ilTorinese

Ruffino (Fi): “La maggioranza non più maggioranza volta le spalle al Paese”

Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia, commenta la situazione politica:

     La maggioranza non più maggioranza rimasta incollata al presidente Conte ha voltato le spalle al Paese. Lo conferma la ricerca affannosa dei numeri al Senato, senza i quali il governo non esiste più. Di altri e più importanti numeri, quelli del Recovery Plan, il governo ha smesso di occuparsene, e forse non è un male visto i modi sbagliati e frettolosi mostrati. Chi invoca il voto, dalla maggioranza o dall’opposizione, mostra una grande irresponsabilità verso il Paese. Un’irresponsabilità tanto maggiore quando viene da una maggioranza ostinata nel difendere Conte come “punto di equilibrio”. Tutta qui la preoccupazione dell’on. Orlando? Per un Paese che tutti riconoscono sofferente, fustigato da una crisi pandemica con devastanti propaggini economiche e ripercussioni sociali ancora da misurare, la preoccupazione maggiore di un dirigente di partito è tutta nella conservazione di un “punto di equilibrio” politico? Sanno nel Pd e nel M5s che senza varare alcune riforme – dalla giustizia alla burocrazia, dalla sanità al mercato del lavoro – l’Italia non vedrà il becco di un centesimo del Recovery Plan? E questo lo dice il ministro delle Politiche europee, Enzo Amendola, dello stesso partito di Orlando. Vedano di parlarsi e di chiarirsi, perché i tempi dell’Europa non coincidono con i tempi delle liturgie stucchevoli della politica italiana.

Il concerto del Teatro Regio per il Giorno della Memoria

Mercoledì 27 Gennaio 2021 ore 11 e ore 18 Streaming gratuito su www.teatroregio.torino.it

 «Se il teatro si chiude in se stesso e non incide nelle problematiche della comunità, non assolve la sua funzione, la sua missione sociale di istituzione culturale», così Rosanna Purchia, Commissario straordinario del Teatro Regio, esprime la visione che anima l’impegno del Teatro per i ragazzi e i giovani e anticipa la ripartenza della Stagione educational che si inaugura con il Concerto per il Giorno della Memoria mercoledì 27 Gennaio in un doppio appuntamento alle ore 11 (per i ragazzi delle scuole superiori) e alle 18 in streaming gratuito su www.teatroregio.torino.it.
Ogni 27 gennaio si celebra il “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi di concentramento. La simbolica data rimanda al 27 gennaio del 1945, quando i primi soldati sovietici entrarono ad Auschwitz e resero pubblico l’atroce scempio perpetrato dal regime nazista.
Il Teatro Regio, che da anni partecipa alle iniziative dedicate dalla Città di Torino al Giorno della Memoria, quest’anno propone un concerto di cui è protagonista assoluto il Coro Teatro Regio Torino diretto dal Maestro Andrea Secchi. Il concerto sarà introdotto da Sebastian F. Schwarz, Direttore artistico del Teatro.
Il programma è interamente dedicato a Viktor Ullmann, compositore, direttore d’orchestra e pianista austriaco, ebreo di origini slesiane. Il Coro del Regio esegue Dieci brani yiddish ed ebraici per coro, che prevede: due canti cassidici per coro femminile Hal’a, jarden (Scorri, fiume Giordano) e Ura, ura, Jissrael (Avanti, Israele!); tre canti yiddish per coro maschile As der Rebe elimelech (Quando il rabbino Elimelech), Scha schtil (Shhh, silenzio!) e Fregt di welt (Il mondo si domanda); tre canti yiddish per coro femminile Jome, Jome (Jome, Jome), Du solst nischt gejn (Non dovresti andare) e Du Mejdele (A te, bella fanciulla); due canti ebraici per coro misto Anu olim (arza) (Torniamo a casa) e Elijahu hanaawi (Elia il profeta).
Allievo di Zemlinsky e Schönberg, Viktor Ullmann (1898-1944) negli anni giovanili condusse una brillante carriera musicale. Nel 1942 venne trasferito nel campo di concentramento di Theresienstadt, dove, in qualità di Responsabile dello Studio per la Nuova Musica, ebbe modo di scrivere e rappresentare numerose composizioni di vari generi. Il 16 ottobre 1944 fu trasferito nel campo di concentramento di Auschwitz, dove morì due giorni dopo.
I dieci brani proposti sono arrangiamenti per coro a cappella di canzoni ebraiche, yiddish e cassidiche composti in quel luogo, che lo stesso Ullmann definì uno stimolo, non un impedimento, alle proprie attività musicali: «in nessun modo ci siamo seduti sulle sponde dei fiumi di Babilonia a piangere; il nostro rispetto per l’Arte era commensurato alla nostra voglia di vivere; sono convinto che tutti coloro, nella vita come nell’arte, che lottano per imporre un ordine al Caos, saranno d’accordo con me». Il concerto resterà disponibile sul sito del Teatro Regio per chiunque desideri rivederlo e riascoltarlo.

La Democrazia Cristiana e il partito di Conte

Caro Direttore, la Democrazia Cristiana, rappresentata dal suo Segretario politico Renato Grassi e dal suo Segretario amministrativo, legale rappresentante, Mauro Carmagnola, avuto sentore, da notizie diffuse dal Tg5, edizione pomeridiana, del 22 gennaio scorso, che l’Udc stia “trattando” la cessione del simbolo dello scudo crociato al premier prof. Conte, quale logo per un eventuale suo partito.

Ritenuto che proprietario del simbolo, caratterizzato dal logo con scudo crociato e la scritta
Libertas e Democrazia Cristiana, simbolo disegnato dal giovane avvocato Giuseppe Alessi,
che ne scrisse anche lo Statuto e nel cui studio a Caltanissetta, nell’ottobre 1943 , si svolse il
primo congresso regionale e nazionale, e che ha identificato da sempre, ossia dal momento
della sua nascita, il partito della DC , appunto da De Gasperi in poi, e che ne ha
accompagnato le attività politiche e le campagne elettorali, fino al 1993, è la Democrazia
Cristiana.

-Che la decisione presa il 26 luglio del 1993, Segretario Mino Martinazzoli, di non dare più
seguito alle attività statutarie e all’azione politica della DC, come sancito da consolidate
sentenze della magistratura, non è stata giudicata legittima, dichiarando che “la DC non si
è mai sciolta”.perché adottata da un organo non titolato, a norma di Statuto, a tale
deliberazione,

-Che gli anni successivi all’apparente scioglimento, per una serie di accidenti arbitrari e mai
riconducibili a deliberazioni statutarie del partito, hanno visto, pur in assenza di titolo
legittimo e di correlati legittimi poteri traslativi, l’adozione in uso di tale simbolo da parte
dell’Udc, approfittando della mancata partecipazione nelle competizioni elettorali della DC.
-Che,la DC, non essendosi mai sciolta, è rimasta titolata, in qualsiasi momento, a riprendere
la propria azione e rappresentanza politica.

-Che diversi sono stati in questi ultimi venti anni i tentativi esperiti e ,precipuamente in
quest’ultimo decennio, per la sua riorganizzazione.

-Che con asseverazione giudiziale del 2016, che ne ha indicato la conformità al proprio
Statuto e alla normativa in materia, la DC ha riavviato le attività statutarie e l’azione politica e
il connaturato uso del simbolo, con la celebrazione del XIX Congresso che ha visto eleggere
Renato Grassi, suo Segretario politico.

-Che pertanto, considerato che la ripresa dell’attività statutaria e politica della Democrazia
Cristiana non può avere piena espressione se non con l’uso del proprio simbolo, ossia
quello con cui è stata da sempre conosciuta e con cui elettoralmente veniva identificata e,
non essendosi mai sciolta, ha precipuo e legittimo diritto a identificarsi davanti agli elettori
con il medesimo simbolo con cui è storicamente conosciuta.

Tanto premesso, quali rappresentanti della DC,come sopra specificato, confidano nel
fatto che tali notizie siano il frutto di fraintendimenti sforniti di fondamento.
Esprimono comunque stupore e preoccupazione per il nocumento e grave danno che
un tale paventato atto crea al legittimo esercizio ed uso dell’ originario e mai traslato
diritto che vanta sul simbolo la Democrazia Cristiana.

Democrazia Cristiana

Venaria: cani e decoro urbano, parla il sindaco

Il tema della pulizia delle strade e marciapiedi della città, è molto sentito dai venariesi. Gettare rifiuti o depositarli nei luoghi non preposti allo smaltimento, è, oltre che un problema di decoro, anche un tema di civiltà. Questa Amministrazione comunale tiene a sottolineare le azioni che si stanno praticando. In questi giorni gli agenti della Polizia municipale stanno controllando il rispetto del decoro urbano da parte dei nostri concittadini.

Dichiara il sindaco, Fabio Giulivi «Lo abbiamo già comunicato qualche settimana fa, attraverso una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione: vogliamo sistemare questa Città e mantenerla pulita, sanzionando gli eventuali trasgressori. I controlli verranno fatti, oltre che sull’abbandono dei rifiuti fuori dagli appositi spazi, anche sulle deiezioni canine che hanno trasformato alcune piazze e viali della nostra città, in veri e propri gabinetti canini a cielo aperto. Ripeto, la responsabilità non è dei nostri amici a 4 zampe, ma di alcuni padroni che, incuranti del rispetto verso gli altri, se ne vanno lasciando sporca la città.Pertanto, agenti in borghese stanno girando per la città, sanzionando i trasgressori».

Si ricorda inoltre che l’art. 22 comma 1 del regolamento di Polizia urbana e l’art. 24 comma 5, prevedono la sanzione anche per il mancato uso del guinzaglio, dell’iscrizione all’anagrafe canina e la mancanza di microchip, oltre, naturalmente, a punire per le deiezioni non raccolte.

Portare in giro un cane senza guinzaglio è un rischio perchè potrebbe inavvertitamente attraversare la strada e mettere in pericolo la sua incolumità. Altresì, l’animale potrebbe aggredire od esser aggredito da altro cane e tanti altri pericoli. «I cani possono esser lasciati liberi nelle aree sgambamento cani, o in aree private e, – continua Giulivi – proprio sulle aree sgambamento cani, stiamo facendo un’opera di ricognizione e valutazione per modificarle ed implementarle ove mancanti. L’altro problema dei cani lasciati liberi è che spesso vanno a fare i loro bisogni molto lontano e i padroni non li seguono lasciando sporca la città. Questa Amministrazione è totalmente a favore degli amici a 4 zampe e nei prossimi mesi ci saranno molti provvedimenti che seguiranno le indicazioni del programma elettorale. Stiamo anche valutando di poter consentire l’accesso ai cimiteri cittadini proprio ai cani al guinzaglio, come capita in tanti altri Comuni italiani. Non possiamo però tollerare una città sporca, che penalizza proprio quei concittadini che tanto si impegnano per rispettare i regolamenti ed il decoro urbano. Dateci una mano a mantenere pulita questa città. Se tutti rispettano le regole, non verrà emessa nemmeno una multa!».

(foto Mario Alesina)

A Torino picco di consegne postali legate all’e-commerce

Nel mese di dicembre Poste Italiane ha consegnato 27 milioni di pacchi, di cui 20 milioni legati all’e-commerce, quasi 10 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2019 (+56%).

Importante il contributo derivante dalle lavorazioni in provincia di Torino dove si è registrato un picco di consegne del +80% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Numeri da record che confermano lo sforzo logistico messo in atto dall’Azienda   e la strategia vincente avviata  negli ultimi anni  per rafforzare la leadership nei servizi per l’e-commerce.

Come annunciato dall’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, è entrato da poco in funzione un centro di smistamento a Roma e, nel primo trimestre del 2021, sarà operativo un  nuovo hub a Milano.

Inoltre, Poste Italiane ha concluso accordi con due startup innovative: Milkman, piattaforma logistica specializzata per le consegne personalizzate, e con il vettore digitale sennder GmbH, start-up tedesca tra le più innovative del settore in grado di offrire soluzioni efficaci nel trasporto a lungo raggio a pieno carico.

Di pari passo con il potenziamento dei servizi per l’e-commerce, Poste Italiane sta rinnovando la propria flotta per ridurre l’impatto ambientale legato alle proprie attività: l’obiettivo è arrivare a 26 mila mezzi a basso impatto ambientale entro il 2022 in particolare per le attività di recapito dei portalettere e per il trasporto delle merci.

“Il Museo dell’Artiglieria deve tornare alla Cittadella (e farlo in tempi brevi)”

Magliano: “Lunedì in Consiglio Comunale la mia nuova interpellanza sul tema”

Caro direttore, centotrent’anni: da tanto dura il vincolo che impone di destinare la Cittadella a sede Museo Storico Nazionale d’Artiglieria.

Questa condizione fu posta al momento della cessione del bene al Comune di Torino (1891): dal 2008, tuttavia, data di inizio dei lavori di ristrutturazione, tutti gli allestimenti e i documenti sono sono stati trasferiti presso la Caserma “Carlo Amione” in piazza Rivoli. Qui, le condizioni di contesto non sono adatte non dico all’esposizione, ma forse neanche alla conservazione di un patrimonio storico-culturale di tale prestigio, natura e dimensione; lo stesso locale messo a disposizione dell’Associazione Amici del Museo (la cui attività è ferma da due anni) quale ufficio e archivio è stato dichiarato inagibile. Torno lunedì in Consiglio Comunale, dopo i quesiti da me discussi nel 2018, a presentare un’interpellanza sul tema. Non pare siano stati avviati studi per un riallestimento museale della parte già agibile della Cittadella: per il rifacimento, ritenuto indispensabile, del padiglione laterale manca ancora il finanziamento (circa 10 milioni di euro): tempi lunghi, dunque? Quanto esattamente? Urge sollecitare il Ministero della Difesa a utilizzare al più presto il Mastio per ripresentare al pubblico il patrimonio del Museo. Mi aspetto risposte puntuali e convincenti: il Museo dell’Artiglieria deve tornare a far parte a pieno titolo del patrimonio culturale e dell’offerta turistica di Torino.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino

Il “filo nero” di Seeyousound Festival

International Music Film Festival. 19 – 25 febbraio 2021: online sulla piattaforma streaming PLAYSYS. TV

 

Focus BLACK LIVES MATTER

 

A un mese dal via SEEYOUSOUND International Music Film Festival svela il filo nero che attraverserà la settima edizione dando corpo a un percorso trasversale tra le varie sezioni del festival, comprendendo i concorsi e le rassegne non competitive. Lungo i 7 giorni di festival il focus BLACK LIVES MATTER permetterà di rintracciare lo spirito black in ogni nota, in ogni fotogramma dei titoli che Seeyousound propone all’interno del programma 2021, per unire realtà solo apparentemente lontane che grazie alla musica sanno diventare universali.

 

Dal 19 al 25 febbraio SEEYOUSOUND – che come sempre ricompone un universo cinematografico e musicale fatto di lungometraggi di finzione, documentari e film brevi, biopic e videoclip – ci condurrà in un viaggio nel significato più ampio di musica “black”. Il festival sarà disponibile interamente online sulla piattaforma streaming VOD PLAYSYS.TV per il pubblico di tutto il territorio nazionale.

Che #BlackLivesMatter non fosse uno slogan nato per protestare contro l’uccisione di George Floyd del 25 maggio 2020 è cosa nota. Il discorso è iniziato con i primi commerci di schiavi e tramite la musica è stato tenuto vivo anche nei brani non esplicitamente politici e in luoghi lontani dagli infuocati Stati Uniti degli ultimi mesi.” spiega Carlo Griseri, direttore del festival e curatore di Into the Groove “Nel focus ci saranno le proteste contro le violenze del Sistema e della polizia sugli afroamericani ma anche le generazioni di “neri a metà” italiani (Mario Musella e James Senese, in primis), le radici più pure della musica e le sue declinazioni più attuali, le note che i migranti africani hanno portato con sé nei loro viaggi e molto altro ancora.”

 

La musica è terreno di incontro, capace di rompere i confini dei retaggi culturali e spezzare catene; un percorso di liberazione che ha sempre avuto un grande alleato: il jazz. La storia di uno dei più importanti jazz club al mondo è al centro di Ronnie’s di Oliver Murray – presentato in anteprima italiana nel concorso LONG PLAY DOC. Il film esplora 60 anni del club, nato nel 1959 in un seminterrato di Soho a Londra, che ha ospitato leggende musicali, tra cui Ella Fitzgerald, Chet Baker, Nina Simone e Miles Davis; e che ancora oggi porta il nome del sassofonista Ronnie Scott, celebrando un artista “pietra angolare” della scena jazz britannica scomparso nel 1996.

Il focus è fortemente presente anche nella sezione INTO THE GROOVE con Everything: The Real Thing Story, acclamato film di Simon Sheridan che racconta la storia vera della prima rivoluzione della musica nera in Gran Bretagna ad opera dei The Real Thing, padroni delle classifiche mondiali degli anni ’70; e Osannaples di M. Deborah Farina che celebra i 50 anni di carriera della band partenopea Osanna, che tra hard-rock e psichedelia ha creato un autoctono progressive-rock gettando le basi del Naples Power, e che include un demo inedito di Pino Daniele. Rispettivamente anteprima italiana e anteprima assoluta, a questi due documentari fuori concorso si aggiunge il cortometraggio d’animazione En Rang Par Deux di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti e Viola Mancini, prodotto dal CSC Animazione di Torino.

 

Due i titoli #BlackLivesMatter in RISING SOUND – Trans Global Express, sezione non competitiva che esplora le sonorità del continente africano in un viaggio alla scoperta di nuove commistioni tra strumenti musicali e nuove tecnologie: CONTRADICT Ideas for a new world ha portato in Ghana i registi svizzeri Peter Guyer e Thomas Burkhalter alla scoperta di una new wave che grazie a strumenti a basso costo e a internet, registrano e diffondono musica con cui reclamano un nuovo ruolo per l’Africa; e Lisbon Beat di Rita Maia e Vasco Viana che si muove nella periferia di Lisbona, città di complesse lotte identitarie con una vibrante scena musicale afroportoghese che unisce generazioni tra passato e futuro; nel film spicca Dj Nigga Fox con la sua batida portoghese.

 

La sfumatura black non manca anche in SOUNDIES, contest di videoclip curato da Alessandro Battaglini, che da quest’anno riveste anche il ruolo di vicedirettore del festival. Il focus si sviluppa in una tracklist di titoli fuori concorso che guardano dritto in faccia ai temi più caldi del movimento black e ancora, in concorso, Sixteen di J Lord. Il rapper classe 2004, napoletano afrodiscendente, con questo pezzo dipinge un affresco pulsante del contesto in cui vive con un suono potente e pulito che guarda direttamente all’hip-hop americano.

 

Per 7 giorni SEEYOUSOUND farà risuonare in tutta Italia l’eco di voci e strumenti inconfondibili, di storie e vite immortali, protagonisti della selezione di film che compongono il programma 2021 del festival internazionale di cinema e musica. Dopo la sperimentazione di Seeyousound On The Road – che ha portato il format del festival torinese nelle principali città italiane da Milano a Palermo, Firenze e Lecce – la musica di SEEYOUSOUND si potrà guardare ovunque, semplicemente on demand su PLAYSYS.TV (biglietto singolo 3,99€; abbonamento festival 35€; abbonamento sostenitore 45€ con t-shirt e pin su www.seeyousound.org e www.playsys.tv).

La piattaforma streaming, nata dall’esperienza di Seeyousound, proporrà lungometraggi e documentari, materiali d’archivio e prodotti cross-mediali incentrati sulla musica, destinati al pubblico italiano e disponibili da tutto l’anno all’indirizzo playsys.tv.

 

INFO www.seeyousound.org > info@seeyousound.org > facebook.com/SEEYOUSOUND > instagram.com/seeyousoundfestival > twitter.com/seeyousound

Nel terzo trimestre si attenua il calo dell’export nei distretti piemontesi

Il terzo trimestre 2020 registra il calo delle esportazioni rispetto ai  primi due trimestri nei dodici distretti e nei due poli tecnologici del Piemonte.

Il comparto agroalimentare sale rispetto allo stesso periodo del 2019 e le difficoltà maggiori riguardano l’oreficeria e il tessile.

 

I dati del terzo trimestre dello scorso anno, elaborati dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, disegnano un quadro delle esportazioni con perdite  più contenute rispetto ai primi sei mesi dell’anno.

Le perdite subite nel 2020 sono il prezzo delle difficoltà legate alla pandemia.

In Piemonte quasi mille imprese in meno

Sono un migliaio in meno le imprese in Piemonte.

I dati, riferiti al 2020, sono del Registro imprese delle Camere di commercio, dal quale emerge un crollo sia delle iscrizioni sia delle cessazioni: sono nate 20.942 aziende, ossia  il 19,4% in meno rispetto al 2019, e  le cessazioni sono state 21.913 (-20,3% ).

Tra i settori in crescita  il turismo (+0,74%) e le costruzioni (+0,83%). Il commercio scende del -1,04%, l’industria e l’agricoltura registrano flessioni più consistenti,  pari a -1,46% e -1,47%. Invece la provincia di Torino segna una sostanziale stabilità (+0,16%).

Pacchi alimentari alle famiglie bisognose

Oltre 60 famiglie torinesi sabato hanno ricevuto il  pacco alimentare dai volontari di Sol.Id Onlus.

“Anche oggi siamo riusciti a dare un pacco alimentare a tutte le  famiglie torinesi che, mensilmente, aiutiamo – hanno dichiarato i
volontari di Sol.Id – purtroppo le persone che ci chiedono aiuto sono in  continuo aumento e, a causa delle continue chiusure forzate, molti sono
negozianti che hanno perso tutto.”

“Le istituzioni hanno abbandonato queste persone, ma noi non lo faremo –  ha concluso la Onlus – ogni mese attraverso le raccolte e le consegne
alimentari garantiremo il pacco alimentare a chi ne avrà bisogno.”