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Sempre in crescita i dati occupazionali del Poli

ALMALAUREA: Quasi il 90% dei laureati lavora a un anno dal titolo magistrale e con retribuzioni superiori ai laureati degli atenei italiani

È stata pubblicata  l’Indagine AlmaLaurea 2021 su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati. I laureati del Politecnico coinvolti nell’indagine sono 7.570; tra questi, 3.954 di primo livello e 3.610 laureati magistrali.

Appuntamento atteso dagli studenti e dalle loro famiglie, che spesso influenza la scelta del percorso di studi, l’Indagine conferma una tendenza ormai consolidata: i laureati del Politecnico di Torino trovano lavoro, e ricevono in media retribuzioni più alte rispetto ai laureati degli altri atenei italiani.

Analizzando più nel dettaglio il profilo occupazionale dei laureati del Politecnico, l’Indagine evidenzia che si tratta di giovani che in larga parte (l’86,4%) continuano gli studi dopo la laurea triennale, rimandano cioè al post-laurea di tipo magistrale il vero ingresso nel mondo del lavoro. Tra i laureati triennali che non si sono mai iscritti a un corso di laurea magistrale e che quindi sono entrati nel mondo del lavoro, il tasso di occupazione risulta comunque del 71,3%, a fronte di un dato nazionale del 69,2%.

Il dato di riferimento più significativo risulta comunque quello che riguarda i laureati magistrali a un anno dalla laurea: è occupato l’87,5% dei laureati magistrali del Politecnico di Torino, un valore di gran lunga superiore alla media nazionale del 68,1%, dato in sensibile calo rispetto allo scorso anno, a causa delle difficoltà del mercato del lavoro legate alla pandemia nell’anno 2020.

La percentuale di occupati aumenta ancora, secondo gli ultimi dati di Almalaurea, a cinque anni dal conseguimento dal titolo, quando raggiunge il 96,5% a fronte dell’87,7% del dato nazionale: un incremento notevole rispetto allo scorso anno, quando gli occupati a cinque anni dal titolo magistrale erano il 92,8%.

Interessante la tipologia di occupazione di questi laureati (il 40,1% può contare su un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato) e con una significativa differenza di retribuzione tra i laureati magistrali del Politecnico e la media italiana: 1.523 euro netti mensili a fronte di una retribuzione media di 1.364 euro a un anno dal titolo e 1.758 euro rispetto a 1.665 euro a cinque anni dalla laurea.

L’Indagine fornisce infine alcuni dati interessanti circa il profilo dei laureati. Interessante notare come il rapporto con il mondo del lavoro cominci per i laureati del Politecnico già negli anni degli studi: il 35% tra i laureati di primo livello e il 47,3% dei magistrali ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi e la metà degli studenti dei due livelli di studio lavora già durante lo svolgimento del percorso formativo.

Altro dato che emerge è la dimensione internazionale del Politecnico, con un’alta percentuale di studenti stranieri: il 10,6% in media (il 13,7% di quelli magistrali, a fronte del 6% a livello nazionale). Inoltre, quasi un terzo degli studenti durante la Laurea Magistrale compie un’esperienza di studio all’estero.

Significative le risposte relative alla soddisfazione: in generale, quasi 9 laureati su 10 si dichiarano soddisfatti dell’esperienza universitaria nel suo complesso e l’85,1% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente.

“I dati emersi dall’indagine annuale proposta da Almalaurea rappresentano un riscontro importante per l’attività dei nostri docenti e per lo sforzo che sta compiendo l’Ateneo per migliorare i programmi e la didattica. Mai come nell’ultimo anno accademico i docenti hanno dimostrato la passione e la professionalità che li contraddistingue, così come il coraggio del Politecnico di fare investimenti importanti anche per il futuro, che continueranno a garantire quella qualità della formazione che da sempre contraddistingue i nostri laureati e che permette loro di trovare un lavoro soddisfacente in breve tempo dopo il titolo”, commenta il Vice Rettore alla Didattica del Politecnico Sebastiano Foti.

“Il trend positivo evidenziato dai dati occupazionali è consolidato e riconosciuto per il nostro Ateneo. È anche grazie a questi risultati sull’occupazione che  gli studenti e le loro famiglie scelgono il Politecnico di Torino”, aggiunge la Delegata del Rettore per l’accompagnamento al lavoro Carla Chiasserini, che conclude evidenziando il dato relativo ai tirocini: “Credo che per i nostri studenti affiancare all’attività didattica una formazione sul campo in importanti realtà aziendali come quelle con cui collaboriamo contribuisca in modo significativo non solo ad avvicinarli al mondo del lavoro, ma anche a focalizzare meglio il loro percorso di studi e a trovare la propria strada nella vita”.

Di quanto aumenterà la temperatura in Europa?

DIPENDERÀ DALL’INDEBOLIMENTO DELLE CORRENTI ATLANTICHE

Lo studio “Future climate change shaped by inter-model differences in Atlantic Meridional Overturning Circulation response” condotto da Politecnico di Torino e CNR ha comparato le previsioni di 30 modelli climatici differenti individuandone il punto debole nella discordanza delle previsioni.

Fondamentale affinare tali modelli con le campagne di osservazione nel Nord Atlantico

Quello delle previsioni e delle conseguenze dei cambiamenti climatici è ormai un argomento cruciale non solo per scienziati e meteorologi, ma coinvolge da vicino ed interessa direttamente anche il pubblico dei non addetti ai lavori, che ne avverte come tutti noi gli effetti quotidianamente.

Uno studio condotto da ricercatori dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del ClimaConsiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISAC), e dal Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (DIATI) del Politecnico di Torino dal titolo “Future climate change shaped by inter-model differences in Atlantic Meridional Overturning Circulation response” ha messo a confronto le previsioni fornite da 30 modelli climatici di ultima generazione che includono nel loro codice numerico tutto ciò che si sa riguardo al sistema climatico.

Le previsioni fatte da questi modelli, che verranno incluse nel prossimo report IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change), dimostrano che le incertezze nella previsione dei cambiamenti climatici in Europa dipendono fortemente dalla risposta all’incremento dei gas serra antropici delle correnti oceaniche nel Nord Atlantico.

I ricercatori hanno trovato che tra questi 30 modelli c’è grande incertezza su quanto diminuirà la velocità delle correnti oceaniche nel Nord Atlantico: la stima va da un minimo di circa il 18% rispetto alla media del periodo pre-industriale, fino ad un declino molto più drastico, di circa il 74%. Inoltre i ricercatori hanno trovato che le variazioni climatiche future sull’Europa dipendono fortemente da quanto queste correnti si indeboliranno.

Nei modelli in cui la diminuzione delle correnti del Nord Atlantico è minore, il riscaldamento in Europa è maggiore. Ciò comporta anche un aumento maggiore delle piogge sul Nord Europa. Invece, nei modelli in cui le correnti del Nord Atlantico diminuiscono maggiormente, la temperatura e le piogge aumentano di meno, ma la corrente a getto si sposta verso nord modificando così il percorso tipico delle perturbazioni cicloniche durante l’inverno sull’Europa”, spiega Katinka Bellomo, responsabile dello studio presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico da questo giugno, proveniente dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISAC).

In passato si era già dimostrato che una riduzione della velocità delle correnti nel Nord Atlantico porta a una riduzione del riscaldamento globale e una variazione nelle piogge. Tuttavia, la novità presentata in questo studio è che l’incertezza nelle previsioni di temperatura e pioggia in questi modelli deriva in gran parte dalle correnti nel Nord Atlantico. Il motivo principale delle incertezze sulle previsioni climatiche è dovuto alla rappresentazione semplificata, che varia da modello a modello, dei complessi fenomeni fisico-chimici del sistema Terra, ma non si sa con precisione quali di questi fenomeni sia il responsabile. Il team ha dimostrato che la maggior parte delle discordanze nel predire il cambiamento climatico sull’Europa è collegato alle correnti oceaniche nel Nord Atlantico.

“Questo significa che se fossimo in grado di dire con precisione come le correnti oceaniche cambiano quando sono forzate dalle emissioni di gas serra, allora potremmo drasticamente ridurre l’incertezza nelle previsioni climatiche per l’Europa. Grazie alle campagne di osservazioni che vengono svolte attualmente nel Nord Atlantico, ora siamo in grado di capire meglio la dinamica degli oceani. Quindi è importante continuare in questa direzione visto che sembra molto plausibile che a breve saremo in grado di produrre modelli molto più precisi” aggiunge la ricercatrice.

“Questo lavoro fornisce inoltre informazioni importanti sui possibili cambiamenti nella circolazione atmosferica e su impatti climatici in Europa a seguito dell’attraversamento di un “tipping point” nella circolazione oceanica Atlantica. Si tratta di un argomento di grande attualità, che il nostro gruppo sta investigando attraverso lo sviluppo di modelli numerici”, nota Jost von Hardenberg, coautore dello studio e docente al Politecnico di Torino.

La ricerca – a cui hanno partecipato anche Susanna Corti del CNR-ISAC e Michela Angeloni del dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna e CNR-ISAC – è stata finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito dei progetti Horizon 2020 TiPES e CRESCENDO al CNR-ISAC, ed è stata appena pubblicata su Nature Communications.

 

Ascolta il podcast (in inglese)

Kalashnikov e altre armi rubate. I carabinieri scoprono arsenale nel Torinese

Scoperto dai carabinieri arsenale di armi: 6 fucili, 11 pistole e centinaia di munizioni

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno scoperto un arsenale di armi in un’area di una ditta in disuso di Alpignano, nell’hinterland torinese. Sono stati ritrovati 3 fucili, un Kalašnikov, un canne mozze e un fucile a pompa, 3 carabine di precisione, 11 pistole, a tamburo, semiautomatiche e automatiche, e quasi 400 cartucce di calibri differenti.
Un fusto bianco nascosto in un canale di scolo in disuso ha insospettito un operaio che ha chiamato i carabinieri della locale Stazione di Alpignano (TO) . Dopo un primo sopralluogo sono intervenuti anche gli artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino.
Si tratta di armi rubate tra Novembre 2014 e Luglio 2020 in Piemonte e Lombardia.
Le armi, debitamente repertate, verranno inviate ai carabinieri del Ris di Parma per verificarne l’eventuale utilizzo in recenti eventi delittuosi.

(Foto archivio)

Scende dall’auto per un selfie e viene investita e uccisa da un’altra vettura

Era appena scesa dall’automobile guidata dal proprio compagno per fare una foto col cellulare in un campo di grano quando è stata investita da un’altra vettura. La donna , 45 anni, è morta durante il trasporto in ospedale. L’incidente è avvenuto nei pressi di Moncalvo, nell’Astigiano.  Alla guida del secondo veicolo un uomo di 75 anni, che probabilmente non ha visto la donna, subito dietro  una curva.

Il bollettino Covid di sabato 19 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 66 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 2 dopo test antigenico), pari allo 0,3% di 25.410 tamponi eseguiti, di cui 20.32antigenici. Dei 66 nuovi casi, gli asintomatici sono 3(56,1%).

I casi sono così ripartiti: 11 screening, 43 contatti di caso, 12 con indagine in corso; per ambito: 0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 5 scolastico, 61 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.591 così suddivisi su base provinciale: 29.550 Alessandria, 17.480 Asti, 11.518 Biella, 52.893 Cuneo, 28.234 Novara, 196.223 Torino, 13.723 Vercelli, 12.970 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.501 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.499 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3(6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 225 (8rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.543

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.266.87(+25.41rispetto a ieri), di cui 1.722.697 risultati negativi.

I DECESSI SONO 11.688

Sono 2 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è quindi di 11.68deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 941 Novara, 5.586 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 98 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

353.105 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 353.105 (+171 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.856 Alessandria, 16.701 Asti, 10.995 Biella, 51.227 Cuneo, 27.154 Novara, 189.657 Torino, 13.108 Vercelli, 12.565 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.434 extraregione e 2.408 in fase di definizione.

La galleria fotografica di Flor

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Si chiude domani (domenica 20 giugno) FLOR21 edizione Primavera che per tre giorni sta colorando e profumando il centro di Torino tra Piazza San Carlo, Via Roma, Via Principe Amedeo e Via Carlo Alberto.

Oltre alla mostra florovivaistica, nella giornata di domani, a partire dalle 11  presso Fiorfood Coop in Galleria San Federico 26, è in programma l’incontro dal titolo “Esempi e pratiche di riforestazione urbana” per andare alla scoperta di progetti di riforestazione già in atto o in procinto di essere realizzati nel tessuto urbano. Tra questi, il progetto “Forestopia” ideato dall'”Associazione Società Orticola del Piemonte”, che punta, attraverso un insieme di circoscritti e diffusi interventi a “riforestare” Torino donandole nuovi spazi colorati e profumati, in collaborazione con istituzioni, scuole, Associazioni di quartiere o semplici cittadini.
Ecco una piccola galleria fotografica della rassegna:

Il cane poliziotto Naik scopre 84 chili di droga

 

Mercoledì pomeriggio, personale della Squadra Mobile di Torino e del Commissariato di P.S. Barriera Milano, ha tratto in arresto una persona resasi responsabile della violazione della normativa in materia di stupefacenti.

L’uomo, un sessantenne, trasportatore per una nota azienda di ricambi per auto, veniva fermato nella zona Nord di Torino mentre si trovava alla guida di un furgone di colore bianco.

Gli operatori della volante durante il controllo del veicolo sentivano un forte odore di “cannabinoidi” provenire dalla parte posteriore del mezzo. Pertanto, con l’ausilio dell’unità cinofila e di personale della Squadra Mobile, procedevano ad un controllo più accurato.

Il cane “NAIK”, immediatamente, attirava l’attenzione del conduttore nel pianale interno del vano adibito al trasporto merci. Attraverso un sofisticato congegno elettronico si individuava un vano sottostante, all’interno del quale venivano rinvenuti e sequestrati 84 kg di hashish.

I pacchi di hashish riportavano dei marchi adesivi rispettivamente con la dicitura “TESLA 500” e “BLUBERRY”.

Si stima che il valore della droga sul mercato era di almeno 330.000 euro.

Oltre alla droga l’arrestato aveva a disposizione un telefono criptato non intercettabile, presumibilmente utilizzato per le comunicazioni con i trafficanti.

 

Tav: Casolati (Lega), ok a commissario, ma serve grande chiarezza da governo

 “Con l’inserimento del tratto italiano della Tav tra le 44 opere da commissariare è stata riaffermata, per l’ennesima volta, la capitale importanza di questa infrastruttura, capace di proiettare il nostro paese in un futuro fatto di modernità e investimenti. Se la nomina di un commissario contribuisce a fare chiarezza intorno all’opera, anche il governo faccia la sua parte comprendendo come sia importante cambiare passo verso quella zona grigia che da sempre fa da sponda alle proteste. È giunta l’ora che i numerosi tavoli tecnici a cui le amministrazioni comunali sono state negli anni chiamate, si traducano in sostegno attivo al progetto e rispondano alle domande che molti si fanno: chi rema contro, oltre ai soliti noti, antagonisti e spesso violenti? Sitaf perché sospende le gare, creando altra confusione? Il ministro Giovannini dovrà trovare le risposte che consentano all’opera di ripartire spedita”.

Così la senatrice piemontese Marzia Casolati.

Sui mezzi pubblici passeggeri fino all’80% della capacità di carico

L’assessore ai Trasporti Marco Gabusi: «Giusto allentare le restrizioni per i mezzi di trasporto pubblico, ora abbiamo anche l’ok dei Ministeri della Salute e delle Infrastrutture»

 

Già da oggi sabato 19 giugno, i mezzi di trasporto pubblico potranno far salire i passeggeri fino all’80% della capacità di carico. Abbiamo finalmente chiarito in sede di Conferenza delle Regioni un aspetto importante per la mobilità in zona bianca. Ora che tutto riapre è giusto che anche il trasporto pubblico locale abbia la possibilità di avviarsi verso una situazione più vicina alla normalità». È soddisfatto l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi alla conclusione della riunione tra i coordinamenti interregionali in materia di trasporti e prevenzione e i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili e del Ministero della Salute dedicata alla valutazione della capacità di riempimento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale: ci sono, infatti, tutte le condizioni per passare dal 50% all’80% della capacità di carico, confermando così la corretta interpretazione resa dalla Regioni nei giorni scorsi rispetto a quanto previsto dal DPCM del 2 marzo scorso.

Proposta da alcune regioni tra cui il Piemonte, la misura riflette infatti quanto indicato nel DPCM, secondo il quale nelle zone bianche è prevista la cessazione delle misure restrittive della zona gialla ad eccezione del distanziamento e dell’obbligo di mascherina. «Abbiamo preferito aspettare qualche giorno dall’entrata in zona bianca– spiega l’assessore Gabusi –, per avere una lettura corretta di quanto indicato nel DPCM e ora, grazie al lavoro fatto con gli assessori delle altre Regioni e al confronto diretto con i Ministeri competenti, possiamo dare il via libera a tutte le aziende di trasporto senza ulteriori passaggi, se non la comunicazione da parte dell’Agenzia della mobilità piemontese, che è prontamente avvenuta in pochissime ore».

«Grazie al lavoro corale e congiunto di questi giorni – commenta la presidente dell’Agenzia della mobilità piemontese Licia Nigrogno –siamo finalmente nelle condizioni di consentire anche al trasporto pubblico di ridare un servizio ai piemontesi, come stanno già facendo molti altri settori».

«Finalmente si riparte, ma il lavoro non finisce qui – evidenzia infine l’assessore Gabusi –. C’è infatti l’impegno ad affrontare il tema anche per i bus turistici, che al momento sono ancora esclusi dalla nuova misura».

 

Nuoto, ecco gli appuntamenti del fine settimana

Nuoto – Al Palazzo del Nuoto di Torino, via Filadelfia 89, in vasca da 25 metri, TERZA QUALIFICAZIONE CAMPIONATI ITALIANI DI CATEGORIA venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 giugno, inizio gare alle 8.45 e alle 15.15 (eccetto domenica pomeriggio alle 15.45).

Tutte le informazioni e i risultati qui: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20210511122629&menu=agonismo&area=1&read=nuoto

Pallanuoto – Sabato 19 giugno, per il Campionato Serie C, alla Piscina di Terdoppio:

–          alle ore 10 Waterpolo Novara vs. Aquatica Torino

–          alle ore 14.30 Gs Aragno vs. Aquatica Torino

–          alle ore 19.30 Waterpolo Novara vs. Gs Aragno

Domenica 20 giugno, per il Campionato U20,  alla Piscina Stadio Monumentale di Torino, corso Galileo Ferraris 294:

–          alle ore 14.30 Aquatica Torino vs. Torino 81 Giallo

–          alle ore 16 Waterpolo Novara B vs. Waterpolo Novara A

–          alle ore 17.30 Torino 81 Blu vs. Torino 81 Giallo

–          alle ore 19 Aquatica Torino vs. Waterpolo Novara B

–          alle ore 13 Torino 81 Blu vs. Waterpolo Novara A

Tutte le info qui: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/pallanuoto/visualizzazione_class_pn_2.asp?stagione=2021&read=pallanuoto&menu=agonismo e streaming delle partite qui: https://www.facebook.com/102746355335601/videos/788804851775996

Sincronizzato – Domenica 20 giugno, alla Piscina Stadio Monumentale di Torino, corso Galileo Ferraris 294, prova di qualificazione Regionale per Campionati Italiani Ragazze – Prove Libere + Obbligatori (valido come Campionato Regionale Estivo); tutte le info qui: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/orari_manifestazione.asp?id_man=1665&menu=agonismo&area=4&read=sincro

Tutti gli eventi, come di consueto, a porte chiuse.

(foto LC Zone)