ilTorinese

Fridays For Future Torino, biciclettata per l’ambiente

Sabato 5 giugno il movimento Fridays For Future Torino organizza una biciclettata attraverso tutta la città per manifestare in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. 

 

Scendiamo in piazza con le nostre biciclette per chiedere all’attuale e alle future amministrazioni torinesi di affrontare con serietà e radicalità i problemi ambientali che attanagliano la nostra città. 

 

Torino è da troppi anni la capitale italiana dell’inquinamento atmosferico. Ogni anno 900 nostri concittadini muoiono a causa di malattie respiratorie legate alle polveri sottili. In media, un abitante piemontese ha due anni di aspettativa di vita in meno rispetto al resto d’Italia.

 

E siamo stufi del continuo scaricabarile tra il Comune di Torino e la Regione Piemonte su chi debba intervenire. Le cause dell’inquinamento sono chiare, e derivano dalle troppe auto che circolano in città (abbiamo quasi il doppio del tasso di motorizzazione delle capitali europee) e dai sistemi di riscaldamento ormai obsoleti.

 

Le cause dell’inquinamento atmosferico sono spesso le medesime della crisi climatica, sia per quanto riguarda i trasporti sia per la produzione di energia e calore. Dobbiamo garantire a chi vive in questa città di poter respirare aria pulita, e dobbiamo evitare che il collasso climatico devasti il Pianeta su cui abiteranno le future generazioni, in Italia come in tutto il mondo.

 

La nostra biciclettata partirà alle 10.30 dal giardino Grosa e arriveremo verso le 13.00 al Parco del Valentino, attraversando alcuni luoghi simbolo dei problemi ambientali della nostra città, tra cui:

 

?Parco Dora, simbolo della fine dell’era industriale di Torino e della necessità di una riconversione ecologica dei tanti impianti produttivi nella città che rischiano di essere abbandonati;

Esce “La passione della libertà”, l’ultimo libro di Quaglieni

Lunedì 7 giugno alle ore 18 sulla pagina facebook del Centro “Pannunzio”, il prof.  Pier Franco Quaglieni presenterà, in dialogo con l’editore Francesca Mogavero e il saggista Salvatore Vullo, il suo nuovo libro “La passione della libertà”, Buendia Books.

Un libro controcorrente su temi divisivi come etica , religione ,aborto , episodi storici discussi , liberalismo e fascismo , difesa della proprietà privata e ritratti tra gli altri di Ceronetti, Daverio, Frassati, Missoni, Mila, Pansa, Ostellino, Ghidetti, il Cardinal Ravasi, conosciuti dall’autore personalmente. Il libro e’ completato da ricordi di vita, non banali e indicativi del malcostume odierno, a Torino, in Liguria e in altre città. Un libro destinato a far molto discutere per le tesi anticonformiste di uno degli storici italiani  più liberi che è anche semplice e accattivante come giornalista nel suo linguaggio chiaro e comprensibile  ai lettori.

Comitato “Noi siamo con voi”: una preghiera per Gerusalemme

Caro direttore, come Comitato “Noi siamo con voi” vogliamo offrire una preghiera per Gerusalemme e per tutti i credenti e i non credenti che qui vivono e muoiono, e per tutte le vittime di entrambe le parti – in particolare per i bambini – una preghiera perché prevalga la pace e si trovi la determinazione per perseguire la ricerca di mediazione e giustizia,, che possano prevalere sull’odio, la prevaricazione, l’ingiustizia, la vendetta.

Perché possa essere preservata e mantenuta una possibilità di circolazione e di pratica del culto dei fedeli delle tre religioni, ebraica, cristiana e islamica, in questi Luoghi Santi, dove i simboli evidenti della coincidenza sacrale e genetica delle tradizioni convivono spazialmente per una volontà provvidenziale, qui dove è celato il Santo dei Santi del Tempio di Salomone e dove si trovano il Santo Sepolcro di Cristo e il luogo dell’ascensione al cielo del Profeta Muhammad, la roccia del sacrificio di Abramo.
Una preghiera perché questi segni evidenti della comune origine nelle differenze non lascino indifferenti gli uomini.
Come Comitato vogliamo richiamarci e richiamare a saper fare la differenza e a tenere le religioni al di fuori della politica, a non strumentalizzarle, perché il pericolo sta proprio nella tendenza che le attuali o eventuali future guerre fra i popoli pretendano di finire con il proclamarsi «sante».
Come “Noi siamo con voi” da anni ci battiamo perché in ogni luogo della terra, ma innanzitutto qui, in Occidente, dove siamo liberi da problematiche territoriali, si possa concretamente trovare una fratellanza e un dialogo tra le religioni e con ogni creatura.
Siamo convinti che spetti a noi realizzare uno sforzo ed un esempio concreto qui ed ora, nel nostro Paese per scongiurare manifestazioni di intolleranza tra credenti e non credenti, e fra credenti delle diverse confessioni religiose, e persino tra membri della stessa religione.
“Noi siamo con voi” sollecita tutti ad evitare schieramenti fratricidi e di partigianeria viscerale, a difendere la libertà religiosa nelle differenze e nella pluralità, senza che alcune posizioni pretendano di essere esclusive ed egemonizzanti. Atteggiamenti che peraltro non si riscontrano solo più sulla questione Israeliana e Palestinese, ma oramai su tutte le problematiche sensibili dei nostri tempi (es. DDL Zan, immigrazione, razzismo, vaccinazioni, diritti umani, interpretazione della Storia, tanto per citarne alcune).
Chiediamo che non si usi la scusa della religione per inneggiare contro popoli, religioni e credenti diversi, per la ricerca di un’egemonia personale o di bandiera, sia essa di una Associazione o di una Nazione. Prendiamo perciò le distanze da chi tramite i media vorrebbe aizzare credenti contro credenti e sosteniamo invece la dignità delle diverse religioni, di tutti i credenti, degli uomini e delle donne di buona volontà. Lavoriamo per il futuro delle nuove generazioni, che possano crescere ed essere educate alla fratellanza e alla ricerca di un Bene sempre superiore.

Idris Abdal – Razzaq Bergia, Rav.Ariel di Porto, Younis Tawfik, don Ermis Segatti, Bhanthe Dharmapala, Bruno Geraci, Giampiero Leo, Walter Nuzzo, Paolo Candelari
A nome del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

Spid, oltre 700 mila richieste alle Poste torinesi Ecco come richiedere l’identità digitale

È possibile ottenere PosteID attraverso il sito posteid.poste.it, il riconoscimento avviene con cellulare, lettore BancoPosta, documento elettronico o direttamente in Ufficio Postale

Torino, 4 giugno 2021 Oltre 718 mila Identità Digitali Poste ID rilasciate. È questo lo straordinario traguardo raggiunto da Poste Italiane in provincia di Torino.

L’Identità Digitale di Poste Italiane consente di accedere in modo sicuro e veloce a tutti i servizi abilitati allo SPID, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale che permette ai cittadini e alle imprese di utilizzare un’unica password per tutti i servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e imprese aderenti, garantendo la spinta digitale necessaria alla ripartenza del Paese.

Poste Italiane è il più prezioso motore di innovazione e digitalizzazione del Paese, che collega fisicamente e digitalmente clienti, cittadini, imprese e Pubblica Amministrazioneha dichiarato l’Amministratore Delegato,Matteo Del Fante durante la recente presentazione del nuovo piano strategico Sustain and Innovate” 2024. Un esempio è l’identità digitale SPID distribuita per oltre l’80% da Poste che ne gestisce gli accessi. Si tratta di 15 milioni di italiani”.

Per richiedere l’Identità Digitale di Poste Italiane è sufficiente accedere a posteid.poste.it e scegliere uno dei metodi di riconoscimento disponibili.

Ottenere SPID da casa è molto semplice: i titolari di un conto Bancoposta o di una carta Postepay abilitati all’operatività online possono ottenere SPID in modalità completamente digitale dal sito posteid.poste.it.

In alternativa è possibile registrarsi tramite l’App PosteID, scaricabile gratuitamente da App Store o Google Play, e identificarsi con un documento elettronico (Passaporto o Carta d’Identità Elettronica) o tramite un bonifico di 1€ disposto da un conto a sé intestato (importo che sarà restituito in automatico, al netto delle eventuali commissioni bancarie applicate dalla banca del richiedente). Con l’App PosteID anchel’utilizzodell’identità digitale è molto semplice: è sufficiente inquadrare il QR Code riportato sulle pagine di login e autorizzare le richieste d’accesso attraverso il riconoscimento facciale.

E’ possibile anche richiedere l’Identità Digitale registrandosi suposteid.poste.it ed effettuare il riconoscimento di persona direttamente in un Ufficio Postale. Si ricorda che nell’ottica di limitare attese e assembramenti e per agevolare l’operatività del servizio, per richiedere il rilascio dell’Identità Digitale SPID negli Uffici Postali della provincia di Torino è necessario prenotarsi tramite una delle APP di Poste Italiane (Ufficio Postale, BancoPosta o Postepay), Whatsapp al numero 371-5003715 o il sito www.poste.it.

Comune di Torino, confronto Fb con sinistra Ecologista

Un confronto  si svolgerà in diretta  sulla pagina Facebook di Sinistra Ecologista oggi alle ore 14:

Sinistra Ecologista e Francesco Tresso incontrano Eleonora Artesio per ripercorrere i cinque anni di impegno in Consiglio Comunale e riflettere sulle idee e le proposte per immaginare una Torino migliore.
Parteciperanno:

– Eleonora Artesio
– Francesco Tresso (candidato alle primarie del centrosinistra)
– Federica Patti
– Jacopo Rosatelli
– Alberto Re.
La diretta sarà trasmessa a questo link.

Torino Tricolore in Barriera contro lo spaccio

Torino Tricolore torna in strada contro spaccio e degrado, questa volta in Barriera di Milano.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO  Il presidio statico, con i residenti, si è svolto nella serata di ieri in Largo Giulio Cesare angolo Corso Palermo. Presente anche il comitato “Noi di Barriera” di Alberto Barona e altri comitati storici del quartiere. In piazza circa 100 persone.
“Questo quartiere sta diventando uno dei ritrovi più frequentati da
pusher e tossico dipendenti”. Dichiara Matteo Rossino, portavoce di
Torino Tricolore, “i residenti sono stanchi di fare esposti totalmente
ignorati dalle forze dell’ordine. Per questo abbiamo deciso di scendere
in strada con loro”.
“Durante la pandemia – continua Rossino – gli spacciatori hanno agito
indisturbati. Noncuranti di restrizioni e coprifuoco. L’amministrazione
comunale, pensando di risolvere il problema, ha installato telecamere
nelle vie principali. L’unico risultato che ha ottenuto è stato lo
spostamento delle attività illecite nei vicoli limitrofi. Quindi più
nascosti, lontani da occhi indiscreti.”
“Come se non bastasse gli abitanti della zona sono costretti a subire,
quotidianamente, fenomeni di accattonaggio molesto. Da parte di alcuni
rom, che si aggirano indisturbati nel quartiere. Tutto ciò è davvero
inaccettabile quindi non potevamo esimerci dall’intervenire. Le
periferie – conclude Rossino – vanno riqualificate. Non solo a ridosso
delle elezioni alla spasmodica ricerca di consensi. Sono quartieri
importanti tanto quanto il centro storico, e chi ci abita merita
considerazione, tutela e rispetto.”
Alle dichiarazione del portavoce di Torino Tricolore fanno eco quelle di
Alberto Barona, rappresentante del comitato Noi di Barriera: “Da anni
combattiamo contro l’abbandono di questo quartiere e abbiamo accolto con
gioia il sit-in di questa sera. Per questi motivi siamo scesi in strada,
con Matteo e con tutti i residenti che storicamente lottano per
riprendersi Barriera di Milano. E affrontano, senza scoraggiarsi,
l’immobilismo delle istituzioni locali, del tutto assenti e
disinteressate alla periferia Nord torinese.”

La liberazione di Brusca e la polemica sui pentiti

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni   La liberazione del mafioso Giovanni Brusca dopo  25 anni di carcere ha sollevato un mare di polemiche. E’ responsabile di oltre cento  omicidi efferati che suscitano ribrezzo e riprovazione morale e sociale. E’ stato un killer spietato, fedelissimo di Totò Riina, ma è stato anche un collaboratore di giustizia, anche se non è chiarissimo il suo apporto in questo ambito 

Tra il resto ha evitato la condanna a due ergastoli per la strage di Capaci in cui morì il giudice Falcone e per l’assassinio  del piccolo Di  Matteo, dissolto  nell’acido. I reati commessi da Brusca sono innumerevoli , ma malgrado ciò, l’essersi dichiarato collaboratore di giustizia gli evitò il carcere duro del 41 bis . C’è stato anche chi ha sostenuto il ruolo che avrebbe avuto nel coinvolgimento di Andreotti processato a Palermo , anche se questo aspetto è stato smentito. Adesso Brusca e’ in libertà vigilata a 64 anni. Un privilegio che dovrebbe suscitare la critica di quelli che Sciascia definì i professionisti dell’Antifamia che invece hanno sempre sostenuto la politica dei pentiti che tanto  danno ha provocato alla Giustizia, a partire dal caso Tortora. I pentiti sono serviti  per sconfiggere il terrorismo per la trasparenza del Gen. Dalla Chiesa, ma i risultati contro la mafia sono stati limitati e spesso hanno creato delle vittime che hanno avuto la vita distrutta per le false rivelazioni di pentiti ad orologeria. Ma chi crede al rispetto della Legge, non può non essere a favore della libertà a Brusca , per quanto ripugnante essa sia. Le leggi in vigore vanno rispettate sempre e con chiunque. Il giudizio morale deve essere sempre  estraneo a quello giuridico, altrimenti finiamo nella barbarie. Bisogna però porre mano alla legge sui pentiti perché  essa, senza dare i risultati sperati, ha dato spazio ad un uso strumentale del pentitismo. L’esempio di un criminale come Brusca dovrebbe indurre ad una riflessione critica  sul passato. Oggi vorrei poter leggere cosa scriverebbe, se fosse vivo, Leonardo Sciascia. Sarebbe interessante un suo libero giudizio. Oggi di  coscienze limpide come la sua non c’è’ più traccia. La sua e’ una razza estinta   Solo apparentemente la Mafia e’ stata ridimensionata perché da fenomeno siciliano e’ divenuta  sempre  più un fenomeno nazionale e internazionale  di dimensioni colossali. Per combatterla occorre ben altro che la legge sui pentiti.
Scrivere a quaglieni@gmail.com

Italexit presenta Verra candidato sindaco

Nella giornata di giovedì 3 giugno Italexit ha presentato ufficialmente la candidatura di Ivano Verra per le elezioni comunali di Torino. Alla conferenza hanno preso parte, oltre allo stesso Verra, Luciano Bosco e Roberto Mossetto in qualità, rispettivamente, di Responsabile del Piemonte e Segretario Politico della sezione torinese del partito.

Riceviamo e pubblichiamo – Verra intende proporsi ai torinesi come l’unica reale alternativa nello scenario politico torinese: «Destra e sinistra ormai viaggiano a braccetto: oltre a sostenere il Governo Draghi, anche a Torino sembrano esserci le condizioni per una coalizione allargata. Questo può significare solo una cosa: la loro impostazione politica è perfettamente sovrapponibile. I torinesi però hanno bisogno di nuove proposte e, soprattutto, di un progetto politico privo di ambiguità che li aiuti a ritrovare fiducia». Le parole chiave di questa candidatura saranno lavoro, commercio locale, sicurezza, innovazione e urbanistica: «A Torino manca una visione strategica di lungo periodo, con un’amministrazione che ha paura di rendersi protagonista attiva nelle dinamiche sociali ed economiche del territorio. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: abbiamo una Torino a due velocità, dove chi resta indietro è spacciato. Penso alle persone che non riescono più a trovare un lavoro, ai quartieri che sono stati abbandonati alla delinquenza e al degrado, alle piccole imprese che vengono strangolate da tasse, burocrazia e concorrenza sleale straniera».

Il candidato sindaco ha quindi concluso esponendo i prossimi appuntamenti sul territorio: «Da domani avvierò una serie di incontri con i cittadini, le imprese, le associazioni delle varie circoscrizioni: percepisco una forte voglia di cambiamento e Italexit è l’unico soggetto in grado di assecondarla. Il 19 giugno il Senatore Gianluigi Paragone sarà in visita a Torino: un’occasione fondamentale per portare le nostre istanze locali anche nelle aule parlamentari».

Da passeggero indeciso a tenente a due stelle Seconda denuncia in pochi giorni

 Soli pochi giorni fa era stato denunciato e sanzionato dagli agenti del Commissariato San Secondo dopo aver aggredito un tassista al quale aveva fatto cambiare destinazione più volte.

Nella notte di domenica, l’uomo è stato denunciato nuovamente, questa volta dagli agenti del Commissariato Barriera Milano.

Intorno alle due della notte, i poliziotti intervengono in via Nizza per la segnalazione di una lite in strada. Qui gli agenti trovano due persone, il cinquantenne e un altro individuo, entrambi in stato di alterazione psicofisica. Mentre i poliziotti sono intenti a parlare con l’altra persona, improvvisamente il cinquantenne italiano colpisce con un pugno al volto il suo interlocutore. Il reo viene bloccato e in questo frangente inizia anche a dare contro ai poliziotti, nonostante i tentativi di questi ultimi di calmarlo. Il cinquantenne dice loro di essere un tenente della Folgore a due stelle e che li avrebbe fatti trasferire presso improbabili sedi di servizio a causa del loro comportamento: Palermo e Udine.

L’uomo, alla fine, è stato denunciato per resistenza, violenza e Minacce a P.U

Riapre il ristorante EraGoffi con la serra urbana

NEL NUOVO MENÙ PESCI DI ACQUA DOLCE FROLLATI, CONSERVE, FERMENTAZIONI E DESSERT VEGETALI. MA NEL CORTILE SUL PO ARRIVA ANCHE LA SERRA URBANA AEROPONICA

Il 4 giugno riapre EraGoffi, il locale torinese guidato dallo chef Lorenzo Careggio, che si trova in corso Casale, a due passi dal fiume Po.

E, alla riapertura, la semplice cucina genuina dell’allievo di Niko Romito si arricchisce di nuovi spunti, approfondisce tecniche e sperimentazioni e porta in tavola un menù pronto a segnare un nuovo corso nella vita di questo ristorante.

“I mesi di lockdown – spiega Careggio – ci sono serviti per lavorare e capire come arricchire la nostra offerta portando in cucina dei valori aggiunti che guardano alla sostenibilità e al non spreco senza dimenticare l’importanza che per me ha da sempre il mondo vegetale. Il menù che abbiamo realizzato insieme al mio secondo Enzo Barillà e alla brigata è variegato: ci sono sempre molte verdure, anche se spesso più nascoste di prima, ma anche tanto pesce e tanta carne che proponiamo in tagli non classici”.

La prima grande novità si chiama frollatura ed è legata, caso raro in Italia, al pesce di acqua dolce. La frollatura (ossia maturazione) del pesce è una tecnica portata avanti dall’australiano Josh Niland che ne ha letteralmente capovolto il consumo attraverso una conservazione simile a quella della carne. “In questi mesi – spiega Careggio, che propone dall’apertura di EraGoffi esclusivamente pesce di acqua dolce proveniente dall’allevamento piemontese di Agritrutta – abbiamo lavorato nel ricercare il momento di maturazione giusto per esaltare in modo perfetto il gusto del pesce. Dalle nostre prove, a una temperatura tra i 0 e i 2 gradi e con il 40% di umidità, siamo attestati a due giorni per lo Storione e a un massimo di 14 per la Trota, ma presto lavoreremo anche su Luccio e Coregone”.

E così nascono piatti come “Storione e sedano rapa” con lo storione frollato cotto alla brace e servito su carciofini e sedano rapa fermentato o “Trota, asparagi e ciliegie” in cui la trota, dalla pelle croccantissima, viene cotta in padella e servita con un’insalatina di asparagi e ciliegie agro. “Mi piace la consistenza del pesce frollato – prosegue Careggio – la pelle ne diventa un valore aggiunto e la conservazione è pazzesca, può essere portata veramente a lunghi periodi e non ci sono odori. Nell’ottica della sostenibilità oltre all’utilizzo di pesci di allevamento controllato e non da pesca intensiva, stiamo anche ragionando sul servire tagli differenti come la ventresca di trota frollata, o altre parti normalmente connotate come scarti (tra cui il fegato) per realizzare torchon, tartare o jus”.

La nuova stagione di EraGoffi vede anche l’introduzione di conserve (fiori di sambuco in agrodolce, ciliegie in carpione, capperi di aglio orsino sott’olio) e di prodotti fermentati come il sedano rapa o le albicocche per poter avere più gusti da proporre durante tutto il corso dell’anno.

Continua infine la ricerca che lo chef Lorenzo Careggio pone nei confronti del mondo vegetale e del dessert: oltre allo storico “Bunet, peperoni e acciughe”, entra in carta “Aglio nero e piselli”: un crumble di baccelli di piselli, gelato all’aglio nero, insalatina di piselli e fave fresche, germogli e olio alla vaniglia.

E per siglare ancor di più la passione dello chef per la natura è stata installata nel cortile di EraGoffi, in collaborazione con la torinese Agricooltur, una serra aeroponica urbana all’interno di un container dove sono coltivate erbe aromatiche e micro ortaggi; la coltura aeroponica è il metodo di coltivazione fuori suolo che utilizza la nebulizzazione di acqua con nutrimento spruzzata direttamente sulle radici.

In sala, come sempre, accoglieranno i clienti il direttore Andrea Proietti (25 anni)  e la sommelier Mary Vozza (26 anni).

EraGoffi è stato inaugurato il 23 ottobre del 2018 da Alberto FeleLorenzo Careggio e Marco Pandoli e il locale, oltre a essere stato inserito nelle principali guide nazionali del settore e segnalato per la prima volta nell’edizione della Guida Michelin 2021, è diventato in questi anni uno dei più apprezzati luoghi del gusto cittadini. I soci torinesi, a cui si è aggiunto nel 2021 Luca Briccarello, hanno anche aperto CasaGoffi (viale Michelotti 52/c), lo spazio del cortile e dell’originaria tettoia di Goffi Del Lauro affacciata sul lungo Po Michelotti in cui, da giugno a settembre, si può godere la bella stagione e la pace del luogo all’aperto con pranzi e cene più informali.

EraGoffi  si trova in corso Casale 117 a Torino (Tel. 011.427.34.50 – 389.666.72.93). L’apertura è dal martedì al sabato con orario 19.30 – 22.30, chiuso domenica e lunedì. Per maggiori informazioni: www.eragoffi.it