ilTorinese

Nuove dosi di vaccino consegnate nel Torinese

Sabato 1° maggio il corriere di Poste Italiane, SDA, consegnerà presso  le Farmacia Ospedaliera di Rivoli le prime 1500 dosi del vaccino Johnson&Johnson, 17.400 dosi di AstraZeneca e 2400 dosi di vaccino Moderna.

A Cambiano saranno consegnate 800 dosi Johnson&Johnson, 9400 dosi di Astrazeneca  e 1300 dosi di vaccino Moderna. Ad  Ivrea saranno consegnate 1400 dosi Johnson&Johnson, 15.300 dosi di Astrazeneca e 2000 dosi del vaccino Moderna.

Sabato alcuni mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, prenderanno in carico i vaccini a Chiavari e proseguiranno il loro viaggio, per raggiungere la loro destinazione finale presso le strutture della provincia.

In totale il Corriere SDA in collaborazione con l’Esercito Italiano consegnerà in Italia 2.440.400 dosi di vaccini Johnson&Johnson, AstraZeneca e Moderna.

Sabato 3 aprile stadio Olimpico Grande Torino: derby n. 202

Torino-Juventus:  ore 18

Qui Juve: tegola in casa bianconera. Mancherà Demiral: il difensore centrale turco è risultato positivo al covid e quindi è in isolamento in attesa di negatività.Buone notizie invece per l’attaccante Dybala che sarà convocato e partirà dalla panchina.A breve rientreranno tutti i nazionali ma c’è apprensione anche per il portiere polacco Szczesny per il focolaio Covid che ha colpito la nazionale polacca.Mancando anche Buffon per squalifica in porta giocherebbe il terzo portiere Pinsoglio lasciando in panchina il giovane 18enne portiere della primavera Giovanni Garofani.

Qui Toro: anche in casa granata nascono nuovi problemi.Al recupero del difensore camerunense N’Kolou,che partirà dalla panchina,s’aggiungono le defezioni del secondo portiere M.Savic e del difensore centrale brasiliano Lyanco entrambi infortunati,oltre al terzino Singo già stoppato dal malore alla coscia.Per il resto squadra in forma in attesa dei nazionali e con apprensione per il centrocampista polacco Linetty in quanto un focolaio Covid ha colpito alcuni giocatori della nazionale polacca.
Prove di 4-2-4 con squadra offensiva da parte del tecnico Davide Nicola che non lascerà nulla di intentato per portare a casa i 3 punti fondamentali per la salvezza.

Vincenzo Grassano

Petrarulo (Fi): “per le bici colonnine dotate di compressori”

La Città di Torino, negli ultimi tempi, ha realizzato e messo in progetto diverse piste ciclabili con l’intenzione di motivare ed agevolare l’uso dei mezzi su ruote a pedali e/o elettrici per una movimentazione green.

L’inconveniente per chi va in bici di bucare una gomma o avere problemi di perdita d’aria dalle valvole non è così raro e quando ci si trova a percorrere strade con gomme non correttamente gonfie può essere pericoloso.
Il Capogruppo del Gruppo di Forza Italia al Comune di Torino Raffaele Petrarulo ha presentato una proposta di mozione per chiedere alla Sindaca che vengano posizionate, in alcuni punti dei percorsi delle piste ciclabili, colonnine dotate di compressori al fine di agevolare i cittadini che utilizzano questi mezzi.

M5S: “In Piemonte erogati 400 milioni per l’export”

I dati gennaio-ottobre 2020 del Fondo 394 legato al Patto dell’Export 

“Nonostante il difficile momento che l’Italia ed il Piemonte vivono con l’emergenza Covid, i dati che arrivano sull’export, grazie ai Soft Loans garantiti dal Fondo 394 e il Fondo di Promozione Integrata all’interno del Patto dell’Export promosso dal ministro Luigi Di Maio, sono incoraggianti e dimostrano anche l’ottimo lavoro svolto da tutti gli imprenditori coinvolti in questo progetto nella nostra regione”.
“Da gennaio a ottobre 2020 secondo i dati diffusi nonostante la fase critica che stiamo vivendo in Piemonte sono state presentate 1.206 domande per un totale aiuti per l’export pari a 410 milioni , ripartiti in 246 per il Fondo 394 e 164 per il Fondo Promozione Integrata” continuano i Consiglieri regionali ed i parlamentari M5S del Piemonte.
“A livello nazionale i settori che hanno presentato più domande sono stati quello della industria meccanica (2.124 per un totale di 70 milioni di euro), il tessile (1.556 per 327 milioni di euro), il commercio (1.413 per 306 milioni), l’industria metallurgica ( 1357 domande per  570 milioni di euro) e agroalimentare (1263 domande per 396 milioni di euro).
“Sono dati che fanno ben sperare e dimostrano come le nostre eccellenze imprenditoriali, nonostante la pandemia in atto e molte restrizioni a cui siamo stati  costretti per la prevenzione sanitaria, continuano a lavorare con determinazione e serietà” concludono i Consiglieri regionali ed i parlamentari M5S del Piemonte.
Gruppo regionale M5S Piemonte
Parlamentari M5S Piemonte
On. Luca Carabetta
Deputato XVIII Legislatura – Commissione Attività Produttive
Responsabile Nazionale Innovazione M5S
Membro dell’Intergruppo Parlamentare per l’Innovazione

Un crowdfunding per il nuovo cortile della scuola Sabin

Architettura Senza Frontiere ha avviato un crowdfunding per la riqualificazione del cortile della scuola Sabin a Torino, un progetto nato e sviluppato insieme ai bambini dell’istituto per uno spazio di comunità e di apprendimento bello, accogliente e oggi più che mai necessario

Sito di ASF: www.asf-piemonte.org – crowdfunding online in www.ideaginger.it/progetti/riprendiamoci-il-cortile-con-il-colore.html
Scuola primaria Albert Sabin   Corso Vercelli 157, Torino

Attraverso laboratori partecipativi e collaborativi su tematiche ambientali e sui beni comuni, la Onlus torinese ha sensibilizzato i bambini e li ha coinvolti nel ripensare il cortile della loro scuola, con l’obiettivo di renderlo un luogo bello e accogliente che possa rispondere alle loro necessità e ai loro desideri.

In un quartiere periferico come Barriera di Milano, molti bambini hanno solo il cortile della scuola per giocare all’aperto e oggi più che mai, in relazione alla pandemia da Covid-19, è necessario avere spazi capaci di accoglierli in totale sicurezza per poter offrire loro nuove esperienze e stimoli.

I fondi raccolti verranno utilizzati per riorganizzare il campetto da gioco e per realizzare un’aula per la didattica all’aperto di cui potranno usufruire più di 500 bambini.

Dal 2015, chiamata dalla direzione scolastica della scuola Albert Sabin di Torino, Architettura Senza Frontiere Piemonte Onlus (ASF) ha sviluppato attività di coesione sociale e di sensibilizzazione su tematiche ambientali e beni comuni rivolte agli allievi, ma anche attività aperte al quartiere. Insieme ad alunni, insegnanti, genitori e associazioni, ASF ha disegnato, dipinto, recitato, filosofeggiato, organizzato feste, creato piccoli giardini in cassetta e perfino scritto un libro con i bambini per bambini ambientato nel giardino della scuola.

Un percorso che ha portato a “Sabin Pocket Garden”, progetto per la riqualificazione del cortile dell’istituto.

Il cortile di una scuola è un bene comune, dei bambini, degli insegnanti e della comunità. Un bene importante per la socializzazione e la crescita soprattutto in un quartiere periferico come Barriera di Milano, in cui molti bambini hanno solo il cortile della scuola per giocare all’aperto, e oggi più che mai, in relazione alla pandemia, per avere spazi capaci di accoglierli in totale sicurezza e poter offrire loro nuove esperienze e stimoli.

Il cortile di 4.850 mq della scuola Sabin è però poco accogliente, degradato dal tempo e dalla poca manutenzione. Attraverso laboratori partecipativi e collaborativi, ASF ha quindi ripensato il cortile insieme ai bambini, per renderlo un luogo bello e accogliente che possa rispondere alle loro necessità e desideri.

Finalmente, dopo anni di progettazione, di sensibilizzazione, di confronti con le istituzioni e di raccolta fondi, ASF è riuscita ad ottenere dei finanziamenti, sufficienti però solo a coprire le spese che riguardano il verde: piantumazione di nuovi alberi, aiuole colorate e sensoriali e orto didattico.

Sono necessari altri interventi fondamentali per poter vivere pienamente il cortile. È necessario riorganizzare il campetto da gioco, che a oggi si presenta con una pavimentazione dissestata e pericolosa, e realizzare un’aula per la didattica all’aperto di cui potranno usufruire più di 500 bambini durante le giornate calde, ma non solo.

ASF ha quindi deciso di avviare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma ideaginger.it, reperibile a questo indirizzo www.ideaginger.it/progetti/riprendiamoci-il-cortile-con-il-colore.html insieme a informazioni dettagliate sull’intero progetto di riqualificazione. Un progetto ambizioso che ASF ha deciso di perseguire per step: con i fondi che si raccoglieranno attraverso questa campagna di crowdfunding verrà realizzato il primo obiettivo, ovvero la nuova pavimentazione del campetto da gioco.

Il contesto e l’importanza del cortile scolastico

Cuore del progetto è la scuola primaria Albert Sabin, costruita nel 1964 nella periferia di Torino e frequentata da 517 alunni, di cui 354 stranieri. Il progetto di riqualificazione del cortile parte dal principio della scuola come spazio pubblico e dalla convinzione che spazi di qualità possano condurre ad un maggior rispetto dei luoghi, facilitando la didattica e favorendo l’integrazione.

Il cortile della scuola è il luogo in cui l’alunno diviene cittadino e l’educazione incontra la Città: i cittadini di domani avranno negli occhi quello che i bambini di oggi stanno vedendo e vivendo.

Questo ruolo è ancora più significativo in una scuola di una periferia multietnica, dove spazi marginali e conflittualità possono aggravare situazioni di disagio e dove gli spazi pubblici sono ridotti e spesso poco curati.

C’è necessità di spazi di incontro, di verde e di bellezza, c’è bisogno di integrazione, educazione ambientale, partecipazione, visione.

I bambini potranno stare più tempo all’aria aperta, a contatto con la natura in uno spazio ampio e ben organizzato che garantisce maggiore sicurezza anche in relazione alla pandemia in corso.

Gli insegnanti avranno la possibilità di proporre attività didattiche outdoor e coinvolgere gli studenti in esperienze innovative e sorprendenti, avvicinandoli anche a un rapporto di armonia con la natura.

“La voce dei libri” A Chieri un progetto per gli ospiti delle RSA

La lettura, un volto e una voce narrante per alleviare la solitudine di quanti, più di altri, hanno provato e provano l’enorme macigno del “sentirsi soli” in questi terribili mesi di pandemia.

E’ rivolto a loro, agli ospiti delle RSA di Chieri, il progetto “La voce dei libri”, attivato dalla locale “Biblioteca Civica”, in collaborazione con le Case di Riposo “Orfanelle” e “Giovanni XXIII”.

L’iniziativa consiste nel trasmettere ai due istituti di cura per anziani , due volte alla settimana, video e audio, della durata di circa 15-20 minuti, nei quali un bibliotecario, per far compagnia agli ospiti, legge brevi racconti e, prossimamente, anche classici della letteratura, esposti in modo sintetico. “In considerazione del protrarsi del periodo di emergenza sanitaria e del conseguente isolamento a cui gli anziani ospiti sono costretti per preservare la propria salute – spiega Silvia Basso, direttrice della Biblioteca Civica- abbiamo pensato di far sentire la vicinanza della Biblioteca e della Città, proponendo una modalità di interazione sicura e, nello stesso tempo, utile a far sentire meno soli gli ospiti delle nostre strutture. Siamo felici che i rispettivi direttori dei due istituti, la dottoressa Paola De Nale e il dottor Federico Fenu, abbiano accolto con entusiasmo questo progetto”.
Videoletture ed audioletture potranno così essere proposte agli ospiti nei momenti più adeguati; sia durante i tempi di svago collettivo negli spazi comuni, sia per accompagnare le ore di solitudine dei soggetti costretti alla quarantena dopo il rientro da un ricovero. “ Si tratta di un progetto- commenta l’assessore alla Cultura e alla Biblioteca Antonella Giordano- che conferma l’attenzione dell’amministrazione nei confronti dei soggetti più fragili, come sono i nostri anziani. Le Rsa hanno pagato un prezzo drammatico alla pandemia, e tuttora, nonostante tutti gli ospiti e il personale siano vaccinati, permane l’isolamento rispetto all’esterno e la solitudine. Nelle scorse settimane abbiamo messo a disposizione delle due Rsa chieresi le ‘stanze degli abbracci’, ora, grazie ai nostri bibliotecari, portiamo la voce dei libri, sperando così di regalare loro serenità e speranza”. E di certo preziose “vitamine” per la mente. Che la lettura offre con ampia generosità. Diceva Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina 1986: “Ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso che quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente”.

g. m.

Anffas, in via Fiesole sei utenti e due operatori positivi al Covid

NELLA  RESIDENZA PER PERSONE CON DISABILITA’ .  D’ERRICO: “COSA STIAMO ASPETTANDO A VACCINARLI?”

Scatta l’allarme in una delle tre strutture gestite da Anffas Torino. Il presidente: “Rispettare subito le priorità dettate dall’agenda vaccinale”

Sei utenti e due operatori del centro residenziale per persone con disabilità di via Fiesole, gestito da Anffas Torino, sono risultati positivi al Covid-19 in base ai tamponi molecolari effettuati con urgenza tra ieri sera e questa mattina, in seguito alla febbre e al malessere manifestati da una ospite. I protocolli di sicurezza si sono attivati immediatamente, ma l’esito dei tamponi ha fatto scattare l’allarme anche per gli altri utenti (in tutto sono 12) e gli operatori che li assistono.

Allarme e rabbia, perché questo ennesimo dramma si poteva, anzi si doveva evitare. “Ma vi immaginate – tuona Giancarlo D’Errico, presidente Anffas Torino – l’angoscia che stanno vivendo queste persone, le loro famiglie, tutti gli altri ospiti e anche noi operatori? Vi immaginate cosa vorrebbe dire per un ragazzo autistico o per una ragazza Down essere intubati in ospedale? E non voglio neanche pensare a esiti ancora più drammatici. Chiedo senza giri di parole a chi ha la responsabilità di rispondere, il presidente Cirio e l’assessore Icardi: vogliamo aspettare che la situazione peggiori ulteriormente per capire che vaccinare le persone con disabilità è una priorità assoluta? Anche più, con tutto il rispetto, degli studenti attesi dalla maturità?”

Il riferimento è all’ipotesi di vaccinare i 35mila studenti all’ultimo anno delle superiori avanzata dal presidente Alberto Cirio al governo, ieri a Roma durante l’incontro con il generale Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid. “Sarei felicissimo se gli studenti potessero vaccinarsi – continua D’Errico – per sostenere la maturità in presenza, anche nelle nostre famiglie ci sono ragazzi e ragazze attesi da questo importante passaggio. Ma, ancora una volta, il problema è stabilire le priorità, perché c’è chi rischia di morire, senza vaccino. Genitori e figli che non si vedono da più di un anno, senza vaccino”.

“Anzi, dirò di più: si tratta di rispettare le priorità già dettate dall’agenda vaccinale – conclude Giancarlo D’Errico – dando la precedenza agli anziani e alle persone fragili. La Regione Piemonte, in ritardo e solo dopo le nostre pressanti sollecitazioni, aveva annunciato in pompa magna che da metà marzo sarebbero partite le vaccinazioni dei 6000 ospiti dei centri residenziali e diurni: ad oggi nelle tre strutture che noi gestiamo a Torino siamo fermi a zero. Neanche gli operatori sono vaccinati, perché non sono considerati sanitari. E già allora avevamo segnalato che sono da vaccinare con urgenza anche le migliaia di persone con disabilità che non vivono in struttura e i loro caregiver familiari: su questo aspetto continua un silenzio assordante. Chiedo ancora una volta: cosa stiamo aspettando?”

Rsa: “Attenti alle generalizzazioni”

“I trattamenti terapeutici vengono svolti sempre con grande attenzione”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – La descrizione della situazione nelle RSA non può sottostare a facili generalizzazioni che facciano risaltare solo alcuni aspetti dell’assistenza rivolta agli ospiti anziani e fragili presenti nelle strutture. Così il Tavolo Interassociativo del settore assistenziale socio-sanitario commenta quanto oggi pubblicato nelle pagine di un quotidiano piemontese. In tema di trattamenti terapeutici, dall’articolo pubblicato e dalle dichiarazioni fatte dal difensore civico del Piemonte emerge una descrizione caratterizzata da una grande generalizzazione, quando, invece, i trattamenti terapeutici e le relative contenzioni adottate nelle Rsa sono da queste sempre affrontate come questioni delicate che non si possono prestare né a generalizzazioni né a strumentalizzazioni di sorta.

Le associazioni che compongono il Tavolo sottolineano poi che le quasi 800 strutture accreditate della nostra regione sono soggette a continui controlli di commissioni di vigilanza, Nas e altre istituzioni. Dalle verifiche svolte mai sono emerse situazioni con pazienti legati al letto con le lenzuola.

A tal proposito, il Tavolo ricorda che chiunque abbia le prove di illeciti così gravi è tenuto immediatamente, soprattutto se ricopre ruoli di garanzia o come semplice cittadino, a darne segnalazione alle autorità competenti. In questo senso, tutte le associazioni del Tavolo del settore prendono decisamente distanza da chi dichiara che alla base di trattamenti terapeutici vietati vi siano ragioni economiche. Chi lega i pazienti al letto commette un reato e basta.

 

Il Tavolo Interassociativo del settore assistenziale socio-sanitario è costituito da AGeSPI Piemonte, API Sanità, Confapi Sanità, Confindustria Piemonte Sanità, Federsolidarietà Confcooperative Piemonte, Legacoopsociali Piemonte, AGCI Solidarietà, ANSDIPP.​​

I libri più letti e commentati a Marzo

Le proposte più interessanti del nostro gruppo questo mese riguardano un romanzo grafico, premiato e già considerato un classico, come Asterios Polyp di David Mazzucchelli (Coconino Press); il romanzo storico Quando le anime si sollevano (Alet Edizioni), dello scrittore americano Madison Smart Bell, che racconta l’epopea del Napoleone nero Toussaint Loverture; ultima segnalazione per la splendida raccolta di Ann Sepolveda Favole moderne per crescere bambini intelligenti (Edicart), una lettura semplice ma stimolante e affascinante, in grado di piacere a piccoli e grandi.

La nostra guida alla scoperta delle case editrici indipendenti questo mese ci porta a conoscere LEF, acronimo di Libreria Editrice Fiorentina, fondata nel 1902 e da sempre punto di riferimento per la promozione di una cultura ecologista profonda, condivisa da cattolici e laici, identificata dal pensiero profetico di autori come Don Milani, La Pira, Fukuoka, Wendell Berry, Ivan Illich, Vandana Shiva; oggi più che mai LEF è all’avanguardia nella dinamica convergenza fra fede, spiritualità, ecologia, umanesimo e sacralità della natura sotto la guida di Giannozzo Pucci (QUI potete leggere l’intervista che ci ha rilasciato) che ha mantenuto l’impegno cattolico, sociale e fortemente ecologista senza tralasciare l’interesse per le tradizioni popolari:  dal 2004  LEF pubblica  “L’ecologist italiano“, redazione italiana di “The ecologist“, la prima rivista ecologista fondata da Edward Goldsmith nel 1970. La Lef ha mantenuto vivo lo spirito delle collane del suo passato che ne hanno fatto la storia e il prestigio rendendole attuali con un messaggio mai scontato o banale.

Tra i grandi nomi e i titoli fondamentali dell’editore si segnalano soprattutto le pubblicazioni di Giorgio La Pira e Don Milani, la collana di agricoltura naturale “Quaderni di Ontignano” diretta da Giannozzo Pucci (Masanobu Fukuoka, “La rivoluzione del filo di paglia” e altri), la collana teologica “Ricerca del Graal” che ha raccolto documenti di spiritualità universale.

 

Incontri con gli autori

Questo mese, in collaborazione con il sito  Novità in libreria.it, il nostro staff ha intervistato Giuseppe Scarimbolo che racconta ai lettori come è nata l’idea del suo romanzo  Tiflis – Un giorno di pioggiaCarlo Moiraghi, per parlare con lui di Giallo Indiano (Noi Edizioni), Teresa La Scala, autrice di Spruìgno e Paola Poli, che racconta la genesi di Le ventuno lune di Guna (Noi Edizioni).

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Per questo mese è tutto,  vi invitiamo a venirci a trovare sul nostro

Sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Con un chilo di droga all’interno di un sacchetto di patatine

49enne incensurato arrestato dalla Polizia di Stato

Il nascondiglio era perfetto ma il suo atteggiamento ha fatto insospettire gli agenti. L’uomo è stato fermato in modo casuale dagli agenti che lo hanno notato a bordo della sua auto percorrere via Oxilia direzione corso Vercelli dove è stato fermato per un controllo di Polizia. Qui con voce tremolante ha riferito agli agenti di avere la patente di guida all’interno del giubbotto posto sul sedile anteriore passeggero, ma per recuperarla è sceso dal veicolo. Ha preso la giacca e nel mentre ha fatto scivolare a terra un sacchetto di patatine che ha spinto con il piede sotto l’autovettura nel vano tentativo di nasconderlo. I poliziotti, convinti che stesse nascondendo qualcosa, hanno controllato il contenuto del sacchetto e in effetti quella bustina di patatine conteneva oltre 1 kg di sostanza stupefacente. Nello specifico c’erano 10 panetti di hashish e 3 sacchetti di marijuana. Gli agenti delle volanti con l’ausilio Unità Cinofila hanno perquisito anche il suo appartamento, dove hanno trovato altri 6 frammenti di hashish, 1 involucro di marijuana e 100 euro in contanti che hanno sequestrato insieme ai 70 euro rinvenuti sulla sua persona. L’uomo, un italiano di 49 anni incensurato, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.