ilTorinese

Fdi in Barriera contro le mafie africane

Dopo i gravi fatti della scorsa settimana, con l’aggressione all’esponente di Fdi Verangela Marino nel quartiere Barriera di Milano.

SABATO 12 giugno alle ore 15.00 Fratelli d’Italia darà vita ad un evento nel largo di Via Montanaro ang. Via Sesia a Torino dal titolo: BARRIERA ZONA “NO SPACCIO”. PRESIDIO E COMIZIO CONTRO LE MAFIE AFRICANE. Interverranno l’On Augusta Montaruli, il coordinatore Fabrizio Comba, l’On. Wanda Ferro della commissione Antimafia e il criminologo Alessandro Meluzzi per parlare di mafia africana e sicurezza. Sarà presente anche l’assessore della Regione Piemonte Maurizio Marrone.

La regola del rischio

LIBRI / É tornato l’ispettore Marco Tobia, personaggio creato da una felice intuizione dello scrittore omegnese Matteo Severgnini. Dopo l’esordio con “La donna della luna” l’ex poliziotto affetto dalla sindrome di Tourette, disturbo neurologico piuttosto raro e per certi versi imbarazzante, caratterizzato da una serie di tic che provocano suoni vocali e spasmi muscolari improvvisi e incontrollabili, conduce ne “La regola del rischio” (Todaro Editore) una complessa indagine che, come in un gioco di scatole cinesi, intreccia  storie e personaggi fino al colpo di scena finale che, secondo le buone regole, ovviamente non sveleremo. Una donna, Giulia Fiore, viene arrestata per traffico internazionale di stupefacenti sul confine italo svizzero di Piaggio Valmara, la dogana tra Cannobio e l’elvetica Brissago.

Si professa innocente e il marito disperato  chiede aiuto a Clara, compagna di  Marco Tobia e amica della moglie. L’omicidio di una donna complica l’indagine, ma Tobia non rinuncerà a scoprire la verità e a svelare la “regola del rischio”, aiutato da Antonio Scuderi, ispettore di polizia costretto sulla sedia a rotelle, l’amico Anselmo – barcaiolo di Orta che colleziona parole fuori moda -, e Clara, la fidanzata di professione sex worker . L’investigatore che vive sull’isola di San Giulio, l’unica del lago d’Orta, dovrà aiutare anche la piccola Alice, “la più grande esperta di draghi del mondo”. Cosa c’entrano i draghi con il lago d’Orta? Domanda alla quale non è difficile rispondere se si vive in quei luoghi a nord del Piemonte, avvolti dalle brume invernali del lago con la sue nebbia e il silenzio, su una piccola isola attraversata dalla via “del silenzio e della meditazione”, protetti da un ambiente unico tra le poche abitazioni, l’Abbazia Benedettina delle monache di clausura e la basilica romanica ( dove, nella sagrestia,  è conservata come una reliquia una vertebra di drago). Un posto dove, dietro ai vetri della casa di questo strano e ombroso detective, è possibile scorgere il profilo di un gatto dal nome cinematografico: wimwenders. “Ci vuole un personaggio speciale per squarciare quel velo immobile come la superficie di un lago che nasconde le inquietudini di una provincia apparentemente tranquilla. Marco Tobia, fragile, tormentato ed eroico, è proprio un personaggio così. Un Philip Marlowe, un Duca Lamberti, con la Tourette..” scrive sulla quarta di copertina  Carlo Lucarelli, il maestro del noir italiano. L’ambientazione del racconto è naturalmente legata ai luoghi ben conosciuti e amati da Matteo Severgnini che vive e lavora a Omegna, sulle sponde del Lago d’Orta. Severgnini, scrittore e sceneggiatore, collabora con la Radio Svizzera Italiana, realizzando reportage e documentari radiofonici. Per il cinema ha sceneggiato il film ‘Moka noir’, prodotto da VenturaFilm, CH (Festa del Cinema di Roma, Solothurner Filmtage). In passato si era già cimentato con un altro personaggio  scrivendo “ La spesa del commissario”, un volume  che conteneva cinque indagini del commissario di polizia giudiziaria Arturo Devecchi.

Marco Travaglini

L’arte del gioiello e dell’accessorio incontra l’Oriente

Fino al 29 agosto 2021

 

Aperta al MAO TOAsean Design, l’esposizione che mette in mostra i progetti realizzati dagli studenti del 2° anno del corso Triennale in Design del Gioiello e Accessori di IED Torino, ispirati alle opere del MAO Museo d’Arte Orientale, insieme ad alcuni pezzi realizzati da undici eccellenze artigiane piemontesi.

Si rinnova anche per il 2021 la collaborazione fra l’Istituto Europeo di Design e il MAO, che quest’anno ha dato vita all’esposizione TOAsean Design, realizzato grazie al contributo della Fondazione CRT. Nell’ambito dell’omonima iniziativa, sostenuta da Camera di Commercio Italia Myanmar per promuovere il design italiano in Oriente e rafforzare il rapporto culturale tra l’Italia e i Paesi del Sud Est Asiatico, sette studenti del secondo anno del corso Triennale in Design del Gioiello e Accessori di IED Torino sono stati invitati a progettare altrettante creazioni ispirandosi alle opere della collezione permanente del Museo d’Arte Orientale.

L’incontro con statue e oggetti, provenienti da mondi ed epoche lontane, ha innescato il processo creativo: attraverso uno sguardo attento e una ricerca approfondita, i giovani designer hanno progettato gioielli e accessori, pezzi unici che declinano suggestioni estetiche e simboli culturali in chiave contemporanea.

Quest’anno il progetto si arricchisce della collaborazione con CNA Torino, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa: undici imprese artigiane, sette delle quali hanno supportato la realizzazione delle opere degli studenti IED, hanno progettato o rivisitato altrettanti oggetti preziosi delle loro collezioni sulla base di suggestioni provenienti dai paesi dell’Asia, dando vita a undici creazioni che testimoniano della competenza e della creatività delle imprese artigiane piemontesi.

La sinergia tra design e artigianato ha permesso agli studenti IED di lavorare al fianco degli artigiani torinesi, facendo esperienze diretta di tradizioni d’eccellenza del territorio e acquisendo competenze legate a particolari lavorazioni grazie al confronto con specifici materiali, processi e tecniche di produzione.

L’esposizione è il risultato di solide relazioni costruite dal MAO con importanti attori istituzionali del territorio e, grazie al supporto della Camera di Commercio Italia Myanmar, diventa un’interessante occasione di promozione per gli studenti e per le eccellenze artigiane piemontesi, che avranno la possibilità di far conoscere il proprio lavoro a livello nazionale e internazionale.

I gioielli esposti sono stati realizzati da: Rebecca Maggiora, Simone Bolognesi, Sara Tesan, Giuliana Noto, Tommaso Balducci, Elettra Tarraran e Marta Baccuini, studenti del Corso di Design del Gioiello e Accessori IED Torino, e da Barbara Ebbli, Evgenia Elkind, Paola Bellinzoni, Lorenzo Tiano, Paola Garbiero, Elena Imberti, Fulvio Pertica, Gianluca Guarneri, Rossella Calabrò, Stefania Mairano e Francesco Ferrara, Nicoletta Biglia e Rita Bellino titolari di imprese appartenenti al network CNA Torino.

Ha supervisionato il progetto Daniela Bulgarelli, coordinatrice del corso Triennale di Design del Gioiello e Accessori di IED Torino.

TOAsean Design è realizzato grazie al contributo della Fondazione CRT.

Preso lo spacciatore di via Boston

Fermato dagli agenti del Commissariato di zona

Dopo alcune segnalazioni pervenute al Commissariato Mirafiori, sono stati intensificati i controlli di polizia nel quartiere.

Nel pomeriggio di lunedì personale in borghese del Commissariato, perlustrando la zona con attenzione, ha notato un SUV parcheggiato davanti ad un passo carrabile e, nonostante i vetri oscurati, si accorgeva della presenza di un soggetto sdraiato sui sedili posteriori.

I poliziotti, a questo punto procedevano al controllo, visto l’insolito atteggiamento del giovane. Quando gli agenti si sono qualificati, il ragazzo tentava la fuga, ma veniva subito bloccato. L’uomo, un ventenne cittadino della Mauritania, irregolare in Italia, nascondeva in bocca 9 palline termosaldate di cocaina e crack; altre 45 dosi sono state trovate nella tasca dei pantaloni.

Dalla ricostruzione degli investigatori, lo spaccio avveniva in auto, proprio per dare meno nell’occhio. Gli acquirenti salivano in auto e ricevevano le dosi richieste. Lo straniero è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.

Rivoli si colora con Agriflor

Domenica 13 giugno, dalle 9 alle 20, il cuore della cittadina piemontese si trasformerà in un giardino a cielo aperto ospitando le eccellenze floreali dei migliori vivaisti piemontesi e alcune specialità dei piccoli produttori agroalimentari

Dopo aver conquistato Torino, diventando un irrinunciabile appuntamento mensile, e invaso Susa lo scorso maggio, Agriflor arriva a Rivoli con la prima edizione di AgriRivoli e la promessa di riempire di colori e profumi il centro della cittadina piemontese.

Saranno circa una trentina i vivaisti e i piccoli produttori piemontesi che metteranno in mostra le proprie eccellenze floreali e agroalimentari, domenica 13 giugno, dalle 9 alle 20 in Corso Francia (angolo corso Susa), per una giornata all’insegna di fiori, piante e bellezza.

Come avvenuto per tutte le edizioni torinesi, Agriflor sarà organizzata in totale sicurezza, con il controllo delle temperature, ingressi scaglionati e contingentati e con la garanzia e il controllo del giusto distanziamento tra i banchi e tra le persone per evitare assembramenti.

Saranno variegate le bellezze “floreali”, provenienti esclusivamente dal Piemonte, che si potranno ammirare e odorare girando per i banchi di Agriflor: orchidee, piante carnivore, bonsai, rose, erbacee perenni e molto altro ancora.

Un vero e proprio tripudio di colori per allietare il pubblico amante della natura e delle piante. Insieme alla proposta florovivaistica, Agriflor ospiterà anche alcune eccellenze agroalimentari piemontesi con i prodotti tipici del nostro territorio come miele, liquori artigianali, liquirizia, vini della Val Susa e zafferano.

Nata da un’idea di Società Orticola del Piemonte, già organizzatrice di Flor a Torino e di numerosi eventi floreali in tutta Italia, AgriRivoli è un’occasione molto importante per i florovivaisti e i piccoli produttori piemontesi di mettere in mostra le proprie varietà ed eccellenze, in una situazione estremamente complessa per le loro attività a causa delle limitazioni imposte alle loro attività nell’ultimo anno e mezzo.

Cagliostro: un furfante affascinante oppure un sapiente onnipresente? Incontro-racconto con Paolo Domenico Montaldo

Sabato 12 giugno – 17.30  Libreria Belgravia – via Vicoforte, 14/d – Torino. Un incontro-racconto che ha per protagonista il conte di Cagliostro, aneddoti e colpi di scena di una vita molto più che avventurosa.

Chi era Cagliostro? Ce lo racconta Paolo Domenico Montaldo, sabato 12 giugno alle 17.30, ospite della Libreria Belgravia (via Vicoforte 14/d – Torino).

Un personaggio molto chiacchierato e che ha destato l’interesse e la curiosità di regnanti, letterati e personaggi altrettanto famosi del suo tempo.
Tutta l’Europa del 1700 parla (e sparla) di lui. Avventuriero, alchimista, mago, esoterista, guaritore, truffatore, eretico. L’uomo che raccontava di aver trovato la formula per fabbricare l’oro.
Dotato di un certo fascino e di una capacità di comunicazione da fare invidia al più esperto social media manager, riesce a conquistare l’aristocrazia e si inventa di sana pianta un titolo nobiliare. La sua complice più diabolica e abile è la donna che ha sposato.

 

Il piacere del racconto e dell’ascolto, riscoprire la bellezza di lasciarsi affascinare dalle parole, questo è il filo conduttore dell’appuntamento con Paolo Domenico Montaldo, scrittore e appassionato di vicende storiche che animano i suoi libri d’avventura alla ricerca di tesori nascosti tra le pieghe del tempo, di misteri e segreti da svelare.

 

La YOWRAS Editrice, nata nel 2020 all’interno dell’Associazione culturale YOWRAS, propone una nuova formula: l’incontro racconto per esplorare eventi storici e figure sulle quali c’è ancora molto da scoprire, un viaggio tra passato e presente con l’aiuto dell’antica ma sempre nuova arte del racconto.

 

Il narratore è Paolo Domenico Montaldo, l’autore di una serie di romanzi di avventura a sfondo storico e il creatore del commissario Incantalupo, protagonista finora di tre indagini a cui, nel 2021, se ne aggiungeranno altrettante.

Enti locali, Ruffino (CI): positive le aperture del Ministro

Spazio ai vicesegretari comunali per risolvere emergenza e carenze

“Vi e’ difficoltà degli enti locali di reperire  l’incarico di segretario comunale. Questa figura, ad oggi, manca in oltre la metà dei comuni di buona parte delle regioni. L’assenza del segretario paralizza l’attività dei comuni rendendo impossibili le riunioni di giunta, la pubblicazione dei bandi e la realizzazione degli adempimenti legali e amministrativi. La disciplina transitoria che consente l’attribuzione della funzione di vice-segretario a funzionari di ruolo in servizio da almeno due anni presso un ente locale non permette ancora una adeguata soluzione alla problematica della carenza di segretari comunali”. Dichiara durante il question time in aula alla Camera con la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, la deputata di Coraggio Italia Daniela Ruffino. “I numeri che ci ha fornito, tra nuove unita’ previste e concorsi, sono una boccata di ossigeno ma ribadiamo che sono possibili anche alcune soluzioni utili nell’immediato come estendere la possibilita’ di adempiere a questi compiti ai vice segretari  comunali, con una durata dell’incarico estesa al mandato del Sindaco. Parlo di  personale gia’ preparato e formato perche’ temiamo che non siano sufficienti i numeri che ci ha rappresentato in vista di ulteriori pensionamenti. Dobbiamo mettere ogni comune nelle condizioni di poter agire e erogare i servizi per la comunita’. La pandemia ha rallentato le attivita’ sui territori ma siamo coscienti che la volonta’ politica per risolvere il problema ci sia”, conclude

Quaglia presidente del comitato di supporto Cdp

Il Comitato di Supporto di Cassa Depositi e Prestiti – di cui le Fondazioni di origine bancaria sono azioniste per il 15,93% – sarà guidato fino al 2023 da Giovanni Quaglia, Presidente della Fondazione CRT e dell’Acri Piemonte.

 

La riconferma unanime del Presidente, in linea con la designazione da parte dell’Assemblea delle 62 Fondazioni azioniste, è avvenuta stamane durante la riunione di insediamento del Comitato alla presenza del Presidente di CDP Giovanni Gorno Tempini e del neo Amministratore Delegato e Direttore Generale Dario Scannapieco, che sono intervenuti per sottolineare la rilevanza del Comitato di Supporto nella funzione di raccordo con i territori per il tramite delle Fondazioni azioniste.

 

Insieme al Presidente Quaglia fanno parte del Comitato di Supporto altri 8 rappresentanti di Fondazioni: Konrad Bergmeister (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano), Marcello Bertocchini (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca), Michele Bugliesi (Presidente Fondazione di Venezia), Paolo Cavicchioli (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Modena), Cristina Colaiacovo (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia), Giovanni Fosti (Presidente Fondazione Cariplo), Rossella Paliotto (Presidente Fondazione Banco di Napoli), Giovanni Toffoli (Vicepresidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo).

 

Il Comitato di Supporto, previsto dall’art. 22 dello Statuto di CDP, ha funzione di analisi e approfondimento degli investimenti e delle operazioni societarie di rilievo effettuate dal Cda.

 

Sostegno all’innovazione dei territori e delle imprese, interventi di rigenerazione urbana e di recupero delle aree dismesse, progetti di social housing ampio al servizio delle persone: sono i tre principali ambiti in cui il Comitato di Supporto, consolidando la propria funzione di raccordo tra le Fondazioni azioniste e CDP, proporrà e promuoverà progettualità congiunte e nuove opportunità di investimento di ‘capitali pazienti’ per innescare i necessari meccanismi virtuosi di crescita e sviluppo del Paese dopo la pandemia, in linea con le priorità del Recovery Plan”, ha dichiarato il Presidente del Comitato di Supporto di CDP Giovanni Quaglia, che ha dato il benvenuto ai nuovi componenti e ringraziato gli uscenti.

Il bollettino Covid di sabato 12 giugno: prosegue il calo dei ricoveri ospedalieri

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 90 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 6 dopo test antigenico), pari allo 0,4% di 22.272 tamponi eseguiti, di cui 17.068 antigenici. Dei 90 nuovi casi, gli asintomatici sono 46 (51,1%).

I casi sono così ripartiti: 11 screening, 65 contatti di caso, 14 con indagine in corso; per ambito: 1 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 17 scolastico, 72 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.115 così suddivisi su base provinciale: 29.514 Alessandria, 17.451 Asti, 11.505 Biella, 52.836 Cuneo, 28.186 Novara, 195.953 Torino, 13.704 Vercelli, 12.963 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.500 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.503 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 45 (-2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 325 (2rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2.386

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.152.117 (+ 22.272 rispetto a ieri), di cui 1.689.944 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.674

Sono 4 decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 verificatosi oggi, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 11.67deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.451 Cuneo, 940 Novara, 5.579 Torino, 524 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

351.685 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 351.685 (+20rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.766 Alessandria, 16.656 Asti, 10.930 Biella, 50.982 Cuneo, 27.036 Novara, 188.938 Torino, 13.028 Vercelli, 12.518 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.428 extraregione e 2.403 in fase di definizione.

Il Piemonte sospende il vaccino Astrazeneca sotto i 60 anni

In attesa di ricevere dalle autorità sanitarie nazionali la nota ufficiale relativa alle nuove modalità di utilizzo del vaccino AstraZeneca, la Regione Piemonte ha deciso in via precauzionale di sospendere la somministrazione delle prime dosi e dei richiami di AZ alla popolazione under60.

Non appena sarà chiarita con nota ufficiale dall’autorità sanitaria nazionale anche la procedura per effettuare i richiami di AstraZeneca attraverso i vaccini alternativi Pfizer e Moderna, la Regione darà immediata attuazione alla riprogrammazione delle seconde dosi.