ilTorinese

Il bollettino Covid di martedì 23 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 639 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 310 dopo test antigenico), pari allo 1,1% di 60.000 tamponi eseguiti, di cui 50.517 antigenici. Dei 639 nuovi casi gli asintomatici sono  365 (57,1%).

I casi sono così ripartiti: 324 screening, 235 contatti di caso, 80 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 398.173,così suddivisi su base provinciale: 32.783 Alessandria, 19.169 Asti, 12.544 Biella, 57.159 Cuneo, 30.822 Novara, 212.098 Torino, 14.814 Vercelli, 14.193 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.648 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.943 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 29 (rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 327 (10 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 7583

I tamponi diagnostici finora processati sono 9.499755(+ 60.000 rispetto a ieri), di cui 2.470794 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.870

Tre decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale resta quindi 11.870 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 725Asti, 436 Biella, 1.469 Cuneo, 951 Novara,5.671 Torino, 542 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 106 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

378.364 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 378.364 (+ 454 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.663 Alessandria, 18.058 Asti, 11.896 Biella, 54.651 Cuneo, 29.417 Novara, 202.088 Torino, 13.996 Vercelli, 13.502 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.532 extraregione e 2.561 in fase di definizione.

In allegato la tabella riassuntiva dei dati al 23 novembre 2021.

Cambiamenti climatici, qualcuno è più colpevole. Ma non si dice

A cura di lineaItaliapiemonte.it

Ammesso che la CO2 sia responsabile dei cambiamenti climatici, ciò che viene sempre taciuto è che non tutti Paesi sono responsabili in modo uguale. E, guarda caso, su quelli che inquinano di più si tace. Arrivando ad equiparare una mucca con una megafabbrica in Cina

Leggi l’articolo:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/11/22/mobile/leggi-notizia/argomenti/messaggi-in-bottiglia/articolo/cambiamenti-climatici-qualcuno-e-piu-colpevole-ma-non-si-dice-di-marco-corrini.html

13esima giornata di campionato serie A Torino-Udinese 2-1

È sempre Toro!

Brekalo Bremer(T)
Forestieri(U)

Un gran bel Toro batte una mai doma Udinese e si porta a 17 punti in classifica,undicesimo posto in classifica con vista Europa che dista 4 punti.
I granata confermano l’ottimo stato di forma grazie alla cura del tecnico Ivan Juric che pretende dai suoi passione e grinta,oltre ad un’ottima organizzazione di gioco condita da giocate di gran classe da parte dei giocatori più tecnici come Brekalo autore di un gol strepitoso,Praet sempre nel vivo del gioco,Pjaca subentrante di lusso a creare superiore numerica e Lukic,con Pobega,cerniera di centrocampo invalicabile.Bene la difesa sempre attenta a concedere poco agli avversari.
Appena questo Toro ridurrà le amnesie degli ultimi minuti di gioco diventerà una squadra con obiettivi decisamente più ambiziosi.La vittoria di stasera non fa solo classifica ma aggiunge tanto morale per provare ad andare a vincere domenica prossima a Roma contro i giallorossi di Mourinho.Impresa non facile ma nulla è vietato a questo Toro affamato di vittorie come il suo allenatore Ivan Juric.

Vincenzo Grassano

Torino ritorna ad essere capitale della moda

La seconda edizione di HOAS, “History of a Style”, in programma dal 25 al 28 novembre al Lingotto, promosso da Hoas Group

 

La moda approda nuovamente a Torino in una veste rinnovata, presentandosi sotto forma di un binomio vincente di stile e sostenibilità. Dal 25 al 28 novembre prossimo al Lingotto, su una superficie  di oltre 9 mila metriquadrati all’insegna del green,Torino si prepara a ospitare la seconda edizione di HOAS “History  of a style”, evento promosso da Hoas Group con il patrocinio della Città di Torino, Regione Piemonte e Assomoda, e la direzione artistica affidata a Bros Group Italia.

Saranno quattro giornate in cui sfilate di grandi firme si susseguiranno a incontri con blogger e influencer, masterclass, fashion lab e meeting con i buyer, che vedranno al Lingotto la moda protagonista assoluta ma, in particolare, la moda amica del pianeta. Durante gli incontri l’attenzione si concentrerà, infatti,soprattutto sulle politiche a sostegno delle energie rinnovabili e della ecosostenibilità.

“Con Hoas – spiega Domenico Barbano, fondatore di Hoas Group –  intendiamo fare di Torino una nuova capitale della moda e, per raggiungere questo traguardo, dopo la prima edizione, tenutasi nel 2019 alle Ogr, quest’anno portiamo le sfilate al Lingotto, spazio simbolo dello sviluppo industriale della città. Daremo spazio anche a giovani designer e nuovi brand in quello che rappresentaun settore trainante per l’economia del nostro Paese, un segno di ripartenza dopo la pandemia. Insieme a big brand lanceremo un messaggio verso la moda sostenibile, amica del pianeta, qualcosa di sempre più necessario in questa filiera.

Si parlerà di questi argomenti nel convegno inaugurale, in programma giovedì 25 novembre prossimo alle 10, proprio al Lingotto, e organizzato da Assomoda. Per il resto saranno giorni di grande glamour con le sfilate, per il pubblico che potrà accedere gratuitamente previa prenotazione e potrà incontrare a ogni serata un parterre di celebrity”.

Ogni sera dalle 22 si terrà un Fashion event esclusivo a inviti con sfilate di big brand italiani. Si partirà  giovedì 25 novembreprossimo con lo stilista Romeo Gigli, ALV by Alviero Martini, Otto & Mezzo Cashemire e Ole’ Milano. Venerdì  26 novembre sarà la volta in passerella di Anton Giulio Grande e, per la prima volta, l’Esercito italiano presenterà il suo brand. Sabato 27novembre saranno protagonisti della sfilata gli stilisti Petrelli Uomo, Dimitar Dradi e Bruna Couture. Ultimo appuntamento domenica 28 novembre con lo stilista Gai Mattiolo, insieme a Giuseppe Fata e all’atelier Beaumont.

La regia delle sfilate è affidata a Gianluigi Resta. Al termine delle sfilate l’art party è curato da ZOO di 105.

Ogni sera saranno disponibili accrediti prenotando su accreditihoas2021@gmail.com

Porte aperte al pubblico dalle 10 del mattino e dalle ore 15 in programma sfilate dei fashion designer emergenti e di nuovi brand quali Saverio Maggio, Antonella Bravi, Italiana 2020, Istituto Moda Burgo di Torino, Talita Beachwear, MFGA Marta Paletto, Vitor Zerbinato, Poser, Regina Guasco, Vesto Pazzo e Reja Silva.

Sono numerosi i testimonial di Hoas, tra cui il divo americano Ronn Moss, l’amatissimo Ridge della soap opera Beautiful, la showgirl Elisabetta Gregoraci, le attrici Manuela Arcuri, Anna Safroncik, Mayra Pietrocola, Devin Devasquez, Guenda Goria, gli attori Alessandro Tersigni e Andrea Montovoli, il duo Le Donatella, le influencer Dasha Kina, Elena Morali, Sara Croce, Fabrizia Santarelli e le sister Cash, i modelli Stefano Sala, Andrea Melchiorre e Gennaro Lillo.

Sono previsti interventi sul palco del sovranista Maurizio DiMaio e dell’inviato di “Striscia La notizia” Luca Abete.

Al Lingotto verrà allestita una Sala Rossa che ospiterà  incontri, masterclass e casting. Grande opening alle ore 10 del 25 novembre prossimo con il convegno dal titolo “La moda ritorna a Torino tra storia,  stile e sostenibilità”, organizzato in collaborazione  con Assomoda. Interverranno l’assessore regionale del Piemonte Maurizio Marrone; l’Assessore comunale allo Sport e Grandi Eventi Mimmo Carretta; l’Assessore all’Ambiente del Comune di Torino Chiara Foglietta; il General Manager Audi-Auto Zentrum di Torino Enzo Bussolino; Domenico Barbano, Ceo di Hoas Group; Maurizio Governa,  presidente di Assomoda; Massimo Costa, segretario generale di Assomoda; Massimo Billi, Presidente di Modaesport Piemonte e lo stilista Alviero Martini.

Molte  le masterclass in programma, tra cui quelli con il make up artisti Pablo Gil Cagne’, il fotografo  Stefano Wurburgher, il pastry chef Fabrizio Racca, l’hair stylist Marco Todaro e il designer Giuseppe Fata. Ogni giorno si susseguira’ un casting per modelle e modelli per Miss Mondo e Una ragazza per il cinema (per info 0110898229).

MARA MARTELLOTTA

“Annullamento biglietti ATP Finals, come chiedere risarcimento”

Polliotto (UNC)

La Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte protocolla un esposto a tutti i soggetti coinvolti per chiedere chiarimenti e tutele.

Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana, dirama un esposto per fare chiarezza, chiedere lumi e tutele per i consumatori rimasti coinvolti nell’annullamento dei biglietti per le finali di ATP Finals.

E scrive ufficialmente alla ‘Federazione Italiana Tennis’, al ‘Comune di Torino’ e al ‘Comitato per le Finali ATP di Torino’, alla ‘Regione Piemonte’ alla ‘FIT Piemonte’ e all’AGCM – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato’. Inclusa la ‘Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sport’ e al ‘CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano’. “Sono giorni che riceviamo, presso le nostre sedi presenti sul territorio piemontese, segnalazioni e reclami di persone che si sono viste annullare i biglietti acquistati con notevole anticipo, chi già all’apertura delle vendite il 30.11.2020  e chi a distanza di qualche ora/giorno, non potendo, così, partecipare all’evento programmato già da tempo come la finale prevista per il prossimo 21.11.2021, evento unico nel suo genere ed irripetibile, almeno per il territorio torinese”, precisa nero su bianco il noto legale.

La comunicazione dell’annullamento dei biglietti, determinata dalle nuove disposizioni del Comitato Tecnico Scientifico, è avvenuta solo a pochi giorni dalla disputa delle partire, ad alcuni addirittura la e-mail contenente tale informativa non è neanche pervenuta. In molti davanti all’ingresso del Pala Alpitour, dopo ore di coda al freddo, chi anche con bambini speranzosi di poter entrare a vedere i proprio idoli, sono stati rimbalzati senza spiegazione alcuna ma solo la seguente frase “i biglietti sono annullati, non potete entrare”.

Tale annullamento ha provocato agli acquirenti dei considerevoli danni, non solo morali e non patrimoniali, ma anche economici, tra cui la perdita attuale del costo del biglietto, che l’Organizzazione ha sì garantito il rimborso senza, però, precisare le tempistiche, le modalità, ovvero se è compreso anche l’importo della prevendita: senza considerare, viepiù, il costo eventualmente sostenuto per la prenotazione di treni, hotel, o altro per i soggetti provenienti da località fuori Torino”.

Per poi meglio approfondire in dettaglio: “Inoltre, non è chiaro il criterio utilizzato dall’Organizzatore per l’annullamento. L’art. 4 delle Condizioni generali per la vendita dei biglietti e per l’accesso all’impianto pubblicate sul sito dell’Organizzatore (Termini e Condizioni | Nitto ATP Finals 2021) di cui si allega una copia, prevede che “qualora, per cause non imputabili all’Organizzatore, l’accesso all’impianto sia consentito in misura inferiore rispetto ai Biglietti venduti, l’eccedenza di questi ultimi sarà oggetto di annullamento, per ciascun settore dell’Impianto, secondo l’ordine temporale di acquisto (a partire dall’ultimo) e di ristoro, da parte dell’Organizzatore, nelle forme consentite dalle norme vigenti in materia”. Tale norma parla di “ordine temporale di acquisto (a partire dall’ultimo)”: pertanto, l’annullamento sarebbe dovuto intervenire prima per gli ordini più recenti e poi, a scalare, per gli ordini più risalenti; ma così non è stato in quanto molti consumatori che si sono rivolti alla ns. associazione si sono visti annullare i biglietti acquistati addirittura il giorno 01.12.2020, a poche ore di distanza dall’apertura delle vendite mentre altri, che hanno acquistato i biglietti successivamente, risulta possano assistere alle partite”.

In più, aggiungono dall’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte, “Le persone che si sono rivolte alla nostra associazione ci segnalano che il criterio indicato nelle riportate condizioni di vendita non è stato rispettato in quanto sono presenti persone che hanno acquisto i biglietti in date successive e più vicine all’evento, ma i loro biglietti non sono stati annullati. Chiediamo pertanto che venga fatta chiarezza sul punto e fornita la spiegazione circa tale differenza di trattamento e prova dell’ordine cronologico utilizzato”, chiosa infine l’Avvocato Patrizia Polliotto.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.itcompilando l’apposito format.

Sequestrato studio dentistico abusivo Impianto inadeguato provocava sanguinamento e dolore

Esercitavano abusivamente la professione medica

Lo scorso venerdì pomeriggio personale del Commissariato di polizia to San Secondo è intervenuto presso uno studio dentistico ubicato nel quartiere omonimo,  ove una cliente riferiva di avere un’aspra lite con il personale lì presente. Raccolta la testimonianza della donna, che si era rivolta allo studio su consiglio di alcuni amici circa 18 mesi fa per un importante lavoro di implantologia, si evinceva come la stessa avesse man mano iniziato ad avere dei dubbi sulla bontà del lavoro svolto dall’odontoiatra a cui si era rivolta. Il dentista, in particolare, un cinquantottenne italiano, dopo essersi premurato in tempi rapidissimi di eseguire il lavoro, dal preventivo superiore ai 6000 €, avvalendosi della presenza di un non bene identificato “chirurgo” ed alla presenza del titolare dello studio, un medico di 75 anni regolarmente iscritto all’Ordine della Provincia di Torino, allorquando, dopo alcune settimane, la donna aveva riferito di presentare dei seri problemi all’impianto, dolori e sanguinamenti, la aveva dapprima rabbonita dicendole che era solo una sua suggestione. Successivamente, alle rimostranze della donna per l’infima qualità del lavoro svolto e dei problemi conseguenti, quando la protesi si era staccata, il “medico” aveva accettato di visitarla, ma in questa circostanza era apparsa evidente la totale mancanza di competenza da parte sua. Dopo essere dovuta ricorrere alle cure del Pronto Soccorso, la vittima ha tentato di farsi consegnare la documentazione medica attestante il lavoro svolto, ma per tutta risposta ha ricevuto proposta di un ulteriore lavoro, previa sottoscrizione di una liberatoria che sollevasse da responsabilità i due medici: ovviamente la signora si rifiutava di sottoscrivere il documento.

Gli accertamenti svolti dai poliziotti del Commissariato San Secondo hanno fatto emergere come il cinquantottenne, gravato da numerosi precedenti di polizia, esercitasse la professione di odontoiatra senza averne titolo, non essendo iscritto all’Ordine dei Medici; inoltre, sia lui che il dentista più anziano risultano avere un precedente specifico, essendo stati denunciati nell’anno 2020 proprio per questo reato. Pertanto, alla luce di quanto dichiarato dalla vittima e di quanto accertato sul posto, gli investigatori hanno sottoposto a sequestro preventivo  lo studio dentistico ove sono avvenuti i fatti e indagato i complici, nuovamente, per esercizio abusivo di professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dallo Stato.

Nuova vita, in via Massena a Torino, per il “Polski Kot”

Si riparte con la rassegna “Kobie To!”, in collaborazione con Arci Torino

Obiettivo: raccontare la condizione femminile nei Paesi dell’Est Europa. Rinasce, in quest’ottica, aderendo ad “Arci Torino” il Circolo Culturale “Polski Kot”.  Alla guida due giovani donne: la presidente Daria Anna Sitek, 28 anni, polacca, trasferitasi a Torino (dove si è laureata in “Lingue e Culture per il Turismo”) nel 2013 e Anna Mangiullo, vicepresidente, originaria della Terra d’Otranto e arrivata sotto la Mole nel 2014 per laurearsi in “Lingua e Letteratura Russa”, dopo aver trascorso periodi di studio in Russia ed aver vissuto per un anno in Ucraina. E Daria e Anna sono partite davvero in quarta con un’agenda di appuntamenti, da definire nei dettagli, ma tutti concepiti sotto il segno delle donne e della multiculturalità. Il primo appuntamento, realizzato con il sostegno della Città di Torino, è già fissato a partire da giovedì 25 novembre , in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, ed ha per titolo “Kobie To!”, una fotografia e un’attenta riflessione (con ospiti di rilievo come scrittori, artisti e attivisti) sulla condizione femminile nei Paesi di area slava.  “Il nome del progetto, ‘KobieTo!’, rimanda – spiegano Daria e Anna – a un gioco di parole tra la lingua polacca e la città di Torino: in polacco, il termine per indicare la donna è Kobiéta. Kobieto è la parola declinata al vocativo: ‘Ehi, donna!’. Dunque, un nome scelto per richiamare l’attenzione sulle donne. Inoltre, l’ultima sillaba di ‘KobieTo’ è un chiaro riferimento a Torino, in cui il progetto si è sviluppato e a cui è rivolto”.

La rassegna, s’è detto,  partirà giovedì 25 novembre, ospite Anna Zafesova, giornalista de “La Stampa”, analista politica per il “Foglio” e “Linkiesta”, esperta di Russia e spazio post-sovietico, nonché traduttrice dal russo, che parlerà di donne e diritti (dimenticati) nella Russia putiniana.  L’appuntamento è nella sede dell’associazione, in via Massena 19/A a Torino, alle 20: nella stessa sede e allo stesso orario si svolgeranno anche le conferenze successive.

Sabato 4 dicembre sarà la volta di Magda Górecka, attivista polacca e membro del movimento “Ogólnopolski Strajk Kobiet (OSK, Sciopero delle Donne Polacche)”: suo il focus sulle proteste che hanno alimentato la Polonia lo scorso anno. Venerdì 10 dicembre microfono a Azra Nuhefendić, giornalista bosniaca residente a Trieste, corrispondente per l’“Osservatorio Balcani e Caucaso” mentre domenica 11 dicembre, l’appuntamento è con Alessandro Ajres, fondatore del “Polski Kot”, professore all’Università di Torino e Bari, che racconterà le proteste polacche attraverso un’analisi linguistica.

Infine, domenica 19 dicembre, un’iniziativa performativa (che si svolge eccezionalmente al “Magazzino sul Po” – partner del progetto) con Urszula Gabriela Bertin. Parallelamente verrà allestita la mostra “Nigdy nie będziesz szła sama” ( “Non camminerai mai sola”) della fotografa polacca Anna Krenz e di Karol Szafranski.

La conclusione nel 2022: il 16 gennaio con Marta Lempart, avvocato e attivista polacca presidente del movimento “OSK” (Ogólnopolski Strajk Kobiet/All-Poland Women’s Strike). “E questa – precisa la presidente Daria Anna Sitek – è solo la prima iniziativa organizzata dal ‘Polski kot’, la cui traduzione letterale italiana è ‘gatto polacco’, anche se sarebbe meglio chiamarlo ‘Polski kąt, ossia angolo polacco”.

Il “Polski kot” è nato nel 2010 da un’idea di Alessandro Ajres, docente di lingua polacca e traduttore. Inizialmente è stata solo un’associazione culturale che faceva da vetrina alla Polonia e alle realtà culturali slave. Un anno dopo, il 17 febbraio 2011, si è trasformata in Circolo Culturale, organizzando corsi di lingue slave, presentazioni di libri, mostre, concerti, workshop, aperitivi, degustazioni a tema ed eventi culturali di vario genere. Dal 2015, il “Polski Kot” ha dato vita al “Festival Slavika”, primo festival italiano interamente dedicato alle culture dell’est Europa. Da quando esiste, il Circolo, ogni anno, accoglie ospiti italiani e stranieri: fra questi, ha avuto il premio Nobel per la letteratura Olga Tokarczuk, i poeti polacchi Adam Zagajewski e Tomasz Różycki, la scrittrice croata Dubravka Ugresič, il cantautore bosniaco Damir Imamovič e decine di altri personaggi del più vario mondo culturale. Nel tempo, ha anche avviato collaborazioni importanti con MOSTKioskUnione Culturale Franco AntonicelliTo je ToEastJournalRadio Beckwith Evangelica e Russia in Translation. Essenziale è stato anche il patrocinio della cattedra di Slavistica dell’Università di Torino.

g.m.

Nelle foto

–         Daria Anna Sitek e Anna Mangiullo

–         Anna Zafesova

–         Magda Gòrecka

L’amore di Alexander Zverev per Torino

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LE NITTO ATP FINALS HANNO ACCESO I RIFLETTORI SULLA CITTÀ 

Se a Londra è stato bellissimo “Torino va sopra le mie preferenze, è il top”. Parola del vincitore delle Nitto Atp Finals, Alexander Zverev. “Amo l’italia e voi siete da impazzire” ha aggiunto il tennista  tedesco che  si è  congratulato con l’avversario, Daniil Medvedev: “ Mi ha battuto 5 volte quest’anno prima di riuscire a batterlo oggi”. Problemi con la capienza ridotta per il Covid e code agli ingressi non hanno rovinato la festa per il grande appuntamento internazionale che ha visto Torino protagonista. Soddisfazione da parte di tutti, in particolare l’ex sindaca Chiara Appendino,  che aveva creduto per prima nell’evento. E’ stata un’ottima vetrina per Torino e una grande opportunità di ricadute economiche, ad incominciare dagli hotel. E’ positivo anche il bilancio del presidente della Federtennis, Angelo Binaghi:  “Siamo molto gratificati dai giudizi letti. I giocatori dicono che è stato un torneo straordinario, meglio di Londra. E lo dice anche chi non era presente, come Federer, e i direttori di altri tornei”.

La scuola degli asterischi

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il liceo classico e musicale “Cavour”di Torino è balzato improvvisamente alle cronache per aver introdotto l’asterisco che sostituisce le desinenze maschili e femminili nelle comunicazioni ufficiali

Il prof. Quaglieni

Quindi non più studenti e studentesse, ma student*. Questa sarebbe una scelta contro il sessismo, per la parità di genere e l’attuazione niente di meno che dell’articolo 3 della Costituzione. Non è una novità quella del liceo “Cavour” perché già prima il Tecnico Industriale “Avogadro“ e il convitto nazionale “Umberto I“ di Torino avevano battuto sul tempo il liceo che oggi vive il suo quarto d’ora di notorietà con articoli giornalistici di un imbarazzante conformismo. Solo una deputata di Fratelli d’ Italia ha sollevato delle obiezioni, mentre c’è stato un altrettanto imbarazzante silenzio da parte di chi dissente da una scelta che appare discutibile e che ha preferito tacere. Ho raccolto un po’ di opinioni tra docenti, presidi e opinionisti. Un quotato professore di chiara matrice progressista mi ha scritto lapidariamente che si tratta di una “cosa demenziale“. Un capo d’Istituto di una città del Piemonte orientale è stato meno laconico e mi ha detto :”E’ ridicolo, penoso, una stupidità elevata a sistema, anche diseducativo, sotto molti aspetti. Sono gli estremismi del politically correct …”.
Un noto esponente radicale milanese va giù pesante: “ io non ne posso più di queste cazzate che giudico diseducative e sbagliate.  Spero che questa ventata di irrazionalità finisca al più presto.”Un’ autorevole dirigente di un ‘istituzione culturale laica molto prestigiosa non esita a scrivere : “Non riesco a crederci! Uno dei più quotati licei di Torino si riduce a queste bestialità invece di insegnare correttamente la lingua italiana“.
Un’ insegnante (ma per coerenza si dovrebbe scrivere insegnant*, togliendo anche l’apostrofo) pur comprendendo il problema alla base della scelta, afferma che “un conto sono le persone per le quali è d’obbligo il rispetto e un altro la lingua italiana. Non credo di offendere nessuno scrivendo al maschile un sostantivo o un aggettivo che sono tali per la nostra grammatica. La lingua cambia con l’uso e non con le forzature burocratiche”. Un noto ex allievo del liceo torinese mi ha detto di essere “incazzato” per la notizia e per il modo becero in cui è stata data dai giornali. Non si riconosce più nel suo liceo a cui era sentimentalmente molto legato.
Tutto questo dimostra che su quel tema il manicheismo settario non è proponibile. Sarebbe interessante sapere come esprimeranno l’asterisco nella comunicazione orale che pure deve adeguarsi a quella scritta. Vorrei che qualcuno me lo spiegasse.
Appare chiaro un fatto: non si tratta di parità uomo/donna che non solo nella scuola andrebbe sempre rispettata senza ridursi a risolvere il problema con un banale asterisco perché il problema è molto più complesso. Il vero punto è che si vuole introdurre un terzo genere oscillante tra il maschile e il femminile, anticipando il ddl Zan proprio nella scuola. Ma in questo caso bisogna avere il coraggio di dirlo esplicitamente, assumendosi tutte le responsabilità. Io mi rifiuto di credere che un provvedimento definito dai giornali “ rivoluzionario“ non abbia suscitato discussioni e contrarietà.Ma c’è stato finora un assordante silenzio.
Le poche conversazioni che ho avuto e la lettura di giudizi sui social dimostrano che si tratta di una scelta certamente divisiva che va ben oltre la politica .
Chi ha una certa idea di cosa debba essere la formazione educativa che ,a parere dello scrivente ,non può mai cadere nel cinico e nichilistico rifiuto di ogni regola morale,laica o religiosa che sia , non può entusiasmarsi di fronte ad una scelta destinata a dividere. Se penso ai grandi presidi del Liceo “Cavour “ che furono miei amici, da Luigi Vigliani a Ludovico Griffa o penso ad un illustre docente come Mario Gliozzi ,provo una profonda tristezza , ricordando l’ idea di scuola laica che ebbero e che misero in atto,facendo coraggiose scelte controcorrente .