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Riscossione: dopo diverse proroghe e sospensioni, lo Stato torna a battere cassa

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Consumatori

RISCOSSIONE COATTIVA, TORNANO LE CARTELLE ESATTORIALI

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Riprende a pieno ritmo l’attività dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione: dopo diverse proroghe e sospensioni dei pagamenti, conseguenti all’emergenza Covid, lo Stato torna a battere cassa. Rate, imposte e versamenti sospesi torneranno ad essere inserite in calendario, con tempi e modalità di recupero che permetteranno al contribuente di regolarizzare la propria posizione col Fisco senza andare incontro a sanzioni.

La ripresa delle attività dell’Agente di riscossione si apre ufficialmente mercoledì 1 settembre, con l’invio delle prime notifiche. È la modalità con la quale la cartella di pagamento o altri atti della riscossione sono recapitati al contribuente, dopo l‘iscrizione a ruolo. La notifica può essere eseguita, in base alla tipologia di atto, anche mediante invio di raccomandata con avviso di ricevimento e con Posta elettronica certificata (PEC).

Il 6 settembre, invece, è il termine fissato per il pagamento dell’ultima rata della rottamazione ter relativa al mese di maggio 2020. Infatti, nell’ambito delle misure introdotte dalla Legge n. 106/2021 di conversione del “Decreto Sostegni-bis”, il legislatore modificando le date di scadenza originariamente previste nella “Comunicazione delle somme dovute” della “rottamazione-ter” ha fissato nuovi termini entro i quali effettuare il pagamento delle rate 2020, mantenendo comunque i benefici della definizione agevolata. Per il versamento delle rate 2021 c’è tempo fino al 30 novembre.

Quelle della prima settimana di settembre non sono però le uniche date che i contribuenti in debito col Fisco sono chiamati ad appuntarsi sul calendario. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha confermato la fine del termine di sospensione relativo ai versamenti rimandati a causa dell’emergenza Covid.

Nello specifico, tutte le rate sospese dall’inizio della pandemia ad oggi dovranno essere corrisposte entro la fine di settembre, seguendo il seguente ordine: dovranno subito essere effettuati i pagamenti e/o ripresi i piani di rateizzazione relativi al periodo antecedente l’8 marzo 2020 (o 21 febbraio per i comuni in zona rossa), chi ha quindi dei debiti non ancora regolarizzati e riferibili a questo periodo dovrà provvedere a regolarizzare la propria posizione senza ulteriore indugio; rate e pagamenti sospesi e relativi al periodo che va dall’8 marzo al 31 agosto 2021, invece, dovranno essere versate entro il 30 settembre 2021.

Va ricordato, a tal proposito, che per i pagamenti entro questi nuovi termini di scadenza sono ammessi i cinque giorni di tolleranza di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del DL n. 119 del 2018. Per questo motivo, per la scadenza del 31 agosto 2021, il pagamento potrà essere effettuato entro il 6 settembre 2021. Per coloro che invece sono in regola con i versamenti delle rate del 2019 e del 2020, il termine “ultimo” per pagare quelle in scadenza nel 2021 è differito al 30 novembre (per il termine del 30 novembre 2021 sono previsti i cinque giorni di tolleranza: pertanto il pagamento dovrà, quindi, avvenire entro il 6 dicembre 2021).

Per qualsivoglia esigenza, i consumatori possono rivolgersi agli sportelli del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori in Via Roma 366 a Torino, telefonando in normale orario d’ufficio allo 011 5611800 o scrivendo una e-mail a uncpiemonte@gmail.com.

I moduli del calcio. La storia

Seconda puntata del nostro breve ma approfondito viaggio dei vario moduli utilizzati nel calcio.

Abbiamo scritto della difesa a 3 ora approfondiamo il sistema di gioco con  la difesa a 4.
In questo ambito, un modulo in Italia molto apprezzato è il 4-2-3-1: si tratta di uno schema di calcio molto elastico e spettacolare perché consiste nello schierare dopo i 4 difensori, ben 5 centrocampisti, che possono essere trequartisti o centrocampisti centrali adattati, disposti però su due diverse linee, e un attaccante davanti. I 4 difensori sono schierati in linea con 2 centrali e 2 terzini di spinta di cui uno più offensivo e l’altro più bloccato a difendere, i  centrocampisti più arretrati possono assumere il ruolo di mediani, mentre i tre più avanzati possono assumere un ruolo più offensivo; di fondamentale importanza è l’attaccante che deve non solo saper finalizzare, ma anche riuscire a portare in avanti il gioco dei compagni dietro di lui, così da non rimanere isolato. Per questo schema di gioco nel calcio ogni interprete deve essere pronto ad adattarsi a cambiare tattica nel corso della partita. Ad esempio i 2 centrocampisti centrali possono prendere il posto dei 2 difensori centrali alti ed arcigni quando avanzano per sfruttare al meglio il gioco aereo durante i calci d’angolo.
In Italia molte squadre hanno ottenuto grandi successi utilizzando questo modulo: citiamo la Roma di Spalletti che tra il 2005 e il 2009 ha vinto due Coppe Italia e una Supercoppa italiana, o l’Inter del triplete guidata da Mourinho nella stagione d’oro 2009/2010.

(2/continua)

Vincenzo Grassano

Capire la città, Ucid riprende gli incontri

Nella sede dell’Ucid torinese riprendono gli incontri in presenza, lunedì 4 ottobre prossimo, con la conferenza dal titolo “Capire la città, seguendone le vicende storiche e artistiche”

Ritornano gli incontri in presenza all’Ucid nella sua sede torinese di corso Palestro 14, lunedì 4 ottobre prossimo, con la conferenza dal titolo “Capire la città, seguendone le vicende storiche e artistiche”. Il socio e past President Gian Carlo Picco accompagnerà i presenti, attraverso le immagini, nella conoscenza delle curiosità artistiche e storiche della città di Torino.
La sezione torinese dell’Ucid si propone, infatti, di avviare un percorso di approfondimento sulla città, nella convinzione che, per guardare con fiducia al futuro, sia necessario conoscere e capire il passato del territorio, nei suoi vari ambiti, artistico, culturale e industriale. Il primo passaggio sarà costituito dall’aspetto storico artistico, al quale seguirà quello relativo allo sguardo sulla rigenerazione urbana, sull’impatto sociale e le trasformazioni del settore industriale.
L’UCID, Unione Dirigenti Cattolici, è socio aderente della Fondazione Casa di Carità e Mestieri e partner dell’Opera Torinese del Murialdo. I principi ispiratori dell’Ucid pongono al centro, nel mondo imprenditoriale, la persona umana e, seppur non negando la necessità di introduzione di nuovi modelli imprenditoriali e di tecnologie avanzate, promuovono la creazione di un lavoro dignitoso per tutti, sostenendo e consolidando i diritti sociali e proteggendo l’ambiente.

Mara Martellotta

“Le nevi di Gobetti”, Quaglieni dialoga con Quaranta

Il prof. Pier Franco Quaglieni

Mercoledì 29 settembre alle ore 18 nella sede del Centro “Pannunzio” in via Maria Vittoria 35H, Bruno Quaranta, giornalista e scrittore, in dialogo con Pier Franco Quaglieni, presenterà il suo ultimo libro “Le nevi di Gobetti”, Passigli editore.
In modo storicamente ineccepibile e poeticamente suggestivo, Quaranta ripercorre gli ultimi giorni di vita del prodigioso intellettuale, scomparso esule a Parigi nel 1926 neanche venticinquenne. Il libro è anche una raffinata biografia intellettuale di Gobetti attraverso i suoi Maestri ed amici, da Einaudi a Levi, da Casorati a Ruffini, da Sapegno a Salvatorelli, da Gramsci a Salvemini.

Umanizzazione, Luoghi, Cura: Verso Un Nuovo Paradigma. Il convegno

UMANIZZAZIONE, LUOGHI, CURA: VERSO UN NUOVO PARADIGMA”

Un incontro pubblico sull’importanza

di un modello di cura che metta al centro la persona.

 

Mercoledì 29 settembre 2021 alle  ore 18:30 a Torino presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino, Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino (ingresso su Viale Pier Andrea Mattioli, 39) si svolgerà il convegno gratuito e aperto al pubblico dal titolo “Umanizzazione, Luoghi, Cura: Verso Un Nuovo Paradigma”, organizzato da ADISCO – Sezione Piemonte e dal Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e Design, per dibattere e riflettere sul dedicato al tema più che mai attuale della creazione di spazi di cura e accoglienza in grado di agire in termini migliorativi sullo stato di salute delle persone.

Partendo da casi concreti, come il rinnovamento degli Ambulatori di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino, progetto supportato da ADISCO – Sezione Piemonte, con Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, raccontati nel libro, “Umanizzazione, Luoghi, Cura: Verso Un Nuovo Paradigma”, si procederà ad un excursus sul concetto di architettura “umanizzata” in grado di garantire il benessere fisico, mentale e sociale del piccolo paziente, della sua famiglia e del personale ospedaliero: spazi in grado di rispondere concretamente alle necessità e ai bisogni non solo di coloro che ricevono e offrono le cure, ma anche dei genitori, dei fratelli e dei familiari in generale, con un’attenzione particolare alla qualità della vita all’interno dell’Ospedale.

 

Il convegno è gratuito.  Per partecipare occorre accreditarsi inviando una email a rsvp@glebb-metzger.it

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Interverranno:

  • Francesca Lavazza – Presidente Adisco Sezione Piemonte
  • Paolo Mellano – Direttore del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino
  • Cristian Campagnaro – Professore Associato di Design, Coordinatore del Collegio Design del Politecnico di Torino
  • Franca Fagioli – Direttore Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino “Regina Margherita”, A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino

Direttore S.C. Oncoematologia Pediatrica, Presidio Infantile Regina Margherita

Professore Ordinario di Pediatria, Università degli Studi di Torino

  • Rossano Albatici – Professore di Architettura Tecnica, Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica, Università degli Studi di Trento
  • Sabra Miroglio – Studio Miroglio+Lupica Architetti

 

Modera:

Luca Glebb Miroglio – Consigliere Nazionale Assifero (Associazione Italiana Fondazioni ed Enti Filantropici)

 

In allegato il comunicato stampa e l’invito grafico.

Rimango a disposisizione per qualsiasi necessità e per un eventuale accredito.

Esterno notte, quando le immagini accendono la città

Torna il grande evento di proiezioni diffuse per le vie e i quartieri di Torino

Giovedì 30 settembre 2021, dalle 21.00 alle 24.00, Torino 

Torna, alla sua seconda edizione, ESTERNO NOTTE, il grande evento di proiezioni diffuse per le vie e i quartieri di Torino, che, nella serata di giovedì 30 settembre dalle 21.00 alle 24.00accenderà di immagini i palazzi, i muri, le finestre, i cortili e i balconi della città. Una città che, per una sera, si trasformerà attraverso le storie, le fotografie, i video che i cittadini e le realtà partecipanti condivideranno durante una vera e propria festa per immagini, di tutti e per tutti.

Il filo conduttore scelto per il secondo appuntamento di Esterno Notte è ‘trasformazioni’, intendendo questo concetto in senso aperto e stratificato. Le trasformazioni come risposta alle sfide del presente, come evoluzione del pensiero e delle dinamiche sociali, come istinto di resilienza e ricostruzione, ma anche come irreversibile processo di alterazione dell’equilibrio che regola i paesaggi naturali e sociali, di fronte al quale l’unica prospettiva possibile è quella di un cambiamento radicale degli stili di vita.

Anche in quest’ottica, Esterno Notte mira a sperimentare nuovi sistemi di condivisione culturale che non siano più solamente digitali ma che permettano una fruizione su larga scala in piena sicurezza.

La seconda edizione di Esterno Notte – commenta il direttore di CAMERA Walter Guadagnini ­– rappresenta il momento in cui la città tutta, le sue realtà istituzionali, le associazioni, i singoli cittadini, si ritrovano in un momento di festa collettiva attraverso la condivisione delle immagini: quello che facciamo tutti i giorni, tutti i minuti con i nostri telefonini in privato, lo facciamo ora in pubblico, inviamo ai nostri concittadini le immagini che amiamo, che ci divertono, che ci rappresentano. Ci auguriamo che diventi una grande manifestazione, alla quale ognuno porta il suo contributo, a seconda delle proprie inclinazioni e dei propri mezzi, come sempre accade nella vita di una città sana.

L’anno scorso CAMERA, nella prima edizione di Esterno Notte organizzata per festeggiare il quinto compleanno della Fondazione, ha voluto ricordare la strada percorsa proiettando uno slideshow di immagini delle quaranta mostre realizzate fino ad allora sulla facciata della chiesa di San Michele Arcangelo in via Giolitti e ha proposto un’installazione multimediale nel suo cortile interno con immagini d’archivio e sonorità diffuse. – continua la curatrice del progetto Monica PoggiOggi invece ci concentriamo sul futuro, sia generazionale che, in un certo senso tecnologico, attraverso la proiezione dei lavori dei trenta giovani che hanno partecipato al corso-concorso di fotografia Reality Shot raccontando, attraverso le fotocamere dei propri cellulari, i quartieri periferici torinesi di Falchera e Mirafiori.

Il progetto Reality Shot, promosso dall’Atc del Piemonte Centrale insieme con la sua società in house Casa Atc Servizi e l’associazione Kallipolis, e diretto dal critico d’arte Luca Beatrice, sarà infatti protagonista delle proiezioni che CAMERA propone nel suo cortile interno (ingresso da Via Giolitti, 35). Oltre ad affrontare il tema della rappresentazione delle periferie, questione imprescindibile nella lettura della società contemporanea ma anche negli sviluppi della fotografia italiana, il progetto sposa appieno il tema delle ‘trasformazioni’. Le immagini realizzate dagli autori a seguito di diverse uscite insieme ai due tutor Simone Mussat Sartor e Maura Banfo, esprimono una varietà di stili e di approcci che ben caratterizza la mutevolezza della fotografia di oggi. Da scatti in bianco e nero in grado di enfatizzare le dinamiche sociali che intercorrono fra gli abitanti di questi quartieri, con un chiaro richiamo alla tradizione della street photography, a scenari stranianti ricostruiti o alterati attraverso strumenti digitali, i lavori proiettati sono in grado di restituire un panorama iconografico sfaccettato e vario.

A Esterno Notte partecipano 80 realtà, con, al momento, 15 privati cittadini (*elenco aggiornato al 23 settembre)

A Pick Gallery – Accademia Albertina di Belle Arti – Acli di Torino Aps – Almanac Inn – Antiloco aps con Il Piccolo Cinema – Associazione Culturale Migma & Liquidstone srl – Associazione Museo Nazionale del Cinema –  Archivio di Stato di Torino – Archivio Superottimisti con Torino Stratosferica – Associazione Gomboc – Atb Associazione Culturale – Bagni Pubblici di Via Agliè con Torino Jazz Festival – Base Scafidi Milia Architetti –  CAMERA con Reality Shot – Casa del Quartiere San Salvario – Comune di Venaria Reale con Reality Shot – Comando provinciale Torino, Vigili del fuoco – Crag Chiono Reisovà art gallery – Cripta747 – Fiaf – Fionda –  Fondazione Circolo dei Lettori – Fondazione Compagnia di San Paolo – Fondazione Mirafiori con Reality Shot – Fondazione Torino Musei – Galleria Febo e Dafne – Galleria Giorgio Galotti – Galleria In Arco – Galleria Peola Simondi – Ideificio Torinese – Ied Istituto Europeo di Design – Il Punto – Istituto Bodoni Paravia – Jest – Luca Pannoli visual artist – Mara dei Boschi – Mazzoleni Art – Mole Antonelliana – Mucho Mas! – Museo A come Ambiente – Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia – Museo della Sindone – Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà – NH Collection Piazza Carlina – Nordic Things – Oggetti Specifici – Orti generali – Paratissima – PAV Parco Arte Vivente – Plastikwombat – Polo del ‘900 – Quartz Studio – Qui in Vanchiglia – Recontemporary – Reflex Tribe aps – Showroom Vanni – Stasis Aps – StreetView Art Gallery con ARCI Antonio Banfo – The Portrait gallery – Unduo – Urban Lab – Van Design Studio – Vernice Fresca in Barriera – Yit Architetti.

Sul sito e sui social di CAMERA sarà disponibile una mappa virtuale dell’evento, che permetterà a chiunque sia interessato di trovare e scoprire tutti i luoghi di proiezione, in una sorta di caccia al tesoro fra le strade della città.

Tutte le proiezioni saranno fruibili gratuitamente, passeggiando per strada o affacciandosi dal proprio balcone.

In occasione del sesto compleanno di CAMERA, venerdì 1 ottobre si potrà visitare la mostra “Walter Niedermayr. Transformations” a titolo gratuito.

Esterno Notte 2 ha ricevuto il Patrocinio della Città di Torino.
Documentazione fotografica in partnership

Birra piemontese, la Regione vuole valorizzarla

Valorizzare la filiera della birra piemontese d’eccellenza: è lo scopo del progetto di legge presentato da Forza Italia in Regione, il cui esame è proseguito in Terza commissione. In attesa di approfondire le osservazioni giunte dai soggetti interessati, è stato sottolineato come di fronte ad un mondo sempre più globale, sia cambiata la sensibilità dei consumatori che vogliono sempre maggiori garanzia per l’identificabilità immediata dei prodotti legati al proprio territorio. Il provvedimento nasce per dare risposta alla difesa di tutto il mondo produttivo che ruota intorno alla birra: dagli operatori che coltivano materie prime come il luppolo, malto e orzo in Piemonte, ai microbirrifici che popolano e animano la vita dei nostri Comuni. La proposta di legge in particolare prevede un sostegno per la produzione brassicola regionale, la promozione delle coltivazioni “made in Piemonte” delle materie prime legate al comparto, l’istituzione di un registro dei microbirrifici aventi stabilimento nel nostro territorio regionale, la possibilità di attivare uno spaccio nelle imprese agricole, nonché un sostegno per l’innovazione dei processi produttivi degli stabilimenti.

Parte la bonifica del Parco della Città della Salute

Alla presenza del Sottosegretario alla Salute, Costa, del Presidente della Regione Piemonte Cirio e dell’Assessore regionale alla Sanità, Icardi, questa mattina è stato inaugurato il cantiere di
bonifica dell’ex area industriale Fiat-Avio, in via Nizza a Torino, dove sorgerà ilnuovo Parco della Salute e della Scienza.

Un evento atteso da molti anni, come hanno osservato il Presidente e l’Assessore, che costituisce, di fatto, l’avvio del più consistente cantiere di edilizia sanitaria del Piemonte,
con un investimento complessivo di oltre 450 milioni di euro, che comprenderà le nuove sedi ospedaliere delle Molinette, del Cto e dell’Ospedale Sant’Anna. Il nuovo
Parco della Salute e della Scienza di Torino, è stato sottolineato, rappresenta un punto diriferimento d’eccellenza assoluta a livello regionale e nazionale.

Presidente e Assessore hanno ricordato come negli ultimi due anni si siano compiuti passi da gigante per superare le paludi burocratiche e procedurali dell’appalto, offrendo
finalmente una prospettiva di assoluta concretezza alla realizzazione dell’opera, che all’insediamento della nuova Amministrazione regionale risultava ancora al palo. Un
risultato per il quale il Presidente e l’Assessore hanno ringraziato il direttore generale della Città della Salute, Giovanni La Valle, insieme a tutti coloro che in questi anni si sono
prodigati con costanza e determinazione nella messa in pratica degli intendimentiregionali.

Il Sottosegretario alla Salute ha sottolineato come la pandemia abbia insegnato che le grandi sfide si vincono solo con il gioco squadra e la giornata di oggi è frutto proprio di

questo. Un giorno importante per il Piemonte, ma anche uno stimolo per tutto il Paese.

IL CRONOPROGRAMMA
Oggi partono i lavori di bonifica del primo lotto, nel sito dell’ex Area Fiat-Avio dove sorgerà l’ospedale. Da contratto la bonifica di questo lotto finirà nel luglio 2022 e poi
proseguirà quella del secondo lotto che ospiterà la parte universitaria. Per contratto la durata complessiva dei lavori di bonifica sarà di 546 giorni.
La consegna dei progetti definitivi, invece, è prevista per l’aprile del 2022 e in agosto l’aggiudicazione dei lavori, che inizieranno entro la fine dell’anno.
Il cantiere verrà ultimato nel 2027.

Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino ha dichiarato che si tratta di una giornata storica. Un traguardo significativo, frutto di un intenso e
proficuo lavoro, che, nonostante il Covid, ha impegnato intensamente nell’ultimo anno la Città della Salute, in sinergia con la Presidenza della Regione e con l’Assessorato alla
Sanità, che non hanno mai fatto mancare il loro fattivo supporto.
Nel dettaglio, i lavori di bonifica interesseranno la matrice del suolo del comprensorio 1 (lotti 1 e 2) dell’ex sito industriale Fiat-Avio, una superficie di circa 105.000 metri quadri,
con una volumetria di terreno da bonificare di circa 300.000 metricubi (circa 500.000 tonnellate). L’intervento prevede uno scavo a fine edilizio su due distinti lotti. Si inizia con il
lotto1 (superficie di circa 65.200 mq), ubicato tra l’area del palazzo della Regione e le aree del Lingotto Fiere. Il terreno, trattato e smaltito per un totale di circa 300 mila metricubi,
necessario per dare spazio agli immobili del futuro Parco della Salute, verrà destinato ad impianti di conferimento specifici ed autorizzati.
La tecnica di scavo e di bonifica che verrà adottata prevede l’utilizzo di mezzi di scavo ordinari ed il trattamento in situ delle terre, mediante una vagliatura meccanica e
successive analisi chimiche che ne definiranno le caratteristiche qualitative per il successivo smaltimento. Per tutelare al massimo la salute dei lavoratori, ma anche
dell’abitato circostante, durante lo svolgimento dei lavori verranno adottati tutti i provvedimenti idonei e necessari e verrà costantemente monitorata la qualità dell’aria, in
contraddittorio con Arpa e ASL. Al termine degli interventi di bonifica verrà redatto dall’appaltatore il Piano di caratterizzazione che definirà l’avvenuta bonifica ai sensi del
Testo Unico ambientale.
La stazione appaltante AOU Città della Salute di Torino ha affidato i lavori all’Associazione temporanea di imprese Unieco Holding Ambiente S.r.l. capogruppo (mandataria) di Reggio Emilia, aggiudicataria dell’appalto. Lo Studio professionale incaricato dell’Ufficio di Direzione lavori è la Società ST&A S.r.l – Binasco (Milano).

Incidente sul lavoro: cade dall’impalcatura e muore

A Nichelino il titolare di un’officina meccanica, di  72 anni è caduto da una scala ad alcuni  metri d’altezza. Cadendo dall’impalcatura avrebbe sbattuto violentemente la testa. I dipendenti di una ditta vicina all’officina hanno dato l’allarme ma quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto l’uomo era  morto. Poco dopo sono arrivati i carabinieri che indagano sull’incidente.

Se Nanni Moretti perde la sincerità dei suoi affetti

Esce nelle sale “Tre piani”

 

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

 

Spostando l’ambientazione – con la collaborazione di Federica Pontremoli e Velia Santella – dall’originale Tel Aviv del romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo (edito in Italia da Neri Pozza) ad un lungotevere romano, Nanni Moretti affronta in “Tre piani” (presentato all’ultimo festival di Cannes, undici minuti d’applausi ampiamente reclamizzati ma non preso in considerazione dalla giuria guidata dal “gaffeur” Spike Lee) per la prima volta un soggetto non suo. Una storia corale, non centralizzata, una microsocietà che con difficoltà tenta di affrontare la quotidianità piena di ombre, gli affetti di poco conto, le asprezze che nascono con chi ti sta accanto, le scelte che possono aiutare o scalfire enormemente il corso di una vita, il senso della colpa e la sua maturazione come il superamento atteso da sempre, le perdite e la scoperta delle parole che non si sono mai dette, l’educazione dei figli e l’impossibilità ad una altruistica comprensione, la giustizia che giudica o che assolve. “Tre piani” è tutto questo attraverso gli occhi di Moretti e molto altro ancora.

Nell’appartamento del primo piano abitano Sara e Lucio con la loro bambina di sette anni, Francesca, che spesso affidano alla comoda assistenza di una coppia di anziani signori; quando il vecchio, che non ci sta più tanto con la testa, e la piccola una sera scompaiono per venire ritrovati dopo poche ore in un buio giardinetto Sara sa affrontare l’incidente con rasserenante comprensione mentre per il marito esso diventa rabbiosa ossessione, nella certezza sempre più esasperata che l’uomo abbia abusato della figlia. Sopra, una giovane madre, Monica, che ha appena partorito, compagna di un uomo sempre assente per lavoro, facile a scivolare nella solitudine, che la spinge a intravedere fantasmi o accomodanti realtà, e nella follia di cui già sua madre è vittima. All’ultimo piano una coppia di giudici, Vittorio e Dora, alle prese con un figlio che tra aspre discussioni e incomprensioni e violenze si stacca sempre più da loro e che una notte, rincasando ubriaco, uccide con l’auto una donna. Dora è spinta a cercare di comprenderlo, a sviscerare un disagio che si fa sempre più feroce, mentre il padre lo allontana definitivamente, nell’intransigenza di un castigo che il ragazzo dovrà affrontare da solo.

Cosa c’è che non va in questo affresco umano che si srotola nel tempo di una decina d’anni, in questo ultimo film del regista di “La stanza del figlio” e di “Mia madre”, tanto per citare due titoli che al contrario ci sono rimasti nel cuore? C’è la difficoltà delle tre vicende a riunirsi in un unico sguardo, a farsi concreto spessore, e certo non basta il ballo sul finale nell’intento d’abbandonare le proprie piccole persone per aprirsi al mondo, alla comunità riunita e alla felicità leggera e generale. C’è quella separazione che divide il mondo tra un universo maschile riprovevole e un altro femminile assai più assennato e consapevole. C’è in fondo la facilità con cui si è riassunto il bellissimo romanzo di Nevo, prosciugandolo, c’è l’ingombrante apporto del regista, abituato a “dire” le battute, che s’è materializzato e fatto personaggio vivo e vegeto, c’è una sincerità di sentimenti interiori che troppo spesso viene a mancare, ci sono interpretazioni che paiono attestare la partecipazione ad un compitino fatto per bene, diligente nello svolgimento, ma nulla più. Per tutti, la Buy diventa sempre più Buy e la Rohrwacher sempre più Rohrwacher, per dimenticare subito e tutto lo Scamarcio in lacrime. Moretti guarda all’interno del piccolo palazzo la nostra intera società, la espone e non la giudica con i mezzi di un tempo, lo fa con distacco, mescola destini con uno sguardo che a tratti saresti quasi tentato di definire assente, mentre a noi sarebbe piaciuta la vibrante partecipazione di qualche titolo fa.