ilTorinese

Il Toro è salvo!

Lazio-Torino 0-0

84′ Immobile sbaglia un rigore

I granata di Nicola conquistano meritatamente la salvezza al termine di una gara sofferta giocata con grande grinta,cuore e concentrazione.Si doveva fare 1 punto per la matematica permanenza in serie A e così è stato,rendendo ininfluente la gara di domenica contro il Benevento all’Olimpico Grande Torino.La Lazio ha tenuto il pallino del gioco per quasi tutta la partita ma l’occasione più nitida è stata del Toro quando l’attaccante Sanabria con un bel sinistro a giro ha preso in pieno il palo al 72esimo minuto.La Lazio ha fallito un calcio di rigore al 84esimo.Al 97 il fischio liberatorio dell’arbitro Fabbri che decreta la serie B per il Benevento e la permanenza in serie A del Torino.Grande merito di questo risultato va dato al tecnico Davide Nicola che ha preso una squadra allo sbando esattamente alla 19esima giornata,ultima d’andata,pareggiando 2-2 proprio contro il Benevento.Nel girone di ritorno,ad una gara dal termine,il Toro ha conquistato 22 punti collocandosi al 12esimo posto in classifica.Adesso partirà il mercato a cominciare dalla probabile conferma di Davide Nicola ed almeno un ricambio di almeno 10 giocatori.Il Toro dovrà tornare ad occupare posizioni di classifica più consone al suo blasone.Gli ultimi 2 campionati sono stati pieni di sofferenza ed incertezza.

Vincenzo Grassano

L’agroqualita’ dal campo alla tavola

Sarà il tema della puntata del 20 maggio di PARLACONME,  trasmissione condottadall’Agrifood e Organic  Specialist Simona Riccio

 

Si parlerà di agroqualita’, dal campo alla tavola, nel corso della trasmissione di PARLACONME di giovedì 20 maggio prossimo, dalle 18 alle 19, sulla Radio web Radiovidanetwork, e condotta da Simona Riccio,  Agrifood e Organic Specialist.

Ospiti della puntata saranno Dario Bagarella, Head of Food Certification Strategic Centre e Alberto Mangiantini, Amministratore Delegato presso Gelati Pepino 1884.

Dopo la puntata dedicata al mondo del biologico, trattatoattraverso la testimonianza di protagoniste femminili del settore, la trasmissione PARLACONME approfondisce questa volta il tema delle certificazioni con la partecipazione in studio di Dario Bagarella della multinazionale RINA, azienda che opera nel settore delle certificazioni, delle ispezioni e consulenza ingegneristica.

Per comprendere meglio il ruolo di RINA nel vasto panorama delle certificazioni agroalimentari, durante la puntata sarà presentato un case history di successo costituito dalla storica azienda torinese dei Gelati Pepino, che sarà rappresentatadall’amministratore delegato Alberto Mangiantini.

Gelati Pepino è il marchio storico torinese tra i più antichi e conosciuti a livello nazionale e internazionale,  capace di attraversare la storia d’Italia portando il gusto del buon gelato, rivolgendo sempre una grande attenzione alla selezione delle materie prime di qualità e dando vita, nel 1938, al celebre gelato “Pinguino”.

RINA, nata a Genova nel 1861 come ente di certificazione navale, è oggi una delle più antiche società di classificazione e certificazione internazionali, che è  stata capace di diventare un player internazionale, con oltre 3900 risorse e 200 uffici in settanta Paesi nel mondo, operando all’interno di un’ampia gamma di settori e fornendo una grande varietà di servizi certificati, anche in campo agroalimentare.

Mara Martellotta 

 

Covid, ricoveri in calo. Il bollettino di martedì 18 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 437 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 45 dopo test antigenico), pari al 2.0 % di 21.631 tamponi eseguiti, di cui 12.371 antigenici. Dei 437 nuovi casi, gli asintomatici sono 211 (48,3%).

I casi sono così ripartiti: 65 screening, 288 contatti di caso, 84 con indagine in corso; per ambito: 4 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 64 scolastico, 369 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 360.482 così suddivisi su base provinciale: 29.066 Alessandria, 17.246 Asti, 11.238  Biella, 51.985 Cuneo, 27.685 Novara, 193.107 Torino, 13.414 Vercelli, 12.744 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.481 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.516 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 139 (– 1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.114 (-65 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 8703

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.722.847 (21.631 rispetto a ieri), di cui 1.583.793 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.535

Sono 21 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.535 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.554 Alessandria, 701 Asti, 428 Biella, 1.436 Cuneo, 938 Novara, 5.500 Torino, 513 Vercelli, 369 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

338.991 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 338.991 (878 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.897 Alessandria, 16.218 Asti, 10.294 Biella, 48.925 Cuneo, 26.103 Novara, 182.205 Torino, 12.495 Vercelli, 12.093 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.385 extraregione e 2.376 in fase di definizione.

Battiato, ironia e distacco di un vero intellettuale

Caro direttore, molti usurpano un titolo che non appartiene loro e si proclamano “intellettuali”. Franco Battiato lo era veramente.

Con quella sottile ironia e distacco che sono caratteristiche tipiche dei veri sapienti veicolava messaggi sociali profondi e soprattutto sapeva parlare ai cultori della musica raffinata e agli amanti del genere pop. Le sue melodie hanno tracciato la storia della musica moderna lasciando un indelebile segno negli ascoltatori: come tutti i grandi artisti era scevro da qualsiasi pregiudizio e non mancava di esprimere la propria denuncia sociale nei confronti degli aspetti più deleteri del nostro Paese. Attraverso le sue parole si viaggiava di terra in terra, proiettando il pensiero verso orizzonti spazio temporali immensi sulla scia di sonorità mediterranee antichissime mescolate a ritmi sperimentali.

Era un uomo che credeva nella pace e nel dialogo tra i popoli; nell’uguaglianza tra tutti gli esseri umani e nella scintilla divina che dovrebbe albergare in ciascuno di noi. La sua assenza lascia un vuoto vertiginoso.

Parliamo di Battiato e delle sue canzoni nelle aule scolastiche perché i contenuti umanitari, spirituali e filosofici espressi dal cantante catanese possano essere tramandati e apprezzati anche dai giovanissimi.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani lancia l’hashtag #comeuncammelloinunagrondaia.  

prof. Romano Pesavento

presidente CNDDU

“Celti, fate e altre storie nella tradizione popolare piemontese”

LIBRI   Fra storia, leggende, arte e archeologia prosegue l’indagine sulle radici preromane del Piemonte nel nuovo libro della torinese Donatella Taverna

Ritorna in libreria. Ritorno felice e più che mai gradito. E che bello ripercorrerne la passione e la compiutezza e la curiosità delle indagini e degli studi che sempre troviamo nelle sue pù recenti opere dedicate a sondare (attraverso le numerose tracce, ancora oggi ben vive, lasciate dalle antiche popolazioni celtiche o da quei Salassi fondatori di Eporedia-Ivrea o dalle genti che abitavano la Gallia dalla Provenza fino alla Bretagna) le antiche radici preromane del nostro Piemonte.

Parliamo di Donatella Taverna – scrittrice, giornalista, notissima critica d’arte e organizzatrice di mostre e convegni in Italia e all’estero – e del suo ultimo libro, edito ancora una volta per i tipi di “Atene del Canavese” e dedicato a “Celti, fate e altre storie nella tradizione popolare piemontese”. Un centinaio abbondante di pagine e una suggestiva prima di copertina in cui “navigano” le figure, la presenze e le forme tanto misteriose quanto rigorosamente perfette realizzate da Luisa Porporato, il volume della Taverna continua idealmente la serie di studi di carattere storico-folklorico-antropologico già sviluppato nei precedenti “L’ombra d’argento”, “Trittico al femminile” e, pochi mesi fa, in “Esseri misteriosi della tradizione popolare piemontese”. L’idea nasce, ancora una volta, “dal lavoro di ricerca – spiega la Taverna – che negli ultimi dieci anni circa ho svolto sulla tradizione popolare della nostra regione, cioè su ritualità, tracce fiabesche o mitologiche di genti lontane, resti archeologici spesso sottovalutati o dimenticati, e tutto ciò che mi pareva rischiasse l’oblio, pur costituendo ancora in parte la radice profonda del nostro quotidiano, una specie di tesoro sepolto da riportare in luce”. “Credo che in Piemonte – prosegue – resti ancora moltissimo da scoprire e da disseppellire.

Ho notato un aumento di interesse all’incirca nell’ultimo decennio, periodo in cui si sono studiate archeologicamente anche aree come il Canavese occidentale o le valli di Lanzo, oltre agli studi già approfonditi sui substrati rappresentati da popoli quali gli Stazielli, i Bagienni e i Merici, già oggetto di mostre e comunicazioni anche in anni recentissimi”. Meandri profondi dell’avventura umana localizzata in un territorio ben preciso, caro a Donatella, che in quegli anfratti narrativi s’intrufola con esperta competenza e quella voglia di scoperta che non guasta mai, lasciandosi accalappiare con enorme piacere (per lei e per noi) fra storia, leggende, arte ed archeologia. In prima istanza, per la sua stessa formazione, familiare e di studi: “Per approfondire argomenti come questi – spiega – ci vuole una formazione piuttosto strutturata. Nella mia infanzia ha agito molto la presenza di un padre illustre scultore appassionato anche di archeologia e di una madre pittrice e appassionata di storia; più avanti, la scuola di specializzazione in archeologia orientale a Torino, nel periodo glorioso in cui vi insegnavano Gullini e Invernizzi. Ancora oggi tutto questo rappresenta gran parte del mio presente e delle mie passioni, insieme a un bisogno istintivo di conservare la traccia di tutto ciò che è avvenuto, eventi e soprattutto persone”.

Il libro, magnificamente illustrato da artisti di fama nazionale, si articola in sei capitoli più un’appendice (illustrata da un pesce fantastico di Giovanni Macciotta evocante il “disseppelimento” di realà fossilizzate in leggende dalle remote origini) e narra, fra l’altro, di regine benigne o perfide, del Grande padre Serpente che rappresenta una spiegazione della creazione del Mondo così come della leggenda di Mezzomerico della Chioccia d’oro e dei suoi sviluppi longobardi, per arrivare alla storia della fata-sirena Melusina ( fondatrice della casata dei Lusignano ) fino alla narrazione delle grandi città perdute del Piemonte – Bessinia, Mazzé, Caristium e altre – distrutte dai Romani, “fiabesche o sommerse come l’antica Atlantide”, di templi dimenticati, di megaliti con poteri magici e così via. E la storia continuerà? “Non lo so: certo mi piacerebbe, e certo- conclude Donatella – sto trovando altro materiale. Dipenderà dalla pazienza del pubblico e soprattutto da quella del mio attuale editore, che ha lavorato in modo straordinariamente attento, amicale e solerte, con una ideazione grafica a mio avviso ottima”.

Gianni Milani

– Guido De Bonis: “Gli idoli del mare bretone”
– Cover illustrata da Luisa Porporato
– Giovanni Macciotta: “Senza titolo”
– Donatella Taverna

 

Il presidio dei lavoratori Embraco diventa permanente

Il presidio dei lavoratori ex Embraco sotto la sede della Regione Piemonte, in piazza Castello a Torino, diventa permanente

I sindacati  chiedono al Governo di garantire un futuro ai 400 lavoratori e dell’azienda.  L’iniziativa è organizzata da Fim, Fiom, Uilm, Uglm Torino, in vista dell’incontro convocato dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, mercoledì 19 alle ore 10.

Resilienza e Benessere, come trasformare le difficoltà in possibilità!

 LIBRI / In libreria ed online dal mese di maggio 2021

Angelo Musso (2021) Resilienza e Benessere , come trasformare le difficoltà in possibilità! Affrontare: bullismo, mobbing, stress da lavoro correlato , la pandemia covid19 e la sindrome antisociale., Enigma Editore, Firenze.

La vita sociale e di relazione, con l’esperienza della pandemia virale Sars 2 Covid 19,  è diventata per tutta l’umanità un carcere a ciel sereno!  Lo spiega Angelo Musso con la sua opera recente dal Titolo: Resilienza e Benessere , come trasformare le difficoltà in possibilità!, Enigma Editore, Firenze pp,240; in vendita in libreria ed online dal mese di maggio 2021!

Un manuale di psicologia per studenti, insegnanti, educatori, genitori e sanitari, insomma un libro per tutti coloro che hanno necessità o semplicemente vogliono studiare le infinite risorse degli stili di vita dei detenuti alle prese con la permanenza obbligata e dura in carcere.

Studiando attraverso l’esperienza di lavoro in carcere, la vita difficile dei detenuti, l’autore né ha individuato le strategie psicologiche vincenti e utili per la riorganizzazione sana ed equilibrata del percorso di vita, con la possibilità estesa per tutti, di imparare strategie cognitive e comportamentali, la possibilità di trasformare un evento doloroso o più semplicemente stressante in un processo di apprendimento e di crescita che incontra necessariamente il tema della resilienza!

Pd: “Commissione speciale per attuare Next Generation”

GALLO – RAVETTI (PD): “IL PARTITO DEMOCRATICO CHIEDE DI INIZIARE A LAVORARE TUTTI INSIEME ALLA RIPARTENZA DEL PIEMONTE”

18 maggio 2021 – “Il Recovery Fund rappresenta un’occasione unica di ripresa e di rilancio dell’economia del nostro Paese e della nostra Regione e riteniamo che questa opportunità debba essere colta al meglio. Il dossier presentato dalla Regione Piemonte “Next Generation Piemonte” raccoglie 1200 progetti per un valore complessivo di 27 miliardi che rappresentano i contributi pervenuti dai territori piemontesi. Abbiamo più volte manifestato le nostre perplessità sui contenuti di questo piano e abbiamo sottolineato come molti aspetti importanti siano stati trascurati. Tuttavia, riteniamo che sia importante accogliere l’appello del Presidente Cirio e contribuire costruttivamente per fare in modo che il Piemonte possa gestire al meglio i fondi che arriveranno” spiegano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Riteniamo – proseguono gli esponenti dem – che una Commissione speciale costituita in Consiglio regionale possa avere un ruolo cruciale nel monitoraggio del “Next Generation Piemonte” per condurre studi e approfondimenti sull’impatto del Recovery sul tessuto socioeconomico piemontese, ma anche per formulare proposte operative per attuare più facilmente il piano. L’ordine del giorno con il quale chiediamo alla Giunta regionale di impegnarsi a costituire la Commissione “Next Generation Piemonte”, che dovrebbe avere la durata di un anno, rappresenta una proposta valida e testimonia la disponibilità del Partito Democratico a collaborare perché le risorse vengano utilizzate per dare vita a progetti concreti che rispondano a quanto richiesto dal Governo”.

“Auspichiamo – concludono Gallo e Ravetti – che l’atto di indirizzo venga approvato in tempi stretti e che la Commissione speciale possa essere istituita per iniziare a lavorare tutti insieme a una vera ripartenza del Piemonte”.

Il Presidente della Repubblica e Michela M u r g i a

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni  Il Presidente della Repubblica Mattarella  ha ritenuto di ribadire una netta condanna ad ogni discriminazione  e intolleranza nella giornata  internazionale contro l’omofobia.

Un  giusto richiamo a tutti i cittadini  in nome di quell’articolo 3 che è un cardine della nostra Costituzione. Potrebbe apparire persino un discorso  scontato che, in un paese civile  e democratico, non dovrebbe costituire oggetto di un intervento da parte del Capo dello Stato, ma certamente, al di là dell’omofobia, il discorso del presidente può evocare anche la condanna verso tante altre forme di intolleranza che stanno imbarbarendo il Paese. Il richiamo al rispetto personalmente lo ritengo doveroso e necessario, vedendo e toccando con mano  la carica di odio che sta montando in Italia nei confronti di chi è considerato diverso non solo per le sue scelte sessuali. Il dibattito politico è avvelenato e il richiamo alla violenza verbale è una pratica sempre più abituale che va condannata con fermezza. Il lavoro prezioso del Governo Draghi non può essere disturbato dalle polemiche astiose che si leggono sui giornali  e si sentono in televisione.
L’uso strumentale da parte  di Michela M u r g i a  delle parole del Presidente,   usate disinvoltamente  come un chiaro sostegno al ddl Zan ( propone, spero in modo provocatorio e  paradossale, di inserire nel testo del disegno di legge le parole stesse  del Presidente che sarebbero molto più dure di quelle usate nel suddetto ddl) rivela ancora una volta la figura a dir poco discutibile della scrittrice, alla ricerca di una costante visibilità mediatica, ottenuta ad ogni costo. Gettare nella mischia politica rovente il nome del Presidente rivela una mancanza totale del senso delle Istituzioni e del rispetto dovuto al Capo dello Stato. Uno strappo grossolano al galateo istituzionale verso il Quirinale  che nessuno deve “usare” a scopi di parte. Nessuno ha infatti il diritto di strumentalizzare le parole del Presidente, specie nel corso di una discussione di un disegno di legge in Parlamento che si rivela  delicata e difficile. Il magistero civile di Mattarella va ascoltato in ì doveroso e rispettoso silenzio perché il Capo dello Stato è e deve restare il supremo garante del gioco democratico, al disopra delle parti e delle polemiche contingenti.

Infrastrutture: Ruffino (Cambiamo!) Draghi le porti a termine

“Per il comune di Torino noi sosterremo convintamente Paolo Damilano, siamo stati tra i primi a dire che e’ il candidato vincente per la citta’.

La Appendino in questi anni ha cercato di impegnarsi ma ha fatto degli errori clamorosi. Io arrivo da Giaveno, vicino la Valsusa, dove sono stata sindaco e quando c’e’ stata la battaglia per sostenere la Tav la giunta della Appendino non se ne e’ assolutamente interessata”. Dichiara la deputata di Cambiamo! Daniela Ruffino intervenuta al programma “Restart” di Cusano Italia Tv condotto da Aurora Vena e in cui ha affrontato anche temi a carattere nazionale. “L’alta velocita’ ha scosso il Piemonte ma gli studi fatti dicono che l’opera sara’ sicura e necessaria per il Paese. Cambiamo! sostiene le grandi opere e propone per l’Italia due modelli assolutamente vincenti per la realizzazione delle opere, il modello Genova e il modello Liguria. Il presidente Toti e il sindaco Bucci hanno saputo dare un esempio importante ma questa e’ la modalita’ che vuole chi amministra i territori, semplificazione e sburocratizzazione. Spero che Draghi riuscira’ a compiere le infrastrutture ascoltando i sindaci perche’ quando non si ascolta il territorio accade come per il deposito delle scorie nucleari, con i cittadini preoccupati che non sapevano nulla. Noi sosteniamo il governo anche criticamente come sulle riaperture ad esempio. Le vaccinazioni ci permettono di riprendere la vita normale il che significa salvezza per molte attivita’ commerciali, come ha sottolineato il presidente Toti, nel rispetto delle regole ma con coraggio. Dobbiamo incrementare la natalita’ e sostenere il lavoro andando incontro alle esigenze delle famiglie con una serie di servizi e sostenendo l’occupazione femminile. Il lavoro per le donne e’ liberta’. Sulla vicenda di nave Gregoretti abbiamo accolto la sentenza con soddisfazione speriamo che questo governo abbia un approccio differente verso l’immigrazione”, conclude