ilTorinese

Il bollettino Covid di venerdì 25 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 35nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 2 dopo test antigenico), pari allo 0,2% di21.904tamponi eseguiti, di cui17.956 antigenici. Dei 35 nuovi casi, gli asintomatici sono 15 (42,9%).

I casi sono così ripartiti: 7 screening, 22 contatti di caso, 6 con indagine in corso; per ambito:0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 3 scolastico, 32 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.809così suddivisi su base provinciale: 29.576 Alessandria, 17.489 Asti, 11.525 Biella, 52.928 Cuneo, 28.254 Novara, 196.333 Torino, 13.733 Vercelli, 12.977 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.501 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.493 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 16(1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 195 (- 7rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 990.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.353.719(+ 21.904rispetto a ieri), di cui 1.747.729 risultati negativi.

I DECESSI RIMANGONO 11.694

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale è quindi di 11.694 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.588 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

353.914 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 353.914(+101 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.915 Alessandria, 16.735 Asti, 11.022 Biella, 51.373 Cuneo, 27.225 Novara, 190.061 Torino, 13.151 Vercelli, 12.585 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.436 extraregione e 2.411 in fase di definizione.

I Covid Hospital tornano all’attività ordinaria

Su indicazione dell’Assessorato regionale alla Sanità, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha inviato una circolare ai direttori generali delle Aziende sanitarie regionali per autorizzare la riconversione di tutti i Covid-hospital affinchè possano ritornare alla loro attività ordinaria, con la conseguente riapertura anche di tutti i Pronto soccorso e i Punti di primo intervento ancora chiusi. Tutto ciò garantendo la netta separazione dei percorsi Covid e no-Covid, al pari di quanto è avvenuto negli ospedali regionali che hanno mantenuto per tutto il periodo dell’epidemia entrambe le funzioni.

«L’andamento epidemiologico e la sensibile riduzione dei ricoveri Covid – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – permettono finalmente di tornare alla piena operatività sul fronte dell’offerta sanitaria per le patologie diverse dal coronavirus. Alle singole Asl è stato richiesto di provvedere alla riconversione degli ospedali Covid nei tempi tecnici strettamente necessari, individuando le risorse umane adeguate. Dobbiamo particolare riconoscenza a quei territori ai quali è stato chiesto un contributo incondizionato nei momenti più drammatici dell’emergenza sanitaria, adeguando le loro strutture sanitarie all’interesse della collettività».

Ambiente e ricerca: Marazzato, Politecnico e Smat insieme

PARTNER GOLD DEL SIDISA 2021 

La storica azienda ambientale protagonista a Villastellone il 1° Luglio dell’organizzazione di una sessione tecnica dedicata al trattamento di rifiuti e circular economy nell’ambito di un Convegno Internazionale.

Al via a Torino dal 29 giugno al 2 Luglio 2021 l’XI ‘Simposio Internazionale di Ingegneria Ambientale SIDISA’ promosso dall’Associazione Nazionale di Ingegneria Sanitaria Ambientale (ANDIS) e dal Gruppo Italiano di Ingegneria Sanitaria Ambientale (GITISA) in collaborazione con il Politecnico di Torino e partners GOLD quali il ‘Gruppo Smat eil ‘Gruppo Marazzato’ per progetti di Ricerca & Sviluppo anche in tema di gestione dei rifiuti speciali.

Un evento pianificato originariamente per l’estate 2020 colpita dalla pandemia ancora in corso che invece quest’anno, con un atto di coraggio da parte di tutti i soggetti coinvolti, si è riusciti a realizzare in presenza grazie ai frutti di un prezioso sforzo congiunto”, esordisce Mariachiara Zanetti, Professore Ordinario di Ingegneria Sanitaria Ambientale nonché Presidente del Comitato Scientifico del ‘Sidisa’.

Il convegno, parte di un ciclo ricorrente di eventi divulgativi che si ripetono con cadenza quadriennale, prevede per il 2021 un format nuovo. Presso la sede dell’ateneo a Torino in Corso Duca degli Abruzzi 24, saranno principalmente due i contesti di confronto: si discuterà in lingua inglese di tematiche riguardanti da un lato la ricerca, mentre nell’idioma corrente verranno invece affrontati aspetti fondamentali legati a strategie di problem-solving ambientale per PA ed Enti Pubblici. Un aspetto importante, questo, introdotto per la prima volta in questa edizione all’interno della scaletta di argomenti primari del Simposio Internazionale”, approfondisce la docente.

Che riprende: “Il Gruppo Marazzato ha firmato un accordo nel 2020 con il Politecnico di Torino per avviare collaborazioni su più fronti: in quest’ottica condivisa, la sostenibilità ambientale delle attività antropiche è sicuramente un punto cardine che rientra nell’interesse dell’azienda. Convergenza, questa, che è confluita fattivamente nell’organizzazione del ‘Sidisa’ che ha come focus proprio la collaborazione scientifica tra ricercatori e imprese al fine di offrire un contributo fondamentale alla risoluzione dei problemi di sostenibilità ambientali ancora oggi per la maggiore presenti. Motivo per cui Giovedì 1° Luglio dalle 9 alle 14, presso il Centro Ricerche e Sviluppo del Gruppo Marazzato con sede a Villastellone, nel Torinese, si terrà una sessione tecnica dal titolo “Trattamento dei rifiuti e circulareconomy” da cui evincere l’insieme delle attività di ricerca che l’azienda svolge congiuntamente al Politecnico di Torino. A corredo del convegno, seguiranno anche una visita dettagliata alla piattaforma polifunzionale e ad impianti in linea con quanto previsto dal protocollo d’intesa siglato l’anno scorso in piena pandemia. Ci aspettiamo ottimi risultati anche da questo significativo momento di confronto corale”, conclude la Professoressa Zanetti.

Per Ivano Bosi, Amministratore Delegato di ‘Azzurra Srl’, Società del Gruppo Marazzato titolare della piattaforma polifunzionale di Villastellone, “Gli argomenti sono sostanzialmente due: da una parte il completamento di un percorso che è stato pianificato dalla Capogruppo di ‘Marazzato’ da circa un biennio a oggi, che ha per l’appunto come obiettivo realizzare un sito multitasking in cui fare sperimentazione in conto proprio, in conto terzi e da terzi in materia di recupero e riciclo dei rifiuti industriali. L’azienda è profondamente convinta che l’economia circolare, per trovare applicazione funzionale e producente, necessita di profonde trasformazioni impiantistiche per ridurre o annullare la quantità di rifiuti che genera già durante le varie fasi che portano al prodotto finito. E superare così, concretamente, il destino consueto degli scarti finalizzati normalmente al termotrattamento o all’interramento controllato”.

Fine di ‘Marazzato – prosegue nella riflessione Ivano Bosi – è quindi l’approntamento di tecnologie che trasformino gli impianti di trattamento in impianti di recupero e filtro preventivo dei rifiuti industriali già in ogni singolo step del percorso produttivo. A ciò si aggiunge, inderogabilmente, la formazione: siamo certi che questo processo passa attraverso la consapevolezza delle persone, chiamate ciascuna a fornire il proprio apporto diretto alla sostenibilità ambientale. E’ proprio questo il secondo aspetto cardine delle operations in capo ad ‘Azzurra Srl’ finalizzate alla ricerca, sperimentazione e valorizzazione sul mercato di inedite tecnologie e metodologie di trattamento pro recupero dei rifiuti industriali solidi e liquidi”.

Motivazioni imprescindibili, “Che fanno del Sidisa un evento che rappresenta la fine di un percorso, ma anche un nuovo inizio ancora più ambizioso cui puntare per il presente e per il futuro”, chiosa infine Eleonora Longo, ingegnere e Coordinatore del Centro Ricerche e Sviluppo del ‘Gruppo Marazzato’.

Fondamentale, inoltre, la partnership siglata con il Politecnico di Torino, finalizzata all’approfondimento sul campo di quell’ impostazione metodologica dall’approccio propriamente scientifico a tutti i progetti del Gruppo. Ciascuno dei quali verrà esposto durante le varie sessioni del convegno, a sottolineare altresì l’aspetto pratico degli stessi, e l’importanza capitale degli impianti pilota coinvolti nelle fasi sperimentali di ognuno di essi”.

La sessione tecnica si svolgerà presso l’impianto polifunzionale di trattamento rifiuti Azzurra di proprietà del Gruppo Marazzato e sarà trasmessa in diretta streaming sui canali social aziendali

Ricco e variegato il programma: dalle 9 alle 9.30 la registrazione dei partecipanti, seguita dalle 9.30 alle 9.45 dal saluto della autorità nella persona del Sindaco di Villastellone Franceso Principi e dal Consigliere Regionale del Piemonte Davide Nicco.

Segue la presentazione dell’evento e della realtà imprenditoriale del ‘Gruppo Marazzato’ con relatori il General Manager Alberto Marazzato, Mariachiara Zanetti (Presidente Comitato Scientifico Sidisa 2021) e Ivano Bosi, Ceo di ‘Azzurra Srl’, Società del Gruppo Marazzato.

E’ poi il momento degli interventi tecnico-scientifici: “Da rifiuto a materia prima – Caso studio: La bonifica dei bacini idroelettrici con produzione di manufatti dai limi di invaso – Fare rete tra università, enti pubblici e aziende private” a cura di Lorenzo Atraz (Direttore Operativo Compagnia Valdostana delle Acque – CVA S.p.A.) e Marco Zerbinatti (DISEG PoliTO); “Da rifiuto a materia prima – Caso studio: La realizzazione di manti stradali con rifiuti da verniciatura” tenuto da Vittorio Brillada(Brillada Vittorio & C. SNC) e Barbara Ruffino (DIATI PoliTO). Si prosegue infine con “La valorizzazione della gestione corretta del rifiuto tramite la tecnologia blockchain: uno strumento digitale innovativo a supporto della tracciabilità del rifiuto in tutta la filiera” a cura della start up ‘Spartan Tech’ e Marco Letizi (Tenente Colonnello della Guardia di Finanza).

Per concludere con la visita nella Piattaforma Polifunzionale Trattamento Rifiuti Azzurra, e la chiusura della sessione tecnica del Congresso.

Alla (ri)scoperta del Museo Pietro Micca

Continuano con meritato successo le iniziative e gli eventi del 60° del museo Pietro Micca e dell’assedio di Torino in preparazione del 315° anniversario della battaglia decisiva del 7 settembre

Oltre alle fresche gallerie del museo Pietro Micca di via Guicciardini 7/A, si attagliano alle calde giornate estive anche le visite domenicali all’Area Archeologica del Rivellino degli Invalidi (tutte le domeniche in corso Galileo Ferraris 14) e alla fortezza del Pastiss in via Papacino 1,solo l’ultima domenica del mese. Per gli interessanti e rinfrescanti tour gratuiti e guidati di mezz’ora nella Cittadella sotterranea, è necessaria la prenotazione per le partenzealle 15 – 15,30 – 16 – 16,30 – 17.

Informazioni e prenotazioni ai contatti del museo: Tel. 011 01167580 e info@museopietromicca.it

Inoltre, stanno entrando nel vivo dell’assedio le Conferenze del 60°, appuntamento dei mercoledì alle ore 17,30 al museo e online che stanno appassionando curiosi e interessati del tema.

Mercoledì 30 giugno sul tema “La vita quotidiana durante l’assedio” che, dopo oltre 45 giorni dall’inizio dell’assedio, è diventata difficilissima e sacrificata per i 42.000 abitanti a causa del blocco nemico. I diari, i documenti e un prezioso censimento d’epoca permettono una descrizione puntuale della società torinese e delle difficoltà affrontate dai cittadini evidenziando gli accorgimenti dei governanti, l’assistenza ai bisognosi, la fede religiosa e la caparbia resistenza di tutti in una dura gara con i soldati della difesa. Ce ne parlerà lo scrittore e ricercatore Piergiuseppe Menietti, dal 1977 a fianco del generale Guido Amoretti nelle attività e opere di riscoperta e valorizzazione dei siti sotterranei, attivo organizzatore delle commemorazioni del tricentenario dell’assedio di Torino del 2006, membro dell’”Istituto per la Storia del Risorgimento Italianoe autore di numerosi scritti sui temi storici del passato cittadino che concorre a divulgare con passione e competenza.

Mercoledì 7 luglio la conferenza sul temaVittorio Amedeo II e la Cavalleria”, per raccontare la nascita dei primi reggimenti di Cavalleria postfeudale che diedero grande prova nelle battaglie del periodo e in particolare durante l’assedio e la battaglia conclusiva di liberazione di Torino nel 1706. Da essi traggono le tradizioni tutti i reggimenti italiani e quattro di essi sono ancora in vita.

Ce ne parlerà con competenza e passione il Generale di Corpo d’Armata Francesco Apicella, che dopo una vita passata in servizio e al comando di reparti di Cavalleria, è stato il primo Capo di Stato Maggiore del Comando Forze Operative Terrestri dell’Esercito italiano e dal 2010 è direttore della Rivista di Cavalleria, collaboratore diInformazioni Difesa, Rivista Militare, Military Technology e la rivista on line Pagine di Difesa oltre che autore di libri e scritti della storia italiana.

Due interessanti appuntamenti con la storia di Torino, aurora d’Italia. E’ possibile partecipare prenotando al museo oppure seguire online sul sito www.museopietromicca.it

Arrestati i gemelli della droga: i due fratelli di 20 anni gestivano market dello spaccio

Continuano i controlli antidroga dei carabinieri, arrestati due fratelli gemelli che gestivano market della droga e sequestrati 2 kg di stupefacente

Torino, 25 giugno. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare lo spaccio di stupefacenti, i carabinieri hanno arrestato due fratelli gemelli di 20 anni.

A Ozegna, nel canavese, i militari della Compagnia di Ivrea hanno perquisito la casa dei due giovani sospettati di gestire un market della droga. Sequestrati oltre 2 kg tra marijuana e hashish, in parte suddivisi in dosi per la vendita al dettaglio sulla piazza canavesana. Trovato anche un bilancino di precisione, un kit per il confezionamento dello stupefacente, diversi telefoni cellulari e circa 1000 € in contanti, ritenuti il provento dell’illecita attività di spaccio. Entrambi sono stati collocati ai domiciliari.

Nell’ambito della stessa operazione, i carabinieri hanno individuato due clienti dei fratelli che sono stati segnalati come assuntori di stupefacenti alla Prefettura. In casa loro sono state trovate modiche quantità di hashish e marijuana.

“Una firma per la sicurezza dei poliziotti e dei cittadini”

Il SIULP di Torino ha aderito alle molte iniziative pubbliche che in queste ore si stanno svolgendo su tutto il territorio nazionale per esprimere solidarietà al collega della PolFer che a Roma, durante il servizio, ha ferito un immigrato che brandiva un lungo coltello e sensibilizzare l’opinione pubblica, il Governo e le forze politiche, sulla necessità di nuovi strumenti da assegnare in dotazione alle forze dell’ordine (teaser ecc).

 

Il SIULP della regione Piemonte ha promosso una raccolta firme affinchè venga altresì modificata l’attuale legislazione penale al fine di inasprire le pene verso chi oltraggia, offende, minaccia o si oppone con forza e violenza agli operatori delle forze dell’ordine, nonché verso chi con atteggiamenti provocatori ed intimidatori si rifiuta di sottoporsi ai legittimi controlli di polizia. Analogamente chiede che vengano emanate, al più presto, regole di ingaggio chiare ed esaustive al fine di cautelare gli operatori di Polizia, prevedendo altresì per gli operatori impegnati nel controllo del territorio una apposita specializzazione.

Per questo il 28 giugno dalle ore 8,30 alle ore 19,00 sarà allestito un gazebo per raccogliere le firme a sostegno di queste proposte davanti la Questura di Torino in via Grattoni, 3.


 La petizione continuerà nei prossimi giorni davanti ad altri Uffici di polizia.

Siulp Torino

Tortona – Reale Mutua Basket Torino 56-86: un giusto risultato

Il basket visto da vicino

Diamo a Cesare ciò che è di Cesare e ai giocatori della Reale Mutua ciò che è giusto dire loro: bravi.

È stata una partita ottima per il morale dei giocatori e di tutti i tifosi di Torino; la vittoria della qualità tecnica contro la tecnica, se così vogliamo chiamarla, dell’aggressività sportiva sempre al limite e talvolta, forse più che talvolta…, oltre.

Trenta punti di distacco meritati e giusti nella diversa qualità dei giocatori, anche nel comportamento e nel modo di stare in campo.

Giocatori di basket tecnicamente superiori e sicuramente migliori come collettivo.

Torino un po’ come l’Efes Istanbul campione d’Europa, è da due anni ai vertici del proprio campionato e sarebbe giusto che arrivasse dove merita di essere. L’altr’anno fermati dal Covid… quest’anno pronti alla ”pugna finale”.

Il commento alla partita è finalmente veramente bello. 32 punti segnati alla fine del primo quarto quando in gara 1 Torino ne aveva segnati 29 in metà tempo, rende l’idea del livello diverso diquesta partita.

Come insisto a dire dalla prima giornata, non c’è dubbio su quale squadra sia la più forte, si deve solo vedere se riesce a vincere.

Se tira da 3 come sa è impossibile per chiunque,  in serie A2 attuale, stare vicino a Torino,  e così è stato. Dopo il 10 su 57 complessivo in due gare Torino infila nel momento break decisivo della fase iniziale una serie di “bombe” da tre complessivamente uguale a quelle delle due partite precedenti ma su soli 17 tentativi.

Dalla metà del terzo quarto in avanti è  solo passerella per Torino con punti segnati anche dal paziente Pagani e comparsa in campo dei mini giovani Ferro e Origlia.

I protagonisti sono sicuramente Pinkins e Clark con punti egiocate decisive durante tutto l’arco dell’incontro. Il duo Cappelletti Penna si libera praticamente sempre della difesa a tratti violenta degli avversari ( da rivedere un brutto fallo di frustrazione di D’Ercole su Cappelletti su un tiro da 3, probabilmente antisportivo) creando sempre un discreto divario sul ridimensionato Mascolo, che aveva avuto atteggiamenti molto arroganti nella gara precedente.

Campani posterizza Severini con una schiacciata imperiosa e Diop, senza forzare molto, domina in centro all’area. Bushati infila una  bomba che permette a me di festeggiare con le solite pizzette come da tradizione.

Insomma, hanno giocato bene e hanno evidenziato le differenze di qualità e dimostrato quale squadra merita di salire. Ora bisogna vincere domenica per chiudere il percorso.

Basta solo giocare normale. Senza paura, non sarà difficile replicare. Ma non si deve pensare di avercela fatta, bisogna vincerne ancora 1. Si può  fare.

Paolo Michieletto

Nuova terapia subintensiva – intensiva al Mauriziano 

E’ stato inaugurato il primo lotto previsto dal Piano Arcuri portato a termine in Piemonte in previsione di una possibile quarta ondata da Covid 19 in vista del prossimo autunno.

Presso il Padiglione 17A dell’ospedale Mauriziano di Torino è stata inaugurata la nuova terapia subintensiva / intensiva, presso la Medicina d’Urgenza (diretta dal dottor Domenico Vallino). Sarà un reparto con un modello di tipo modulare.

Erano presenti il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi, il Direttore generale del Mauriziano Maurizio Dall’Acqua, il Direttore sanitario Maria Carmen Azzolina ed il dottor Domenico Vallino.

 

“Dei 299 posti previsti dal piano Arcuri solo una minima parte è stata ultimata ad oggi a causa delle difficoltà burocratiche con Roma per sbloccare i progetti. La Regione Piemonte però non ha aspettato e con 14 milioni di euro di risorse proprie ha attivato 160 posti aggiuntivi funzionali di terapia intensiva e 120 di sub-intensiva. Questa è la prova che bisogna dare ai territori più autonomia, perché quando le cose le fanno le Regioni si fanno più in fretta – ha sottolineato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha aggiunto – credo che il Covid ci abbia insegnato l’eccellenza della sanità piemontese, ma anche che sulla sanità non si deve tagliare. E nella storia invece lo hanno fatto tutti, da destra a sinistra tutti i partiti. Non lo dobbiamo più fare e soprattutto non dobbiamo mortificare il nostro personale, perché per anni si è bloccato il turn-over e non si è curata la gratificazione morale ed etica che noi dobbiamo dare ai nostri operatori sanitari, che sono straordinari”.

 

“Gli ospedali del Piemonte hanno dimostrato di saper reggere all’urto devastante della pandemia – osserva l’Assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – , grazie all’enorme sforzo compiuto dal personale sanitario. Soprattutto sul fronte delle terapie intensive, la nostra regione partiva da una dotazione di posti letto tra le più deficitarie d’Italia. In poche settimane sono stati riconvertiti alle necessità dell’emergenza interi reparti, che oggi hanno reso strutturale la loro rapida e virtuosa trasformazione. Il caso del Mauriziano di Torino ne è un tangibile esempio, per il quale ringrazio tutti coloro che a diverso titolo se ne sono resi parte diligente”.

 

L’area consta di 18 posti letto (dei quali 14 ad alta intensità di cure e 4 a bassa intensità), ristrutturata e predisposta secondo le direttive del Decreto Arcuri, che prevedono la Terapia subintesinva, con la possibilità di una rapida trasformazione in reparto di Terapia intensiva, permettendo così di fornire una risposta modulare, rapida ed efficace in caso di repentino incremento di pazienti critici, come si è verificato nel corso delle recenti ondate pandemiche legate alla diffusione del SARS-Cov2.

Quest’area dell’ospedale Mauriziano sarà tra le prime ad essere attivate in Piemonte nell’ambito del già citato programma nazionale. Il valore complessivo dell’intervento è pari a circa 780mila euro per le opere cantieristiche realizzate ed oltre 480mila euro per le dotazioni biomedicali di cui l’ambito è dotato.

 

L’obiettivo è quello di realizzare un’area clinica dove i pazienti critici possano essere rapidamente presi in carico e trattati secondo le necessità. In questo ambito la premessa fondamentale è rappresentata dalla possibilità di garantire elevati standard qualitativi con un elevato turn – over dei pazienti.

 

L’adozione di tecnologie avanzate consentirà il monitoraggio multiparametrico dei pazienti ed il supporto alle varie insufficienze d’organo, quale quella respiratoria renale o del circolo, attraverso tecniche di trattamento avanzate, come la ventilazione assistita o il trattamento dialitico d’urgenza.

 

Tra le patologie più frequentemente trattate sono da segnalare lo scompenso cardiaco acuto, l’insufficienza respiratoria, le polmoniti, la sepsi, l’embolia polmonare massiva. Tra le patologie meno frequenti, ma sicuramente non meno impegnative, sono da ricordare le intossicazioni e le aritmie cardiache.

 

Un inno al corno da caccia: alla Reggia di Venaria “Musica da vedere”

Alla Reggia di Venaria sabato 26 e domenica 27 giugno un appuntamento per celebrare il riconoscimento Unesco Durante le ricerche per la candidatura si scoprì che i cicli pittorici della Sala Diana sono la prima rappresentazione ad oggi conosciuta  di corno circolare

 

Un inno al corno da caccia, dichiarato, nel dicembre scorso, patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco. Viene celebrato in Sala Diana, alla Reggia di Venaria, che sabato 26 e domenica 27 ospita “Musica da vedere”, a cura dell’Equipaggio della Regia Venaria. Tra le 15 e le 17 di sabato e domenica i visitatori della Reggia potranno guardare con occhi diversi i dipinti di Jan Miel: rivivranno, infatti, musicalmente. Saranno pillole per visitatori, dei flash che mostreranno come, alle azioni rappresentate, corrispondano musiche specifiche.

Si tratta di una scelta molto particolare, quella dedicata ai cicli di pitture di Jan Miel 1659/1661 e di grande importanza per la storia della musica. Proprio nel corso del grande lavoro di ricerca per la candidatura Unesco dell’arte musicale dei suonatori di corno da caccia si è infatti scoperto che i 20 corni presenti nelle tele del Miel, conservate alla Reggia di Venaria, sono la prima rappresentazione ad oggi conosciuta  di corno circolare, all’epoca  con canneggio ancora  avvolto in un giro e mezzo.

Dopo il riconoscimento Unesco, l’Equipaggio della Regia Venaria si è data come obiettivo immediato la trasmissione del sapere in Piemonte ma anche in altre regioni d’Italia: per questo viene organizzato questo appuntamento. La pratica dello strumento ha una storia unica rispetto agli altri: nato e sviluppato tra  XVII e XVIII secolo per le cacce reali è stato simbolo del potere e della magnificenza delle corti d’età barocca, ma contemporaneamente opportunità per i musicisti, subito introdotto nella musica d’arte, in ambito militare e d’ intrattenimento.

E’ notizia di questi giorni, poi, che a settembre l’Equipaggio della Regia Venaria suonerà con l’orchestra barocca dell’Accademia di Sant’Uberto (entrambe le formazioni musicali sono state create dall’Accademia) al Festival Pergolesi Spontini di Jesi con il concerto “La magnifica storia degli corno da caccia”.

 L’ACCADEMIA di SANT’UBERTO

L’Accademia di Sant’Uberto, nata nel 1996 come Associazione Percorsi, svolge la propria attività culturale di studio e ricerca nell’ambito del loisir di corte presso la corte sabauda di Ancien Régime. La musica barocca rappresenta la principale attività dell’Accademia.

Nel 1996 è stato creato l’Equipaggio della Regia Venaria di corni da caccia e nel 2002 il gruppo di ottoni della Scuderia, la cui denominazione ha origine nelle corti di epoca barocca. Nel 2006 ha inizio  la vera e propria attività concertistica di musica barocca, con le stagioni di Musica a corte presso la reggia di Venaria (2006-2008). Dal 2016 è stato avviato il Progetto Barocco, in collaborazione con il Liceo Classico musicale Cavour di Torino, per la formazione di giovani studenti. I giovani musicisti ricevono dall’Accademia la dotazione di strumenti originali barocchi ed eseguono il programma insieme ai musicisti dell’Accademia sotto la guida di tutor. I concerti sono tenuti presso le residenze di Venaria Reale e della Palazzina di Caccia di Stupingi.

Il 17 dicembre 2020 L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia è stata iscritta nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO (candidatura multinazionale: Francia, Belgio, Italia e Lussemburgo). L’ Italia è rappresentata dalla comunità di suonatori dell’Accademia di  Sant’Uberto, conosciuta come  “Equipaggio della Regia Venaria”.  Sito: www.accademiadisantuberto.org

 

Voucher vacanze: la Regione punta alla ripartenza del turismo e rifinanzia il Bonus con 1,5 milioni

Prorogata la vendita fino al 31 dicembre 2021. Superata quota 40.000 ticket venduti, tutto esaurito nel Cuneese, e record di richieste per il Monferrato e il Lago Maggiore

Il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, Vittoria Poggio: «Confermata la validità di una misura che rimette in moto uno dei settori più penalizzati dalla pandemia ed esalta la collaborazione tra pubblico e privato»

 

Il Voucher Vacanze del Piemonte ha fatto il pieno: 8 Consorzi su 14 hanno fatto soldout avendo esaurito la disponibilità dei pacchetti con la formula delle tre notti al prezzo di una superando la quota di 40.000 tagliandi venduti. Piaciuta ad imprese ed escursionisti (una notte pagata dall’albergatore e una dalla Regione) l’idea rischiava di non accontentate tutti, e per questo la Regione ha deciso di rifinanziare il voucher con 1,5 milioni di euro che si aggiungono ai 5 già stanziatiI voucher saranno acquistabili fino al 31 dicembre 2021 e spendibili entro il 30 giugno 2022. Mediamente il pacchetto comprende 2 persone, che corrisponde a 80.000 arrivi in più per un totale di 240.000 pernottamenti.

Langhe Roero e Monferrato ma anche l’alto Piemonte (soprattutto il Lago Maggiore) le mete più gettonate dove i turisti per lo più lombardi liguri e piemontesi hanno deciso di soggiornare alcuni giorni: ancora disponibili fino al 30 giugno, anche se agli sgoccioli, quelli del Biellese di Bardonecchia e della Valle Maira, del Canavese e delle Valli di Lanzo.

La fotografia dell’Osservatorio della Federazione dei Consorzi piemontesi conferma, insomma, la riuscita di questa misura attivata l’anno scorso per invogliare i visitatori a trascorre qualche giorno di vacanza in Piemonte dopo il lockdown.

«I numeri – hanno sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio – confermano che pubblico e privato possono lavorare insieme dando vita come in questo caso ad un esempio virtuoso che piace ai viaggiatori e agli albergatori, e rimette in moto un settore tra quelli più sofferenti dopo le chiusure. Per questa ragione abbiamo deciso di rifinanziare il Bonus con 1,5 milioni. Questa misura, tra l’altro, è diventata un modello: anche altre regioni stanno infatti prendendo spunto da quello che abbiamo fatto noi per ridare vigore ai flussi turistici»«L’intervento – hanno rimarcato – è efficace anche dal punto di vista della riscoperta di luoghi a volte sconosciuti che meritano di essere frequentati per la storia e per il paesaggio che portano in dote».

Il pacchetto più venduto tra quelli che offrono escursioni e servizi è quello del rafting in Valle Stura (Cuneo), seguito dalla ricerca del tartufo. Ma tra le attività preferite ci sono anche la vendemmia e il Bungee Jumping a Veglio (Biella) dove è possibile buttarsi giù dal ponte Colossus alto 152 metri agganciati a un elastico.

«L’operazione voucher vacanza – ha sottolineato il presidente della Federazione dei Consorzi turistici del Piemonte, Andrea Cerrato – è stata un’iniezione di fiducia e un aiuto concreto per il sistema turistico del Piemonte. Ora altre Regioni italiane guardano a questa idea come ad uno strumento utile per la ripresaInsieme con l’Assessorato al Turismo e a VisitPiemonte abbiamo dimostrato che questo modello di lavoro tra pubblico e privato con tempi, metodi, regole e obiettivi precisi non solo funziona, ma dà risultati concreti e valutabili».