ilTorinese

A Eataly Torino Lingotto arriva Massimo Bottura con il suo Tortellante

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La presentazione con lo chef giovedì 28 ottobre e fino a domenica 31 i tortellini in menu nei Ristoranti di Eataly

 

Giovedì 28 ottobre alle ore 18.30 in sala dei Duecento, al primo piano di Eataly Lingotto, un appuntamento da non perdere: chef Massimo Bottura racconta il Tortellante, un progetto unico nato nel 2018 e promosso insieme a sua moglie Lara Gilmore.

Il Tortellante è un’Associazione di Promozione Sociale che coinvolge nella produzione della pasta fresca – i mitici tortellini, un’eccellenza della gastronomia modenese – giovani e adulti nello spettro autistico, favorendo la loro integrazione e inclusione nella comunità e nel mondo del lavoro. Una semplice idea diventa così potente da essere capace di cambiare le cose in modo positivo e virtuoso. Ad oggi sono 25 i ragazzi coinvolti nel progetto, che assieme a 40 volontari e 15 operatori sanitari, ogni settimana fanno a mano più di 100 kg di tortellini secondo la ricetta della tradizione, imparando in questo modo i valori dell’integrazione e del lavoro di gruppo.

 

Per la prima volta a Torino, Tortellante sarà ospite nei ristoranti di Eataly Lingotto dalla sera di giovedì 28 e fino a domenica 31 ottobre, con i suoi imperdibili tortellini, proposti nella golosa versione con crema al Parmigiano Reggiano.

Eataly donerà parte del ricavato a favore delle attività del Tortellante.

 

L’evento è all’interno del programma di Buonissima Torino, la grande rassegna di alta gastronomia, arte e altre bellezze, di cui Eataly è main partner.

 

“Fiati all’opera”, la stagione della De Sono

Interamente riservato agli strumenti a fiato il concerto inaugurale della trentatreeesima stagione della De Sono

 

Il concerto inaugurale della stagione De Sono è  interamente riservato agli strumenti a fiato e reca il titolo “Fiati all’opera”, in programma giovedì 28 ottobre prossimo alle 20.30 al teatrotorinese Vittoria, in via Gramsci 4.

Protagonisti un gruppo di strumentisti dell’Associazione, chiamati a interpretare trascrizioni per fiati di celebri pagine operistiche e pezzi originali di Mozart, Francaix,  Bizet, Poulenc e Gershwin.

Il concerto nasce da una proposta di una ex borsista della De Sono, ora primo fagotto all’Orchestra de Chambre de  Paris, Fany Maselli, che ha desiderato dare rilievo ai fiati e creare un’occasione per far emergere le qualità espressive, l’abilità tecnica e il virtuosismo di chi suona questi strumenti.

Con questa musicista, di estrazione torinese, ma attualmente residente a Parigi, dove è docente al Conservatorio dal 2008, sarà presente un ensemble costituito da borsisti e ex borsisti della De Sono, a partire da Niccolò  usanna, che ha perfezionato lo studio del flauto con Giampaolo Pretto presso l’Associazione “Dentro il suono”, insieme all’oboista Matteo Forla, al corno Stefano Fracchia, al clarinetto Gabriele Mercandelli e alla pianista Michela Sara De Nuccio, vincitrice di vari premi in diversi concorsi e che, con il sostegno dell’Associazione, ha frequentato il Master di secondo livello presso il Koninklijk ConservatoriumBrussel e che ora segue il Master in repertorio liederistico alla Kunstuniversitat di Graz.

Di Wolfang Amadeus Mozart verrà  eseguita l’Ouverture da “Die  Zauberflote”, Il Flauto Magico, nella trascrizione  di Linckelmann, di Jean Francaix il brano intitolato “Quatuor a vent”, di Georges Bizet la Suite dall’opera Carmen, di Francis Poulenc “Sextuor”, il Sestetto per fiati e pianoforte, e di George Gershwin “An American in Paris”, nella trascrizione per fiati di F. Sibold  celeberrimo brano che, attraverso un incontro estremamente originale di stile rapsodico e sonorità  jazzistica, raffigura, meglio di qualsiasi fotografia, il fascino contraddittorio della cultura newyorkese degli anni Trenta.

Mara Martellotta 

 

La prenotazione è  obbligatoria al link di Evenbrite

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-fiati-allopera-191105801597

 

Ingresso libero su prenotazione obbligatoria.

 

“Aggrediti e feriti due poliziotti delle volanti di Torino”

Frattura del setto nasale e denti spaccati, questo è il drammatico epilogo di un controllo di polizia, in zona Mirafiori nord, effettuato da due poliziotti delle volanti di Torino, nei confronti di un extracomunitario senegalese pluripregiudicato e addestrato a picchiare.

E’ il commento di Eugenio Bravo, segretario del siulp

Ci chiediamo, continua Eugenio Bravo, quando sarà disponibile questo benedetto taser, necessario per frenare la violenza di questi malviventi, e soprattutto ci chiediamo che tipo di sanzione penale intenderanno adottare nei confronti di un aggressore che, infischiandosene dell’autorevolezza delle forze dell’ordine ha pensato bene di reagire con calci e pugni, ferendo gravemente i poliziotti.

Dire che non è possibile lavorare in questo modo, è un eufemismo.

È tempo che il Parlamento metta in atto misure severe nei confronti di chi aggredisce un appartenente alle forze dell’ordine che rappresenta lo Stato e la sua forza.

Diversamente non sarà possibile pensare di continuare a subire queste violenze inaudite.

Gli apprezzamenti e le parole di conforto della classe politica sono sicuramente importanti, ma sono perfettamente inutili se non seguono misure concrete che tutelino veramente e seriamente le forze dell’ordine.

Rappresentare lo Stato quando lo Stato sembra volere abbandonare le forze dell’ordine, non è sicuramente incoraggiante e tantomeno utile per garantire la sicurezza del Paese.

Intel, Grimaldi (LUV-SE): Giorgetti dove sei?

Ministero e Regione non hanno progetti di rilancio del sistema produttivo piemontese. Sappiamo che il Sindaco Lo Russo si prenderà cura di questi temi

“Intel volge infine il suo sguardo altrove: verso il Veneto e la Puglia. Come mesi fa la gigafactory Stellantis, anche la multinazionale statunitense dei microchip non sceglie il Piemonte come sua sede. Tutto ciò mentre Stellantis sigla un accordo sul nuovo hub elettrico di Mirafiori che sancisce la chiusura dello stabilimento Maserati di Grugliasco. La crisi produttiva del Piemonte prosegue inesorabile” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi ed esponente di Sinistra Ecologista, Marco Grimaldi.

“È evidente che il Ministro Giorgetti, che ha sprecato parole su un presunto ‘futuro di investimenti’ provenienti dall’Europa per la nostra regione, non ha in mente alcun progetto di rilancio di questo territorio” – prosegue Grimaldi. – “Viene da chiedersi se certe dichiarazioni fossero unicamente funzionali alla campagna di Damilano, o se tutta la cura mostrata verso Torino e verso l’accordo con Intel sia svanita nel momento stesso in cui alla guida della città è stato scelto qualcun altro. Ma è evidente anche l’assenza della Giunta regionale sulla vicenda. Sono certo che il Sindaco Lo Russo saprà mostrare un atteggiamento e un’attenzione diversa a queste tematiche, immaginare e perseguire una ripresa del settore produttivo per il Capoluogo e non solo”.

 

Comprare casa a Torino: quanto costa un trilocale? Le dieci zone più costose della città  

Casa.it ha analizzato i costi medi per acquistare un trilocale nelle diverse zone di Torino e ha stilato la classifica delle dieci zone più costose: Centro, domina la classifica con un costo medio di 279.000 euro, seguono Precollina con 234.000 euro e San Salvario, Parco Valentino con 208.000 euro.

 Il trilocale è la tipologia di casa più cercata dalle persone per l’acquisto a Torino, ma quali sono le zone più costose di Torino per comprare un trilocale? Casa.it ha analizzato i prezzi di vendita medi degli appartamenti con tre locali negli annunci pubblicati su Casa.it nei primi 8 mesi del 2021, stilando la classifica delle dieci zone più costose di Torino.

La zona più costosa per comprare un trilocale è la zona Centro, con un costo medio per un trilocale di 279.000 euro e un prezzo medio al metro quadro di 2.977 euro. In seconda posizione c’è la zona Precollina, dove un trilocale costa in media 234.000 euro con 2.659 euro al metro quadro. Al terzo posto si posiziona la zona San Salvario, Parco Valentino con un costo medio di 208.000 euro e un prezzo medio al metro quadro di 2.125 euro.

Al quarto posto in classifica Cit Turin con un costo medio per un trilocale di 192.000 euro e un prezzo medio al metro quadro di 2.319 euro. Al quinto posto con un costo medio per un trilocale di 187.000 euro si posiziona la zona Madonna del Pilone, Sassi, con un prezzo al metro quadro di 2.217 euro. Si posiziona al sesto posto la zona Crocetta con un costo medio di 186.000 euro e un prezzo medio al metro quadro di 2.347 euro. In settima posizione troviamo la zona Vanchiglia, Vanchiglietta con un costo medio di 177.000 euro per un trilocale e un prezzo medio al metro quadro di 2.129 euro. All’ottavo posto Pozzo Strada dove un trilocale costa in media 148.000 euro e ha un prezzo medio al metro quadro di 1.807 euro.  Al nono posto, con qualche euro in meno, si posiziona Santa Rita con un costo medio per i trilocali di circa 148.000 euro e un prezzo medio al metro quadro di 1.784 euro.

Al decimo posto Mirafiori sud con 148.000 euro di costo medio per il trilocale e una spesa di 1.457 euro al metro quadro.

Appuntamento con la storia e la cultura nei musei della Fondazione

AGENDA FONDAZIONE TORINO MUSEI

29 ottobre – 4 novembre 2021

 

SABATO 30 OTTOBRE

 

Sabato 30 ottobre

FERNANDO SINAGA. IL LIBRO DELLE SORTI E DEI MUTAMENTI

30 ottobre 2021 – 6 marzo 2022

MAO – apre la mostra

 

ANTEPRIMA PER LA STAMPA

VENERDI 29 ottobre ore 11

RSVP MAO Chiara Vittone chiara.vittone@fondazionetorinomusei.it

 

L’autunno al MAO si apre all’insegna dell’arte contemporanea: il Museo ospiterà la mostra “Il Libro delle Sorti e dei Mutamenti”, di Fernando Sinaga, artista spagnolo classe 1951 rappresentato dalla galleria Aural di Alicante e Madrid, anche quest’anno fra gli espositori di Artissima.

La mostra è un progetto site specific in cui alcune delle tematiche ricorrenti nelle opere di Sinaga vengono messe in relazione con il contesto museale, per lasciare spazio alla virtualità divinatoria dei processi artistici contemporanei tra Oriente e Occidente.

Al MAO l’installazione dialoga con due importanti volumi, una copia a stampa del classico cinese Il Libro dei Mutamenti (I Ching / Yijing) di metà Ottocento, proveniente della Biblioteca dell’Università La Sapienza di Roma, e un facsimile del Libro delle Sorti proveniente dalla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia. Quest’ultimo esemplare è una pregevole riproduzione dell’opera omonima scritta da Lorenzo Spirito nel 1482.

L’opera di Sinaga affronta un tema presente in tutte le culture di ogni tempo e latitudine: quello del tentativo di immaginare il futuro. Un futuro che rimane però imperscrutabile e si fa via via meno intellegibile. Nella mostra Il Libro delle Sorti e dei Mutamenti, in cui riaffiorano tutti i turbamenti già presenti in mostre precedenti come On Prediction (2003) e in opere come Oscillum (2009-2010), l’artista offre però nuovi spunti di riflessione sul suo lavoro sullo sfondo di un presente segnato dall’incertezza: ci troviamo in uno scenario di domande senza risposte, nel flusso di una trasformazione in continuo divenire, in bilico fra speranza e disorientamento.

 

Sabato 30 ottobre ore 16.30

GENESI DI IL LIBRO DELLE SORTI E DEI MUTAMENTI

MAO – conferenza in occasione della mostra “Fernando Sinaga. Il Libro delle Sorti e dei Mutamenti”

Con Fernando Sinaga e Pedro Medina, artista e curatore della mostra

Evento in collaborazione con Artissima (in lingua italiana)

Artista e curatore della mostra “Il Libro delle Sorti e dei Mutamenti” dialogheranno sul progetto site specific in cui alcune delle tematiche ricorrenti nelle opere di Sinaga vengono messe in relazione con il contesto museale. L’artista offre però nuovi spunti di riflessione sul suo lavoro e sull’arte contemporanea, sullo sfondo di un presente segnato dall’incertezza. Orfana della visione del futuro e abbandonata al suo incerto destino, la mostra Il Libro delle Sorti e dei Mutamenti compie un’operazione poetica, creando un contesto dove tradizioni oracolari dell’Oriente e dell’Occidente si intrecciano nell’immaginario plastico dell’artista spagnolo.

Accesso libero. Partecipazione gratuita.

 

Sabato 30 ottobre ore 10.30, 15 e 16.30

Domenica 31 ottobre ore 10.30 e 15   

RICONOSCERE I SANTI

Palazzo Madama – visita guidata a tema

Con l’avvicinarsi della festa di Tutti i Santi Palazzo Madama propone una visita guidata per riscoprire gli attributi e gli atteggiamenti che la Chiesa mediante l’opera degli artisti ha voluto conferire a santi e sante della liturgia dell’anno. Attraverso una selezione di opere del museo di diversa epoca e impegno di materiali, il percorso prenderà l’avvio con le storie di santa Maria Maddalena, realizzate intorno al 1200 su legno scolpito dipinto e dorato, per passare poi alle raffigurazioni su tavola e tela dei santi Giovanni Battista e Francesco di Gandolfino da Roreto, al sant’Ivo di Defendente Ferrari tra Quattro e Cinquecento. A concludere, san Gerolamo di Orazio Gentileschi e la santa Caterina di Giovanni Ricca illustreranno il naturalismo e i cambiamenti apportati nella devozione e nell’arte dallo spirito della Controriforma.

Tappa dopo tappa il percorso visivo permetterà ai partecipanti di creare una personale Biblia pauperum.

Costo: €6 per visita guidata (max 10 persone) + biglietto di ingresso al museo (ingresso gratuito per i possessori di Abbonamento Musei e possessori Torino + Piemonte Card)

Prenotazione obbligatoria: la visita sarà attivata a raggiungimento del numero minimo di partecipanti: t. 011 5211788 / info@arteintorino.com

Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

 

Sabato 30 ottobre ore 16

LA PORCELLANA NELLE RACCOLTE DI PALAZZO MADAMA

Palazzo Madama – visita guidata riservata Abbonati Musei

Nell’ambito dell’iniziativa “L’arte con chi ne fa parte”, promossa da Abbonamento Musei, Palazzo Madama propone un percorso guidato alla scoperta della residenza sabauda rinnovata tra Sei e Settecento da Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, duchessa di Savoia e seconda Madama Reale.

Maria Giovanna Battista aveva una vera e propria passione per la porcellana e amava circondarsi di vasi, tazze, figurine importate dall’Oriente. Gli inventari dei suoi beni testimoniano il gusto per la ceramica e per gli argenti e descrivono gli spazi dedicati a questo genere di oggetti. Grazie a questi spunti, andremo alla scoperta della raccolta di ceramiche di Palazzo Madama, cresciuta nel tempo fino a divenire una delle più ricche d’Europa.

Costo: visita guidata € 6

Info e prenotazioni: ingresso gratuito possessori di Abbonamento Musei. Prenotazioni telefonando ad Abbonamento Musei t. 800329329

 

Sabato 30 ottobre ore 15.30

AROMATA

Palazzo Madama – visita guidata con aperitivo

Ultimo appuntamento con l’aperitivo a Palazzo Madama: un viaggio affascinante nel mondo dei frutti e delle piante aromatiche, coltivate e impiegate nella preparazione di bevande alcoliche, in collaborazione con Casa Martini a Pessione.

Accompagnati da esperte guide nei diversi spazi dei due musei – il Giardino Botanico Medievale e le auliche sale di Palazzo Madama, gli spazi espositivi ed esperienziali di Casa Martini e lo stabilimento produttivo Martini – si potranno scoprire le diverse specie di piante e le tecniche di lavorazione e trasformazione che, fin dai tempi più antichi, hanno dato origine alla produzione di bevande alcoliche: dal vino aromatizzato degli antichi romani al Martini declinato nelle sue diverse espressioni, icona del bere Made in Italy.

Per ogni appuntamento un aperitivo in esclusiva: dal calice di vino, che si accompagna a delizie salate servite nella lussuosa cornice juvarriana di Palazzo Madama, alle proposte di aperitivo con cocktail e appetizer presso Casa Martini, da più di 150 anni protagonista dell’aperitivo italiano.

La proposta prevede l’acquisto di un pacchetto con due esperienze, comprensive di ingressovisite guidate aperitivo, una a Palazzo Madama e una a Casa Martini, scegliendo due date tra quelle in calendario:

 

Palazzo Madama:

Sabato 30 ottobre ore 15.30

Ritrovo: 15 minuti prima dell’orario di partenza alla biglietteria

 

Casa Martini:

Domenica 7 novembre | Domenica 14 novembre ore 18:00

Ritrovo: 15 minuti prima dell’orario di partenza

 

Costo: 100€ a partecipante | 90€ a partecipante per possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta (due esperienze, una proposta da Palazzo Madama e una da Casa Martini, comprensive di ingresso, visite guidate e aperitivo)

I partecipanti dovranno essere maggiorenni.

 

Modalità di prenotazione: per aderire alla proposta è necessario prenotare entrambe le date insieme, ossia una delle date in calendario di Palazzo Madama e una delle date in calendario di Casa Martini, telefonando o scrivendo al n.  011.5211788 – mail prenotazioniftm@arteintorino.com

Il pagamento potrà avvenire 8 giorni prima della data scelta attraverso acquisto online oppure attraverso bonifico bancario alle seguenti coordinate (IBAN IT08B0326801011052907921460 c/c intestato a Theatrum Sabaudiae Torino) e inviando a seguire copia del versamento.

Info: https://www.arteintorino.com/2-visite-guidate-torino/189-aromata.html

 

Costo: 100€ a partecipante | 90€ a partecipante per possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta (due esperienze, una proposta da Palazzo Madama e una da Casa Martini, comprensive di ingresso, visite guidate e aperitivo)

I partecipanti dovranno essere maggiorenni.

 

Modalità di prenotazione: per aderire alla proposta è necessario prenotare entrambe le date insieme, ossia una delle date in calendario di Palazzo Madama e una delle date in calendario di Casa Martini, telefonando o scrivendo al n.  011.5211788 – mail prenotazioniftm@arteintorino.com

Il pagamento potrà avvenire 8 giorni prima della data scelta attraverso acquisto online oppure attraverso bonifico bancario alle seguenti coordinate (IBAN IT08B0326801011052907921460 c/c intestato a Theatrum Sabaudiae Torino) e inviando a seguire copia del versamento.

Info: https://www.arteintorino.com/2-visite-guidate-torino/189-aromata.html

 

 

LUNEDI 1 NOVEMBRE

 

Lunedì 1 novembre ore 15 e 16.30

RICONOSCERE I SANTI

Palazzo Madama – visita guidata a tema

Con l’avvicinarsi della festa di Tutti i Santi Palazzo Madama propone una visita guidata per riscoprire gli attributi e gli atteggiamenti che la Chiesa mediante l’opera degli artisti ha voluto conferire a santi e sante della liturgia dell’anno. Attraverso una selezione di opere del museo di diversa epoca e impegno di materiali, il percorso prenderà l’avvio con le storie di santa Maria Maddalena, realizzate intorno al 1200 su legno scolpito dipinto e dorato, per passare poi alle raffigurazioni su tavola e tela dei santi Giovanni Battista e Francesco di Gandolfino da Roreto, al sant’Ivo di Defendente Ferrari tra Quattro e Cinquecento. A concludere, san Gerolamo di Orazio Gentileschi e la santa Caterina di Giovanni Ricca illustreranno il naturalismo e i cambiamenti apportati nella devozione e nell’arte dallo spirito della Controriforma.

Tappa dopo tappa il percorso visivo permetterà ai partecipanti di creare una personale Biblia pauperum.

Costo: €6 per visita guidata (max 10 persone) + biglietto di ingresso al museo (ingresso gratuito per i possessori di Abbonamento Musei e possessori Torino + Piemonte Card)

Prenotazione obbligatoria: t. 011 5211788 / info@arteintorino.com

Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

 

 

MERCOLEDI 3 NOVEMBRE

 

Da mercoledì 3 novembre

UNA COLLEZIONE SENZA CONFINI. Arte internazionale dal 1990

GAM – apre la mostra

La GAM di Torino rinnova l’allestimento delle collezioni permanenti del Contemporaneo con un nuovo percorso che presenta 33 grandi artisti della scena artistica internazionale.

Una collezione senza confini nasce dalla volontà di dare visibilità a una importante selezione di opere del patrimonio del museo focalizzando l’attenzione su 56 opere, molte delle quali non hanno avuto negli ultimi anni la possibilità di essere esposte al pubblico, se non per brevi periodi.  Nel corso del tempo il museo ha raccolto opere di grande importanza, e tutti i lavori oggi esposti fanno riferimento alla storia recente di acquisizioni: sono giunti in museo negli ultimi vent’anni attraverso diversi canali, dalle scelte effettuate ad Artissima grazie al contributo determinante della Fondazione CRT per l’Arte Contemporanea, alle opere entrate a far parte della collezione in seguito a serie espositive, quali ad esempio il ciclo di mostre dal titolo Avvistamenti nei primi anni 2000, oltre a doni e acquisti mirati.

Gli artisti selezionati per questo appuntamento appartengono a diverse generazioni: si va dai nomi dei protagonisti nati negli anni Trenta (Georg BaselitzChristian Boltanski) fino alla generazione nata negli anni Settanta (Kcho, Hannah Starkey, Laurent Grasso).

www.gamtorino.it

 

 

 

GIOVEDI 4 NOVEMBRE

 

Giovedì 4 novembre ore 18

LA FESTA INDIANA DELLE LUCI. CONVERSAZIONE SU DIVALI CON ALBERTO PELISSERO

MAO – incontro in occasione di Divali

Il Professor Alberto Pelissero – che insegna Lingua e letteratura sanscrita e Filosofie, religioni e storia dell’India e dell’Asia Centrale presso l’Università di Torino – propone una conversazione sulla ricorrenza di Divali, la festa indiana delle luci. Dopo un breve inquadramento del tema (origine, significato, rituali legati all’evento) il pubblico in sala potrà partecipare attivamente con interventi e domande.

A seguire, intervento di musica classica indiana a cura di Riccardo Di Gianni (sitar).

Riccardo Di Gianni è uno dei pochi musicisti europei ad aver studiato musica classica in India e ad eseguirne concerti in Europa. Dal 2010 esegue concerti di musica classica indiana, accompagna noti musicisti indiani in tournée in Italia ed organizza incontri di meditazione guidati dal suono del sitar.

L’appuntamento si svolge in collaborazione con il Coordinamento Divali a Torino, che per il 2021 propone un programma di iniziative in presenza e online.

Accesso gratuito fino a esaurimento posti disponibili. Distribuzione dei tagliandi per l’accesso a partire dalle 17.30.

 

 

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Costanzo (AC), interrogazione sulla crisi dei micro-chip

“I dati che ci arrivano sulla cosiddetta crisi dei micro-chip sono molto allarmanti e hanno già costretto molte aziende d’auto a fermare la produzione o a continuarla a singhiozzo.

Questo significa innanzitutto meno tutele per i lavoratori, che saranno i primi a subire gli effetti della crisi. La crisi dell’approvvigionamento dei semiconduttori che sta determinando forti criticità negli stabilimenti. Stellantis ad esempio ha dovuto rinviare la riapertura di Melfi, dove si lavorerà solo cinque o sei giorni al mese e dove si produrranno solo 8mila vetture a fronte delle 22mila prodotte abitualmente. Chiediamo quindi una nuova convocazione del tavolo sull’automotive per fronteggiare la crisi e tutelare i lavoratori”.
Così in una nota la deputata torinese Jessica Costanzo (L’Alternativa C’è).

La Giunta di Lo Russo tra vecchio e nuovo Ma il popolo tornerà a votare?

Vista così,  la giunta di Stefano Lo Russo mi piace. Di primo acchito,  s’intende. Già mi sento fischiare alle orecchie dai miei amici di sinistra che più di sinistra non si può.  “Ha avuto i nostri voti e vuole fare una politica di destra”.

 Mah, non so, per ora atteniamoci ai fatti.  Giunta molto giovane che mi fa sentire decisamente vecchio.  Unico che conosci dagli anni 80 è Chiavarino.
E questo è un bene. Analoga cosa in consiglio comunale.  Tra I più vecchi  Silvio Viale e Pierino Crema. E anche questo è un bene, mi pare. Due o tre i non laureati in giunta.
Competenze, competenze.  Furiosi gli esponenti della sinistra PD.  Perché? Ad esempio la scelta di Gianna Pentenero al lavoro mi pare azzeccata. Prima assessore al lavoro in Regione.  Tra le poche, se non unica che ha avuto coraggio e determinazione nel dire di no a Sergio Chiamparino sulle nomine  di FinPiemonte.  Sicuramente un assessorato duro e complicato.  Ma a Gianna Pentenero il lavoro non fa paura. Altra critica: manuale Cencelli, Lo Russo ha voluto accontentare tutte le liste. Vero, ma con persone competenti. Non sempre, ma qualche mediazione politica ci sta. Avrebbe umiliato il suo Partito.  Non mi pare visto che il segretario Mimmo Carretta diventa assessore. E poi tutti i vecchi maggiorenti sono rimasti a bocca asciutta.
Tecnicamente e politicamente si dice rinnovamento.  Ed il rinnovamento si attua con giovani e con nuove figure politiche
Maggioranza di donne e quattro tecnici, mi pare una un ottima novità.  Ma i tecnici rispondono a Lo Russo e non ai partiti.  Altra novità decisamente positiva.  In particolare cultura ed urbanistica.  Gli assessori sono competenti ed arrivano da altre città, dunque non invischiati con passate e vecchie gestioni. Altra assessora  sarà Chiara Foglietta.  Giovane, francamente conosco poco, ho comunque la sensazione di una persona di carattere che ha chiari i suoi obbiettivi e ciò che vuole fare. Indubbiamente la nostra speranza è che poi facciano quello che hanno detto che avrebbero fatto. Tutto positivo? Non proprio.  Mi sono beccato delle critiche : non do il giusto peso ( politico ) alla astensione dilagante.  Ben vengano le critiche.  Tra l’altro dimostrano un’ attenzione nel leggere.  Poi sono il sale della democrazia. Se il palazzo saprà ben operare, magari si tornerà a votare in tanti. Poi, sul non voto è difficile, se non impossibile dargli un peso politico. I più stanno sostenendo che chi non è andato a votare è il voto di destra. Probabilmente l’ elemento comune è la ” scazzatura mista al rifiuto” un po’ di tutti. Con specifiche spiegazioni. Chi è di centro destra vorrebbe più centro e meno destra. E chi è di centro sinistra vorrebbe meno centro e più sinistra.  Difficile accontentare tutti. Per me Mario Draghi rimane il mio idolo incontrastato.
Non ha tempo da perdere e lascia i sindacati per altri impegni di lavoro. Sarò diventato retro’ ma preferisco il fare che il dire.  Ed è anche questa una delle scommesse dello stesso Stefano lo Russo. Fatti contro parole.  E in queste elezioni ci sono altri sconfitti. Come questa oramai vetusta e superata sinistra.  Giudicano sempre gli altri di sbagliare.  Poi quando chiedono di essere votati da Articolo uno a Rifondazione passando per i Comunisti di Rizzo, al massimo arrivano al 0.60 %. Piccolezze che diventano miserie. Miserie non solo politiche ma anche umane. Si sta tornano al bipolarismo? Probabile e sperabile ed auspicabile. Magari con la chiarezza di ciò che si dice e si promette ci sarà la concretezza del fare.  Dio solo sa quanto Torino ne ha bisogno.  Solo così il popolo tornerà a votare.  Il resto è solo fuffa.  Sociologismi per giustificare i propri fallimenti . In politica, si intende.  Ed è questa un altra sfida che deve raccogliere il nostro Sindaco.  Con questa giunta, mi pare, si comincia bene.  Vedremo, e sempre pronto a cospargermi il capo di cenere se ho sbagliato nell’avere tutte queste aspettative.
Patrizio Tosetto

Indagine Covid, dibattito in Consiglio regionale

Approvata la relazione di maggioranza sulla gestione dell’emergenza Covid in Piemonte. Quella che in termine tecnico è stata definita “Indagine conoscitiva in merito alla gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19 sul territorio piemontese” all’interno della Commissione Sanità, aveva infatti prodotto due relazioni e quella di minoranza è stata respinta. I due schieramenti hanno votato per i rispettivi documenti.

Nell’illustrare la relazione di maggioranza Alessandro Stecco (Lega), presidente della Commissione Sanità, ha spiegato che “la mozione che ha portato all’istituzione del gruppo di lavoro prevedeva non solo un’analisi dei dati e delle misure adottate per contrastare il Covid ma anche un’analisi storica delle politiche e degli scenari degli ultimi decenni della sanità piemontese: compito che è stato svolto attraverso 21 audizioni che hanno evidenziando criticità e punti di forza”.

“La Sanità regionale, indebolita dai tagli e dalle necessità legate al Piano di rientro, si è trovata ad affrontare un’emergenza epocale senza un piano pandemico – ha sottolineato –. Nonostante ciò, il Piemonte ha in molti casi anticipato strategie e risposte che sono state riproposte a livello nazionale e internazionale, a cominciare dal contact tracing e dalle iniziative per la scuola sicura. Molto è stato fatto per implementare la medicina territoriale e l’emergenza ospedaliera: l’istituzione del Dirmei si è rivelata una chiave di volta per affrontare la situazione in un contesto di difficoltà strutturale di partenza. Non va dimenticato, inoltre, che il Piemonte è stata la prima regione a dotarsi di una piattaforma informatica. Le linee guida per la telemedicina, gli sforzi fatti per aumentare i posti di terapia intensiva e subintensiva, nonché l’incremento dei laboratori per l’analisi dei tamponi hanno dimostrato inoltre l’elevata capacità di risposta del Piemonte”.

Presentando la relazione di minoranza, Daniele Valle (Pd), coordinatore del gruppo di lavoro, ha sottolineato come l’indagine abbia “consentito di evidenziare lacune e ritardi nell’affrontare una situazione certamente nuova ma che avrebbe richiesto risposte più tempestive e strutturate”.

“L’indagine – ha aggiunto – ha approfondito diversi punti, anche se in qualche caso la Giunta è sembrata come volerli rimuovere. La pandemia ha colto tutti di sorpresa e lascia tuttora interrogativi sulla sua evoluzione: si poteva senza dubbio fare di più e meglio per quanto riguarda le evidenti carenze nella catena di comando, le politiche per il tracciamento, il ritardo negli interventi per le Rsa e l’incertezza nella scelta e nella gestione delle strutture Covid. Ci sono problemi che dovremo affrontare nei prossimi mesi, a cominciare dalla catena di comando con ruoli spesso sovrapposti e confusi e dalla redazione del Piano sociosanitario regionale per darne una più compiuta organizzazione”.

“Mi preoccupa il domani – ha concluso – perché le risorse per il personale medico a tempo determinato stanno finendo, i bisogni di cura sono migrati verso il privato e le liste d’attesa si sono allungate a dismisura. La sfida che abbiamo di fronte è recuperare le liste d’attesa e coloro che si sono allontanati dal Sistema sanitario regionale per veder garantito il diritto alla salute”.

Paolo Bongioanni (Fdi) ha osservato come dalla relazione di maggioranza emerga “la necessità di investire sul capitale umano in Sanità e di rafforzare la medicina di territorio. La Regione ha avuto capacità di reazione immediata a cominciare dall’aumento dei laboratori di analisi, passati da 2 a 32, e delle terapie intensive”.

Domenico Rossi, intervenuto per il Pd con Maurizio Marello e il capogruppo Raffaele Gallo, ha sottolineato come “sia necessario analizzare ciò che non ha funzionato per non ripetere gli errori. È innegabile che nel 2019 la Sanità piemontese abbia ereditato problemi strutturali ma le sue condizioni erano notevolmente migliorate rispetto al 2014. Il Piemonte sta tuttora continuando a fare pochi tamponi, così come è stata evidente la confusione tra posti letto Covid e non Covid nella prima e nella seconda ondata”.

Alberto Preioni, intervenuto per la Lega con Andrea Cane e Riccardo Lanzo, ha definito la relazione di maggioranza “un grande lavoro di trasparenza a disposizione di chiunque lo desideri. Il Piemonte non è partito al pari delle altre regioni a causa dei Piani di rientro e dei tagli attuati negli anni dal Governo, mentre l’Assessorato e il Dirmei si sono impegnati nel cercare soluzioni e offrire risposte. Sarà importante assumere e favorire borse di studio per guardare al futuro con maggiore serenità, così come continuare nello sviluppo delle Usca e delle cure domiciliari per curare le persone a casa”.

Francesca Frediani (M4o) ha evidenziato “la necessità di concentrarsi sul nuovo Piano sociosanitario regionale e sul rafforzamento della medicina territoriale per permettere ai cittadini di accedere in tempi brevi ai servizi. La decisione di chiudere le scuole in anticipo rispetto alle altre regioni si è rivelata piuttosto saggia ed è importante ora intervenire sui trasporti per poter continuare ad assicurare la didattica in presenza”.

Per Sarah Disabato (M5s) “il lavoro svolto nel gruppo di lavoro ci permetterà di non commettere in futuro gli errori fatti in passato. È necessario concentrarsi sulla prevenzione e sul monitoraggio degli agenti infettivi per evitare il proliferare di pandemie”.

Marco Grimaldi (Luv) ha rilevato che “il Piemonte a inizio pandemia non sapeva neppure di cosa disponesse nelle sue file, a partire dai Dpi e si è mossa una ventina di giorni dopo rispetto alla Lombardia e ad altre regioni per procedere all’approvvigionamento. Le Rsa, inoltre, sono state abbandonate a se stesse”.

Silvio Magliano (Moderati) ha espresso la necessità “di fronte a quanto accaduto, di capire cosa non abbia funzionato e di non esitare a riconoscere che nell’attività di governo qualche volta si possono commettere errori”.

Per Paolo Ruzzola (Fi) “la Sanità piemontese ha fronteggiato l’emergenza con coraggio, a cominciare dal personale sanitario e parasanitario e dai volontari. Abbiamo affrontato la pandemia con svantaggi dovuti a carenza di strutture, laboratori e personale e con un sistema informatico e manifatturiero inidonei per il tracciamento e la produzione di mascherine. Ci sono stati errori a tutti i livelli ma avremmo forse potuto essere meno impreparati con una Sanità in condizioni migliori e, nonostante alcune carenze, non è stato lasciato indietro nessuno”.

Per Mario Giaccone (Monviso) “la relazione di maggioranza tende a evidenziare come il Piemonte abbia saputo affrontare una situazione del tutto inedita mentre quella di minoranza evidenzia con garbo i limiti dell’organizzazione e della regia generale. I dati raccolti e alcuni limiti sono oggettivi: la minoranza non ha inteso speculare sulle difficoltà per non aggiungere problemi”.

Prima della votazione finale l’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha sottolineato che “se vogliamo parlare di un ‘caso Piemonte’, esso risiede forse nel fatto che oggi la regione è tra le zone con le maggiori condizioni di sicurezza, frutto dell’impegno e dei sacrifici di tutti”.

“Lungi da noi l’idea di dire che nessuno ha sbagliato – ha dichiarato – perché solo chi non fa non sbaglia. È indubbio che la Sanità piemontese al momento dello scoppio della pandemia fosse debole, ma è un fatto che chiunque abbia avuto bisogno di un ricovero in terapia intensiva o ordinario lo abbia avuto. La risposta degli ospedali è stata efficiente e la medicina del territorio è stata potenziata”. “Abbiamo inoltre affrontato l’emergenza con armi spuntate – ha concluso – ma grazie a un protocollo all’avanguardia elaborato nell’aprile 2020 abbiamo curato a casa 48mila persone in un momento di incertezza e con un quadro normativo confusionario in cui ogni settimana cambiavano le carte in gioco e non va dimenticato che l’indagine sulle Rsa è stata archiviata. Abbiamo poi cercato in ogni modo di fornirci di dispositivi Dpi, ma non di rado i nostri acquisti venivano bloccati, abbiamo riposto nei magazzini i ventilatori fornitici dalla struttura commissariale perché si rompevano e ne abbiamo acquistati di nuovi, abbiamo assunto medici a tempo determinato perché erano gli unici che il Governo ci ha consentito di assumere e realizzato una piattaforma per il tracciamento quando all’inizio della pandemia disponevamo di un semplice file Excel. Le sfide che ci attendono ora sono il nuovo Piano sociosanitario e la riduzione delle liste d’attesa”.

Softball: “Le Zie” a Barcellona per difendere il titolo Europeo Masters

Un’avventura iniziata nel 2013 che ha portato fino ad oggi la vittoria di un campionato mondiale, due trionfi europei ed un quinto posto ottenuto in Nuova Zelanda, questa è la storia de “Le Zie” formazione di atlete master che mercoledì partirà alla volta della Spagna, per difendere il titolo continentale del softball conquistato nel 2019.

“Abbiamo riportato entusiasmo in un movimento sportivo che aveva perso appeal e che oggi è fra i più forti di Italia” a parlare è Angelo Brunero manager della squadra che “nel 2013 grazie allo svolgimento dei World Masters Games a Torino, ha raccolto ex giocatrici che avevano smesso l’attività agonistica formando il roster che ha vinto quella manifestazione”.

Ci tiene a puntualizzare “Quella è stata la scintilla per l’iscrizione di una formazione di Torino al campionato di serie B di softball, anche l’avvio di un movimento amatoriale, che grazie all’apporto di alcune giovani è tenuto in vita fino ad oggi”

L’allenatore guiderà la squadra master che nel fine settimana tornerà sui campi di Sant Boi de Llobregat, a pochi chilometri da Barcellona, come nel 2019 rappresenterà il movimento italiano della palla gialla nella 2^ edizione della European Masters Cup, organizzata dalla European Softball Federation.

“Anche questa volta Le Zie indosseranno la casacca dell’Italia rappresentando così la Federazione Italiana Baseball Softball”. – aggiunge – “Lì in Spagna incontreremo le Euskadi Old Stars (Spagna), il Team Hungary, le Denmark Classic Ladies, il Team Sweden e le Dutch Old Stars (Olanda), proprio la presenza della squadra olandese ci fa capire il livello del torneo, perché raramente le orange giocano in queste competizioni per partecipare”.

Gli obiettivi sono molteplici e Le Zie guardano già al 2022 “Il divertimento è alla base del successo, Le Zie sono atlete che hanno molteplici esperienze, sono costituite da un nucleo piemontese al quale nel tempo si sono aggiunte atlete di altre regioni”. Precisa Brunero “A Barcellona puntiamo al massimo possibile, le gare saranno difficili come nel 2019, dove abbiamo vinto sì ma non è stata per nulla una passeggiata”.

Il Giappone pensandoci è dietro l’angolo “Ci siamo iscritti al World Masters Games che si svolgeranno a Kansai nel maggio del prossimo anno, lì andremo con un altro spirito ed avremo la possibilità, nel caso, anche di iscrivere due squadre”.

Pensiamo a domani “Si è vero le valige sono pronte, le casacche aspettano per essere indossate e so già cosa chiedere alle mie ragazze e che mi daranno in cambio, attendo con ansia di vederle in campo”

Buon viaggio allora coach “Grazie, tifate per noi!”

Lo staff tecnico del manager Angelo Brunero e completato dal pitching coach Paolo Miroglio, dal dirigente Rocco Di Miceli e dal team manager Massimo Incandela.

La formula prevede un girone all’italiana a 6 squadre, le prime due classificate svolgeranno la finale per il 1° posto, le altre quelle di consolazione.

Ecco il calendario della squadra italiana:

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ore 17:00 ?????? ????? ?? ??? – Team Hungary
ore 19:00 Denmark Classic Ladies – ?????? ????? ?? ???

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ore 17:00 ?????? ????? ?? ??? – Dutch Old Stars
ore 19:00 Euskadi Old Stars – ?????? ????? ?? ???

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ore 09:00 ?????? ????? ?? ??? – Team Sweden

ore 17:00 finale