ilTorinese

Sul tetto del mondo. Viaggio di S. A. R. il Duca degli Abruzzi al Karakorum

In presenza a “CAMERA” e in streaming su Streeen.org, il celebre film realizzato da Vittorio Sella nel 1910

Giovedì 9 settembre, ore 18,30

Fu una delle imprese  rimaste memorabili nella storia dell’alpinismo d’alta quota  e in quella della documentazione filmica, avventurosa non meno dell’impresa, nei primi anni del Novecento. Prezioso film muto, a metà fra il documentario di viaggio ed il reportage, “Sul tetto del mondo. Viaggio di S. A. R. il Duca degli Abruzzi al Karakorum”, realizzato nel 1910 (33’ 30’’) dall’alpinista e fotografo biellese Vittorio Sella ( ancora oggi considerato fra i più grandi fotografi di montagna di tutti i tempi) sarà proiettato – grazie al lavoro di restauro realizzato nel 1995 dal Museo Nazionale del Cinema – nella Sala Gymnasium di  “CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia”, in via delle Rosine 18 a Torino, giovedì 9 settembre, alle 18,30 (biglietto d’ingresso, 3 Euro), oppure in diretta streaming  su Streeen.org (sempre dalle 18,30), a titolo gratuito senza prenotazione. L’iniziativa rientra nell’ambito della rassegna “I Giovedì in CAMERA” e si sposa alla perfezione con la mostra attualmente in corso nelle sale di via delle Rosine “Walter Niedermayr. Transformations”, ampio focus sulle opere del fototografo di Bolzano incentrate sulle mutazioni che il paesaggio alpino ha subito e continua a subire nel tempo. Vittorio Sella realizzò “Sul tetto del mondo” sulla catena del Karakorum (Himalaya Occidentale) nel corso della spedizione di Luigi Amedeo di Savoia, S.A.R. il Duca degli Abruzzi (Madrid, 1873 – Giohar Somalia 1933), avvenuta nel 1909 con le guide Joseph Petigax, Henri ed Emile Brocherel. Il film descrive il viaggio attraverso le tappe fondamentali: l’arrivo alla stazione di Rawalpindi, le riprese del lago Dal, il reclutamento dei portatori, gli spostamenti a piedi o su zattere fino al passo Boorgi-La. Una spedizione alpinisticamente non riuscita nell’obiettivo primo di S.A.R., l’ascensione al monte K2, ma che portò al raggiungimento di un record di altitudine: 7498 metri sul Bride Peak. L’impresa costò circa mezzo milione di franchi e impegnò circa 400 persone. La pellicola venne usata per illustrare le conferenze tenute dal Duca a Roma e Torino per raccontare i particolari dell’impresa. L’uscita ufficiale del film nel circuito commerciale avvenne al cinema “Borsa” di Torino. Era il 2 febbraio 1910.

A guidare la visione del film (inserito nel programma della rassegna cinematografica “Doppia Esposizione”, incentrata sul rapporto fra cinema e fotografia e realizzata da Streeen.org in collaborazione con “CAMERA”) saranno Walter Guadagnini, direttore di “CAMERA”, e Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema.

Per ulteriori info: “CAMERA-Centro Italiano per la Fototografia”, via delle Rosine 18, Torino; tel. 011/0881150 o www.camera.to
g.m.

Una messa per Gustavo Rol

Il giorno 22 settembre 2021 alle ore 18,30 presso la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, Largo Saluzzo quartiere di San Salvario a Torino, sarà celebrata una messa in memoria di Gustavo A. Rol in occasione del 27° anniversario dalla sua morte.

Le illusioni di Luca Bono and Friends alle Vallere

10 settembre /  Alla Cascina Le Vallere di Moncalieri torna la grande magia per il pubblico di tutte le età e il piacere di tornare a vivere lo spettacolo dal vivo

Il Campione Italiano di Magia Luca Bono torna a Moncalieri con gli artisti del Circolo Amici della Magia per un caleidoscopico cabaret magico tra illusionismo, manipolazione e comicità. Ingresso libero sino a esaurimento posti. Prenotazione consigliata.

Torna la magia alla Cascina Le Vallere (Corso Trieste, 98, Moncalieri) nell’ambito della Rassegna Moncalieri Summer Experience 2021, cartellone di eventi a cura dell’Assessorato alla Cultura della Città di Moncalieri, con la collaborazione di Pro Loco Moncalieri e dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese! Venerdì 10 settembre alle 21.00 sarà la volta di Magic Show, caleidoscopio di illusioni portate in scena da un cast di artisti del Circolo Amici della Magia di Torino guidati da Luca Bono Campione Italiano di Magia laureato a Parigi con il Mandrake d’Oro.
L’illusionista Luca Bono, che calca le scene nazionali e internazionali ormai da anni nonostante la giovane età, torna alla Cascina Vallere di Moncalieri con un speciale show di emozioni e illusioni in compagnia di Sabrina Iannece, sua inseparabile assistente e co-protagonista. Al suo fianco Diego Allegri popolare illusionista youtuber che stavolta stupirà live con le sue performance di manipolazione e ombre cinesi e i mentalisti Beppe Brondino & Madame Zorà, protagonisti di istanti di grande suspense ed esperimenti di telepatia.
Un viaggio tra fantasia e realtà. Lo stupore dell’illusione, la poesia della grande magia. Gesti e parole tra meraviglia e incredulità per tornare a incontrarsi dal vivo condividendo l’emozione della magia e dell’illusionismo declinati in mille forme e sfaccettature.
“Con molto piacere abbiamo confermato in cartellone per il secondo anno lo show di Luca Bono, che avevamo già proposto alle Vallere con grandissimo successo la scorsa estate con un altro spettacolo – dichiara soddisfatta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – L’iperbolico illusionismo di Luca è un elemento di forte attrazione, in particolare per i più piccoli e le famiglie e anche nello show di quest’anno saprà sorprenderci con i suoi artisti. Ricordo in proposito che questo mese sono ancora davvero tanti alle Vallere gli appuntamenti per grandi e piccoli presenti nel nostro cartellone. Per ritrovarci poi in biblioteca il 25 per un’intera giornata sorprendente dedicata ai lettori”.
L’evento si svolgerà nel rispetto dei protocolli sanitari vigenti. L’ingresso sarà libero fino all’esaurimento dei posti disponibili. E’ consigliata la prenotazione ai seguenti contatti della Pro Loco Moncalieri: prolocomoncalieri@gmail.com; Tel. 011/6407428.

LUCA BONO
Luca Bono è considerato dai media tra i talenti magici più interessanti della sua generazione. Il suo primo importante riconoscimento lo conquista infatti a soli 17 anni con la vittoria al Campionato Italiano di Magia (2010) e due anni dopo si aggiudica il Mandrake d’Or (2012), riconosciuto come l’Oscar dell’illusionismo assegnato ogni anno ai più promettenti talenti internazionali. Da allora i successi si susseguono: fa televisione e gira il mondo con Arturo Brachetti, anche suo direttore artistico e regista nello spettacolo L’illusionista, prendendo parte al tour di Brachetti and Friends e agli spettacoli Comedy Majik Cho e Brachetti che sorpresa! portati in scena per 450 date in Canada e in Europa (Francia, Belgio).
Luca è stato protagonista di The illusionist – La grande magia (Canale 5), primo talent dedicato all’illusione in cui Bono è stato l’unico italiano ad arrivare in finale. È stato insegnante di Marco Columbro e Catherine Spaak nella prima edizione di Si può fare (Rai Uno).
Sito ufficiale www.lucabono.com

(foto Paolo Ranzani)

È già tempo d’esami per Juve e Toro

Comincia un ciclo di gare molto importanti per la Juventus: cinque partite di campionato (le prime contro due big come Napoli e Milan), due di Champions League con la trasferta di Malmo e l’arrivo del Chelsea all’Allianz Stadium a fine settembre. Sette incontri altamente impegnativi, che daranno l’esatta dimensione della forza bianconera sia in campionato che in Champions League.
Ancora assenti per problemi fisici Ramsey, Kaio Jorge e Arthur, affaticato e sostituito nelle gare in nazionale Betancour. Contro il Napoli ci vorrà una Juve spietata e concentrata per portare a casa i 3 punti. I partenopei sono una delle squadre favorite per vincere il campionato. In casa granata prosegue la preparazione in vista della gara contro la Salernitana,dove sarà imperativo vincere per non rimanere in zona retrocessione, dopo 2 sconfitte consecutive. In ripresa Bremer e Belotti ma la tentazione di Juric e quella di stravolgere tutta la squadra facendo esordire tutti i nuovi giocatori, Zima, Pobega, Praet, Brekalo assieme con Pjaca finto centravanti.Un Toro all’assalto con tanti giocatori di classe senza punti di riferimento.
Modulo 3-4-2-1
M.Savic
Zima Bremer Buongiorno
Singo Pobega Mandragora Aina
Praet Brekalo
Pjaca

Vincenzo Grassano

Barbero, adesso basta!

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Lo storico medievalista di Vercelli Alessandro Barbero, non contento delle continue scorribande in territori storici non di sua competenza, adesso diventa anche  un profeta,  parlando di COVID e di Green Pass con il solito logoro manifesto di intellettuali in cui i medesimi si sottraggono, come professori e quindi pubblici dipendenti, all’obbligo del Green Pass.

Un manifesto che si potrebbe definire corporativo. Non ho più risposto  di recente sul tema delle foibe  a Barbero che ho la colpa di aver contribuito a far conoscere quando era un modesto professorino di Pinerolo e non esibiva davanti a me la gloriosa  tessera del  PCI firmata da Berlinguer oggi ostentata come una reliquia . Ho chiuso il discorso con lui in  un  capitoletto  a lui dedicato nel mio ultimo libro e non intendo riaprire il discorso oggi che, seguendo il suo degno compare Montanari, contesta il giorno del ricordo del 10 febbraio vedendolo come una risposta di stampo fascista alla giornata della memoria. Barbero dimentica perfino  che quel giorno venne votato dal pds  e sostenuto da Violante e Fassino. Ma  forse ha l’attenuante che nel 2004  ,quando venne istituito il giorno del ricordo, forse egli si occupava solo  di Medio Evo e non seguiva più la politica, essendo  ormai un orfano inconsolabile  del  suo amato PCI. Non posso tuttavia non ricordargli che il 10 febbraio è la data del Trattato di pace che privò l’Italia  dei suoi territori dell’Adriatico Orientale è una data infausta  della nostra storia imposta dalla sinistra per votare il giorno del ricordo: un compromesso all’italiana anche sulle vittime delle foibe. Non è il caso di attenzionare ulteriormente Barbero , ma non si può non condannare  con tutta la durezza necessaria l’ennesima comparsata mediatica sul Green Pass che è stata condannata persino da Gramellini il quale ha definito ipocrita la posizione del Vercellese. Barbero e i suoi colleghi che condannano il green pass si credono dei cittadini speciali in diritto di ribellarsi alle norme sancite da un governo democratico  che gode della fiducia del Parlamento. Forse essi  vedono il Green pass come il giuramento imposto ai professori dal Fascismo, mentre si rivelano  soltanto dei cittadini poco responsabili. I professori dovrebbero dare per primi l’esempio. Innanzi tutto si loro studenti. Certi manifesti ci portano a pensare, seppur in tempi e contesti differenti,  ai documenti degli anni 70 che armarono la mano agli assassini del commissario Calabresi. Chissà cosa penserebbe di Barbero il suo maestro Giovanni Tabacco che era un uomo pacato e uno scienziato che non cercò mai visibilità. Una volta che venne a parlare al Centro Pannunzio, si stupì molto di un mio invito a Barbero. Aveva ragione. Mille volte ragione. Una volta o l’altra scriverò cosa mi disse.

Tampone gratuito per chi ha l’esenzione dal vaccino e per chi ha fatto la prima dose e poi contratto il virus

La Regione Piemonte da questa settimana offre la possibilità di accedere gratuitamente al tampone ai cittadini che:

– hanno l’esenzione dalla vaccinazione (circa 6.000 in Piemonte)

– sono in attesa dell’estensione della validità del green pass a 12 mesi, avendo contratto il Covid dopo la prima dose di vaccino (circa 7.350 in Piemonte).

L’elenco dei centri dove è possibile recarsi è pubblicato su https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2021-09/hotspot_tamponi_ripartenza_sicura.pdf

Il bollettino Covid di martedì 7 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato242nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 21 dopo test antigenico), pari allo 1,0% di 23.522tamponi eseguiti, di cui 16.985antigenici. Dei 242 nuovi casi, gli asintomatici sono 98 (40.5%).

I casi sono così ripartiti: 37 screening, 154 contatti di caso, 51 con indagine in corso; 5 quelli importati (tutti dall’estero).

Il totale dei casi positivi diventa quindi 378.151,così suddivisi su base provinciale: 30.891 Alessandria, 17.870 Asti, 11.912 Biella, 54.590 Cuneo, 29.470 Novara, 201.554 Torino, 14.120 Vercelli, 13.526 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.552 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.666 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (+2rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 178 (- 8rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.535.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.580.229(+23.522rispetto a ieri), di cui 2.060.547risultati negativi.

I DECESSI SALGONO A 11.727

Sono 3 decessi di persone positive al test del Covid-19, comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.727deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.570 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.456 Cuneo, 946 Novara, 5.606 Torino, 528 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

362.688 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 362.688(+338 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.967 Alessandria, 17.005 Asti, 11.358 Biella, 52.406 Cuneo, 28.321 Novara, 194.205 Torino, 13.457 Vercelli, 13.030 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.465 extraregione e 2.474 in fase di definizione.

Torino, torna in carcere lo stalker del centro

Infranto più volte il divieto di avvicinamento alla vittima

 

Era stato scarcerato lo scorso mese di giugno, dopo gravi e sistematici episodi di stalking nei confronti di una commessa di un negozio in centro città. L’uomo,  seppur sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla vittima per un periodo di 3 anni, aveva continuato dopo la sua scarcerazione a presentarsi nuovamente davanti al negozio ove la donna lavora, nella centralissima via Garibaldi, cercando anche di interloquire con la stessa. Tale comportamento aveva cagionato nella donna uno stato di ansia e di paura, inducendola a modificare il suo modo di vivere. Appostamenti, richieste inopportune, tentativi di avvicinamento ed intimidazioni; in ragione di tali comportamenti, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ha messo lo scorso 3 settembre un’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti dello stalker. Immediatamente, alla ricezione del Provvedimento, i poliziotti del Commissariato Centro si sono recati nell’appartamento dell’uomo, per la notifica dell’atto e  la sua contestuale traduzione in carcere.

 

Truffa da un milione di euro su buste paga e trasferte

Nella giornata odierna, la Guardia di Finanza di Torino sta dando esecuzione, nell’ambito dell’operazione “MAL DI TRASFERTA”, a tre misure cautelari personali emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo piemontese per l’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, nonché al sequestro preventivo di denaro e beni per circa 1 milione di euro.

Le indagini, originate da un controllo fiscale svolto dal Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino e successivamente proseguite con la direzione dalla locale Procura della Repubblica – P.M. Dott. Mario Bendoni – hanno consentito di individuare un articolato sistema fraudolento attraverso il quale gli amministratori di diritto e di fatto di una società torinese operante nel settore del commercio di macchinari avrebbero truffato l’Erario, l’I.N.P.S. e l’I.N.A.I.L. dall’anno 2015, ideando un peculiare meccanismo che permetteva di “truccare” le buste paga con riferimento a rimborsi e indennità per trasferte, in realtà mai eseguite ma pagate al posto del lavoro ordinario e straordinario realmente svolto dai dipendenti. Su tali indennità, infatti, si applica normativamente un sistema più favorevole di tassazione e contribuzione, rispetto allo stipendio.

Nell’ipotesi accusatoria, la società attribuiva ai dipendenti indennità per trasferte mai effettuate allo scopo di corrispondere parte della retribuzione senza sottoporla a imposizione fiscale, né a contribuzione previdenziale e assistenziale.

Per determinare il numero delle indennità da assegnare mensilmente si faceva ricorso ad un complesso procedimento di calcolo funzionale a garantire il raggiungimento dell’importo stipendiale netto pattuito tra azienda e lavoratore, indipendentemente dall’effettuazione di attività esterne riconducibili a trasferte.

Le indennità venivano, quindi, riconosciute anche al personale che svolgeva mansioni di tipo amministrativo ed erano solitamente attribuite in numero costante in tutti i mesi dell’anno, ad eccezione di dicembre e giugno (periodi in cui avviene il pagamento, rispettivamente, della tredicesima e quattordicesima) ove risultavano raddoppiate.

Nel corso delle investigazioni, peraltro, è emerso che tale illecita modalità di calcolo della retribuzione veniva imposta dalla società ai dipendenti, i quali, se avessero avanzato riserve, verosimilmente, non sarebbero stati assunti (qualora le rimostranze fossero emerse in fase di assunzione) o addirittura avrebbero rischiato, in costanza di rapporto, il licenziamento/le dimissioni.

La truffa ha consentito all’impresa di evadere, negli anni, imposte e contributi per quasi
1 milione di euro, provocando, altresì, un danno ai lavoratori stessi, i quali si sono visti riconoscere solamente una parte dei contributi in realtà spettanti.

Nei confronti dell’amministratore di fatto sono scattati gli arresti domiciliari, mentre la misura cautelare interdittiva del divieto di svolgere attività imprenditoriale e ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche per la durata di dodici mesi è stata disposta a carico dell’amministratore di diritto.

Di rilievo nel compimento del disegno criminoso è stato anche il contributo fornito dal dipendente di uno studio di consulenza del lavoro, in relazione al quale è stata disposta la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’attività professionale per un periodo di dodici mesi.

Anche la società è stata considerata responsabile del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, in ragione del vantaggio che ne ha tratto, pertanto è stata anch’essa interessata dai provvedimenti di sequestro preventivo di denaro e beni disposti dal Giudice.

“Matite sbriciolate” Lager di ieri e di oggi

A Chieri diventano racconto teatrale nella performance di Claudio Canal

Giovedì 9 settembre, ore 21

Chieri (Torino)

La drammatica realtà dei lager non è solo cosa di ieri. E’ presenza orribile e disumana che segna, passo passo, l’esistenza umana. In ogni tempo e latitudine. Presenza fisica e mentale. Il frutto avvelenato, più d’ogni altro, che l’odio dell’uomo contro l’uomo possa  mai concepire e generare. E’ questo il tema dello spettacolo teatrale “Matite sbriciolate” che sarà presentato a Chieri, all’interno della rassegna “Ci vuole coraggio”,  il prossimo giovedì  9 settembre presso la “Sala Conceria”, in via della Conceria 1, alle ore 21. Autore e interprete della performance è Claudio Canal, ricercatore on the road e collaboratore de “Il Manifesto”, “Avvenire” e di altre testate giornalistiche. Lo spettacolo prende spunto dalla prigionia del capitano barese Antonio Colaleo, internato militare italiano, raccontata – riannodando le vicende di uomini e di donne vittime comuni della segregazione e della privazione delle libertà – nel libro “Matite sbriciolate” (Rubbettino Editore) di Antonella Bartolo Colaleo, nuora di Antonio, barese di origini ma oggi residente a Chieri, free lance, alla sua prima esperienza editoriale. Nel libro si racconta il dramma dei 650mila soldati italiani che, dopo l’8 settembre del ‘43, per aver detto “No” alla Repubblica di Salò, vennero deportati nei lager del terzo Reich. Vi rimasero quasi due anni dimenticati e abbandonati. Cinquantamila di loro non fecero mai più ritorno a casa. Il capitano barese (detenuto a Biala Podlaska in Polonia e successivamente a Sandbostel e a Wietzendorf in Germania dove condivise giorni terribili insieme, fra gli altri, allo scrittore Giovanni Guareschi e all’attore Gianrico Tedeschi) ritrasse, nei giorni spietati della sua prigionia, in 34 disegni i luoghi della sua detenzione con alcune matite che egli stesso aveva sbriciolato nelle tasche affinché sfuggissero ai controlli. “Si tratta di immagini delicate e di grande bellezza – si legge – che ritornano nello spettacolo a sottolineare quanto sia possibile per l’essere umano resistere e andare oltre. Non c’è violenza, né morte nei disegni di Antonio Colaleo; la realtà sembra sospesa, si percepisce la volontà di non contaminazione della sofferenza. Nel testo teatrale le matite sbriciolate diventano il simbolo di tante vite spezzate ma anche di resistenza al dolore e di sopportazione all’ingiustizia”. Sentimenti che, in gran parte, contribuirono proprio a mettere in salvo la vita del capitano barese. Ma non sempre è stato ed é così. C’è anche la rinuncia, quando la segregazione sembra la fine di un sogno. La fine di tutto. E’ la storia di Balde Moussa, il giovane immigrato dalla Guinea trovato morto impiccato nel “Centro di Permanenza Rimpatrii” di Torino nel maggio scorso. Barbaramente picchiato da tre balordi a Ventimiglia perché chiedeva l’elemosina, Moussa era stato portato in una cella di isolamento ufficialmente per motivi sanitari. Per giorni si è chiesto disperatamente per quale ragione fosse finito lì. “Era innamorato dell’Italia. Era un prigioniero di pace. Ed era in Italia”. Anche di lui vuole parlarci lo spettacolo di Canal, articolato in letture, video, musiche e danza. Sul palco, insieme a Claudio Canal, l’attrice Silvia A. Genta e il “CoroTeatro Bequadro”.

g.m.