ilTorinese

Cento milioni per riqualificare il parco del Valentino

Da Palazzo Civico  Quattro commissioni riunite in seduta congiunta hanno ospitato gli assessori Pironti, Lapietra, Iaria, Leon, Unia, intervenuti per presentare il progetto di riqualificazione del Parco del Valentino. Torino esposizioni e il Teatro Nuovo, le aree verdi, l’area fluviale e il Borgo medievale sono i quattro principali filoni d’intervento del progetto elaborato su sollecitazione del Mibact, il Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo.

Circa 100 milioni di euro la spesa prevista, finanziata con i fondi europei in arrivo al nostro Paese nell’ambito del programma Next Genereation EU e che orientano il progetto verso una logica di trasformazione urbana rispondente ai concetti di transizione verde, sostenibilità, inclusività. La maggior parte dei fondi saranno destinati alla ristrutturazione di Torino Esposizioni (circa 70 milioni di euro) futura sede della Biblioteca civica centrale, una decina di milioni alle aree verdi, altrettanti per l’area fluviale, 6 milioni di euro verranno invece destinati per completare il restauro del Borgo medievale.

Per Pironti Una grande opportunità per Torino”, una sfida per uscire dalla pandemia investendo sulla resilienza e sulla capacità di ripresa, anche economica, del territorio, lacerato dalle difficoltà vissute in questo periodo.

Gli altri assessori hanno invece presentato a grandi linee le rispettive aree d’intervento: il futuro navigabile del tratto del Po che attraversa la città con battelli elettrici; nuovi e sostenibili percorsi del verde; la collaborazione con il Politecnico per il recupero funzionale di Torino Esposizioni e la realizzazione della nuova Biblioteca centrale. Che dovrà essere digitale, tecnologica e connessa, per favorirne la maggiore fruizione possibile, realizzata rispettando il criterio di sostenibilità ambientale, con uno sguardo rivolto al futuro attraverso una progettazione che dia vita ad un luogo di attrazione anche turistica senza snaturare l’architettura originale.

Argomenti comunque solo anticipati. Per questo motivo Massimo Giovara, nel chiudere la seduta di commissione, ha annunciato la disponibilità ad ospitare futuri momenti d’incontro per approfondire il dettaglio degli interventi previsti.

Torino, 23 aprile 2021

Passeggero molesto sul regionale Torino-Aosta  

Denunciato dagli agenti del commissariato Ivrea e Banchette

 

Intorno alle 6 di mercoledì mattina un cittadino centrafricano di 29 anni sale a Torino sul convoglio diretto ad Aosta.

Una volta a bordo, l’uomo si libera del dispositivo di protezione individuale e si abbassa parzialmente i pantaloni. Un poliziotto del commissariato Ivrea e Banchette, libero dal servizio, interviene in ausilio del capotreno. Il ventinovenne, alle molteplici richieste di indossare la mascherina ed esibire titolo di viaggio ed un documento di riconoscimento, non mostra alcuna forma di collaborazione.

L’operatore avverte immediatamente la Polfer di Torino ed il commissariato di Ivrea e Banchette, che invia la Volante al fine di prelevare lo straniero per l’identificazione.

L’uomo risulta avere molteplici precedenti di Polizia ed un ordine di espulsione dal territorio Nazionale emesso all’inizio del mese dalla Questura di Bolzano.

Il ventinovenne è stato sanzionato per aver violato le vigenti normative anticovid e denunciato per non aver ottemperato all’ordine di espulsione.

Festa in centro: partecipanti sanzionati 

Mercoledì sera, poco dopo le 22.30, una telefonata al 112 NUE segnala una festa in un appartamento in via Accademia Albertina.

Gli agenti del commissariato Centro raggiungono lo stabile, notando già dalla strada diverse persone sul balcone dell’abitazione indicata. Una volta all’interno, i poliziotti appurano la presenza di ben 11 persone, tutte giovani e con età compresa tra i 19 e i 23 anni.

Per aver creato un assembramento tra persone non conviventi tra loro, l’intera compagnia è stata sanzionata.

Al termine degli accertamenti, i partecipanti sono stati allontanati dall’appartamento ed autorizzati a raggiungere il proprio domicilio.

“Il fiume senza luna”

LIBRI Un nuovo caso per il commissario Carlo Rossi, nell’ultimo romanzo giallo di Franca Rizzi Martini

Dopo il giallo storico “Recitando Shakespeare” (2015), Franca Rizzi Martini ci regala, sempre per i tipi di “Neos Edizioni”, un altro intrigante giallo dal titolo “Il fiume senza luna”, carambolato con accattivante curiosità (sua e del lettore) in 246 pagine di un intenso racconto, dove all’indagine attuale si avvicenda una misteriosa storia che porta indietro il tempo di oltre quattro secoli, in una Moncalieri del Seicento – barocca e fluviale – che si trova a fare i conti con una Torino dei giorni nostri, con le sue anime multietniche, affogate in un bagno di solitudine, di desiderio di emergere e di spietato cinismo.

Due storie accattivanti che s’intrecciano fra loro, accomunate dal lento scorrere del fiume, “sulle cui acque non sempre si riflette la luna e la notte è più nera quando prevalgono le sfortune, i dolori e le passioni come l’avidità, la violenza e il desiderio di potere”. Oggi come quattro secoli addietro. In un calcolato, inevitabile dipanarsi di presente e passato in cui sempre è la “felicità” l’agognata preda umana. A scavare nelle pieghe degli eventi e a reggere e a indagare trame sottili abilmente rintracciate e raccontate da Franca Rizzi Martini (milanese di nascita, oggi residente a Moncalieri, vincitrice del Fiorino d’Argento al “Premio Firenze 2010” e secondo posto al “Premio Mario Pannunzio 2011”), è ancora una volta il suo commissario, dal più banale italico cognome, Carlo Rossi. E torna anche Patrizia, gentile curiosissima signora torinese, votata a sostenere con le sue osservazioni il lavoro di indagine. “Ogni caso ha i suoi interrogativi – scrive la Rizzi– e ogni omicidio ha le sue motivazioni; le morti non sono tutte uguali e anche se possono essere catalogate secondo diversi parametri, ogni omicidio nasconde cose dette e non dette”. Da una parte lo strano suicidio/omicidio di un lontano zio del commissario, mentre dall’altra ci imbattiamo nella storia di Jeremy Ross, giovane attore inglese depredato dell’amata Adelaide Grondana dalla mano assassina di un alchimista impazzito. Da un lato, l’elegante quartiere della Crocetta e i locali della Torino by night, fra barman russi e cameriere e ballerine rumene. Dall’altro, la corte sabauda di Vittorio Amedeo II, la “volpe savoiarda”, e della sua preferita, la contessa Scaglia di Verrua. Storie lontane nel tempo, le cui voci, i cui suoni, le cui presenze paiono tuttavia rincorrersi negli anni, in un miscelarsi, improbabile e misterioso, di fatti prove e verità sulle quali spetterà al povero commissario Rossi trovare il bandolo finale dell’intricata matassa. Scrive Franca Rizzi Martini: “La notte di Torino era buia, senza luna. Nell’aria spirava una leggera brezza fresca, che mitigò il suo senso di vertigine.Carlo Rossi camminava, un passo dopo l’altro sotto i lampioni che mandavano luci bianche nelle vie deserte; tutte le domande stavano riaffiorando nella sua mente. Delle persone coinvolte nel caso chi si salvava? Nessuno”.
Info: “Neos Edizioni”, via Beaulard 31, Torino; tel. 011/7413179 o www.neosedizioni.it

g. m.

Da oggi colazioni e pranzi all’aperto. Ma il maltempo dimezza la clientela

Da oggi visite contingentate per le mostre e nei  cinema e teatri posti a sedere alternati.

Per bar  e ristoranti apertura a pranzo e a cena, solo all’aperto nei dehors fino alle 22. Per i titolari di caffè e ristoranti i posti degli avventori sono dimezzati visto che si può stare solo fuori, ma è già qualcosa. Il timore dei ristoratori però è il tempo: il meteo prevede pioggia per qualche giorno. Poi c’è il problema dei locali che non hanno la possibilità di allestire all’esterno, per i quali c’è una data di riapertura. In centro molta gente ha fatto colazione e ha pranzato, ma molti bar, a causa del freddo e della pioggia, per il momento sono stati disertati dalla clientela.

Cirio chiede a Figliuolo più dosi di vaccino per il Piemonte

PARTITA OGGI LA PREADESIONE PER I SOGGETTI FRAGILI CON ESENZIONE, MENTRE A MAGGIO POTRÀ ADERIRE ANCHE LA FASCIA 50-59 ANNI

 


Sono 19.460 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 19). A 4.156 è stata somministrata la seconda dose.

Tra i vaccinati in particolare sono 4.652 gli over80, 3.593 i settantenni e 5.651 le persone estremamente vulnerabili.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 1.422.474 dosi (di cui 419.778 come seconde), corrispondenti al 90,7% di 1.568.200 finora disponibili per il Piemonte. La percentuale è leggermente inferiore a ieri perché comprende le 9.400 dosi di AstraZeneca e le 16.600 dosi di Moderna previste in consegna domani ma arrivate già stasera.


LA REGIONE SCRIVE A ROMA PER CHIEDERE PIÙ DOSI

Il Piemonte è una delle Regioni che fin dall’inizio della campagna vaccinale ha fornito buone performance, procedendo a ritmo veloce e spedito, e in questa fase le seconde dosi rappresentano già una quota importante di quelle somministrate giornalmente.

Per garantire i richiami senza penalizzare la prosecuzione delle immunizzazioni con prima dose di over70, 60-69enni e soggetti fragili, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi hanno deciso di inviare una lettera al premier Draghi e al generale Figliuolo chiedendo che la distribuzione di vaccini alle Regioni sia proporzionata alla popolazione target in fase di vaccinazione, e non a quella generale.

In questo modo non si penalizzerebbe un territorio come quello piemontese, che ha un numero di over60 maggiore rispetto ad altre parti d’Italia e rischia di non ricevere con tempestività la quantità di dosi necessaria per metterli in sicurezza.


GIACENZA A OGGI

Pfizer: 31 mila dosi (somministrato il 97,1% di 1.073.800 dosi totali ricevute finora, la prossima consegna di 155 mila dosi dovrebbe essere in programma tra mercoledì 28 e giovedì 29 aprile).

Moderna67 mila dosi (somministrato il 55,2% delle 149.200 dosi totali ricevute finora, le dosi disponibili vengono usate soprattutto per i richiami).

AstraZeneca: 35 mila (somministrato l’89,3% delle 332.400 dosi totali ricevute finora)


PARTITE LE ADESIONI DEI SOGGETTI FRAGILI CON ESENZIONE

Da oggi i soggetti fragili tra 16 e 59 anni con esenzione per patologia, ma non classificati come estremamente vulnerabili, possono preaderire alla campagna di vaccinazione su www.ilPiemontetivaccina.it


A MAGGIO AL VIA LE PREADESIONI PER LA FASCIA 50-59 ANNI

Dal 4 maggio partirà la preadesione sul portale www.ilPiemontetivaccina.it per la fascia 55-59 anni, dal 17 maggio per quella 50-54 anni.

Covid, lunedì 26 aprile: la situazione in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 568 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 38 dopo test antigenico), pari al 4,8% di 11.954 tamponi eseguiti, di cui 6.192 antigenici. Dei 568 nuovi casi, gli asintomatici sono 247 (43,5%).

I casi sono così ripartiti: 91 screening, 399 contatti di caso, 78 con indagine in corso; per ambito:  6 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 83 scolastico,  479 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 345.447 così suddivisi su base provinciale: 27.889 Alessandria, 16.632 Asti, 10.569 Biella, 49.562 Cuneo, 26.604 Novara, 185.201 Torino, 12.841  Vercelli, 12.226 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.440 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2483 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 247  (-13 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2404 (+1 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 14.438

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.290.137 (+ 11.954 rispetto a ieri), di cui 1.475.492 risultati negativi.


I DECESSI DIVENTANO 11.158

Sono 21 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.158 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.524 Alessandria, 689 Asti, 417 Biella, 1.360 Cuneo, 917 Novara, 5.310 Torino, 491 Vercelli, 359 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.


317.200 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 317.200 (+ 931 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 25.311 Alessandria, 15.355 Asti, 9.641 Biella, 45.268 Cuneo, 24.567 Novara, 170.145 Torino, 11.826 Vercelli, 11.465 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.343 extraregione e 2.279 in fase di definizione.

Festeggiano prima comunione all’interno di un ristorante, ma arrivano i carabinieri

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per verificare il rispetto della normativa anti covid

I carabinieri della Tenenza di Nichelino hanno avviato le procedure sanzionatorie amministrative nei confronti del titolare di un ristorante del luogo all’interno del quale, nella giornata di ieri 25 aprile nelle prime ore del pomeriggio, è stata riscontrata la presenza di circa 60 persone intente a consumare il pranzo.

La maggior parte dei presenti, molti privi di mascherine protettive, sulla base delle prime verifiche faceva parte di un unico gruppo intento a festeggiare una comunione.  Al termine degli accertamenti volti alla loro completa identificazione gli avventori verranno a loro volta sanzionati per il mancato rispetto delle norme volte a contenere la diffusione del virus.

Fuga a 190 all’ora in tangenziale Fermato e denunciato dalla Polizia Stradale: decurtati 58 punti patente

Il fatto è accaduto giovedì pomeriggio. Mentre una pattuglia della Sottosezione Autostradale sta percorrendo la tangenziale sud in carreggiata nord, all’altezza del km 22, gli agenti notano un SUV bianco sullo stesso tratto di strada che da controllo risulta privo di copertura assicurativa e revisione periodica.

I poliziotti affiancano il veicolo in modo da controllarlo in condizioni di sicurezza nella prima piazzola utile. Il conducente del SUV fa un cenno d’intesa ma quando è in procinto di fermarsi nella piazzola indicata, improvvisamente accelera e si dà alla fuga. Nel tentativo di distanziare gli operatori di polizia, produce una serie di sorpassi azzardati e pericolosi raggiungendo la velocità dii 190 km/h.

Tallonato dalla pattuglia, effettua repentini e imprevedibili cambi di corsia rischiando di collidere con gli altri veicoli fino a che imbocca lo svincolo “corso Francia”. L’inseguimento prosegue sulla viabilità ordinaria dove l’auto in fuga supera le auto incolonnate al semaforo, rischiando l’investimento di pedoni. Percorre svariati tratti in senso opposto di marcia sempre a velocità sostenuta lungo le vie di Collegno, Rivoli e Grugliasco. Qui, in via Bargiacchi, i poliziotti affiancano il SUV il quale sperona l’auto della Polizia nel tentativo di guadagnarsi la fuga. L’auto, però, termina la sua corsa andando a incastrarsi. L’uomo, un italiano di 53 anni, viene fermato, nella sua borsa a tracolla gli agenti rinvengono due coltelli a serramanico con lama lunga 7 e 10 cm.

Dai successivi accertamenti, emerge che l’autovettura è provento di un furto denunciato nel 2019, fatto che porta l’uomo a essere deferito in stato di libertà all’A.G., oltre che per resistenza a P.U. e la detenzione dei coltelli, anche per ricettazione. Dai riscontri effettuati, emerge anche che il SUV, che in passato era stato di proprietà del denunciato, gli era stato confiscato ed era stato venduto all’asta a un nuovo proprietario, al quale, dopo le incombenze del caso, il veicolo è stato poi restituito.

Al reo sono state verbalizzate 12 infrazioni stradali per un importo complessivo di circa 1500 euro e la decurtazione di 58 punti della patente. Il cinquantatreenne è stato segnalato alla Prefettura di Torino per la sospensione della patente.

Simbolo e manifesti per Damilano sindaco

 A partire da oggi esce una nuova campagna affissioni a sostegno della candidatura di Paolo Damilano e di Torino Bellissima.

“Sarà molto visibile, – commentano dallo staff del candidato  – come scelte cromatiche, claim e immagine. E anche come pianificazione: 400 posizioni sulle principali arterie e piazze tra periferie e centro della città, con formati di grande impatto: 6×3 e 200×140”.

“Il claim C’è da fare racconta sia il momento oggettivo, di Torino e del Paese,  – aggiungono – segnato dalla necessità non più rinviabile della ricostruzione – civile, sociale ed economica – sia il valore soggettivo del candidato Damilano, che per storia personale e professionale è consapevole della necessità e ha gli strumenti per affrontarla. La sua è la candidatura naturale per la città, in una fase segnata dalla necessità della ricostruzione.

Viene inoltre presentato oggi il simbolo elettorale della lista civica Torino Bellissima, quello che i torinesi troveranno sulle schede al momento del voto. Anche questo, come la campagna, è giocato sulla cromia blu/giallo, che non solo riporta alla coppia cromatica simbolo di Torino, ma racconta la natura anzitutto “civica” dell’impegno e del progetto di Damilano, che si candida “perché conosce la città e ha una visione per farla ripartire”.