ilTorinese

Il bollettino Covid di venerdì 7 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 7.652 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 5.945 dopo test antigenico), pari al 15,8% di 48.382 tamponi eseguiti, di cui 39.229 antigenici. Dei 7.652 nuovi casi gli asintomatici sono 5.624 (73,5%).

I casi sono così ripartiti: 5.468 screening, 1.645 contatti di caso, 539 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 572.594, così suddivisi su base provinciale: 48.163 Alessandria, 27.319 Asti, 19.626 Biella, 80.959 Cuneo, 44.496 Novara, 295.690 Torino, 19.821 Vercelli, 21.339 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.648 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 12.533 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 13(+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.593 (+80 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 122.978

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.196.617 (+48.382 rispetto a ieri), di cui 2.770.356 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 12.136

Sono 17, 1 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.136 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.607 Alessandria, 734 Asti, 452 Biella, 1.492 Cuneo, 970 Novara, 5.818 Torino, 561 Vercelli, 384 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 118 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

435.750 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 435.750 (+3.691 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 35.208 Alessandria, 21.385 Asti, 14.422 Biella, 61.416 Cuneo, 35.293 Novara, 230.976 Torino, 15.471 Vercelli, 16.276 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.686 extraregione e 3.617 in fase di definizione.

Violazioni norme anti covid, i controlli della polizia

Continua ed è stata ulteriormente rafforzata, alla luce dell’aggravarsi dei dati sui contagi, l’attività della Polizia di Stato finalizzata a verificare il rispetto delle normative anti covid anche all’interno degli esercizi commerciali.

Martedì sera, equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, insieme a personale della Polizia Municipale e dell’ASL, nell’ambito di un controllo straordinario coordinato dal Commissariato San Secondo, hanno controllato alcune attività commerciali dei quartieri Crocetta e Santa Rita.

Sono state rilevate diverse infrazioni e comminate sanzioni sia amministrative. Un bar, ubicato nel primo quartiere, è stato sanzionato per 2140 euro per la violazione di alcune norme anticovid e per il mancato rispetto di altre disposizioni a carattere amministrativo.

Poco dopo le 21, è stato controllato un pub dello stesso quartiere. Gli ispettori dell’A.S.L. hanno constatato le pessime condizioni igieniche dei locali cucina che presentavano sporcizia diffusa sia sui pavimenti che sulle attrezzature. La sicurezza sui luoghi di lavoro non era assicurata poiché gli estintori presenti non indicavano le revisioni periodiche e gli impianti elettrici presentavano alcune anomalie. A seguito di quanto emerso, gli ispettori A.S.L. hanno ordinato l’immediata chiusura dell’attività per motivi igienico sanitari, sino al ripristino delle condizioni idonee ed è stata comminata una sanzione di 2000 euro.  Il titolare dell’esercizio è stato denunciato per la mancata revisione dei dispositivi antincendio. Altre sanzioni per 1400 euro sono state emesse per la violazione delle norme anticovid, poiché due degli 11 clienti presenti erano privi del green pass, così come una delle persone che operava nel locale.

A un pub del quartiere Santa Rita, infine, sono state comminate sanzioni per 1200 euro per il mancato utilizzo della mascherina e per la mancanza della certificazione verde di persone presenti sul posto di lavoro.

L’attività di verifica del rispetto delle misure di contrasto alla pandemia aveva portato, la scorsa settimana, gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia alla chiusura per 5 giorni di un bar del quartiere Vanchiglietta e a sanzionare il titolare dell’esercizio per la violazione delle norme anti Covid.

Gli agenti del Commissariato San Paolo, invece, nei giorni scorsi, oltre ad aver sanzionato una panetteria del quartiere Pozzo Strada, sempre per le violazioni anti covid, hanno denunciato in stato di libertà il titolare di un bar dello stesso quartiere. Nel corso del controllo, l’uomo ha fornito agli agenti un green pass senza però fornire un documento sostenendo di non essere in grado di procurarselo. Una volta realizzato che la sua posizione sarebbe stata approfondita, ha consegnato il proprio documento ammettendo di aver precedentemente fornito il green pass di un suo conoscente. Gli agenti, pertanto, oltre a sanzionare amministrativamente l’uomo, lo hanno denunciato in stato di libertà per falsa attestazione a un pubblico ufficiale e sostituzione di persona.

Sempre in materia di contenimento della pandemia, sono, invece, 4 le persone sanzionate da personale del Commissariato Barriera Milano, martedì, nel corso di un controllo straordinario del territorio perché non in possesso del green pass. Le persone sanzionate erano presenti all’interno di una sala scommesse ubicata nel quartiere. Analoga sanzione è stata elevata al titolare dell’attività per l’omessa verifica.

Classical Radical, prorogata la mostra al Mao e all’Accademia Albertina

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A cura di Myna Mukherjee Davide Quadrio

 

PROROGATA AL 27 FEBBRAIO 2022

 

Palazzo Madama, MAO e Accademia Albertina 5 novembre 2021 – 27 febbraio 2022

La mostra Hub India, che ha avuto una grande eco di consensi e di pubblico, è stata prorogata e rimarrà aperta fino al 27 febbraio 2022. Nata come progetto per Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, in collaborazione con Fondazione Torino Musei e con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, la mostra si sviluppa in tre sedi: Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte AnticaMAO Museo d’Arte Orientale e Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Hub India è a cura di Myna Mukherjee e Davide Quadrio.

L’esposizione presenta opere indiane contemporanee e moderne che esplorano i lasciti del passato e l’antichità nel qui e ora sociologico. Le opere selezionate rappresentano uno spaccato di generi, medium e processi che vanno dai disegni e dipinti alle miniature e sculture, terrecotte e metalli, dipinti su carta e su tela, stampe, incisioni e opere digitali e virtuali, in un tentativo di analizzare le eredità classiche e tradizionali attraverso una nuova lente.

A Palazzo Madama e al MAO le opere presentate per Classical Radical sono messe in dialogo con le collezioni permanenti dei musei, in modo da creare piccoli cortocircuiti capaci di generare significati nuovi e nuove linee di interpretazione. All’Accademia Albertina di Belle Arti l’allestimento prende invece forma nei piani superiori dell’affascinante Rotonda di Talucchi. Negli spazi dell’Accademia Albertina va in onda Sama: Symbols and gestures in contemporary art practices. Italy and India vol. 1., la prima parte di un documentario visionario e pionieristico che, attraverso una moltitudine di voci, esplora il mondo dell’arte contemporanea e dell’artigianato nel subcontinente indiano e in Italia.

 

In partnership con Kiran Nadar Museum of Art (KNMA).

In collaborazione con LATITUDE 28 New Delhi – AKAR PRAKAR Kolkata, New Delhi – ART ALIVE New Delhi – EMAMI ART Kolkata – GALLERY ESPACE New Delhi – SHRINE EMPIRE New Delhi – NATURE MORTE New Delhi – SAKSHI ART Mumbai – JHAVERI CONTEMPORARY Mumbai – VADEHRA ART New Delhi – VOLTE Mumbai

Hub India è un progetto di Arthub & Engendered presentato in partnership con Indian Council for Cultural Relations (ICCR), Kiran Nadar Museum of Art, Fondazione Torino Musei, Artissima, Emami Art, Palazzo Madama, MAO e Accademia Albertina.

Con il sostegno di Ambasciata d’Italia a Nuova DelhiIstituto Italiano di Cultura di Nuova Delhi (IIC), Consolato Generale dell’India a Milano, Città di Torino.

Supporto logistico di UAPL.

 

Il film è commissionato e prodotto da Arthub, Engendered, Ambasciata d’Italia a Nuova DelhiIstituto Italiano di Cultura di Nuova Delhi (IIC) Indian Council for Cultural Relations (ICCR).

Info

 

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica | lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10-18 – giovedì 13-21 (la biglietteria chiude un’ora prima). BIGLIETTI: INTERO € 10, RIDOTTO € 8, GRATUITO minori di 18 anni, possessori di Abbonamento Musei e Torino + Piemonte.

MAO Museo d’Arte Orientale | martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10-18 – giovedì 13-21 (la biglietteria chiude un’ora prima). BIGLIETTI: INTERO € 10, RIDOTTO € 8, GRATUITO minori di 18 anni, possessori di Abbonamento Musei e Torino + Piemonte.

Accademia Albertina di Belle Arti di Torino |Rotonda di Talucchi | giovedì e venerdì 14–18, sabato e domenica 10-18 (ultimo ingresso 17.30). Biglietti: INTERO € 5, RIDOTTO € 3, gratis con l’Abbonamento Musei Torino Piemonte e con la Torino + Piemonte Card.

In attesa del nuovo Capo dello Stato pensiamo anche ai problemi di Barriera

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Il Presidente della Repubblica, garbatamente, come nel suo inconfondibile stile, ci ha salutati ed augurato un buon anno per l’ ultima volta da Presidente della Repubblica.

Deluso chi sperava. Ora la palla passa al Parlamento.  Vista così non è una gran bella cosa. Un Parlamento che in questi 5 anni non ha fatto assolutamente nulla. Nulla di nulla se non lo zoppicante reddito di cittadinanza.  Su quota cento un po’ mi sono perso, ma se ho capito bene, anche questo è saltato, è servito solo per alcuni dipendenti pubblici. Intanto l’ anagrafe di Torino continua a non funzionare con giorni di ordinaria follia.  Follia che pervade anche Barriera di Milano.  Sprofonda sempre di più tra droga e delinquenza. 10 giorni fa è stato ferito il parroco della Pace da un tossico.  L’altro giorno furto in bar storico di Barriera in via Leinì. Sullo sfondo la criminalità organizzata non solo italiana. Ogni tanto vado dal mio amico della ferramenta di piazza Respighi. Prima era di suo padre.  Quando costruirono le case del Toro (assicurazioni) , nei primi anni 60 nacque la ferramenta.  In piazza Respighi c’è tutto.  Dalla coop al colorificio e casalanghi.  Con l’immancabile farmacia.  Come vanno le cose? Stai ancora in Barriera? No, a San Mauro. Hai sempre gli stessi clienti? No.  Molti se sono andati da Barriera.  Soprattutto da via Sempione a corso Giulio Cesare.  Sotto gli uffici o vicino alle bojte di artigiani spaccio a go-go.  E le impiegate avevano paura la sera. Paura. Una condizione diffusa , troppo diffusa in Barriera. Una situazione talmente complicata che, oramai, è inutile chiedersi il perché e il percome, si è arrivati a questo punto.  Lo Stato si deve occupare del controllo del territorio.  Esercito e forze di polizia.  Non ci sono alternative.  Il resto è solo una perdita di tempo e di parole.  Con un integrato sistema di telecamere. Ripeto, il resto è solo fuffa per giustificare continui fallimenti. Una accusa che mi viene fatta è di  essere paranoico. Generalmente la paranoia è aver paura di qualcosa che non esiste.  Non mi sembra che la paura di molti residenti sia inventata. Io, poi, è da più di vent’anni che non ci vivo più. Ma ci ritorno volentieri! E vengo pervaso da un senso di precarietà.  Piazza Foroni continua ad essere un  mercato con buona roba da comprare.  In particolare commestibile. I migliori taralli di tutta Torino e probabilmente di tutto il Piemonte. Del resto i pugliesi sono da più di 100 anni di casa da queste parti. Sicuramente ci vorrebbero altre leggi. Come sulla droga.  Ma sono almeno trent’anni che se ne parla e non si fa nulla.  Anzi! Precisamente non fanno nulla. Paranoico? Direi tragicamente realista.  E poi con la gente ci parlo.  Eccome  se ci parlo. Sfiducia e paura la fanno da padrone. Ora aspettiamoci qualche altro fatto delittuoso. Con le inevitabili e retoriche parole! Parole per il solito bla, bla . L’ inutile fatto a sistema. Vedremo cosa, e soprattutto se Lo Russo riuscirà nel fare qualcosa. Che ci tenti non ne abbiamo dubbi.  Che ci riesca è un altro paio di maniche. Tutto è possibile.  Ma per essere realizzato deve tornare il controllo sul territorio di Barriera di Milano. Mi ripeto: il controllo e dunque la “repressione” non si fanno con le parole, ma coi fatti. Oltre agli onesti cittadini dovranno avere  paura i delinquenti.
Patrizio Tosetto

Juve: male la prima

20esima giornata di campionato serie A

Prima di ritorno
Juventus-Napoli 1-1
Chiesa (J) Mertens (N)

Riprende la serie A dimezzata dal covid con un turno infrasettimanale il giorno dell’Epifania.Sono le Asl a decidere? Campionato falsato?corsi e ricorsi per le sconfitte a tavolino? Niente di tutto questo,senza esagerazioni possiamo dire che le partite non disputate,tra cui Atalanta-Torino,saranno recuperate con i giusti incastri in un calendario già fitto:altro che mondiali ogni 2 anni,vero Infantino?(Pres.della Fifa).
La Juve pareggia contro un buon Napoli dimezzato da covid e quarantena di un buon numero di calciatori,alcune assenze le lamentano anche i bianconeri ad onor del vero.Gli juventini non riescono a battere gli azzurri agguerriti che portano a casa un buon punto che si rivela,invece, abbastanza inutile per gli uomini di Allegri.Anno nuovo vecchi errori,tra cui la mancanza di concentrazione nelle fasi cruciali della gara.Juve al quinto posto con 35 punti a -3 dal quarto posto,occupato dall’Atalanta con una gara in meno,ultimo utile per qualificarsi in Champions League,a -5 dal Napoli terzo in campionato.Ci vorrà un’altra squadra bianconera per competere al meglio,a partire dalla grinta,dalla mentalità e qualche giocatore nuovo che,giocoforza, arriverà dal mercato appena iniziato il 3 gennaio e si chiuderà il 31 sempre del mese di gennaio.

Enzo Grassano

La Befana dei ragazzi di Pro Infantia Derelicta

La Onlus Solid ha effettuato oggi una consegna di dolciumi e calze della Befana ai ragazzi dell’Istituto Pro Infantia Derelicta di Torino.

“Da qualche anno ormai collaboriamo col l’istituto Pro Infantia Derelicta portando aiuti alimentari e dolci nelle festività – dichiarano i volontari Sol.Id – il sorriso dei piccoli ospiti della struttura ci
rende ogni giorno più orgogliosi di quello che facciamo.”
“Con la consegna di oggi rinnoviamo il nostro impegno a collaborare con questa struttura – conclude Sol.Id – in tutto l’arco dell’anno e non solo nelle festività. Già nelle prossime settimane porteremo altri aiuti alimentari e così faremo nei mesi a seguire.”

Lotteria Italia, Piemonte: nel Torinese boom di biglietti venduti

In questa edizione della Lotteria Italia, in Piemonte sono stati venduti 427.560 biglietti.

La provincia in cui sono stati staccati più tagliandi è stata Torino, con 249.040 biglietti, seguita da Alessandria con 58.660, da Cuneo con 32.740, da Novara con 27.110, da Asti con 23.660, da Vercelli con 17.170, da Verbania con 11.060 e da Biella con 8.120 tagliandi.

Nella scorsa edizione, ricorda l’agenzia Agimeg, in Piemonte sono stati vinti complessivamente 400 mila euro, grazie a 4 premi da 50 mila euro finiti a Torino (2), Omegna (VB) Cuneo, cui si aggiungono 8 premi da 25 mila euro centrati a Torino (2), Felizzano (AL), Pinerolo (TO), Castellamonte (TO), Fiano (TO), Biella e Caraglio (CN).

Nella storia della Lotteria Italia, il premio più alto finito in Piemonte è stato centrato a Torino nell’edizione 2019, pari a 5 milioni di euro. In luce anche gli 1,5 milioni vinti a Rosta (TO) come terzo premio nell’edizione 2017 e gli 1,5 milioni finiti ancora a Torino nel 2013.

Truffe a persone anziane Occhio a vecchi e nuovi trucchi

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Anche durante il periodo delle festività natalizie non si è interrotto l’odioso fenomeno delle truffe a persone anziane.

 

Nei giorni scorsi a casa di un’anziana signora si è presentata una persona con una divisa della società di gestione delle acque riferendo che stavano effettuando dei lavori sulle tubature e che per questo motivo doveva svolgere accertamenti all’interno dell’abitazione. L’uomo ha chiesto alla signora di raccogliere tutti i beni di valore che possedeva e di riporli in un sacchetto poiché la procedura utilizzata avrebbe potuto danneggiarli. Non appena la donna ha concluso l’operazione, ha avvertito un forte odore acre che il finto operatore, che lo aveva cagionato utilizzando una bomboletta spray, ha detto di provenire dalle tubature. Approfittando della distrazione della signora anziana, l’uomo prima di allontanarsi, si è impossessato del sacchetto con i monili. Lo stesso impostore, con il supporto di un secondo complice a sua volta spacciatosi per operatore di polizia, ha ripetuto l’identica messa i scena presso due ulteriori appartamenti dello stesso condominio abitati da persone anziane, riuscendo ad impossessarsi di preziosi e monili in oro per un ingente valore.

Questi episodi sono solo gli ultimi di una lunga serie in cui truffatori hanno utilizzato l’escamotage di introdursi negli alloggi spacciandosi per addetti di società incaricati di effettuare controlli.

La Questura di Torino invita tutte le persone, specie quelle più anziane, ad evitare di far accedere in casa sedicenti tecnici o altre persone sconosciute senza aver prima effettuato le opportune verifiche con i propri familiari, gli amministratori di condominio e le forze dell’ordine.

Causa milionaria per l’incidente in cui morì lo chef

Ivan Albertin era stato chef all’Open Baladin di Torino. Morì  nella notte tra il 7 e l’8 agosto a Crescentino in moto, sulla strada provinciale 31, mentre viaggiava verso Chivasso. Sulla sua Yamaha, a una rotonda,  l’incidente fatale.  Ma la rotonda sarebbe stata poco illuminata. Ecco perché il legale della famiglia Albertin, avvocato Arnone, intende avviare una causa civile con richiesta di danni alla Provincia di Vercelli per circa un milione di euro.  Lo schianto  sull’isola segnaletica antistante la rotonda sarebbe dunque avvenuto per la scarsa illuminazione.

La nonnina dall’antico nome che trascrive libri e giornali

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Diario minimo urbano…Vedere e ascoltare per credere

 

L’avevo già vista e “notata”. Qualche settimana fa, a pochi giorni dal Natale. Interno bar. Quello solito, sotto casa, dove mi piace fare colazione al mattino.

Lei è sola, seduta a un tavolino d’angolo. Davanti la tazzina vuota del caffè. E le briciole di una brioche da poco terminata. Sparse qua e là  sulle pagine centrali de “La Stampa” (ben allargata sul tavolino) e su un quaderno a righe, copertina nera vintage con etichetta bianca su cui appuntare il nome e bordi rossi. Le pagine decisamente ingiallite dalla lunga corsa degli anni. Corsa che anche lei deve conoscere molto bene. Una tenera nonnina. Infagottata in un vecchio cappotto grigio dal collo di pelliccia (o simil pelliccia) nero. Sciarpone grigio al collo. Un berretto nero ben incollato in testa a coprire capo e orecchie. Occhialini tondi, che hanno smesso da tempo di contare gli anni, pizzicati alla punta del naso e mascherina – o quella che fu una mascherina – lasciata calare libera a proteggere il mento (!?). E fin qui… Nulla poi di tanto strano. Ma quel giornale e quel quaderno d’altri tempi, aperti in bella mostra, che ci facevano lì davanti a lei? Che non degnava di uno sguardo chi entrava e usciva dal bar. Neppure il cagnolino che, simpatico, sgambettava da un cliente all’altro in cerca di briciole da mettere sotto i denti. Sola. Estranea a tutto e a tutti. Fino a che…colpo di scena! Eccola estrarre baldanzosa, da un borsone posato a terra, una penna a sfera e un grosso matitone dalla punta rossa e blu. Di quelli che un tempo s’usavano a scuola per correggere, in modo drastico o più clemente, i compiti in classe. E qui il gioco comincia. Intrigante. La nonnina abbozza un sorriso e comincia a sottolineare con forza frasi intere del gionale e (udite udite) a trascriverle (credo tal quali) sul quaderno. Il barista ignora lo sfregio al quotidiano. La conosce e ne conosce le abitudini. O forse – penso – se l’era lei stessa, quel giornale, portato da casa e chissà a che data risaliva! Stranezze. Certo una scena curiosa. Su cui però non mi sono soffermato più di tanto. Terminato caffé  e brioche, esco a comprare – guarda un po’!– il giornale. Nei giorni seguenti, mi è capitato di ripensare ogni tanto alla nonnina. Del resto, nulla capita per caso. Basta aguzzare ben bene vista e udito e abbandonarsi  alla curiosità e all’immaginazione. Il gioco è bello. E se va bene può allargarvi orizzonti di vite inimmaginabili. Per carità senza impegnarsi più di tanto. Ma, lo confesso, nei giorni successivi, ogni volta che entravo al bar, l’occhio mi cadeva sempre a quell’angolo. Chissà la nonnina? Finché il destino (parolone troppo grosso?) me l’ha fatta rincontrare. Eccola di nuovo. Proprio ieri. Stessa scenografia. Stesso cappotto. Stessa sciarpa. Stesso quaderno. Stesso berretto e stessa mascherina, la solita “mento-protettiva”. Di diverso solo il libro. Sì, un libro al posto del giornale. Anche lui, però, non fresco di stampa. Tutt’altro! Avrà avuto, per lo meno, una cinquantina d’anni. Forse un libro d’avventura. Di quelli che i bambini leggevano ancora tanti anni fa, nell’era ante-digitale. Un Salgari, un Verne, un Dickens? Sempre uguale il rituale. Sottolineatura. Trascrizione. Trascrizione e sottolineatura. Con una sorta di compiaciuta frenesia. Di nuovo ( per lo meno nella puntata di ieri) alcune inaspettate, a prova d’indizio, esclamazioni. Sono troppo curioso. Mi accosto e mi siedo al tavolino a fianco. Ma no, ma no…così non va bene! E poi, più ordine, perbacco! E giù come mannaia, il matitone dalla punta rossa. Oh ecco, così. Così va bene! Ma… a che gioco giochiamo, nonnina? A far la maestra? Forse, tuo antico mestiere. Ma subito dopo ecco le carte sparigliarsi. Ma io non ho capito! Smorfia piagnucolosa. Smorfia da alunna. Maestra o alunna? O tutte e due. Interscambio di parti. Ancora la maestra: Ermelinda, fai più attenzione! Ermelinda. Ecco il nome “antico” della nonnina. Quello portato addirittura dalla regina dei Longobardi e d’Italia – siamo nell’VIII secolo – consorte di re Cuniperto. La curiosità è troppa. Mi alzo e mi avvio alla porta della toilette alle sue spalle, cercando di sbirciare libro e quaderno. Lei se n’accorge e, indispettita, copre il tutto con le mani. Mi aspetto solo che, rivolgendosi al barista, mi “consegni” quale reo d’aver tentato di copiarne il compito. Ecco svelato il gioco. Ermelinda fa della memoria il suo vivere quotidiano. Riacciuffando e portandosi addosso quel tempo che più e positivamente l’ha segnata negli anni. Oggi, per lei, gioco di sopravvivenza. E forse terapia alla solitudine. Così m’immagino. Sbaglierò?  Quando esco dalla toilette comunque, Ermelinda ha già messo in  borsa tutte le sue cose. Forse ce l’ha con me, il suo compagno “copione”. Saluta con un tenero sorriso non me, ma il barista-maestro ed esce. Ci rivedremo, Ermelinda? Chissà? Ma, ti prego, non essere arrabbiata con me. Sei tu la prima della classe! E addirittura potresti fare da grande la maestra! Continua serena il tuo “gioco” e il tuo viaggio nel tempo, che ancora ti lasciano ampi margini di sorriso sul volto e nel cuore!

Gianni Milani