ilTorinese

Denunciati bracconieri con cinghiale nel bagagliaio

I carabinieri di Biella hanno denunciato due bracconieri. Stavano cacciando in una zona boschiva protetta. I due avevano abbattuto un cinghiale e lo avevano messo nel bagagliaio  del loro fuoristrada. Uno dei cacciatori deteneva illegalmente  il fucile e le munizioni.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Programma GOL, contratti di solidarietà. Chiorino: “Scelta strategica e utile”

Parallelamente la Regione prosegue nell’impegno a sostegno dell’occupazione e della formazione professionale con un investimento di 61,84 milioni di euro sul programma GOL. Il vicepresidente Chiorino: “Insieme al Governo, con il Programma GOL e con investimenti strategici, difendiamo i lavoratori, sosteniamo le imprese e prepariamo il Piemonte e l’Italia alle sfide del futuro”

“Accolgo con grande soddisfazione la decisione del Consiglio dei Ministri di ampliare la platea dei fruitori del programma europeo ‘Garanzia di occupabilità dei lavoratori’ (GOL) anche ai lavoratori in contratto di solidarietà. È una scelta utile e strategica soprattutto per le esigenze dei settori automotive e del tessile, cruciali per la nostra Nazione, che stanno affrontando profonde trasformazioni”. Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte.

Chiorino: “Scelta strategica e utile”

Questo ampliamento, fortemente richiesto dal vicepresidente Chiorino, rappresenta un passo avanti concreto per sostenere soprattutto i lavoratori di Stellantis e del suo indotto, ma anche del tessile, garantendo loro l’accesso a percorsi di formazione di riqualificazione professionale. “Si tratta di un intervento essenziale per salvaguardare i livelli occupazionali, fornendo al territorio strumenti per affrontare le sfide della transizione industriale. Come Regione Piemonte, continueremo a lavorare con determinazione per mettere in campo politiche attive del lavoro efficaci e strumenti innovativi, puntando sulla sinergia tra istituzioni, imprese e lavoratori” ha dichiarato ChiorinoInsieme al Governo, con il Programma GOL e con investimenti strategici, difendiamo i lavoratori, sosteniamo le imprese e prepariamo il Piemonte e l’Italia alle sfide del futuro” ha concluso il vicepresidente.

Regione Piemonte: approvata la Direttiva “Formazione per il lavoro 2025” con un investimento di oltre 61 milioni di euro

La Regione Piemonte – intanto – prosegue il proprio impegno a sostegno dell’occupazione e della formazione professionale con l’approvazione della Direttiva “Formazione per il lavoro” 2025. La delibera, adottata nell’ambito del Programma Regionale Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027 e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), destina un totale di 61,84 milioni di euro a iniziative volte a migliorare l’inserimento lavorativo e la qualificazione professionale sul territorio.

Le risorse saranno così ripartite:

* 50,84 milioni di euro provenienti dal Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori);

* 11 milioni di euro derivanti dal Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027.

Flessibilità e risultati al centro del programma

Il finanziamento potrà essere incrementato, fino a un massimo di ulteriori 50,84 milioni di euro, sulla base dei risultati conseguiti e delle valutazioni trimestrali effettuate. L’allocazione di queste risorse avverrà con successivi provvedimenti della Giunta Regionale, in coerenza con gli obiettivi del Programma GOL e delle politiche attive del lavoro.

Tempi e negoziazioni

I termini per l’avvio e la conclusione delle attività formative saranno aggiornati in base alle indicazioni ministeriali del PNRR, garantendo un costante adeguamento alle esigenze del territorio e dei lavoratori. Inoltre, il vicepresidente della Regione sarà coinvolto nelle negoziazioni con il Governo per ottimizzare l’implementazione del Programma GOL, rendendolo sempre più efficace e aderente al contesto piemontese.

Questo significativo investimento conferma la volontà della Regione Piemonte di promuovere politiche attive del lavoro innovative e di qualità, in linea con le esigenze del mercato e con le prospettive di sviluppo economico del territorio.

Programma GOL: cos’è e cosa è cambiato

Il programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori – GOL  è il programma di politiche attive prevista del Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia (Missione 5, Componente 1). Dispone della dotazione finanziaria inedita per il nostro Paese di oltre 4,4 miliardi di euro. Entro la fine del 2025, deve coinvolgere 3 milioni di beneficiari, 800.000 dei quali in percorsi di formazione.

Il programma si articola in percorsi diversamente composti in base alla difficoltà della persona di entrare o rientrare nel mercato del lavoro. Tra questi, c’è un percorso specifico destinato ai lavoratori coinvolti in crisi aziendali, beneficiari di integrazioni salariali.

Nell’ultimo Consiglio dei Ministri, il Governo ha esteso il percorso dedicato del Programma GOL (percorso 5) a tutti i lavoratori coinvolti in crisi aziendali, compresi quelli in contratti di solidarietà, per qualunque percentuale di riduzione dell’orario di lavoro.

CS

Tradizione o intossicazione?

E’ notizia di questi giorni che una signora inglese già da alcuni anni, pur di mantenere viva a casa sua la tradizione del cenone risparmiando (non poco) avrebbe utilizzato gli avanzi delle feste aziendali, convincendo gli organizzatori del catering a “passarle” gli avanzi. Finché, nel 2017, in un cenone che ebbe luogo alcuni giorni dopo aver preso quel cibo, qualcosa andò storto: molti dei partecipanti accusarono malesseri, il marito, la figlia minore, i suoceri alcuni cugini e amici di famiglia a causa di un’intossicazione alimentare.

Questo è sicuramente un caso limite, ma il rischio è comunque presente specie se si utilizzano preparazioni domestiche della cui modalità di preparazione non si è sicuri, prodotti di bassa qualità o, specie nei discount, prodotti con data “best before” superata.

Tutti i cibi conservati sottovuoto e ricchi di acqua possono diffondere il botulino, proprio perché questo è un clostridio anaerobo che vive, quindi, in assenza di aria. E’ più facile reperire questa tossina nei cibi realizzati domesticamente perché minori sono i controlli e le attenzioni; nelle industrie solitamente i controlli di NAS e ASL sanzionano eventuali difformità dalla legislazione vigente.

Sono altrettanto a rischio le conserve vegetali, le salse, tonno e carne in scatola, gli insaccati.

Quale il senso di questa disamina? In queste festività, essendo noi un popolo di poeti, navigatori e, soprattutto, di mangioni diamo molta importanza alla quantità sia nell’imbandire la tavole che nel preparare cestini natalizi. Al di là di ogni considerazione nutrizionale, dietetica o medica, se pensassimo di più alla qualità piuttosto che alla quantità?

Orientarsi su produttori di chiara fama, o mettere nei cestini cibi che non possano costituire pericolo alimentare?

Se sono persone che conosciamo bene, sapremo se posseggano una macchina per caffè a capsule (o cialde) o se usino ancora la moka; in alternativa marmellata, frutta di stagione, frutta secca, formaggio tipo Grana, legumi secchi, biscotti, fette biscottate ma dando sempre la priorità alla qualità.

Molti di noi tendono a esagerare quando si tratta di regalare qualcosa in concomitanza con le festività principali o se organizzano cene temono di sfigurare cucinando solo ilnecessario, di passare per tirchi, che qualcuno abbia ancora fame ma di dovergli dire “non ce n’è più”; e puntualmente tutti gli anni buttiamo via gli avanzi, quando va bene li distribuiamo tra gli ospiti o ci costringiamo a mangiare gli avanzi per diversi giorni a seguire.

Se per fare questo, però, siamo costretti a lucrare sulla qualità di ciò che offriamo qualcosa non funziona; la salute dei nostri commensali e nostra è seriamente a rischio.

Se il produttore non avesse indicato in etichetta tracce di un allergene, anche solo per la presena nello stabilimento?

Se un dono, perché il regalo è un’altra cosa, indica il sentimento che proviamo verso il ricevente, mandarlo in ospedale non sembra il modo migliore per dimostrarglielo; meglio poco, magari tra prodotti di eccellenza (champagne, tartufo, caviale, quello vero, sigari cubani, whisky invecchiato, ecc.) piuttosto che molti prodotti di dubbia qualità.

E’ corretto, quasi doveroso, mantenere le tradizioni anche se alcune andrebbero adattate alle mutate esigenze della società (più nessuno zappa la terra, spacca le pietre o taglia manualmente gli alberi, quindi 3000 calorie al giorno sono eccessive), la vita sedentaria favorisce il sovrappeso e così via.

Cambiano i tempi, cambiano i gusti e le esigenze delle persone per cui sarebbe il caso di adeguarci, se non vi è nulla che ci impedisca di farlo.

Un occhio alla salute, uno riguardo all’ecologia, un’attenzione agli interessi di chi riceverà il dono o mangerà i nostri manicaretti: non solo dimostreremo di conoscere i suoi gusti ma faremo una scelta razionale, dando priorità al suo gradimento e spendendo probabilmente la stessa somma.

Se fossi un matematico potrei dire che il rapporto tra qualità e quantità è una costante: al diminuire di una se aumenta l’altra il risultato rimane invariato.

Ma il fattore umano dovrebbe restare il valore dominante.

Sergio Motta

Capodanno… col botto!

IL TORINESE… CON LA CODA

Ci siamo quasi, domani sera saluteremo il 2024 e accoglieremo il nuovo anno. 

C’è chi festeggerà, chi tirerà le somme dell’anno passato, chi farà grandi propositi per quello nuovo.

Ci saranno quelli che festeggeranno in compagnia e quelli che decideranno di andare a dormire prima della mezzanotte.

E i nostri amici pelosi? 

Cominciamo con il dire che, per fortuna, la maggior parte di loro passa una sera come un’altra, qualcuno accoglierà un pò di gente in casa e magari ruberà un pezzo di cotechino, qualcuno invece sarà lasciato a casa da solo, mentre i proprietari vanno fuori a festeggiare.

Questo per dire che ci sono dei cani e dei gatti che non patiscono i rumori ed i botti di Capodanno, vivono serenamente la notte dell’ultimo dell’anno.

Sappiamo però, purtroppo, che ci sono invece alcuni animali che proprio non la sopportano, alcuni addirittura ne sono terrorizzati.

Come dobbiamo comportarci in questo caso?

Il primo consiglio, se il vostro animale ha paura, è di non lasciarlo a casa da solo, magari accendete la televisione o la musica, in modo che il rumore dei botti si confonda un po’.

Stategli vicino, cercando di tranquillizzarlo e accarezzarlo.

Scegliete una stanza rifugio, quella in cui i rumori esterni si percepiscono un pò meno, chiudete le imposte e trasferitevi lì almeno mezz’ora prima dell’evento. Impeditegli l’accesso al balcone.

Questo vale anche per quei cani che di solito vivono in giardino.

Esistono anche degli integratori, su base naturale che possono essere somministrati, ma occorre cominciare qualche settimana prima.

Nei casi più gravi si può ricorrere all’uso dei farmaci, per questo la scelta del farmaco, il dosaggio ed i tempi di somministrazione devono essere prescritti da un medico veterinario, previa visita clinica e anamnesi accurata.

E’ importante valutare quanto sia il grave il problema, se un ansiolitico sia sufficiente o se siano necessarie altre terapie.

Superfluo dire che, come al solito, il veterinario deve essere la vostra figura di fiducia. Non l’amico, il cugino, il portinaio o il vicino di casa. Meglio ancora se il veterinario si occupa o si affida ad un collega che è specialista in comportamento.

 

Dott.ssa Federica Ferro
Dott. Stefano Bo

Le poesie di Graziella Provera

Pubblichiamo di seguito alcuni componimenti che la poetessa Graziella Provera di Casale Monferrato ha inviato al “Torinese”
SERVIRÒ

E serviro’

che del servizio ho fatto
la mia fede.
Serviro’ il senza nome
con la mano tesa
chi è senza voce
e chi sproloquia.
Serviro’ l’iroso, il bestemmiatore,
l’umile e l’orgoglioso,
il folle e l’erudito.
Ognuno avrà senza preferenze.
E quando avrò varcato quella soglia
scavate una buca
sotto l’albero del fico
che dei suoi frutti
si nutriran gli uccelli,
le vespe, i calabroni
nella spirale di un amore
senza fine.
13 ottobre 2024

***

LO SPAZZINO
Oggi m’è tornata a mente ‘na figura
de quanno s’era poveri
e contenti.
S’usciva a gioca’ fori de casa
e tante vorte se vedeva
lo spazzino,
vestito de grigio come er bidone
che se portava appresso.
Ci aveva ‘na grossa scopa
de saggina
e ramazzava tutt’ attorno
senza guarda’ nissuno,
senza ‘na parola.
Se vergognava forse
de fa’ un lavoro
che je’ sembrava d’esse
in punizzione.
Tant’anni so’ passati
forse sessanta.
Ora c’è stanno i camion
che te svejano a le cinque
der matino
con un fracasso che te pija male.
Questo è er progresso,
un passo avanti
de la civiltà.
Mo’ preferivo quanno c’era
lo spazzino
e se sentiva solo er fruscio
de quella grossa scopa
de saggina.

3 Ottobre 2024

***
IL LUNGO CAMMINO
Quando da un groviglio di spine
sarà ferito il tuo cuore
e del dolore il frutto amaro
avrai gustato fino a saziarti
e vagherai nel deserto
della notte oscura dell’anima,
allora cercherai la Via
che conduce lontano dal mondo.
Percorrerai così l’alchemico sentiero,
pietrosa salita dalle tenebre avvolta.
Nessun conforto avrai
se non il pianto.
Lontana la meta, arduo il cammino
che purifica il cuore
dalle orgogliose, infere passioni.
E tornerà l’animo tuo quello di un fanciullo
ed il tuo spirito, ricolmo di pietà,
brucerà del fuoco ardente dell’Amore.
Sentirai fratello ogni essere che vive
e finalmente tu saprai chi sei.
19 dicembre 2024

Birra artigianale piemontese, aperti due bandi regionali

 

Con due importanti misure la Regione Piemonte interviene a sostegno della Birra artigianale piemontese. Si tratta di due bandi voluti dall’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni: vanno a sostenere rispettivamente con 260.000 euro l’acquisto di macchinari e strumenti di dotazione per birrifici artigianali e con 40.000 euro la formazione, l’aggiornamento professionale e la riqualificazione degli operatori dell’intera filiera brassicola regionale.

Spiega l’assessore Bongioanni«La birra artigianale in Piemonte rappresenta un settore di eccellenza assoluta e in costante espansione. Negli ultimi anni ha saputo attrarre molti giovani che hanno scelto di aprire birrifici artigianali con una particolare attenzione alla qualità e alle materie prime del territorio. La Regione li sostiene con grande impegno grazie al Registro dei Birrifici Artigianali e al logo della Birra Bop, Birra Origine Piemonte, che abbiamo presentato all’ultima edizione di Terra Madre Salone del Gusto. Il mio impegno è di far raddoppiare già nel bilancio 2025 le risorse interamente dedicate a questa misura».

Il settore brassicolo in Piemonte attualmente conta una novantina di birrifici artigianali (di cui 13 agricoli) e circa 40 beer firm senza impianti di produzione propri (e a cui quindi non sono rivolti gli interventi sopraccitati). Ad oggi sono iscritti al Registro 19 birrifici (4 agricoli e 15 artigianali). «L’impegno della Regione – sottolinea Bongioanni – va nella direzione di sostenere la creazione di una filiera della Birra piemontese che preveda la produzione di birra locale, intesa come trasformato prodotto localmente, a partire da materie prime interamente coltivate in loco come luppolo, malto e orzo». Proprio la crescente domanda di birra artigianale sta favorendo lo sviluppo negli ultimi anni della coltivazione di materie prime in loco, come quella del luppolo che in provincia di Cuneo occupa già 9 ettari.

Possono partecipare a questi due bandi, aperti fino al 31 marzo 2025, i produttori di birra artigianale situati sul territorio della regione che siano iscritti al Registro delle Imprese, al Registro dei birrifici artigianali e siano titolari di Partita Iva idonea allo svolgimento dell’attività. Per il bando sui macchinari la spesa minima ammissibile è pari a 10mila euro, la spesa massima è di 70mila con un sostegno pari al 40% delle spese sostenute. Per il bando sulla formazione professionale i progetti devono avere un importo fra i 5mila e i 20mila euro, che la Regione sostiene fino a una quota del 70%.

Tutte le informazioni e modulistica su https://bandi.regione.piemonte.it/.

Qualità della vita, la Regione promuove i progetti per i Comuni: sostenibilità, innovazione e welfare

Ogni Comune del Piemonte sta ricevendo dalla Regione almeno un finanziamento per la realizzazione di progetti capaci di aumentare la qualità della vita dei rispettivi abitanti.

Quattro i documenti di pianificazione che consentiranno di ottenere questo risultato:

– le Aree territoriali omogenee

– gli Accordi di programma

– le Strategie urbane d’area

– le Aree interne

“Si tratta di interventi strategici attesi da tempo che danno risposte concrete ed efficaci alle richieste dei cittadini e che saranno capaci di produrre sviluppo diffuso e partecipato – puntualizza il presidente Alberto Cirio – Tutto il Piemonte avrà così ricadute positive in termini di sostegno alle grandi sfide riguardanti la sostenibilità, l’innovazione e il welfare. Oltre a rappresentare una significativa fonte di finanziamento, questi programmi costituiscono anche un’opportunità concreta di lavorare in sinergia come aggregazioni territoriali a beneficio di aree vaste del nostro territorio”.

“Per la prima volta ogni Comune piemontese può concretizzare un progetto nel cassetto e si potrà garantire una ricaduta economica, sociale, culturale e turistica in ogni singola area” aggiunge l’assessore Gian Luca Vignale, assicurando che  “saremo al fianco dei territori e dei Comuni per seguire ogni passaggio fino alla piena conclusione degli interventi. Come detto più volte: nessuno indietro, avanti tutti”.

Nel complesso, l’obiettivo è ambizioso: attenuare i divari di sviluppo delle diverse aree, valorizzarne specificità e diversità e quindi far diventare il Piemonte un territorio innovativo, più coeso e più sostenibile per affrontare nel modo migliore le sfide che ci attendono nei prossimi anni.

Le Aree territoriali omogenee

La programmazione di questa misura, per la quale la Regione ha stanziato 105 milioni di euro a favore di 805 Comuni suddivisi in 24 Aree territoriali omogenee, sta entrando nel vivo: è infatti giunta al termine la serie di incontri con le amministrazioni locali interessate, con le quali sono state condivisi gli interventi da realizzare.

Gli FSC potranno essere utilizzati per interventi in ambiti come la digitalizzazione, l’energia, l’ambiente e le risorse naturali, la cultura, i trasporti e la mobilità, la riqualificazione urbana, il welfare, la salute, l’istruzione e formazione, le infrastrutture a supporto del turismo.
Tutte le opere dovranno essere realizzate e rendicontate entro il giugno 2028. Inoltre l’ente che inizia e finisce i lavori o acquista beni nel 2025 riceverà il contributo per finanziare il progetto subito a fronte della presentazione della rendicontazione delle spese.

Ogni Area ha proposto un piano che coinvolge tutti i Comuni che ne fanno parte, si basa sulle principali vocazioni del territorio e prevede interventi per un valore di contributo non inferiore a 50.000 euro e non superiore a 500.000.

Questa la ripartizione delle risorse, calcolata seguendo il criterio del 30% sulla superficie complessiva e del 70% sul totale della popolazione (si tenga conto che alcune Aree comprendono Comuni di altre province):

Area Alta Valle Tanaro e Cebano 2.186.435 €
Area Alto Monferrato 5.550.063 €
Area Appennino Alessandrino 3.114.067 €
Area Bacino del Tanaro 4.727.647 €
Area Biellese 5.673.151 €
Area Borghi delle Vie d’Acqua 6.836.100 €
Area Canavese 8.591.192 €
Area della Pianura Torinese 3.791.122 €
Area Laghi 5.907.138 €
Area Monferrato Casalese e Terre di Po 7.427.746 €
Area Monferrato Heritage 4.347.749 €
Area Monregalese 4.098.608 €
Area Novarese 4.678.868 €
Area Orco e Soana 3.899.517 €
Area Ossola 2.571.080 €
Area Pianura Cuneese 3.548.202 €
Area Roero 2.622.654 €
Area Terre di Langa e Monferrato 4.972.738 €
Area Terre del Monviso 2.773.436 €
Area Terra di Langa 2.633.375 €
Area Val di Susa 2.650.745 €
Area Valle Stura 2.719.743 €
Area Valli Chisone e Germanasca 1.937.860 €
Area Baraggia 2.740.764 €

Totale 100.000.000 €

Gli altri 5 milioni sono destinati a premiare i progetti più rilevanti con ricadute sovracomunali.

Per maggiori informazioni cliccare qui

Gli accordi di programma

Nello scorso mese di ottobre 44 sindaci di altrettanti Comuni piemontesi hanno siglato nel Grattacielo della Regione sei accordi di programma finanziati grazie a 26.377.000 euro (24 milioni di risorse FSC e 2.377.000 euro di fondi regionali che hanno permesso lo scorrimento della graduatoria.

Nelle valli del Cuneese e in quelli di Lanzo, nelle Langhe, nel Canavese, nell’area sud-ovest della Città metropolitana e nel quadrante nord-est si potranno realizzare interventi di vario genere: dalle mense scolastiche agli impianti sportivi, dalla ristrutturazione di dimore storiche alla valorizzazione di parchi naturali, dall’abbattimento di barriere architettoniche alla riqualificazione energetica di edifici comunali.

L’elenco completo delle opere finanziate

Le Strategie urbane d’area

Nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027 le Strategie Urbane d’Area rappresentano un complesso di interventi ed azioni concepiti in modo organico e coordinato, con l’obiettivo di promuovere la competitività del sistema regionale e lo sviluppo delle aree identificate sotto il profilo economico, ambientale, culturale e sociale.

Gli interventi riguarderanno in totale 120 Comuni, sono finanziati con 112 milioni di euro e saranno prioritariamente focalizzati sulle seguenti tematiche:
– valorizzazione del territorio in chiave di sviluppo sostenibile con particolare attenzione agli aspetti ambientali e climatici;

– rigenerazione urbana nella diverse accezioni di inclusione sociale, miglioramento della qualità della vita e centralità ai cittadini anche attraverso la restituzione alla collettività di spazi e beni pubblici riqualificati;

– valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, incrementando le potenzialità della filiera turistico-ricettiva del territorio;

– potenziamento della digitalizzazione e promozione della mobilità sostenibile.

Le aree individuate sono 14: Alto Novarese e Bassa Val Sesia, Area Metropolitana Nord, Area Metropolitana Ovest, Area Metropolitana Sud, Braidese, Canavese ed Eporediese, Ciriacese, Collina e Pianura Torinese, Comuni Alessandrini, Langhe, Monregalese e Basso Cuneese, Pinerolese, Saluzzese, Valli di Susa e Sangone.

Ogni Strategia deve contenere un numero limitato di progetti, preferibilmente non superiore a 10, al fine di favorire la concentrazione tematica e territoriale.

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Le Aree interne

Questo pacchetto di finanziamenti, che ammontano a 23 milioni di euro, interessa 65 Comuni delle Valli Bormida, Lanzo, Ossola, Sesia, Maira e Grana e delle Terre di Giarolo.

Le Aree interne rappresentano un riconoscimento di un’organizzazione fondata su “centri minori”, spesso di piccole dimensioni, distanti dalle principali offerte di servizi essenziali (istruzione, salute e mobilità) e che in molti casi sono in grado di garantire ai residenti soltanto una limitata accessibilità proprio a questo genere di servizi, con ripercussioni sull’andamento demografico.
Per queste considerazioni si intende promuovere lo sviluppo sociale, economico, ambientale integrato e inclusivo a livello locale, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza, ma anche migliorare l’accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità e a prezzi accessibili, compresi l’accesso agli alloggi e l’assistenza incentrata sulla persona, anche in ambito sanitario. Inoltre, si vuole modernizzare i sistemi di protezione sociale, anche promuovendone l’accesso e prestando particolare attenzione ai minori e ai gruppi svantaggiati, e migliorare l’accessibilità l’efficacia e la resilienza dei sistemi sanitari e di assistenza di lunga durata, anche per le persone con disabilità.

Juventus- Fiorentina 2-2

Pareggio per 2-2 per i bianconeri all’Allianz Stadium contro la Fiorentina, quando il secondo gol di Sottil, al 42′ della ripresa ha chiuso la partita. La Juve era in vantaggio con la prima rete di Khephren Thuram. Poi il gol di Moise Kean, a quota 11 nella classifica dei marcatori. Thuram  segna di nuovo e alla fine Sottil, su assist di Kean termina sul pari.