ilTorinese

Io e lei. Un chirurgo oncologo narra il suo viaggio nella malattia

I proventi del libro  destinati ai Missionari della Consolata e alla Chiesa di San Pietro a Cherasco.

Un brillante chirurgo oncologo si trova all’improvviso catapultato al di là della barricata, colpito dalla malattia che ha sempre combattuto e che non gli lascia grandi speranze di sopravvivenza. Da questa storia vera nasce il libro “Io e lei. Storia di un medico e della sua malattia” (Lindau Editore). L’ha scritto, con una narrazione in prima persona, Davide Cassine, chirurgo cuneese di 58 anni, che lavora presso la struttura complessa Maxi Emergenza 118 della Regione Piemonte.

E’ il racconto di un addetto ai lavori che si scopre fragile e impreparato, un viaggio inquieto e profondamente umano, che parte dai ricordi dell’ infanzia, della famiglia, della scuola, degli amici. Un tumore al rene destro, con ulteriori evoluzioni negative, lo spinge a ricercare un Oltre, ad avvicinarsi agli studi sulle NDE (Near-Death Experiences), esperienze ai confini della morte oggi oggetto di indagine scientifica in in tutto il mondo. Trova, così, la forza di rialzarsi, andare avanti e la ricerca della spiritualità lo porta a conoscere una giornalista e scrittrice e alcuni sensitivi, grazie ai quali riesce a incontrare figure fondamentali della sua vita, in primis il padre.

Anche l’avvento del Covid, con le solitudini e le complicazioni che crea soprattutto alle persone in una situazione di salute precaria, non lo getta nella disperazione. Davide ha capito che la malattia è come un viaggio, che lo porta a guardare alla sua vita con occhi diversi, a considerare la prospettiva della morte come un’occasione per ampliare la mente, conoscere persone nuove, percorrere sentieri mai visti prima, riflettere sul senso del cammino terreno, su come sia prezioso ogni minuto che resta da vivere.

I proventi dell’autore sono destinata ai Missionari della Consolata e alla Chiesa di San Pietro a Cherasco.

 

Onorificenze e real-politique

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il maresciallo jugoslavo Tito responsabile dell’infoibamento di circa 15 mila italiani del confine orientale e di un vera e propria pulizia etnica in Istria, Venezia Giulia e Dalmazia venne insignito della gran Croce al merito della Repubblica italiana

E venne anche gratificato della Legion d’onore francese. E‘ una consuetudine diplomatica lo scambio reciproco di onorificenze tra capi degli Stati in visita all’estero. C’è chi in Italia in varie occasioni ha chiesto l’annullamento di quel riconoscimento a Tito. Io non mi unii mai a quella richiesta che rivela la non conoscenza delle consuetudini diplomatiche. Sulla Legion d’onore a Tito nessuno ebbe mai da eccepire. Adesso per il conferimento della legion d’onore al presidente egiziano il cav. Corrrado Augias e altri intendono restituire a Macron la Legion d’onore per non essere equiparati al presidente egiziano che, tra l’altro, ha firmato con Macron importanti accordi commerciali, come già accadde per l’Italia in tempi recenti.  Giusto protestare per il giovane Regeni, se le stesse anime candide si fossero scadalizzate per Tito e per tanti capi di stato che ebbbero onorificenze da paesi democratici, pur essendo sistematici violatori dei diritti umani più elementari. L’ex comunista Augias è  il tipico esempio di chi protesta a senso unico. Ad esempio, non ebbe mai una parola per lo scienziato Sacharov imprigionato dai sovietici. Eppure, avendo 85 anni, quelle vicende liberticide in Unione Sovietica, le ha vissute, mantenendo il più assoluto e conformistico silenzio verso l’Unione Sovietica. Il Cav. Augias fu anche deputato europeo dell’ex partito comunista.  Qualche diritto in più a protestare ha la Bonino che però non restituisce la Legione che ebbe quando era ministro degli Esteri e sa cosa sia la real- politique. Il caso Regeni e’ vergognoso, ma cosa si dovrebbe dire di chi sta armeggiando vigliaccamente per privare della medaglia d’oro al valor civile alla memoria conferita da Ciampi alla studentessa infoibata Norma Cossetto, come sta succedendo a Reggio Emilia? Non si fa politica con le legion d’onori, ma semmai con la diplomazia ; quella italiana ha al vertice di Maio che dimentica i pescatori rinchiusi nelle prigioni libiche da mesi e ha fatto molto poco per Regieni. Sarebbe comunque interessante sapere che meriti abbia Augias per aver ottenuto la legion d’onore e non l’ordine di Lenin che sarebbe stato assai più meritato, anche se il giornalista è stato corrispondente della Rai da Parigi.

Una sinergia vincente per la ripresa post Covid nel settore edile

Abbiamo intervistato Andrea Cavallari, presidente dei Giovani Costruttori Edili del Piemonte e Valle D’Aosta 

L’ANCE rappresenta la sigla che indica l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, da sempre uno dei settori maggiormente strategici a livello nazionale, su cui puntare in questa fase di ripresa post Covid.

“Indubbiamente la pandemia – spiega l’architetto Andrea Cavallari, Presidente dei Giovani Costruttori Edili per Piemonte e Valle d’Aosta (per il triennio 2019/ 2022)ha giocato un ruolo cruciale nel settore delle costruzioni nel nostro Paese, anche se questo stava già attraversando un periodo non particolarmentefavorevole. Dopo il primo lockdown si è registrata una lenta ripresa, anche testimoniata dai dati raccolti da ANCE Piemonte, ma che non ha più trovato conferma nel trend attuale. Per gli ultimi mesi del 2020 le imprese prevedono un calo del fatturato e dell’occupazione e si teme che si registreranno maggiori criticità nel 2021”.

“Si devono attuare – spiega il Presidente Giovani ANCE Piemonte e Valle d’Aosta, architetto Cavallari  delle misure governative concrete a favore del settore edilizio. Tra queste è comparso il cosiddetto Superbonus, che rappresenta un’agevolazione fiscale che favorisce i privati, attraverso detrazioni fiscali, nella realizzazione di opere e lavori di ripristino energetico nel proprio stabile o condominio. Si tratta dell’unico intervento di rilievo e con enormi potenzialità per il settore delle costruzioni all’interno del decreto rilancio; un tema importante per imprese e professionisti. È sotto gli occhi di tutti come il nostro patrimonio immobiliare sia ormai obsoleto ed energivoro, a rischio sismico e, per la maggior parte (circa 74% sul territorio nazionale), costruito prima dell’emanazione delle norme sull’efficienza energetica e sulla sicurezza sismica. Il Superbonus rappresenta quindi un’opportunità da sfruttare per promuovere una grande azione di rigenerazione del nostro patrimonio immobiliare obsoleto con un piano di manutenzione degli immobili. Secondo le nostre stime a livello nazionale, i potenziali benefici economici, oltre che sociali ed ambientali, sono molto importanti: 6 miliardi di euro di investimenti nella riqualificazione degli edifici e 21 miliardi di euro di ricadute sull’economia, da qui alla fine del 2021. Perché tutto possa funzionare però, ci vuole efficacia, chiarezza delle regole e semplicità nelle procedure attuative da adottare e la normativa che è stata creata al momento della pandemia, risultata non sempre chiara e molti aspetti devono ancora essere analizzati. E’ una materia piuttosto complessa che vede coinvolti diversi soggetti con differenti professionalità. Il privato, infatti, può detrarre direttamente il credito d’imposta emergente dal Superbonus o in alternativa cederlo a terzi, quali le banche o alla stessa impresa cui sono affidati i lavori di ripristino energetico, ricevendone in cambio uno sconto in fattura. Alla base di questo tipo di lavori è necessario sempre uno studio di fattibilità. Riteniamo, per questo motivo, che la tempistica del 31 dicembre 2020, come termine massimo, necessiti assolutamente di una proroga”.

“Nel periodo post lockdown – spiega l’architetto Andrea Cavallari – abbiamo assistito ad un sensibile incremento in camera di commercio di imprese sul territorio, occorre pertanto che vengano messe in atto misure in grado di tutelare le Imprese qualificate ed in grado di svolgere con serietà i lavori affidati, altrimenti tutte le aspettative e le speranze riposte nel Superbonus cadranno nel vuoto.

Questo secondo lockdown sta lanciando, inoltre, una nuova sfida nei confronti dei professionisti del settore edile. In Italia molto spesso le persone abitano ancora in città che non sono totalmentegreen e risulta assolutamente necessaria una trasformazione dell’edilizia in nome del principio di sostenibilità.

Per venire incontro alle esigenze delle imprese, l’ANCE ha sottoscritto degli accordi con Intesa San Paolo e Credit Agricole Italia e recentemente con Banca Monte dei Paschi di Siena per massimizzare l’efficacia degli incentivi previsti dal Decreto Rilancio e favorire il rilancio del comparto edilizio.

Molto importante per l’ANCE Giovani a questo proposito è anche – spiega l’architetto Cavallari – il confronto sul territorio con scuole ed università per sensibilizzare il “mondo del domani”. La collaborazione con il Politecnico di Torino volto a creare un vero collante tra il mondo studentesco e quello lavorativo mediante la creazione di app atte a rendere più sostenibili ed efficienti le attività di cantiere, così come il concorso Macroscuola, con il quale si invita studenti delle scuole medie a progettare le scuole che vorrebbero, sono certamente esempi che spiegano molto bene l’impegno che la nostra categoria nutre nei confronti delle nostre città e delle generazioni future.

L’attenzione allo sviluppo infrastrutturale prosegue l’architettoAndrea Cavallari è oggi e lo sarà ancor di più domani, un tema di rilevanza cruciale. La TAV a ovviamente è divenuta certamente negli anni un simbolo, ma occorre ribadire ancora con forza che Torino pur godendo di una posizione strategica, ha  sempre comunque necessità del piano di collegamento a livello infrastrutturale con tutto il territorio.

Riteniamo fondamentale tradurre i finanziamenti europei attraverso la realizzazione di una serie di progetti mirati e concreti. A questo scopo l’ANCE sta lavorando in sinergia con la Regione Piemonte per rafforzare alcuni progetti inerenticollegamenti infrastrutturali tra Torino e i vari territori regionali; la pandemia ha confermato le criticità già presenti e il nostro gruppo ha lavorato molto bene, appianando le difficoltà presenti.È stato il settore edile il primo a ritornare a lavorare dopo il primo lockdown, garantendo la stesura dei protocolli fondamentali e creando un prezzario regionale, in collaborazione con la stessa Regione Piemonte, per calmierare l’aumento dei costi dovutiall’ampliarsi dei tempi di durata dei cantieri (causati anche dal distanziamento richiesto e dalle misure anti Covid obbligatorie)”.

Un altro aspetto su cui l’ANCE sta da tempo concentrandol’attenzione conclude Il Presidente dei Giovani ANCE Piemonte e Valle d’Aosta Andrea Cavallari – è rappresentato dal rapporto tra imprese e committenti privati e pubblici, nell’ambito del quale si ravvisano diverse criticità. Nel rapporto delle imprese con gli enti pubblici, dopo il primo lockdown, la criticità maggiore è stata rappresentata dalla difficoltà di accesso ai documenti necessari per la prosecuzione dei lavori edili, essendo molti dipendenti degli uffici tecnici comunali impegnati in modalità smartwoking e impossibilitati, a loro volta, ad accedere a tali documentazioni.

Mara Martellotta 

Bottegadellalpe sfida i giganti dell’e-commerce

Compie otto anni www.bottegadellalpe.it, il portale di e-commerce nato nel 2012 da un progetto Uncem per dare una piattaforma etica, sostenibile, facile ed economica a tutte le imprese artigianali e agricole dei territori montani italiani.

L’idea era stata di Marco Cavaletto, Lido Riba (Presidente Uncem Piemonte), Luigi Florio, Alex Ostorero, Marialaura Mandrilli e Marco Bussone. In otto anni il portale è cresciuto con nuove aziende che partecipano. “Lanciare la sfida ad Amazon e AliBabà? Non credo fosse questo a muoverci… – evidenzia oggi Marco Cavaletto, primo autore del progetto – Né oggi né allora, la montagna non apre conflitti, bensì unisce. E così abbiamo deciso di unire produttori di eccellenze delle valli, delle Montagne, quelli che per aprire un portale di ecommerce avrebbero dovuto spendere molte risorse economiche, non sempre disponibili. E poi superare problemi di logistica, di burocrazia. Così Uncem ha costruito Bottega dell’Alpe, il portale, aperto a tutti, a costi veramente ridotti. Abbiamo montato la logistica, realizzato azioni di marketing. E Bottega dell’Alpe in otto anni ha confermato la sua mission. Etica prima di tutto. Per le Montagne e le aziende che resistono”.

A coordinare il progetto www.bottegadellalpe.it oggi è Silvano Icardi, con uno staff di persone che si occupano da decenni di export di prodotti enogastronomici di alta qualità. “Uncem ha voluto questo progetto quando pochissimi parlavano di e-commerce – spiega – tantopiù per piccoli e micro produttori delle valli. Diamo loro un canale di promozione e vendita semplice, ma soprattutto diamo a chi ama la montagna un motivo per sceglierla, anche on line“. È vero ancor di più oggi il claim Compra in Valle, la Montagna vivrà che accompagna il progetto. “Anche stando in città, sul sito si sceglie di sostenere le imprese belle e preziose dei territori montani. Si comprano le eccellenze, si sostengono – evidenzia Luigi Florio, esperto di commercio – le valli, si contrasta anche così lo spopolamento”.

“Siamo certi che questo progetto, Bottega dell’Alpe, abbia grandi possibilità di crescita. Etica naturalmente – precisa Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, che con i Vicepresidenti Igor De Santis e Matteo Passuello, sta insistendo molto sul supporto alle filiere agricole dei territori – Bottega dell’Alpe è presente e futuro. Sfida chi vuole costringere i produttori a prezzi folli, portandoli su internet, sfida e vince contro chi li porta on line senza rispettare il valore del prodotto e del lavoro. Bottega dell’Alpe ha da sempre invertito questo percorso. È con la Montagna, per la Montagna, delle Montagne”.

“Sono particolarmente contento del compleanno di Bottega dell’Alpe – sottolinea Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem – Lido Riba ci ha spinti in questo progetto che oggi vive e cresce. Ci abbiamo creduto e lavorato moltissimo. Si può fare e-commerce senza tradire i territori, come fanno altri, si possono generare flussi di prodotti ‘in entrata e in uscita’ dai paesi e dalle valli. È decisivo e ci stiamo lavorando anche con Poste Italiane. Sono molto contento che www.bottegadellape.it abbia aderito qualche giorno fa al progetto della ‘Solidarietà digitale’ ‘Vicini e Connessi’, varato dal Ministro Pisano e dal Ministero della Digitalizzazione. È importantissimo, ancora una volta, rafforzare il legame tra imprese, negozi, artigiani, agricoltori, margari delle nostre valli alpine e appenniniche con le piattaforme e i servizi per ‘digitalizzarsi’, potenziare i canali di vendita, andare in tutt’Italia, in Europa, nel mondo. www.bottegadellalpe.it è vincente per questo. Gli altri portali hanno solo da imparare. Da Bottega dell’Alpe, certo”.

#Iodonocongusto, la social charity dinner a sostegno di 1 Caffè Onlus

LUCA ARGENTERO E SAMUEL PROTAGONISTI DI UN LIVE SHOW BENEFICO CON I PIATTI DEGLI CHEF DI EATALY

Mercoledì 16 dicembre

 

Luca Argentero e Samuel, una charity box disponibile a Torino, Milano e Roma che conterrà i piatti degli chef di Eataly che andranno ultimati durante la diretta, i cocktail del patron del Barz8 Salvatore Romano, i commenti del giornalista gastronomico Luca Iaccarino e le migliori eccellenze enogastronomiche del territorio: questi saranno i protagonisti di #IODONOCONGUSTO, il live show che si terrà mercoledì 16 dicembre alle ore 20, con l’obiettivo di sostenere i progetti solidali di 1 Caffè Onlus.

1 Caffè Onlus è la prima onlus digitale nata per sostenere le piccole associazioni no profit italiane: un’organizzazione senza scopo di lucro che si pone l’obiettivo di sensibilizzare le persone al gesto del dono, perché la solidarietà diventi una sana abitudine quotidiana. Ogni anno, attraverso la propria piattaforma di crowdfunding, 1 Caffè Onlus aiuta 52 realtà solidali che promuovono progetti di assistenza in diverse cause sociali: assistenza socio-sanitaria, cooperazione internazionale ed economia solidale, contrasto alla povertà, all’emarginazione, al razzismo. E ogni anno organizza un evento di raccolta fondi: ecco che, in collaborazione con To BeDegustando (at) Home e Eataly, è nata #IODONOCONGUSTO, una social charity dinner, che si svolgerà mercoledì 16 dicembre, in diretta streaming dal Golfo Mistico, la “centrale operativa” di Samuel.

É possibile acquistare, e regalare, la charity box, valida per due persone, al costo di 100 euro (più le spese di spedizione), sul sito https://degustandohome.it/pages/io-dono-con-gusto, fino a domenica 13 dicembre. A tutti i partecipanti verrà fornito un link per accedere alla diretta streaming, durante la quale si potrà assistere alla preparazione dei piatti da parte degli chef di Eataly e si potrà cenare tutti insieme in collegamento, mentre Samuel ne curerà la sonorizzazione.

IL MENU A CURA DEGLI CHEF DI EATALY

Patrik Lisa, Eataly Torino

LA CRUDA: Tartare di bovino adulto di razza Fassona Piemontese (Presidio Slow Food) de La Granda, con radicchio tardivo, senape al miele e capperi biologici fritti

 

Federico Bilotta, Eataly Milano

RISOTTO ALLO ZAFFERANO: Riso Carnaroli con zafferano e ragù di stinco

 

Roberto Cotugno, Eataly Roma

BACCALÀ E CARCIOFI: Trancio di baccalà scottato con carciofi e mentuccia fresca

Le primarie e la tentazione degli incarichi

Caro direttore, mi ha entusiasmato registrare un ritrovato interesse verso le elezioni primarie di coalizione da parte di esponenti del mio partito che cullano l’ambizione di guidare il Comune di Torino dal 2021.

È uno slancio che fa segnare punti alla partecipazione e non alla mera competizione, come alcuni commentatori invece temono. Ma per mettere al sicuro un principio di democrazia così sacro io credo ci vorrebbe uno sforzo in più, una specie di garanzia d’autenticità da offrire non solamente ai nostri iscritti, ma ai simpatizzanti democratici e in generale a chi si riconosce nei valori di centrosinistra.  Il sigillo potrebbe essere rappresentato dall’impegno dei candidati sindaci a non accampare pretese d’incarichi nella futura amministrazione in caso di sconfitta alle primarie! Credo sarebbe un bel modo per aumentare il valore della contesa ma anche per favorire un mai abbandonato tentativo di sintesi su un nome condiviso.

Mauro Laus

Senatore Pd

Covid hospital: “a Torino Esposizioni solo 21 pazienti”

“Non è servito nella seconda ondata e non è chiaro se sarà utile per la terza”

“Diciamoci la verità, il Covid hospital è arrivato troppo tardi, non è servito a decongestionare gli ospedali che sono rimasti, di fatto, dei Covid hospital e hanno dovuto bloccare tutte le altre attività sanitarie, e non è chiaro se potrà servire durante la terza ondata. Quel luogo è scomodo e difficile da gestire, se anche sarà utilizzato per le vaccinazioni sarà la fotografia del fallimento gestionale di questa Giunta anche perché le strutture montate non servono a quello” – commenta Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte

“Durante gli scorsi mesi numerosi pazienti affetti da Covid hanno affollato i Pronto soccorso, gli Ospedali e, quando questi hanno presto raggiunto il punto di saturazione, sono stati trasportati di notte in alcuni strutture sanitarie della provincia già allo stremo, eppure al Padiglione V solo stati ricoverati solo 21 pazienti: sono numeri impietosi ma quello che allarma di più – prosegue Grimaldi – è che la Giunta non pare voler correggere il tiro e anche per la terza ondata sembra intenzionata ad utilizzare lo stesso Piano Ospedali, quello che prevede la riconversione di alcuni ospedali nella regione in luoghi dedicati esclusivamente a pazienti Covid a discapito di tutte le altre specialità”.

“La risposta di Icardi alla nostra interrogazione è allarmante – conclude Grimaldi – perché da un lato dimostra oltre ogni dubbio la disorganizzazione di questa Giunta nell’affrontare la seconda ondata, dall’altro pone le basi per una nuova emergenza sanitaria piemontese anche durante la terza che tutti danno per scontato arriverà all’inizio del nuovo anno”.

(foto Alfano – LaPresse)

Francobolli dedicati a Olivetti e alla mitica Lettera 22

Poste Italiane comunica che il 15 dicembre 2020 sono stati emessi dal Ministero dello Sviluppo Economico due francobolliordinari appartenenti alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico”

 

Sono dedicati alla macchina per scrivere portatile Olivetti Lettera 22, nel 70° anniversario di produzione e ad Adriano Olivetti, nel 60° anniversario della scomparsa, relativi al valore della tariffa B pari a 1,10€ per ciascun francobollo.

I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente

      Francobollo dedicato alla macchina per scrivere portatile Olivetti Lettera 22.

Tiratura: trecentomila esemplari.

       Foglio da quarantacinque esemplari.

Bozzetto: a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca      dello Stato S.p.A.

La vignetta riproduce, un particolare di un manifesto pubblicitario d’epoca realizzato nel 1953 dal designer statunitense Paul Rand, raffigurante la celebre macchina per scrivere.

Completano il francobollo la leggenda “OLIVETTI LETTERA 22”, la data “1950” la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio Postale di Ivrea

Francobollo dedicato ad Adriano Olivetti.

Tiratura trecentomila esemplari.

Foglio da quarantacinque esemplari.

Bozzetto: a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

La vignetta riproduce, un ritratto fotografico di Adriano Olivetti.

Completano il francobollo la leggenda “ADRIANO OLIVETTI”, la data “1901 – 1960” la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

L’annullo primo giorno di emissione è disponibile presso l’ufficio postale di Roma V.R.

I francobolli e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postalicon sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a quattro ante, contenente il francobollo singolo più la quartina di francobolli “Lettera 22”, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, il francobollo singolo più la quartina di francobolli “Adriano Olivetti”, la cartolina affrancata ed annullata e la busta primo giorno di emissione, il francobollo dedicato ad Olivetti nel 2008, al prezzo di 25€.

FIFS Calcio a 5 AMF – Aperte le Iscrizioni al Corso Allenatori CONI

1°Livello Calcio da Sala – On Line dal 18 al 29 Gennaio 2021

La Federazione Italiana Football Sala comunica Ufficialmente che, sono Aperte le Iscrizioni al Corso Allenatori 1°Livello CONI Calcio da Sala che si terrà nella modalità On-Line a partire dal 18 Gennaio p.v.

Il Corso, organizzato in collaborazione col Settore Formazione OPES Italia, prevede un totale di 16 ore suddivise in lezioni da 2 ore ciascuna, oltre ad un esame finale scritto per il Conseguimento della Certificazione CONI di 1°Livello di Allenatore di Calcio da Sala.

Il Corso allenatori 1° Livello abilita per il Settore giovanile, Attività promozionale e Regionale FIFS maschile e femminile. NON E’ UN CORSO CHE ABILITA AD ATTIVITÀ’ DELLA FIGC.

Numero chiuso di 25 Partecipanti – Iscrizioni entro Martedì 12 Gennaio o al raggiungimento del numero prefissato.

Livello Calcio da Sala – On Line dal 18 al 29 Gennaio 2021

 

 

Popolo della Famiglia: “Cuneo-Ventimiglia grande opportunità”

“Il disastro del Tenda ci offre l’opportunità di riqualificare la linea ferroviaria” 

“Caro direttore, sembra di essere colpiti da una maledizione: riusciamo quasi sistematicamente a dimenticare o trascurare gioielli architettonici di alto valore con colpevole indifferenza”: questo quanto dichiarato da Antonio Panero, Coordinatore provinciale di Cuneo del Popolo della Famiglia e responsabile trasporti del partito.

“Un esempio eclatante è quello dalla linea internazionale Cuneo–Ventimiglia, ricostruita nel 1979 e diventata negli anni punto di riferimento per i passeggeri che volevano raggiungere la riviera, godendosi nel contempo un paesaggio davvero eccezionale. Dopo decenni di tira e molla fra i due Stati interessati alla linea, nel corso dei quali l’Italia ha comunque dimostrato un certo interesse, nonostante un silenzio assordante delle forze politiche nazionali e territoriali (salvo qualche eccezione dei comuni dislocati sulla linea), il maltempo ha messo definitivamente a nudo la situazione: è indispensabile rimettere la linea a pieno regime, con finanziamenti cospicui di Italia e Francia”.

“Quando parlo del silenzio politico – continua Panero – mi riferisco in particolare alla poca attenzione a questa linea, considerata un po’ la cenerentola dei trasporti, senza alcun valore strategico e non degna di interesse. A confutare questa bislacca teoria, ricordo che negli anni Ottanta la stessa linea, oltre a svolgere un prezioso servizio con la riviera ed i paesi lungo la valle Roya, era percorsa da corse di treni turistici internazionali per la Liguria dalla Svizzera (precisamente da Berna). Poi con un continuo e lento decadimento, con uno stillicidio di minori finanziamenti e conseguente riduzione delle corse, si è giunti all’attuale situazione di stallo”.

“Plaudiamo all’iniziativa del FAI – conclude Panero – che concorre a far conoscere al grande pubblico questa meraviglia, già molto apprezzata da chi ha avuto il piacere di percorrerla. Coloro che sono appassionati di viaggi e di treni conoscono altre famose tratte di linee ferroviarie allocate in luoghi caratteristici e valorizzate come motivo di attrazione turistica e fonte di sviluppo economico del territorio. Tutto nasce però dalla volontà politica, dalla sensibilità e lungimiranza di coloro che possono e che devono fare delle scelte. Forse “elettoralmente” questa linea non può dare grandi soddisfazioni, ma chi si occupa seriamente e con passione di politica dovrebbe alzare lo sguardo un po’ oltre la cabina elettorale”.