ilTorinese

Happy Birthday Ludwig

XXIX edizione  I CONCERTI DEL POLITECNICO POLINCONTRI CLASSICA

   
Concerto on line
dall’Aula Magna ‘G. Agnelli’
del Politecnico di Torino 
 

Lunedì 21 dicembre 2020 ore 17  

 

Happy Birthday Ludwig

Nel 250° della nascita di Beethoven e proprio nei giorni appena successivi al compleanno ecco in programma la celeberrima Quinta Sinfonia, la Sinfonia ‘del destino che bussa alla porta’, in merito alla quale sono stati versati fiumi di inchiostro, pagina emblematica del sinfonismo beethoveniano con tutta la sua carica di fatalismo (grazie anche all’uso della tonalità di do minore), ma nel contempo pagina dal vasto percorso espressivo, dal buio del movimento d’esordio allo sfolgorio del finale dalle luminescenti fanfare. Un po’ come il percorso delineato entro la partitura del teatrale Fidelio. E sarà intrigante ascoltare la notissima pagina in versione per pianoforte a quattro mani: se innegabilmente qualcosa si perderà in termini di ricchezza timbrica – dovendosi rinunciare all’orchestra – certo la disposizione sulla tastiera permetterà di illustrare al meglio gli aspetti strutturali, formali, linguistici e stilistici del capolavoro sinfonico di Ludwig.

Seconda parte di serata nel segno del sommo Brahms qui testimoniato da tre incandescenti Danze ungheresi, frutto della giovanile conoscenza dell’universo balcanico grazie ad una tournée effettuata con un coetaneo amico violinista. In questo caso il percorso è inverso, dacché Brahms dispose originariamente le Danze stesse per pianoforte a quattro mani, puntando su un pubblico di fruitori e interpreti orientati su un ‘consumo’ immediato di pagine dalla innegabile ‘presa’, per poi trasporne alcune in orchestra: ne derivarono veri e propri evergreen, cavalli di battaglia per generazioni di direttori che ben sanno di avere l’applauso garantito inserendole immancabilmente come bis. E i pianisti non sono certo da meno.

Chiara Biagioli

Alberto Pipitone Federico

pianoforte

Ludwig van Beethoven

       Sinfonia n. 5 in do minore op. 67

            trascrizione di Hugo Ulrich

 

 Johannes Brahms

        Danze ungheresi nn. 1, 6, 5

 

Chiara Biagioli
Vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali è considerata una delle pianiste più interessanti della nuova generazione. Esprime la sua versatilità come solista, musicista da camera e insegnante. Ha debuttato come solista nel 2013 eseguendo il Concerto per pianoforte n. 1 di Beethoven con l’Orchestra del Conservatorio di Torino. Nel 2018 si è esibita come solista con gli Archi De Sono e nel 2019 ha debuttato in Nord America eseguendo il mozartiano Concerto per pianoforte K 488 con la Colburn Orchestra (Los Angeles).
Si è esibita in numerosi concerti in Europa e in Nord America: di spicco il debutto in sale da concerto come la Zipper Hall e la Thayer Hall a Los Angeles e la Steinway Hall a Beverly Hills. Nel 2018, in occasione del concerto tenuto presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino, è stata insignita del Melvin Jones Fellow dal Lions Club International, come simbolo del suo profondo impegno a sostegno di progetti umanitari attraverso la musica.
Attualmente sta conseguendo il Professional Study Certificate presso la Colburn School di Los Angeles con Fabio Bidini. In precedenza, ha conseguito il Master presso l’Hochschule für Musik und Tanz di Colonia con F. Bidini e il diploma di laurea con il massimo dei voti, la lode e la menzione di merito presso il Conservatorio di Torino con Claudio Voghera. La sua carriera professionale è sostenuta dalla Fondazione CRT Banche e dall’Associazione per la Musica De Sono.

 

Alberto Pipitone Federico

Nato a Torino nel 1998, inizia lo studio del pianoforte a sei anni con Margherita Pinto e successivamente al Conservatorio “G. Verdi”  di Torino nella classe di Claudio Voghera. Negli anni di Conservatorio inizia anche il rapporto con la musica da camera, che continua ininterrottamente durante tutta la sua formazione e quello con la musica del ‘900 e contemporanea, che si concretizza in un corso annuale tenuto da Gianluca Cascioli e diversi concerti con tale repertorio.

Tra i vari concerti negli anni, si ricordano le due serate di inaugurazione della stagione concertistica del 2016 del Conservatorio di Torino con il Terzo Concerto di Beethoven. Nel 2017 si diploma ottenendo il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. Frequenta diversi corsi e masterclasses con András Shiff, Andrea Lucchesini, Fabio Bidini e Roberto Plano. Nel 2018, inoltre, frequenta il corso di Benedetto Lupo, dopo una severa selezione, all’Accademia di musica di Pinerolo.

È regolarmente invitato a suonare da importanti enti musicali e in diversi festival – Unione Musicale di Torino, Accademia Corale Stefano Tempia, Festival pianistico Mario Ghislandi di Crema, Camerata Ducale di Vercelli – in veste sia di solista sia di camerista. Dal 2018 è borsista dall’Associazione per la Musica De Sono e si sta attualmente perfezionando con Gabriele Carcano ed Enrico Pace. È inoltre studente di Matematica presso l’Università di Torino

Abbonamento Musei, torna “Disegniamo l’arte”

Da lunedì 21 dicembre torna Disegniamo l’arte, il tradizionale appuntamento di Abbonamento Musei pensato per i più piccoli affinché, durante questo periodo di festività, insieme alle loro famiglie possano passare qualche ora di spensieratezza e insieme scoprire i musei del territorio.

 

Anche questa edizione si svolge online: ai giovani partecipanti è richiesto di disegnare le opere, gli spazi e le architetture lasciandosi ispirare dalle immagini che verranno pubblicate sulla pagina Facebook di Abbonamento Musei, reinterpretando le bellezze del patrimonio culturale e artistico di Piemonte e Valle d’Aosta secondo la loro fantasia. Per partecipare c’è tempo fino al 31 dicembre, basta postare le proprie opere su Facebook, taggando Abbonamento Musei e usando l’hashtag #disegniamolarte. Sarà possibile votare il proprio disegno preferito con un like fino a mezzanotte del primo gennaio e il giorno successivo verranno annunciati i vincitori. In palio per i primi  due classificati un set da disegno; tutte le opere inviate verranno raccolte in una gallery.

 

Il disegno di un agrifoglio riprodotto in ogni suo dettaglio proposto dal Giardino Botanico di ReaL’ultima neve al lago Chécruit dipinta dal pittore alpinista Angelo Abrate e custodita nella chiesa di San Lorenzo ad Aosta, il suggestivo Zoo in cielo del Planetario di Torino Infini.TO: sono 70 i musei e le realtà culturali del Piemonte e della Valle d’Aosta che hanno aderito all’iniziativa inviando dipinti e opere d’arte di ogni genere, attraverso cui poter incuriosire e stimolare la creatività dei bambini.

 

L’iniziativa Disegniamo l’arte si inserisce nell’ambito di AMplify, l’informazione di Abbonamento Musei nato per conoscere da vicino le istituzioni culturali tra novità, consigli utili e cose belle. Un nuovo canale di informazione tramite il sito, la newsletter e i social, con novità, approfondimenti, collaborazioni, notizie inedite: un racconto vivace e periodico a favore degli abbonati e, insieme, di tutte le persone che hanno voglia di informarsi e scoprire il mondo delle istituzioni culturali e delle loro proposte.

Dall’inizio di dicembre, attraverso una serie di appuntamenti in diretta Instagram, la direttrice di Abbonamento Musei Simona Ricci, conversa con alcuni dei direttori delle istituzioni del circuito. Dialoghi dedicati alle progettualità in corso e future, nonostante e anche a causa della chiusura: una sorta di viaggio alla scoperta di quanto un museo possa e debba essere un “cantiere”, in continuo aggiornamento. Per i primi mesi del 2021, i protagonisti saranno gli abbonati con AM ambassador: a loro, tramite una call to action, verrà chiesto di scrivere e raccontare delle esperienze dirette, piccoli racconti di percezione e meraviglia all’interno dei musei. Le rubriche si alterneranno nei contenuti e nei format perché la cultura possa essere raccontata a tutti: dai grandi ai piccoli, dagli esperti ai curiosi.

 

La tessera di Abbonamento Musei è in vendita con la possibilità per tutti di acquistare un abbonamento e attivarlo più avanti, non rinunciando a un regalo tanto speciale, con la garanzia della proroga di validità automatica nel caso la chiusura dei musei si prolungasse. Per ogni acquisto o rinnovo è previsto il 25% di sconto sulla seconda card.

 

Informazioni sempre aggiornate e dettagli sul sito: www.abbonamentomusei.it

 

 

Abbonamento Musei è la carta all you can visit che dà libero accesso all’offerta culturale di un’intera regione, ogni volta che lo si desidera, 365 giorni l’anno: un’iniziativa unica in Italia, con oltre 450 realtà, fra musei, residenze reali, castelli, giardini e fortezze diffuse sul territorio a beneficio degli abbonati, veri e propri ambasciatori del cultural lifestyle, che mette al centro la cultura e la socialità che la cultura porta con sé.

Nato a Torino e in Piemonte nel 1995 e curato dall’Associazione omonima, in più di vent’anni Abbonamento Musei ha raggiunto un grandissimo successo commerciale e di popolarità, coinvolgendo più di 300mila abbonati: il numero degli ingressi l’anno, che nel 2019 ha superato (complessivamente) quota 1.000.000, racconta più di ogni altro dato l’efficacia e la funzione sociale del progetto.

Grazie a oltre due decenni di iniziative, ampliamento dell’offerta e promozioni dedicate, si è riusciti a trasformare il rapporto tra pubblico e musei, con benefici evidenti in termini di risorse economiche rilevanti da reinvestire nella cultura e opportunità di visibilità e coinvolgimento anche dei musei più piccoli o particolari.

Un modello di successo da replicare, che dal 2015 è stato riproposto a Milano e in Lombardia e dal 2019 in Valle d’Aosta, sempre a cura dall’Associazione Abbonamento Musei.

La tessera Abbonamento Musei è considerata dagli utenti e dagli addetti ai lavori lo strumento migliore per accedere ai circuiti museali e stimolare l’esplorazione del territorio con gite fuori porta e visite, per vivere a 360° un’intera regione.

 

Girovagando per il Piemonte

Continua il viaggio di Dante Paolo Ferraris nei piccoli (e suggestivi) borghi del Piemonte

Alla fine di settembre, in occasione della serata organizzata dall’Unione dei Comuni della Valcerrina/Area Cultura e dal Comune di Gabiano, aveva annunciato che entro la fine dell’anno sarebbe uscito il secondo volume di  ‘Girovagando per il Piemonte – alla scoperta dei piccoli borghi’.

E così è puntualmente avvenuto. Dante Paolo Ferraris, disaster manager della Provincia di Alessandria, con una grande passione per lo scrivere e per il Piemonte ha dato alle stampe il volume 2 dei suoi appunti di viaggio nei piccoli comuni piemontesi, alla scoperta di quelle centinaia di località che spesso sono misconosciute da coloro che abitano magari a pochi chilometri di distanza, ma che portano con sé un patrimonio di bellezze storiche, artistiche, architettoniche, paesaggistiche e di storie di varia umanità che non sono seconde a nessuno. Nel volume due Ferraris racconta i vari borghi armato del suo taccuino e di macchina fotografica, ma più che proporre immagini le crea con la scrittura in modo che il lettore le abbia davanti leggendo semplicemente il suo racconto, sempre ricco di riferimenti storici ed artistici. Sono stati tutti viaggi compiuti nei fine settimana, nei momenti liberi dal lavoro, durante i quali Dante Ferraris ha preso la sua auto ed è andato sul posto, proprio come un viaggiatore alla Pessoa, autore al quale si ispira. Questa volta viaggio parte da Rosazza in Provincia di Biella e fa poi tappa a Murisengo in Valcerrina (Alessandria), Moncenisio (Torino) per secoli porta d’Italia dalle Alpi, Barolo (Cuneo), Frassineto Po (Alessandria), Graglia con il suo Santuario (Biella), Quargnento (Alessndria), la Sacra di San Michele in Valsusa (Torino), la Canonica di Vezzolano, ‘tempio’ del romanico piemontese (Asti), Roccaverano nella Langa Astigiana (Asti), Balocco (Vercelli), l’Abbazia di Rivalta Scrivia (Alessandria), Boca (Novara), Riva presso Chieri (Torino), Masserano (Biella), Fontanetto Po (Vercelli) che diede i natali a Giovanni Battista Viotti, Vogogna (Vco), Pasturana (Alessandria), Belgirate (Vco), Acceglio (Cuneo), Massino Visconti (Novara), Aramengo (Asti), Fossano (Cuneo). Il viaggio si chiude (naturalmente sono per quest’anno perché è già in programma una terza edizione nel 2021 con un’infornata di nuovi piccoli e piccolissimi borghi subalpini e tra loro ci sarà Gabiano Monferrato) con il racconto di Palmina, un’anziana signora che negli anni dopo la seconda guerra mondiale andava a fare la mondina nelle risaie del Vercellese e che con altre importò l’abitudine di cucinare la ‘panissa’ piatto tipico della Bassa del quale nacque poi una variante nella Valcurone. Il libro asi trova nelle librerie e negli store online di Feltrinelli, Mondatori, Ibs e Youcanprint.

Massimo Iaretti

 

 

 

Furti al bancomat con la tecnica della “forchetta”

I carabinieri arrestano due “cash trappers“

 I carabinieri hanno arrestato due romeni di 28 e 29 anni, domiciliati in provincia di Varese, per furto aggravato.

Il Direttore di un Istituto Bancario del centro di Torino ha informato i militari dell’Arma della presenza di una barra in alluminio con del nastro adesivo nei bordi, inserita nell’erogatore di denaro del bancomat della sua filiale. Tale congegno, chiamato anche “forchetta”, impedisce la fuoriuscita del denaro dall’erogatore e il cliente non riesce a prelevare.
I carabinieri della Stazione San Secondo hanno chiesto di disabilitare tutti gli sportelli e hanno predisposto un servizio di osservazione per individuare chi avesse manomesso gli sportelli bancomat. Poco prima della mezzanotte, i militari hanno notato due persone parcheggiare la loro auto ed entrare all’interno nella banca nell’area bancomat e riuscire dopo pochi minuti.
L’immediato intervento dei carabinieri ha permesso di bloccare la coppia. La perquisizione ha premesso di recuperare una barra in metallo appena rimossa dall’erogatore di banconote, una con 210 euro ancora incollati all’interno. Nelle loro tasche è stata trovata la somma di 1500 euro di banconote di diverso taglio, con evidenti tracce di colla. Nella loro macchina, i carabinieri hanno trovato un’altra barra metallica. La coppia, pertanto, è stata bloccata subito dopo aver recuperato il denaro che è rimasto bloccato nella c.d. “forchetta”.
Le indagini dovranno stabilire se la coppia sia responsabile di altri furti in quella zona.

La tecnica
Il cash trapping è una tecnica per frodare gli utenti e rubare loro il denaro e consiste nell’inserimento di un piccolo oggetto metallico nella fessura da cui fuoriescono le banconote.
Nel momento in cui l’ignaro cliente si avvicina allo sportello Bancomat e inserisce la propria carta per prelevare il contante, il piccolo oggetto metallico blocca la fuoriuscita delle banconote, nonostante che sul monitor sia visualizzata una scritta che indica che l’operazione di prelievo è correttamente riuscita. A questo punto il cliente, magari dopo aver provato a ripetere l’operazione, si allontana per segnalare il malfunzionamento alla banca e i malviventi ne approfittano per rimuovere l’oggetto metallico e appropriarsi dei soldi rimasti incastrati nella feritoia.

Fondi ai Comuni per le opere pubbliche

Buone notizie per 200 Comuni piemontesi che riceveranno 9 milioni di contributi regionali per la realizzazione di opere stradali, cimiteriali, municipali e di illuminazione. La Giunta regionale ha infatti deliberato il cofinanziamento del 50% ai Comuni per la realizzazione di tali opere in base alla legge regionale 18/84, che prevede contributi specifici per le amministrazioni locali.

In particolare, sono state deliberati 4,5 milioni di euro per i Comuni con popolazione inferiore o pari a 1000 abitanti, per i quali il contributo regionale arriva fino a 80.000 euro, e altri 4,5 milioni per i Comuni con più di 1000 abitanti, il cui contributo è previsto fino a euro 160.000 euro.

È stato inoltre approvato lo stanziamento di 2 milioni di euro a favore delle Province per interventi di pronto intervento e di mitigazione del rischio idrogeologico legati all’alluvione del 2 – 3 ottobre scorso.

A queste cifre si aggiunge un’integrazione di oltre 225 mila di disavanzo che saranno disponibili per finanziare ulteriori interventi ad oggi non ancora finanziati.

«Con questo ulteriore intervento – commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – diamo un importante sostegno a 200 comuni del nostro territorio e allo stesso tempo aiutiamo il nostro mondo del lavoro attraverso le tante aziende piemontesi che saranno coinvolte nella realizzazione di questi interventi».

«Stiamo procedendo il più rapidamente possibile – ha sottolineato l’assessore alle Opere pubbliche della Regione Piemonte Marco Gabusi – affinché le amministrazioni locali possano avere i contributi velocemente. I tecnici regionali e comunali hanno lavorato fianco a fianco per accelerare quelle che un tempo erano tempistiche infinite e che oggi si stanno compattando notevolmente grazie ai meccanismi di sburocratizzazione che abbiamo introdotto».

Questo meccanismo è possibile grazie alla legge regionale 18/84, che prevede contributi alle amministrazioni comunali per la sistemazione ed il miglioramento di infrastrutture stradali, cimiteriali, municipali e reti di illuminazione pubblica. In particolare, per la viabilità comunale sono previsti lavori di manutenzione straordinaria, sistemazione e nuova costruzione di strade comunali o intercomunali, ponti, guadi, marciapiedi e parcheggi. Per l’edilizia municipale sono inclusi lavori di manutenzione straordinaria, sistemazione, adeguamento, ampliamento e nuova costruzione del luogo dove si svolgono le attività istituzionali del comune. Per l’edilizia cimiteriale sono finanziati lavori di manutenzione straordinaria, sistemazione, ampliamento e nuova costruzione dei cimiteri. Per l’illuminazione pubblica, infine, sono previsti lavori di adeguamento, rinnovo, ampliamento e nuova costruzione degli impianti.

Il Natale secondo Eataly Torino Lingotto

Il Natale si avvicina e anche quest’anno Eataly Lingotto è pronto per soddisfare tutti i palati. In negozio, in totale sicurezza e nel rispetto delle norme vigenti ma anche direttamente a casa con il servizio di spesa a domicilio Eataly Today.

Tante le idee regalo per tutti i gusti, che racchiudono il meglio della tradizione culinaria italiana. Eataly ha selezionato le eccellenze del Belpaese e le propone in confezioni regalo a tema: dai grandi classici, agli indispensabili e poi le chicche, i dolci delle feste e molto altro! I pacchi di Natale di Eataly, inoltre, sono buoni due volte: per chi mangia e per chi produce ma anche perché per ogni confezione Eataly donerà l’equivalente di un pasto nutriente al World Food Programme, Premio Nobel per la Pace 2020, per i bambini e le bambine delle scuole più povere del mondo. Anche quest’anno infatti  Eataly si impegna a sostegno del programma di Alimentazione Scolastica del WFP. Obiettivo: un mondo finalmente libero da fame e povertà.

A Eataly Lingotto c’è anche un’ampia selezione di eccellenze della tradizione enogastronomica italiana, direttamente dai migliori produttori locali: regali di gusto da condividere con i propri cari, ma anche ingredienti di qualità per i menu delle feste. Molto grande l’assortimento di panettoni e pandori, i dolci per eccellenza del Natale: sono oltre 50 le proposte da regalare e regalarsi, di storiche aziende pasticcere ma anche piccoli artigiani italiani. I banchi freschi sono invece il punto di riferimento per le materie prime di qualità della tavola di Natale: si va dalle proposte della Pescheria, con molluschi, crostacei e pesci, tutti selezionati nel rispetto della stagionalità, delle taglie minime e della filiera corta; ai tagli di carne tra bovino di razza Fassona Presidio Slow Food, suino, pollo e naturalmente le carni frollate; passando per gli oltre 500 salumi e formaggi, di cui 20 Presìdi Slow Food, con le grandi eccellenze norcine e casare italiane e quelle immancabili straniere; a Eataly Lingotto c’è anche il Caseificio, il primo con produzione interna di mozzarella di latte italiano, fresca tutti i giorni; e poi la Panetteria, con il pane, le pizze e le focacce, tutte preparate dall’impasto sino alla cottura nel forno a legna nel laboratorio di produzione a vista. Speciale di queste settimane è il pane di Natale: un goloso dolce con ricotta biologica, arancia candita e gocce di cioccolato. Senza dimenticare la pasta fresca, quella di Plin, il Pastificio di Ugo Alciati, chef 1 stella Michelin di Guido Ristorante (Serralunga d’Alba – CN): le sfogline creano ogni giorno tanti formati di pasta, tra i quali naturalmente non possono mancare i plin di Lidia, quelli secondo la ricetta della tradizione di Lidia Alciati, la “Agnolotti Queen”, così incoronata dal Los Angeles Times.

Tutte le eccellenze fresche di Eataly Lingotto si possono prenotare direttamente ai banchi oppure chiamando il punto accoglienza (011 19506801).

Gli chef di Eataly hanno inoltre pensato ad alcuni piatti della tradizione, immancabili sulla tavola di Natale e a Capodanno. Per questo in Gastronomia ci sono tante proposte preparate ogni giorno con gli ingredienti freschissimi e di alta qualità del Mercato: dal vitello tonnato alle lasagne, passando per la guancia brasata al Nebbiolo, il filetto di salmone, la zucca al forno e molto altro. Per gli amanti della carne, del pesce o per i vegetariani: per ognuno c’è il menu più adatto! E per concludere in dolcezza, si può scegliere tra il bonet, la panna cotta alla vaniglia, lo zabaione con lingue di gatto oppure il classico tiramisù Eataly. I singoli piatti e i menu si possono ordinare direttamente al banco della Gastronomia oppure chiamando il numero 011 19506845. Con Eataly Today si possono ricevere direttamente a casa.

Il perfetto abbinamento ai piatti delle feste si può trovare facilmente tra le tante proposte dell’Enoteca di Eataly Lingotto, che per la sua ricca selezione si è aggiudicata il Premio 3 Cavatappi nella guida del Gambero Rosso “Enoteche d’Italia” 2020. Gli esperti Cantinieri sono a disposizione per consigliare la bottiglia di vino migliore, tra le oltre 5.000 etichette provenienti da più di 30 Paesi, con un’attenzione particolare alle eccellenze piemontesi e alle grandi bollicine.

Eataly Torino Lingotto è aperto al pubblico in sicurezza e nel rispetto delle norme sanitarie vigenti tutti i giorni dalle 9 alle 21, mercoledì 23 dicembre dalle 8 alle 21 e giovedì 24 dicembre dalle 8 alle 19.

Eataly Today, il servizio di spesa a domicilio di tutti i prodotti di Eataly, anche quelli freschi, è attivo da lunedì a sabato su Torino e prima cintura.

Covid, da gennaio prima fase vaccinale nei 28 presidi sul territorio piemontese

Sulle oltre 195 mila persone interessate circa 2/3 hanno già manifestato la volontà di sottoporsi al vaccino

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha definito l’organizzazione della prima fase di somministrazione dei vaccini contro il Covid-19, dopo il Vaccine Day europeo del 27 dicembre, verranno poi consegnati dalla Pzifer nei primi giorni di gennaio ai 28 hub ospedalieri individuati in tutto il Piemonte.

Al momento sulle oltre 195 mila persone interessate da questa prima fase della vaccinazione (120 mila operatori delle aziende sanitarie e 75 mila operatori e ospiti delle RSA) circa 2/3 hanno già manifestato la volontà di sottoporsi alla vaccinazione antiCovid.

Il programma per inoculare il vaccino prevede turni di otto ore ciascuno da effettuare sette giorni su sette. Su questa base si è individuato un fabbisogno di 143 medici e 160 infermieri, ai quali verranno affiancati 150 operatori socio-sanitari per l’igienizzazione delle postazioni e 145 amministrativi per gli adempimenti burocratici.

La vaccinazione del personale e degli ospiti delle Rsa sarà effettuata dal personale delle aziende sanitarie per quelle strutture che non possono procedere autonomamente. In tal caso la Protezione civile ha messo a disposizione 62 mezzi mobili.

Per la conservazione dei vaccini alla temperatura di -75° sono stati acquistati 30 congelatori.

«Lo sforzo organizzativo della struttura commissariale e di tutte quelle coinvolte è di estrema rilevanza – commenta Antonio Rinaudo, coordinatore generale/commissario per il piano vaccinazione Covid-19 dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte -. Dobbiamo plaudire l’impegno che tutte le strutture stanno garantendo per il raggiungimento del risultato positivo attraverso una campagna vaccinale unica nella storia, efficiente e completa».

Il Dirmei, il Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive, ha anche inviato le indicazioni operative per l’organizzazione del Vaccine Day del 27 dicembre, che vedrà la somministrazione delle prime 910 dosi di vaccino per il Piemonte. Nei prossimi giorni sono attese le prime adesioni.

«Vediamo finalmente la luce in fundo al tunnel – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, l’inizio della campagna vaccinale contro il Covid-19 segna un momento di svolta fondamentale nella lotta al virus, restituendo ancor più forza e importanza agli sforzi di contenimento fatti fino ad ora. Ringrazio tutti coloro che, a qualsiasi titolo, stanno rendendo possibile questa nuova e decisiva operazione sanitaria».

Caos tamponi, Grimaldi (LUV): “il Piemonte non la racconta giusta”

” La miseria di 8 mila test giornalieri non basta a fermare l’epidemia”.

“Il Ministero corregge la Regione, i tamponi rapidi non devono rientrare nel computo dei test giornalieri e così il Piemonte si dimostra, ancora una volta, una delle peggiori nel tracciamento. La capacità di processare i tamponi della nostra Regione è di nuovo ai minimi termini – commenta Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte – riuscire a processare solo poco più di 8.000 test al giorno è un risultato vergognoso e che impedisce ogni tipo di analisi e strategia di contrasto ai contagi. Il contact tracing e la gestione dei focolai sono fuori controllo da mesi e, se proseguiremo così, non potrà che continuare ad esserlo: la nostra Regione guida a fari spenti nella notte”.

“Il rapporto della Regione Piemonte con i tamponi è stato complicato fin dal principio – prosegue Grimaldi – e oggi, a 10 mesi dall’inizio della pandemia, questa Giunta continua a litigare con il monitoraggio quotidiano dei contagi: i proclami di Cirio si sono rivelati bolle di sapone, la verità è che il Piemonte non è ancora in grado di processare quotidinamente un numero adeguato di tamponi molecolari”.

“Il risultato è grave, non sappiamo quanti davvero siano i piemontesi contagiati da Covid e non siamo in grado di sapere se tutti siano seguiti in maniera adeguata, per la tutela della loro salute e per evitare che possano contagiare altre persone. Con questi presupposti – conclude Grimaldi – il Piemonte corre il serio rischio di essere nuovamente travolta dalla terza ondata; se così sarà, lo dobbiamo agli errori di questa Giunta regionale”.

Maltratta il cane del fidanzato e si oppone alla polizia: arrestata

All’arrivo degli agenti oppone un strenue resistenza

Nei giorni scorsi personale della Squadra Volante è intervenuto presso un bar di Corso Toscana ove una cliente era stata sorpresa dalla  titolare mentre maltrattava un cane; l’animale, impaurito e  mortificato dagli atti commessi dalla donna, che è la fidanzata del suo padrone, aveva cercato rifugio proprio dietro il bancone del bar. All’arrivo della volante, gli agenti trovavano la persona segnalata intenta a inveire violentemente nei confronti di una volontaria dell’Enpa accorsa per verificare al situazione; inoltre, la donna, vedendo arrivare anche una pattuglia di polizia si scagliava contro di essa  e contro la Volante, danneggiandone alcune parti.

La donna, una trentaseienne di origini rumene qui residente, è stata arrestata per resistenza a P.U. e danneggiamento aggravato e denunciata per maltrattamenti di animali. Il cane è stato affidato al legittimo proprietario.

L’isola del libro. Speciale Natale

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria / In questa puntata dell’Isola del libro dal sapore natalizio ecco 10 libri dell’anno letti per voi, che sarebbero da portare assolutamente su un isola deserta e con i quali trascorrere ore magiche. 10 autori e titoli da non perdere e da regalare.

 

 

1  ) Gaia de Beaumont  “Scusate le ceneri: biografia romanzata di Dorothy Parker” -Marsilio-   euro 9,50

Questo è davvero un libro splendido. Più che una biografia, è “un romanzo liberamente ispirato” alla vita dell’americana Dorothy Parker (1893 – 1967). Un’ icona del XX secolo, emblema di fascino, raffinatezza e snobismo intellettuale nella New York degli anni 20 e 30. Fu giornalista di grido, scrittrice, poetessa, amica di artisti e del bel mondo dell’epoca.

Nasce con l’altisonante cognome Rothschild e, anche se la sua famiglia non ha connessioni con l’omonima banca, conosce e frequenta tutti i posti alla moda.

A 21 anni è assunta da Vogue come assistente editoriale: ma ha talento, è geniale ed ambiziosa. Così da semplice autrice di didascalie fotografiche diventa una firma di punta. E’ amica di grandi scrittori – Hemingway, Fitzgerald, Dos Passos-. Con Robert E. Sherwood fonda -ed è l’anima- della cosiddetta Tavola Rotonda (nel mitico Hotel Algonquin di New York); celebre anche come “circolo vizioso” dove si incontrano artisti, intellettuali e giornalisti che miscelano lavoro e divertimento. Dottie firma pezzi ferocemente acuti, autoironici, e prende brillantemente in giro il mondo dorato che frequenta.

Nella vita privata colleziona 2 aborti, 3 mariti e vari amanti bellissimi, più giovani di lei. Attanagliata da un perenne senso di angoscia, cerca di annullarlo con l’alcol e ripetuti tentativi di suicidio. La parabola della sua vita è discendente; invecchia presto e male, gli ultimi anni sono intrisi di povertà e solitudine, ed è stroncata da un infarto a 73 anni. Le ceneri del titolo sono quello che resta di lei dopo la cremazione. Dispone che sull’urna venga scritto “Scusate le ceneri”… che nessuno reclamò per ben 21 anni.

 

2  ) Isabelle Allende  “Lungo petalo di mare”  -Feltrinelli-  euro 19,50

E’ la bellissima e travagliata storia del medico Victor Dalmau, scappato dalla guerra civile spagnola nel 1939, grazie all’aiuto di Pablo Neruda che noleggiò il piroscafo Winnipeg e portò più di 2000 repubblicani -in fuga dal regime franchista- in Cile. A bordo della nave ci sono Victor e la giovane pianista Roser Bruguera, i cui destini si uniscono indissolubilmente nel paese che è un “lungo petalo di mare e neve”. Tra amori passionali, matrimonio di facciata e poi unione profonda; attraversando pagine storiche durissime, come il golpe che nel 1973 fece cadere il presidente cileno Salvador Allende e consegnò il paese alla spietata dittatura dei colonnelli e alla morte di migliaia di desaparecidos. Non solo una grande storia d’amore, ma anche di rifugiati politici, esilio, migrazioni e ricerca di identità. Tutte cose che lei ha vissuto sulla sua pelle; è infatti la nipote del presidente socialista Salvador Allende destituito da Pinochet, e fu costretta all’esilio.

Per questo romanzo -con echi che richiamano il capolavoro assoluto della Allende “La casa degli spiriti”, del 1982, da cui l’omonimo film con Jeremy Irons- si è ispirata alla vita vera dell’esule  Victor Pey, che conobbe in Venezuela. Lo incontrò 40 anni fa e solo ora si è decisa a raccontare la sua storia. Lui è morto -a 103 anni e lucidissimo fino alla fine- 6 giorni prima che lei potesse mandargli il manoscritto.

La scrittrice ha conosciuto personalmente anche Neruda; lei era una giovane giornalista e lui si rifiutò di concederle un’intervista dicendo che inventava troppo per il mestiere che faceva e che avrebbe dovuto invece dedicarsi alla narrativa. Ha seguito il consiglio ed oggi è la scrittrice di lingua spagnola più letta al mondo con 22 romanzi, tradotti in 35 lingue e 67milioni  di copie vendute.

 

3  ) Sandro Veronesi  “Il colibrì”   -La nave di Teseo-  euro 20,00

E’ il  secondo Premio Strega che Veronesi si porta a casa (dopo quello nel 2006 con “Caos calmo”)

ed è la bellissima storia di una vita raccontata con la profondità a cui ci ha abituati. L’esistenza è quella dell’oftalmologo Marco Carrera, soprannominato “il colibrì” -come il piccolo uccello, apparentemente fragile-  perché la sua statura sembrava aver segnato una battuta d’arresto. Nasce nel 1959 in una classica famiglia borghese fiorentina, e finisce i suoi giorni (in pagine che vi lasceranno il segno) in un ipotetico futuro 2030. In mezzo a questi poli opposti c’è la sua avventura umana, con gli sgambetti che il destino può fare, e ci sono i personaggi che abiteranno la sua vita.

Come la nipotina orfana Miraijin, che lui cresce con amore infinito e che diventerà una leader e concreta speranza di una nuova era per l’umanità.

I dolori nella vita di Marco sono una costante, ma lui è un colibrì e nella tempesta resiste tenacemente in volo sbattendo forsennatamente le ali. E dopo tanto peregrinare, arriva la fine che, coraggiosamente, sceglie per se, orchestrando la scena in un modo che già da solo vale tutto il romanzo.

 

4  ) Jeanine  Cummins  “Il sale della terra”  -Feltrinelli-  euro 18,00

Acapulco, Lydia e il figlio di 8 anni, Lucas, sono in bagno quando sentono i colpi a raffica che massacrano la loro famiglia – 16 persone- riunite in cortile per festeggiare la quinceañera di una nipote. Miracolosamente riescono a scampare alla carneficina; ma da quel momento saranno soli al mondo e braccati dai narcotrafficanti.

Iniziano così 400 pagine a perdifiato che narrano l’allucinante corsa verso los Estados Unidos, di una giovane donna e del suo piccolo-grande ometto, genio della geografia. E il romanzo ci catapulta in qualcosa che per noi è inimmaginabile.

“Il sale della terra”  è la sconvolgente storia della loro fuga: su treni da prendere in corsa col rischio di essere spappolati, incontri con personaggi dall’umanità dolente, profonda e varia, alcuni pronti a fregarli, altri invece amichevoli. Un’Odissea che Jeanine Cummins -scrittrice spagnola, cresciuta nel Maryland, residente a New York- ha scritto dopo lunghe e approfondite ricerche, viaggiando da un lato all’altro del confine, per dare voce e rendere omaggio alle “migliaia di storie che non sentiremo mai”.

 

5  ) Romana Petri  “Figlio del lupo”   -Mondadori-   euro  19,50

Veleggia tra romanzo e biografia lo splendido ritratto che Romana Petri dedica a uno dei massimi scrittori americani, Jack London, svelandoci gli anfratti della sua anima, gli alti e bassi della sua vita.

Amava definirsi “figlio del lupo” e presentiva di morire giovane perché il fuoco che aveva dentro “..aveva la fame di un lupo”: non si sbagliava, nato nel 1876 morì a soli 40 anni nel 1916. Una vita breve, ma in continua azione, tra mille mestieri, sempre nel tentativo di tenere insieme realtà e letteratura. Il carattere impetuoso, l’assenza del padre biologico compensata dall’affetto per il padre adottivo John London; il peso della madre Flora che parlava con gli spiriti dei defunti e mal sopportava le donne a cui si legò.

Donne che furono determinanti, ognuna a modo suo, a partire dalla giovane piccolo-borghese Mabel che non capì il suo talento. Poi l’affascinante ed enigmatica intellettuale russa Anna, che considerava anima gemella. La prima moglie Bessie, sposata con scarsa convinzione, che gli darà due figlie, ma non il tanto atteso erede maschio. Per ultima, l’amica Charmain che si trasformò in amante e poi seconda moglie, restandogli accanto fino all’ultimo respiro.

 

6  ) Ilaria Bernardini   “Il ritratto”    -Mondadori-   euro 19,00

Valeria Costas è una famosa scrittrice 55enne che per 25 anni è stata l’amante dell’imprenditore di successo Martín Aclà, sposato con la pittrice Isla Lawndale con la quale ha messo al mondo tre figli. Dalla radio Valeria apprende che Martín ha avuto un ictus e da quel momento la sua vita vira bruscamente.

E’ semplicemente magnifico questo romanzo della scrittrice milanese 43enne Ilaria Bernardini, che parla di amore, tradimento, rimpianti, fraintendimenti, omissioni, segreti, lutti e ferite inferte dalla vita.

Valeria che è sempre rimasta nell’ombra, ora sprofonda nel terrore di non poterlo più rivedere. E cosa s’inventa per avere sue notizie e potergli stare più vicina? Chiede alla moglie di Martin di farle un ritratto da usare per la copertina del suo nuovo libro. Isla accetta, riesuma tele e pennelli, e invita Valeria a posare per lei nella sua casa londinese.

Trama a dir poco geniale e carica di suspense. Inizia così il via vai dell’amante nella casa di Martin,

in una situazione ambigua e anche pericolosa perché Valeria più volte, di soppiatto, si infila nella stanza in cui lui, incosciente, è tenuto in vita dai macchinari.

E come andrà a finire? Gustatevi il romanzo fino alla  sorpresa finale.

 

7  )  Woody Allen  “A proposito di niente”    -La Nave di Teseo –  euro  22,00

E’ un’autobiografia ricca di ironia, amori, figli, amarezza, malinconia e tanto cinema quella dell’84enne Woody Allen, regista e artista poliedrico di incommensurabile talento.

E se vi state chiedendo se narra anche la bruttissima storia con Mia Farrow, sappiate che alla vicenda riserva pagine al vetriolo in cui chiarisce una volta per tutte come sono andate le cose.

Parte dagli inizi, a soli 16 anni, con l’inventiva che lo contraddistingue e lo porta a scrivere battute al fulmicotone per radio, cinema, tv;  poi 60 anni di carriera in cui ha scritto e diretto una cinquantina di film, che spesso ha reso memorabili con la sua recitazione in ruoli da protagonista (uno per tutti, l’esilarante “Provaci ancora Sam”).

Nel libro ci sono gli incontri con grandi personaggi, le sue fobie, tanti aneddoti e capitoli

dedicati ai suoi matrimoni e convivenze. Poco meno di 400 pagine che scorrono alla velocità della luce…

 

8  )  Joël Dicker  “L’enigma della camera 622”  -La Nave di Teseo- euro 22,00

Il nuovo travolgente e camaleontico thriller dello scrittore ginevrino (diventato famoso con “La verità sul caso Harry Quebert”), questa volta è ambientato in un hotel di lusso sulle Alpi svizzere.

Il romanzo è una sorta di gioco di specchi tra finzione narrativa e autobiografia, perché a mettersi sulle tracce del mistero che avvolge la camera 622  -nella quale 15 anni prima era avvenuto un delitto- è un giovane scrittore che assomiglia parecchio a Dicker… e riesce a risolvere un classico intrigante cold-case.

Tutto ruota intorno alla banca Ebezner, da più di 300 anni saldamente nelle mani della stessa famiglia, con la carica di presidente tramandata per generazioni di padre in figlio; ma ora le cose sono cambiate e l’incarico andrà a chi si dimostrerà davvero all’altezza.

E’ così che si scatena la lotta tra Macaire Ebezner e il brillante Lev Levovitch, affascinante self made man; i due si contenderanno anche la bellissima Anastasia (moglie di Macaire).

Movimentano  ulteriormente la trama altri personaggi carichi di mistero, divoranti ambizioni, rapporti familiari complessi e controversi, amori e tradimenti, appuntamenti mancati e occasioni perdute, avvelenamenti e intrighi, in un folgorante susseguirsi di colpi di scena e con un epilogo insospettabile…632 pagine che non vorreste mai finire.

 

9  )  Nino Haratischwili    “L’ottava vita (per Brilka)”  -Marsilio-   euro  24,00

E’ un romanzo mastodontico (1127 pagine), ma dentro c’è tutto ed è magnifico.

100 anni di storia – più precisamente “Il secolo rosso” – che travolgono le vite dei protagonisti: un mix sapientemente dosato di famiglia, amore, utopie, fughe, segreti, tradizioni, ribellione, sacrificio, passioni, codardia, coraggio, torture, tradimenti, aborti, assassinii, e molto altro ancora in

un’ altalena di tragedie collettive e private.

Voce narrante è quella di Niza che ricostruisce la saga degli Jashi, famiglia borghese benestante che deve la sua ricchezza al capostipite, industriale che ha inventato una ricetta segreta della cioccolata, tramandata attraverso 5 generazioni di donne incredibili.

Fortissime nell’affrontare il vortice storico che vede la Georgia dapprima governata dagli zar, poi indipendente, in seguito bolscevica e sovietica -tra terrore, purghe e gulag-. Dilaniata da 2 guerre mondiali, l’assedio di Leningrado, la Guerra Fredda, la Primavera di Praga, la perestrojka, la caduta del Muro… fino ad arrivare alla tris nipote Brilka nata nel 1993.  Un romanzo  che il “New York Times” ha definito «commovente, straziante, sublime».

 

10  )  Domenico Dara  “Malinverno”   -Feltrinelli-   euro  18,00

Protagonista e voce narrante di questo romanzo è Astolfo Malinverno: uomo sensibilissimo, zoppo, malinconico e con la capacità di comprendere a fondo i dolori altrui. Vive a Timpanara, dove sorgono una cartiera e un maceratoio dai quali escono e si librano nell’aria volumi, fogli di giornale, pagine varie e assortite che diffondono il morbo della lettura tra gli abitanti.

Astolfo è il bibliotecario del paese e il guardiano del cimitero. La sua giornata è equamente divisa tra le due mansioni, e la storia mescola in modo meraviglioso vita, dolori, gioie, vezzi, amore, follie, sacrificio e morte che si amalgamano nei vari personaggi e nei misteri inerenti all’esistenza terrena e all’al di là.

Tra le pagine più sublimi, quelle in cui Astolfo si innamora della foto di una donna misteriosa che campeggia su una pietra tombale priva di nome e date. Un colpo di fulmine e l’inizio di un mistero. Poi conosciamo altri dolenti; da chi vuole essere unito in matrimonio con un defunto, a chi, straziato

dalla morte del suo cane, è riconoscente ad Astolfo che con pietas fuori dal comune lo seppellisce nel camposanto, dove il padrone è destinato a raggiungerlo… perché anche gli animali hanno un’anima. E ancora c’è chi crede a una formula numerica come teorema per calcolare il sopraggiungere della morte, chi registra voci e sussurri dall’oltretomba e tanti altri personaggi incredibili.

Un libro tutt’altro triste, perché sciorina poesia, amore, sentimenti profondi e la favolosa sensibilità di Astolfo che capisce l’amore indissolubile che può legare i sopravissuti a chi non c’è più.