ilTorinese

In taxi per rapinare un minimarket, poi la folle aggressione

Fermato dalla Polizia di Stato. Indagini del Commissariato Barriera Nizza

A fine dicembre era arrivato a bordo di un taxi in via Madama Cristina ed aveva fatto accesso ad un minimarket dove a fronte del rifiuto di un cambio di banconote andava in escandescenza e colpiva ripetutamente con pugni al volto il titolare del locale. L’aggressione continuava a terra, l’uomo veniva colpito alla testa e nel contempo intimato di consegnare l’incasso, nonostante la vittima gli facesse notare che era in possesso solo di due banconote da 20 euro. Le urla attiravano l’attenzione di un ragazzo che stava rincasando, il giovane interveniva provando a sottrarre il titolare dalle grinfie del suo aggressore mentre un’altra ragazza sopraggiunta chiamava i soccorsi. L’uomo nel frattempo sottraeva il denaro dal registratore di cassa, usciva dal locale e si allontanava su via Valperga Caluso. Il giovane soccorritore, a bordo della sua bici provava a seguire il rapinatore che però riusciva a far perdere le sue tracce all’angolo con via Ormea. Il titolare dell’esercizio commerciale trasportato inizialmente in ospedale in codice verde poi divenuto rosso, riportava, a seguito di accertamenti sanitari, una frattura chiusa delle ossa nasali per la quale doveva essere sottoposto successivamente ad intervento chirurgico e un trauma cranico commotivo lieve con una prognosi di 30 giorni.

Gli accertamenti condotti dal Commissariato Barriera Nizza hanno consentito di giungere al riconoscimento dell’aggressore. L’uomo era stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza di zona e mediante celle telefoniche si risaliva all’utenza telefonica utilizzata per contattare il taxi. Il numero era intestato ad un cittadino italiano di 40 anni. Durante le indagini il quarantenne è stato riconosciuto senza ombra di dubbio dalle parti coinvolte a seguito di accertamento fotografico da parte della Polizia. In base agli elementi raccolti l’Autorità Giudiziaria ha disposto una perquisizione domiciliare a Settimo Torinese presso la residenza dei genitori. Quest’ultima ha consentito di rinvenire anche lo zainetto azzurro monospalla che l’uomo indossava durante la rapina. Lunedì, a seguito di quest’ attività, gli agenti del Commissariato Barriera Nizza hanno eseguito un Ordine di Custodia Cautelare a carico del soggetto, indagato in stato di arresto per i reati di rapina e lesioni personali gravissime.

A carico dell’indagato sono emerse due segnalazioni di Polizia, una in materia di stupefacenti e l’altra inerente al Codice della Strada.

Chieri: inaugurato il parcheggio dell’area Scotti

Il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero: «Un’opera che consente di riqualificare un angolo importante della città e di incentivare la mobilità sostenibile». 140 nuovi posti auto nei pressi della stazione ferroviaria e del Movicentro

Nei giorni scorsi è stato inaugurato il nuovo parcheggio dell’Area Scotti-Movicentro, in Strada Campo Archero, nei pressi della stazione ferroviaria di Chieri. «Un importante progetto iniziato dall’amministrazione precedente, che oggi finalmente inauguriamo-afferma il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero-si tratta di un parcheggio di attestamento, con 140 posti auto, è vicino alla stazione ferroviaria, al Movicentro e ai bike box, e quindi in un’ottica di intermodalità e al fine di incentivare la mobilità sostenibile e di favorire l’uso dei mezzi pubblici. Un’opera attesa dai pendolari, ma anche dai commercianti ed esercenti, essendo il parcheggio limitrofo al centro cittadino e al mercato di piazza Europa. Il disco orario nel tratto di via Roma, tra la stazione e la rotonda con via Cesare Battisti favorirà una maggiore rotazione dei posti autoInoltre, il nuovo parcheggio dell’Area Scotti ci consente di avviare il riordino di piazza Don Bosco, dove sarà risistemata la pavimentazione e valorizzato il cedro del Libano, una pianta monumentale che accoglie chi esce dalla stazione. In questo modo viene riqualificato un pregevole angolo della nostra città, che costituisce un importante snodo per chi a Chieri ci vive e chi ci viene per lavoro o turismo. Solleciteremo le Ferrovie dello Stato, affinché intervengano per mettere in sicurezza e risistemare la facciata della stazione».

Il nuovo parcheggio dell’Area Scotti (dove è prevista la messa a dimora di una quindicina di alberi) e il riordino di piazza Don Bosco hanno richiesto un investimento complessivo di circa 500mila euro.

All’inaugurazione erano presenti anche gli assessori Roberto Quattrocolo, Massimo Ceppi e Paolo Rainato, i consiglieri comunali Piercarlo Benedicenti e Claudio Martano, il Comandante della Polizia Municipale Federico Battel e la Presidente dell’Ascom di Chieri Monica Bucolo.

Asinari di Bernezzo dona le foto al Centro Studi Piemontesi

E’ avvenuta la donazione al Centro Studi Piemontesi (https://www.studipiemontesi.it/) da parte di Vittorio Asinari di Bernezzo, di un importante fondo fotografico che documenta alcuni momenti della storia italiana tra le due guerre mondiali. In seno ad esso sono documentate, tra l’altro, con scatti di alta qualità, forza documentativa ed evocativa, visite effettuate in tempi diversi da Re Vittorio Emanuele III, accompagnato dal suo primo aiutante di campo generale, Giuseppe Mario Asinari di Bernezzo, in Tripolitania ed Eritrea. Di rilevante interesse sono anche gli album che documentano alcune visite del sovrano in Italia, specialmente a Roma, Casal Fogaccia (per assistere a un curioso esperimento finalizzato al miglioramento e risparmio energetico dei trasporti pubblici e privati) e a Forlì.

 

Del fondo e dei personaggi che lo hanno costituito si parla in un video pubblicato in questi giorni nel canale youtube del centro Studi Piemontesi. Tale video, per chi sia interessato a visionarlo è raggiungibile al link:

https://youtu.be/No9PZzFqzPo

Il Centro Studi Piemontesi, si è appreso, intende procedere, ultimata l’inventariazione, a procedere, non appena sarà possibile alla digitalizzazione  di tutto il materiale, rendendone possibile la consultazione  on-line

FONDO fotografico ASINARI di BERNEZZO

Si tratta di una raccolta costituita da alcuni membri della famiglia Asinari Rossillon di Bernezzo, personalità novecentesche  di primo piano: il Duca Generale Giuseppe Mario (1874-1943), primo aiutante di campo generale di Re Vittorio Emanuele III, decorato al V. M. e incaricato di importanti comandi e missioni;  il colonnello dell’Aeronautica Giacomo (1903-1990), decorato al V. M.; il maggiore dei carristi, poi colonnello degli alpini Germano (1905-1994), promosso per meriti di guerra, decorato al V. M.

Il fondo include foto di interesse militare, politico e di storia civile:

1 (riguardanti in particolare Germano), numerose fotografie perlopiù nei formati 12,5×8,5; 14×9; 9×14; 7×11; 6×10; 5×8

Riconquista della Libia 1928-1940; Alpi piemontesi 1931-1935: Africa Orientale Italiana 1936

In totale circa 130 fotografie di soggetto militare, ad eccezione di 26 che documentano l’esplicita bellezza delle donne dell’Africa Orientale, quai tutte corredate sul retro da note esplicative di estremo interesse.

2 Due album «Visita di S. M. il Re Imperatore al casale Fogaccia», 1936. Si tratta della visita alla borgata romana Fogaccia oggi corrispondente alla frazione Montespaccato di Roma) dove il Re inaugurò la villa di conti Fogaccia realizzata dall’arch. Piacentini e, soprattutto, presenziò alla presentazione della «Guidovia sperimentale della Borgata Fogaccia», ideata dall’ing. Gaetano Ciocca. La “Guidovia” che non incontrò il favore né dello Stato italiano né della Russia alla quale pure ne fu proposta l’adozione univa i pregi della ferrovia e della strada: con un minimo impegno di energia motrice poteva essere trainati lungo un binario centrale numerosi mezzi stradali pesanti, in grado di movimentare grandi quantitativi di merci e persone e di divenire di stazione in stazione indipendenti raggiungendo molteplici destinazioni. Il primo album è dedicato in special modo alla villa e borgata (interni ed esterni, 27 fotografie) e il secondo alla “Guidovia” (29 fotografie):

in totale 59 fotografie artistiche di altissima qualità in formato 18×24 cm.

3  Centinaia di fotografie in formati diversi riguardanti le visite del Re in Tripolitania (prima del 1931) e in Eritrea, 1932.

4 Un grande Album di cm. 36×49 rilegato in piena percallina con due targhe metalliche incise di soggetto araldico ed altra recante la scritta incisa «2-9 ottobre 1932.X» in cui è documentata giorno per giorno la visita di Re Vittorio Emanuele III accompagnato dal suo aiutante di campo, il generale Giuseppe Mario Asinari Rossillon di Bernezzo in Eritrea : 22 pagine di spesso cartone con incollate recto e verso complessivamente 139 fotografie in formato di cm 8,5×13,5 di ottima qualità.

5  Album Istituto Nazionale Luce Roma, cm. 24×34: copertina a stampa: «Il soggiorno in Italia del Feld Maresciallo von Blomberg, Ministro della Guerra del Reich, 2 – Giugno 1937 – XV», con indicazione in calce: «Omaggio del Marchese G. Paulucci di Calboli Barone Presidente dell’Istituto Nazionale Luce»: 48 pagine in cartoncino con altrettante eccellenti fotografie “Luce” di cm. 17×23,5.

6  Album Istituto Nazionale Luce Roma, cm. 24×34: copertina a stampa: «S. M. il Re e Imperatore in Tripolitania, 20 Maggio – 3 Giugno 1938 XVI», con indicazione in calce: «Omaggio del Marchese G. Paulucci di Calboli Barone Presidente dell’Istituto Nazionale Luce»: 35 pagine in cartoncino con 49 eccellenti e suggestive fotografie di cm. 17×23; 11×16;19×14.

6 bis Album Istituto Nazionale Luce Roma, cm. 24×34: copertina a stampa: «S. M. il Re e Imperatore in Tripolitania, 20 Maggio – 3 Giugno 1938 XVI», con indicazione in calce: «Omaggio del Marchese G. Paulucci di Calboli Barone Presidente dell’Istituto Nazionale Luce»: 29 pagine in cartoncino con 41 eccellenti fotografie  di cm. 17×23,5; 19×14; 16,5×18.

7 Album Istituto Nazionale Luce Roma, cm. 24×34: copertina a stampa: «S. M. il Re e Imperatore a Forlì, 8 Giugno 1938 XVI», con indicazione in calce: «Omaggio del Marchese G. Paulucci di Calboli Barone Presidente dell’Istituto Nazionale Luce»: 26 pagine in cartoncino con altrettante eccellenti fotografie “Luce” di cm. 17×23,5.

 

Maimone, Sudisti Italiani: “Draghi dia priorità ai poveri e al Sud”

“Più impegno per gli indebitati. Banche e multinazionali possono aspettare. Il nuovo Governo faccia,  finalmente, vivere un’economia dal volto umano”

 

 “Poveri, indebitati e riscatto dei territori del Sud Italia urgono di essere collocati tra i temi prioritari, a cui porre mano, del programma del Governo Draghi. La povertà in Italia è drasticamente aumentata ed è doveroso offrire sollievo, innanzitutto, a chi si è drammaticamente impoverito e, successivamente, alle grandi multinazionali ed alle banche e non viceversa, come si è sempre verificato” ha dichiarato Biagio Maimone, fondatore del Movimento Sudisti Italiani e della nuovademocrazia.it, il quale ha
aggiunto: “I poveri non possono attendere ancora, perché il loro destino immediato è finire sui marciapiedi, per poi morire.
Per tale ragione, occorre far pervenire gli adeguati aiuti economici, in via prioritaria, ai cittadini che vivono in estrema povertà, agli indebitati, alle piccole imprese, alle partite iva e ad altre attività che non hanno risparmi adeguati, tali da poter attenuare l’impatto su di essi della miseria, che si è generata in seguito alla pandemia.
Le famiglie bisognose sono diventate un numero troppo elevato. Ad esse deve essere destinato un aiuto impellente: non si può più attendere.
Destinatari di investimenti economici dovranno essere, inoltre, la sanità, la ricerca scientifica ed i territori più poveri, come il Sud Italia. 
Le banche e le grandi multinazionali sanno cavarsela abbastanza, a quanto pare, anche se anch’esse hanno bisogno di impulso economico, che dovrà essere successivo all’aiuto, di carattere vitale, da far pervenire, con solerzia, al popolo indigente. 
La cultura umana deve essere la cultura ispiratrice del nuovo governo Draghi. Se così non dovesse essere, riteniamo che  il progetto di sviluppo fallirà, perché lascerà ai bordi della vita economica tanti, troppi cittadini, ormai stremati dalle conseguenze della pandemia e dalle conseguenze del malgoverno dei partiti che, da alcuni decenni, si sono avvicendati nella conduzione del governo dello Stato italiano, privi di una necessaria visione socio-economica, ma unicamente guidati dall’egoismo legato al proprio tornaconto personale.
E’ l’epoca storica in cui bisogna, inderogabilmente, porre in essere una grande trasformazione economica, non più rimandabile, che deve prendere le mosse dalla constatazione oggettiva del  fallimento di un modello economico che aveva dimenticato il destinatario principale della vita economica, ossia  l’essere umano. Pertanto, ora necessita porre al centro l’uomo e superare l’etica individualistica del potere fine a se stesso, che ha generato miseria e degrado morale, nonché morte, come la pandemia attesta inequivocabilmente .
Dovrà, inevitabilmente, pena il degrado irreversibile, essere costruito un nuovo modello economico, da noi, più volte, definito Economia dal Volto Umano“, tale in quanto , nel generare vita  per l’essere umano, genera vita per l’intero universo ed il suo ecosistema.
E’ tardi! Troppo tardi! Non aspettiamo un solo attimo ancora! Chi regge le redini della vita economica sa bene che è crollato il sistema economico attuale, sia a livello nazionale, sia a livello europeo e mondiale.
E’ crollato proprio in quanto ha preteso di reggere le sorti dell’umanità attraverso l’egoismo e non l’altruismo, che è il vero ed  unico motore della vita economica. Non vi è dubbio che sia questa la verità storica con cui occorre fare i conti perché l’umanità sopravviva. Draghi lo sa bene! Le risorse si stanno esaurendo, occorre ricrearle. Come? Includendo tutti, nessuno escluso, proprio in quanto il processo produttivo vive dell’apporto della creatività connessa all’opera edificatrice di ogni singolo  individuo.
Partiamo, perciò, dall’essere umano e non dai processi produttivi astratti! Partire, difatti, dai processi produttivi astratti è un modello che ha dimostrato la sua fragilità, a tal punto da essere crollato. Che fare, dunque? La storia ha posto in luce una meravigliosa verità, ossia che l’economia ha un’anima.
Ha un’anima proprio in quanto, al centro dei processi economici, vi è l’essere umano, che non è un oggetto, ma un soggetto, ossia un essere umano dotato di mente ed anima. Ciò equivale a dire che, al centro della vita economica, vi è il cuore pulsante delle donne e degli uomini che ne sono, nel contempo, artefici e destinatari”.
Simone Passanetti 
Ufficio Stampa Movimento Sudisti Italiani   

I nostri giovani calciatori trascurati

Da almeno un decennio in Italia la serie A trascura i nostri giovani calciatori che militano in serie C.

In lega Pro ci sono un buon numero di atleti nati a Torino che meriterebbero maggior fortuna,o perlomeno, venisse data loro la possibilità di poter giocare nella Juve o nel Toro.Tra costoro mi piace poter segnalare Alessandro Macchioni,difensore dell’Alessandria,classe 2002,terzino sinistro col piede educato,bene anche col destro con cui disegna parabole interessanti sottoforma di cross invitanti per gli attaccanti.Il giovane difensore alessandrino è anche un ottimo  centrale,attento in marcatura e propositivo nel far ripartire l’azione d’attacco senza mai sprecare un pallone.Fisico eccellente 75 kg per 1.81 d’altezza,difficile da superare anche nel gioco aereo.L’attuale mister dei “grigi” Moreno Longo saprà valorizzare al meglio  questa giovane promessa del calcio italiano.Lui se ne intende  vista la provenienza granata e quanto ha vinto col Toroprimavera.Più di qualche osservatore di serie A e Bha già annotato sul proprio taccuino e database il nome di Alessandro Macchioni,un giovane promettente col futuro da predestinato.Non solo in serie A e B ma anche nelle varie nazionali italiane.

Vincenzo Grassano

Ruffino (Fi): “Doccia fredda sugli impianti di sci”

Commenta Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia:

     A 24 ore dall’annunciata riapertura degli impianti di sci, è arrivata dal Comitato tecnico-scientifico l’ennesima doccia scozzese con lo stop alla riapertura. Con ciò si conferma la totale assenza di ogni pianificazione da parte dello stesso Cts e dei ministeri interessati. Con il risultato di aggiungere ingenti danni economici a tutti gli operatori del settore: dagli alberghi ai gestori degli impianti di risalita, dalle scuole di sci all’indotto del commercio. Perché ognuno di questi soggetti ha sostenuto spese in attesa del 15 febbraio, data della riapertura annunciata.

     Una programmazione seria evita di alimentare attese. Molto più serio, invece, sarebbe annunciare che per quest’anno la stagione sciistica è out e programmare una politica adeguata di ristori. Tutti comprendono la necessità di arginare la diffusione della pandemia, con un virus diventato più aggressivo nelle sue varianti, ma allo stesso modo vanno comprese le esigenze di quei settori come il comparto sciistico che vivono di programmazione e di investimenti. Se alla scarsità dei ristori si aggiungono le spese sostenute per una riapertura mai avvenuta, è facile immaginare come per molte imprese il fallimento sia una prospettiva concreta.

Occorre chiamare i carabinieri anche a San Valentino?

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Ieri, festa di san Valentino, dopo tanti mesi di “astinenza”, sono andato a colazione in un uno dei migliori ristoranti torinesi di cui ero in passato e resto cliente abituale ed affezionato, fin dai tempi in cui andavo con Bobbio che abitava a poche centinaia di metri.

Cucina eccelsa come sempre, distanziamento dei tavoli assolutamente rispettato, mascherine del personale in piena regola, cucina e servizio ineccepibile secondo le norme. Ci ritornerò altre volte, sperando che finalmente il COVID ci consenta di pranzare normalmente.
Non posso tuttavia non segnalare un pisquano di cliente (in abbigliamento “sportivo” del tutto non consono al locale) che si è alzato due volte dal tavolo -penso per andare a fumare – senza mascherina. La seconda volta sono intervenuto con tono incazzato e gli ho chiesto perché violasse le norme in modo così plateale.  Mi sono sentito rispondere con arroganza e inciviltà asociale che lui la mascherina non la mette perché “gli da’ fastidio“ . Mi è venuto voglia di chiamare i Carabinieri,  non ad un generico centralino , ma nella figura di un alto ufficiale che mi onora della sua amicizia e che non mi sono mai permesso di disturbare in precedenza. Nel frattempo rientra dalla “pausa sigaretta“ , naturalmente senza mascherina, una bella signora che debitamente richiamata dallo scrivente con toni più urbani e gentili (le belle signore lo meritano di per se’) mi ha detto candidamente di essersela dimenticata. Se la gente “bene”, o meglio arricchita magari con vistose evasioni fiscali , che in passato non avrebbe mai posato le terga in quel ristorante, si comporta così, non possiamo più lamentarci di Speranza e di Arcuri. Siamo un popolo di animali, formato da potenziali suicidi (fatto trascurabile, anzi salvifico socialmente) e da potenziali omicidi, fatto penalmente rilevante e socialmente non accettabile.
A certa gente dovrebbe essere interdetto l’ingresso nei locali pubblici. Nel ristorante prescelto tutto era perfetto per passare un San Valentino sereno anche in tempi di pandemia. Non è accettabile che avventori certo non avvezzi a quel locale guastino il clima di una festa e compromettano la sicurezza degli altri clienti. La prossima volta alzerò la voce in modo ancora più veemente e soprattutto chiamerò i Carabinieri, facendo un esposto in piena regola. Così non si può andare avanti . Gli incivili vanno isolati e colpiti senza pietà anche nel giorno degli innamorati perche’ questa gente non può amare nessuno in quanto del tutto incapace di rispettare la vita delle persone . Barbari che sanno solo riempirsi di cibo, di vino e di nicotina. Presidente Draghi, incominci a dare addosso a questa gente, rendendo loro la vita impossibile.

L’appello dei lavoratori Embraco a Mario Draghi

Con il progetto Italcomp si garantirebbe l’avvio dell’attività produttiva del sito Embraco di Riva di Chieri.

E’ quanto scrivono i lavoratori dell’ex Embraco in una lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi, scritta durante un presidio ai cancelli della fabbrica.

 Per rilanciare l’economia di Torino, affermano i sindacati,  è necessario non perdere altri posti di lavoro conservando il nostro tessuto industriale con un chiaro progetto di reindustrializzazione.

Dice di produrre Canapa Legale, nasconde l’attività di spaccio

23enne italiano, incensurato, arrestato dalla Polizia

Indagini info-investigative conducono gli agenti all’accertamento di un’attività di spaccio di sostanza stupefacente camuffata da una presunta attività di produzione di Canapa Legale. Così un ventitreenne italiano gestiva lo spaccio.

Sono diversi i quantitativi di droga ritrovati dai poliziotti sia presso la sua residenza che presso il suo domicilio, senza qualsivoglia etichettatura identificativa che qualificasse la sostanza come priva di THC.

Mercoledì mattina gli operatori hanno effettuato le perquisizioni domiciliari. In via Michelangelo Buonarroti, luogo di dimora del giovane, era fortissimo l’odore di marijuana che si percepiva appena entrati nell’alloggio. Difatti, il coinquilino, non potendo nascondere l’evidenza dei fatti, ha subito consegnato ai poliziotti 2 barattoli contenenti marijuana e alcuni frammenti di hashish. Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Il 23enne, giunto sul posto, è stato trovato in possesso di 4 forbici da potatura ed un contenitore con della marijuana custodito all’interno del suo zainetto. Mentre, all’interno della sua camera da letto, sono stati ritrovati 20 barattoli di diverse dimensioni con infiorescenze essiccate e hashish, 9 bustine contenenti frammenti di hashish, ciuffi di marijuana e residui di sostanza stupefacente, 1 scatola con diversi tipi di sostanza stupefacente, 2 bilancini di precisione, 1 cutter e circa 10 mila euro in contanti suddivisi in diverse mazzette. Nel salone sono stati trovati altri 2 barattoli avvolti da scotch carta con infiorescenze di marijuana.

In via Ormea invece, a casa dei genitori, sono state rinvenute due mazzette di denaro per circa 3 mila euro e 4 piccoli contenitori contenenti dosi, infiorescenze sfuse e tracce di stupefacente.

Quando gli agenti si sono recati presso il campo di Cumiana gestito dal ragazzo, hanno riscontrato che al momento non vi era alcuna vegetazione coltivata, ma si avvertiva ugualmente un forte odore di marijuana. Il giovane ha consegnato spontaneamente agli agenti delle volanti una scatolina in metallo contenente, a suo dire, un derivato dell’oppio che aveva recuperato dal lucernaio di una roulotte che si trovava sul suo terreno. È stato inoltre ritrovato un sacco con infiorescenze bagnate che il giovane diceva di utilizzare come concime essendo materiale di scarto. L’analisi chimica confermava che si trattava di marijuana. Inoltre, nel campo sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro 1 macchinario elettronico per centrifuga di grosse dimensioni con all’interno un filtro ruotante per l’estrazione della resina con tracce di stupefacente, 1 busta da tabacco contenente marijuana, diverso materiale per il confezionamento, 4 bidoni in plastica e 1 vaso in vetro di grandi dimensioni con residui della stessa sostanza stupefacente. Complessivamente sono stati sequestrati oltre 200 grammi di stupefacente. Il ragazzo, incensurato, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante per detenzione ai fini di spaccio.

Le Poste ampliano gli orari. Nuove misure di sicurezza per gli utenti

Nuove misure di sicurezza dentro gli Uffici per i cittadini e i dipendenti

⦁ Procede lo screening di tutti i dipendenti tramite tamponi gratuiti
⦁ Il Condirettore Generale Giuseppe Lasco: “Chiediamo priorità di accesso alla campagna vaccinale per i nostri lavoratori in prima linea”
⦁ Completata l’installazione di termoscanner negli Uffici Postali
⦁ Progressivo ritorno agli orari pre-Covid per 8 Uffici Postali della provincia
⦁ Continua il potenziamento dei servizi digitali, con l’estensione della prenotazione per la richiesta dello SPID sui canali digitali di Poste Italiane

Torino, 12 febbraio 2021 – Poste Italiane ha previsto un graduale e costante ripristino dell’offerta dei servizi su tutto il territorio nazionale, con un progressivo ampliamento dell’operatività degli Uffici Postali, pur nella attuale emergenza pandemica.

A partire da lunedì 15 febbraio, 8 uffici postali della provincia di Torino torneranno ad osservare orari e giorni di apertura secondo le modalità di offerta previste prima dell’avvento della pandemia.
In particolare da lunedì riapriranno a sei giorni Riva di Pinerolo, Ivrea 2 , Pralormo, Tonengo di Mazzè, Quincinetto e Front mentre l’ufficio di Roure riaprirà il martedì e il sabato e l’ufficio di Argentera Canavese il mercoledì e il venerdì.

Sin dal primo momento dell’emergenza sanitaria Poste Italiane si è impegnata per garantire un accesso in sicurezza per dipendenti e clienti degli 420 Uffici Postali della provincia di Torino.
Le disposizioni in vigore che regolamentano gli accessi alle sedi di Poste Italiane, hanno comportato una parziale riorganizzazione dei servizi offerti dall’Azienda con la finalità di limitare al massimo gli assembramenti.

L’Azienda ha avviato un programma di screening con tamponi rapidi che coinvolge, su base volontaria, 1661 dipendenti degli Uffici Postali della provincia allo scopo di individuare per tempo eventuali casi di positivi asintomatici al Covid-19 limitando così il diffondersi del contagio.
Poste Italiane ha inoltre chiesto per i dipendenti che svolgono la loro attività a contatto con il pubblico l’accesso prioritario alla campagna di vaccinazione in corso: “Chiediamo priorità nella vaccinazione per i nostri dipendenti in prima linea – ha dichiarato il Condirettore Generale Giuseppe Lasco – per i nostri lavoratori l’Italia è sempre stata zona bianca”.
Inoltre, in tutti gli Uffici Postali della provincia di Torino, sono stato installati dei termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea, davanti ai quali i clienti dovranno sostare pochi secondi prima di poter accedere nella sala al pubblico. L’accesso sarà interdetto nel caso di temperatura rilevata superiore ai 37.5°.

Negli Uffici Postali della provincia, inoltre, sono in vigore altre misure di sicurezza finalizzate al contrasto della diffusione del virus Covid-19, come, ad esempio, l’accesso consentito esclusivamente con mascherina protettiva, l’ingresso contingentato in base alle dimensioni della sala al pubblico, il mantenimento della distanza interpersonale anche grazie all’installazione di apposita segnaletica orizzontale per indicare come comportarsi durante l’accesso e il transito nei locali, l’installazione di barriere protettive in plexiglass per dividere gli operatori e i clienti e, più in generale, l’osservanza di tutte le disposizioni di sicurezza previste dalle normative emanate in materia.
In tutte le sedi della provincia, inoltre, i dipendenti che svolgono in modo prevalente la propria attività nelle sale al pubblico, per esempio gli addetti ai Corner PosteMobile oppure gli Addetti all’accoglienza della clientela, sono dotati quotidianamente di una mascherina FFP2, per prevenire i rischi per la loro salute e per quella dei frequentatori dell’Ufficio.

Ricordando che al fine di limitare code e assembramenti e per agevolare l’operatività del servizio è ora necessario prenotarsi per richiedere il rilascio dell’Identità Digitale SPID, Poste Italiane evidenzia di avere esteso tale possibilità a tutti gli Uffici Postali della provincia di Torino, anche i più piccoli e periferici e privi del Gestore delle Attese. L’appuntamento può essere fissato tramite una delle APP di Poste Italiane (Ufficio Postale, BancoPosta o Postepay), il sito web www.poste.it oppure tramite Whatsapp al numero 371-5003715.
Per sveltire le operazioni e ridurre i tempi di attesa, Poste Italiane consiglia i clienti della provincia di Torino interessati, di effettuare la pre-registrazione on-line al sito www.posteid.poste.it.

L’Azienda coglie infine l’occasione per rinnovare l’invito a rivolgersi agli Uffici Postali esclusivamente per operazioni essenziali e indifferibili e ad utilizzare, quando possibile, gli altri canali di accesso ai servizi messi a disposizione da Poste Italiane.