torinese”

Prosegue la preparazione di Juve e Toro in vista della ripresa del campionato

Sabato 21 novembre h.20.45 Juventus-Cagliari – Domenica 22 novembre h.15
Inter-Torino

Qui Juve: senza i 15 giocatori nazionali in giro per il mondo,la squadra bianconera,agli ordini del tecnico Pirlo,ha eseguito una doppia seduta tecnico tattica molto intensa.Recuperati in pieno Alex Sandro e Kulusevsky,la Juve  riposerà 2 giorni in attesa della ripresa fissata per martedì pomeriggio.

Qui Toro: allenamenti impegnativi anche per i granata di Giampaolo senza 12 giocatori impegnati con le varie nazionali.Pienamente recuperati Zaza e Millico dopo esser stati fermi 15 giorni causa covid.La preparazione riprenderà lunedì pomeriggio.Con il recupero dell’attaccante lucano Giampaolo avrà solo l’imbarazzo della scelta su quale attaccante affiancherà il bomber Belotti

Vincenzo Grassano

Covid, il bollettino: 37 vittime, 4471 contagi, 1873 guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

 

47.567 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 47.567 (+1.873 rispetto a ieri)così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4725, Asti 2461, Biella 1490, Cuneo 5518, Novara 3636, Torino 25.778, Vercelli 1961, Verbano-Cusio-Ossola 1477, extraregione 274, oltre a 247 in fase di definizione.

 

I DECESSI SONO 5001

Sono 37 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 5 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5001 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 780 Alessandria, 306 Asti, 253 Biella, 518 Cuneo, 483 Novara, 2200 Torino, 261 Vercelli, 150 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 50 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 121.783 (+4471 rispetto a ieri, di cui 1.648, il 37%, asintomatici). I casi sono così ripartiti: 1673 screening, 1049 contatti di caso, 1749 con indagine in corso; per ambito: 366 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 337 scolastico, 3768 popolazione generale.
La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 10.492 Alessandria, 5527 Asti, 4229 Biella, 15.472 Cuneo, 8871 Novara, 67.103 Torino, 4491 Vercelli, 3502 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 757 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1269 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 360 (+7 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4890 (+12 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 63.953

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.259.309 (+19.715 rispetto a ieri), di cui 676.298 risultati negativi.

Il Pd e il grande vuoto politico

La pandemia ha stravolto tutto:il nostro modo di vivere, di pensare, d’agire, anche la politica è anestetizzata.

I grillini hanno la testa piena di ideologismi infantili ma pur di non mollare la poltrona firmerebbero un patto col diavolo. I leghisti, che dovrebbero rappresentare tutte le grandi imprese del Nord, sono nelle mani di Salvini preoccupato soltanto di respingere gl’immigrati
Ma chi legittima il vuoto politico del Paese (anche agli occhi dell’Europa) è il Pd, cioè un partito che si vorrebbe aperto,sociale,democratico,liberale aperto a tutti, invece che fa?asseconda in tutto e per tutto i giochi poco chiari dei grillini,il populismo della destra,dove si distingue soltanto il pragmatismo e la volontà del fare di Giorgia Meloni. Un partito che finisce per essere il garante di questa Italia sull’orlo del collasso produttivo e del disastro finanziario. Cioè il garante del fallimento.
Forse, se il  Pd non si prestasse a reggere la coda ai populisti-sovranisti, la lotta politica potrebbe risorgere, il Parlamento potrebbe essere riattivato e le urne potrebbero essere riaperte. Forse sarebbe possibile spiegare all’opinione pubblica quel che sta accadendo. Forse bisognerebbe avere più fiducia nel cervello degli italiani.
La primavera prossima del 2021,virus permettendo, si voterà in 5 grandi capoluoghi di regione Torino, Roma, Milano, Napoli, Bologna, quindi un esame al governo nazionale. A Torino regna l’indecisione generale su chi candidare: c’è già il candidato perfetto ma si preferisce puntare, con testardaggine, sulle primarie. Ma è mai possibile che una classe dirigente non sia in grado d’aver il coraggio di scegliere la persona idonea a fare il sindaco che,ripeto, c’è già?
Ed i circoli PD?Nacquero con grande spirito d’iniziativa e collante con l’elettore.Sono diventati un luogo d’incontro per pochi intimi,sempre gli stessi,come i 4 amici al bar della famosa canzone.Se il PD non si  sveglia,il centrodestra avrà vita facile nel vincere anche a Torino.

Vincenzo Grassano

Controlli nel weekend, primo bilancio

E’ iniziato il fine settimana e con esso i controlli per il rispetto delle misure di contrasto all’epidemia da coronavirus COVID – 19.

 

           214 è il numero delle persone controllate dagli agenti della Polizia di Stato nella giornata di ieri, 20 le persone sanzionate per il mancato rispetto delle misure di contenimento, 6 le sanzioni elevate per il mancato utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

 

           Numerose le pattuglie impiegate nelle zone a rischio assembramento come Piazza Vittorio Veneto, Piazza Santa Giulia e San Salvario.

 

            2 gli esercizi commerciali destinatari di provvedimento di chiusura della durata di cinque giorni.

 

Nel primo locale, situato in corso Giulio Cesare, è stato riscontrato un assembramento di persone, sia all’interno che all’esterno dell’esercizio commerciale, non consono alle normative vigenti. Il titolare è stato sanzionato per la somma di 400 euro.

 

            Il secondo esercizio, un minimarket in corso Vercelli, è stato sorpreso proseguire la propria attività di vendita oltre l’orario consentito. Scattata la chiusura per la durata di 5 giorni. Elevati, inoltre, 400 euro di sanzione.

 

            I controlli volti al rispetto delle limitazioni proseguiranno per l’intero weekend.

Le partite Iva manifestano in piazza Castello

Riceviamo e pubblichiamo/ Si terrà domenica 15 novembre alle 15, in piazza Castello davanti al Palazzo della Regione, la manifestazione pacifica organizzata dalle associazioni che rappresentano le partite Iva, i lavoratori autonomi, i noleggiatori di auto con conducente, gli esercenti dello spettacolo e del turismo, i mercatali, gli ambulanti e molti altri.

Categorie duramente colpite dagli effetti dell’ultimo Dpcm del Governo e che hanno visto limitare drasticamente o chiudere le proprie attività a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19. Sono 12 le sigle di categoria che parteciperanno, unite nell’Alleanza delle Partite Iva per far sentire la propria voce in modo unanime.

La manifestazione è regolarmente autorizzata dalla questura e si può partecipare con la compilazione dell’apposita certificazione anche provenendo da fuori comune.

La condizione posta dagli organizzatori è il rigoroso rispetto delle norme di distanziamento sociale e l’uso della mascherina. La manifestazione è pacifica e vanno assolutamente evitati atteggiamenti facinorosi.

“Tengo a precisare che non siamo assolutamente negazionisti, né pensiamo che non servano misure di contenimento del virus.”, precisa Beba Pucciatti, presidente nazionale di Fipi, che aggiunge: “Abbiamo delle proposte per poter continuare a lavorare, soluzioni da attuare sia in questo drammatico momento, sia nel post emergenza. Le esporremo in piazza Castello domenica e vorremmo essere ascoltati per presentarle a un tavolo con la Regione. Sono proposte per evitare la bancarotta del sistema, perché se ‘chiudi le imprese, uccidi il Paese’”.

“C’è una forte sofferenza economica, trasversale a più categorie lavorative e che a caduta tocca tutto l’indotto collegato. È ingiusto che chi lavora, paga le tasse, debba trovarsi a colmare le incapacità di chi, in questi mesi, non è stato in grado di rendere più efficiente il sistema sanitario”.

Il mondo lavorativo ne è ampiamente coinvolto, dagli autonomi ai dipendenti delle piccole imprese, dai fornitori alle famiglie: “C’è una platea enorme che ruota attorno ai lavoratori con partite iva e ai piccoli imprenditori – prosegue Beba -. Sono stati decisi i ristori, ma non rappresentano una misura adeguata, servono veri provvedimenti fiscali. E vogliamo essere propositivi per non soccombere in questo lockdown”.

All’appuntamento di domenica 15 novembre, alle ore 15, in piazza Castello a Torino, saranno presenti le 12 sigle, sotto il ‘cartello’ dell’Alleanza Partite Iva, a rappresentare i comparti lavorativi maggiormente penalizzati:

FIPI (Futuro italiano partite Iva)
NCC (Noleggio con conducente)
AFI (Associazione Fieristi Italiana)
GOIA (Gruppo organizzato indipendente Autonomi)
AAPICAST (Artisti, Artigiani, Piccoli Imprenditori, Commercianti, Ambulanti, Simpatizzanti Torino)
Ambulanti Settimo
Associazione San Mauro Centro
FRI (Associazione civica diretta da avvocati, medici, scienziati, imprenditori, professionisti, artisti)
VRPI (Vera Rivolta Partite Iva)
Gruppo ‘Tutti in piazza. Torino C’è’
UBAT (Unione Battitori Ambulanti Torinesi)

 

 

Più controlli nei parchi e nelle vie affollate

Sono ancora troppi i contagi a Torino e in Piemonte (anche se l’indice Rt sta fortunatamente calando)  e sebbene la Regione per ora non adotti nuove restrizioni, durante il weekend ci sarà una stretta sui controlli individuali nei parchi e nelle vie cittadine più affollate

E’ stato stabilito dal Comitato d’ordine e sicurezza, presieduto dal prefetto di Torino Claudio Palomba. Il governatore Cirio aveva già annunciato l’intenzione di applicare nuove limitazioni contro il ripetersi degli assembramenti dello scorso fine settimana ma è prevalso l’ appello alla responsabilità. Aumentano quindi  i controlli nelle aree più affollate. La sindaca Appendino intanto ha fatto dimezzare il numero di banchi al mercato di Porta Palazzo.