ilTorinese

Re ciapinabo’ conquista Carignano

Domenica 10 ottobre 2021 “Festa del Ciapinabò” a Carignano

Anche quest’anno, nonostante le numerose problematiche e le nuove prescrizioni dovute alla situazione sanitaria legata al covid, la Città di Carignano festeggerà il Ciapinabò, come avviene ormai con successo da quasi tre decadi!

Ovviamente ancora una volta la forte e risoluta volontà del Sindaco e di tutta l’Amministrazione Comunale di Carignano è stata decisiva nel voler dare un segno di continuità alla Sagra del Ciapinabò che negli ultimi ha assunto una rilevanza regionale notevole.

Quindi la “Festa del Ciapinabò” si svolgerà tutta in un’unica giornata, DOMENICA 10 OTTOBRE 2021 con un ricchissimo programma di eventi preparati e messi in atto come sempre dal cuore pulsante della manifestazione, il Comitato Manifestazioni di Carignano.

Dalle ore 9 alle 18.30, come tradizione, le principali piazze saranno colorate da decine di espositori provenienti da tutto il Piemonte, con eventi culturali e musicali così delineati.                                                                                          

Piazza S.GIOVANNI: il Mercato alimentare con produttori agricoli ed enogastronomici; esibizioni di danza e ginnastica ritmica a cura della Polisportiva di Carignano, di danza del ventre con Mambo Jambo, di latino-americano con Let’s Dance Academy.

Piazza LIBERAZIONE: Stand Comitato Manifestazioni con distribuzione Bagna Cauda con Ciapinabò, Ciafrit, Piatti con Ciapinabò; stand enogastronomici e cibo da passeggio; postazione per la diretta di Radio Antenna Uno; Stand hobbisti

Stand Amici del Sigaro Toscano: nel pomeriggio 2 degustazioni (riservate ad adulti e fumatori, solo su prenotazione) del sigaro italiano con Erbaluce di Caluso passito docg di Bruno Giacometto

Piazza C.ALBERTO:  Mercato Ambulante non Alimentare; Gruppo musicale Parlapà – musica Folk Piemontese

Piazza LIBERAZIONE e C.ALBERTO: Stand Hobbisti, Artigiani ed Operatori  del proprio ingegno

Piazza  S. GIOVANNI BOSCO: Stand Istituzionale dei Comuni del Distretto del Cibo

Piazza SAVOIA (sotto ala coperta): prova ed esibizioni di Tiro con l’Arco a cura dell’Associazione Arcieri del Gallo Nero

Tutti gli Esercizi di somministrazione della città saranno aperti e proporranno un loro menù a tema, naturalmente incentrato sul Ciapinabò.

L’intera manifestazione si svolgerà nell’attento rispetto delle normative anticovid perché abbiamo come sempre tanta voglia di fare festa, ma vogliamo essere in totale sicurezza per tutelare la nostra salute e quella dei nostri cari.

Il Ciapinabò non si ferma mai…vi aspettiamo a CARIGNANO DOMENICA 10 OTTOBRE 2021 con INGRESSO LIBERO!

Info e prenotazioni: Comitato Manifestazioni Carignano  3346885244

www.comune.carignano.to.it

comitatomanifestazio@libero.it

pagina facebook: Sagra del Ciapinabò

Si ferma la serie A C’è l’UEFA Nations League

Semifinali
Mercoledì 6 ottobre
Italia-Spagna ore 20.45
Giovedi 7 ottobre
Belgio-Francia ore 20.45

La serie A si ferma per la nazionale di Mancini che affronterà la Spagna nella semifinale valevole per l’accesso alla finale dell’Uefa Nations L’ottava giornata
di campionato riprenderà per Juve e Toro domenica 17 ottobre con Napoli-Torino alle ore 18 e Juventus-Roma alle 20.45:
2 gare molto impegnative che saranno un viatico importante per le aspirazioni dei bianconeri e dei granata.
Il derby è stato combattuto,la Juve è risalita in classifica,ponendosi come la più accreditata rivale per contendere lo scudetto all’inter,,il Toro rimane consapevole d’esser una squadra rinata che gioca sempre per vincere e può aspirare ad un tranquillo centroclassifica.Sarà fondamentale,durante la sosta,recuperare gl’infortunati Praet,Pjaca e Belotti oltre a Zaza ed Edera.A gennaio si dovranno cedere quei giocatori che non fanno parte del progetto di rinascita granata targato Juric: Izzo,Baselli,Rincon,Verdi,Zaza,Dijdij e prestare Warming in serie B per fare esperienza,
sostituibili con altri 3 giocatori utili alla causa granata come i difensori Chancellor e Walukiewicz ed il centrocampista Amrabat.

Vincenzo Grassano

Seggi aperti fino alle 15 in 152 comuni piemontesi

Seggi aperti a Torino e in altri 151 Comuni del Piemonte, per l’elezione di sindaci e Consigli comunali fino alle 15 di oggi

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Camille Kouchner “La famiglia grande” -La Nave di Teseo- euro 18,00

Questo libro autobiografico di Camille Kouchner ha avuto un effetto deflagrante e provocato uno scandalo nelle alte sfere della cultura e della politica francesi, perché racconta le perversioni esercitate dal famoso politologo Olivier Duhamel, sui figliastri della moglie Evelyne Pisier. Lei è scrittrice, ma soprattutto, una rinomata politologa, una delle prime donne docenti di Scienze politiche e Diritto Pubblico.

Questo è il primo romanzo di Camille Kouchner, nata a Parigi nel 1975 da Evelyne Pisier e dall’ex ministro Bernard Kouchner: medico, co-fondatore di “Médecine sans Frontiere” e “Médecine du Monde”, ministro nel governo Sarkozy-
La madre Evelyne è una donna fuori dagli schemi; negli anni giovanili a Cuba aveva avuto una relazione amorosa col leader maximo Fidel Castro; poi aveva fatto carriera come saggista femminista.
Dopo aver sopportato dal marito abbondanti tradimenti e distanza siderale, lo lascia.
Si risposa con Duhamel; famoso conduttore televisivo e commentatore di notizie politiche: eurodeputato dal 1997 al 2004; autore di un testo sacro per migliaia di studenti di giurisprudenza, “La Constitution de la Cinquiéme République”.

La storia al centro del romanzo di Camille è torbida, ma raccontata con lucidità e bravura estreme.
Siamo alla fine degli anni Ottanta in una colta famiglia di intellettuali di avanguardia. Evelyne ha portato con sé i figli avuti dal primo matrimonio: Colin e i gemelli Camille e Victor che all’epoca del divorzio avevano 6 anni. Poi lei e Duhamel adotteranno altri due bambini più piccoli.
E’ questa la famiglia grande che ogni estate a Sanary sur Mer, (tra Tolone e Marsiglia), in un’immensa villa con piscina, trascorre vacanze indimenticabili e pullulanti di amici altolocati e brillanti, ospiti variamente assortiti.
Una sorta di festa mobile in cui girare nudi è normale, insieme a promesse di libertina socialità.
Famiglia decisamente atipica, aperta a nuove idee liberali, di emancipazione e rottura delle regole borghesi.
Però non è tutto oro quello che luccica, perché il nuovo compagno della madre (10 anni più giovane di lei) sembra amarli come fossero figli suoi e in questo eccede. Di notte, furtivo, entra nella stanza di Victor e lo molesta sessualmente. Il gemello racconta tutto alla sorella «…nella stanza è venuto nel mio letto e mi ha detto “te lo faccio vedere io. Vedrai, lo fanno tutti” Mi ha accarezzato e poi sai…»
Incesto, perversione e traumi che saranno permanenti in Victor e Camille, che all’epoca del fattaccio avevano tra i 10 e i 15 anni. Giovani, travolti da qualcosa di incomprensibile e molto più grande di loro, custodiscono il terribile segreto, che riusciranno a raccontare alla madre solo 20 anni dopo.
Ma si troveranno davanti il muro invalicabile della reazione di Evelyne che difende il marito, minimizza il fatto e mantiene il segreto.
L’unico appoggio lo avranno dalla zia, sorella di Evelyne. La famosa attrice di teatro e cinema Marie-France Pisier, ex compagna del regista François Truffaut, che nel 2011 viene trovata morta nella sua piscina con la testa incastrata in una sedia. Morte misteriosa: suicidio -che è ricorrente in questa famiglia in cui i nonni materni si erano tolti la vita- o omicidio?
Camille Kouchner inizia questo potente romanzo partendo dal funerale della madre, morta nel 2017, dopo aver tagliato i ponti con figli e sorella, rimasta ancorata al suo legame con Duhamel. L’ “l’orco”, l’uomo potente che ora ha lasciato il suo incarico di Presidente della National Foundation for Political Science in seguito all’uscita del libro.
Pagine che puntano il dito anche contro il clima di omertà; sembra che tanti sapessero cosa accadeva tra patrigno e figliastri, ma si erano guardati bene dal rompere il silenz

Therese Anne Fowler “Un bel quartiere” – Neri Pozza- euro 18,00

In questo romanzo la scrittrice americana racconta l’amore tra due adolescenti dalla pelle diversa. Juniper bianca, Xavier di colore; una sorta di Romeo e Giulietta contemporanei che si trovano a combattere contro le loro famiglie che sono vicine di casa e si detestano. E’ anche un ritratto impietoso dei pregiudizi che ancora serpeggiano in America.
Tutto ha inizio quando nel tranquillo quartiere borghese di Oak Knoll, nella Carolina del Nord, si trasferiscono i Whitman; bianchi e decisamente benestanti. Il patrigno di Juniper, Brad, ha fatto fortuna con la sua ditta di climatizzatori ed ora è un pasciuto riccone. Con lui vivono la sportiva, tonicissima e provocante moglie Julia, e le figlie Lily e la timida ed insicura Juniper alle prese con una difficile adolescenza.
Il loro arrivo non passa inosservato, anche perché Brad ha fatto costruire una sontuosa piscina al posto degli alberi che regalavano un po’ di ombra ai vicini, gli Alston-Holt. Famiglia di colore formata dalla madre Valerie, professoressa di silvicoltura ed esperta botanica, amante della natura rigogliosa fatta di alberi maestosi, fiori e piante da frutta. Con lei vive il figlio Xavier, talentuoso giovane appassionato di chitarra classica che in autunno partirà per il San Francisco Conservatory of music.

Due famiglie che più diverse non potrebbero essere e due giovani alle prese con lo scatto dall’infanzia all’ adolescenza piena di sogni e insicurezze.
Gli adulti si detestano fin da subito.
Brad incarna tutto quello che Valerie detesta: arricchito, privo di buon gusto, sbruffone che si ritiene superiore agli altri perché è riuscito a fare i soldi partendo dal nulla, privo di sensibilità ed ironia.
I due ragazzi invece, fin dal primo sguardo, si attraggono come calamite. Javier è di una bellezza mozzafiato, ha talento da vendere ed è piacevolmente estroverso. Juniper con questo crescente affetto lenisce le sue insicurezze e trova rimedio allo smisurato bisogno di affetto.

Poi qualcosa accade tra i due ragazzi che vengono scoperti da Brad e sarà l’inizio di una faida. Dolorosamente scandita da denunce, accuse ingiuste, tonnellate di pregiudizi verso i neri, ai quali basta un dito puntato contro da un bianco per finire alla gogna ed avere la vita, con i suoi grandi sogni, totalmente sfracellata.

Emily Itami “Ballata malinconica di una vita perfetta” – Mondadori- euro 18,00

L’autrice -che è anche giornalista e scrittrice di viaggi- è nata da madre giapponese e padre britannico. Cresciuta a Tokyo, ora vive a Londra con il marito e due figli maschi. Si definisce “ibrida”, ovvero a cavallo tra due culture che hanno codici differenti.
In questo suo primo romanzo imbastisce una storia che svela quanto siano strette le maglie della società nipponica, e lo fa in pagine scorrevoli, dai toni ironici, ma anche amari.

Apparentemente è la storia di una relazione extraconiugale, ma la verità è che Itami la usa come pretesto per raccontarci come in Giappone la famiglia sia al centro di tutto, e come ci si aspetti che le donne svolgano un ruolo fondamentale di accudimento a marito e figli.
La protagonista Mizuki è una quarantenne che sembra avere il meglio: un bel marito e splendidi figli, denaro, una bella casa nel centro di Tokyo. Una privilegiata che di fatto però è attanagliata dall’infelicità.
Ha rinunciato ai suoi sogni giovanili di realizzazione, accarezzati quando viveva a New York e avrebbe tanto voluto diventare una cantante.
Poi lo step del matrimonio, un marito parecchio assente per motivi di lavoro, e lei che di fatto è colf, baby sitter, infermiera, autista e fondamentalmente una sorta di giocoliere dedito a 360° alla famiglia, 24 ore al giorno per tutta la settimana.
Il romanzo pullula di divertenti sketch di piccoli momenti di vita familiare che testimoniano quanto Mizuki ami la sua famiglia; però c’è anche il rovescio della medaglia. Stanchezza, frustrazione, e smarrimento.
«La mia vita aveva una protagonista che non ero io. A volte non mi capacito di come sia finita in questa situazione: ho scelto con cura un uomo, ho scelto con cura di avere dei figli, senza però rendermi conto che avrebbe comportato dire addio a tutto il resto». E’ questa la sintesi che la protagonista traccia del suo malessere e il resto vi dirà ancora tanto altro.

 

S.J. Bennett “Il nodo Windsor” -Mondadori- euro 18,00

E’ divertentissima l’idea della regina Elisabetta II di Inghilterra trasformata in detective dal fiuto infallibile.
E’ quello che accade in questo libro, il primo di una serie che proseguirà a novembre con un altro caso intricato al quale la sovrana più longeva della storia applicherà tutto il suo acume.

In “Il nodo Windsor” Elisabetta è una sorta di Miss Marple, acuta e perspicace, alle prese con un imbarazzante delitto avvenuto proprio tra le mura dell’amato Castello di Windsor; una sorta di oasi di pace e libertà in cui la regina ospita e intrattiene in modo informale gli amici più cari.
Il fattaccio ha luogo nel 2016, pochi giorni prima del novantesimo compleanno di Elisabetta, quando viene trovato morto il giovane pianista russo Maskim Brodskij che aveva suonato per lei e i suoi ospiti.

Le modalità dell’assassinio sono peculiari perché il musicista viene scoperto cadavere nella sua stanza, completamente nudo. La cosa non scandalizza più di tanto la sovrana che si mette ad indagare su una serie di piccoli indizi. Ed è talmente scaltra ed osservatrice che finisce per risolvere lo spinoso caso prima che riesca a farlo il capo dei servizi segreti incaricato delle indagini.

Una curiosità che pochi sanno: pare che Elisabetta II sia davvero dotata della straordinaria capacità di risolvere i misteri, e si dice che il primo l’abbia svelato quando aveva 12-13 anni. Questo perché mentre tutti si concentrano sulla sua augusta persona, lei vede dettagli fondamentali che agli altri sfuggono.

 

Bill Clinton James Patterson “La figlia del presidente” -Longanesi- euro 22,00

In questo thriller si amalgamo perfettamente l’esperienza e le conoscenze della macchina politica dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton con la bravura di uno scrittore cult come James Patterson che garantisce ritmo e azione.

Matthew Keating è un ex Navy Seal che alla patria ha dedicato gli anni migliori della sua vita.
Soprattutto è l’ex presidente degli Stati Uniti d’America; ha mancato la rielezione dopo il primo mandato a causa delle manovre subdole del suo stesso partito. Così è stato spodestato dalla Casa Bianca, mentre al suo posto è stata eletta la sua vice, l’ambiziosa Pamela Barnes.
Amareggiato e deluso si è ritirato in una magnifica tenuta in mezzo alla natura, sul Lake Marie, nel New Hampshire.
La moglie Samantha -dopo essergli sempre stata vicina come Fist Lady- in accordo col marito, torna alla sua passione: gli scavi archeologici e la carriera universitaria presso la Boston University.

Poi c’è la loro giovanissima figlia adolescente, Melanie: brillante negli studi, sveglia, intelligente, più che matura per i suoi 19 anni. Ed è lei che viene coinvolta in un fattaccio, due anni dopo lo scadere del mandato presidenziale del padre.
Mel non ha più diritto alla scorta, in quanto per i figli degli ex presidenti è assicurata dal governo federale solo fino al compimento dei 16 anni. E da quando è libera di girare da sola come le pare e piace è decisamente più contenta e rilassata.

Con il suo ragazzo e compagno di studi Tim Kenyon decide di fare una gita in montagna. Mentre fa il bagno nuda con Tim in mezzo ai boschi di Mount Rollins nel New Hampshire, viene intercettata dal drone di un sanguinario terrorista, accompagnato da uno spietato killer.
Il giovane viene ucciso davanti ai suoi occhi e lei caricata a forza su un Suv nero che parte ad alta velocità rischiando un incidente con l’auto di una coppia che sterza al momento giusto, e scopre il cadavere del ragazzo.

Ecco avverarsi uno degli incubi peggiori per un genitore. Ma Matthew Keating non è un padre qualunque.
Esercita tutto il potere che gli è rimasto presso le alte sfere per ritrovare la figlia, che nel frattempo è rinchiusa in un bunker, imbavagliata e legata.
Più che altro Keating è un uomo di azione che non può stare fermo ad aspettare gli eventi.
Rispolvera le sue abilità di Navy Seals e si imbarca in una missione speciale e ad altissimo rischio.
In gioco ci sono la sicurezza nazionale e soprattutto sua figlia nelle mani di un criminale psicopatico. Azione e suspense sono garantiti fino all’epilogo.

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“Salviamo la montagna” Travaglini secondo classificato con un saggio sul futuro delle terre alte

 Il 9 ottobre la premiazione della dodicesima edizione della rassegna letteraria internazionale

Si terrà nel pomeriggio di sabato 9 ottobre a Toceno, in Valle Vigezzo, la cerimonia di premiazione dei vincitori della dodicesima edizione del premio letterario internazionale italo-svizzero “Salviamo la montagna”. Ideato per valorizzare i contributi letterari in tema  in un momento in cui le Alpi stanno soffrendo per fragilità ambientali, economiche e sociali, il premio si articola quest’anno in cinque sezioni. La giuria, dopo aver valutato i lavori, ha decretato vincitori nella sezione “Emigrazione” la scrittrice svizzera Sara Rossi Guidicelli (Ponto Valentino, Valle di Blemio) con il saggio “I Sardi della Monteforno”; 2° Maria Rosa Corti (Tramezzana, Como); 3° Cecilia Marone (Macugnaga, Vco). Nella sezione “Giornalismo” ha vinto Lorenzo Zaninetti con l’articolo “Quando vaccinava il parroco”; 2° Sara Rossi Guidicelli (Svizzera); 3° Matteo Giottonini (Riazzino, Svizzera); segnalato anche il lavoro di Daniel Bilenko, giornalista svizzero della RSI. Nella sezione “La montagna del futuro”, vera novità di quest’edizione, ha vinto Mauro Carlesso (Lesa, Vco) con il saggio “Immobilità e vento di cambiamento”, mentre il secondo posto è andato Marco Travaglini ( Bavenese di nascita, torinese d’adozione, collaboratore del nostro giornale) con il saggio “Una nuova stagione per la montagna”; 3° Guido Maspoli (Arbedo, Svizzera) mentre sono stati segnalati i lavori di Raffaele Marini (Malesco, Vco)¸ Aldo Lombardi (Milano) e il Comune di Santa Maria Maggiore.

 

Nella sezione “Narrativa” si è affermato lo svizzero Carlo Monti (Cugnasco, Svizzera) con il racconto “Ancora qui”; 2° Pia Pallotta (Varzo, Vco); 3° Alberto Jelmini (Lurengo, Svizzera); hanno ricevuto segnalazioni Rossana Borretti (Domodossola, VB); Sonia Galli (Lugano); Maria Luisa Ghielmetti Walzer (Lumino, Svizzera); Luisa Pedrazzi (Cavergno, Svizzera); Nadir Signori (Bellinzona, Svizzera) e Sofia Stroppini (Gnosca, Svizzera). Nella sezione “Poesia” ha vinto Rita Vecchi (Druogno,VB) con la poesia “Eredità valligiana”; 2° Alberto Vacchi (Milano); 3° Sergio Di Benedetto (Vedano Olona, Varese); 3° Silvia Manzoni Dogan (Bellinzona, Svizzera); segnalazioni anche per Davide Calacrai (Arezzo); Francesca Negroni (Locarno, Svizzera); Lorenzo Spurio (Jesi) e Giuliana Vezzoli (Ponteranica, Bergamo). Il premio internazionale, tra i più importanti dell’arco alpino,  è intitolato a due uomini che alla montagna hanno dato molto, segnando in qualche modo la storia delle comunità di frontiera tra Italia e Svizzera. Andrea Testore  (Toceno, Valle Vigezzo  1855 –1941) era un maestro elementare che, dopo una breve esperienza in Argentina, fu Consigliere e Deputato Provinciale a Novara nei primi anni del XX° secolo. Per migliorare il tenore di vita dei suoi conterranei della Valle Vigezzo  fondò la Società Operaia di Mutuo Soccorso e organizzò corsi serali per artigiani e lavoratori. Promosse la Società Elettrica Vigezzina, la Pro Montibus et Fluminibus, per salvaguardare il territorio dalle calamità naturali, e lo Sci Club Valle Vigezzo. Il suo nome è legato, unitamente a quello del cavergnese Francesco Balli, allora sindaco di Locarno, all’impresa titanica di collegare con una ferrovia elettrica l’Italia alla Svizzera. Nacque cosi, nel 1923, la ferrovia Domodossola-Locarno, tuttora grande risorsa di Vigezzo , conosciuta dai più come “Vigezzina”.

Scrisse pungenti monografi­e e saggi storici sulla sua valle e sui problemi della montagna della prima metà del ‘900. A suo nome è intitolata la  locale scuola media statale. Plinio Martini (Cavergno, frazione del comune svizzero di Cevio in Val Bavona,  1923 –1979) è conosciuto come autore de “Il fondo del sacco”, un successo editoriale in italiano con traduzioni in francese e tedesco. È tuttora molto amato e apprezzato anche nell’arco alpino ossolano, in particolare nella Valle Vigezzo, che ha ritrovato nel suo romanzo, accomunato a quello della confinante Vallemaggia, il suo passato, fatto di sacrifici, emigrazione, vite di stenti ma anche di incrollabile tenacia e grande dignità. Diplomatosi alla Magistrale di Locarno, allievo di Piero Bianconi, Plinio Martini insegnò tutta la vita nelle scuole elementari e medie della sua Vallemaggia, difendendone con un’intensa attività di scrittore e giornalista il patrimonio storico e culturale. Ha scritto una dozzina di volumi di narrativa, poesia e saggistica; i più noti sono “Requiem per zia Domenica” e, come ricordato,  “Il fondo del sacco”.

In arrivo i fondi regionali per le aziende agricole

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e cibo, Protopapa,  ha disposto una dotazione finanziaria di 28 milioni di euro per l’attivazione del bando 2021 relativo alla misura 4.1.1. del Programma di sviluppo rurale, finalizzato al miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole piemontesi.

Il bando, che verrà pubblicato sul sito della Regione Piemonte la prossima settimana, è relativo alla misura del Psr per gli anni di transizione 2021-2022 ed è condizionato dall’approvazione da parte della Commissione europea della richiesta di modifica del Psr 20214-2020 del Piemonte.

Come sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura si tratta di un bando atteso dagli agricoltori piemontesi che permette alla singola azienda di richiedere contributi specifici per iniziative di ammodernamento e miglioramento del rendimento globale.

“Robe da matt*” La Settimana della Salute Mentale di Torino

L’Orgoglio di Essere Matti con conferenze, laboratori, proiezioni, movimento fisico e mentale.

 

VIII edizione: “Contaminazioni Bio-Psico-Sociali”

Dal 4 al 10 ottobre 2021

Con eventi digitali ed eventi in presenza in vari luoghi di TORINO

Online in diretta su

–          https://www.facebook.com/Robe-da-Matti-1465302607080841

–          https://www.facebook.com/IPsiGtorino

–          https://www.youtube.com/channel/UCCz3tX8U2vfO3iuYv08xE9A

La VIII edizione di ROBE DA MATT*, la Settimana della Salute Mentale di Torino si svolge con eventi trasmessi in dirette online e con eventi dal vivo al Cinema Massimo e in altri luoghi di Torino.

Il tema dell’edizione è “Contaminazioni Bio-Psico-Sociali” ed esplorerà la fenomenologia della contaminazione alludendo alla situazione pandemica, ma ribaltando questo concetto di contaminazione e dando ad esso una valenza positiva e inevitabile in ogni aspetto della vita.

Gli eventi online, in streaming e su piattaforma zoom, prevedono presentazioni di libri, letture animate e proiezioni iconografiche dal libro “Gli Abitanti di Arlecchinia“,  meditazioni mindfulnessdialoghi sullo sport con il giornalista Paolo Viberti, sui vaccini nel 700 italiano con il Prof. Elvio Giagnini, di disturbi di panico, di sfondi dell’alterità, della storia del femminismo, della poesia che cura degli Haiku e di altri temi.

Gli incontri dal vivo prevedono un flash mob e un cortometraggio in ricordo di Andrea Soldi, il film “Racconti da Stoccolma” di Anders Nilsson al Cinema Massimo, un laboratorio esperienziale di danza movimento terapia, incontri su vari temi trai quali il sistema immunitario fra specificità individuali e contesto ambientale con il Dott. Federico Audisio Di Somma.

 

Robe da Matt*, kermesse sul tema della follia nell’accezione più ampia e complessa del termine, dal 2014 propone a Torino una serie di eventi scientifici, culturali e di intrattenimento, in collaborazione con enti pubblici e con organizzazioni private che a vario titolo si occupano di salute mentale.

Una manifestazione nata come attività di promozione della consapevolezza e dell’inclusione sociale, con l’obiettivo di far circolare tra operatori, familiari, utenti e cittadini in genere le nozioni e le evidenze scientifiche sul tema, diffondendo esperienze di guarigione dalla “malattia” mentale – testimoniate da pazienti e familiari – ed approcci di “cura” maggiormente efficaci.

Dopo “Il mondo capovolto” dello scorso anno, Il tema di questa edizione è “Contaminazioni Bio-Psico-Sociali” ed esplorerà la fenomenologia della contaminazione, alludendo alla contingente situazione pandemica ma ribaltando questo concetto di contaminazione e dando ad esso una valenza positiva e inevitabile in ogni aspetto della vita.

Nei vari eventi verrà esplorata la complessità delle contaminazioni culturali, di come si combinano benessere e sofferenza, relazioni e solitudine, in un cartellone di appuntamenti multiforme, sfaccettato e… contaminato.

Si parlerà di contaminazioni che stiamo vivendo o immaginando, del loro impatto sulla nostra salute relazionale ed emotiva, ma anche delle opportunità che portano con sé.

Le contaminazioni implicano interrelazioni, scambi, cambiamenti. Sono segno dell’impossibilità di purezza ed espressione dell’imperfezione, del fatto che la vita procede solo grazie a continue impurità e incroci.

Contaminazioni cercate o combattute, più o meno rischiose, cariche di potenzialità e/o di sofferenza.

La VIII edizione di Robe da Matt* è in programma da lunedì 4 a domenica 10 ottobre 2021.

In relazione alle necessità di contenimento epidemiologico, anche questa edizione si svolgerà soprattutto online, con eventi in streaming sulle pagine https://www.facebook.com/Robe-da-Matti-1465302607080841https://www.facebook.com/IPsiGtorino e sul canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCCz3tX8U2vfO3iuYv08xE9Ama anche dal vivo con appuntamenti al Cinema Massimo e in altre location di Torino.

La manifestazione viene organizzata e promossa da un insieme di associazioni e gruppi di persone che vedono come capofila l’IPsiG, Istituto Internazionale di Psicopatologia e Psicoterapia della Gestalt.

GLI EVENTI ONLINE

Gli eventi online, in streaming e su piattaforma zoom, prevedono presentazioni di libri, letture animate e proiezioni iconografiche dal libro “Gli Abitanti di Arlecchinia”, meditazioni mindfulness, dialoghi sullo sport, sui vaccini nel 700 italiano con il Prof. Elvio Giagnini, di disturbi di panico, di sfondi dell’alterità, della storia del femminismo, della poesia che cura degli Haiku e di altri temi.

Lunedì 4 ottobre sono in programma tre appuntamenti: alle ore 9:30 un collegamento con l’Ucraina per parlare di mitologia, letteratura e pandemia con Vadim Hrechka, alle 17:30 un incontro sul tema dello sport con Paolo Viberti e Claudia Alonzi e alle ore 21:00 un evento in cui “Robe da Matt* incontra il Festival dei Matti di Venezia” tra storie, visioni e contaminazioni con Anna Poma, Claudia Alonzi, Gianni Francesetti e Michela Gecele.

Martedì 5 ottobre alle 10:30 avrà inizio l’evento “Risvegliamo il corpo” con un dialogo sulla Danza Movimento Terapia a cura di APID Piemonte e alle 19:00 un incontro su piattaforma zoom dal titolo “Cammino Ergo Sum” a cura di Adesso Mindfulness, su come la meditazione in movimento possa insegnare a camminare non per andare da qualche parte ma per essere.

Mercoledì 6 ottobre sono in programma cinque appuntamenti: alle ore 10:30 incontro dal titolo “Pro e contro del vaccino nel 700 italiano” con il Prof. Elvio Guagnini; alle ore 15:00 letture animate e proiezioni iconografiche dal libro delle Edizioni Forme Libere “Gli Abitanti di Arlecchinia” con Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti; alle ore 17:30 la presentazione del libro, edito da Fioriti, “Psicopatologia e Atmosfere. Prima del Soggetto e del Mondo” con i curatori ed autori Gianni Francesetti e Tonino Griffero; alle ore 19:00 – 20:00 l’incontro su piattaforma zoom “Il respiro è una casa”, pratica a cura di Adesso Mindfulness sull’utilizzo del respiro come luogo a cui tornare ogni volta che la mente scappa via. Per finire, alle 21:00 Mara Rotelli, Caterina Gradenigo, Alberto Viberti, Camilla Nannini e Dario Barbato parleranno di Contaminazioni dalla serie televisiva Detective Monk.

Giovedì 7 ottobre alle ore 14:00 si parlerà di “Disturbo di panico: verso una nuova clinica?”, trialogo e contaminazioni fra psicoterapia della Gestalt, neuroscienze affettive e ricerca con Antonio Alcaro, Gianni Francesetti, Michele Settanni e Giovanna Silvestri. Alle ore 18:00 è in programma l’evento su piattaforma zoom “Dalla nascita del femminismo ad oggi”, con Isabella Bonapace, Roberto Poggi e Nunzia Scarlato e alle ore 21:00 “Noi siamo i cani in chiesa” con Piero Cipriano, Pierpaolo Capovilla e altri “riluttanti”.

Venerdì 8 ottobre ultimo appuntamento curato da Adesso Mindfulness su piattaforma zoom intitolato “Sinfonia dal mondo”, una pratica sull’attenzione ai suoni che ci circondano e che cambiano continuamente. Alle ore 21:00 è in programma “La composizione progressiva di un mondo comune”, incontro con Maria Chiara Picinini, Carlo Bondioli, Fabrizio Mandreoli, Leonardo Caterina e Giorgio Marcello

Sabato 9 ottobre alle ore 11:30 si parlerò di “Dividuo, Individuo, Condividuo. Che ne dicono gli psicoterapeuti?” insieme a Francesco Remotti, Gianni Francesetti e Michela Gecele. Alle 15:30 si parlerà invece di “Poesia che cura: l’Haiku nella medicina narrativa” con Simonetta Marucci e Stefano Bolognese.

Domenica 10 ottobre ancora due appuntamenti online: il primo alle ore 17:00 con il Webinar ANIN  (Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze) dal titolo “Dalla crisi alla rinascita: Riflessioni sull’infermieristica di salute mentale oggi” e la sera, alle 21, le Contaminazioni musicali con la partecipazione di Roberto Guglielmetti , Antonio Valle, Dario Valle e conduzione di Angela Rigucci.

GLI EVENTI DAL VIVO

Gli incontri dal vivo prevedono un flash mob e un cortometraggio in ricordo di Andrea Soldi, il film “Racconti da Stoccolma” al Cinema Massimo, un laboratorio esperienziale di danza movimento terapia, incontri su vari temi trai quali il sistema immunitario fra specificità individuali e contesto ambientale con il Dott. Federico Audisio Di Somma

Lunedì 4 ottobre si comincia con due eventi dedicati a Andrea Soldi, 45enne di Torino morto cinque anni fa in seguito ad un tentativo di TSO finito tragicamente. Alle ore 10:30 in Piazzale Umbria è in programma “Noi due siamo unoLe parole di Andrea”, ritrovo e flash mob a cura del Circolo poetico Orfeo (ass. Laburb Mente locale, ass. Il Tiglio, ass. Arcobaleno/Segnali). Alle ore 17:00 al Polo Culturale Lombroso (Via Lombroso 16) vengono presentate le attività dell’Associazione Insieme APS, composta da famigliari di pazienti psichiatrici e cittadini sensibili alle tematiche del disagio psichico che collaborano per la diffusione di una cultura della prevenzione. Alle 20:30 nell’Ex Cimitero di via San Pietro in Vincoli 28 verrà proiettato “L’uomo Lupo”, cortometraggio a cura de Il Tiglio Onlus presentato in collaborazione con la manifestazione Il Granché.

Martedì 5 ottobre, alle ore 17:00 nel Centro studi Sereno Regis (Via Garibaldi 13), è in programma l’incontro dal titolo “Il sistema immunitario fra specificità individuali e contesto ambientale” con intervista al Dott. Federico Audisio Di Somma a cura di Michela Gecele.

Giovedì 7 ottobre alle ore 16:00, presso la Casa Valdese (Corso Vittorio Emanuele II, 21) è in programma l’incontro intitolato “La mediazione interculturale dagli anni ’90 a oggi: esperienze, ruoli, contaminazioni ed evoluzioni” con relatori Lahcen Alla, Blenti Shehaj, Michela Gecele e moderatriceAna Ciuban. Nel corso dell’incontro verrà presentato il libro, edito da Fioriti, “Gli sfondi dell’alterità” di Michela Gecele.

Venerdì 8 ottobre sono in programma due eventi: alle ore 14:30 all’Atelier 32 (Via Saluzzo 32) un “Laboratorio esperienziale di Danza Movimento Terapia” a cura di APID Piemonte; e alle ore 21:00 alla Cascina Roccafranca (Via Edoardo Rubino 45) l’evento dal titolo “Indagine sul Nuovo Mondo di Francesco Toris” a cura dell’artista Massimo Cilli e in collaborazione con Laboratorio Urbano Mente Locale. Un evento sull’opera di Francesco Toris, nato nel 1863 vicino a Ivrea e internato nel 1896 con la diagnosi di paranoia nell’istituto psichiatrico di Collegno dove negli anni creò una bizzarra composizione (definita oggi capolavoro dell’arte irregolare), costituita da ossa di scarto della cucina intagliate e raffiguranti figure umane, idoli, e animali, da lui definita il “Nuovo mondo, destinato a perpetuarsi e forse a sostituirsi a quello attuale”.

Sabato 9 ottobre appuntamento al Cinema Massimo (Via Giuseppe Verdi, 18) con la proiezione del film “Racconti da Stoccolma” di Anders Nilsson con introduzione del film d parte di Grazia Paganelli e  Stefano Boni e confronto-dibattito finale con Michela Gecele e Gianni Francesetti. Uscito nelle sale cinematografiche nel 2006 il film racconta tre storie fra delitti d’onore, violenze domestiche e tentati omicidi. Tre vicende parallele legate da un dramma comune da una la violenza che arriva da persone amate e tra le mura domestiche.

Elezioni a Torino: informazioni utili

Domenica 3 (dalle 7 alle 23) e lunedì 4 ottobre (dalle 7 alle 15) si vota per l’elezione diretta del Sindaco e il rinnovo del Consiglio Comunale e dei Consigli delle Circoscrizioni.

La Città di Torino invita gli elettori a controllare la propria tessera elettorale e ricorda che, in caso di tessera smarrita o con gli spazi tutti timbrati, occorre richiedere un duplicato o una nuova tessera.

La tessera elettorale può essere richiesta:

1) all’ufficio Elettorale di corso Valdocco 20 – piano rialzato (dal lunedì al giovedì dalle 8.15 alle 15.00 e il venerdì dalle 8.15 alle 13.50).

2) all’ufficio anagrafico della circoscrizione di residenza (esclusa l’anagrafe centrale di via C.I. Giulio 22che nei giorni di domenica 3 ottobre e di domenica 17 ottobre, con orario dalle 7.00 alle 23.00, provvederà al rilascio delle tessere elettorali e delle carte d’identità.

Circ. 2, via Guido Reni 96/16 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 -13.30); strada Comunale di Mirafiori 7 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 -13.30);

Circ. 3, c.so Racconigi 94 (dal lunedì al venerdì 8.30 – 14.30);

Circ. 4, via Carrera 81 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30);

Circ. 5, via Stradella 192 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30) e piazza Montale 10 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30);

Circ. 6, piazza Giovanni Astengo 7(dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30); via Leoncavallo 17 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30);

Circ. 7, corso Vercelli 15 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30);

Circ. 8, via Campana 30 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30); corso Corsica 55 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30).

Nei giorni 1-2-3-4 ottobre, l’ufficio Elettorale di corso Valdocco 20, osserverà il seguente orario: venerdì 1 e sabato 2 dalle 8.15 alle 18.00; domenica 3 dalle 7.00 alle 23.00; lunedì 4 dalle 7.00 alle 15.

In caso di ballottaggio l’ufficio Elettorale sarà aperto (15-16-17-18 ottobre) nei seguenti orari: venerdì 15 e sabato 16 dalle 8.15 alle 18.00; domenica 17 dalle 7.00 alle 23.00; lunedì 18 dalle 7.00 alle 15.

Per ulteriori informazioni: Ufficio Sportelli Elettorali tel. 011.01125245 – 011.01125580

Deterioramento – Smarrimento: nel caso di smarrimento l’elettore può richiedere un duplicato della tessera elettorale, previa autocertificazione, senza necessità di denuncia all’Autorità competente; nel caso di deterioramento l’elettore può richiedere un duplicato della tessera elettorale previa riconsegna della tessera deteriorata.

Per il rilascio del duplicato occorre esibire un documento di riconoscimento, mentre per l’emissione di una nuova tessera occorre esibire, oltre al documento d’identità, la vecchia tessera con tutti i diciotto spazi per la certificazione del voto timbrati.

Trasferimento di residenza nel Comune di Torino – Tessera elettorale di prima emissione: gli elettori che indicativamente hanno presentato domanda di trasferimento della residenza fino a metà luglio, riceveranno a domicilio da parte di un agente di Polizia Municipale la tessera elettorale (dalla prima settimana del mese di settembre).

La tessera può essere consegnata al titolare o a un familiare o a persona con lui convivente e, in caso di mancato ritiro della tessera presso il proprio domicilio, le tessere elettorali non ritirate, saranno tenute in giacenza nell’ ufficio elettorale di corso Valdocco 20 da lunedì 27 settembre 2021.

Trasferimento di residenza all’interno del Comune di Torino – Tagliando di variazione della tessera elettorale: gli elettori a cui è stato registrato il cambio di indirizzo all’interno del comune di Torino entro il 16 agosto 2021, ricevono per posta ordinaria il tagliando di aggiornamento della tessera elettorale. In caso di mancato ricevimento del tagliando entro tre giorni della elezione l’interessato può chiedere il tagliando all’ufficio elettorale o all’ufficio di anagrafe della circoscrizione di residenza (esclusa l’anagrafe centrale di via Della Consolata 23), presentando la tessera elettorale e un documento d’identità.

Documenti necessari da esibire al seggio per esercitare il voto: un documento di riconoscimento personale (qualsiasi documento di identificazione munito di fotografia rilasciato dalla Pubblica Amministrazione; patente di guida; ricevuta carta identità elettronica), la tessera elettorale personale a carattere permanente.

Per l’identificazione degli elettori sono validi anche le carte di identità e gli altri documenti di identificazione rilasciati dalla pubblica amministrazione, anche se scaduti, purché da non oltre tre anni.

In mancanza di un idoneo documento, l’identificazione può avvenire per attestazione di uno dei componenti del seggio che conosca per­sonalmente l’elettore.

Voto domiciliare: sono ammessi al voto domiciliare gli elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali che impediscono l’allontanamento dall’abitazione; affetti da gravissime infermità, tali che sono impossibilitati ad abbandonare l’abitazione.

L’elettore deve far pervenire all’ufficio elettorale o per mail (elettorale@comune.torino.it) i seguenti documenti: dichiarazione in cui si attesta la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio; un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dai competenti organi dell’ASL, che attesti le condizioni di cui sopra.

Inoltre, per il voto a domicilio, occorre presentare all’ufficio elettorale una dichiarazione su apposito modulopubblicato alla pagina:

http://www.comune.torino.it/elezioni/amministrative2021.shtmla cui devono essere allegati i seguenti documenti: certificato del medico legale (ASL) attestante l’esistenza dei requisiti per l’esercizio del voto domiciliare; copia della tessera elettorale; copia del documento di identità.

La documentazione può essere recapitata all’indirizzo: elettorale@comune.torino.itRiferimenti Ufficio Elettorale – Voto Domiciliare. Sede: corso Valdocco 20 –  Orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 – Tel: 011.01125579

Voto assistito: Gli elettori con grave infermità possono essere accompagnati all’interno della cabina elettorale da un accompagnatore che può essere un familiare o un’altra persona liberamente scelta (può esercitare tale funzione una volta sola in occasione della stessa elezione), purché siano iscritti nelle liste elettorali di un qualsiasi comune della Repubblica. Devono essere in possesso di: tessera sulla quale il Comune abbia apposto il timbro con la sigla ‘AVD’; libretto nominativo di pensione di invalidità civile rilasciato dall’INPS, certificato medico, rilasciato da un funzionario medico dell’A.S.L., attestante l’impedimento ad esprimere il voto senza l’aiuto di un altro elettore. Per l’annotazione del diritto al voto assistito ‘AVD’ l’elettore o persona di fiducia deve recarsi all’Ufficio Elettorale in corso Valdocco 20, con documento di identità, tessera elettorale rilasciata dal Comune, certificato medico rilasciato dall’ASL.

Info: www.comune.torino.it/elezioni/amministrat

Giacobinismo anticristiano e clericalismo intollerante: dov’è la differenza?

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Io non leggo mai gli articoli di Pier Giorgio  Odifreddi da quando anni fa ebbi modo di confrontarmi con lui su Giordano Bruno. E’ un ateo militante che ritiene  apoditticamente la religione incompatibile con la scienza. Sono grato al giudice Mario Griffey che stimo moltissimo, di aver citato una frase di Odifreddi che merita di essere conosciuta e che dà il senso della portata del suo pensiero 

Il prof. Quaglieni

Non va mai dimenticato che il professore si è diplomato in un istituto per  geometri e detesta la filosofia che non ha studiato a scuola. Ecco la frase: ”Se tutti i media rifiutassero di pubblicare notizie antiscientifiche sarebbe un grande balzo in avanti per l’umanità, che non verrebbe più sommersa da menzogne creative di ogni genere, comprese, ovviamente, quelle metafisiche e religiose”. E’ sicuramente accettabile la condanna delle fake news, anche se temo che una minaccia alla libertà di pensiero verrebbe  proprio da valutazioni come quelle del prof. Odifreddi  che nega la compatibilità fra  la scienza e il credere in Dio e mette invece in dubbio  addirittura la possibilità della democrazia a cui ha dedicato una pubblicazione. E’ persona che ripete da anni boutades che piacciono a molti per il tono usato che, a volte, appare divertente. Ma se fosse Odifreddi a stabilire quali sono le notizie pubblicabili e quali no temo molto che ritorneremmo ad un nuovo tribunale dell’Inquisizione laicista, un vero ossimoro. A rivelare qual è il suo modo di giudicare è il riferimento alle “menzogne metafisiche e religiose”. E’ l’ultimo laicista “furioso” dopo la morte di  Giulio Giorello e Carlo Augusto Viano, due filosofi che, pur nel loro ateismo esasperato e fideistico, non giunsero mai, nel loro estremismo  anticlericale,  ad affermazioni così esasperate.   Forse Odifreddi ritiene di essere un Russell redivivo, ma le differenze sono evidenti. Il fideismo ateistico è una forma di dogmatismo al contrario. Il definire menzogne  la metafisica e le religioni rivela una posizione incompatibile con la laicità, non foss’altro perché la laicità è rispetto per ogni idea e ogni fede. Ripeto per l’ennesima volta la distinzione di Norberto Bobbio  tra laicità e laicismo. Bobbio riteneva che quest’ultimo (che diventa spesso intolleranza antireligiosa) fosse incompatibile con la laicità. Mi sorge un dubbio: e se ci fosse qualcuno che ritenesse  delle fake news  i pensieri trancianti di Odifreddi? Cosa succederebbe? Dove finirebbe la libertà? Io continuo a fidarmi della capacità di discernimento  delle  persone, rifiutando autorità deputate a vietare la libera manifestazione del proprio pensiero. Fra il giacobinismo  anticristiano  di Odifreddi e il clericalismo intollerante  non c’è una sostanziale differenza  al di là delle apparenze.

Arrestato spacciatore diciottenne

Torino: Tre arresti per droga a Barriera Milano Tutti effettuati dagli agenti del Commissariato

 

Martedì pomeriggio, gli agenti del Commissariato Barriera Milano, insieme a equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”, hanno effettuato un controllo straordinario del territorio nelle aree del quartiere, finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti in strada.

L’attività si è concentrata in Piazza Bottesini, via Montanaro, corso Vercelli, via Martorelli e corso Palermo. Proprio all’incrocio tra quest’ultimo corso e via Malone, i poliziotti hanno fermato un cittadino senegalese di 18 anni che alla vista della Polizia ha cercato inutilmente di darsi alla fuga a bordo di una bici. Una volta bloccato, lo straniero ha deglutito alcune dosi di stupefacente opponendo resistenza agli agenti.

Per tale ragione, il diciottenne è stato arrestato per spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a P.U.

Solo nella serata precedente, sempre gli agenti del commissariato Barriera Milano, avevano arrestato in via Rovigo due cittadini nigeriani, un uomo e una donna, trovati in possesso di 135 grammi di marijuana e quasi mille euro in contanti.