ilTorinese

Subito in campo le due squadre torinesi

33esima giornata di campionato
Domenica 25 aprile alle ore 15
Fiorentina-Juventus
Lunedì 26 aprile alle ore 18.30
Torino-Napoli

Dopo il buon pareggio infrasettimanale di campionato contro il Bologna,con largo dominio di gioco soprattutto nel secondo tempo,i granata di Nicola torneranno in campo nel posticipo preserale di lunedì 26 aprile contro il Napoli per continuare la striscia positiva di gare concluse con vittorie e pareggi.I 3 punti contro i partenopei metterebbero il Toro nella quasi certezza di salvarsi dalla retrocessione in serie B.Intanto oggi un’ottima notizia.Sirigu è risultato negativo al tampone odierno quindi il portiere del Torino è pronto a scendere in campo già nella difficile sfida di lunedì prossimo contro i partenopei guidati dal tecnico Gattuso.
Prima, però, ci sarà la visita medica di routine, che ne stabilirà l’idoneità, poi il lavoro con il gruppo.Intanto entra in diffida,dopo l’ammonizione ricevuta nella gara contro il Bologna,il centrale camerunense N’Kolou.Al prossimo cartellino giallo scatterà automaticamente la squalifica per 1 gara.Ricordiamo sempre che il Toro deve recuperare la gara contro la Lazio rinviata per covid.Non si sa ancora la data precisa ma verosimilmente si giocherà a maggio tra la penultima e l’ultima giornata di campionato.
Buone notizie in casa Juve.La vittoria ottenuta contro il Parma ha ridato morale e fiducia ai bianconeri di mister Pirlo,attesi da una gara importante a Firenze contro la Fiorentina.Un altro appuntamento che dovrà portare i 3 punti per consolidare l’attuale posizione in classifica che garantisce la qualificazione in Champions League.Sono tutti a disposizione i giocatori in organico,con un ritrovato Dybala,autore di giocate con gran classe: risulterà determinante in questo finale di stagione.In calo il fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo,forse distratto dalle tante voci di mercato che lo vogliono rientrante al Real Madrid dopo 3 anni trascorsi alla Juve.Manca ancora 1 anno di contratto alla scadenza, l’impressione è che rimarrà bianconero per onorare la firma quadriennale e poter poi scegliere liberamente dove andare nel giugno 2022.Magari l’anno prossimo sarà quello buono per portare a casa la Champions League che manca in casa bianconera dal 1996 e siamo sicuri che CR7 vorrà esser il primo a sollevare il trofeo.

Vincenzo Grassano

Sospesa la proposta di legge sul gioco d’azzardo

Dopo diverse sedute di Aula, la proposta di legge di contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico viene sospesa e nelle prossime settimane verrà presentato un Ddl della Giunta. La decisione è stata presa con 23 favorevoli e 17 non votanti.

“Per noi è solo un cambio di strategia – hanno spiegato il capogruppo della Lega Alberto Preioni e il primo firmatario Claudio Leone – abbiamo dovuto fare i conti con 65 mila emendamenti, una distorsione della democrazia che dovrebbe essere confronto e dialettica. Ci sono 5000 persone che rischiano di perdere il posto e non possono rimanere appesi a un filo. Il nostro è un arrivederci a tra poche settimane”. “Nessun passo indietro – ha poi affermato Leone – Il provvedimento voluto con forza dal gruppo della Lega non è né accantonato, né ritirato né tantomeno bocciato”.

“Abbiamo respinto il secondo attacco del centrodestra che voleva abrogare una legge che funziona, quella sul contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo, approvata nel 2016, una legge equilibrata che tutela salute e lavoro, una legge condivisa della quale avevamo discusso in tutte le sedi opportune e che contemperava entrambi gli aspetti” ha dichiarato il capogruppo Pd  Raffaele Gallo.

Secondo Sean Sacco (M5s) questa vicenda ha dimostrato che “non vi riconosciamo il diritto di calpestare l’opposizione. La marcia indietro sulla Pdl è significativa anche delle spaccature all’interno della maggioranza”.

Paolo Ruzzola (Fi) ha ribattuto: “La coalizione di centrodestra non è mai stata messa in dubbio nemmeno un secondo. Del resto i fatti lo confermano: un conto è la dialettica interna, altro è dividersi. Il numero legale non è mai mancato. Condividiamo e apprezziamo in modo importante la richiesta del presidente Preioni, ovvero sospendere la discussione per approfondire e migliorare il testo. Questo non è un passo indietro, ma un deciso passo avanti ed è un segnale che va colto in senso positivo anche dall’opposizione”.

Per Paolo Bongioanni (Fdi) “tutti questi giorni non sono stati sprecati: abbiamo incontrato i lavoratori del comparto e una signora ci ha chiesto quale sarebbe stato il suo futuro dal 21 maggio, dobbiamo dare dignità a tutti i lavoratori, fosse anche solo uno. Ascoltando Stecco ieri mi sono accorto di quanto sia pericoloso il gioco d’azzardo patologico, poi è chiaro che siamo tre partiti con sensibilità differenti, ma questa legislatura è quella che ha prodotto più provvedimenti a favore del territorio”.

Mario Giaccone (Monviso) si è detto “stupito degli interventi imbarazzati e imbarazzanti della maggioranza. Quello che non volete capire è che la democrazia è sistema di pesi e contrappesi. Se si entra in aula mostrando i muscoli, rifiutando ogni tipo di confronto, questi sono i risultati”.

Marco Grimaldi di Luv ha aggiunto: “La nostra difesa nel merito dell’ottima legge per la prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico ha mandato in frantumi la proposta di legge Leone e in tilt la maggioranza”.

Giorgio Bertola (M4o) ha sostenuto che la maggioranza “sospende la Pdl perché non ha i numeri: avete perso la scommessa” e ha sottolineato le spaccature tra i componenti del governo regionale stesso.

Silvio Magliano (Moderati) ha detto che “le ragioni scientifiche contrarie a questa norma addotte anche dal leghista Stecco rimarranno le stesse. Vedremo come e se il futuro Ddl metterà risorse sul contrasto alla ludopatia. Ascoltate anche le nostre ragioni”.

Il bollettino Covid di giovedì 22 aprile: la situazione in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 1.464 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 106 dopo test antigenico), pari al 5,9% di 24.993 tamponi eseguiti, di cui 11.949 antigenici. Dei 1.464 nuovi casi, gli asintomatici sono 557 (38,0%).
I casi sono così ripartiti: 188 screening, 900 contatti di caso, 376 con indagine in corso; per ambito: 22 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 134 scolastico, 1308 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 
341.981 così suddivisi su base provinciale: 27.584 Alessandria, 16.520 Asti, 10.464 Biella, 49.057 Cuneo, 26.357 Novara, 183.277 Torino, 12.722 Vercelli, 12.103 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.426 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2471 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono
 280 (+ 3 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 
2.568 – 98 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 
16.284
I tamponi diagnostici finora processati sono 
4.213.747 (+ 24.993 rispetto a ieri), di cui 1.458.598 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.085
Sono
 46 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 
11.085 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.522 Alessandria, 682 Asti, 413 Biella, 1.357 Cuneo, 913 Novara, 5.260 Torino, 489 Vercelli, 358 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

311.764 GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 
311.764 (+ 2.114 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 24.989 Alessandria, 15.085 Asti, 9.513 Biella, 44.330 Cuneo, 24.220 Novara, 167.059 Torino, 11.640 Vercelli, 11.356 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.329 extraregione e 2.243 in fase di definizione.

Covid: il bollettino di giovedì 22 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 1.464 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 106 dopo test antigenico), pari al 5,9% di 24.993 tamponi eseguiti, di cui 11.949 antigenici. Dei 1.464 nuovi casi, gli asintomatici sono 557 (38,0%).
I casi sono così ripartiti: 188 screening, 900 contatti di caso, 376 con indagine in corso; per ambito: 22 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 134 scolastico, 1308 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 
341.981 così suddivisi su base provinciale: 27.584 Alessandria, 16.520 Asti, 10.464 Biella, 49.057 Cuneo, 26.357 Novara, 183.277 Torino, 12.722 Vercelli, 12.103 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.426 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2471 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono
 280 (+ 3 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 
2.568 – 98 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 
16.284
I tamponi diagnostici finora processati sono 
4.213.747 (+ 24.993 rispetto a ieri), di cui 1.458.598 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.085
Sono
 46 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 
11.085 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.522 Alessandria, 682 Asti, 413 Biella, 1.357 Cuneo, 913 Novara, 5.260 Torino, 489 Vercelli, 358 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

311.764 GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 
311.764 (+ 2.114 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 24.989 Alessandria, 15.085 Asti, 9.513 Biella, 44.330 Cuneo, 24.220 Novara, 167.059 Torino, 11.640 Vercelli, 11.356 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.329 extraregione e 2.243 in fase di definizione.

Esce dal carcere il fratello di Totò Riina

Fuori dal carcere Gaetano Riina, il fratello del boss Totò Riina.

Cosi ha deciso il tribunale di sorveglianza di Torino, che sancisce gli arresti domiciliari  su richiesta  dei suoi legali.

Gaetano Riina ha 88 anni e ha  gravi problemi di salute. Verrà trasferito in una località della Sicilia.

StopGlobalWarming.eu, la Mole si tinge di verde

Con una maxi proiezione speciale sulla Mole, il Comune di Torino annuncia la propria adesione formale a StopGlobalWarming.eu, l’Iniziativa Europea dei Cittadini che ha l’obiettivo, al raggiungimento di 1 milione di firme entro il 22 luglio 2021, di obbligare l’UE ad esprimersi sulla proposta di far pagare le emissioni di CO2, spostando le tasse dalle risorse umane alle risorse naturali.

 

Una delegazione del Comune, che ha già approvato all’unanimità in consiglio comunale il sostegno all’iniziativa, insieme ai promotori della stessa coordinata da Lorenzo Mineo, ha schiacciato ieri sera il pulsante per dare il via alla proiezione del logo StopGlobalWarming.eu sulla facciata della Mole. La città di Torino si unisce così, a Roma, Milano, Firenze, Napoli, Palermo, Bari, Dublino, Francoforte e ad oltre 100 comuni italiani ed europei a sostegno della campagna, lanciando un messaggio forte per fermare il cambiamento climatico, invitando i cittadini a firmare una proposta concreta per il futuro del pianeta.

 

La proiezione durerà ancora per tutta la giornata del 22 Aprile, Giornata Mondiale della Terra.

83 miliardi per 57 grandi opere pubbliche, per il Piemonte pochi spiccioli e futuro al buio

A cura di lineaitaliapiemonte.it

di Carlo Manacorda

Il quadro delle infrastrutture piemontesi per il futuro resta a tinte fosche: per il Piemonte sono previsti soltanto 139 milioni per i lavori da eseguire sulla SS 20 del Colle di Tenda.

 

Tra le 57 opere programmate, non ne compare alcun’altra che riguardi la nostra regione. E su 29 Commissari nominati per fare partire o ripartire le grandi opere non c’è quello per la Tav. Ma le responsabilità della politica non sono solo a livello nazionale…

Continua a leggere:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/04/21/leggi-notizia/argomenti/economia-allo-specchio/articolo/83-miliardi-per-57-grandi-opere-pubbliche-per-il-piemonte-pochi-spiccioli-e-futuro-al-buio-di-carl.html

Il maestro Daniele Gatti dirige l’integrale delle sinfonie di Brahms

All’Auditorium della RAI di Torino

Sarà il direttore d’orchestra milanese Daniele Gatti a dirigere l’esecuzione integrale delle Sinfonie di Brahms che l’Orchestra Nazionale della RAI propone a porte chiuse giovedì 22 e giovedì 29 aprile alle 20 dall’ Auditorium RAI Arturo Toscanini di Torino.

Entrambi gli appuntamenti fanno parte del cartellone dei “Concerti di ‘primavera-estate” e vengono trasmessi in diretta da Radio 3, in live streaming sul portale di Rai Cultura, e da RAI 5 in prima serata il 9 e 10 giugno prossimi.
Gatti tornerà sul podio dell’ Orchestra Sinfonica della RAI per due settimane consecutive, dopo aver diretto ben sei diversi programmi nel corso del 2020, e lo fa proprio con tutte e quattro le Sinfonie di Brahms, che costituiscono un autentico banco di prova per le orchestre e i grandi direttori.
Il percorso che portò Brahms all’esordio nel genere sinfonico fu lungo e travagliato, costituito di anticipazioni e continui ripensamenti.
Brahms le scrisse in nove anni tra il 1876 ed il 1885, e presentò la sua Prima Sinfonia quando aveva 43 anni ed era già riconosciuto come uno dei massimi compositori a livello europeo. La strada che portava alla prima Sinfonia risultò piuttosto lunga. Fu abbozzata nel 1855 e chi, come Brahms si avventurava nello scrivere a metà Ottocento una Sinfonia, ben sapeva che la sua riuscita consisteva nell’originalità con cui venivano creati i movimenti e collegati tra loro.
Nel 1884, appena un anno dopo la composizione della Terza Sinfonia, Brahms si mise al lavoro per quella che doveva essere la sua ultima Sinfonia, la Quarta, in mi minore, composta nelle due estati del 1884 e ’85 in Stiria; gli stretti rapporti intrattenuti in quegli anni con la corte e l’eccellente orchestra di Meiningen dovettero influire sulla decisione di completare così il suo patrimonio sinfonico.
La prima esecuzione ebbe luogo a Meiningen il 25 ottobre del 1885, sotto la direzione dello stesso compositore. Nonostante lo scetticismo dello stesso Brahms, la Quarta sollevò immediata ammirazione, ripetuta puntualmente ad ogni esecuzione in Germania e Olanda. Mentre la Prima Sinfonia aveva mostrato qualche attenzione all’originalità di immediata percezione, la Terza offriva un piccolo omaggio alla forma ciclica con quella conclusione, che riprendeva la fine del primo movimento. Nella Quarta Sinfonia gli stimoli parevano tacere sulla superficie. Ciò che avrebbe contato, invece, in questa composizione sarebbe stato lo scavo interiore, condotto accanto alla ricerca personale, con tratti di “musica riservata”. Il finale sarebbe stato l’esempio sommo di quella tecnica tipica di Brahms che Schonberg avrebbe chiamato della “variazione sviluppante”, ovvero della fusione tra i due principi dello sviluppo e della variazione, imprimendo il crisma della modernità. Nella Quarta Sinfonia Brahms sarebbe stato capace di fondere passato e presente, cultura e spontaneità, caratteristico e universale, creando una sintesi perfetta, espressa da una fortunata felicità stilistica.

MARA MARTELLOTTA

Se anche il Pd sulle foibe sposa il giustificazionismo

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Che anche il Pd di Torino si faccia promotore di una presentazione del libretto sulle foibe dell’improvvissato ricercatore di successo e guida turistica in Jugoslavia, diventa un fatto preoccupante

Che tra i presentatori ci sia la presidente dell’ anpi Stestero, vecchia comunista di Rifondazione, appare naturale.  Ma che ci sia il segretario metropolitano del Pd Mimmo Caretta non è una cosa scontata. Mi era capitato di ascoltarlo e l’avevo apprezzato, ospite di Laura Pompeo.  Quel libercolo è una smentita del lavoro storico di Gianni Oliva ed è una sconfessione palese delle scelte politiche coraggiose di Luciano Violante e di Piero Fassino che si impegnarono per l’istituzione del Giorno del Ricordo del 10 febbraio. Tra i presentatori c’è anche Luca Cassiani,  avvocato e politico stimabile. Spero che almeno lui stecchi nel coro. L’incontro fatto per il 25 aprile significa dar ragione all’autore del libretto che vede nel 10 febbraio l’antitesi del 25 aprile, un’assurdità storica che solo la guida – turistica diventato storico ha avuto la faccia tosta di affermare. Che un grande partito come il pd si lasci allettare da un estremista nostalgico di Tito e della Jugoslavia e’ inquietante. Queste sono cose da grillini.

La storia ha delle regole precise e il fatto che nessuno dei quattro  sia uno storico e’ indicativo. Dovevano almeno invitare Giovanni De Luna che sarebbe corso a sostenere il suo allievo. Ma forse avrebbero dovuto anche invitare l’ ANVGD, l’associazione degli esuli e qualche storico che non condivide la vulgata del libretto in questione. In democrazia si discute tra persone di idee diverse. E’ strano un dibattito che sembra una messa cantata. Povero Pd!

Al via i concerti dell’Unione musicale

Dopo una pausa forzata di sei mesi (la più lunga dall’inizio della pandemia) l’Unione Musicale di Torino è pronta a ripartire dal vivo mercoledì 28 aprile 2021, all’indomani dell’apertura deliberata dal Governo regionale, per lanciare un messaggio di ottimismo e fiducia in un presente e in un prossimo futuro in cui si possa tornare a godere della bellezza dal vivo, seppur con tutte le attenzioni.

 

Molti dei concerti annullati nell’autunno-inverno 2020-2021 sono stati riprogrammati, ma nelle consuete sale del Conservatorio e del Teatro Vittoria saranno presenti anche alcune gustose novità.
Apre il cartellone aprile-luglio 2021 Massimo Quarta al violino con Stefania Redaelli al pianoforte, che saranno seguiti da altri interpreti italiani di primo piano come i pianisti Pietro De Maria e Andrea Lucchesini, impegnati nella prosecuzione di importanti cicli tematici rispettivamente dedicati a Beethoven e Schubert-Schumann, l’inossidabile Antonio Ballista, che proporrà in forma di hit parade un coinvolgente percorso dalla liederistica alla canzone, il Trio di Parma, con l’ultimo appuntamento dell’integrale dei Trii di Beethoven e Kagel, il Trio Johannes insieme con Simonide Braconi e Paolo Borsarelli per l’esecuzione del Quintetto “La trota” di Schubert e Mario Brunello, che rilegge le Sonate e Partite per violino di Bach con il violoncello e il violoncello piccolo.
Si segnalano inoltre due avvincenti appuntamenti: Tutto tango, con Pietro Roffi alla fisarmonica e Alessandro Stella al pianoforte, e Pasion Latina, un viaggio musicale che, a partire dagli autori argentini Piazzolla, Ginastera e Guastavino, tocca la tradizione messicana e venezuelana e arriva in Spagna; interpreti d’eccezione saranno la voce versatile di Vincenzo Capezzuto e Giancarlo Bianchetti alla chitarra.
Dalla scena internazionale arriveranno per la prima volta sul palcoscenico dell’Unione Musicale la violoncellista britannica Natalie Clein accompagnata al pianoforte dalla musicista armeno-danese Marianna Shirinyan; la stella del violino Alexandra Conunova con l’eclettico pianista francese David Kadouch; e ancora Eckart Runge (per anni violoncello del Quartetto Artemis) che insieme al pianista Jaques Ammon da tempo si dedica all’esplorazione di diversi linguaggi musicali, al confine tra tango, jazz e musica da film.
Nella serie di concerti dedicati alla musica antica l’Unione Musicale ospiterà alcuni degli ensemble più interessanti attivi nel repertorio pre-classico: il Quartetto Delfico, che debutta con un programma che mette a confronto lo stile classico di Mozart con gli italiani Sacchini e Donizetti; l’ensemble italiano Soavi Affetti; il Trio Guerra Amorosa, originale formazione strumentale composta da viola da gamba, viola d’amore e baryton, mentre il Quoniam Ensemble con il soprano Cinzia Prampolini eseguirà il Vezzo di perle musicali di Adriano Banchieri.
L’Unione Musicale ha fatto del talent scouting una missione irrinunciabile: sono come sempre in cartellone tantissimi giovani di grande talento. Avremo con noi i pianisti Alexander Gadjiev, vincitore del XXX Premio Venezia e del Monte-Carlo World Piano Masters Competition nel 2018 e la croata Martina Filjak, salita in vetta al prestigioso Concorso di Cleveland nel 2009; formazioni cameristiche italiane di eccellenza, come il duo Francesca Bonaita (violino) e Gloria Cianchetta (pianoforte), il torinese Trio Chagall, impostosi al Premio “Trio di Trieste” 2019, e infine Erica Piccotti (violoncello) insieme a Leonardo Pierdomenico (pianoforte).
Prosegue con sei doppi appuntamenti anche il progetto divulgativo Camera delle meraviglie (in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino), avviato con successo nell’autunno 2019 e realizzato anche online durante il periodo di chiusura dei teatri.  Il format prevede – per ogni concerto – la presentazione di un capolavoro della tradizione cameristica, eseguito integralmente e raccontato attraverso un dialogo attivo tra musicisti e pubblico.

Un occhio di riguardo è dedicato anche al pubblico dei più piccoli, con due spettacoli di teatro musicale per famiglie: Mio fratello Amadè, delicata e poetica “favola in forma sonata” con Pasquale Buonarota e Diego Mingolla, e l’esilarante Pizz’n’zipp – Concerto scenico senza parole con Eleonora Savini e Federica Vecchio.

 

Tutti i concerti si svolgeranno seguendo i protocolli di sicurezza anti Covid-19.

Le sale sono a capienza ridotta e tutti i posti saranno numerati.

È obbligatorio indossare la mascherina anche durante lo svolgimento degli spettacoli.

 

Scarica il programma generale in pdf

Concerto inaugurale:

mercoledì 28 aprile 2021

Torino, Conservatorio Giuseppe Verdi – ore 20

I CONCERTI

 

Massimo Quarta / violino
Stefania Redaelli / pianoforte

Franz Schubert (1797-1828)

Sonatina in re maggiore op. 137 n. 1 D. 384

 

Richard Strauss (1864-1949)

Sonata in mi bemolle maggiore op. 18

 

Maurice Ravel (1875-1937)

Tzigane, rapsodie de concert

 

Niccolò Paganini (1782-1840)

Introduzione e variazione sul tema «Di tanti palpiti» da Tancredi di Rossini op. 13