ilTorinese

Autoriparazione abusiva: migliaia di litri di gasolio senza certificati

La scorsa settimana, a seguito di un esposto presentato da due cittadini che segnalavano una serie di inadempienze relative allo smaltimento di rifiuti e di un’attività di autoriparazioni abusiva da parte di una società di trasporti su un piazzale in strada della Pellerina, sede sociale della stessa Società segnalata, il Reparto Specialistico della Polizia Commerciale della Polizia Municipale ha effettuato un sopralluogo ispettivo per verificare la veridicità di quanto denunciato.

Giunti sul posto, in una zona della città fuori poco frequentata, i ‘civich’ si sono trovati di fronte a uno scenario inaspettato, una vera e propria discarica a cielo aperto. Su un’area di circa 9.000 metri quadri, in parte cosparsa di rottami di parti meccaniche, copertoni, pezzi di carrozzerie di autovetture e camion e di numerosi altri rifiuti di ogni genere, gli agenti della Municipale, oltre all’attività di autotrasporto, hanno rilevato che era in atto anche un’attività di autoriparazioni, rivelatasi abusiva a seguito di successivi accertamenti.

A preoccupare i ‘civich’ è stata la presenza sul piazzale di due grandi cisterne piene di gasolio contenenti fino a 9.000 litri di combustibile, prive delle previste certificazioni di prevenzione incendi e della SCIA. Gli agenti, valutato il potenziale pericolo, hanno quindi richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco che sono giunti immediatamente sul posto, procedendo alle verifiche del caso e all’accertamento sanzionatorio.

Le aree destinate a deposito rifiuti, comprese anche le due cisterne di gasolio e tutto ciò che era depositato su di esse, sono state poste sotto sequestro giudiziario e l’amministratore unico della Società responsabile del fatto, un uomo di nazionalità marocchina, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per attività di gestione di rifiuti non autorizzata, in violazione dell’art. 256 lettera a-b D. L .vo 152/06.

L’area dove invece veniva svolta l’attività di autoriparazione, circa 200 metri quadri di superficie, è stata invece posta sotto sequestro amministrativo e l’amministratore unico della Società è stato sanzionato per omessa iscrizione all’albo imprese di autoriparazione ai sensi della Legge 122/92  e per violazione dell’art. 241 del Regolamento d’Igiene (mancanza di SCIA sanitaria), per un totale di 5.200 euro.

La Polizia Municipale sta effettuando ulteriori controlli sulla regolarità edilizie delle strutture presenti sull’area, mentre i Vigili del Fuoco si stanno occupando delle due cisterne di gasolio.

raffaele Zich dell’Ice Club Torino trionfa ad Aosta

GRAN PREMIO ITALIA JUNIODomenica 28 febbraio Raffaele Zich, 14 anni, tesserato per l’Ice Club Torino, ha vinto, a Aosta, la 2° tappa del Gran Premio d’Italia nella Categoria Junior Maschile. Si tratta di una delle gare del circuito organizzato dalla Federazione Italiana Sport Ghiaccio – CONI per gli atleti della Squadra Nazionale Italiana.

Il giovanissimo atleta torinese che, già in passato, si era distinto per il talento ha raggiunto nell’ultimo anno un ottimo livello tecnico e artistico tanto da riuscire a eseguire in gara tutta la gamma di salti tripli.

Nel programma lungo Zich ha realizzato sette salti tripli e si è imposto nella gara con un totale di 176,38.

Il pattinatore, atleta dell’Ice Club Torino fin da piccolo, è allenato ad Edoardo De Bernardis e Renata Lazzaroni. In questa stagione presenta un programma corto pattinato sulle musiche della colonna sonora de’ “La Casa di Carta”, mentre per il lungo si esibisce sulle note di “So Close”.

Raffaele si allena al PalaTazzoli di Torino e ha iniziato a lavorare sulla realizzazione dei salti quadrupli e del Triplo Axel per poter continuare a essere competitivo nelle gare internazionali.

“Raffaele è maturato molto in questo ultimo anno” spiega Edoardo De Bernardis “e ha dimostrato grinta e voglia di riuscire. Questa soddisfazione lo ripaga di molte difficoltà. Dobbiamo proseguire in questa direzione”.

“Seguo Raffaele Zich fin da quando era piccolo – prosegue Renata Lazzaroni – è un atleta determinato e oggi ha dimostrato di poter fare bene”.

Molto buona anche la prestazione nella categoria Junior femminile di Francesca Prato, altra giovane pattinatrice tesserata per l’Ice Club Torino.

La foto di Vincenzo Solano

Magnifica Torino / Una suggestiva immagine della ballerina Elisa Lacicerchia, scattata al mercato di porta palazzo. Il poeta Gabriele Casano di #respira.torino ha scritto una poesia: 

Nella cornice
specchio della piazza
l’incudine e il martello
intrecciati in metriche pitagoriche

Bagnata
dal sole dell’ultimo carnevale
nel torpore
dell’ultimo profumo del mercato
la mossa
della piroetta su un tempo sospeso

l’attimo
schiude

un papavero tenero
di petali
di tessuto porpora

Nell’incrinatura della città
dove le strade e i quartieri
sfumano
nel vociare indistinto
di una Torino
ormai desta

https://instagram.com/respira.torino?igshid=12ow8hvvq3oi5

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Guadalupe Nettel  “La figlia unica”  -La nuova frontiera-  euro 16,90

Questo magnifico romanzo della scrittrice messicana 47enne condensa in poco più di 200 pagine temi potenti come la vita, il dolore, la morte, le malformazioni genetiche, la maternità e anche il rifiuto di essa.

Tutto scorre sul filo delle scelte di 3 donne, a partire da quella della voce narrante, Laura, ragazza benestante di Città del Messico, che sta lavorando a una tesi di dottorato ed ha la mentalità aperta di chi ha studiato anche in Francia. La sua decisione di non voler diventare madre è

netta -tanto che decide di farsi legare le tube- e dice così addio per sempre alla possibilità di riprodursi, cosa che considera un «errore irreparabile».

Poi però si scopre capace di un grande amore imprevisto per il ragazzino della porta accanto. Si chiama Nicolás, ha 7 anni e violente crisi di rabbia contro la madre Doris, ex cantante country, bella e tormentata, fatta a pezzi dalla depressione e da un ex compagno violento..

E dopo il caso di Laura che la gravidanza l’ha rifiutata, quella di Doris è piuttosto subita…quasi senza scampo.

Poi c’è chi madre vuole diventarlo a tutti i costi, è Alina, amica di Laura dai tempi dell’università, epoca in cui anche lei si diceva contraria alla maternità vista come convenzione sociale.

Poi il  suo orologio biologico ha battuto il tempo ed è ricorsa alla fecondazione assistita pur di fare un figlio con il marito Aurelio. Ma i piani del suo destino saranno diversi: scopre che in pancia le sta crescendo una bimba con una grave malformazione al cervello, alla quale tutti i medici danno pochissime chance di sopravivenza.

Questa è una maternità cercata con convinzione, una gestazione portata avanti con dolorosa consapevolezza, preparandosi a dare la vita e la morte allo stesso tempo. Invece la piccola Inès sorprende tutti con il suo tenace attaccamento alla vita e per un po’ le cure di medici e fisioterapisti sembrano dare qualche luce di fievole speranza.

Laura vive di riflesso il dramma di Alina e accudisce anche il figlio di Doris, attraversa le loro vite e scopre i possibili 1000 volti dell’amore.

Un romanzo sulle fragilità umane, sull’impossibilità di scappare dal dolore e l’incertezza che attanaglia ogni madre, che non può sapere quanto vivranno i suoi figli, e non è neanche detto siano quelli che avrebbero desiderato..sani, belli, intelligenti e docili da crescere.

 

 

Ilja Leonard Pfeijffer  “Grand Hotel Europa”   -Nutrimenti-   euro 22,00

E’ un romanzo fluviale (oltre 600 pagine) scritto dall’autore olandese che dona molti suoi tratti caratteristici al protagonista, che come lui di chiama Ilja ed è uno scrittore che ha lasciato l’Olanda.

Il libro inizia a Venezia, al Grand Hotel Europa, dove Ilja si è rifugiato per metabolizzare il dolore della storia d’amore finita con  Clio e scriverne.

Dalle sue  pagine emerge una passione infuocata e travolgente per la giovane ed elegante storica dell’arte incontrata a Genova, che lo ha trascinato in giro per l’Europa alla ricerca di un quadro. Sarebbe la misteriosa Maddalena del Caravaggio, opera scomparsa dopo la morte del pittore.

La storia d’amore tra Ilja e Clio si ammanta di toni gialli, in un inseguimento che è romanzo nel  romanzo e trascina gli amanti a Venezia (deturpata dal turismo di massa volgare e ignorante), Palmaria per una fuga romantica e a Malta.

Ma il  romanzo va ben oltre.

Iljia quando non scrive vaga per  l’albergo e fa amicizia con gli ospiti fissi e con il personale, di cui racconta le storie; a partire dal facchino Abdul immigrato tra mille difficoltà che narra la sua Odissea.

Sullo sfondo c’è sempre il Grand Hotel Europa, dal passato glorioso e ora romanticamente decadente, deturpato dal nuovo  proprietario cinese che bada più agli introiti che alla conservazione del fascino storico della struttura.

Ed è anche una romanzo caleidoscopico pieno di digressioni sull’Europa di oggi per finire nel kitch opulento di Abu Dabhi dove gli sceicchi intendono costruire un museo collegato al Louvre, attratti non dal  valore culturale delle opere d’arte europee, ma solo  dal fatto che siano costosissime e quindi ambite come status simbol.

 

Regina Porter   “I viaggiatori”    -Einaudi-    euro 20,00

E’ un romanzo complesso che intreccia numerose vite sullo sfondo dell’America degli ultimi 60 anni.

Per orientavi nella lettura il libro si apre con una lista dei personaggi, 35 viaggiatori divisi tra le famiglie Vincent, Christie, Camphor e Applewood, più un corollario di entità minori.

4 nuclei familiari e 3 diverse generazioni che si muovono tra la Georgia, New York, Memphis, Portsmouth, ma anche Francia, Germania e Vietnam.

I Vincent e i Camphor sono famiglie bianche di vigili del fuoco che rompono la tradizione di famiglia; invece i Christie e gli Applewood sono di colore.

Tutti i vari personaggi si trovano prima o poi davanti alla scelta se partire o restare sullo sfondo di un’America che veleggia tra segregazione razziale e prima presidenza Obama.

Impossibile riassumere un affresco di tale portata in cui compaiono stralci di vita dei personaggi a delineare tanti viaggi  e tanti viaggiatori che sono infinite avventure di vita.

 

 

Greg Iles  “Cemetery road”  – Harper Collins-   euro 22,00

Violenza, omicidi, corruzione, amori e passione, ricchezza e potere: sono  questi gli ingredienti strategici di questo crime thriller ambientato nella piccola cittadina del sud,  Bienville,  nel Mississippi.

Protagonista è il giornalista  Marshall  McEwan che ha lasciato il suo paese d’origine a 18 anni  giurando di non volerci tornare mai più,  e a Washington si è costruito una carriera di tutto rispetto come firma di punta.

Ma quando il padre si ammala e gli resta poco tempo da vivere, ecco che ritorna a Bienville, e tenta di salvare il  giornale di famiglia.

In  questo paese dove tutti si conoscono le cose sono molto cambiate negli anni e Marshall si trova davanti una città governata da ricchi e potenti, privi di scrupoli, che hanno fatto del Bienville Poker Club la loro roccaforte.

Rivede pure il suo amore giovanile Jet, ora moglie di un ricco imprenditore, e scopre che la passione non si è spenta.

Poi ci sono due morti sospette, quella che più tocca Marshall è il ritrovamento del cadavere di Buck  Ferris, che per lui era stato come un padre: l’aveva salvato da un tentativo di suicido e  poi l’aveva aiutato a crescere, diventare più  forte per trovare la sua strada.

Il  libro interseca la vicenda privata del protagonista – il suo passato doloroso e le vicende che più lo hanno segnato- con l’indagine a tappeto per trovare i colpevoli di omicidi e malaffare.

Marshall entra nel mirino del gruppo di potere che gestisce la città con minacce, ricatti, corruzione…Insomma tutto il marcio che è nascosto viene a galla poco a poco e la resa dei  conti  finale vale da sola tutto il romanzo.

E questo non è solo  un thriller ricco di continui  colpi di scena, ma anche uno spunto per riflettere sui lati oscuri della ricchezza, sui  dilemmi morali e sul potere di corruzione degli uomini.

 

“Le forme della speranza”

E’ la mostra dell’artista torinese Roberto Demarchi, che indaga il mistero della fede. Si inaugura il 4 marzo prossimo

Si inaugurerà il 4 marzo prossimo la personale dell’artista torinese Roberto Demarchi, dal titolo emblematico, soprattutto in un’epoca come quella che stiamo vivendo , “Le forme della speranza”.
La mostra propone opere del maestro che riflettono sull’origine del pensiero occidentale, accanto ad altre che interpretano, sempre in astrazione, il mistero della Fede in Gesù di Nazareth, cosiccome viene narrato nei Vangeli. Il visitatore viene condotto attraverso le forme visibili della speranza, approdando a un’attesa, proprio come cantava il poeta modernista statunitense Thomas Stearn Eliot: “Ho detto alla mia anima di stare ferma e di stare a aspettare senza sperare/ perché sperare sarebbe la cosa sbagliata/di stare ad aspettare senza amore /perché l’amore sarebbe la cosa sbagliata/ Ma resta ancora la fede…”.
Roberto Demarchi è un artista la cui tradizione si iscrive nella pittura astratta e il suo modo di esprimersi è veramente unico e singolare, non rapportabile a esperienze figurative precedenti. Nel suo pensiero figurativo astratto, infatti, emerge “una sintesi singolare della speculazione filosofica e di un istinto libero e scevro da qualunque intellettualismo”, come ha ben notato lo storico dell’arte Claudio Strinati. Per questa ragione Roberto Demarchi si può veramente definire un “pittore della scena”, in grado di visualizzare la complessità dell’opera classica attraverso un’astrazione visiva assolutamente originale.

Mara Martellotta

 

La mostra è visitabile nello spazio espositivo torinese dell’artista, in corso Rosselli 11, su prenotazione. Giovedì 4 marzo è previsto un brindisi inaugurale con le persone prenotate quel pomeriggio, nel rispetto delle norme anti Covid e del distanziamento.
Tel 3480928218 – Mail rb.demarchi@gmail.com

A2 di pallanuoto maschile, i risultati

A Torino, presso la piscina Stadio Monumentale, alle 18.30  di sabato 27 febbraio, nella quarta giornata di andata del Campionato per il girone Nord Est della serie A2 di pallanuoto maschile, la Reale Mutua Torino 81 Iren ha ospitato De Akker Team di Bologna. Risultato 10 a 11  (gol: 3 Colombo, Audiberti,  2 Vuksanovic, Loiacono, 3 Novara) – parziali: 1° tempo 1- 2, 2° tempo 2 – 5, 3° tempo 4 -1, 4° tempo 3 – 3).

I libri più letti e commentati. Febbraio 2021

Rassegna mensile 

Anche a febbraio torniamo a occuparci dei libri più letti e commentati dai membri del gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri.

Questo mese, tra i libri più discussi troviamo la saga circense Carnival Love, di Katherine Dunn (Elliott), il malinconico romanzo giapponese Il figlio della fortuna, di Yoko Tsushima (Giunti) e il recente giallo L’ombrello dell’imperatore, di Tommaso Scotti (Longanesi), del quale abbiamo parlato in un nostro articolo

L’argomento più discusso questo mese nei nostri post ha riguardato le nuove serie tv tratte da soggetti letterari, in arrivo a breve sulle nostre tv: a questo argomento abbiamo dedicato un approfondimento che potete leggere QUI 

 

Andar per libri… E non solo!

Nel nostro appuntamento mensile con le proposte degli editori, le fiere del settore, le interviste e i premi letterari, questo mese vi suggeriamo di scoprire una nuova collana di libri.

Ha da poco fatto il suo esordio nelle librerie la Collana I Tratti, nuovo e interessante progetto editoriale di Noi EdizioniI tratti è una collana libera nella forma e nel pensiero, nella quale sarà possibile  trovare saggistica, narrativa, poetica, manualistica, trattati e libri antichi. La scelta dei titoli, estremamente varia, rispecchia il desiderio dell’editore di dare voce ai tratti, unici appunto, che caratterizzano ognuno di noi.

 

Sul sito novitainlibreria.it potete leggere un’esclusiva intervista a Antonella Mauri, autrice di Guerra 1943, una delle novità di recente pubblicazione e di cui torneremo a parlare.

 

Per questo mese è tutto,  vi invitiamo a venirci a trovare sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

 

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it 

La Rinascente fiorisce con Promoflor

L’associazione floricoltori per la promozione florovivaistica rifiorirà la sede storica della Rinascente di Torino

Dal 1 marzo al 30 aprile Promoflor fiorirà la Rinascente di Torino con le piante dei suoi soci collaboratori, saranno presenti Fiorlago camelie di Udini Gabriella Bracchio di Mergozzo (VB), Florservice “cactuslagomaggiore” di Marconi Renzo – Verbania (VB), Green Express Bonsai di Baccaro Stefano – San Maurizio Canavese (TO), Le Erbacce del Lago Maggiore di Consigliere Alessandro – Moncalieri (TO), Le Orchidee del Lago Maggiore di Callini Luigi – Belgirate (VB), Terracotta di Pregio srl – Trequanda (SI).

Hanno lavorato sodo per soddisfare le richieste del responsabile del negozio che voleva “THINK GREEN” un ottimo risultato che speriamo sia condiviso anche dai visitatori così elogia i produttori il Presidente Promoflor  Caterina Santoro, che continua “sono molto felice di aver avuto questa possibilità e ringrazio Rinascente e i mie soci, che credono fermamente nell’associazionismo e che hanno voluto scommettere su questa opportunità.

Tutto pronto per l’inizio, una giungla di piante allieterà i clienti di Rinascente che potranno sbizzarrirsi tra Camelie, Bonsai, Kokedama, Cactus, Succulente, Bromelie, Piante da appartamento, Orchidee. Thillantsie, Agrumi e fioriture varie. Durante i due mesi interverranno, in alcuni week end,Floricoltura Panetto Davide – Torino (TO) e Floricoltura Edelweiss di Livio Piumatto Villar San Costanzo (CN). 

L’apertura ufficiale sarà lunedì 1° Marzo, ma da oggi si potrà già ammirare lo spazio verde Promoflor.

In un periodo di crisi la passione e la collaborazione porta alla “rinascita” per l’Associazione fondata 22 anni fa  da alcuni produttori  per la promozione Florovivaistica, organizzatrice della famosa manifestazione  “Sinfonia Floreale” di Arona e Verbania svoltasi dal 1999 al 2006, ancora oggi organizza Mostre Mercato e nel mese di marzo lancerà il nuovo circuito #ITALIAFIORITA rivolto ai cittadini che amano la propria località, questo nuovo circuito daràmaggiore visibilità al nostro stupendo paese in tutta Europa.

Piccoli comuni e la fuga dei Sindaci. Dov’è l’Anci?

La situazione reale, e non virtuale, dei piccoli comuni sta per esplodere. Mi riferiscono, nello
specifico, ai comuni montani al di sotto dei 1.000 abitanti che nel nostro paese rappresentano la
stragrande maggioranza in quei territori. Sono molti i temi e i problemi che attraversano e
caratterizzano queste piccole comunità che poi sono l’architrave del governo di queste zone.

Territori che sono nient’altro che il perno centrale del turismo nel nostro paese e che, tra l’altro,
senza gli introiti di questo comparto produttivo, sono destinati ad entrare in una crisi irreversibile e
senza sblocchi.

Ora, è persin inutile elencare i punti salienti di questa ormai cronica difficoltà: dalla mancanza dei
servizi essenziali alle risorse sempre più insignificanti per poter gestire e governare seriamente il
territorio; dalla mancanza di attenzione del legislatore sul versante finanziario alla difficoltà su
quello del personale nei comuni alla sordità del legislatore nel continuare ad equiparare questi
territori a quelli della pianura o delle grandi città.

Ma, al di là delle sempre maggiori difficoltà, c’è un elemento che rischia di scoraggiare
definitivamente gli amministratori locali, soprattutto di quelli che ricoprono incarichi in questi
territori. E cioè, il tema della responsabilità civile e sopratutto penale dei sindaci e degli
amministratori locali di fronte ad accadimenti che avvengono nei singoli territori e dove il ruolo,
l’azione e la responsabilità dei medesimi amministratori è ignota e del tutto avulsa da ciò che
realmente capita. Le cronache locali che riportano questi accadimenti, questi incidenti e queste
disgrazie sono, purtroppo, quotidiane. Un tema che è stato recentemente sollevato dopo il caso
della condanna della sindaca di Torino Appendino per la partita della Juventus trasmessa nella
storica piazza San Carlo alcuni anni fa.

Ora, al di là della banale considerazione che, se non intervengono correttivi da parte del
legislatore questi comuni saranno destinati ad essere amministrati da un personale – sempre che
ci sia ancora qualcuno disposto a sacrificarsi – del tutto avulso dalle realtà locali, resta una
domanda centrale a cui è difficile dare una risposta credibile e convincente. E cioè, ma di fronte a
questi problemi che sono decisivi per la stessa sopravvivenza di migliaia di piccoli comuni italiani,
dov’è l’Associazione che dovrebbe tutelarli e rappresentarli? Certo, c’è un grande fermento
quando si tratta di compilare gli organigrammi, creare commissioni e stabilire i singoli
emolumenti. Ma quando si tratta di avviare e pianificare una grande iniziativa politica che sia in
grado di affrontare seriamente, e senza propaganda e trionfalismo, la “questione montagna” nelle
sue varie sfaccettature, cala il silenzio se non addirittura il sipario.

Verrebbe veramente da dire, “se non ora quando”?

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci

Aggredita e rapinata della borsa sotto casa

E’ accaduto  in corso Peschiera

Erano da poco passate le 20.30 e stava rientrando a casa dal supermercato quando, un uomo, che un attimo prima aveva incrociato all’angolo di corso Peschiera impegnato in una conversazione telefonica, la insegue e l’aggredisce sotto il portone di casa. Le porta via la borsa a tracolla, dopo averla strattonata più volte perché riesce a sfilargliela, e poi scappa. La donna lo insegue, entrambi scivolano per terra e ne nasce una colluttazione. Il rapinatore dopo averla colpita con un pugno alla spalla guadagna la fuga. Le urla disperate della vittima attirano l’attenzione di un uomo che sta portando a spasso il cane. Il reo, inseguito dalla donna, sta correndo proprio nella sua direzione, così prova a fermarlo, ma il ladro con una spinta forte lo fa cadere. Durante la fuga, il ladro svuota la borsa riuscendo a impossessarsi del portafogli ma un altro passante, notata la scena, interviene e lo insegue fermandolo in via Fattori. Il ladro, un 46enne italiano, prova a guadagnarsi la fuga dicendo di essere in possesso di un coltello.

Gli agenti della Squadra Volante poi intervenuti arrestano il quarantaseienne, con precedenti di polizia a carico.