ilTorinese

 Arrestato parcheggiatore abusivo in piazza Arbarello

Fermato dagli agenti del Commissariato Centro

Sabato pomeriggio, gli agenti del Commissariato Centro hanno arrestato per tentata estorsione un parcheggiatore abusivo.  I poliziotti sono intervenuti dopo essere stati contattati da una coppia che aveva parcheggiato l’autovettura in Piazza Arbarello e che era stata prima insultata e poi minacciata da un trentanovenne italiano che aveva chiesto loro denaro per parcheggiare. Le vittime si erano allontanate e avevano chiamato la polizia. Al loro arrivo, gli agenti hanno rintracciato in zona il parcheggiatore abusivo, con a carico precedenti polizia, e lo hanno arrestato I poliziotti hanno anche sequestrato il denaro contante in suo possesso.

Agenzie di viaggio in piazza: “Siamo al collasso”

Manifestazione di protesta a Roma, a piazza del Popolo, delle agenzie di viaggio italiane, piegate dalla crisi causata dal Covid

Martedì 12 gennaio scorso a Roma si sono date appuntamento le agenzie di viaggio da tutta Italia per protestare contro la situazione di collasso lavorativo causata dal Covid.
Lo slogan degli agenti di viaggio, riunite in piazza del Popolo, è stato “nonsmetteremodiviaggiare”. Sotto questo slogan hanno manifestato gli agenti di viaggio rappresentanti da MAAVI, Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio italiane, accanto alla FIAVET Lazio, tour operator commerciali e altri rappresentanti.

Il turismo in Italia, secondo la fotografia precedente l’era Covid, vantava tredicimila aziende, ottantamila occupati e un fatturato annuo intorno ai venti miliardi.
La manifestazione si è svolta con una buona partecipazione da parte dei rappresentanti del settore, provenienti da ogni parte d’Italia e anche dal Piemonte. Diverse le richieste avanzate da parte dei manifestanti, tra cui la redistribuzione dei fondi rimasti dal primo fondo perduto del febbraio/luglio 2020, con la quale si richiede inoltre la revisione per le fatturazioni con incremento della base di calcolo al 70 per cento almeno rispetto al 15 per cento medio considerato; la riapertura della presentazione delle domande per almeno 48 ore per i soggetti che non siano ancora riusciti a depositare istanza, a causa di errori commessi dai consulenti.

Si richiedono inoltre un incremento del fondo perduto con estensione dal primo agosto 2020 al 31 marzo 2021, per un importo di 650 milioni di euro, e la revisione dei criteri di calcolo del fondo perduto con valutazione del 15 per cento su 74 ter e 90% su intermediari e corrispettivi; l’anno fiscale bianco per tutto il 2020 e il primo semestre del 2021; il credito di imposta per gli affitti fino a giugno 2021; la detassazione delle vacanze, che sostituisca il bonus vacanze; il sostegno economico alla persona titolare di impresa per almeno sei mesi; la cassa integrazione in deroga fino a giugno 2021; il sostegno economico a partire IVA, commerciali, consulenti e startup per il periodo di fermo, e l’apertura di corridoi turistici sulla scia di quanto attuato da altri Paesi europei.
Secondo quanto indicato dal Presidente di MAAVI (Movimento Autonomo Agenzie di viaggio italiane) Enrica Montanucci, sarebbero 120 mila i posti di lavoro a rischio nel settore del turismo e delle agenzie di viaggio. “Molti di noi – spiega la Presidente di MAAVI – non hanno ancora avuto accesso al fondo perduto, c’è chi ha denunciato . Aprire comporta dei costi, non vi sono clienti e non è possibile vendere nulla. Durante le festività di Natale le uniche prenotazioni sono avvenute tramite piattaforme online”.

Mara Martellotta

Allasia: “Vicinanza a Lia Tagliacozzo per le minacce subite”

Il presidente dell’assemblea regionale Stefano Allasia è intervenuto  sulla vicenda delle minacce antisemite alla giornalista Lia Tagliacozzo: 

Come presidente del Consiglio regionale e del Comitato Resistenza e Costituzione esprimo  profonda e sincera solidarietà alla giornalista Lia Tagliacozzo, oggetto di minacce durante la presentazione on line del libro suo libro ‘La generazione del Deserto’ organizzata dall’Istoreto e dal centro studi ebraici di Torino. Mi auguro che siano al più presto individuati i responsabili di questa ignobile e vigliacca aggressione che condanno con forzaNon possiamo più tollerare nessuna forma di antisemitismo, quelle scritte sono una vergogna e un’offesa per tutti.

Pd, piccole e grandi manovre per le comunali di Torino

Eccolo lì il mitico ed inarrivabile Chiampa.

Lapidario e sintetico: se avessimo ascoltato i sondaggi non avrebbero presentato Castellani Sindaco. Effettivamente lui  ed Enrico Salza si erano incaponiti, vincendo e iniziando una stagione di trent’anni fa. Nella prima repubblica sinistra e Fiat erano cani e gatti , nella seconda una coppia perfetta. Sicuramente qualche continuismo c’è.
Castellani Prof al Politecnico. Lo Russo ordinario al … Politecnico. Ora tutti gli uffici regionali non parlano d’altro. Mauro Salizzoni si è fatto beccare nel mandare letteralmente a stendere il suo ( ex ) amico ( presumo) Sergio Chiamparino. Un’amicizia di oltre 50 anni. Dai tempi della sezione universitaria del PCI. I bene informati raccontano di cene a casa di Salizzoni dove il Chiampa lo esortava nel mollare. Niente, anzi, come si è visto il mago dei trapianti non molla di un millimetro. Dalla sua il popolo, sinistra sbrindellata e un pezzo di sinistra pd. L’angelo custode di Salizzoni è Bruno Zucca ex comunisti italiani  e soprattutto amico e segretario particolare di Stara ai tempi della lista Bresso. Politicamente caduto su un taglierba. Ma ora è chiaro che il mentore, anzi la mentore è Anna Rossomando. Dunque? Salizzoni non è fuori gioco, ma la strada è in salita per lui. Vero che il Pd non esiste, ma esistono quelli del PD e in particolare i capataz del PD locale. Tradotto: Mauro Laus sempre a disposizione, continua il suo sodalizio con Piero Fassino da una vita a favore di Lo Russo. Scatenata la famiglia Gallo. Nuovo acquisto è Davide Gariglio, fortissimo a Moncalieri e Nichelino con ramificazioni nel capoluogo. Lepri dice di non mollare il suo candidato. Ma precisa che se non ci saranno le primarie la sua preferenza andrà a Lo Russo. Ed i civici? Anche qui totale divisione. Sindacato? Ha già i suoi problemi fin sopra i capelli. Vista così potrebbe essere il momento del centro destra con una sola condizione: chi guida dovrebbe essere un locale. Anche qui dolori, dolori. L’unico che vuole la Porchietto è Berlusca già impegnato nel contenere Salvini e Meloni. Il tutto condito dal possibile rinvio ad ottobre delle amministrative. Insomma non ci resta che piangere. Per chi è vincente si accettano scommesse. Un po’ tutti con le stesse possibilità. Vedremo.

Occorre una svolta

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni Le vicende che ruotano su una possibile crisi di governo e che hanno in Matteo Renzi il suo protagonista, possono suscitare giudizi differenti:

le elezioni anticipate in queste condizioni sono indubbiamente un azzardo da non prendere alla leggera,  anche se Renzi ha il merito di aver sollevato nel governo Conte questioni molto serie rispetto ai grandi pasticci e ai gravi errori di Conte e dei suoi ministri. Non so quale esito avrà nelle prossime ore lo sbocco della crisi di fiducia nei confronti di Conte che si è indiscutibilmente ed assolutamente rivelato inadeguato. Non riesco più neppure a immaginare in che modo riusciremo a superare la crisi pandemica e la crisi economica in cui siamo impantanati, perché  siamo sempre più riducendoci al lumicino. Non abbiamo neppure i vaccini necessari. Questa è la verità incontrovertibile. Ma resta all’ordine del giorno il problema di non lasciare il paese in mano a questo miscuglio di forze politiche irresponsabili e di politicanti mediocri Siamo di fronte al peggiore governo della storia repubblicana. Non è un giudizio ideologico, è un dato di fatto. La politica non può’ rimanere senza prospettive di cambiamento democratico.  E’ necessario incominciare a pensare ad un’alternativa seria che trovi il suo asse portante nelle forze moderate, le uniche che abbiano saputo governare l’Italia. I moderati hanno sempre avuto un ruolo determinante nella democrazia italiana. Occorre una grande coalizione che vada oltre le sigle e i simboli attuali e superi anche un’opposizione che si è rivelata inetta nel suo Trumpismo goliardico e velleitario che involontariamente fa il gioco di Conte. Occorre una grande mobilitazione antipopulista e democratica che faccia ritrovare il valore del Parlamento e la sua centralità. Cattolici e laici , liberali e socialisti devono tornare ad essere la forza trainante. Al di là di Renzi e della inopportunità di elezioni politiche a breve, occorre una svolta rispetto a politici che hanno gravissime responsabilità sia sotto il profilo politico sia sotto quello sanitario. Se l’Italia è destinata ad essere soggetta al governo Conte e ai partiti che lo sostengono fino al 2023, siamo fritti. Molta gente non tollera più la situazione ed è pronta a scatenare la protesta di piazza di cui parlava questa estate. Bisogna dirlo con chiarezza. Ogni prospettiva di speranza oggi è finita. Non dimentichiamolo mai. C’è anche una brutta aria di conformismo che può preludere ad un regime, una prospettiva da non escludere a priori specie in contesti drammatici come gli attuali.

 

I vantaggi fiscali al tempo della pandemia

I Decreti in tempi di Covid-19: agevolazioni e altre opportunità fiscali per gli imprenditori, il tema della web conference promossa il 14 gennaio dal CDVM in collaborazione con lo studio legale Lexchance

Proseguono anche nel nuovo anno le web conference promosse dal CDVM ( Club Dirigenti Vendite & Marketing dell’Unione Industriale di Torino), presieduto dal dottor Antonio De Carolis, in collaborazione con lo studio legale e fiscale torinese “Lexchance tax & legal“, con sede anche a Roma, impegnato nella consulenza legale, tributaria e nei servizi professionali alle imprese.

L’approccio dello studio risulta multidisciplinare e consente di supportare le esigenze specifiche dei clienti (dalle grandi aziende alle piccole e medie imprese), che gli richiedono una consulenza strategica.

Il primo appuntamento, in programma giovedì 14 gennaio prossimo alle 18, riguarda la tematica inerente “I vantaggi fiscali al tempo della pandemia”, della quale si desidera fornire ai partecipanti la conoscenza degli strumenti per orientarsi tra le numerose agevolazioni previste dai nuovi decreti degli ultimi mesi. Verranno trattati i Decreti Ristori, sia per quanto concerne i contributi a fondo perduto, lecategorie interessate (codici ATECO), la determinazione dell’importo spettante e le modalità di accredito; il fondo perequativo per il 2021 e altre novità sui contributi a fondo perduto; gli ammortizzatori sociali; l’esonero contributivo per imprese che rinunciano agli ammortizzatori. Verranno inoltreforniti brevi cenni sui reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

Altri aspetti del tema che verranno esaminati saranno ilcredito d’imposta delle locazioni e affitti; le proroghe neiversamenti e accertamenti, e brevi cenni sui reati tributari. Un’altra tematica che verrà affrontata durante la web conference sarà la Legge di Stabilità, nei suoi aspetti delcredito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, del credito d’imposta “ricerca e sviluppo”; degli incentivi per le nuove assunzioni; del baratto finanziario 4.0; verrà trattato anche il tema del rinvio della copertura delle perdite 2020 e verranno forniti brevi cenni sul reato di false comunicazioni sociali.

In conclusione verranno esaminati altri decreti previsti e tracciata una possibile evoluzione nel prossimo futuro.

Mara Martellotta 

“Nuovo tentativo di sdoganare gli OGM”

 

Dopo il voto al Senato un vasto fronte di associazioni si mobilita in vista del voto del 13 gennaio in Commissione Agricoltura della Camera.

 

«Caro direttore, l’approvazione dei decreti sulle New Breeding Techniques (Nbt) costituirebbe un grave attacco alla nostra filiera agroalimentare, al principio di precauzione, ai diritti dei contadini, nonché la violazione della sentenza della Corte Europea di Giustizia che equipara nuovi e vecchi Ogm».

 

È atteso per il 13 gennaio il parere della Commissione Agricoltura della Camera dei 4 decreti proposti dal Ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, che con il pretesto dell’aggiornamento delle misure fitosanitarie, riorganizza il sistema sementiero nazionale, apre la strada alla diffusione degli Organismi Geneticamente Modificati (Ogm) e dei cosiddetti “nuovi” Ogm (ottenuti tramite le New Breeding Techniques – Nbt).

 

Già lo scorso 28 dicembre, in sordina e con una seduta a ranghi ridotti per le festività, la Commissione Agricoltura del Senato ha espresso parere favorevole sui 4 decreti, che permettono di fatto la sperimentazione in campo non tracciabile di varietà di sementi e materiale di moltiplicazione ottenuti con le “nuove tecniche di miglioramento genetico” (Nbt) che, come ha confermato la sentenza del 2018 della Corte Europea di Giustizia, sono a tutti gli effetti Ogm e come tali devono sottostare alle normative europee esistenti in materia.

 

Se la Commissione Agricoltura della Camera prenderà la stessa decisione di quella del Senato, Dop, Igp, vini di qualità, produzione biologica, prodotti dei territori, varietà locali e tradizionali potranno essere contaminate da prodotti ottenuti con le nuove tecniche di genome editing (Nbt) che non saranno etichettati come Ogm e quindi saranno irriconoscibili per i consumatori. Ne risulterà che coloro che vorranno prodotti “Gmo-free” garantiti, per esempio nell’export, rifiuteranno anche i prodotti etichettati come “non-Ogm” per mancanza di certezze. Chi pagherà i danni? Di fatto, con questi decreti, le sanzioni per il rilascio ambientale di Ogm sono esigue e, oltre a non avere funzione deterrente, aprono alla possibilità immediata di sperimentazione in pieno campo.

 

In realtà, ci sarebbe l’obbligo di adeguare la normativa soltanto se si prevedesse di accettare la coltivazione di varietà Ogm, cosa che la legislazione italiana attuale esclude esplicitamente. Scelta che si estende alle nuove tecniche di correzione del genoma, in inglese genome editing, grazie alla sentenza esecutiva della Corte europea di Giustizia che nel 2018 ha stabilito che «Gli organismi ottenuti mediante tecniche o metodi di mutagenesi devono essere considerati come Ogm ai sensi dell’articolo 2, punto 2, della direttiva 2001/18…». La definizione di Ogm nel Protocollo di Cartagena – lo stesso che introduce il Principio di precauzione garante della tutela della nostra salute, del nostro ambiente e della biodiversità – si basa su chiari e inconfutabili criteri. Tutte le nuove tecniche di genome editing prevedono l’introduzione di segmenti di genoma e producono organismi modificati che soddisfano tali criteri. Tuttavia, queste tecniche comportano spesso anche mutazioni indesiderate (off target), rese sempre più evidenti e documentate dalla letteratura scientifica. Infine, i protocolli di genome editing coinvolgono normalmente le stesse tecniche base dei “vecchi” Ogm, responsabili di delezioni e riarrangiamenti non voluti.

 

È grave inoltre che – surrettiziamente e alla chetichella – i decreti proposti aboliscano, insieme al diritto alla risemina, i diritti propri del sistema sementiero contadino, violando così l’articolo 9 del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche e per l’alimentazione e l’agricoltura (ITPGRFA). L’articolo stabilisce che «nessuna disposizione del presente articolo comporta una limitazione del diritto degli agricoltori di conservare, utilizzare, scambiare e vendere sementi o materiale di moltiplicazione».

 

Per tutti questi motivi un fronte sempre più ampio di associazioni ambientaliste, organizzazioni dell’agricoltura biologica e contadina, e associazioni di consumatori, denuncia il tentativo del Governo di aprire a nuovi e vecchi Ogm solo per favorire un ristrettissimo numero di imprese, la maggior parte grandi multinazionali, che vogliono ottenere il controllo delle filiere agroalimentari ed intendono mettere agricoltori e consumatori davanti al fatto compiuto, con prodotti brevettati, non tracciabili e privi di certezze qualitative, violando il Principio di precauzione posto a garanzia della salute, dell’ambiente e della biodiversità, per di più in assenza di qualunque analisi d’impatto sul sistema agricolo nazionale.

 

In vista del voto della Commissione agricoltura della Camera le Associazioni lanciano un appello ai decisori politici: «da due decenni siamo mobilitati per tenere i nostri campi liberi da Ogm, mantenere in capo alle aziende la possibilità di produrre le proprie sementi e dare impulso al nostro sistema agricolo. Contrasteremo in ogni sede anche questo maldestro e subdolo attacco alla nostra filiera agroalimentare, la cui competitività deriva da ciò che la biodiversità coltivata è in grado di esprimere; chiediamo l’immediata esecuzione della sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla natura Ogm dei mutanti Nbt ed il pieno rispetto del Trattato sulle risorse genetiche (ITPGRFA) e ci appelliamo ai deputati della Commissione Agricoltura affinché si esprimano contro i decreti, in quanto privi di qualsiasi reale o urgente motivazione. La discussione su scelte strategiche come quelle sugli Ogm e Nbt deve incardinarsi su tavoli trasparenti e partecipati, e al riparo dalle ingerenze delle lobby biotech».

 

Comunicato stampa per conto di: Acu; Aiab; Altragricoltura Bio; Ari; Ass. Agr. Biodinamica; Civiltà Contadina; Coord. Zero OGM; Crocevia; Deafal; Égalité; European Consumers; European Coordination Via Campesina; Fair Watch; FederBio; Firab; Greenpeace; Isde; Legambiente; Lipu; Navdanya; Pro Natura; Slow Food; Terra!; Unaapi; Wwf.

La polizia scopre laboratorio della droga

Gli agenti del Commissariato Barriera Milano, hanno fermato per un controllo un uomo a bordo di una bici appena uscito da uno stabile di via Cuneo.

 

Non appena i poliziotti scendono dall’auto, il ciclista scaraventa la bicicletta in direzione della volante e si dà alla fuga. Inseguito dai poliziotti, il fuggitivo riesce a darsi alla fuga nel corso della quale però getta per terra un busta.

Dopo averla recuperata gli agenti appurano che all’interno ci sono 260 grammi di cocaina e un mazzo di chiavi. Grazie a queste ultime, gli agenti perquisiscono l’alloggio di via Cuneo al cui interno, oltre al necessario per il confezionamento delle dosi, rinvengono nascosto nel forno un chilo di eroina e altri 125 grammi di cocaina.

Sono in corso le ricerche per individuare l’uomo datosi alla fuga, al momento denunciato in stato di irreperibilità.

 

Cani al guinzaglio, please!

Lasciarli liberi non è una opzione. In questo ultimo periodo di pandemia e di festività natalizie, purtroppo celebrate anche con la pratica dei “botti”, i cani scappati, persi, abbandonati sono stati tantissimi. I social, e non solo, sono pieni di comunicazioni di animali domestici che si sono allontanati senza far ritorno, diverse sono le persone che hanno fatto annunci disperati per i loro amici che per un motivo o un altro non sono più a casa.

 

I casi di smarrimenti si sono davvero moltiplicati soprattutto durante la notte di Capodanno e nei giorni seguenti durante i quali il rumore assordante dei petardi e dei fuochi di artificio ha spaventato gli animali domestici, generato ansia e perfino terrore fino a fargli perdere l’orientamento e fuggire. I consigli dispensati sono stati come sempre diversi come per esempio creare per loro un luogo sicuro all’interno dell’abitazione, non lasciarli sul balcone, accendere la tv per coprire i rumori che li portano a scappare o a farsi male, utilizzare con l’aiuto del veterinario sostanze per calmarli. A casa è più facile aiutarli, il problema si amplifica quando siamo fuori, in passeggiata. Uno degli errori che comunemente si compie è di togliere il guinzaglio al cane credendo di conoscere bene le sue reazioni, confidando nell’educazione che gli si è data o semplicemente aspettandosi obbedienza incondizionata. Purtroppo non è così, l’animale la maggior parte delle volte si adatta alle nostre richieste, ai nostri ordini ma tante risposte positive non rappresentano una regola, non sono una certezza. La possibilità che il cane si allontani in maniera incontrollata aumenta poi se il cane è stato adottato da poco, se è cucciolo o se succedono eventi ai quali non è abituato come per esempio rumori improvvisi e sconosciuti. Morale, tenere il nostro cane al guinzaglio è un dovere, non una opzione. E’ un dovere perché lo dice la legge, perché è un modo per proteggerlo da incidenti che potrebbero togliergli la vita, è un obbligo per evitare che l’incontro con i suoi simili possa trasformarsi in una tragedia, ed è infine è necessario anche perché non tutti gradiscono la vicinanza dei cani, qualcuno ha paura e bisogna rispettare e considerare anche questo.
E’ bello vederli liberi correre e per questo ci sono le aree cani, è meraviglioso vederli felici ma non possiamo lasciarli a loro stessi, dobbiamo tenerli al guinzaglio, vicino a noi. Molte volte mentre passeggio col mio cane, un piccolo meticcio adottato al canile, mi si avvicinano cani irresponsabilmente slegati, qualche volta sono tranquilla ma spesso sono costretta a prenderlo in braccio e l’affermazione “non si preoccupi è buono” non mi basta e non mi interessa. Di frequente, a costo di sembrare antipatica e forse lo sono, ricordo al “padrone” di turno che il cane non può stare libero per l’incolumità di tutti, animali e umani. Le reazioni a questo mio monito sono di diverso tipo, c’è chi si scusa e lo lega, c’è chi non sente o fa finta di non sentire e chi si infastidisce sicuro e imperterrito nella sua condotta scorretta e pericolosa. Il guinzaglio è uno strumento di controllo necessario, un dispositivo di protezione e buona educazione, una redine che non limita la libertà del nostro animale ma al contrario gli permette di passeggiare in sicurezza e serenità, un gesto di civiltà. Seppur fuori tema rispetto all’argomento trattato, ma comunque in linea con quelli che sono i nostri doveri di cittadini mi preme ricordare che sarebbe opportuno che noi umani raccogliessimo i bisogni dei nostri cani, sempre e comunque, che concorressimo alla pulizia e al decoro della nostra bellissima città contribuendo inoltre, di questo ne sono sicura, a creare nei confronti dei nostri amici fedeli maggior apprezzamento e affetto.

Maria La Barbera

“Take Care” un progetto per ricucire i fili

Caro Direttore, il 2020 è stato un anno di forti restrizioni personali per ognuno di noi. Il progetto “Take Care” intende ricucire con un filo virtuale i contatti che inevitabilmente si sono allentati a causa del distanziamento.

Il nostro proposito è di fare sentire la voce del mondo dell’arte costruendo una rete composta da artisti, curatori, galleristi, operatori professionali affinché comunichino tra di loro e con il mondo esterno. Mantenere un contatto, amplificandolo attraverso l’invito, sarà il modo per eludere il distanziamento e tentare di riprogrammare il futuro con l’intento che questo messaggio riesca ad oltrepassare anche i nostri confini territoriali.

 

PROGETTO

Il progetto non prevede una curatela e vuole essere ampiamente democratico per la modalità di partecipazione: l’invito avviene attraverso il passaparola. I primi inviti partiranno dalla mailing list di Fondazione 107, ogni artista invitato a sua volta estenderà l’invito ad un altro artista, in una catena che, ci auguriamo, possa divenire virale. L’invito consiste nel produrre un tuo lavoro su una mascherina anti Covid di quelle in commercio, in stoffa, plexiglass o in altro materiale. Può anche essere autoprodotta, se preferisci, utilizzando i mezzi/materiali che ritieni più idonei e più vicini al tuo consueto modo di operare. Gli unici vincoli consistono nel mantenere le dimensioni delle mascherine in commercio e che l’opera abbia a che fare con la mascherina protettiva. Sul retro del lavoro da te prodotto dovrai apporre la tua firma e incollare un’etichetta che contenga: il tuo nome, cognome, indirizzo mail, titolo del lavoro. Dopodiché dovrai inviarlo presso il fermo posta di Fondazione 107 al seguente indirizzo:

Fondazione 107 casella postale 117
presso MAIL BOXES ETC – MBE
Corso Francia n.238
10098 RIVOLI (TO) – ITALIA

Parallelamente dovrai farci pervenire l’immagine da postare sul sito per consentirne la votazione, ci invierai un file immagine (JPG non superiore ai 2MB di risoluzione non inferiore a 3500px sul lato lungo), per questo invio dovrai utilizzare e compilare l’apposito modulo che troverai alla fine di questa parte descrittiva.

 

TEMPISTICA

Riceveremo le opere e le immagini dal 20 dicembre 2020 sino al 31 marzo 2021. Le immagini saranno inserite sul nostro sito online cronologicamente, via via che ci perverranno. Quando la normativa anti Covid lo renderà possibile, festeggeremo tutti insieme con una grande mostra aperta al pubblico in Fondazione 107.

 

VOTAZIONE

Le votazioni saranno aperte dall’1 aprile 2021 sino al 31 maggio 2021. Le opere saranno votate direttamente dai visitatori del sito. Ogni persona avrà a disposizione 1 voto per 1 opera. É previsto un sistema che eviti la possibilità di votare più volte. L’artista vincitore per elezione popolare avrà la possibilità di esporre le sue opere in uno degli spazi in Fondazione 107 durante lo stesso periodo in cui saranno esposte tutte le opere che hanno partecipato al progetto.

Il concorso è aperto a tutti ed è gratuito.

L’opera da te prodotta entrerà a fare parte della collezione di Fondazione 107 per tua gentile concessione e per tacito consenso a seguito del suo invio. Sarà trasferito a Fondazione 107 anche il diritto sull’immagine dell’opera per il suo eventuale utilizzo per la riproduzione e per possibili fini commerciali.

FINALITA’

Il progetto Take Care desidera essere fortemente partecipativo a testimonianza del vissuto dei nostri giorni. Vuole condividere una riflessione sulla difficoltà di vivere questo tempo così difficile per ognuno di noi, un tempo di restrizione che porta con sé la consapevolezza di prenderci cura di noi stessi ma anche e soprattutto degli altri, da qui Take Care. Invitare un collega artista sarà il modo di renderlo partecipe e allo stesso tempo di coinvolgerlo ad invitare un altro collega e così via. Take Care significa anche perdere la concentrazione su noi stessi ed estendere la nostra attenzione su chi ci sta intorno in un flusso che desidera diventare virale.

Ringraziandoti già da ora per il tuo impegno e la tua partecipazione ci auguriamo che tu aderisca all’iniziativa e, attraverso la tua preziosa collaborazione il progetto “Take Care”, possa contagiarci positivamente ed accompagnarci verso tempi migliori.

 

Fondazione 107 –

Via Andrea Sansovino, 234

10151 Torino