La falsa giustizia
L’errore umano, detto bias di conferma in psicologia cognitiva, è all’origine dell’errore giudiziario nella casistica di omicidio, sia nella fase dell’indagine investigativa vera e propria sulla scena del crimine, sia in quella dibattimentale e giudiziaria nei tribunali.
L’affidabilità dell’esame del Dna come prova e la delicatezza della sua repertazione empirica, come la fallacia del contenuto della testimonianza, portano sempre più frequentemente alla condanna dell’innocente e all’assoluzione del colpevole, in una quantità sempre maggiore di sentenze, negli Stati Uniti della Common Law come nel nostro Paese, fondato sul diritto romano. A raccontarci tutto questo e a provare ha ovviare a questi gravi problemi, sono il Generale dei Carabinieri in congedo, perito legale, biologo e fondatore dei RIS di Parma Luciano Garofano ( consulente di serie televisive R.I.S.- Delitti imperfetti, Quarto Grado su Rete 4 ) e la sociologa e antropologa criminale Maria Gaia Pensieri ( attiva sulla violenza di genere e il cyberbullismo ) nel loro ultimo saggio scientifico presentato a Casale Monferrato che ha per titolo ‘’ La Falsa Giustizia, la genesi degli errori giudiziari ’’( Infinito Edizioni, pgg.299, euro 17 ). Partendo dalla disamina dettagliata di vicende criminali italiane ( i casi di Perugia Kercher-Knox-Sollecito, Cogne-Franzoni, Bossetti-Gambirasio, Vannini, Basile e molti altri ) e altrettante americane ( Castillo, Alcox, Krone, Maye etc. ) analizzate ai raggi x e comparate, si arriva a raccontare i prodromi e la nascita dell’iniziativa dell’avvocato Baldassare Lauria, che realizza in Italia il ‘’Progetto Innocenti ’’ sul modello Ong americano dell’ ‘’Innocence Project’’ del 1992 ideato dagli avvocati Barry Scheck e Peter Neufeld della ebraica ‘’Yeshiva University Benjamin Cardozo School of Law’’. Un sodalizio di legali, ex detenuti, esperti di scienze umane e sociali che è riuscito a scagionare, grazie alla revisione del processo 365 persone, venti delle quali già nel braccio della morte, grazie all’esame del Dna e altre tipologie di prove. La prima sede italiana fondata nel 2014, dall’avvocato Luca Luparia, ha sede a Milano, è ramificata su tutto il territorio nazionale e fornisce il supporto scientifico e legale per la ricerca di nuove prove, utili alla revisione dei processi e la necessaria assistenza legale. Oggi quindi si rende opportuna nel campo della giustizia, una riforma che tenga conto dei progressi scientifici e tecnologici raggiunti nelle varie discipline, come una Banca dati nazionale del Dna, aggiornata sulle nuove normative internazionali ed europee, non solo centrata sulla tutela della privacy. Perché chiunque si trovi a giudicare può incorrere in errori fatali. Le più recenti teorie psicologiche, ci dicono che si tratta di errori sistematici, insiti nel comune modo di ragionare dell’essere umano, in situazioni di incertezza. Vanno attuati tutti gli sforzi per ridurre questo rischio alla stregua delle manovre di rianimazione quando un cuore smette di battere.
Aldo Colonna
La pochezza della politica locale e non solo
Toninelli non si ricorda. Indubbiamente ha superato il suo maestro Beppe Grillo nella difficile arte della buffonata. I buffoni quelli veri, ci hanno fatto sorridere e tirato su il morale. I pentastellati sono solo deprimenti e ci fanno, oramai, solo piangere
L’isola del libro
Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
Annabel Abbs “Frieda” -Einaudi – euro 21,00
Se volete saperne di più sulla baronessa tedesca Frieda von Richtofen e la sua storia d’amore con il grande scrittore inglese David Herbert Lawrence questo è il libro che fa per voi.
Annabel Abbs non si è fermata alla superficie, ha fatto approfondite ricerche ed ha compiuto una magnifica alchimia in questo romanzo biografico che penetra nel profondo di una donna fuori dagli schemi della sua epoca.
Frieda è non solo la Connie in “L’amante di Lady Chatterley”, ma anche l’eroina di altri romanzi e racconti dello scrittore che ha rivoluzionato il modo di raccontare la sensualità in letteratura.
Il romanzo parte dal 1907 quando Frieda vive a Nottingham con l’appannato e rigido marito Ernest, studioso di etimologia, «…disciplina a tonnellate, ma zero passione» e i loro 3 figli piccoli.
Galeotto sarà un viaggio di Frieda a Monaco in visita alle sorelle, perché entra in un mondo per lei completamente nuovo. La città bavarese è piena di vita, nei caffè bohemien si incontrano artisti e intellettuali all’avanguardia, si affaccia la psicoanalisi, si pratica il libero amore e le liaison al di fuori dei matrimoni sono all’ordine del giorno.
Per Frieda è una sorta di risveglio e scoperta di se stessa. Si innamora dell’amante della sorella (che da lui aspetta un figlio) Otto Grass, brillante psicoanalista seguace di Freud, che però ha il difetto di ingravidare non solo la moglie ma anche le sue numerose amanti. Sarà una passione travolgente senza freni inibitori e con tanta utopia all’orizzonte.
Poi Frieda torna dalla sua famiglia, ma non è più la tranquilla mogliettina di prima.
Nel 1912 c’è la svolta della sua vita, l’incontro con l’ex studente del marito, il geniale e ambizioso giovane figlio di un minatore, David Herbert Lawrence. E’ amore al primo sguardo.
Lei ha 31 anni, lui 26; lei butta al vento 13 anni di matrimonio e scappano insieme.
Frieda lascia i tre figli -Monty di 11 anni, Elsa di 10 e Barby di 7- e un marito distrutto, travolto dallo scandalo, rancoroso, che oscilla tra suppliche e minacce. La peggiore di tutte…non farle più rivedere i figli.
Frieda e Lawrence si sposano nel 1914 e resteranno insieme fino alla morte di lui, nel 1930, a soli 44 anni, consumato dalla tubercolosi.
Viaggeranno instancabilmente in una sorta di “pellegrinaggio selvaggio”, lei è la sua musa ispiratrice, compagna, amante, madre e forse mai nessun’altra donna ha influenzato tanto uno scrittore. Il loro è un rapporto complesso, fatto di litigate furiose: lui geloso e possessivo, lei dilaniata dalla perdita dei figli, lui che non capisce il suo dolore di madre, la tiranneggia e si inalbera quando è presa dalla nostalgia per i suoi bambini. E Annabel Abbs vi racconta questo tratteggiando la figura a tutto tondo della vera Lady Chatterley.
Frieda von Richtofen “Non io ma il vento…” -Avagliano Editore- euro 12,50
Questa è l’autobiografia che la baronessa Frieda von Richtofen (membro dell’aristocrazia bavarese e imparentata con Manfred von Richtofen, il Barone Rosso dell’aviazione tedesca) scrisse dopo la morte di Lawrence nel 1930 e pubblicò nel 1934.
Racconta gli alti e bassi della sua storia d’amore con l’uomo che le cambiò la vita, col quale fuggì dopo solo 6 settimane che si conoscevano, e di come insieme attraversarono il mondo -Europa, America, Australia e Sud America- cercando infine luoghi salubri e più idonei per la salute cagionevole dello scrittore. scrittore.
C’è lei dietro il nuovo modo di far letteratura di Lawrence, pagine rivoluzionarie e oltraggiose, perché «..Frieda trasformava in realtà ciò che il celebre marito traduceva in letteratura: lei gli forniva gli spunti per la trasfigurazione artistica dei moti e delle passioni».
Le scabrose vicende narrate ne “L’amante di Lady Chatterley” diedero di Frieda l’idea di una donna amorale e lasciva, su cui gravò, pesante come un macigno, l’aver rinunciato ai figli.
Nelle pagine di questo memoir scopriamo quanto la decisione sia stata per lei devastante, e quanto si sentisse tirata da una parte all’altra, sospesa tra la nostalgia dei figli e le scenate di Lawrence che non capiva i suoi stati d’animo e pretendeva un’attenzione totalizzante.
Lei, più grande e matura, fu in grado di gestire una personalità difficile come quella dello scrittore e il loro fu a tutti gli effetti un grande sodalizio.
In questa autobiografia compaiono anche l’amicizia con personaggi della levatura della scrittrice neozelandese Catherine Mansfield e John Middleton Murray (che furono anche i loro testimoni di nozze) e gli incontri con intellettuali come Aldous Huxley e Richard Aldington.
Dopo la morte di Lawrence, Frieda si risposò per la terza volta con l’italiano Angelo Ravagli; con lui si trasferì nel New Messico, dove morì di ictus il giorno del suo 77esimo compleanno, nel 1956, ed è sepolta a Taos. E questo piccolo-grande libro è la testimonianza in prima persona della sua vita con D.H. Lawrence, uno dei geni letterari a livello mondiale.
David Herbert Lawrence “L’amante di Lady Chatterley”
Lawrence (nato a Eastwood nel 1885, morto a Vence nel 1930), fu scrittore, poeta, drammaturgo, saggista e grande innovatore della letteratura anglosassone. Ha scritto molti romanzi ma uno su tutti vale la pena leggere, “L’amante di Lady Chatterley”, dato alle stampe nel 1928, di cui potete trovare più edizioni.
All’epoca fece scalpore, tacciato di oscenità per le esplicite scene d’amore, in cui la sessualità balza agli occhi. E’ la storia della travolgente passione tra l’infelice Connie -giovane donna inchiodata nel matrimonio con un nobile paraplegico- e il suo guardacaccia, Oliver Mellors, uomo rude della working class ed inferiore socialmente.
Lawrence racconta magnificamente gli stati d’animo della protagonista, la tristezza e il senso di solitudine nella sontuosa tenuta del marito immersa nelle nebbiose Midlands inglesi; poi la scoperta che la vita possa offrire di più.
Connie, nonostante le briglie e la freddezza del marito, riesce a maturare come donna, a scoprire una sessualità piena ed appagante, a intravedere un nuovo futuro.
L’opera fu subito messa al bando in tutta Europa, a partire proprio dal Regno Unito su cui aleggiava il perbenismo vittoriano. Rivide le stampe nel 1960 e da allora è annoverato tra i capolavori della letteratura mondiale.
David Herbert Lawrence “Canguro” -Stampa Alternativa- euro 18,00
Questo romanzo fu pubblicato nel 1923 e racconta l’avventuroso viaggio in Australia dello scrittore Richard Lovat Somers e della moglie tedesca Harriet.
Il protagonista ha lasciato l’Europa, dove l’intolleranza e il fascismo avanzano impietosi, e cerca di ricostruirsi una vita dall’altra parte del mondo.
Nel libro c’è la scoperta del nuovo paese, la sua natura incredibile: «…gli splendidi, screziati colori dell’alba australiana…sempre straordinari, carichi di mille sfumature, mai gialli o rossi decisi».
Ci sono le lande sconfinate, ma anche città in tumultuoso divenire come Sydney, gli incontri con personaggi straordinari, come l’appassionato Cangaroo che sogna più giustizia, e con vicini che porgono aiuto. Un romanzo che è un inno d’amore per una terra lontana e i suoi incredibili abitanti, un libro che fa venire voglia di partire alla scoperta dell’Australia.
Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Volante si sono recati in un bed and breakfast di corso Palermo dove veniva segnalata la presenza di un soggetto, cittadino italiano di 36 anni, posto agl
i arresti domiciliari. Giunti sul posto, è una donna ad aprire ai poliziotti.
Inizialmente poco collaborativa, dichiara poi agli operatori di essere l’unica cliente presente nella struttura ricettiva. Effettuando un sopralluogo nella camera e negli spazi comuni, viene appurata l’assenza del trentaseienne. Gli accertamenti proseguono, quando alcuni minuti dopo i poliziotti avvertono il rumore di una bussata ad una delle finestre del b&b e contestualmente vedono l’ombra di un soggetto al di fuori in strada. Questi, precipitandosi fuori dallo stabile, notano la figura di un uomo che, alla loro vista, inizia a correre tentando la fuga. Il trentaseienne viene bloccato pochi metri dopo. Durante le fasi del controllo l’uomo, sorpreso ed in evidente stato d’agitazione, inizia a declinare una serie di false generalità, utilizzando anche parole palesemente inventate, per sottrarsi al controllo. Nel frattempo li raggiunge la cliente della struttura ricettiva che ammette di conoscere il reo rifiutandosi però di fornirne l’esatto nominativo e nascondendone i documenti.
Il trentaseienne è stato arrestato per evasione e denunciato per falsa attestazione mentre la sua compagna è stata indagata per favoreggiamento.
(foto archivio)
Nella notte dell’Immacolata una donna si è ritrovata fuori casa, cacciata dal proprio marito. L’uomo, un cittadino romeno di 48 anni, noncurante del freddo e del maltempo che in quella giornata aveva investito la città, ha inflitto l’ennesima vessazione a quella famiglia che da anni soffre per i suoi comportamenti violenti.
La Volante giunta sul posto trova la vittima ed i suoi 6 figli, 3 dei quali minorenni, seduti sulle scale dello stabile. Ad allertare gli agenti il figlio più grande, che racconta di un padre spesso ubriaco che per futili motivi aggredisce la moglie, arrivando a picchiarla, tirarle i capelli o lanciarle oggetti, come quella volta in cui le aveva tirato i piatti perché il pasto non era di suo gradimento. Il quarantottenne è l’unico a lavorare in famiglia e nasconde il proprio stipendio in un cassetto chiuso a chiave, lasciando alla donna solo cinque, al massimo 10 euro per poter comprare da mangiare; denaro che non veniva erogato quotidianamente ma solo quando voleva lui.
Nella notte di martedì scorso il romeno, non avendo sentito rientrare il figlio più grande chiede spiegazioni alla compagna. Una volta tornato, quest’ultima si premura di avvisare il marito ma questi nel giro di pochi secondi inizia a dare in escandescenze, lamentando di non essere stato avvisato direttamente del figlio. In preda all’ira, l’uomo tenta di colpire la vittima che viene però protetta dai propri figli. Una solidarietà questa che rende il quarantottenne ancora più aggressivo e, dopo aver insultato l’intera famiglia, allontana tutti quanti da casa. Il reo, con precedenti di Polizia, è stato arrestato per maltrattamenti.
La riduzione delle spese nel periodo di Natale in termini assoluti dei piemontesi stimata da Confesercenti è di circa 400 milioni (-20,6% rispetto al 2019).
Scende nello specifico anche il budget di spesa per i regali, meno 115 milioni (-17,9% sul 2019), secondo le elaborazioni delll’Ufficio Economico di Confesercenti sulla base di un sondaggio condotto da Swg .
Il 34% delle famiglie dichiara di aver ridotto i consumi durante l’anno, mentre il 56% teme il protrarsi della pandemia nel 2021, e il 46% ha timori per la situazione economica dell’Italia. Invece il 72% teme per la stabilità complessiva del Paese. Il 60% dei piemontesi prevede di spendere meno per i regali e per gli acquisti di Natale, e solo il 2% pensa di aumentare il budget.
Enogastronomia al primo posto negli acquisti con il 43%, libri 39%, abbigliamento 37%, giocattoli 26% , idem i prodotti di tecnologia. Il 63% di chi ha già comprato regali di Natale lo ha fatto on line.
La categoria dei gestori di piscine, più penalizzata di altre dalle misure di contrasto al Covid-19 adottate dal Governo, ha fatto squadra e si è resa protagonista di una importante iniziativa a sostegno del settore.
Caro direttore,
le sigle più rappresentative delle imprese e delle associazioni che gestiscono i quasi 5000 impianti natatori in Italia, supportate da ForumPiscine, hanno incontrato il Dipartimento dello Sport avviando un dialogo costruttivo sulle quattro istanze imprescindibili per la sopravvivenza delle piscine
Da una parte, la situazione, drammatica, delle piscine; dall’altra, la determinazione e la convergenza di intenti delle principali associazioni di categoria che rappresentano i gestori degli impianti natatori sul territorio italiano. Sono i due volti di una realtà in evoluzione, che nel mese di novembre ha portato le sigle di riferimento della gestione delle piscine a incontrarsi virtualmente in diverse riunioni plenarie, con il supporto e il coordinamento di ForumPiscine, e con un obiettivo chiaro e condiviso: individuare e proporre al Dipartimento dello Sport misure urgenti per la sopravvivenza dei quasi 5000 impianti natatori in Italia. Si tratta di una “nicchia” nel mondo dei centri sportivi che richiede però interventi mirati e specifici, a fronte dei gravosi oneri gestionali (quelli acquatici sono in assoluto gli impianti sportivi più energivori e tecnicamente complessi) e dell’inestimabile valore del servizio reso alla collettività.
Nello spirito collaborativo e costruttivo che ha contraddistinto le plenarie delle associazioni di categoria, i rappresentanti riuniti al tavolo hanno formulato quattro istanze raccolte nel documento congiunto “ Le istanze proposte dalle associazioni di categoria dei gestori degli impianti natatori per la sopravvivenza delle piscine in Italia”, sottoscritto da Agisi (presieduta da Giorgio Lamberti), Anif (presidente, Giampaolo Duregon),Assonuoto (presidente, Alessandro Valentini), Gestori della Liguria (presieduta da Andrea Biondi) e Gestori del Piemonte (presieduta da Luca Albonico). Il documento è stato firmato anche da ForumPiscine, in qualità di promotore e coordinatore dell’iniziativa.
Le proposte sono state presentate ufficialmente lo scorso 4 dicembre al Dipartimento dello Sport in un clima di apertura e dialogo, da Marco Sublimi, apprezzato consulente per la gestione di impianti sportivi e natatori, e Roberto Bresci, commercialista, specializzato in diritto sportivo e fiscalità degli enti sportivi dilettantistici,incaricati dalle associazioni di categoria che hanno aderito all’iniziativa.
Il documento è stato accolto con favore dal Dipartimento dello Sport, come strumento utile ai fini della valutazione di misure di sostegno integrative e migliorative da inserire nei prossimi provvedimenti per sostenere i gestori e creare le condizioni per la riapertura. Grande disponibilità è stata espressa, da parte del Dipartimento dello Sport, a proseguire il dialogo in corso con un secondo incontro finalizzato a riflettere sulle istanze per la ripresa, sulle quali il tavolo di lavoro delle associazioni di categoria è già all’opera.
È possibile scaricare il documento dal sito di ForumPiscine: https://www.forumpiscine.it/it
ForumPiscine
Il Salone Internazionale delle piscine e delle spa, che nel 2021 giunge alla sua 13a edizione, si prepara a riunire tutta la filiera a Bologna, dal 10 al 12 marzo, nel primo evento dal vivo per il settore, dopo la lunga pausa dettata dal Coronavirus. È in preparazione una 13a edizione densa di progetti speciali, formazione e aggiornamento per tutta la filiera e iniziative di sostegno al comparto, condivise con partner istituzionali e stake holder: ForumPiscine fa rete per una ripresa post Covid sostenibile e a lungo termine.
Informazioni e aggiornamenti su:
www.forumpiscine.it e sui canali social Facebook e Linkedin.
Il Comune finanzia un’iniziativa per favorire il commercio locale
Il Comune di Volpiano finanzia il progetto «Vicinato.shop», un e-commerce di prossimità riservato alle attività commerciali e artigianali di Volpiano. «Si tratta – spiega la presentazione – di una piazza virtuale che nasce per sostenere i negozianti, soprattutto dopo la grave crisi causata dall’emergenza sanitaria Covid che ha toccato sensibilmente il settore del commercio al dettaglio, ma, oggi ancor di più, anche per valorizzare il commercio di vicinato provando a contrastare la globalizzazione e il potere di grandi multinazionali. Vicinato.shop vuole dare modo ai cittadini di riscoprire la città e le sue attività, anche solo con un click».
Per favorire il commercio locale, la piattaforma prevede un meccanismo in base al quale il 10 per cento dell’importo speso rimane al cliente sotto forma di coupon da utilizzare per altri acquisti sul sito; il meccanismo è valido anche per l’acquisto di buoni (in tagli da 20, 50, 100 e 200 euro, validi 6 mesi) da spendere nei negozi che non hanno ancora attivato l’e-commerce.
Il progetto si sviluppa in due fasi: nei prossimi giorni verranno contattati negozianti e artigiani di Volpiano proponendo l’adesione al servizio, e subito dopo si potrà iniziare a comprare online. Grazie al finanziamento del Comune di Volpiano, l’adesione è gratuita fino al 31 marzo, successivamente il costo per vendere su volpiano.vicinato.shop sarà di 1 euro al mese, comprensivo anche del caricamento del primo catalogo-prodotti. È inoltre possibile registrare l’attività commerciale gratuitamente, senza usufruire del servizio di e-commerce ma utilizzando il sito solo come riferimento virtuale, inviando i propri dati via WhatsApp al numero 388.1591666 o via e-mail a volpiano@vicinato.shop. Il progetto è gestito da Sinergie s.r.l., start-up che raggruppa società operanti nella gestione di servizi alla pubblica amministrazione.
Commenta Marco Sciretti, assessore al Commercio del Comune di Volpiano: «Questa iniziativa è stata pensata prima dell’epidemia di Covid-19 in forme diverse. Con l’emergenza sanitaria abbiamo cercato strategie alternative che permettano ai commercianti di lavorare e ai cittadini di acquistare in sicurezza. Inoltre, con la digitalizzazione intendiamo promuovere lo sviluppo commerciale e le nuove modalità di vendita. Crediamo nel commercio locale, per questo dobbiamo fornire gli strumenti necessari per rimanere sul mercato».
“Dialoghi alla scoperta dei tesori del Museo” attraverso i protagonisti della cultura e del mondo socio-economico torinese
Tutti i martedì (ore 14,30) fino al 26 gennaio 2021
La proposta è inedita ed originale. Pensata con intelligenza e sicuramente benvenuta in questi tempi di chiusura dei Musei. Protagonista, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano con alcuni dei suoi più prestigiosi tesori, raccontati da ben selezionati protagonisti del mondo della cultura, del sociale e dell’impresa torinese, per una nuova narrazione della loro importanza e inestimabile ricchezza. Nascono così i “Dialoghi alla scoperta dei tesori del Museo”, presentati sui canali social, Facebook, Instagram e Youtube del Museo di Palazzo Carignano.
A dialogare con gli illustri ospiti sarà lo stesso direttore, Ferruccio Martinotti. Che spiega: “In linea con i più dinamici musei che hanno intrapreso la strada del digitale offriremo al pubblico una serie di filmati che presentano alcuni oggetti appartenenti alle nostre collezioni svelati da una prospettiva completamente nuova. Un’operazione tanto più significativa in un momento come questo che vede i musei chiusi al pubblico. Vogliamo così non solo mantenere il legame con i cittadini, con i visitatori, gli appassionati di storia e di arte e l’immenso patrimonio del nostro Museo, ma dare allo stesso nuova linfa”. Partito martedì scorso, 8 dicembre, con il direttore artistico del Teatro Regio, Sebastian Schwarz, invitato per illustrare il significato che l’Opera lirica aveva per l’Ottocento (a partire da alcune antiche edizioni di libretti de “I Lombardi alla Prima Crociata” e del “Nabucco” di Giuseppe Verdi), il progetto proseguirà per altri sette martedì, sempre a partire dalle 14,30.
Per gli appuntamenti successivi sarà la volta di Tarcisio Mazzeo, direttore del TGR Rai Piemonte che, partendo dal “torchio tipografico” austriaco del 1848 dialogherà sul tema, sempre di grande attualità, della “libertà di stampa”. A seguire, lo “Statuto Albertino” e la sua modernità saranno al centro dell’incontro con la costituzionalista Anna Maria Poggi docente dell’Ateneo torinese, mentre Marco Boglione, presidente della “Basic Net”, svelerà i segreti del linguaggio pubblicitario e la sua influenza sul costume a partire dai manifesti di Dalsani, al secolo Giorgio Ansaldi, designer e caricaturista di Mondovì, realizzati a inizio Novecento in piena Belle Epoque. Il professor Walter Barberis, presidente della “Giulio Einaudi Editore”, spiegherà quale legame esiste tra il Risorgimento e l’“Encyclopédie” di Diderot e D’Alembert, di cui il Museo conserva l’intera edizione di Livorno stampata tra il 1770 e il 1778. Il tema della “diplomazia”, che ebbe uno dei suoi massimi interpreti in Camillo Benso di Cavour, sarà affrontato nell’incontro con il professor Edoardo Greppi, ordinario di Diritto Internazionale presso l’Università degli Studi di Torino.
Il giornalista Domenico Quirico racconterà invece l’avventura dei reportage di guerra illustrando le fotografie realizzate da uno dei primi fotografi di guerra, l’inglese James Robertson, sui campi di battaglia durante la guerra di Crimea tra il 1855 e il 1856. Infine, l’avvocato Alberto de Sanctis, presidente della “Camera Penale Vittorio Chiusano” del Piemonte Occidentale e della Valle d’Aosta commenterà l’opera “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria.
Tutte le info su www.museorisorgimentotorino.it
g. m.
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