ilTorinese

Firmata la partnership tra CAAT e IFSE Culinary Istitute

Nei giorni scorsi  è stata firmata lapartnership tra il CAAT, Centro Agroalimentare  di Torino, e una primaria eccellenza del territorio piemontese, l’IFSE CulinaryIstitute, di importanza strategica nel campo della formazione gastronomica di migliaia di aspiranti cuochi e cuochi professionisti, provenienti da tutte le parti del mondo.

Questi futuri professionisti hanno la possibilità presso l’IFSE di apprendere l’eccellenza della cucina italiana.

“Sono consapevole – afferma  il Presidente del CAAT Marco Lazzarino – dell’importanza rappresentata per il CAAT della firma di questa partnership con l’IFSE per l’avvio di attività comuni nel corso del 2021, in quanto si tratta di una scuola capace di valorizzare  uno degli asset fondamentali nel nostro Paese, l’eccellenza culinaria, sulla quale è imprescindibile puntare e che può costituire un prezioso volano per la ripresa post Covid.Soltanto creando sinergie e facendo sistema con i diversi attori impegnati sul campo, possiamo ottenere risultati di eccellenza. Ringrazio per il raggiungimento di questo scopo il Direttore dell’IFSE Culinary Institute Raffaele Trovato; il Direttore Generale del CAAT, l’avvocato Gianluca Cornelio Meglio, e l’Agrifood & Organic Specialist Simona Riccio, nostra Social Media Manager, che ha messo in contatto il CAAT con la realtà di eccellenza dell”IFSE”.

Scende dal bus, vede la volante e risale: aveva con sé droga

Un cittadino italiano di 48 anni, già noto alle Forze di Polizia, è stato arrestato lo scorso lunedì sera dagli agenti della Squadra Volante.

L’uomo è stato visto scendere alla fermata dell’autobus in piazza Bengasi; ma, alla vista della pattuglia di polizia, che si trovava proprio dietro il bus, ha cercato di risalire a bordo del mezzo, senza peraltro riuscirvi. Tale mossa ha insospettito gli agenti, che lo hanno fermato per sottoporlo a un controllo.

Nelle sue tasche 3 involucri di plastica contenenti 25 grammi di hashish e marijuana. Inoltre, a casa, l’uomo nascondeva tutto l’occorrente per la preparazione delle dosi e alcuni medicinali dalle proprietà oppiacee vendibili esclusivamente dietro presentazione di ricetta medica, della quale risultava sprovvisto. Il quarantottenne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Clamorosa sconfitta in casa: Juventus-Fiorentina 0-3

Vlahovic, Alex Sandro (aut), Caceres

Qui Juve: è accaduto l’impensabile:Juve sconfitta e surclassata,in casa,dalla Fiorentina che lotta per non retrocedere.Uno,anzi,due passi indietro dei bianconeri rispetto alle ultime perfette gare vincenti disputate dagli uomini di Pirlo.Oggi la Juve ha perso 6 punti:i 3 dati a tavolino e tolti dal Coni per la gara da disputare contro il Napoli e poi la partita di stasera che era da vincere assolutamente.Un primo tempo inguardabile e privo di concentrazione quello disputato dai bianconeri.Parecchi giocatori si sono dimenticati di scendere in campo.Ora,durante la breve pausa natalizia,Pirlo dovrà soprattutto lavorare nelle teste dei giocatori.Milan ed Inter,primi e secondi in classifica se vinceranno domani cominceranno a solcare un vuoto difficilmente colmabile,anche se la Juve dovrà recuperare la gara contro il Napoli.La Fiorentina è stata quasi sempre padrona del campo rispetto ad una squadra,quella bianconera,priva di capacità di reazione e molto svagata.

Qui Toro:sprofondo Toro dopo gli anticipi di oggi con Crotone e Fiorentina vincenti che inguaiano ancora di più la squadra granata.A questo punto diventa vitale battere il Napoli giù di forma in questo periodo e privo di 4 titolari di grande spessore come Osimhen,Lozano,Mertens,Koulibaly.Il tecnico Giampaolo dovrà fare a meno di 6 giocatori dell’organico,Millico,Murru,Baselli,Ansaldi,Lyanco ed Ujkany.Forse opterà per il modulo 3-5-2 con Verdi affiancato a Belotti in attacco.Il Toro dovrà osare ed esser sfacciato.Prima o poi questo nerissimo momento dovrà terminare e portare i granata verso il decimo,dodicesimo posto in classifica che rispecchia,tutto sommato,il vero valore di questa squadra.

Vincenzo Grassano

Galbani in collaborazione con Caritas Italiana dona 200 pranzi di Natale 

Al fianco di ristoratori e famiglie in difficoltà di Torino

Torino insieme ad altre 9 città italiane è coinvolta nella campagna #TiriamociSù promossa da Galbani, in collaborazione con Caritas, per donare 2.000 pranzi di Natale il 25 dicembre. 30 i ristoratori delle diverse città che si occuperanno della preparazione dei pranzi;

Coinvolti nell’iniziativa anche tutti i 5.000 dipendenti del Gruppo Lactalis – di cui Galbani fa parte – che doneranno un’ora dello stipendio mentre l’azienda ne raddoppierà il valore donando la somma alle Caritas locali;

L’iniziativa rientra nella campagna #TiriamociSù, nata per assegnare al mascarpone Santa Lucia Galbani anche il record del tiramisù più lungo del web grazie al contributo dei suoi consumatori più fedeli.

Donare un pranzo di Natale speciale a chi è meno fortunato e allo stesso tempo sostenere le attività della ristorazione in difficoltà sono gli elementi alla base del progetto Galbani per il Natale 2020. Galbani è ancora una volta al fianco degli italiani e dei territori con l’iniziativa solidale #TiriamociSù per donare 2.000 pranzi di Natale in 10 città italiane (Torino, Milano, Genova, Parma, Firenze, Perugia, Caserta, Bari, Cosenza e Ragusa).

A Torino il 25 dicembre alcune famiglie bisognose del centro e del quartiere San Salvario riceveranno 200 speciali pranzi di Natale grazie al supporto di Caritas Italiana, e così facendo Galbani darà anche un concreto sostegno al settore della ristorazione, tra i più penalizzati dalle misure di contenimento adottate contro l’epidemia di Covid-19. Saranno infatti quattro i ristoratori della città che prepareranno i menù natalizi, che si chiuderanno con un dolce speciale: un iconico tiramisù, che esprime al meglio lo spirito con cui Galbani lancia questa iniziativa. Tra i ristoranti della città aderenti all’iniziativa figurano Il Gusto, La Piola dal 1929, Ad Hoc, La Favola.

Un progetto corale questo che, nato sui social network, è stato trasformato dall’azienda in una gara di solidarietà e vedrà il coinvolgimento degli utenti su Instagram. Sono stati infatti invitati a pubblicare sul sito Galbani e sui social la foto di una fetta di tiramisù fatto in casa, con l’obiettivo di raggiungere simbolicamente il tiramisù più lungo del web. Il tutto per far sì che l’iniziativa diventi veicolo di un messaggio forte di solidarietà e vicinanza nei confronti delle persone che oggi, più di prima, rischiano di rimanere indietro.

“Galbani è da sempre un’azienda attenta ai bisogni delle persone e dei territori in cui opera, e siamo particolarmente contenti di poter portare avanti questa iniziativa con l’appoggio di Caritas Italiana”, ha dichiarato Mauro Frantellizzi, Direttore Marketing di Galbani Cheese. “Il progetto #TiriamociSù coinvolge 10 città rappresentative dell’intera penisola perché Galbani è sempre al fianco degli italiani, a maggior ragione in occasione di quello che sarà un Natale molto particolare. Con il contributo dei nostri consumatori sui social per il tiramisù più lungo del web e con la collaborazione dei nostri 30 ristoratori sul territorio regaleremo un pranzo di Natale diverso dal solito a coloro che stanno vivendo una condizione di difficoltà lanciando anche un forte segnale di sostegno a quella che è una delle categorie più impattate dalle misure per il contenimento della pandemia. Speriamo con la nostra iniziativa di poter contribuire a rendere migliore anche il loro Natale”, ha concluso Frantellizzi.

“Aver rivolto l’attenzione ai più colpiti dalla pandemia in corso contribuisce ad alimentare la speranza”, sottolinea don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, che aggiunge “Iniziative sinergiche come questa sono segni di solidarietà concreta, diffusa, che combatte l’indifferenza, nella consapevolezza che partecipiamo a un destino comune in cui nessuno deve essere lasciato indietro”.

Galbani vuol dire fiducia e ama dimostrarlo. A conferma di quanto l’azienda creda in questa iniziativa anche tutti i 5.000 dipendenti di Gruppo Lactalis in Italia – di cui Galbani fa parte – sono chiamati a fare la loro parte: doneranno un’ora del proprio stipendio al progetto, e Lactalis ne raddoppierà il corrispettivo in euro. La somma raccolta verrà poi donata alle Caritas locali.

(foto Mario Alesina)

Grimaldi (Luv) – Valle (Pd): “Uso spregiudicato della comunicazione”

Siamo davanti ad un uso spregiudicato e mistificatorio della comunicazione politica e istituzionale che danneggia il Piemonte e la lotta al Covid. Rispondendo ai nostri question time, gli Assessori Icardi e Marnati hanno confermato che dal 3 dicembre il Ministero aveva dato indicazione specifica di conteggiare in tabella i soli tamponi molecolari e che gli oltre 200.000 tamponi defalcati al Piemonte si devono al caricamento, errato, di tamponi rapidi.

Questo perché, a differenza di quanto esplicitamente detto dal Ministero, i tamponi rapidi non potevano essere contati insieme ai molecolari e su questo non c’è più alcun dubbio. Oggi è stato annunciato che nelle prossime settimane questa direttiva cambierà, ma se lo farà interesserà tutte le Regioni e questo è un presupposto fondamentale per monitorare l’andamento dei contagi in tutta Italia: se ogni Regione carica dati diversi come facciamo ad avere un quadro della situazione chiaro?

E probabilmente aver mescolato i due dati per circa otto settimane e proprio nella fase più calda della seconda ondata ha proprio dato una percezione sbagliata dell’epidemia in Piemonte.

A molti mesi dall’inizio della pandemia la nostra Regione sconta ancora molte difficoltà a processare i tamponi molecolari e la conferma ci arriva proprio dall’assessore Marnati il quale rivendica una capacità del sistema pubblico di processare 9.000 tamponi al giorno che potrebbe raddoppiare facendo ricorso a laboratori privati ma che, nei fatti, non aumenta mai. La settimana del 15 ottobre denunciavamo che a differenza delle altre Regioni il Piemonte faceva solo circa 5 mila tamponi contro i 29 mila in Lombardia, 21 mila in Veneto e 15 mila in Emilia Romagna; nelle settimane successive, inserendo nel conteggio dei tamponi totali anche quelli rapidi in barba alle indicazioni ministeriali, la Giunta aggiustava quei numeri impietosi: si nascondeva la polvere sotto al tappeto. Questo cortina fumogena ha nascosto, almeno fino a venerdì scorso, il dato più importante: il Piemonte era e rimane ancora il fanalino di coda tra le regioni più popolose in termini di capacità di processare tamponi molecolari ma soprattutto per la capacità di tracciamento.

Marco Grimaldi – Presidente Gruppo Luv in Consiglio regionale

Daniele Valle – Pd Coordinatore Gruppo di indagine sul Covid19

La Regione abolisce la tassa sulla benzina

Con il prossimo anno i cittadini piemontesi non pagheranno più l’imposta regionale sulla benzina per autotrazione. Lo ha deciso il Consiglio regionale approvando l’esercizio provvisorio del bilancio per il 2021. La decisione fa seguito a una norma nazionale prevista nella legge di bilancio in discussione in parlamento che abolisce l’imposta, la cosiddetta Irba, su cui era stata aperta dall’Unione europea una procedura di infrazione.

Questa abolizione non avrà però influenza sul bilancio regionale. L’assessore Andrea Tronzano ha spiegato che “lo stato provvederà al ristoro del mancato introito per le regioni in cui l’imposta è ancora vigente, anche grazie al nostro impegno in sede di conferenza Stato-Regioni. Per il Piemonte si tratta di circa 20 milioni all’anno”. L’imposta incide per 2,6 centesimi su un litro di benzina.

Presentando l’esercizio provvisorio che avrà validità fino all’approvazione del bilancio previsionale e comunque non oltre il 31 aprile, la relatrice di maggioranza Alessandra Biletta (Fi) ha ricordato che “serve a garantire il funzionamento dell’ente nei limiti di spesa previsti dal bilancio 2020-2022. Siamo in una situazione difficile, ma con delle potenzialità, rappresentate dal vaccino, dalla nuova programmazione europea e dal Recovery fund, su cui la discussione è ancora in divenire. Dovremo utilizzare le prossime settimane per varare un bilancio previsionale concreto, capace di dare risposte reali per far ripartire la nostra economia e sviluppare il tessuto socio-economico piemontese.”

Il relatore di minoranza Sean Sacco (M5s) si è augurato “di potere discutere al più presto il bilancio previsionale, con un confronto approfondito e costruttivo in Commissione. Questa pandemia ha allargato la forbice sociale, per questo occorre maggiore attenzione a quelle categorie che con il Covid hanno perso altri punti, penso alle fasce più deboli: a loro occorre dare in fretta una risposta”.

Per Diego Sarno (Pd) “l’esercizio provvisorio dimostra che questa maggioranza si trova a rincorrere le scadenze formali, senza una programmazione degli interventi strutturali di cui la Regione ha bisogno. Una maggioranza fino ad oggi inadeguata al compito di governo. Anche per questo occorre recuperare il ruolo del Consiglio e delle Commissioni, riconoscendo la funzione di stimolo e di controllo che l’opposizione deve avere sull’operato della maggioranza”.

In precedenza il Consiglio regionale aveva approvato il bilancio consolidato per l’esercizio finanziario 2019. Un atto che considera, oltre al consuntivo regionale 2019, anche i bilanci degli enti strumentali e delle società controllate e partecipate dalla Regione Piemonte. A concorrere al consolidato 2019 sono 5T, Aipo, Agenzia per la Mobilità, Agenzia Piemonte Lavoro, Arpea, Arpa, Atc di Piemonte Centrale, Piemonte Nord e Piemonte Sud, Ceipiemonte, Csi Piemonte, Dmo Turismo Piemonte, Edisu, Finpiemonte Partecipazioni, Finpiemonte Spa, Ipla, Ires, Rsa, Scr e Soris.
Le finalità del consolidato, la cui compilazione è prevista dal decreto legislativo 118, è rappresentare in modo più ampio la situazione della Regione, in modo da poter realizzare le proprie politiche anche attraverso la collaborazione degli enti strumentali e delle società partecipate e controllate.

Il cardinale e il giornalista. Fede e laicità in tv

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni Che Chicco M e n t a n a  intervisti il cardinale Gianfranco Ravasi mi infastidisce, mi intristisce, mi turba.  Ravasi e’ un gigante, M e n t a n a  un giornalista ambiguo, adatto a discutere con Bersani, Fini e Renzi

Quando  M e n t a n a  evoca la parola morte ci porta a incrociare le dita.  Ravasi quando parla di morte , ci porta a pensare al mistero della morte, ma anche al mistero della resurrezione.  Ravasi ci porta a riflettere per capire la vita e i suoi dolori. M e n t a n a  ogni sera da’ il Bollettino dei morti e non va oltre.  Mi è quasi impossibile ascoltare le alte parole di Ravasi mescolate con le banalità di M e n t a n a .  Il cardinale ha una umanità smisurata, rafforzata da una cultura altrettanto smisurata.  Ravasi sente la solitudine della morte non come una cronaca da tg di Cairo con la coda acida della Gruber.  Così impedite di sentire il conforto del Cardinsle che è uomo, prima di essere un porporato. Io lo conosco e non lo vedo mescolato con  M e n t a n a  che esprime una tv commerciale, Ravasi è ricchezza spirituale, e’ donazione di se‘. M e n t a n a non mi sciupi anche il Natale della sobrietà. Ci lasci ascoltare la voce di Ravasi che ci fa sentire la parola di Cristo bambino e di Cristo risorto. Il virus ha tragicamente ucciso persone, ma ha anche ucciso le banalità giornalistiche. Non ci dia M e n t a n a  lezioni di laicità. A noi basta Benedetto Croce.  E insieme a Croce “non possiamo non dirci cristiani”. E non solo a Natale . E non insista ossessivamente con Pasolini che è la forzatura evidente di un ateo che vuole interferire nel cristianesimo senza averne titolo. Il Cardinale è un vero cristiano ed e un uomo molto paziente.  Ma non a caso egli invoca il silenzio interiore contro la “socializzazione forzata” di cui la tv è uno strumento che guasta la nostra quotidianità, creando ansia continua. I tg vivono di titoli eclatanti, del tutto incuranti della sensibilità di chi ascolta; la fede ascolta invece i nostri sconforti e ci offre una risposta come sa fare il Cardinale Ravasi.

Juventus-Napoli, accolto il ricorso dal Collegio garanzia Coni

Il collegio di garanzia del Coni ha accolto il ricorso del Napoli dopo la mancata partenza verso Torino della squadra partenopea per disputare Juventus-Napoli

Quindi al Napoli viene restituito il punto tolto dalla penalizzazione mentre invece alla Juve vengono tolti i 3 punti e la vittoria a tavolino per 3 a 0.
Ecco la nuova classifica 
Milan 31
Inter.  30
Napoli 24
Juve.   24
Roma. 24
E stasera alle ore 20.45 Juventus-Fiorentina
Vincenzo Grassano

Bollettino Covid, la situazione in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 674 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 132 dopo test antigenico), pari al 4,4% dei 15.483tamponi eseguiti, di cui 8.589test antigenici. Dei 674 nuovi casi, gli asintomatici sono 313 , pari al 46,4%.

I casi sono così ripartiti: 264screening, 295 contatti di caso, 115 con indagine in corso; per ambito: 88 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 37 scolastico,549 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 193.765, così suddivisi su base provinciale: 17.210 Alessandria, 9.557 Asti, 6.687 Biella, 26.797 Cuneo, 15.077 Novara, 101.983 Torino, 7.313 Vercelli, 6.493Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1039 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1605 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 228(- 9 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.331(-78 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 36.605

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.892.892(+15.483rispetto a ieri), di cui 898.350risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7.621

Sono50i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 5 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.621deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.166Alessandria, 467 Asti, 325 Biella, 845 Cuneo, 633 Novara, 3.511 Torino, 362 Vercelli, 242 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

145.980 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 145.980(+1540rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 12.502 Alessandria, 7.406Asti, 4.450 Biella, 19.649 Cuneo, 12.192Novara, 77.957 Torino, 5.199 Vercelli, 5.260 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 668 extraregione e 697 in fase di definizione.

Una nuova illuminazione in piazza Castello

Appena completata la riqualificazione tecnologica e il rinnovo dell’impianto di illuminazione architettonica da parte di Iren

 

 

Si accenderà stasera la nuova illuminazione architettonica di piazza Castello realizzata da Iren Smart Solutions, società del Gruppo Iren, su incarico della Città di Torino.  Duplice l’obiettivo dell’intervento: da un lato un miglioramento della resa artistica della luce in una delle piazze più belle d’Italia, dall’altro un risparmio energetico rispetto al consumo precedente, nell’ottica di una sempre crescente sostenibilità ambientale.

La piazza centrale di Torino disponeva già di alcuni impianti di illuminazione finalizzati a valorizzare le opere e gli eleganti edifici storici, realizzati in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006.

Gli interventi portati a termine nelle scorse settimane hanno invece coinvolto la maggior parte delle strutture presenti sulla piazza: per quanto riguarda Palazzo Madama è stata implementata una nuova illuminazione della Casaforte degli Acaja grazie all’installazione di 12 nuovi apparecchi. La restante parte del palazzo sarà oggetto di un successivo intervento, nel momento in cui saranno terminati i lavori di restauro ora in corso e che impediscono il posizionamento di ulteriori fonti luminose.

Per quanto riguarda la chiesa di S. Lorenzo, grazie a 40 nuovi apparecchi installati, è stata rivista l’illuminazione decorativa dell’edificio nonché potenziata quella dell’area pedonale antistante.

Gli interventi hanno complessivamente interessato, in questa prima fase, le facciate di gran parte degli edifici che delimitano la piazza, grazie a un’azione di rinnovo e armonizzazione dell’illuminazione di tutti i fronti. In particolare, è stata ora completata l’illuminazione decorativa della facciata del Teatro Regio.

Su tutti i fronti degli edifici sono stati inseriti 170 apparecchi di illuminazione, che portano quindi a un totale di 222 fonti di illuminazione posizionate nella piazza. Di particolare effetto scenico risulta l’illuminazione della manica dell’Armeria Reale che assume con questo intervento una scenografia notturna suggestiva e particolare.

Grazie agli interventi descritti, tutti portati a termine con lampade a LED, il risparmio energetico che si ottiene è di oltre il 50% a dimostrazione della valenza artistica e ambientale dell’operazione portata a termine da Iren Smart Solutions.

Questi interventi dimostrano come un uso sapiente della luce possa generare positivi effetti artistici ed ambientali – ha dichiarato Renato Boero Presidente di Iren- ed è un’ulteriore testimonianza di come Iren sia attenta alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale delle città in cui opera, a beneficio del territorio e del suo sviluppo economico e sociale”.

“Rivestiamo di nuova luce la centrale piazza Castello e i suoi storici palazzi rendendola ancora più suggestiva e affascinante – dichiara la Sindaca di Torino Chiara Appendino –. Si tratta di un nuovo intervento, che fa seguito ad altri già realizzati in diversi punti della città, improntato a criteri di innovazione e sostenibilità per ottenere una migliore resa artistica della luce. L’adeguato sistema di illuminazione degli edifici e dei monumenti che si affacciano sulla piazza esalterà e valorizzerà le loro qualità culturali e artistiche”.