ilTorinese

Non osserva il daspo urbano. Denunciato dalla polizia

Da tre mesi era colpito dal divieto di accesso nelle aree urbane, con riferimento all’area di via Nizza limitrofa alla stazione Porta Nuova ove insistono i parcheggi a  pagamento.

Ma il quarantaseienne rumeno, giovedì sera, viene  notato dai poliziotti del Commissariato Centro proprio in quell’area; l’uomo asserisce di non sapere di essere soggetto a tale limitazione e assicura di trovarsi in quel luogo solo di passaggio. I poliziotti gli intimano di andare via. Peccato che circa 2 ore dopo, il medesimo personale di polizia, controlli l’area, e lo trovi aggirarsi ancora fra le auto parcheggiate. Gli agenti fermano dunque il quarantaseienne e lo conducono  in commissariato per procedere. E’ stato denunciato per la violazione del divieto di accesso alle aree urbane.

“Carte da decifrare” Letteratura e Musica al Roccolo di Busca

Giovedì 29, venerdì 30, sabato 31 luglio Busca (Cuneo) Quarta edizione

Tre imperdibili appuntamenti di letteratura e musica dal vivo. Il Parco ed il neogotico Castello del “Roccolo”, fatto costruire a Busca (Cuneo) a partire dal 1831 dai marchesi Tapparelli d’Azeglio e in cui soggiornarono, fra gli altri, Silvio Pellico, re Umberto I e la  regina Margherita, sono pronti ad accogliere, in sicurezza, la quarta edizione della rassegna “Carte da decifrare”. Tre le date da annotare in agenda: giovedì 29venerdì 30 e sabato 31 luglio. Sempre ad iniziare dalle 18,30, la terrazza panoramica dell’antica dimora, immersa nel verde del parco secolare, in Strada Romantica 17 (che bel nome per un civico indirizzo!), farà da suggestivo palcoscenico a scrittori e musicisti di meritata fama che si alterneranno, in reading-concerti non convenzionali, “tra parole e note che si ispirano a vicende di vita vera e vissuta”. L’iniziativa è ideata e organizzata dalla “Fondazione Artea”, in collaborazione con il “Salone Internazionale del Libro” di Torino che ne cura la direzione artistica, con il sostegno del Comune di Busca e dell’“Associazione Castello del Roccolo”, ed è realizzata con il contributo della “Fondazione CRC” e della “Fondazione CRT”.

Ai nastri di partenza la scrittrice e sceneggiatrice toscana Teresa Ciabatti, finalista al Premio Strega nel 2017, e il polistrumentista, nonché membro storico degli “Afterhours”, Rodrigo D’Erasmo che si cimenteranno, giovedì 29 luglio, in un reading tratto dall’ultimo lavoro dell’autrice “Sembrava bellezza” (Mondadori 2021), un romanzo di madri e di figlie, di amiche, “sull’impietoso trascorrere del tempo e su come, nel ripercorrerlo, si possano incontrare il perdono e la tenerezza, prima di tutto verso se stessi”Venerdì 30 luglio, invece, sarà la volta di Giuseppe Culicchia, scrittore e saggista torinese che, accompagnato dalla giovane e talentuosa violoncellista Lucia Clorinda Sacerdoni, leggerà alcuni passi del suo memoir “Il tempo di vivere con te” (Einaudi 2021), raccontando il rapporto personale con il cugino Walter Alasia, brigatista ucciso a vent’anni in uno scontro a fuoco con la polizia. Le canzoni di Lucio Battisti e le colonne sonore dei film di Stanley Kubrick, aiuteranno a ricordare che i mitici Settanta non furono soltanto anni di piombo.

Sabato 31 luglio, calerà il sipario sull’edizione 2021 della rassegna con la performance di Massimo Zamboni, ex chitarrista dei “CCCP” e dei “C.S.I.”, da tempo solista e scrittore, che porterà in scena canzoni, racconti e ricordi personali sul Novecento emiliano in “La trionferà” (Einaudi 2021). Ad accompagnare le letture dei brani, tratti dal suo ultimo romanzo e da “L’eco di uno sparo” (Einaudi 2015), il musicista e produttore discografico Cristiano Roversi, in un’epica della memoria che pone le basi per un possibile futuro. “Carte da decifrare è un format vincente – afferma Marco Pautasso, vicedirettore del ‘Salone del Libro’ e direttore artistico della rassegna – un unicum nel variegato panorama dei festival culturali italiani, perché sa far dialogare, in un originale e inconsueto sconfinamento creativo, parole e note. Queste straordinarie ibridazioni tra letteratura e musica, unite alla magia di un luogo come il Castello del Roccolo, sanno regalare al pubblico momenti di grande intensità e coinvolgimento emotivo”.

Diverse le opzioni di ingresso agli spettacoli: 6 € per il biglietto intero4 € per il ridotto (possessori tessera “Abbonamento Musei”, visitatori 15-19 anni, studenti universitari con tesserino, visitatori in possesso del biglietto per la visita guidata al Castello e Parco del Roccolo nella giornata dello spettacolo). È possibile sottoscrivere l’abbonamento alle tre serate al costo di 15 €, mentre l’ingresso è gratuito per visitatori 0-14 annidisabili e accompagnatore. I biglietti sono disponibili on line e nei punti di prevendita consultabili sul sito ticket.it. Nelle sere di spettacolo la biglietteria è aperta dalle 16.30 presso il “Castello del Roccolo”, situato in strada Romantica 17 a Busca. In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al “Cinema Lux” di Busca in via Luigi Cadorna, 46. Per informazioni e aggiornamenti consultare il sito fondazioneartea.org e la pagina Facebook di “Fondazione Artea”.

g.m.

 

Nelle foto:

–         Giuseppe Culicchia

–         Teresa Ciabatti – Ph. Chiara   Pasqualini

–         Cristiano Roversi

Efficienza energetica degli edifici pubblici, Comuni più “green” con i fondi del Pnrr

PNRR, la Regione supporta gli Enti locali per la formulazione di progetti  

La Giunta ha approvato alcune misure di accompagnamento alla progettazione. L’assessore Marnati: “Stiamo entrando nel vivo della grande stagione dei fondi europei. Serve metodo e coordinamento”

La Regione al fianco degli Enti locali per accompagnarli nella formulazione di progetti strategici e cantierabili per accedere ai finanziamenti disponibili nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) o all’interno dei fondi strutturali per la programmazione 2021-2027.

Le schede relative alla Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica – investimenti in materia di “Efficienza energetica e rinnovamento degli edifici”, rappresentano il 26,8% del totale e il 51% degli investimenti complessivi dell’intera Missione 2, per un totale di 9,36 miliardi di euro e 763 progetti presentati

La maggior parte di questi progetti riguarda il patrimonio edilizio di Enti locali, spesso di piccolissima dimensione, e presenta valenze multiple che spaziano dalla tutela dell’ambiente alla valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale, passando per la coesione sociale. Si tratta in prevalenza di edifici comunali e scolastici che necessitano di interventi urgenti, anche in termini di sicurezza sismica.

Tuttavia, la maggioranza di queste idee progettuali necessita di approfondimenti utili per individuare le effettive necessità finanziarie e una corretta valutazione del rapporto costi-benefici.

La Giunta ha quindi approvato alcune misure di accompagnamento alla progettazione utili a promuovere l’incremento delle capacità progettuali degli Enti locali, dirette a sviluppare una visione strategica dei progetti che tenga conto della sostenibilità ambientale, della riduzione degli impatti ambientali e della lotta al cambiamento climatico. Tali misure accompagnano l’incremento della capacità progettuale degli Enti locali con iniziative dedicate, anche attraverso, laddove possibile, specifici bandi.

Infine si intende favorire l’utilizzo da parte degli Enti locali della Piattaforma “Felicity” di iiSBE Italia, struttura di supporto tecnico di ITACA, quale strumento preliminare di analisi per la costruzione delle strategie di area anche attraverso azioni di comunicazione, supporto e formazione, tenuto conto che l’utilizzo di tale piattaforma è a titolo gratuito fino al 31 dicembre 2025 per gli Enti locali che ne facciano richiesta ad iiSBE Italia.

“Stiamo entrando nel vivo della grande stagione dei fondi europei – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – Serve metodo e coordinamento per poter attrarre al meglio le risorse disponibili”.

Andrea Cane (Lega): “Il passaggio di proprietà ex Avio-Oval primo passo per Parco della Salute

Arriva in aula a Palazzo Lascaris, con il voto favorevole del Consiglio regionale, il passaggio di proprietà dalla Regione Piemonte all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute dell’area ex Avio-Oval dove sorgerà il futuro Parco della Salute.

Il via ai lavori di bonifica è previsto entro un mese, come spiegato in aula dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi.

“Oggi abbiamo finalmente reso operativo – afferma Andrea Cane, vicepresidente leghista della commissione Sanità e relatore del disegno di legge – il primo step verso la realizzazione di questa infrastruttura strategica, non solo per Torino ma per tutto il Piemonte. Grazie al voto favorevole, ultimo capitolo di un iter normativo e procedurale complesso e articolato, possiamo affrontare la bonifica del sito. Nel testo che ho illustrato ai colleghi si prevede una sorta di permuta tra le aree ex Avio e Oval Lingotto che ospiteranno il Parco della Salute e la porzione del museo regionale di Scienze Naturali di via Giolitti 36: il passaggio di proprietà delle prime sarà verso l’Azienda ospedaliera della Città della Salute mentre il secondo riguarderà invece la Regione Piemonte. I valori di mercato valutati delle aree sono di 35.350.000 euro per l’ex Avio-Oval, mentre l’edificio che ospita il museo di Scienze Naturali, al netto dei vari investimenti già fatti sull’immobile dalla Regione, è di 40.962.889 euro”.

Due registi scoperti dal TorinoFilmLab vincitori dei più importanti premi a Cannes

Consacrati i talenti cresciuti nell’incubatore torinese e premiati 3 film sviluppati dal TFL, laboratorio internazionale del Museo Nazionale del Cinema che dal 2008 ha raccolto 11 milioni di euro di fondi internazionali 

 

La 74a edizione del Festival di Cannes si è conclusa con nuovi successi per il TorinoFilmLab, laboratorio internazionale promosso dal Museo Nazionale del Cinema, dove ben 3 dei 6 film targati TFLin programma sulla croisette hanno raccolto importantiriconoscimenti oltre alla consacrazione di 3 registi scoperti dal TorinoFilmLab e che in passato hanno partecipato ai percorsi di sviluppo e training del lab torinese.

La Palma d’Oro 2021 a Julia Ducournau con il film horror/thrillerTitanerimarca la missione del TorinoFilmLab di scoprire e formare talenti cinematografici. Ducournau aveva già preso parte a La Semaine de la Critique con il suo primo film Raw, realizzato proprio grazie al TorinoFilmLab vista la partecipazione nel 2013 aFeatureLab.

Premiato con il Grand Prix anche Juho Kuosmanen per il suo Hytti Nro 6. Il regista era stato premiato sempre a Cannes con The Happiest Day in the Life of Olli Mäki, film sviluppato dal TorinoFilmLab durante ScriptLab nel 2014, e prodotto da Jussi Rantamäki che attualmente è a lavoro su un nuovo progetto da produttore nell’ambito del programma di sviluppo del TFL, FeatureLab.

A La Quinzaine des Réalisateurs, Jonas Carpignano – che ha partecipato al TFL con il suo precedente film A Ciambra ha trionfato a Cannes con A Chiara aggiudicandosi per la seconda volta il Europa Cinemas Label award per il Miglior Film Europeo, dopo averlo conquistato nel 2017 proprio con A Ciambra.

La vittoria di Julia Ducournau ha un grande significato per il TorinoFilmLab, non solo perché avendo contribuito al suo esordio conferma la nostra capacità di individuare e spronare talentiemergenti, ma anche perché lei è la seconda donna a vincere il più importante premio di Cannes, dopo Jane Campion nel 1993 con Lezioni di piano, e da sempre il TFL si impegna a dare eguale risalto ad autrici e autori” commenta la managing director del TFL, Mercedes Fernandez.

Inoltre, il premio più prestigioso de La Semaine de la Critique il Premio Nespresso è stato assegnato a Feathers di Omar El Zohairy, che ha cominciato il suo lavoro sul film al TFL nel 2016 dedicandosi alla sceneggiatura con ScriptLab, per poi proseguire l’anno successivo con FeatureLab, programma annuale dedicato ai progetti di lungometraggio più avanzati. Sempre a La Semaine de la Critique, il Louis Roederer Foundation Rising Star Awardalla miglior interpretazione – è stato conferito a Sandra Melissa Torres attrice non professionista e protagonista di Amparo, opera prima scritta e diretta da Simón Mesa Soto sviluppata nel corso del programma TFL ScriptLab 2017. La giuria di Un Certain Regard, selezione ufficiale del Festival di Cannes, ha premiato con il Courage Prize il lungometraggio della regista Teodora Ana Mihai La Civil, anch’esso parte della ‘classe’ 2017 di ScriptLab.

Questi riconoscimenti diretti e indiretti confermano il trend positivo del TorinoFilmLab, un progetto all’avanguardia e dall’ambizione internazionale in cui il Museo Nazionale del Cinema crede fortementee che sostiene concretamente fin dalla sua creazione nel 2008afferma Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Infatti, per l’avvio e il primo anno di attività, il Museo Nazionale del Cinema destinò al TorinoFilmLab un budget di 1 milione di euro.

Grazie al sostegno del Museo Nazionale del Cinema, ai workshop focalizzati sullo sviluppo di sceneggiature, da cui ha preso il via il TFL, si è aggiunto un programma dedicato a progetti di film a uno stadio più avanzato. Il TFL ha anche anticipato il trend delle serie tv lanciando un programma europeo completamente dedicato a questo format quando in Europa ancora non se ne era intuito il potenziale, e via via negli anni ha saputo creare percorsi formativi per figure professionali che il mercato dell’audiovisivo mondiale in costante evoluzione stava iniziando a richiedere, oltre a una serie di fondi a supporto di film frutto di coproduzioni internazionali e di attività per raggiungere il grande pubblico con film d’autore.

Un investimento e una fiducia che il TorinoFilmLab ha ripagato non solo con prestigiosi riconoscimenti – già nel 2010 il TFL sbarca a Cannes con il film di Michelangelo Frammartino, Le quattro volte che si aggiudica il Best European Film alla Quinzaine des Realisatéurs – ma anche in termini di solidità progettuale ed economica grazie al fatto che nel corso di 13 anni il TFL è riuscito a implementare la propria rosa di attività intercettando e portando risorse da fonti esterne.

Dal 2008 al 2021, il budget di attività del TorinoFilmLab è infatti raddoppiato grazie alla capacità di attrarre fondi internazionali e finanziamenti privati per un totale di oltre 11 milioni di euro in 13 anni, costruendo relazioni con una rete costituita da partner internazionali come Eurimages (Consiglio d’Europa), Austrian Film Institute (Austria), CNC e ARTE (Francia), FilmMad (Spagna), Ukraine Film State Agency (Ucraina), Swiss Films (Svizzera), German Films (Germania), Flanders Audiovisual Fund (Belgio), Red Sea Film Festival Foundation (Arabia Saudita), Fondazione Veneto Film Commission (Italia), e BrLab – Projecto Paradiso (Brasile) che sostengono il TFL al fianco di istituzioni chiave come Creative Europe – Sottoprogramma MEDIA dell’Unione Europea, MiC – Ministero della Cultura, Regione Piemonte e Città di Torino.

Dal 2019 il budget TorinoFilmLab si è assestato su circa 2 milioni di euro annui di cui l’86% alimentato proprio da introiti privati e fondi internazionali che, bilanciando l’apporto di fondi pubblici, ha portato alla costruzione di un modello sostenibile, dinamico e flessibile che si può adattare a seconda delle opportunità e delle esigenze dell’industry cinematografica che il TFL è capace di intuire e cogliere rinnovando continuamente la propria proposta di attività, come di recente avvenuto con Alpi Film Lab, iniziativa biennale rivolta a professionisti italiani e francesi dal budget complessivo di 797.550 €, interamente coperto da Interreg-ALCOTRA 2014-2020, programma di cooperazione transfrontaliera dell’Unione Europa.

Un modello virtuoso che si ripercuote anche sul territorio, come dimostrano i risultati del 2019 che ha visto il 35% del budget totale – circa 2 milioni di euro – essere distribuito localmente, grazie ad eventi e workshop organizzati tra Torino e il resto del Piemonte e alla rete di professionisti italiani che vi collaborano. Il tutto garantendo un eccezionale livello formativo con 1.500 professionisti che hanno partecipato ai programmi di training del TFL, un’alta percentuale di film effettivamente realizzati ossia 136 su 400 progetti sviluppati, e un decisivo e concreto apporto alla produzione con ben 5.750.000 euro di fondi assegnati in 13 anni.

Il TorinoFilmLab è promosso dal Museo Nazionale del Cinema con il supporto di MiC – Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Città di Torino e il sottoprogramma Creative Europe – MEDIA dell’Unione Europea.

“L’orto fascista” Romanzo / 6

ERNESTO MASINA

L’Orto Fascista

Romanzo

PIETRO MACCHIONE EDITORE

 

In copertina:
Breno, Piazza Generale Ronchi, già Piazza del Mercato, fotografia d’epoca.

 

XVIII

Pensò a lungo come affrontare quella che poteva considerare, visto quello che era accaduto, la… “donna dei suoi sogni”. Davanti allo specchio dell’anta dell’armadio in camera, e in assenza di Bernd, mimò una serie di approcci. Ma tutti gli sembrarono puerili e ridicoli. In fin dei conti lui era un uomo d’armi e da duro doveva comportarsi. L’avrebbe affrontata proponendole un incontro nella sua camera e che andasse come andasse. Presa questa decisione uscì baldanzosamente dalla stanza andando quasi a scontrarsi con Benedetta che nella stanza stava per entra- re. Provvidenza divina! Ancora caricato dalla decisione presa, le disse sussurrando, ma con fermezza: “Vuoi fare, come dite, sesso con io?” Lei, tutta rossa, lo guardò meravigliata negli occhi: “Sì” sussurrò, pentendosi subito per l’eccessiva disponibilità dimostrata, lusingata dalla richiesta dell’uomo. “Quando?” disse lui. “Forse domani sera?” chiese lei, appagata dal fatto che le fosse stata data la possibilità di scegliere. “Molto bene” disse lui. “Ore 21 e metà, se per te bene”. Senza attendere risposta Franz girò sui tacchi e si allontanò verso le scale. – E’ fatta – pensò. – Speriamo bene! –

XIX

La mattina seguente Benedetta non andò, come tutti i giovedì, a lavorare in albergo. Un giorno alla settimana la sostituiva Ornella, la figlia minore dei proprietari. Si alzò comunque molto presto, dopo una notte agitata. Aveva sognato, quando era riuscita a prendere sonno, situazioni strane ed allucinanti. – Che sia la mia coscienza che si rivolta per la decisione che ho preso? – pensò e, subito dopo, – Come troverò il corag- gio alla prossima confessione di raccontare le mie colpe? – Ma ciò che le stava capitando era troppo intrigante per lasciarsi invischiare in preoccupazioni e tentennamenti. In fin dei conti aveva sopportato, a volte con vera sofferenza, anni ed anni di castità rifiutando tutte le occasioni che le si erano presentate. – Il buon Dio capirà – concluse. – A suo tempo penserò come affrontare il confessore… – Per prima cosa si lavò i capelli, cercando, mentre lenta- mente si asciugavano, di dare loro una piega passabile. Aveva ancora in casa il vecchio strumento che sua mam- ma usava per arricciarli quando lei era ancora bambina. Una specie di forbice che al posto delle lame aveva due pezzi di ferro tondeggianti. Scaldati sul fuoco, intorno a loro venivano avvolte ciocche di capelli. I ferri venivano poi girati sino a raggiungerne la radice. L’importante era riuscire a raggiungere la giusta temperatura. Se era troppo bassa non serviva a nulla, se troppo alta poteva strinare i capelli cambiandone il colore. Quando fu soddisfatta della piega presa ed aver assestato qualche sforbiciata alle ciocche ribelli, prese dall’armadio i tre vestiti che possedeva e li stese sul letto. Solo uno non presentava i segni dell’età e qualche lisatura. Quindi solo quello avrebbe potuto indossare per l’incontro. Per fortuna l’abito, di un lieve colore celeste, era anche quello che le stava meglio e più si adattava alla sua carnagione rosea. Il grosso problema fu quello della biancheria intima. Era tutta in uno stato pietoso. L’unica soluzione sarebbe stata quella di acquistarne della nuova ma, a parte che in quei giorni era in grosse ristrettezze finanziarie avvicinandosi il giorno del pagamento dell’affitto, andare dalla merciaia per acquistare biancheria intima significava ammettere che ne aveva bisogno per presentarsi ad un uomo. Proprio con quella pettegola dell’Antonietta che l’avrebbe raccontato a mezzo paese, pensò.
– Sotto il vestito non metterò niente – si disse. – Così non ci saranno intralci e i preamboli si consumeranno più velocemente. –
Infatti quello che più temeva era il momento in cui si sarebbe presentata al tedesco, che, magari, la avrebbe attesa con la luce accesa.
Nei dodici anni che aveva passato con l’Angiolino non si era mai fatta vedere, in piena luce, del tutto nuda. Quando il suo sposo, e succedeva spesso, non usciva per andare al bar, voleva dire che aveva voglia di fare all’amore. E allora, senza dire neppure una parola, dopo aver rigovernato la cucina, andava in camera da letto, si metteva sotto le lenzuola in posizione di attesa. L’Angiolino, come quasi tutti gli uomini, d’altra parte, non si preoccupava se e quanto piacere procurasse alla moglie e se questa simulasse o meno un orgasmo. Come un fatto prettamente naturale, scaricava, con un grugnito anima- lesco, il suo desiderio. Un frettoloso bacio della buona notte e si girava dall’altra parte. Dopo pochi minuti si addormentava russando.

Benedetta non aveva mai preteso o cercato qualche soluzione che la appagasse in qualche modo e non la facesse sentire un semplice oggetto. Non ci aveva neanche mai pensato. Le era stato insegnato che le donne esistevano per servire, appagare i mariti e dar loro dei figli. “Rice- vere” il marito e lasciare che soddisfacesse le proprie voglie faceva parte dei suo compiti.
Per tutta la giornata non uscì di casa. Continuava a fare lavoretti inutili mentre il nervosismo le montava addosso. Cercava di non pensare alla sera ma ricadeva sempre sullo stesso pensiero. Forse, anche per rilassarsi avrebbe potuto recitare un rosario. Ma non poteva chiedere alla Madonna che facesse andare bene il compiersi di un peccato. Le sembrava un controsenso. Dopo aver cenato con un pezzo di pane e un po’ di for- maggio – non aveva assolutamente appetito – si sciacquò più volte la bocca. – Mi bacerà? – si chiese pensando anche se non fosse il caso di lavarla con acqua e sapone. Poi decise che, uscendo di casa per andare all’appunta- mento, avrebbe masticato un paio di foglie della pianta di menta che aveva sul davanzale, per essere sicura di avere un alito fresco. Sorrise tra sé: questa era veramente una buona idea. Quando il campanile suonò i rintocchi delle 21 e 15, e stava per iniziare il coprifuoco, uscì di casa avvolgendosi intorno alla testa e alle spalle uno scialle nero, per cercare di nascondersi ad eventuali occhi indiscreti e per ripararsi da una pioggerellina gelida che aveva cominciato a cadere. Non tremava ma non riusciva a governare bene le proprie membra, tanto era il nervosismo che l’aveva presa. Aveva deciso di non passare per la strada principale per raggiungere l’albergo. Aveva preso la stradina che costeggiava il retro della villa De Michelis, poi a sinistra verso il lavatoio. Salì i cinque scalini che portavano alla piazza ma non la attraversò. Girò davanti alla casa dei fratelli Silestrini, passò davanti alla latteria e quindi, raggiunta la casa dei Romelli, sempre costeggiando il lato sud della piazza, dopo pochi passi entrò nel portone che portava al retro dell’albergo Fumo verso i campi da bocce.
Da qui tutto fu più semplice. La strada all’interno del- l’albergo la conosceva a memoria, tante erano le volte che ne aveva percorso scale e corridoi. Il buio non le creava alcun impedimento.
Iniziò a salire le scale quando il campanile suonò la mezza. Giunta al primo pianerottolo fu presa da un at- tacco di panico. Non riusciva quasi più a respirare e sudava abbondantemente. Si sedette sugli scalini cercando di riacquistare la calma. Piano piano ci riuscì, ma ancora non era sicura che le gambe la reggessero. Con lo scialle umido si asciugò il sudore dal viso. Annusò le ascelle per accertarsi che queste non mandassero odore. Si tolse le scarpe per compiere la stessa ispezione. Quindi riprese la salita a piedi nudi. I muscoli delle gambe, sep- pure un po’ contratti, adesso rispondevano bene.

 

XX

Il Russì aveva prelevato due candelotti avvolti nella tela cerata dal gabbiotto degli attrezzi dell’Orto Fascista senza accorgersi della presenza del terzo che era uscito dall’involucro. Li aveva nascosti sotto il tabarro e si era avviato verso la Piazza Mercato con molta circospezione. Improvvisa- mente da una porticina era sbucata una donna con la testa e le spalle avvolte in un lungo scialle. Per non ess re visto si nascose nell’ombra di un portone. – Qualcuna che va a vegliare qualche malato – aveva pensato. La sera era fredda e quella pioggerellina gli dava fastidio e qualche preoccupazione. Temeva che le micce soffrisse- ro l’umidità e potessero non bruciare bene. Continuò verso la piazza e si fermò nella zona d’ombra del lavatoio. Avrebbe atteso che tutte le ante delle fine- stre che davano sulla piazza venissero chiuse. Luce non ne sarebbe filtrata, essendo tutte mascherate per rispettare l’oscuramento.

XXI

Franz occupava l’ultima stanza a destra del corridoio che si affacciava sulla piazza. Il corridoio le sembrò interminabile, ma si accorse che ad ogni passo diventava più sicura di sé, come se camminare la ricaricasse. La porta della stanza era socchiusa e la luce che proveniva, probabilmente dalla abat-jour del comodino, illuminava una striscia del corridoio, quasi fosse un raggio di quel “fanal” nella traduzione di “Lili Marleen”, la struggente canzone d’amore e di guerra che in quel tempo era sulla bocca di tutti. Quel ricordo fece pensare a Benedetta che forse il suo non sarebbe stato un gesto pretta- mente fisico ma quasi un atto di carità verso quell’uomo da tanto, troppo tempo lontano da casa, a una età nella quale gli affetti, la tenerezza e la presenza dei famigliari, e soprattutto di una donna, assumono una grande importanza. Sentì che quello che stava per fare non era del tutto male e che rifiutarsi avrebbe voluto dire negare a Franz conforto ed aiuto.

XXII

Ripassò il piano che si era preparato. Sistemati i due candelotti di dinamite sotto la parte posteriore della vetturetta, avrebbe dato fuoco alle micce e sarebbe corso, il più velocemente possibile, nell’androne che portava al fienile dove l’Isaia, il macellaio, teneva le bestie di notte prima di macellarle all’alba. Nel fienile avrebbe passato la notte in quanto era troppo rischioso cercare di raggiungere la propria baita fuori paese. La mattina avrebbe deciso il da farsi.

(Continua…)

 

90 mila tonnellate di pneumatici fuori uso gestiti da Ecopneus

Dieci anni di strategia green e circolare al servizio del Paese:

In Piemonte oltre 90 mila tonnellate di Pneumatici Fuori Uso gestiti da Ecopneus in 10 anni di attività

nell’ultimo decennio in Piemonte l’equivalente in peso di oltre 10 milioni di Pneumatici Fuori Uso sono stati raccolti e riciclati da Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei PFU in Italia (circa il 60% del totale)

Oltre 2.200 km chilometri di strade “silenziose”, che resistono a buche e fessurazioni e che quindi durano anche di più oppure più di 500 innovativi campi da calcio di ultima generazione, performanti, sicuri e sostenibili. Sono quelli che si potrebbero realizzare con il recupero delle oltre 90 mila tonnellate di Pneumatici Fuori Uso raccolte e recuperate solo in Piemonte nella filiera Ecopneus in 10 anni di attività, equivalenti in peso a oltre 10 milioni pneumatici da autovettura.

Questi i risultati nella Regione dei primi 10 anni di attività di Ecopneus, società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia, diffusi in occasione della presentazione del Rapporto di Sostenibilità, elaborato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile. La società, responsabile di circa il 60% dei PFU generati ogni anno in Italia, gestisce mediamente ogni anno circa 200.000 tonnellate di PFU, l’equivalente in peso di circa 22 milioni di pneumatici per automobile.

In 10 anni di attività in Piemonte Ecopneus ha raccolto e recuperato oltre 90 mila tonnellate di Pneumatici Fuori Uso effettuando mediamente ogni anno circa 4.200 missioni di raccolta presso gommisti, stazioni di servizio e autofficine della Regione.

Risultati importanti che confermano la validità di un sistema che ha profuso un impegno unico nel panorama nazionale e che grazie al contributo di tutti gli attori coinvolti ha portato negli anni un beneficio concreto alla collettività e all’ambiente promuovendo con forza un sempre maggiore impiego della gomma riciclata in tante applicazioni utili per la vita quotidiana e favorendo lo sviluppo di una cultura del riciclo e della sostenibilità.

“Continueremo a fare innovazione dedicando grande attenzione alla ricerca e contribuendo allo sviluppo della cultura della sostenibilità attraverso attività di informazione e formazione, con lo scopo di massimizzare i benefici per la collettività derivanti dal recupero dei Pneumatici Fuori Uso” – ha dichiarato il Direttore Generale di Ecopneus Federico Dossena “Negli anni Ecopneus si è fortemente impegnata per lo sviluppo dei mercati di sbocco della gomma riciclata, un materiale elastico, resistente all’usura, agli agenti atmosferici e chimici, che se inserita in un circuito virtuoso come quello che abbiamo costruito può fare davvero la differenza e contribuire all’economia circolare di molti settori, dall’edilizia, all’industria, allo sport, alle infrastrutture”

 

Al livello nazionale dal 2011 ad oggi Ecopneus ha gestito 2.220.090 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso (come il peso di 20 super portaerei), 130 mila tonnellate in più rispetto agli obiettivi di legge (+6% in media ogni anno) ed effettuato oltre 700 mila missioni di raccolta presso circa 25 mila gommisti registrati su tutto il territorio nazionale, con un impegno straordinario per gli interventi negli stock storici e per il prelievo straordinario dei PFU abbandonati nei territori della Terra dei Fuochi, per un totale di 87 mila tonnellate di PFU prelevati.

Molinari (Lega): “Le Coesioni Territoriali potranno accedere al PNRR”

La  Camera dei Deputati ha approvato l’ordine del giorno proposto dalla Lega che impegna il Governo a fare in modo che le Coesioni Territoriali possano accedere direttamente ai fondi del PNRR.

“Un passo in avanti importante – commenta l’onorevole Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e presentatore dell’odg – per realtà come la Coesione Territoriale Bacino del Tanaro, che è la prima ad essere diventata operativa a livello nazionale, e che ora avrà la possibilità di trasformarsi in ente giuridico riconosciuto, e di essere direttamente destinataria delle misure e dei programmi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ai 33 comuni dell’alessandrino e dell’astigiano, con capofila il Comune di Alessandria va il grande merito di aver compreso per primi in Italia le potenzialità della Coesione Territoriale come strumento di rilancio di un territorio omogeneo, attraverso la valorizzazione di asset strategici”.

“La Regione Piemonte supporta  l’importante progetto pilota della Coesione Bacino del Tanaro – dichiara il Vicepresidente Fabio Carosso -, e grazie all’odg della Lega realtà come questa, ma anche tutte quelle che stanno nascendo sul territorio piemontese, potranno essere riconosciute giuridicamente ed accedere direttamente e in autonomia ai fondi del PNRR, e ai fondi strutturali e d’investimento europei.

I nostri Sindaci non hanno perso la capacità e la voglia di programmare, bensì vogliono guardare al futuro e fare sinergia in modo da sfruttare al meglio le risorse che l’Europa metterà a disposizione per il Piemonte. Un ringraziamento all’On.Riccardo Molinari capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e presentatore dell’odg, per l’attenzione alle istanze dei nostri territori e dei nostri Sindaci”.

“Il comune di Alessandria – sottolinea il Sindaco Gianfranco Cuttica Di Revigliasco – è stato il primo capoluogo di provincia in Italia a credere alle potenzialità della Coesione, e a mettere in piedi, 3 anni fa, un gruppo di lavoro, cooordinato dal nostro consigliere Gianni Ravazzi, per capire quale strada percorrere, sia sul fronte normativo che dal punto di vista progettuale. Oggi è un giorno importante, perchè poter acquisire una forma giuridica riconosciuta significherà per la Coesione del Bacino del Tanaro, ma anche per tutte le altre che ci stanno seguendo in questo cammino, poter fare un salto di qualità, muoversi con maggior autonomia, e accedere in maniera diretta ai fondi del PNRR. L’obiettivo è arrivare presto a risultati concreti, tangibili, che cambino davvero il volto e le prospettive del nostro territorio, creando nuove opportunità economiche e occupazionali.

Grazie all’on. Molinari, che ha prontamente recepito le nostre istanze, e ha saputo portarle all’attenzione del legislatore”.

“L’approvazione di quest’ordine del giorno, – afferma il consigliere comunale alessandrino Gianni Ravazzi, che ha seguito dall’inizio il progetto Coesione – nato dalla vicinanza dell’Onorevole Molinari alla Coesione Bacino del Tanaro, permetterà a tutte le Coesioni, che stanno nascendo seguendo il nostro esempio, di acquisire una forma giuridica riconosciuta, con evidenti vantaggi burocratico-procedurali. Questo passaggio è importantissimo anche per noi che, quale progetto pilota della Regione Piemonte, che ci ha sempre supportato, abbiamo già un riconoscimento, perché dopo 3 anni di lavoro “pionieristico”, siamo felici che sia riconosciuta la sua validità metodologica a livello nazionale. Con questa proposta si va anche a sostanziare in maniera oggettiva il Regolamento Delegato (UE) n.240/2014 della Commissione del 07.01.2014, che disciplina il codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europei (SIE)”.

Si consolida la collaborazione tra FlixBus e UGO

Per una mobilità accessibile e inclusiva. Anche Torino fra le città che beneficiano del sodalizio

 

  • OMS: anziani e disabili le categorie più colpite dall’isolamento durante la pandemia. FlixBus e UGO consolidano l’accordo per rendere le loro opportunità di viaggio ancora più confortevoli e favorire una maggiore inclusione
  • In 14 città, i passeggeri senior e con disabilità o mobilità ridotta che viaggiano con FlixBus potranno usufruire di un servizio di accompagnamento a cura di caregiver specializzati a un prezzo agevolato
  • I passeggeri di FlixBus che richiederanno il servizio di accompagnamento di UGO riceveranno anche un voucher per l’acquisto di un nuovo viaggio in autobus

 

Milano, 27 luglio 2021 – Si consolida la collaborazione tra FlixBus e UGO per continuare a garantire a chiunque la possibilità di spostarsi con facilità. In 14 città, le persone senior e con disabilità o mobilità ridotta che viaggiano con FlixBus potranno usufruire a un prezzo agevolato dei servizi di UGO per avere assistenza nella salita e nella discesa dagli autobus, negli spostamenti da e verso la fermata di partenza o arrivo, nella gestione dei bagagli e, in generale, in tutte quelle attività che per la persona possono risultare complesse, grazie al supporto di operatori caregiver specializzati e formati.

Grazie all’accordo fra l’operatore degli autobus verdi, leader nel settore per lo sviluppo di soluzioni innovative tese a migliorare l’esperienza di viaggio della comunità, e UGO, realtà di prestigio in campo sociale che si occupa di accompagnamento a valore aggiunto di persone anziane e persone disabili o comunque a mobilità ridotta, si rinnova così l’impegno congiunto per una mobilità più accessibile, nella direzione di una maggiore inclusione e di un maggiore benessere psicofisico delle categorie coinvolte.

Tale impegno appare tanto più cruciale alla luce dell’emergenza sanitaria in corso, che ha colpito in modo particolarmente duro anziani e portatori di disabilità, spesso costretti all’isolamento a casa per mancanza di accompagnatori e soggetti all’aggravamento del proprio stato di fragilità[1]. Se si considera che in Italia il 40% degli over 74 vive solo (per un totale di 2,5 milioni di persone a rischio, destinate a diventare 3,6 milioni nel 2045)[2] e che oltre 600.000 disabili vivono privi di aiuto[3], è facile comprendere la complessità del quadro e l’esigenza di contribuire ad abbattere tale condizione di isolamento.

Un recente report dell’ONU ha inoltre evidenziato come la mancanza di forme di mobilità accessibili sia ancora oggi in grado di rappresentare una vera e propria barriera all’inclusione sociale e al benessere delle persone disabili, ostacolando l’accesso anche a servizi di base come l’assistenza sanitaria. Anche in considerazione di questa disparità si riconferma l’importanza del sodalizio tra FlixBus e UGO.

Il servizio di affiancamento di UGO è disponibile a un prezzo agevolato per i passeggeri FlixBus in 14 città: Milano, Monza, Bergamo, Brescia, Varese, Torino, Genova, Firenze, Bologna, Padova, Roma, Foggia, Lecce e Catania. Per prenotarlo, è sufficiente acquistare il biglietto FlixBus e successivamente prenotare l’accompagnamento direttamente sul sito hellougo.com.

Grazie all’accordo tra FlixBus e UGO, i passeggeri che richiederanno il servizio di affiancamento riceveranno anche un voucher da utilizzare sull’acquisto di un nuovo viaggio in autobus.

«Da quando operiamo in Italia, il nostro impegno è stato focalizzato a garantire la possibilità di viaggiare a tutti. Fin da subito, abbiamo garantito il trasporto gratuito della carrozzina pieghevole nel vano bagagli o degli ausili per la deambulazione, e abbiamo assicurato il viaggio gratuito dell’accompagnatore per i disabili permanenti, garantendo a questi ultimi un supporto continuativo per l’intera durata del viaggio. Inoltre, nonostante la legislazione vigente in Italia non lo preveda, abbiamo dotato di pedane parte della nostra flotta, per consentire ai passeggeri con disabilità di viaggiare a bordo della propria sedia a rotelle, se questa è conforme a determinati standard di sicurezza», ha detto Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia. «Con il consolidamento del sodalizio con UGO e l’ampliamento delle città coperte dal suo servizio di accompagnamento, vogliamo potenziare l’esperienza di viaggio delle persone anziane, disabili o a mobilità ridotta che ci hanno scelto in questi anni e che continueranno a prediligerci per i loro spostamenti».

Maggiori informazioni per quanto riguarda il trasporto di persone disabili o con mobilità ridotta sulla rete FlixBus sono disponibili qui.

«La nostra missione è garantire a ogni individuo il supporto di cui ha bisogno per vivere in modo pieno, stimolante e autonomo. La partnership con FlixBus sin dagli inizi è nata da questi valori. Molte persone, per età o per condizioni di salute, convivono con limitazioni: le fragilità non devono essere motivo di blocco e isolamento, poiché con i giusti servizi di supporto possono essere colmate e superate. Oggi più che in ogni altro momento storico, la nostra attenzione si concentra su chi a causa della fragilità rischia un isolamento ancora più estremo e di non avere stimoli. Il viaggio, per motivi di svago e per ricongiungersi coi propri cari, è un momento prezioso, e con FlixBus vogliamo garantire un’esperienza sicura, serena e accessibile a tutti», ha detto Michela Conti, Co-founder di UGO.

 

 

A proposito di FlixBus

FlixBus è un giovane operatore europeo della mobilità. Dal 2013 offre un nuovo modo di viaggiare, comodo, green e adatto a tutte le tasche. Con una pianificazione intelligente della rete e una tecnologia superiore, FlixBus ha creato la rete di collegamenti in autobus intercity più estesa d’Europa, con oltre 400.000 collegamenti al giorno verso oltre 2.500 destinazioni in 37 Paesi.

Fondata e avviata in Germania, la start-up unisce esperienza e qualità lavorando a braccetto con le PMI del territorio. Dalle sedi di Milano, Monaco di Baviera, Berlino, Parigi, Zagabria, Stoccolma, Amsterdam, Aarhus, Praga, Budapest, Los Angeles, Madrid, Bucarest, Varsavia, Bruxelles, New York, Mosca, Kiev, Belgrado, Lisbona, Norimberga, Istanbul il team FlixBus è responsabile della pianificazione della rete, del servizio clienti, della gestione qualità, del marketing e delle vendite, oltre che dello sviluppo del business e tecnologico. Le aziende di autobus partner – spesso imprese familiari con alle spalle generazioni di successo – sono invece responsabili del servizio operativo e della flotta di autobus verdi, tutti dotati dei più alti standard di comfort e di sicurezza. In tal modo, innovazione, spirito imprenditoriale e un brand affermato della mobilità vanno a braccetto con l’esperienza e la qualità di un settore tradizionalmente popolato da PMI. Grazie a un modello di business unico a livello internazionale, a bordo degli autobus verdi di FlixBus hanno già viaggiato milioni di persone in tutta Europa, e sono stati creati migliaia di posti di lavoro nel settore.

www.flixbus.it/azienda

 

A proposito di UGO

UGO è il servizio di accompagnamento e affiancamento alla persona a 360° dedicato a utenti in età avanzata, con disabilità e fragilità, permanenti o temporanee. Nasce con l’obiettivo di conferire autonomia, garantire supporto nell’affrontare attività legate alla salute e in genere, fornire alle famiglie un aiuto concreto a livello organizzativo e psicologico. UGO è un operatore selezionato accuratamente e preparato per assumere il ruolo del “Personal Caregiver”: terapie, visite, commissioni, momenti di svago e ogni attività della vita quotidiana si svolgono con la presenza e sotto l’attenzione costante di un caregiver che si occupa fra le altre cose di mantenere il contatto con le persone di riferimento e la famiglia dell’utente. Nato a Milano e oggi presente in 15 città italiane, UGO collabora con primarie strutture sanitarie, aziende, enti istituzionali e partner sul territorio, con l’obiettivo di innovare il panorama dei servizi alla persona con una soluzione su misura, on-demand, digitale e sempre a portata di mano. Si può prenotare UGO sul sito www.hellougo.com. Per informazioni: 392 9967718.

Amichevole Torino – Al Fateh 0-0

Terza amichevole precampionato per il Torino, in quest’’occasione l’avversario è l’Al Fateh, squadra che milita nella massima serie dell’Arabia Saudita,la  compagine araba è arrivata settima nello scorso campionato.

È un Toro imballato ed impreciso quello che pareggia a reti bianche contro la squadra araba,apparsa combattente e ben disposta in campo.È stato un test attendibile per i granata di Juric privi dei titolari Singo(Olimpiadi)e Sanabria che ha lavorato a parte per un affaticamento muscolare.Attacco impreciso,centrocampo voglioso ma confusionario,difesa attenta e ben disposta.Questo è quanto emerso dalla gara di oggi.A questa squadra manca la qualità a centrocampo,problema cronico degli ultimi 4 anni.Per poter ambire ad un centroclassifica tranquillo si dovrà puntare su 2 trequartisti abili a saltare l’uomo e creare superiorità numerica,Pjaca e Messias,poi un centrocampista sradicatore di palloni con i piedi educati,Amrabat.Altrimenti l’unica ambizione sarà quella di salvarsi, con enorme fatica,soltanto all’ultima giornata.

Vincenzo Grassano