ilTorinese

Ancora nulla di deciso sul futuro del Maria Adelaide

«Sul futuro del Maria Adelaide nulla è deciso. Sei mesi fa la Regione ha chiesto alla Città della Salute di sospendere le procedure per l’alienazione dell’immobile, il cui utilizzo potrebbe essere valutato nell’ambito delle necessità legate alle Universiadi.

Nel frattempo, il nuovo scenario determinato dal Pnrr richiede un ulteriore approfondimento per un eventuale riutilizzo della struttura ai fini della medicina territoriale. Nelle prossime settimane, tutte queste opzioni verranno attentamente valutate, non senza tenere conto dei bisogni di offerta sanitaria del quartiere interessato».

Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al termine dell’incontro avuto a margine degli impegni della giornata con una delegazione di manifestanti che sostengono la necessità di riaprire il presidio sanitario Maria Adelaide di Torino, chiuso da anni.

L’assessore porterà la petizione consegnatagli dai manifestanti all’attenzione della Giunta di domani.

Sanità privata, grandi manovre: Affidea completa l’acquisizione strategica dei laboratori medici CDC

E’ il più grande erogatore di prestazioni specialistiche ambulatoriali in Italia

 

Il Gruppo CDC è leader nel settore della medicina del lavoro, delle analisi di laboratorio e della sanità privata in Piemonte.  Affidea ha annunciato l’acquisizione del 100% del Centro Diagnostico Cernaia |CDC Group, rinomato erogatore di prestazioni ambulatoriali in Piemonte. Con questa operazione Affidea rafforza la sua presenza in Italia, diventando il più grande gruppo sanitario di assistenza specialistica ambulatoriale del Paese, con un’offerta di servizi ampia e diversificata.

 

Con questa acquisizione, a livello europeo, la rete di Affidea conterà 308 centri, quasi 11.000 professionisti e assisterà circa 10 milioni di pazienti ogni anno. Affidea vanta una lunga esperienza avendo integrato oltre 125 nuovi centri negli ultimi 5 anni.

Da quasi 50 anni il Gruppo CDC (www.gruppocdc.it) è una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche dell’area Nord-Ovest dell’Italia; con le sue 32 sedi sparse nel territorio piemontese ha sviluppato un’assistenza sanitaria integrata. CDC offre, ai suoi 1,2 milioni di pazienti, un’ampia gamma di servizi medici: analisi di laboratorio, specialistica ambulatoriale, diagnostica per immagini, fisioterapia e medicina del lavoro. L’azienda esegue ogni anno più di 3,7 milioni di test di laboratorio, 420.000 visite specialistiche e circa 500.000 esami di diagnostica per immagini. Collabora con oltre 1.300 professionisti, di cui 900 sono medici. Le competenze del suo staff medico, l’alta qualità dei servizi erogati, l’approccio di cura paziente-centrico, fanno di CDC l’erogatore preferenziale di fondi e assicurazioni sanitarie private, nonché di oltre 8.000 aziende distribuite sul territorio settentrionale.

In Italia, Affidea e CDC potranno contare – grazie all’acquisizione – su un team costituito da oltre 2500 professionisti, di cui quasi 2.000 sono medici.

Con una rete di 54 centri e 60 punti prelievo, l’azienda potrà assistere in totale circa 2,2 milioni di pazienti all’anno, diversificando l’offerta sanitaria di Affidea aggiungendo un’importante gamma di prestazioni specialistiche, di fisioterapia, di assistenza domiciliare, di diagnostica oncologica e di laboratorio, rafforzando al contempo il comparto di medicina del lavoro, rendendo così Affidea il fornitore preferenziale di aziende e assicurazioni sanitare private.

Autostrada da incubo tra Torino e il Ponente Ligure

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Andare da Torino verso il Ponente ligure e viceversa sta diventando un’impresa mai vista. Anche nei giorni feriali. C’è da immaginare cosa succede nei fine settimana.

La percorrenza in autostrada tra Albenga e Finale Ligure ha richiesto ieri 30 giugno, nel tardo pomeriggio, due ore  con una coda interminabile  in molti tratti un galleria. Non è la prima volta perché ormai i tempi sono imprevedibili  con ricadute di intasamenti anche sull’Aurelia. Una situazione da terzo mondo in via di sottosviluppo che colpisce residenti, operatori dei trasporti, turisti. La Società autostrade ha delle responsabilità  gravi in presenza di tariffe molto alte. La situazione di ieri  – 30 giugno – non avrebbe consentito il passaggio di un mezzo di soccorso o di un’autombulanza per Pietra ligure. Sindaci e presidenti della Regione e della Provincia  debbono intervenire per porre un qualche rimedio ad una programmazione di lavori quanto meno intempestiva. Anche i rapporti con il Piemonte sono compromessi  perché i lavori per la strada del San Bernardino ostacolano la viabilità. E quella sarebbe l’unica alternativa all’autostrada. In ogni caso due ore per pochi chilometri sono davvero troppe. Significa di fatto spezzare in due la Liguria e scollegarla dal Piemonte . La situazione è aggravata dal fatto che in altre parti dell’autostrada la si registrano altri intoppi. Pensare di affrontare luglio e agosto in queste condizioni risulta  non accettabile.

Rivoluzione societaria al Toro

Lasciano la società granata il DG Antonio Comi, il responsabile del settore giovanile Massimo Bava.

Entra nel consiglio d’amministrazione del club Paolo Bellino, già direttore generale di RCS sport. Avrà la delega allo sviluppo degli impianti sportivi.
Antonio Comi, una vita al Toro, prima da calciatore e poi come dirigente di lungo corso,149 presenze e 14 gol, prima attaccante e poi la trasformazione in libero,dai piedi educati e grande visione di gioco Massimo Bava ha portato la primavera granata a vincere 1 scudetto,1 coppa Italia e 2 supercoppe italiane.

Vincenzo Grassano

Covid, il bollettino di giovedì 1 luglio

Torino, 1° luglio  2021

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 20 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 7 dopo test antigenico), pari allo 0,1% di 13.411 tamponi eseguiti, di cui  9.803  antigenici. Dei 20 nuovi casi, gli asintomatici sono 12 (60%).

I casi sono così ripartiti:10 screening, 9 contatti di caso, 1 con indagine in corso; per ambito: 1 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 0 scolastico, 19 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.972 così suddivisi su base provinciale: 29.597 Alessandria, 17.496 Asti, 11.532 Biella, 52.948 Cuneo, 28.267 Novara, 196.406 Torino, 13.744 Vercelli, 12.983 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.502 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.497 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 11 ( -3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 145 ( -7 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 629.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.438.345 (+ 13.411 rispetto a ieri), di cui 1.774.196 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.696

Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale resta quindi di 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.422 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.491 (+ 69 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.960 Alessandria, 16.760 Asti, 11.038 Biella, 51.425 Cuneo, 27.275 Novara, 190.405 Torino, 13.179 Vercelli, 12.594 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.436 extraregione e 2.419 in fase di definizione.

Reale Mutua Basket Torino: “Grazie coach Demis Cavina”

La Reale Mutua Basket Torino ringrazia in maniera profonda e sentita che in questi due anni ha guidato il neonato sodalizio torinese, riconoscendo al coach emiliano di aver contribuito fin da subito alla crescita del nuovo progetto rendendolo ambizioso fin dalla nascita. Queste due stagioni rimarranno nella storia di Basket Torino e al coach vanno i migliori auguri per il proseguo della propria carriera.

Le parole di Cavina: “È difficile essere lucidi e freddi in un momento così pieno di emozioni, dove lo sport ti esalta o ti condanna nel giro di un punto o per pochi centesimi di secondo. Non esiste la macchina del tempo per tornare indietro, flashback, dettagli, inezie. Ma lo sport non toglie quello che abbiamo creato in questi due fantastici anni, partendo dalle fondamenta, costruendo la nuova casa del Basket Torino giorno per giorno con il lavoro e il sacrificio, lasciando sul tavolo un progetto che andrà rifinito in futuro ma che ha già basi concrete e solide. Parlo al plurale perché ho avuto la fortuna di collaborare con professionisti di alto spessore tecnico e umano, che hanno contribuito alla crescita della società e non posso che ringraziarli di cuore per l’energia profusa.

Voglio ringraziare allo stesso modo tutti i giocatori che hanno accettato con grande senso di responsabilità e orgoglio, di indossare una maglia storica, prestigiosa, in una città esigente, piena di cultura sportiva. Attraverso le motivazioni e le ambizioni dei singoli abbiamo costruito una squadra. Passando per il loro miglioramento abbiamo creato un’identità e raggiunto risultati importanti fin dalle prime palle a due. Torino merita un grande palcoscenico insieme ai propri splendidi tifosi, quelli veri con cui, a causa di quello che è successo nel mondo negli ultimi quindici mesi, non abbiamo potuto condividere appieno il nostro percorso umano e di squadra. Porterò sempre con me i rapporti sinceri costruiti in questo periodo, li custodirò gelosamente ricordando come tutti insieme abbiamo tracciato una strada che penso possa portare in futuro Torino nel posto che merita. A volte nelle difficoltà e soprattutto dopo un finale così rocambolesco nascono le riflessioni, gli spunti e le idee per raggiungere nuovi e ancora più grandi traguardi. Il nostro motto fin dal principio è stato che il lavoro di oggi ci farà essere meglio domani. Il nostro urlo strozzato in gola per due volte sarà l’urlo che accompagnerà presto il Pala Gianni Asti con tutti i tifosi torinesi, che spero di abbracciare in un prossimo futuro.”

Chieri avrà un vigneto urbano

“Forte della Rocchetta” Chieri (Torino) Alla base del progetto, un nuovo “patto di condivisione” (al momento sono 24 quelli già attivati in città) fra il Comune ed un gruppo informale di microviticoltori chieresi.

Obiettivo: mettere in pista interventi di valorizzazione del “Forte della Rocchetta”, in piazza Europa angolo via Vittorio Emanuele, attraverso la manutenzione della vigna storica e dell’area verde che spiccano dalle antiche mura della Porta del Gialdo, in una posizione strategica e centrale, con la presenza di una vigna autoctona affacciata su due dei quattro lati del “Forte della Rocchetta”. Spiega il sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero: “Scopo di questo patto di condivisione, è rendere l’area verde del Giardino della Rocchetta più fruibile ai cittadini, promuovendo e valorizzando questo monumento storico nell’ambito di eventi pubblici, atti a riportare l’attenzione, anche in chiave turistica, sul Forte. Quindi, attraverso la cura e la manutenzione della vigna storica, dare vita ad un vero e proprio ‘vigneto urbano’. Con l’ambizione di arrivare a produrre una nuova etichetta, che rappresenti la città di Chieri e valorizzi il vitigno ‘Freisa’, anche entrando a far parte dei circuiti tematici nazionali ed internazionali, come l’Associazione dei vigneti urbani. Ovviamente, il tutto senza scopo di lucro. Infatti il ricavato andrà a coprire i costi di gestione del progetto o sarà destinato ad altri scopi sociali”. La prima fase del progetto consisterà nello studio dei ceppi già presenti, per individuare età e varietà delle piante, attraverso la collaborazione con il “Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari” dell’Università di Torino e l’“Archivio storico della città di Chieri”. Nella primavera del 2022 verranno impiantate 90 barbatelle di “Freisa” sotto il pergolato. La coltivazione e le operazioni agronomiche (sfalcio e gestione dei ceppi di vite, potatura invernale ed estiva e trattamenti fitosanitari) saranno realizzate da tecnici del settore. Nei cinque anni di durata del patto di condivisione, il gruppo dei microviticoltori chieresi garantirà la manutenzione ordinaria dell’area verde, attraverso l’attività di sfalcio del cotico erboso e la potatura delle colture arboree presenti, mentre il Comune si occuperà dell’apertura e della chiusura del cancello d’ingresso del “Giardino della Rocchetta” e di mettere a disposizione i bidoni degli sfalci, oltreché a provvedere all’inserimento del terreno della Rocchetta in un fascicolo della Coldiretti per avere la possibilità di impianto e vinificazione. L’impegno di spesa per l’amministrazione comunale è pari complessivamente a 1278 euro. Attualmente, si diceva, sono ben 24 i “patti di condivisione” già attivati a Chieri. Si tratta di uno strumento che consente di coinvolgere e rendere protagonisti i cittadini nella gestione e cura dei beni comuni, materiali o immateriali, definendo e disciplinando le modalità di collaborazione tra il Comune e il soggetto proponente (associazioni, soggetti del Terzo settore, gruppi informali di cittadini) per la realizzazione di attività di interesse generale. “Chieri – precisa ancora il sindaco Sicchiero – è stato tra i primi Comuni italiani ad adottare, nel 2014, un Regolamento sui Beni Comuni: il ‘Regolamento comunale per la partecipazione nel governo e nella cura dei beni Comuni’, disciplina che rende possibili le ‘azioni di cittadinanza attiva’, attraverso un percorso che muove dalle proposte avanzate dai cittadini per arrivare ai ‘patti di condivisione’, che disciplinano i vari aspetti della gestione e cura dei Beni Comuni, definendo gli impegni sia dell’amministrazione sia dei cittadini”.
g. m.

A Venaria apre la Passerella Mazzini

Venaria Reale, Venerdì 2 luglio 

Ore 17:00 – Inaugurazione Passerella Mazzini

Presso struttura comunale via Mensa/piazza Don Alberione

Presentazione e visita della mostra sulla Passerella Mazzini, a cura della Pro Loco Altessano – Venaria Reale

Cartoline, pitture, disegni, pannelli fotografici, che raccontano la storia della passerella.

Tra le opere, gentilmente prestate dagli eredi e dagli autori, troviamo Lazzarotto, Lionetto, Bonizzoni, Gaggini, Gallian, Oggero.

Presenti alla cerimonia, il Sindaco della Città di Venaria Reale, Fabio Giulivi, Assessori e Consiglieri comunali

Il presidente della Pro Loco Altessano – Venaria Reale, Claudio Macario Ban, associati e volontari

Ore 17:30 Passerella Mazzini – inaugurazione con taglio del nastro

La Passerella Mazzini ha, per i cittadini venariesi, un valore che va oltre quello legato alla mobilità. E’ la congiunzione tra il centro storico e l’oltre Ceronda, che sin dal più recente passato, ha unito la Venaria agricola, poi quella industriale e ora, quella turistica.

Un concentrato di romanticismo e ricordi, che ingrandisce il valore di questo manufatto. A cui, i venariesi, sono affezionatissimi. Quest’ultima ristrutturazione ne conferma il grande  apprezzamento anche di questa Amministrazione comunale.

La mostra proseguirà presso la Sala Espositiva comunale , via Mensa 34, dal 3 al 4 luglio

Ore 10-12/16-18:30

L’iniziativa è organizzata nel rispetto delle norme antiCovid19

Emergenza caldo, scatta il piano per gli anziani

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Anche quest’anno è già in moto la macchina dei servizi organizzati nei mesi estivi per aiutare le persone anziane fragili che, per le condizioni climatiche e non di rado anche a causa di problemi di salute e di solitudine, proprio in questo periodo dell’anno soffrono i maggiori disagi.

Dal 1 luglio scatta infatti il “Piano operativo per l’emergenza caldo 2021” realizzato dalla Città di Torino che, integrando le attività sanitarie dell’Asl Città di Torino e dei medici di famiglia, aiuta gli anziani a fronteggiare le difficoltà provocate da afa ed alte temperature da luglio a settembre, quando arriva in città il gran caldo e la percentuale di umidità raggiunge livelli molto alti.

Più nel dettaglio, tra i principali strumenti del “Piano emergenza caldo” c’è il call center del Servizio Aiuto Anziani, che risponde al numero 0118123131 ed è operativo tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 17.00 (dopo le 17.00 e nei fine settimana risponde il centralino della Polizia Municipale).
Questo servizio assolve a una funzione di vera e propria “sentinella telefonica”, sia durante l’estate, sia nel resto dell’anno: ascolta, consiglia, fornisce informazioni, accoglie richieste di aiuto con la collaborazione di una “squadra” costituita da associazioni di volontariato: una “task force” che può assicurare, in particolar modo agli anziani soli, servizi di accompagnamento per visite mediche, piccole commissioni, ritiro della pensione e qualche ora di compagnia al domicilio.

L’assessorato al Welfare, in collaborazione con l’Asl Città di Torino e i medici di famiglia, ha inoltre previsto, su indicazione degli stessi medici di base, di attivare una serie di interventi domiciliari per gli anziani autosufficienti, sia ricorrendo a operatori professionali sia ad associazioni di volontariato.

A quest’iniziativa, per le persone in condizioni di non autosufficienza e con gravi problemi di salute, si aggiungono prestazioni di tipo sanitario o di aiuto domiciliare attivate direttamente dall’Asl.

Nel corso dell’estate e in base all’andamento climatico la Protezione Civile Comunale fornirà ulteriori informazioni sugli interventi e le iniziative utili ad affrontare eventuali ondate di particolare caldo che si dovessero verificare.

Il “Piano operativo per l’emergenza caldo 2021” – il cui obiettivo è quello di creare una rete di protezione che aiuti l’anziano a fronteggiare meglio i disagi provocati dal caldo e lo sostenga nel quotidiano, non lasciandolo solo – è stato predisposto e curato dall’assessorato al Welfare della Città di Torino, in collaborazione con l’Asl, ed è attivo dal 1 luglio al 30 settembre.

mco – Ufficio stampa Palazzo Civico

Furti e aggressioni in Crocetta, Torino Tricolore in piazza

Riceviamo e pubblichiamo

I volontari di Torino Tricolore sono scesi in strada, ieri sera, per portare l’attenzione su furti e aggressioni che da tempo si stanno verificando in Crocetta.

Al sit-in, insieme a residenti e commercianti della zona, era presente anche Nico Drago, titolare del Caffè Piazzi, noto per lo sciopero della fame durante le chiusure forzate degli scorsi mesi.
“A Torino, nell’elegante quartiere Crocetta, da svariati mesi, si sta verificando un aumento di furti e aggressioni da parte di stranieri e nomadi. – dichiara Matteo Rossino, portavoce di Torino Tricolore – Alcuni residenti e commercianti, spaventati e arrabbiati, ci hanno chiesto di intervenire.”
“È preoccupante che questi episodi si stiano svolgendo, sempre con più frequenza, anche in questa zona della città che da sempre è il fiore all’occhiello di Torino. A causa della mancanza di controlli e sicurezza – prosegue Rossino – chi delinque non teme le possibili conseguenze e si spinge anche nei quartieri bene della città.”
“Prima che la situazione degeneri e che Crocetta diventi luogo di conquista per la criminalità – conclude Matteo Rossino – è indispensabile intervenire velocemente. Istituzioni e forze dell’ordine devono presidiare la zona, come abbiamo fatto noi questa sera. Questo è l’unico modo per allontanare questi individui.”