ilTorinese

Lo straordinario mondo a colori nella fotografia di Robert Capa

In mostra a Torino a palazzo Chiablese 

Con la riapertura al pubblico dei musei italiani si può nuovamentegodere di una grande mostra che la Città di Torino offre ai suoi visitatori su uno dei più importanti maestri della fotografia del Novecento, Robert Capa. È ospitata a Palazzo Chiablese fino al 30 maggio prossimo.

L’esposizione,  che comprende una raccolta di oltre 150 immagini a colori dell’artista, appunti tratti dalle riviste e lettere personali, è nata sulla base di un progetto realizzato da Cynthia Young, curatrice della collezione presso il Centro Internazionale di Fotografia di New York, e si propone di illustrare il particolare approccio di Capa ai nuovi mezzi fotografici, oltre alla sua capacità, assolutamente straordinaria,  di integrare il colore nei reportage, che realizzò tra il 1940 e il 1954, anno della sua morte.

Robert Capa è considerato internazionalmente uno dei più grandi maestri della fotografia in bianco e nero, anche se fino alla morte lavorò anche con pellicole a colori. Alcune sue fotografie furono pubblicate sulle riviste dell’epoca. Protagonista di questa personale è l’opera  a colori di Capa, forse meno nota ma altrettanto interessante, accanto ai problemi tecnici di sviluppo e stampa e a quelli di reperibilità delle pellicole. Nella Relazioneannuale degli azionisti della Magnum del 15 febbraio 1952, Capua esprimeva il suo convincimento relativo a “un sicuro sviluppo verso il colore”. Le fotografie in mostra provengono da diapositive a colori realizzate tra gli anni Quaranta e i Cinquanta. Dopo la scansione i colori sono stati corretti a causa di piccole variazioni che hanno provocato un’alterazione a molte pellicole Ektachome.

Le prime immagini del percorso espositivo risalgono alla seconda guerra mondiale e fanno da contraltare alle più note fotografierealizzate da Capa in bianco e nero. Una delle più celebri e belle,datata 1942, mostra un marinaio intento a fare segnali a un’altra nave di un convoglio alleato durante una traversata atlantica. Nella sezione intitolata “Stati Uniti” viene fatto un passo temporale indietro ed è possibile ammirare  alcuni scatti da lui realizzati per il servizio di Life intitolato “Life goes hunting at Sun Valley with the Gary Coopers band Ernest Hemingway”, comprendente il ritratto dello scrittore nella sua tenuta di Sun Valley, in Idaho, con la bottiglia di liquore in bocca, gli occhiali scuri calati sul naso, e il berretto con visiera e, di spalle la terza moglie Martha Gellhon.

Con il colore Capa sperimentò fino alla fine dei suoi giorni quando, in Indocina, perse la vita saltando in aria mettendo il piede su una mina, durante un servizio fotografico. Le fotografie scattate in Indocina certamente anticipano l’immaginario collettivo della guerra del Vietnam negli anni Sessanta. Gli scatti di Capa sono stati capaci di cogliere anche aspetti di vita comune, se vogliamo persino frivola, come quella di alcuni personaggi dell’alta società americana impegnati nelle loro vacanze invernali sulle Alpi svizzere, austriache e francesi.  Significativi anche i suoi ritratti a personaggi famosi, tra cui l’attrice Ingrid Bergman, durante le riprese del film “Viaggio in Italia”, diretta da Roberto Rossellini, quelli a Orson Welles e John Huston, ma anche quelli ad artisti, quali Pablo Picasso, fotografato in spiaggia con i figli.

“La verità è l’immagine migliore, la miglior propoganda”, affermò Robert Capa. Nelle immagini fotografiche scattate da questo fotografo, nativo di Budapest, non emerge mai alcuna posa, ma, al contrario, la sua straordinaria capacità nel misurarsi con la storia e i conflitti, in quel territorio dove solo la verità può esistere.

Mara Martellotta 

Palazzo Chiablese.

Il colore, l’ultimo amore del fotografo Capa

Aperta fino al 30 maggio 2021

Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19, chiusura biglietteria ore 18

Viaggio tra le storie d’amore celesti

LE STELLE DI SAN VALENTINO

Domenica 14 febbraio 2021, ore 21.30

Le costellazioni raccontano leggende di eroi, di avventure e di grandi amori che brillano nel firmamento. Attraverso un viaggio digitale tra stelle e intrecci amorosi, comodamente da casa vostra incontrerete Perseo e Andromeda, Artemide e Orione e altri personaggi mitologici.

Infini.to – Planetario di Torino, nonostante la chiusura nei fine settimana, propone uno spettacolo live in occasione di San Valentino, domenica 14 febbraio ore 21.30.

Lo spettacolo è creato appositamente per la serata, è narrato dallo Staff scientifico di Infini.to in diretta e prodotto attraverso la tecnologia del Planetario digitale. Durante l’evento la chat live sarà attiva per domande e curiosità.

Biglietti evento

Costo unico: € 10.00

Acquisto: www.eventbrite.it/e/biglietti-le-stelle-di-san-valentino-140845012223

L’evento sarà visibile su Youtube, il link sarà fornito dopo l’acquisto del biglietto. Per seguire la diretta occorre avere un account Eventbrite .

Torino: aperi-cena con furto

Ventenne egiziano arrestato

 

Gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia intervengono domenica scorsa in un supermercato di corso Cadore dove l’addetto alla vigilanza sta trattenendo un soggetto autore di furto. L’uomo, ventenne di origine egiziana, precedentemente era stato visto aggirarsi tra le corsie del punto vendita con fare sospetto. Perso temporaneamente di vista, il vigilante lo aveva poi ritrovato in un angolo ad asportare un paio di scarpe nuove dalla sua scatola, metterle ai piedi e riporre nella confezione le proprie usate. Non pago del furto appena perpetrato, l’egiziano si era diretto verso l’uscita senza acquisti, rifocillandosi dapprima con una confezione di cous cous al pollo per poi proseguire con una scatola di alette piccanti ed uno sgombro sott’olio. L’addetto alla vigilanza decide di attenderlo alle casse. Una volta nei pressi dell’uscita, il dipendente intima al ventenne di pagare i prodotti appena consumati. Vistosi scoperto, il reo lo spintona, tentando di guadagnarsi la fuga. Immediatamente bloccato, viene affidato ai poliziotti giunti nel frattempo. Durante il controllo, lo straniero viene perquisito: sotto i propri indumenti, l’uomo cela un pigiama griffato Juventus, trafugato nella zona abbigliamento, privo dei dispositivi antitaccheggio, occultati nelle celle frigo.

Il ventenne, con precedenti di Polizia, viene arrestato per aver rapinato articoli per un valore di oltre 50 euro, e denunciato per aver fornito false attestazioni a P.U. durante la fase degli accertamenti.

Nascosti in un Tir proveniente dalla Serbia 7 profughi afghani soccorsi dalla Polizia

L’altra sera personale della Squadra volante è intervenuto presso uno stabilimento in corso Romania ove era appena giunto un tir proveniente da Belgrado; uno dei magazzinieri riferiva che a bordo, con ogni probabilità, erano nascoste delle persone.

L’autista, allarmato dai colpi e dalle voci percepite solo una volta giunto a Torino, aveva infatti contattato il titolare della ditta trasporti  pneumatici per cui lavora riferendo la scoperta.

Questi allertava le Forze dell’Ordine per procedere con i soccorsi. Ancora una volta – a meno di un mese dal ritrovamento di sette minori afghani diretti in Francia – si tratta di 7 giovani, di cui 4 minorenni, di nazionalità afghana.

Anche questa volta gli stranieri si sono introdotti all’insaputa dell’autista: hanno tagliato il telone superiore facendo un foro dal quale si sono introdotti senza. Sono in corso ulteriori accertamenti sull’identità personale e sulla loro destinazione finale.

Il Sindaco di Salbertrand aderisce a Italexit con Paragone

Nella giornata di martedì 9 febbraio il Sindaco di Salbertrand (Torino), Roberto Pourpour, ha ufficializzato la propria adesione al partito Italexit con Paragone insieme a Vice Sindaco e Giunta.

La decisione è maturata, nel rispetto di quel 67% di salbertrandesi che lo hanno votato, dopo una lunga riflessione sulle difficoltà che i piccoli comuni devono affrontare per soddisfare i bisogni della comunità e del territorio all’interno di un contesto, come quello dell’Unione Europea, che privilegia gli interessi di pochi a discapito del benessere collettivo.

In una dichiarazione congiunta con gli altri amministratori, Pourpour ha puntato il dito contro gli abusi ambientali che colpiscono l’Alta Valle di Susa: “Viviamo in un territorio martoriato da autostrade, ferrovie, cantieri e discariche abusive di materiali inquinanti e pericolosi: chi viene a lavorare in queste zone gode di una immunità de facto che gli consente di abusarne liberamente per il proprio profitto. Oggi sono necessari ingenti investimenti in bonifiche e interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico ma a Bruxelles dicono che non ci sono fondi”.

Pourpour non ha dubbi sulle priorità dell’Italia in questo momento storico: “Serve progettare una politica che rimetta al centro del dibattito il lavoro, i cittadini, i territori, le piccole e medie imprese e l’ambiente in modo da costruire un futuro migliore per noi e i nostri figli. Tutto questo non è possibile sotto i vincoli dell’Europa e della moneta unica”.

L’adesione è stata accolta con entusiasmo dai referenti locali e regionali del partito, Franco Trivero e Luciano Bosco: “L’ingresso di Pourpour e della giunta di Salbertrand per noi ha un valore speciale. Ciò che questi territori sono costretti a subire in nome dell’eco-mostro del TAV rappresenta esattamente quanto sta accadendo in Italia da 30 anni: l’imposizione coatta di una visione del mondo ormai superata e fallimentare, contro cui i cittadini hanno l’obbligo di opporsi”.

Italexit con Paragone

In Crocetta dall’elemosina alle minacce

Arrestato cinquantaquattrenne per tentata estorsione

Nel primo pomeriggio di lunedì gli agenti del commissariato Barriera Nizza intervengono in un CAF zona Crocetta dove viene segnalata la presenza di una persona molesta. Giunti sul posto, i poliziotti individuano l’uomo oggetto della chiamata, cinquantaquattrenne italiano, senza fissa dimora. Le dipendenti dell’attività commerciale riferiscono agli operatori di conoscere il soggetto in quanto solito avvicinarsi a loro per chiedere l’elemosina. Nell’ultimo anno però l’atteggiamento dello stesso sarebbe cambiato, divenendo sempre più minaccioso nel formulare le sue richieste.

Pochi minuti prima della chiamata al 112 NUE, il cinquantaquattrenne era entrato nel CAF, come suo solito fare ormai da diversi mesi, chiedendo alcune monete per prendere il caffè. Una delle dipendenti, non incline ad ottemperare all’ennesima richiesta, non gli aveva lasciato nulla, invitandolo poi ad allontanarsi. La donna, che richiederà in seguito l’intervento della Polizia, si era allora avvicinata alla collega in ausilio, ma il clochard aveva poi iniziato a minacciarla di morte. A questo punto un terzo dipendente era intervenuto in difesa delle due donne.

L’uomo, con precedenti di Polizia, è stato arrestato per tentata estorsione.

Case lavoro, un “carcere” senza processo

E’ necessario “rivedere e riconsiderare l’istituto delle misure di sicurezza, che per come oggi sono svolte all’interno delle cosiddette Case lavoro, rappresentano un rudere, un fossile vivente”, come ha spiegato l’organizzatore del seminario Bruno Mellano, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà del Consiglio regionale del Piemonte. Secondo Franco Corleone Garante della Regione Toscana, si tratta addirittura di “una vera e propria truffa.

Perché non è accettabile che in Italia ci siano 330 persone rinchiuse in posti che fanno a pugni con la definizione di ‘Casa lavoro’. Una denominazione che rimanda a un concetto buono, lontano dal luogo carcerario. Però abbiamo praticamente solo ex prigioni o ex ospedali psichiatrici giudiziari, quindi non sono case e non c’è il lavoro”.

L’occasione per una sensibilizzazione sul tema è stato un incontro in videoconferenza, intitolato “Senza CASA, senza LAVORO: gli internati in misura di sicurezza e il caso Piemonte”, organizzato dal garante piemonteseLa nostra regione, del resto, “con 53 internati nella sede di Biella, è sul podio per numero di soggetti interessati. 78 sono in Abruzzo, 54 in Emilia Romagna, 35 in Sicilia, 23 in Sardegna eccetera”, ha ricordato Mellano, chiarendo che “la situazione subalpina è ancora più difficile, perché al momento si definisce Casa-Lavoro una sezione del carcere di Biella (nella foto, ndr), con la prospettiva incerta di spostare gli internati suddividendoli fra Alba ed Alessandria. Sempre rigorosamente in ambito penitenziario”.

Nelle Case lavoro vanno le persone considerate socialmente pericolose, non condannate, né processate e molti interventi hanno messo in luce l’aleatorietà della definizione che talvolta può avere questa decisione. Per Alessandro Prandi, Garante della Città di Alba, “gli internati non sono colpevoli, non sono innocenti, sono considerati pericolosi. Vengono privati della libertà sino a che questa condizione non cambia. Si tratta di persone che spesso non hanno nemmeno avuto un processo. Oggi le case lavoro hanno celle, sbarre e agenti. Sono popolate da disperati, malati di mente, tossicodipendenti, infermi, stranieri senza documenti, persone fragili”.

Mauro Palma, Garante nazionale delle persone private della Libertà, ha portato un saluto iniziale, ricordando che “l’attuale casa lavoro ha poco di dissimile rispetto alla detenzione e nel caso di rilascio le persone si ritrovano a tornare nel loro contesto, ma senza casa e senza lavoro”. D’accordo anche Sonia Caronni esperta di esecuzione penale, Garante della Città di Biella, ha ricordato che “si tratta di percorsi di reclusione lunghissimi, che alienano totalmente dalla vita esterna le persone che passano anni e anni all’interno di queste strutture. È risultato quasi impossibile il reinserimento nella società, quando abbiamo provato”.

Per Francesco Maisto Garante detenuti Milano, “il concetto di pericolosità sociale ha un’inconsistenza scientifica. La domanda a questo punto è: assimilando di fatto la pena e la misura detentiva a queste misure restrittive, non è fondato porre una questione di costituzionalità su questo punto?”

Katia Poneti, esperta giuridica presso il Garante della Toscana, ha sottolineato che “i reclusi non sono persone con una carriera criminale, ma molto spesso soggetti con gravi problemi personali”. Per Marco Pellissero, Docente di Diritto Penale dell’Università di Torino, “le misure di sicurezza per i soggetti imputabili sono anche una palese truffa delle etichette, specie quando l’esecuzione della misura si identifica sostanzialmente con l’esecuzione della pena”.

Stefano Anastasia, Portavoce nazionale dei Garanti regionali e territoriali, ha concluso i lavori sostenendo “che le necessità di contenere la marginalità è frutto di una cultura penalistica e giuridica del secolo scorso, che io considero incompatibile con i principi costituzionali. Oggi è decontestualizzata rispetto a quella casa di lavoro che si pensava di realizzare e quindi dovremmo semplicemente e radicalmente cancellarla”.

Sono intervenuti anche Valeria Quaregna responsabile degli educatori del carcere di Biella, che ha confermato le gravi problematiche gestionali degli internati e il Provveditore della Amministrazione Penitenziaria del Piemonte Liguria e Valled’Aosta, Pierpaolo D’Andria, che ha assicurato l’attenzione del Ministero di Giustizia alla delicata questione, annunciando che si è in una fase di riflessione sulle decisioni da assumere.

San Valentino, l’antologia di poesie “Inno all’Amore”

“Comunque cambi, qualsivoglia forma assuma la storia d’amore sia essa vissuta o anelata, questo sentimento profondo che è vita, forza vitale, non si sottrae al gioco degli sguardi, quella magia che si fa sentire nel silenzio, alla forza devota, semplice dei versi che si trasmutano nei pensieri dell’altro e ne riconoscono l’esistenza tanto da guardare alla sua vita che non ci appartiene ma è essenziale”, si legge nell’introduzione di Bruno Mohorovich, curatore della raccolta di poesie ‘Inno all’Amore’, in occasione della festività di San Valentino dedicata agli innamorati.
Centodieci poeti, presenti nell’antologia, hanno voluto testimoniare questo.

‘Inno all’Amore’ è il primo volume di una trilogia edita da Bertoni Editore che comprenderà altre due antologie di prossima pubblicazione: ‘Inno alla morte’ e ‘Inno all’Infinito’.
“Il progetto ‘Inni’ curato insieme al professore Bruno Mohorovich è una raccolta di poesie che abbiamo pensato per tre iniziative importanti, la giornata di San Valentino, in collaborazione con il comune di Terni di cui il santo è patrono, un omaggio ad Ungaretti nella giornata mondiale della Poesia promossa dall’Unesco in collaborazione con il comune di Perugia e le giornate leopardiane a fine giugno in collaborazione col comune di Recanati” ha riferito l’editore Jean Luc Bertoni.

‘Inno all’Amore’ verrà presentato durante le giornate valentiniane. Attraverso questi versi, che sottintendono tanti incontri e storie vissute in prima persona scopriamo che l’amore con tante sfumature è la forza che muove ogni essere vivente, capace di alleviare le sofferenze e di farci sempre ritrovare la fiducia in noi stessi.
Quando veniamo al mondo siamo amore puro, guardiamo il mondo per la prima volta con stupore e non possiamo che provare una gioia immensa per ciò che ci è stato donato.
Purtroppo, però, crescendo ci allontaniamo da questa posizione. Nei nostri giorni la realtà è piena di sofferenza e difficoltà, e sono tante le delusioni piccole e grandi che incontriamo nel corso della nostra vita.

Il rischio è che tutto questo renda l’amore sempre più raro e difficile da comunicare alle persone che ci sono vicine, come avviene molto spesso.
Pertanto, si finisce per chiudere il nostro cuore, diventando insensibili per la paura di stare male nuovamente.
Per cui ben venga un’antologia di questo tipo che aiuta e sollecita a riconoscere l’amore che si irradia dalle persone, che brilla e che ci avvolge in un’aura luminosa.
Perché in fondo basta poco per riaccendere la nostra vita e quella di colui o di colei che amiamo.

L’amore è la forza più potente al mondo. È l’amore che ci guida nella giusta direzione e ci spinge lontano ed è attraverso l’amore che la nostra vita acquista davvero un senso.
E come dice Roberta Arduini, autrice e voce recitante de ‘Il Soffio della Nuova Vita’, spettacolo di Parole e Musica composto per la rinascita da Covid:”….perché in fondo la vita non è che un pezzetto di tempo per imparare ad Amare’.
L’amore viene dal cielo, attraverso tanti incontri e storie vissute in prima persona e questa antologia ci accompagna alla riscoperta del sentimento che muove il mondo e ci indica la strada per guarire le ferite e tornare ad aprire con fiducia il nostro cuore.

L’amore viene dal cielo, e ritorna al cielo che lo benedice, come recita Roberta Arduini nella conclusione della sua poesia dal titolo ‘L’ Amore ritorna al Cielo’, a pagina 18 dell’antologia: “……..E dimmi, chi può portarci via questo Amore puro che dal nostro terrazzo scocca l’unica freccia e trafigge le Stelle per arrivare sulla Volta Celeste che ci benedice mano nella mano”.
Cosa possiamo fare per accrescerlo, per vederlo davvero, e per essere felici?
Questa opera letteraria, vuole essere un contributo, ben riuscito per risvegliarci l’emozione, il desiderio e il bisogno di amare e aiutarci a soddisfarlo.
Le copie dell’antologia ‘Inno all’Amore’, saranno ordinabili dal sito della Bertoni Editore www.bertonieditore.com.

Vito Piepoli

Tagliatelle romantiche di San Valentino

 La Ricetta della Cuoca Insolita

Chi è La Cuoca Insolita
La Cuoca Insolita (Elsa Panini) è nata e vive a Torino. E’ biologa, esperta in Igiene e Sicurezza Alimentare per la ristorazione, in cucina da sempre per passione. Qualche anno fa ha scoperto di avere il diabete insulino-dipendente e ha dovuto cambiare il suo modo di mangiare. Sentendo il desiderio di aiutare chi, come lei, vuole modificare qualche abitudine a tavola, ha creato un blog (www.lacuocainsolita.it) e organizza corsi di cucina. Il punto fermo è sempre questo: regalare la gioia di mangiare con gusto, anche quando si cerca qualcosa di più sano, si vuole perdere peso, tenere a bada glicemia e colesterolo alto o in caso di intolleranze o allergie alimentari.
Tante ricette sono pensate anche per i bambini (perché non sono buone solo le merende succulente delle pubblicità). Restando lontano dalle mode del momento e dagli estremismi, sceglie prodotti di stagione e ingredienti poco lavorati (a volte un po’ “insoliti”) che abbiano meno controindicazioni rispetto a quelli impiegati nella cucina tradizionale. Usa solo attrezzature normalmente a disposizione in tutte le case, per essere alla portata di tutti.

Calendario corsi di cucina ed eventi con La Cuoca Insolita alla pagina https://www.lacuocainsolita.it/consigli/corsi/
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Tagliatelle romantiche di San Valentino

San Valentino è il giorno degli innamorati. L’amore per me ha mille forme, oltre a quella che tutti intendiamo. È qualcosa che va oltre a quello che vediamo. È quello che ci spinge a fare bene ciò a cui teniamo, che ci fa resistere di fronte alle difficoltà, è quello che si prova per le persone che ci stanno vicino, quello che si mette quando si fa il proprio lavoro o si incarta un regalo per qualcuno di cui desideriamo vedere il sorriso. È anche quello che provo io quando mi metto in cucina e so che renderò felice qualcuno. Che sia a casa mia o che siate voi, che mi leggete e che sarete felici di preparare anche voi una cosa buona e che vi farà stare bene. Amore vuol dire anche amore verso sé stessi. Buon San Valentino a tutti, qualunque sia il modo in cui lo intendiate.

Tempi: Preparazione (1 h); Cottura (5 min).
Attrezzatura necessaria: minipimer, tagliere e coltello a lama liscia, pelapatate, mandolina, padella antiaderente diam 28 cm, casseruola per il brodo, pentola per cottura pappardelle, 1 mestolo, 1 cucchiaio e 1 forchetta di legno
Ingredienti per 2 persone:
Per le tagliatelle:
Barbabietola rossa cotta al vapore – 20 g in ricetta (ma preparatene almeno 50 g)
Acqua per frullare la barbabietola – 10 g in ricetta (ma preparatene almeno 25 g)
Semola rimacinata di grano duro (volendo potete prendere quella integrale) – 120 g
Acqua – 35 g
Olio extra vergine di oliva – 1,5 cucchiaini
Semola per la spianatoia
Per la salsa al cavolo nero e succo di zenzero:
Cavolo nero – 150 g (50 g da pulito)
Brodo di verdure – 500 ml
Zenzero fresco – 100 g (vi serviranno 30 ml di succo di zenzero)
Olio extra vergine di oliva – 40 g (compresi quelli per soffritto cavolo)
Farina tipo 2 – 2 cucchiai
Acqua per sciogliere farina – 1 tazzina
Sale fino integrale di Sicilia – 1 cucchiaino raso
Pepe rosa in grani
Difficoltà: bassa Costo totale: meno di 2 €
Perché vi consiglio questa ricetta?
Coloranti naturali: Avete ottenuto un meraviglioso e romantico rosa usando solo la barbabietola. In commercio, spesso, i cibi colorati contengono coloranti artificiali, a volte potenzialmente dannosi. Se però leggete nei prodotti confezionati la sigla E162 (https://www.alimentipedia.it/tabella-dei-coloranti.html), potete stare tranquilli perché è proprio il colorante ottenuto dalla barbabietola (meglio comunque produrlo in casa, perché è fresco e certamente non contiene conservanti).
Nessun conservante e senza uova: la pasta fresca fatta in casa ha solo ingredienti semplici ed è adatta anche in caso di allergia alle uova (le tagliatelle fresche che si trovano in commercio quasi sempre ne contengono)
Lo zenzero, che vanta anche proprietà afrodisiache, è un ottimo alleato della salute: è un potente antinfiammatorio, antibatterico, aiuta a regolare i livelli di colesterolo nel sangue e può essere impiegato anche per combattere la nausea durante la gravidanza.
Valori nutrizionali: questa ricetta è molto light (meno di 300 Kcal a porzione) perché non si usa la panna. Questo è stato possibile anche grazie alla tecnica di “risottare la pasta”. Sapete cosa significa? https://www.lacucinaitaliana.it/tutorial/i-consigli/come-risottare-la-pasta/

Approfondimenti e i consigli per l’acquisto degli “ingredienti insoliti” a questo link: https://www.lacuocainsolita.it/ingredienti/).

In caso di allergie…
Allergeni presenti: Cereali contenenti glutine

Preparazione
Fase 1: LE TAGLIATELLE
Prendete il minipimer e frullate nel suo bicchiere circa 50 g di barbabietola rossa cotta con 25 g di acqua. Versate solo 30 g di questa crema rossa nel contenitore dove preparerete l’impasto rosso. Aggiungete quindi nello stesso contenitore il resto degli ingredienti (semola, acqua e olio) e impastate fino a quando avrete ottenuto una palla morbida e setosa (ci vorranno circa 5 minuti). Chiudete in un foglio di pellicola e fate riposare mezz’ora a temperatura ambiente.
Su una spianatoia cosparsa di semola stendete con il mattarello la palla, cercando di formare un rettangolo regolare. Non rendetelo troppo sottile (io le ho lasciate a circa 1,5 mm). Ora con le dita arrotolate si sé stessa la sfoglia appena fatta, formando un rotolo. Con un coltello a lama liscia tagliatelo a listarelle, per formare le vostre tagliatelle. Srotolate subito le girelle e cospargete ancora la pasta fresca appena tagliata con della semola.
FASE 2: LA SALSA
Pelate lo zenzero con il pelapatate e grattugiatelo fine intero con la mandolina, appoggiandovi sopra a un piatto. Spremete con le mani lo zenzero appena grattugiato, ponendovi sopra a una piccola ciotola: si formerà un succo coloratissimo e molto profumato. Tenetelo da parte.
Sciacquate le foglie di cavolo nero sotto l’acqua corrente e mondatele, eleminando la costa centrale molto dura. Con un coltello a lama liscia, tagliatelle a piccole listarelle. Nella padella antiaderente mettete a scaldare dell’olio e quando sarà ben caldo fate soffriggere il cavolo nero per un paio di minuti, girando spesso. Abbassate il fuoco, versate 1 mestolo di brodo caldo, il succo di zenzero (2-3 cucchiai a seconda del vostro gusto) e fate cuocere tutto per 8-10 minuti. Salate verso la fine. In una ciotolina versate la farina e unite a poco a poco l’acqua, mescolando fino a formare una cremina densa. Versatela nella padella (se il brodo si è consumato tutto, aggiungete un mestolo nella padella prima di versare la cremina) e mescolate subito. Aggiungete ancora olio e mescolate.
FASE 3: LA COTTURA DELLE TAGLIATELLE
Fate bollire l’acqua nella pentola e salate. Fate cuocere le pappardelle per 2 min. Scolate e versate subito nella padella con la salsa. Aggiungete un pochino di brodo (mezzo mestolo) e girate delicatamente tutto con il cucchiaio e la forchetta di legno, finché tutto il condimento si è distribuito.
FASE 4: LA PREPARAZIONE DEL PIATTO
Disponete subito nei piatti, formando un nido. Decorate con qualche ciuffo di cavolo nero e qualche granello di pepe rosa.
CONSERVAZIONE
Nel congelatore: 6 mesi le tagliatelle fresche. Cospargetele bene di semola prima di congelarle.
In frigo: 3-4 giorni le tagliatelle prima della cottura. Anche la salsa si può preparare in anticipo e conservare per 3 giorni.

La Monorotaia di Italia ’61 come la High Line di New York? 


La Giunta è possibilista sul progetto dell’Ingegner Luca Valzano per restituire ai torinesi questo storico collegamento, che diventerebbe una passeggiata sopraelevata: con la mia interpellanza sul tema, appena discussa in Consiglio Comunale, ho chiesto che questo bene possa tornare a nuova vita dopo anni di abbandono.

Una nuova vita per la Monorotaia di Italia ’61, prendendo spunto dalla High Line di New York? Sognare si può. La Giunta, rispondendo poco fa alla mia interpellanza sul tema, si è detta d’accordo sul fatto che un simile progetto sarebbe interessante e darebbe valore a questa storica area da troppo tempo abbandonata a se stessa. Il piano dell’ingegner Luca Valzano consiste nel recupero e nella rifunzionalizzazione della Stazione Sud e del tracciato della Monorotaia, con la trasformazione del binario sopraelevato in una passeggiata aerea, con connessione diretta al Palazzo del Lavoro. Un progetto simile, dunque, al newyorkese High Line, parco lineare realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata West Side Line. Che l’Amministrazione stia prendendo in considerazione l’ipotesi è già di per sé un fatto positivo: auspico, a questo punto,  un incontro tra l’ingegner Valzano e la Giunta. Abbandonare Italia ’61 nelle sue attuali condizioni significa calpestare la storia stessa della nostra città porgendo un pessimo biglietto da visita, proprio all’ingresso della città, a chi giunge da sud. L’auspicio è che il prossimo Governo possa prendere in considerazione questa progettualità per il Recovery Fund. È fondamentale costruire fin da ora le premesse affinché la prossima Amministrazione possa realizzare un intervento importante. La riqualificazione della Stazione Sud potrebbe ospitare nuove funzioni di pubblica utilità (per esempio una caffetteria al piano terra e uno spazio polivalente per attività socio-culturale al piano sopraelevato) e rappresenterebbe un esempio di innovazione e sostenibilità.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.