ilTorinese

In bilico dal balcone del quarto piano Soccorso dalla Polizia

L’uomo minacciava di buttarsi giù

La scorsa domenica mattina alcuni residenti in uno stabile di corso Vercelli hanno segnalato alla centrale del 112 NUE la presenza di un uomo al quarto piano di uno stabile di via Lauro Rossi che si sporgeva pericolosamente dal passamano del balcone. L’uomo camminava avanti  indietro sulla ringhiera, tenendosi in precario equilibrio con un mano ancorata ai fili di acciaio del piano superiore; in diverse occasioni dava l‘impressione di poter cadere da un momento all’altro. Mentre un operatore di polizia rimaneva nell’interno cortile per cercare di rassicurare il soggetto, altri poliziotti salivano al pianerottolo ove è ubicato l’alloggio. Purtroppo, la porta d’ ingresso era chiusa dall’interno con tre mandate, pertanto né gli agenti né i vigili del Fuoco riuscivano nell’immediato ad aprirla, ma si rendeva necessario utilizzare un palanchino per fare leva sul telaio. Nelle fasi dell’apertura della porta, intanto, l’uomo diventava sempre più agitato in quanto percepiva nitidamente i rumori provenienti dalla porta di casa.  Agenti della Polizia di Stato del Comm.to Madonna di Campagna e di Barriera Milano rimanevano in costante contatto visivo e comunicativo  con la persona e lo rassicuravano quando lo stesso esibiva anche un coltello da cucina, portando alla gola, manifestando l’intento di farla finita. Dopo alcuni minuti, l’uomo, lasciato andare il coltello, forse perchè stremato, effettuava un movimento innaturale col corpo che lo portava a ruotare su se stesso e, portate le gambe al di là della ringhiera, rimaneva aggrappato solo con le braccia alle tende da sole del piano inferiore, di fatto lasciandosi scivolare verso il basso. Grazie ai fili per stendere la biancheria  presenti nel balcone sottostante non rovinava al suolo, ma subito dopo, con un balzo, raggiungeva uno spunzone in cemento di piccole dimensioni presente al secondo piano. Qui, l’intervento di un poliziotto del Comm.to Madonna di Campagna che aveva chiesto a un inquilino del palazzo di aprirgli, faceva sì che l’uomo, pur non essendo collaborativo e in forte stato di agitazione, fosse messo in sicurezza. Il poliziotto infatti lo afferrava con entrambe le braccia e riusciva portarlo all’interno del balcone dove finalmente il soggetto veniva calmato e successivamente trasportato presso un nosocomio.  A casa sua, gli agenti hanno ritrovato e sottoposto a sequestro diverse armi bianche.

Gli Azzurri all’ippodromo

Domenica 11 luglio non sono previste corse di trotto, ma l’Ippodromo di Vinovo aprirà lo stesso.

 

Ancora una volta l’impianto confermerà la sua funzione aggregativa per il territorio mettendo a disposizione il suo maxischermo per tifare tutti insieme la nostra Nazionale. Italia-Inghilterra, finale degli Europei di calcio, comincerà alle 21 ma già un’ora prima di cancelli dell’Ippodromo di Vinovo saranno aperti, con ingresso libero per tutti.

La partita sarà visibile anche sui monitor dei tavolini del bar e del ristorante, regolarmente aperti al pubblico, e delle terrazze, anche se non ci sarà obbligo di consumazione. Così per una sera l’ampio parterre e la tribuna diventeranno uno stadio. E per chi lo vorrà, street food sul parterre, consumazioni al bar in tribuna, ma anche in fragrante fritto misto al ristorante, proposto a 25 euro. Per la cena è obbligatoria la prenotazione (info e prenotazioni al numero 333.108 1017).

Vaccini, in Piemonte oltre 4 milioni di dosi

IL TOTALE È 4.039.182IL 90,8% DI 4.446.580 DOSI COMPLESSIVE RICEVUTE

Sono 40.539 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate venerdì 9 luglio  all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18). A 33.673è stata somministrata la seconda dose.

Tra gli ultimi vaccinati, in particolare, sono 3.915 i 16-29enni, 2.352 i trentenni, 5.996 i quarantenni, 13.864 i cinquantenni, 4.107 i sessantenni, 6.83i settantenni, 819 gli estremamente vulnerabili e 256 gli over80.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 4.039.182 dosi (di cui 1.485.236 come seconde), corrispondenti al 90,8di 4.446.580 finora disponibili per il Piemonte.

“Abbiamo tagliato un altro traguardo importante che segna il ritmo veloce della nostra campagna vaccinale – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Più del 93% degli over50 che hanno aderito sono stati già vaccinati con almeno una dose, ma è fondamentale che tutta la popolazione risponda a questa chiamata, perché il vaccino è l’unica vera possibilità di proteggerci dal Covid e dalle sue varianti, garantendo la sicurezza delle nostre vite e del nostro lavoro, senza costringerci mai più a subire nuovi lockdown o limitazioni della nostra libertà”.

Il bollettino Covid di venerdì 9 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE 15:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 40 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 4 dopo test antigenico), pari allo 0,2 % di 20.061 tamponi eseguiti, di cui 15.683 antigenici. Dei 40 nuovi casi, gli asintomatici sono 23 (57,5%).

I casi sono così ripartiti: 12 screening, 20 contatti di caso, 8 con indagine in corso; per ambito: 2 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 2 scolastico, 36 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.238 così suddivisi su base provinciale: 29.620 Alessandria, 17.506 Asti, 11.538 Biella, 52.983 Cuneo, 28.296 Novara, 196.542 Torino, 13.755 Vercelli, 12.995 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.505 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.498 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 67 (+3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 627.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.569.723 (+20.061 rispetto a ieri), di cui 1.807.967 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.698

E’ stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione 1 decesso di persona positiva al test del Covid-19, nessuno verificatosi oggi.

Il totale diventa quindi di 11.698 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.843 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.843 (+43 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.996 Alessandria, 16.779 Asti, 11.049 Biella, 51.467 Cuneo, 27.310 Novara, 190.595 Torino, 13.193 Vercelli, 12.604 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.413 in fase di definizione.

L’attaccante danese Magnus Warming al Toro!

Arriva dal Lyngby. Il classe 2000 è stato visionato sia in campionato che con la U20 danese.

E’ un esterno offensivo rapido che può fare anche la punta centrale, dotato di buona tecnica di base ed è alto 188 centimetri: questo lo rende molto forte nei contrasti aerei e nei corpo a corpo.Aveva un contratto in scadenza nel 2023 ed il Toro col dt Vagnati lo ha acquistato per 1,5 milioni di euro. Su di lui si era registrato l’interesse del Bodo Glimt, che l’avrebbe voluto per sostituire Hauge, ma il ragazzo ha rifiutato la destinazione.Voleva il Toro ed è stato accontentato.Dopo Berisha,Warming…tutti su richiesta di Juric.

Vincenzo Grassano

(foto C. Benedetto)

Sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno va al mare

Arrestato dalla polizia ad appena 5 giorni dalla scarcerazione

Era uscito dal carcere da pochissimi giorni ed era stato immediatamente  sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale di P.S., con obbligo di soggiorno in Torino, per i restanti 2 anni, un mese e 13 giorni rimasti da scontare. L’uomo, un trentanovenne italiano, però, lo scorso mercoledì, ha pensato che sarebbe stato carino andare al mare, anche per festeggiare il suo compleanno appena trascorso; così, di prima mattina, si è messo sul treno con la famiglia alla volta di Finale Ligure (SV), credendo che una telefonata in Commissariato sarebbe stata sufficiente a garantirgli la gita fuori porta. Il centralinista del Commissarito Barriera Nizza, ricevuta la singolare chiamata, ha messo in moto l’attività dell’ufficio preposto alla verifica del rispetto delle misure di prevenzione, sicurezza e cautelari.  In effetti,  a casa dell’uomo non rispondeva nessuno al citofono, evidente segno che si fosse allontanato. Nella serata dello stesso giorno, in previsione di un suo possibile rientro a Torino, i poliziotti del Commissariato Barriera Nizza lo hanno rintracciato e tratto in arresto alla stazione Lingotto; era sceso da un treno proveniente da Ventimiglia. Considerata la futilità dei motivi che lo hanno indotto a trasgredire la misura di prevenzione, l’uomo, che ha numerosissimi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e la Pubblica Amministrazione, nonché innumerevoli violazioni degli obblighi della sorveglianza speciale, è stato nuovamente condotto in carcere.

Tumori: nuovo protocollo riduce dal 30 al 50% i giorni di ricovero

TORINO, Venerdì 9 luglio / Al via da oggi al Lingotto di Torino la terza edizione del Congresso nazionale della Perioperative Italian Society (POIS), dedicato ai risultati e alle prospettive del protocollo ERAS (Enhanced Recovery after Surgery) ovvero alla promozione del migliore recupero post-intervento chirurgico.

L’esito migliore delle cure chirurgiche dei pazienti oncologici dipende anche dallo stress operatorio e dalla risposta dell’organismo all’intervento. Per affrontare i trattamenti chirurgici con una forma fisica appropriata e ridurre il trauma legato all’intervento, è necessario che il paziente sia al centro di un percorso pre e post operatorio. E’ questo il concetto cardine del protocollo ERAS (Enhanced Recovery after Surgery), un approccio integrato e multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti e figure professionali, dal chirurgo all’anestesista, dall’infermiere al dietista, che attraverso l’applicazione delle migliori e più moderne pratiche chirurgiche, anestesiologiche e infermieristiche, riduce le complicanze generali, i tempi di degenza e i costi del ricovero.

Per discutere risultati e prospettive del protocollo ERAS si svolgerà oggi e domani, al Lingotto di Torino, il Congresso della Perioperative Italian Society (POIS), presieduto da Felice Borghi, neodirettore della Chirurgia Oncologica dell’IRCCS di Candiolo (Torino) e per 20 anni direttore della Chirurgia generale e oncologica dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, dove ha sviluppato una delle maggiori esperienze in Italia su questo tema. “Gli elementi chiave del protocollo ERAS oltre alla scelta di un approccio minimamente invasivo, sono la sostituzione del digiuno pre-operatorio con l’introduzione di un supporto nutrizionale, il ridotto posizionamento di strumenti come sondini e drenaggi o la loro rapida rimozione, la precoce mobilizzazione, una gestione ottimale del dolore, una più rapida ripresa di una normale dieta nel post intervento – spiega Borghi – Tutte azioni volte a un migliore e più rapido recupero funzionale del paziente, efficaci anche nel ridurre dal 30 al 50% i giorni di degenza e le complicanze post-operatorie“.

L’IRCCS di Candiolo rappresenta la sede ideale per l’applicazione del protocollo ERAS perché l’Istituto è leader mondiale delle tecniche chirurgiche mininvasive nella lotta ai tumori, alla base della migliore riuscita delle nuove metodiche“, aggiunge Antonino Sottile, Direttore Generale dell’IRCCS di Candiolo.

Un nuovo standard di cura in crescente diffusione a livello nazionale e internazionale, in cui la Regione Piemonte rappresenta un modello avanzato e di esempio per il resto d’Italia. Infatti ha introdotto la pratica dell’ERAS sotto forma di un importante studio clinico in tutti i reparti di Chirurgia e Ginecologia, che ha coinvolto oltre 5000 pazienti e che è proseguito anche nel corso della pandemia Covid-19. Nella fase più d’emergenza sono stati evidenti i vantaggi legati alla riduzione delle complicanze e dell’ospedalizzazione in un momento in cui i pazienti chirurgici sono stati inevitabilmente penalizzati.

L’appuntamento di Torino si profila quindi come strategico e di straordinaria importanza: un incontro che consentirà agli oltre 200 esperti di fare il punto sullo stato dell’arte e sulla diffusione del protocollo ERAS, offrendo un momento di confronto ideale sui risultati delle attività dei singoli centri ospedalieri.

Smascherato traffico di armi antiche

Un’operazione congiunta condotta dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dai Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), con la collaborazione dei funzionari doganali francesi e del personale del Ministero della Cultura, ha permesso di smascherare un traffico di armi antiche illecitamente esportate dall’Italia.

L’attività di indagine è scattata a seguito di un controllo effettuato all’uscita del Traforo del Monte Bianco in località Chamonix (FR) da parte dei funzionari doganali francesi, su un veicolo furgonato VOLVO immatricolato in Italia e condotto da un cittadino italiano titolare di un’armeria in Torino.

Dolosamente occultati sono stati rinvenuti all’interno del veicolo n. 33 fucili ad avancarica, n. 2 affusti lignei per fucili ad avancarica comprensivi del calcio, del grilletto e del cane, n. 3 baionette, n. 1 spadino con custodia, n. 3 canne per armi lunghe e relativi supporti, n. 2 pistole ad avancarica da duello, n. 4 cannoncini ad avancarica e una scultura raffigurante una figura equestre rampante.

I beni, di indubbio interesse storico e di notevole valore commerciale, erano sprovvisti dell’attestato di libera circolazione rilasciato dal Ministero della Cultura che ne consente l’uscita dal territorio nazionale, come previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Per questo motivo, due persone sono state deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Aosta, perché ritenute responsabili, in concorso tra loro, del reato di esportazione illecita.

La Direzione Antifrode e Controlli di ADM e il Ministerodella Cultura, coadiuvati dai militari del Nucleo TPC di Torino, hanno immediatamente preso contatti con la corrispondente amministrazione transalpina al fine di ottenere la restituzione dei beni sopra descritti illegalmente esportati dal territorio nazionale.

Un’operazione sinergica che conferma la consolidata collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e Monopoli e l’Arma dei Carabinieri, nonché una trasversale attività di intelligence condivisa con l’Autorità Doganale francese,che ha reso possibile il successo dell’operazione finalizzata, nel caso specifico, al contrasto del traffico illecito internazionale di beni culturali

Fratelli d’Italia: “Più di mille per Giorgia Meloni”

Oltre 1000 persone presenti ieri al Parco Dora di Torino per la presentazione di “Io sono Giorgia”, il libro della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

“E’ stata una adunata di massa che non eravamo abituati a vedere, nonostante le condizioni proibitive del meteo tantissimi torinesi si sono spostati per vedere la leader, questo è un segnale fortissimo. Alcuni esponenti del centrosinistra staranno un po’ tremando nel vedere le scene di ieri sera. E’ un grande incoraggiamento per una campagna elettorale che vogliamo arrivare a vincere fino alla fine. Paolo Damilano, candidato sindaco del centrodestra in corso per Torino, ha avuto il suo primo evento di “folla” con fratelli d’Italia”, dichiara l’assessore regionale Maurizio Marrone. “Fratelli d’Italia a Torino da oltre un anno sta aggregando sempre più gente con una presenza costante di iniziative, tra l’altro in collegi della periferia dove sono stata vincente alle ultime elezioni politiche del 2018. Oggi si raccolgono i frutti del duro lavoro di questi ultimi anni. La destra vuole ricominciare dalla gente che finalmente gli riconosce la fatica fatta e l’atto di coerenza e di coraggio che sta dimostrando non solo in Parlamento ma a livello territoriale, stiamo facendo una bellissima classe dirigente di cui siamo orgogliosi”, conclude il deputato torinese Augusta Montaruli.