ilTorinese

Coronavirus, il bollettino di sabato 16 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1056 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 104 dopo test antigenico), pari al 4,3% dei 24.375 tamponi eseguiti, di cui 15.040 antigenici. Dei 1056 nuovi casi gli asintomatici sono 423 (40%).

I casi sono così ripartiti: 243 screening, 533 contatti di caso, 280 con indagine in corso; per ambito: 43 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 90 scolastico, 923 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 216.293, così suddivisi su base provinciale: 19.258 Alessandria, 11.205 Asti, 7497 Biella, 29.975 Cuneo, 16.893 Novara, 112.742 Torino, 8200 Vercelli, 7646 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1112 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1765 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 16(rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2464 (-5rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.471.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.235.510 (+24.375 rispetto a ieri), di cui 974.607 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8381

Sono 62 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8381 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1274 Alessandria, 540 Asti, 349 Biella, 957 Cuneo, 696 Novara, 3830 Torino, 390 Vercelli, 266 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 79 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

192.815 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 192.815 (+686 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 16.726 Alessandria, 9635 Asti,6623Biella, 26.818 Cuneo, 15.031 Novara, 101.552 Torino, 7243 Vercelli, 6607 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1007 extraregione e 1573 in fase di definizione.

Quaglieni su Fb contro il negazionismo delle foibe

Lunedì 18 gennaio alle ore 21, sul Canale Facebook del Centro “Pannunzio”, lo storico prof. Pier Franco Quaglieni parlerà  sui nuovi negazionisti e giustificazionisti delle foibe e sul tentativo in atto di delegittimare la ricorrenza del 10 febbraio “Giorno del Ricordo”.

“E’ in corso un attacco violento alla drammatica  realtà storica, che gronda di sangue ed è costellata di morti, delle foibe, in nome di interessi ideologici,  condannati dalla storia”.
Così il  centro Pannunzio che “insorge contro le mistificazioni di parte che offendono la verità e vogliono ricacciare indietro ad un clima da guerra civile” .

Prende a pugni la moglie e le tira una sedia sulla testa, arrestato

Violenza familiare, Carabinieri arrestano due uomini. Altre 5 persone destinatarie di provvedimenti restrittivi rintracciate nel corso dei servizi di controllo del territorio

Torino, 16 gennaio. I carabinieri, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale, hanno arrestato 2 persone implicate in episodi di violenza familiare. Arrestate anche altre 5 persone destinatarie di provvedimenti restrittivi emessi dell’Autorità Giudiziaria.
In particolare a Cintano, nell’hinterland torinese, i carabinieri hanno arrestato un 46enne del posto per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate e continuate nei confronti della moglie. All’interno dell’abitazione coniugale l’uomo, in stato di alterazione psico-fisica dovuta all’uso di sostanze alcoliche, ha aggredito violentemente la consorte, colpendola con calci e pugni e con una sedia sulla testa. L’immediato intervento dei carabinieri della Compagnia di Ivrea, allertati dalla vittima, ha evitato più gravi conseguenze. La donna è stata trasportata da personale medico in Ospedale ove è stata ricoverata per approfondimenti diagnostici avendo riportato un trauma cranico e la frattura di una costola.
A Settimo Torinese, sempre nell’hinterland torinese, è finito in manette un 29enne per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo, anch’esso sotto l’effetto di alcol, è entrato nel bar gestito dalla compagna e a seguito di un litigio ha iniziato a minacciarla di morte con dei coltelli e a mettere a soqquadro il locale. La vittima è riuscita a chiamare il 112 e l’immediato intervento dei carabinieri della locale Tenenza ha permesso di disarmare e bloccare l’uomo, che nelle fasi dell’arresto ha aggredito uno dei carabinieri intervenuti.
A Torino, in corso Giulio Cesare, è stato rintracciato un cittadino senegalese condannato in via definitiva per spaccio di sostanze stupefacenti. Atri tre soggetti destinatari di ordini di carcerazione per condanne per reati contro il patrimonio sono stati rintracciati nel quartiere Regio Parco, a San Salvario e in corso Grosseto.
Infine a Castellamonte, nell’hinterland torinese, è finito in manette un italiano, condannato in via definitiva per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice.

La memoria rende liberi. Omaggio a Liliana Segre per il Giorno della Memoria

 

Lunedì 18 Gennaio | 18.00 Nell’ambito del programma per il Giorno della Memoria 2021, il Centro studi Piero Gobetti con il Polo del 900 organizza il reading La memoria rende liberi. Omaggio a Liliana Segre a cura di Mariachiara Borsa e Pietro Polito.

“Un conto è guardare e un conto è vedere e io per troppi anni ho guardato senza voler vedere”. Un percorso di letture nell’autobiografia della senatrice a vita Liliana Segre, che nel 2020 ha compiuto 90 anni, a partire La memoria rende liberi. La vita spezzata di una bambina nella Shoah, a cura di Enrico Mentana, Rizzoli, Milano 2018.

“Nelle tante fasi della mia vita – scrive ancora Liliana – ho provato a ripensare alla ragazzina che sono stata, alla mia adolescenza nel campo. Ho rievocato quell’esperienza all’indomani della mia liberazione, durante il mio difficile ritorno alla normalità, alla luce del mio nuovo ruolo di moglie e madre, nell’ombra della depressione e nel momento in cui ho trovato il coraggio di venire allo scoperto”.

Il reading ripercorre le memorie di una testimone d’eccezione: superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana: l’infanzia, il legame con papà Alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera, l’identità ebraica, la depressione e gli affetti

 

Da domenica il Piemonte si colora di arancione

Da domenica 17 gennaio Piemonte passa in zona arancione.

Così prevede  la nuova ordinanza che il ministro della Salute Roberto Speranza ha alla firma e che andrà in vigore appunto da domenica

Sono nove le Regioni che finiscono  in area arancione: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Erano e rimangono in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.

«I dati della nostra regione – spiega il presidente Alberto Cirio – ci collocano in zona arancione come conseguenza delle nuove misure più restrittive adottate a livello nazionale per l’incremento della circolazione del virus che si sta registrando in tutta Italia ed Europa. Tuttavia è importante segnalare che la pressione ospedaliera, pur restando significativa, continua progressivamente ad alleggerirsi grazie agli sforzi virtuosi che il Piemonte ha saputo fare nelle scorse settimane. So che questo è un nuovo sacrificio per tutti ed è la ragione per cui ho chiesto al Governo che i ristori previsti per le categorie chiuse siano certi e immediati. Mi riferisco in particolare al mondo dello sci, ristoranti e bar. Su questi ultimi mi auguro che da Roma rivedano la scelta di bloccare l’asporto a partire dalle 18, perché come ho segnalato in Conferenza delle Regioni è una decisione solo punitiva che risulta poco comprensibile. Per quanto riguarda la scuola, come previsto dal Comitato tecnico scientifico nazionale e dal Governo, da lunedì anche le scuole superiori potranno ripartire in presenza seppur al 50%. Questo anche grazie al Piano Scuola sicura che la Regione ha messo in campo e ad un enorme lavoro fatto con i prefetti, i territori e il mondo scolastico e dei trasporti per garantire la ripresa in sicurezza. Ma non abbasseremo la guardia e monitoreremo la situazione a scuola ogni giorno, per intercettare subito eventuali criticità ed intervenire in modo immediato con misure più restrittive se la situazione epidemiologica dovesse renderlo necessario».

Queste le principali misure in vigore in Piemonte in Zona Arancione

SCUOLA

Didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie.

Didattica in presenza per le scuole superiori al 50%.

SPOSTAMENTI

Sì agli spostamenti all’interno del proprio Comune senza autocertificazione, che si raccomanda però di evitare se non necessari.

Vietato spostarsi sia dal proprio Comune che in entrata e in uscita da una Regione all’altra, salvo che per lavoro, studio, salute o necessità.

Consentiti gli spostamenti dai Comuni con meno di 5000 abitanti per una distanza non superiore ai 30 km, ma non verso i capoluoghi di provincia.

Consentita la visita a parenti e amici, solo all’interno del proprio Comune e nel limite di due persone, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

ATTIVITÀ MOTORIA

Consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e l’attività sportiva all’aperto, ma solo in forma individuale.

Aperti i centri sportivi, mentre sono chiusi impianti sciistici, piscine e palestre.

ATTIVITÀ COMMERCIALI

Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 18 per i bar, fino alle ore 22 per i ristoranti, mentre è sempre permessa la consegna a domicilio.

Apertura dei negozi al dettaglio e chiusura nel weekend dei centri commerciali (ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, fiorai, tabaccherie, edicole e librerie presenti al loro interno).

Apertura dei parrucchieri e dei centri estetici.

Apertura dei mercati anche extra-alimentari.

Sospensione delle attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

CULTURA

Chiusura di musei e mostre, teatri e cinema.

Si naviga a vista a Roma come a Torino

Pure Vittorio Bertola voterà, se candidato Lo Russo. Tra i primissimi pentastellati non si spreca nelle critiche a Chiara Appendino. Tra i due non c’è mai stato un buon rapporto.

Difatti Chiaretta lo ha ” fregato ” per la candidatura a Sindaco. Erano i tempi in cui Casaleggio e Beppe Grillo sostenevano le consultazioni on line. Ma per Lei fecero uno stampo. È Lei la candidata punto e basta.  Bettola ci rimase molto male e come si diceva una volta, refluì’ nel privato. Ora ritorna sostenendo  che Mauro Salizzoni, pur essendo un grande, sarebbe troppo condizionato dai pentastellati. Niente da dire, molte volte i grandi amori si trasformano in grande odio. Indubbiamente, ma in queste ore che succederà a Roma? Matteo Renzi ha varcato il Rubicone e bisogna anche vedere se ha fatto saltare i ponti dietro se’.
Nicola Zingaretti furibondo e netto : mai più alleati con il Toscanaccio. Bene , ma aveva anche detto a Salvini che per lui si poteva subito andare a votare. Non si è votato. Aveva detto va bene l’alleanza con Grillo ma mai presidente del Consiglio Conte.  Conte sta facendo ancora il Presidente del Consiglio. Ancora per poco , dicono i più. Ma anche qui , non è detta l’ultima parola. Avreste mai detto che Mastella e Brunetta avrebbero salvato il posto a Giggino ( la barzelletta d’Italia) Di Maio? Sembrerebbe che butti così. Si può continuare in eterno. Di Battista mai con Salvini. Tornato dal suo giro per il Mondo , mai con il Pd ed ora ad elezioni dietro l’angolo dice ai suoi pentastellati un posto e anche per i miei come la Lezzi.  Elezioni assicurate? Non direi proprio.
Facciamo due conti.  Se si votasse i posti a disposizione scenderebbe da circa 1000 a circa 600. Con lo stesso e decisamente vergognoso sistema elettorale. A questo punto direi che tranne la Meloni, non c’è nessuno che vuole andare a votare. Il perché è facile da capire. Primo: decidono 5 o al massimo 6 persone le candidature.  Poi ci sono molti pretendenti per pochi posti. Se i cosiddetti responsabili non sono sufficienti per salvare questo governo, a Conte non rimarrebbe altro che le dimissioni. Indubbiamente vittoria di Matteo Renzi, ma per non essere una vittoria di Pirro ci dovrebbe essere un altro governo. Sembrerebbe che la strada per un nuovo governo senza Conte sia impossibile.  Ma non è detto. Le vie del signore sono infinite. Altra cosa , sicuramente l’Europa e non solo l’Europa sta telefonando a chi di dovere per una rapida soluzione. Ma ….insomma, diciamocelo, è solo tutta colpa di Matteo Renzi? Non mi sembra. Diciamola in altro modo, qualche timidezza l’ha avuta anche il nostro ridanciano Zingaretti. Anche qui , del resto,  come si sa, chi nasce tondo non muore quadrato. E chi voleva una pletora di trecento consulenti per gestirsi i fondi europei non mi pare la persona più adatta per gestire il tutto.
Allora? Voglio proprio vedere se avranno le  palle di andare alle politiche anticipate. Sento già i miei “amici ” di sinistra sbrindellata, mica vuoi fare vincere Matteo Salvini.  Va bene , avete ragione , ma mi sa che l’unica alternativa al non votare è trovare una quadra con quel caratteraccio di Matteo Renzi. Piaccia o non piaccia i numeri, almeno in senato non ci sono.  Un po’ come la scelta del candidato a Sindaco di Torino. O il pd fa le primarie o in qualche modo deve scegliere facendo delle scelte votando al suo interno.  Le cose si complicano  con l’auto candidatura della Pentenero che incassa l’appoggio della zarina Mercedes Bresso.  Non finisce qui. Persino Giorgio Ardito l’appoggia. Il prof Andrea Giorgis è  defilato.  Ha già molti problemi politici da risolvere, non ultimo capire cosa vuole e soprattutto cosa dice Bonafede,  il più grande ed inconsistente Ministro della giustizia. Chi a sinistra  vuole, desidera dialogare con i cinquestelle produce un solo effetto: la proposta fa acqua da tutte le parti.  Forse se ne è accorta Anna Rossomando che chiede rinforzi a Roma, da parte dei romani del pd. Incertezza totale e si naviga vista sia a Torino che a Roma. Non mi pare una bella cosa. In particolare perché i torinesi come gli italiani avrebbero bisogno di certezze.

Patrizio Tosetto 

Orgoglio ispanico

Caleidoscopio rock Usa ?? Anni ‘60

Nella storia del rock americano degli anni Sessanta compaiono svariati e considerevoli contributi dalla componente ispanica (in primis in sud California, in Texas e naturalmente in New Mexico);

si può notare come non fosse raro trovare bands incentrate su almeno 2 o 3 fratelli ispanici che costituivano la spina dorsale dei gruppi, soprattutto nelle sezioni ritmiche. Come corollario ne derivava che ci fosse dunque un più ampio contesto ispanico nell’ambito dei managers musicali, dei talent scouts, degli intermediari e delle stesse etichette discografiche. Qui ci soffermiamo sul catalogo di un’etichetta musicale dell’area di San Antonio davvero “ispanica nell’anima”, la Pa-Go-Go; dalla vita breve (un anno e mezzo circa) ma intensa, seppe includere esperienze musicali davvero interessanti per il periodo, sia sul versante latin che su quello rock.

Il nome stesso dell’etichetta indicava le iniziali dei soci, ossia Joe “Pato” Gonzales e altri due Gonzales (probabilmente non imparentati col primo): Manuel e Rudy “Tee” Gonzales (quest’ultimo leader della band “Rudy & the Reno Bops”). Ma l’asso nella manica era la moglie di “Pato”, Lillian Gonzales, che dall’area di origine di Saginaw (Michigan) teneva vivi i rapporti con svariate bands del Midwest tramite la compagnia di management Gonzales & Gonzales. Ecco spiegato il “mistero” per cui parte dei gruppi dell’etichetta texana Pa-Go-Go fosse del Michigan e dintorni.

Ecco quindi il catalogo Pa-Go-Go, non del tutto completo ma già con molteplici integrazioni emerse nel corso degli anni, grazie a ritrovamenti di numeri di catalogo che parevano ormai irrecuperabili:

101 – Danny & the Tejanos – “Mi otra movida” (polka) / “Con esta copa” (ranchera)
102 – Question Mark & the Mysterians – “96 Tears” / “Midnight Hour” (apr. 1966)
103 – Sir David & His Knights – “Shotgun” / “All My Love” (D. Camarillo, Ed. Arguello Pub.)
104 – Fernando Y Juan – “Se te llego tu dia” / “Vuela vuela Palomita”
105 – Chavez & the Chevelles – “Buscando Una Estrella” / “El Trenesito”
106 – Danny & The Tejanos – “Confecion” / “Mundo raro”
107 – Little Henry & His Band – “No soy tu arroz con pollo” (I. Lopez) / “Amor sin medida” (J.  Jimenez)
108 – Sonny Ace – “Ya volvio la Palomita” (L. Guerrero) / “Sandra” (M. Linan)
109 – Vince Cantu & the Nu-Dominoes – “Hermosisimo Lucero” / “Negra Jornada”
110 – Al Pinckney & the Exclusives – “Coasting” / “La-Hai”
111 – Chavez & the Chevelles – “Pido” / “Angelitos Negros”
112 – Danny & the Tejanos – “Listen, Sweet Thing” / “What’s the Word” (D. Martinez)
113 – Conjunto Los Galantes de Manuel Gutierrez – “Contestaction a ‘Me Voy Lejos’” / “Ellas”
115 – Freddie Fender & His All Stars – “Cool Mary Lou” / “You Are My Sunshine”  (1966)
116 – Fernando Y Juan – “Amor Necio” / “Devolucion”
117 – Little Henry & His Pa-Go-Go Band – “Hello Young Lovers” / “The Masquerade Is Over”
118 – The Staffs – “Another Love” / “I Just Can’t Go to Sleep”  (1966)
120 – Rocky Gil & The Bishops – “Gritenme Piedras Del Campo” / “Amor Por Corello”
121 – Count and the Colony – “Can’t You See” (D. Brown, B. Burden) / “That’s the Way” (L. Wheatley, B. Burden)   (1966)
201 – Count and the Colony – “Say What You Think” / “Symptoms of Love” (ott. 1967)

Gian Marchisio

Settantenne ruba portafogli in farmacia

Mercoledì mattina, un uomo acquista in una farmacia di Via Sanremo alcuni prodotti ed esce dall’esercizio.

Ben presto si rende conto di aver dimenticato il portafogli sul bancone del negozio e ritorna. Lì, però, riscontra che il portafogli non c’è più; qualcuno lo ha portato via.

La visione delle immagini del sistema di videosorveglianza permettono di appurare che a impossessarsi del portafogli è stata, pochi minuti dopo l’uscita dalla farmacia della vittima, una settantenne italiana la quale, dopo essersi guardata attorno ha preso e occultato quanto dimenticato dal malcapitato. La donna, però, ha fatto degli acquisti fornendo il codice fiscale, cosa che permette agli agenti del Commissariato Mirafiori di rintracciarla. La settantenne, residente nel quartiere, ammette le proprie responsabilità, giustificando il gesto con le difficoltà economiche attraversate e riferendo di aver già speso il denaro per fare la spesa.

Penultima giornata di campionato del girone d’andata

te Sabato 16 gennaio ore 18
Torino-Spezia
Domenica 17 gennaio ore 20.45
Inter-Juventus

Qui Juve: bianconeri carichi e concentrati per la supersfida contro la corazzata Inter.Gli uomini di Pirlo scenderanno in campo con il modulo 4-4-2.Ancora assenti,per positività al coronavirus,Alex Sandro,De Ligt, Cuadrado e Dybala infortunato.
Szczesny tra i pali,i 4 in difesa a partire da destra saranno Danilo,Bonucci,Chiellini,Frabotta
I 4 di centrocampo Chiesa,Betancour,Rabiot e Ramsey
In attacco il tandem Ronaldo Morata.
L’obbligo dei 3 punti fa sì che la Juve giocherà una partita d’attacco imperniata sul possesso palla a centrocampo e le ripartenze veloci dalla difesa:davanti ci penserà la fisicità di Morata e l’immensa classe di Ronaldo.Intanto nessuna novità dal mercato.Il ds Paratici ha fatto chiaramente capire che non c’è fretta per l’acquisto della quarta punta.Il gong finale di questa sessione sarà il 1 febbraio alle ore 20.

Qui Toro: granata ancora in doppia seduta tecnico tattica in vista di una gara che dovranno assolutamente vincere.Altrimenti lo spettro della retrocessione in serie B sarà sempre più veritiero e concreto.Arriverà il neopromosso Spezia che naviga in piena zona salvezza,squadra che gioca e fa giocare.Il Toro non ha ancora vinto in casa in questo campionato.Spazio al 3-5-2.Mancheranno Vojvoda infortunato e Rincon squalificato.Formazione fatta con Sirigu tra i pali,cerniera difensiva composta da Izzo,Lyanco e Bremer
Terzini Singo e Rodriguez,terzetto di centrocampo composto da Lukic,Segre e Linetty,in attacco Belotti e Verdi.
Dal mercato nessuna novità.O arrivano un paio di giocatori funzionali al progetto salvezza,altrimenti è meglio rimanere così,valorizzando chi è già in casa.Cairo e Vagnati sono stai chiari in proposito.

Vincenzo Grassano

Nuova disciplina per enoteche regionali e strade del vino

Assessore Protopapa:  “Enoteche e strade del vino e del cibo diventano punto cardine della promozione locale delle eccellenze eno-agroalimentari del Piemonte e del paesaggio rurale”

Il Piemonte si dota di una nuova disciplina del sistema delle Enoteche regionali, Botteghe del vino, Cantine comunali e Strade del vino e del cibo. Lo ha stabilito la Giunta regionale il 15 gennaio su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa.

La disciplina è stata approvata dalla Giunta in attuazione dell’articolo42 della legge regionale n. 1/2019, il Testo unico sull’agricoltura e ha l’obiettivo di delineare un nuovo modello di promozione dei vini e delle produzioni agroalimentari sul territorio piemontese.

Vengono individuati otto ambiti territoriali di attività delle Enoteche regionali, caratterizzati da vocazione viticole e denominazioni di origine e sono:

1. Langhe e Roero, 2. Monferrato, 3. Torinese e Monferrato, 4. Alto Piemonte, 5. Doglianese e Alta Langa cuneese, 6. Terre Derthona e Gavi, 7. Saluzzese e Pinerolese, 8. Verbano, Cusio, Ossola.

I primi quattro ambiti si riferiscono ai territori ad alta vocazione vitivinicola e comprendono le aree di azione delle 15 Enoteche regionali attualmente riconosciute, mentre i restanti ambiti non presentano ad oggi alcuna enoteca regionale.

La nuova disciplina permetterà all’interno dello stesso ambito territoriale di avere un coordinamento delle attività promozionali, fino ad oggi svolte da una moltitudine di soggetti con il rischio di dispersione delle risorse. – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa – Le Enoteche regionali e le Strade del vino e del cibo possono infatti diventare i punti cardine della promozione locale delle eccellenze eno-agroalimentari del Piemonte e del paesaggio rurale, con l’obiettivo di migliorare la percezione dell’immagine del Piemonte da parte dei consumatori, dei turisti italiani e stranieri, del mondo dell’informazione. Inoltre l’individuazione di nuovi ambiti nell’Alessandrino, Cuneese, Torinese, nel Vco, vuole essere uno stimolo per migliorare la promozione turistica dei nostri territori”.

La disciplina approvata prevede che le Enoteche regionali siano promotrici non solo dei vini di qualità del territorio di riferimento ma anche dei prodotti agroalimentari di qualità, dei prodotti biologici e tipici locali, e del paesaggio rurale. Enoteche e Strade del vino saranno il punto di riferimento della programmazione promozionale all’interno dell’ambito territoriale coinvolgendo le Botteghe del vino, le Cantine comunali, i Consorzi di tutela vitivinicoli e dei prodotti agroalimentari, i consorzi di tutela dei prodotti tipici, le associazioni di produttori e i Distretti del cibo riconosciuti, gli ecomusei, i soggetti che operano per la valorizzazione delle eccellenze naturalistiche e artistiche-culturali.