ilTorinese

Ogni istante può essere Natale e Pasqua

Purtroppo in questo periodo gli auguri sono ogni anno una consuetudine, frasi fatte, un copia incolla, post riciclati e spediti, massificati.

Pubblichiamo con gioia quelli singolari di Roberta Arduini del quartetto OASI di Pesaro, artista dello spettacolo, scrittrice di testi e autrice di progetti di parole e musica come il suo ultimo “Il Soffio della Nuova Vita”, nel segno di una rinascita, ispirato a questo momento drammatico della pandemia Covid, andato in onda su Fano Tv (https://www.youtube.com/watch?v=Fxcc6J0I6lk&t=507s). Cos’altro aggiungere, in attesa di poterci rincontrare in un foyer, in attesa di poter condividere nuovamente abbracci e sorrisi, in attesa di vedere ancora un sipario spalancarsi, in attesa di poter tornare alla nostra straordinaria normalità… che in un momento di forte difficoltà, che la Speranza, l’Amore e la Misericordia non possano mai mancare nelle nostre vite.

Vito Piepoli

Due anni fa questi erano i miei Auguri.

Rileggendo ora, queste mie parole mi sembrano quasi predittive. Forse l’ umanità aveva bisogno di un Natale più intimo e più consapevole e a volte quell'”Intelligenza superiore” ci mette a dura prova per farci comprendere che è ora di cambiare rotta, che una Mamma accondiscendente non può crescere figli maturi.
E allora ricordiamoci che è impossibile salire su di una scala rotta, senza prima riparare i pioli più deboli.
La guarigione di quella catena che è l’ intera umanità, avverrà solo curando gli anelli più deboli. Questo è il mio Augurio più sincero:
buon Natale e buona Cura a tutti !

Non esiste una fine e un inizio dell’anno. Tutto è un continuo. Tutto scorre ogni secondo della nostra vita. In un momento possiamo morire e nell’altro rinascere. A ogni battito di ciglia c’è un inizio e una fine.
Il Natale arriva solo quando sei pronto a partorirti, la Pasqua quando sei pronto a morire per poi ri-nascere.

Forse si ha bisogno di ritornare bambini, di magia, di stupore, di bontà, di rituali, di fare resoconti.
Forse è per questo che c’è tanta frenesia, in questi giorni dell’anno, che non ho mai capito fino in fondo.
Frenesia che fa perdere di vista il vero senso di tutto, perché si alimenta di se stessa fino a raggiungere un apice che ci porta a un falso “culmine del piacere”.
Non voglio togliere assolutamente l’allegria e il furore delle danze. Che siano benedetti!
Ma mi piacerebbe che tutto questo fosse naturale come un respiro, come i fiori che sbocciano a primavera o l’alba di un nuovo giorno.
Naturale come il vero Amore che arriva solamente quando la nostra anima è pronta per amare. Vorrei che si arrivasse a coltivare questa consapevolezza; di sentire veramente il nostro io e di sentirlo ad ogni respiro, di nutrirlo con Amore.
Perché solo in quel momento si potrà vivere, gioire, amare, perdonare davvero.
Questo è il mio Augurio.
E che infine, questa energia universale di vero Amore, porti sollievo dove c’è un bambino che urla impaurito e una madre disperata che non sa come nutrirlo.
Dove c’è un ammalato solo e indifeso in uno squallido letto d’ ospedale.
Perché dal Vero Cuore in festa può liberarsi energia per tutto quanto l’universo!
Auguri a Te, perché ciò che hai piantato piangendo, tu possa raccoglierlo sorridendo!

Roberta Arduini

Gli Spettacoli di Roberta Arduini del quartetto OASI di Pesaro:
– Echi Antichi nella Voce di Madre Terra
La Voce del nostro Pianeta, che con la sua forza ancestrale colma di Amore, aprirà le sue braccia e ci farà sentire una connessione profonda con il nostro nucleo, il nostro seme interiore e le nostre radici, attraverso il primordiale rapporto che ci lega a Lui.

– Dal buio della Notte all’Alba della Vita
La LUCE oltre la ferita. La RINASCITA dopo una morte interiore. Le fasi della Vita in cui ci partoriamo nuovamente, abbracciando sempre più la bellezza della nostra autenticità.

– La Verità negli Occhi dell’Amore
In un Sogno, dove la Voce della Verità (di quella Coscienza o Intelligenza Superiore), ci guiderà verso un intricato ma anche affascinante Viaggio nei sentieri dell’Amore, mostrandoci ogni lato di Noi che può inquinare la sua meravigliosa Forza, ma che può anche essere uno stimolo per farci evolvere nella più potente delle Grazie.

– Il soffio della Nuova Vita:
Con umiltà, i nostri primordiali bisogni e istinti che il periodo di clausura ha fatto emergere e accoglieremo la pura bellezza della Ri-nascita con un Inno ai sensi, alla Vita, all’Italia e alla beatitudine su questa Terra che rende tutti Dei e che ci unisce all’eterno.

Circuiva anziani, facendosi donare interi patrimoni

Era ricercato da settimane: M.E., romeno del ’77, era stato condannato con sentenza definitiva e su di lui pendeva un mandato di cattura, ma era introvabile. Sapeva di dover scontare oltre 3 anni di carcere per circonvenzione d’incapaci, aggravata e continuata, e aveva fatto perdere le sue tracce da tempo, trasferendosi in un’altra regione.

     Le sue vittime erano sempre le stesse: persone anziane, fragili emotivamente, benestanti. Una di loro, di 79 anni, provata fisicamente e psicologicamente da una serie di lutti in famiglia, era stata “agganciata” dall’uomo, inquilino di un suo alloggio nel quartiere Mirafiori. Prima se l’era fatta amica, la ospitava a casa, le raccontava della sua famiglia; in un’occasione le aveva fatto conoscere la fidanzata. Intanto, non solo non pagava le rate dell’affitto, ma con  varie scuse si faceva prestare soldi dall’anziana, sempre di più, e con metodi dapprima gentili, poi sempre più insistenti.

    La vittima, inizialmente, fidandosi dell’uomo e quasi intenerita dalle sue tristi vicende familiari (tutte rigorosamente inventate), lo aiutava con somme sempre più elevate. Quando, però, sono iniziati i dubbi della signora, il cittadino rumeno ha iniziato a dapprima con offese e insulti gratuiti, minacciando di prenderla a schiaffi se non gli avesse più consegnato denaro. Dalle parole è passato poi ai fatti: iniziano infatti le percosse, e infine le minacce più brutte per la donna, quelle di fare del male ai nipotini.

E così la povera signora, ormai terrorizzata, continuava a versare al rumeno cifre sempre più elevate, fino ad azzerare il suo conto in banca. Tutti i suoi risparmi, quasi 100.000 euro, erano spariti, tanto che la donna era costretta a chiedere piccole somme per mangiare alle figlie. Queste, insospettite, hanno controllato il conto della madre, scoprendo tutto. Da qui indagini e processo, che si conclude in breve tempo con la condanna a 3 anni e 2 mesi. Ma il rumeno fa perdere le sue tracce.

    Questo fino alla giornata di ieri, quando la pattuglia del commissariato Mirafiori, che lo cercava da giorni, monitorando i profili social dell’uomo e stampando una sua foto recente, fa il giro della zona che lui in passato frequentava, nei pressi degli ultimi indirizzi noti. L’uomo si trova in città per incontrare dei parenti in occasione delle festività natalizie. Da alcuni vicini, le prime informazioni utili. I poliziotti lo trovano, dopo vari tentativi, in un appartamento al settimo piano di Corso Orbassano. Stavolta il malfattore sconterà definitivamente la sua pena.

È tempo di regali, gli elfi della Portineria consegnano i doni ai bambini 

Gli elfi della Portineria di comunità di Porta Palazzo, ieri mattina,  hanno raccolto dentro grandi sacchi i doni comprati grazie alle circa 200 donazioni ricevute dagli abitanti della zona e non.

 

E poi li hanno portati a casa dei piccoli che hanno scritto le letterine a Babbo Natale, infilandole nei giorni passati nella cassetta rossa della posta nell’ex edicola. Tra i doni ecco trenini, trucchi per il viso, bambole, vestitini, barbie, macchinine, giochi da tavolo, portati verso le varie destinazioni. In tutto una settantina i pacchetti avvolti da carta regalo e nastri colorati da consegnare prima del 25 dicembre.

La generosità dei donatori ha permesso di soddisfare tutte le richieste. Soprattutto quelle delle famiglie più in difficoltà nella zona di Porta Palazzo, Aurora e Barriera di Milano. Una letterina è stata scritta proprio dal papà di una bambina che desiderava tanto una bicicletta ma lui non poteva permettersi si accontentarla.

La Portineria di comunità, gestita dalla Rete Italiana di cultura popolare, ha come scopo proprio quello di creare comunità solidali che attenuino le diseguaglianze. In modo che almeno la festa sia tale per tutti.

“Con questa iniziativa – spiega Antonio Damasco, direttore di Rete Italiana di cultura popolare – abbiamo voluto porre l’accento sul vero significato del Natale, il dono. Un dono a chi davvero ne ha maggiore necessità e non solo come oggetto di consumo. Abbiamo voluto cominciare con i più piccoli perché se c’è qualcuno che ha sofferto sono proprio loro, a cui è stata negata anche la scuola per molto tempo. Questo può essere un modello d’intervento della Portineria per rimettere al centro della comunità la capacità di dialogare in maniera equa e solidale”.

Smog: una scatola nera per circolare (ed evitare la rottamazione)

La Commissione Ambiente della Regione ha licenziato a maggioranza il disegno di legge sul Piano di risanamento e tutela della qualità dell’aria dopo che la Commissione Bilancio, presieduta da Angelo Dago, ha espresso parere favorevole riguardo la clausola finanziaria. Nelle intenzioni della Regione, la normativa sarà l’alternativa al lungo elenco di deroghe che ogni anno si approvano per limitare l’effetto dei divieti di circolazione anti smog previsti nei 37 comuni del Piemonte dove si applica il protocollo padano.

Il progetto prende spunto dalla Regione Lombardia capofila dell’iniziativa denominata Move In, (MOnitoraggio dei VEicoli Inquinanti) una scatola nera da applicare alle vetture più inquinanti che stabilisce modalità più efficaci per la riduzione delle emissioni nocive. Un modo per salvare le auto fuori legge dalla rottamazione o dallo stop obbligato per sei mesi all’anno. La black box sarà utilizzabile, su base volontaria, solo per “fronteggiare” i blocchi stagionali, quelli in vigore da ottobre a marzo, e non per le limitazioni di emergenza che scattano quando si accende il semaforo arancione, rosso e viola, per il troppo inquinamento.

In base alla classe di immatricolazione e all’alimentazione, se a gasolio o a benzina, per ogni categoria di veicolo viene assegnato un numero fisso di chilometri che si possono percorrere in un anno all’interno dei comuni aderenti all’accordo. Esauriti i chilometri concessi, rilevati da un sistema informativo, non si potrà più utilizzare il mezzo in quei comuni, ma si potrà continuare a viaggiare nelle zone in cui i divieti non sono in vigore. Un’opportunità in più per chi non ha la possibilità di rottamare e sostituire mezzi vetusti e inquinanti che progressivamente diventano poco utilizzabili causa emissioni.

Durante i lavori è intervenuto il commissario Giorgio Bertola (M5s) che ha lamentato l’inadeguatezza del provvedimento ritenuto una non risposta all’inquinamento e alla qualità dell’aria mentre le polveri sottili quali Pm10 e Pm2,5 con le misure adottate a suo avviso non caleranno.
Del disegno di legge sono stati nominati relatori: per la maggioranza Letizia Nicotra (Lega), per le minoranze Domenico Rossi (Pd), Giorgio Bertola (M5s) e Marco Grimaldi (Luv).

 

Viola divieto di vedere il figlio e si azzuffa con il compagno della ex

Ieri, gli agenti della Polizia Commerciale della Polizia Municipale, mentre transitavano  in piazza Polonia durante un servizio ordinario in abiti civili, sono stati attirati dalle urla provenienti  dal parcheggio dell’ospedale “Regina Margherita”, dove due uomini si stavano spintonando in maniera energica di fianco a un’automobile.

Quando le urla e gli spintoni sono degenerati in una vera e propria colluttazione, i civich si sono qualificati e sono intervenuti per separare i due uomini. Gli agenti hanno rilevato che all’interno dell’auto di fianco a loro erano seduti una donna e un bambino e, successivamente, dopo l’arrivo di un’altra pattuglia della Municipale, è stata fatta chiarezza sull’accaduto.

Il padre naturale del ragazzino, nel tentativo di avvicinarsi al figlio, appena dimesso dall’ospedale, per sincerarsi del suo stato di salute, è stato fermato dall’attuale compagno della donna, sua ex moglie. La discussione è iniziata davanti all’ospedale ed è proseguita, degenerando in rissa nel parcheggio.

La madre del ragazzo, sconvolta e spaventata da quanto accaduto, ha raccontato che sull’ex marito è attivo un divieto di avvicinamento a lei e al proprio figlio emesso dalla Procura di Cuneo, ragione per cui il nuovo compagno della donna avrebbe tentato di fermare l’uomo, nel tentativo di non farlo entrare in contatto con il ragazzo.

Il padre biologico del giovane, in visibile stato di agitazione e privo di documenti è stato accompagnato al Comando della Polizia Municipale di via Bologna. A seguito degli accertamenti effettuati, l’uomo è stato denunciato a piede libero per il reato di cui all’art. 387 bis c.p. ‘Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa’   in relazione all’art. 282 ter c.p.p. per non aver ottemperato al divieto di avvicinamento.

Entrano nello Stadio Olimpico per fare una partita, multati dai Carabinieri

 Nella notte, in pieno periodo Covid e con il divieto di praticare sport di contatto, 5 uomini, tra 23 e 24 anni, hanno deciso di regalarsi una partita a calcio all’interno dello Stadio Olimpico “Grande Torino”.

Dopo aver scavalcato i cancelli, i giovani torinesi sono entrati all’interno dell’impianto per fare alcuni passaggi con il pallone sul manto erboso dello Stadio. Il personale di vigilanza li ha notati dalle gradinate e ha chiamato il 112. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti e hanno fermato i ragazzi mentre tentavano di uscire. I giovani si sono giustificati dicendo di aver fatto una bravata solo per divertimento. Tutti e 5 dovranno ora pagare una sanzione di 400 euro per la violazione del coprifuoco e delle normative Covid.

Covid: in Piemonte 1097 positivi, 48 vittime. I guariti sono 2700

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1097 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 142 dopo test antigenico), pari al 4,9% dei 22.266 tamponi eseguiti, di cui 13.220 test antigenici. Dei 1.097 nuovi casi, gli asintomatici sono 508, pari al 46,3%.

I casi sono così ripartiti: 331 screening, 514 contatti di caso, 252 con indagine in corso; per ambito: 167 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 57 scolastico, 873 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 195.840, così suddivisi su base provinciale: 17.365 Alessandria, 9.720 Asti, 6.759 Biella, 27.087 Cuneo, 15.239 Novara, 103.038 Torino, 7.395 Vercelli, 6.568 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1054 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1615 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 21(- 2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.144 (-95 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 34.853

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.934.619 (+22.266 rispetto a ieri), di cui 898.350 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7.727

Sono 48 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.727deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.182 Alessandria, 480 Asti, 328 Biella, 861 Cuneo, 640 Novara, 3.557 Torino, 365 Vercelli, 244 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

147.203 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 149.903 (2.700 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 13.017 Alessandria, 7.590 Asti, 4.555 Biella, 20.244 Cuneo, 12.560Novara, 79.845 Torino, 5.316 Vercelli, 5.374 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 685 extraregione e 717 in fase di definizione.

“Un rischio non vaccinarsi?”, diretta live con Lilt

LILT Torino organizza una serata informativa online e in diretta LIVE su facebook il 29 dicembre2020 a partire dalle ore 20.45, dove un team di esperti si confronterà sul vaccino covid19 e illustrerà i motivi per cui è così importante sottoporvisi.

PROGRAMMA DEL WEBINAR:
 
Saluti
Dott. ssa Donatella Tubino
Presidente Associazione Metropolitana LILT di Torino,
Biologa Nutrizionista
Docente presso Liceo “Isaac Newton”, Chivasso
 
Modera
Prof. Giancarlo Pecorari 
Professore Ordinario presso S. C. D. U. ORL – Università degli Studi di Torino
 
Partecipano
Dott. Piergiorgio Bertucci 
Medico chirurgo Specialista in Medicina Tropicale,
Infettivologo Commissione Infezioni Ospedaliere per l’Asl TO4,
Dirigente medico dell’Ospedale di Chivasso,
Professore Incaricato all’Università Cattolica per la Cattedra di Malattie infettive
Dott. Rodolfo Gamba
Vicepresidente Consiglio direttivo LILT Torino,
Medico Chirurgo Ginecologo, specialista in Oncologia e Medico di Base
Prof. Doriano Felletti
Consigliere Consiglio direttivo Associazione Metropolitana LILT Torino,
Dirigente scolastico Liceo “Isaac Newton”, Chivasso
Al termine degli interventi sarà possibile porre le domande agli specialisti.

Ecco il link per partecipare alla diretta LIVE: https://www.facebook.com/LILTtorino/videos/2754312391564506 

E’ scomparso Fiore, il conservatore del Registro storico Fiat

Carlo Marazzato, noto industriale e di fatto il più grande e autorevole collezionista di mezzi pesanti d’Europa, alla vigilia di Natale traccia per il nostro giornale un profilo di Lucio Fiore, il Conservatore del ‘Registro Storico Fiat’ improvvisamente scomparso il 23 Dicembre proprio nel capoluogo piemontese.

“Un punto di riferimento sicuro e saldo a Torino e in Italia per chiunque ami i veicoli d’un tempo”, esordisce Marazzato. “Con Lucio Fiore se ne va tutto un mondo prezioso fatto di garbo, competenza e passione per la storia. Specialmente quella dedicata ai motori che hanno ricostruito, animato e industrializzato l’Italia del Dopoguerra. Una figura impagabile per tutti i numerosi appassionati italiani di ruote storiche leggere e pesanti. Un amico vero con cui ho condiviso momenti cari legati anche alla vita e al percorso culturale dell’Associazione ‘4 Assi Più’ che ho fondato e presiedo per diffondere, anche per chi verrà dopo, la cultura dell’evoluzione del trasporto su gomma dal Novecento a Oggi. Di lui restano l’umiltà, la verace signorilità, e anche e soprattutto un’amplissima produzione bibliografica e storiografica fondamentale per proseguire ancor più convinti nel cammino da lui intrapreso della valorizzazione di un patrimonio consistente della storia D’Italia”.

Conviene seguire i moniti di Diogene?

Diogene di Sinoppe fu un filosofo della corrente dei cinici, ben noto per il suo disprezzo verso il denaro. Viveva in una botte presso il tempio di Cibele e fu uno dei primi pensatori a lanciare l’idea di un mondo senza sfarzo ed opulenza. Il denaro per Diogene era un inutile strumento; l’uomo doveva vivere in semplicità assoluta, accontentandosi del minimo indispensabile perla sopravvivenza.

 

Probabilmente il pensiero di Diogene ha influenzato molto il nostro governo, che ha lanciato un’operazione gigantesca finalizzata a eliminare il denaro dalle nostre tasche e dalla nostra cultura: operazione denominata (con l’abituale abuso delle parole inglesi…) cashless”.

Secondo gli intendimenti di Conte e dei suoi esperti finanziari che ne sostengono l’operato, il denaro contante va eliminato, perché rappresenta uno strumento a dir poco demoniaco, fonte di ogni tipo di negatività: commercio in nero, riciclaggio, evasione fiscale, vendita di droga e così via.

E’ corretto tutto questo? L’abolizione del contante darà un colpo mortale a tutte queste nefandezze, introducendo nell’economia etica e purezza?

Sicuramente no, o per lo meno gli effetti positivi saranno talmente insignificanti da non meritare tutti gli sforzi in corso per portare gli italiani a buttar via le banconote, privilegiando l’uso delle cartedi credito e del bancomat.

Per stimolare gli italiani ad abbandonare l’aborrito contante, è stato lanciato il programma cashback”, che offre uno sconto a coloro che acquistano con carte di credito o simili.

Vediamone il funzionamento nei dettagli.

Nel mese di Dicembre tutti coloro che effettueranno acquisti pagando con una carta di credito avranno diritto ad un riaccredito del 10% sulla spesa, con un massimale di 150 euro;da gennaio il meccanismo continuerà con ritmi semestrali, consentendo di beneficiare di uno storno del 10% con un massimale di 1.500 euro per almeno 50 acquisti.

Per aver diritto al riaccredito occorre seguire una procedura complessa: scaricare unApp (denominata IO) sullo smartphoneper chiedere lo SPID (numero di codice per accedere ai servizi pubblici), oppure registrarsi presso enti convenzionati (tra i quali la Posta).

Occorre fornire il codice fiscale, gli estremi identificativi dello strumento di pagamento elettronico che sarà utilizzato, ed il codice IBAN del conto corrente bancario per l’erogazione dei rimborsi.

Attenzione al fatto che, affinché una spesa possa essere acquisita ai fini del programma, è necessario che l’esercente abbia accettato di partecipare al cashback.

Al termine di ciascun periodo si conteggiano gli acquisti che danno diritto al rimborso: non si ottiene nulla se il numero è inferiore al minimo stabilito. Attenzione al fatto che il conteggio riparte da zero all’avvio del periodo successivo.

Non è fissato un importo minimo per ogni operazione, mentre è fissato un importo massimo per il ristorno, pari a 15 euro per ogniacquisto. E così un pagamento di 1.000 euro per la parcella di un professionista non dà diritto ad un ristorno di 100 euro, ma solo di 15.

Inoltre il limite massimo semestrale di ristorno comporta il blocco del “cashback” sulle spese eccedenti: chi effettua acquisti per 20.000 euro in un semestre si vedrà accreditare al massimo 1.500 euro e non 2.000.

E’ previsto inoltre un altro elemento “premiante” riservato ai “grandi acquirenti” (misurati in termini di numero di acquisti, non in termini d’importo tortale speso): i primi 100.000 partecipanti che abbiano totalizzato il maggior numero di acquisti hanno diritto ad un rimborso speciale forfetario (chiamato “Super Cashback) pari a 1.500 euro. Chi utilizza tanto il bancomat deve anche farlovelocemente se vuole arrivare nel gruppo dei super beneficiari!

Qualche riflessione s’impone:

Il meccanismo di “iscrizione” è farraginoso, lungo, complesso: via Internet si sono creati blocchi al programma, e chi ha optato per il ricorso alla richiesta fisica ha dovutoaffrontare code lunghissime agli sportelli postali.
Il riaccredito è legato all’adesione del negoziante o del professionista al programma; quindi non tutti gli acquisti o i pagamento daranno diritto al rimborso.
Il programma può servire per “stanare” l’evasione dei piccoli negozi, ma potrà avere scarsi effetti nell’area grigia di professionisti e artigiani che, se non aderiscono al programma, potranno continuare a “fare il nero” con il tacito accordo del cliente.
Lo stimolo all’uso dei pagamenti elettronici è inversamente proporzionale all’importo della spesa: dal fruttivendolo o dal macellaio difficilmente si spende più di 150 euro per volta, ma dal commercialista o dall’avvocato le parcelle viaggiano su cifre ben superiori. E pagare 3.000 euro al professionista ottenendo 15 euro di bonus non dà grossi benefici (più facile accordarsi per uno sconto diretto di 100 euro contro pagamento in contanti…).
Il meccanismo comporta la rinuncia totale dei consumatori alla privacy, perché ogni acquisto, ogni operazione, ogni spostamento saranno registrati. Nulla di male per chi ha la coscienza pulita, ma allora perché tanta gente rifiuta l’AppImmuni proprio in nome della privacy violata?
Dal programma sono esclusi i pagamenti legati alla professione o all’attività commerciale: il negoziante nonbeneficia di cashback quando compra la frutta, mentreconcede il bonus quando la vende…

E terminiamo l’analisi con il punto più delicato.

La riduzione dell’uso del contante e l’aumento dell’uso dei pagamenti elettronici comporta un forte aumento degli utili delle banche, che percepiscono laute commissioni su ogni transazione.

Si possono identificare 4 voci di costo relative al POS:

Costo d’installazione: si tratta di un importo una tantum per l’uso dei terminali
Canone: è la somma fissa che l’esercente deve pagare mensilmente per il POS
Costo fisso per transazione: 10 centesimi per operazione
Costo percentuale per transazione: commissione sul valore dell’operazione. Dipende da vari fattori, quali il circuito e la tipologia di carta (carta business o consumer, carta di credito o di debito e così via); oscilla intorno al 2-4%.

Insomma, il consumatore è attratto con il classico “specchietto per le allodole” attraverso il “guadagno” del 10%, il negoziante o il professionista paga di tasca sua il meccanismo e le banche chiudono il cerchio intascando commissioni…

Tutto questo Diogene non lo aveva previsto; chissà se,rinascendo oggi, sarebbe ancora convinto della bontàdell’abolizione del denaro?

 

GIANLUIGI DE MARCHI

Consulente finanziario, giornalista e scrittore