ilTorinese

Vaccini, Pd: “penalizzati gli studenti”

Con l’entrata in vigore dell’obbligo per gli over 50, considerato l’aumento della richiesta, la Regione ha deciso il blocco dell’accesso libero per la prima dose, riservandolo ad alcune categorie.

Si tratta di un errore grave che ricadrà soprattutto sugli studenti, proprio nei giorni in cui arriva anche l’allarme dei pediatri, sui danni fisici e psicologici per i più giovani.

L’accesso diretto per i non vaccinati, con la comodità e l’immediatezza che comporta, è uno strumento molto allettante per rivolgersi alla platea di coloro che ancora non si sono vaccinati.

Il Piemonte con il 72,9% della popolazione completamente vaccinata nella fascia tra i 12 e i 19 anni è 14mo tra le regioni italiane, sotto la media nazionale (75,3%). Sopra la media italiana, purtroppo, per la percentuale di chi deve ancora ricevere la prima dose nella stessa fascia di età: ben il 18,6% contro il 17,7%. Decimo per la somministrazione della terza dose.

Basta guardare alle dosi giornaliere per capire il ritardo piemontese. Tra il 7 e il 10 gennaio il Piemonte ha somministrato 7346 dosi in questa fascia contro le 11.698 del Veneto, le 10632 dell’Emilia e le 14.745 del Lazio.

Da un lato il Governo chiede il super-green pass per tutta una serie di attività, modifica le regole per la didattica in presenza incentivando la vaccinazione e dall’altro il Piemonte blocca l’accesso libero per la prima dose, scaricando proprio su questa fascia le difficoltà di organizzazione.

Ma le cose vanno tragicamente peggio per la fascia 5-11. Da terzultimi ora siamo penultimi in Italia con ben il 91,1% di popolazione che deve ricevere la prima dose. Solo le Marche stanno facendo peggio di noi.

Indicativi i numeri assoluti degli ultimi giorni: il Piemonte ne fa circa la metà di Toscana, Emilia, Veneto, Lazio.

Serve una forte accelerazione sulla fascia 5-11 anni, sulla terza dose per la fascia di 12-19, ma soprattutto va ripristinato immediatamente l’accesso libero per le prime dosi di tutti, a partire dagli studenti che hanno il diritto di continuare a svolgere le attività per cui è richiesto il super-green pass e di frequentare la scuola in presenza.

Finalmente la Regione, dopo le nostre sollecitazioni, ha previsto la possibilità di caricare i tamponi positivi fatti in casa per i vaccinati e si è caricata il costo dei tamponi fatti in farmacia per liberarsi dalla quarantena. Assurdo, però, che ancora non ci sia la possibilità di prenotare direttamente l’appuntamento per il vaccino come in tutte le altre regioni. Solo in Piemonte ci si iscrive e poi si aspetta un sms, col risultato che un terzo degli appuntamenti va deserto, con una gravissima inefficienza del servizio, perché nel frattempo le persone fanno il Covid, accedono a un accesso diretto o non prendono visione del messaggio.

Domenico Rossi – Vicepresidente Commissione sanità

Daniele Valle – Consigliere regionale Pd

Prospettive: arte e musica dialogano tra loro

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PROSPETTIVE

Dal 15 gennaio al 4 giugno 2022

Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, Fondazione Torino Musei, OFT – Orchestra Filarmonica di Torino e Abbonamento Musei propongono il progetto di collaborazione che avvicina il pubblico dell’arte a quello della musica e viceversa.

 

Per chi ama esplorare l’arte nelle sue mille sfumature, i tre grandi musei della Città di Torino – GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica –  ogni sabato precedente il concerto propongono una visita guidata, a rotazione, al proprio patrimonio museale, traendo ispirazione dalla stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino.

 

L’iniziativa è a cura dei Dipartimenti Educazione della Fondazione Torino Musei e di Abbonamento Musei.
Le visite sono condotte da Theatrum Sabaudiae.

 

Visite guidate a pagamento. Costo: 6 euro per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com • è possibile effettuare l’acquisto on-line

Maggiori info su

www.oft.it www.fondazionetorinomusei.it www.abbonamentomusei.it https://www.arteintorino.com/

Covid, semplificate le misure di isolamento e quarantena

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ARRIVATE 154.440 DOSI DI PFIZER ADULTI E 60.000 DOSI DI PFIZER PEDIATRIC

Sono arrivate in queste ore e sono in via di distribuzione le 154.440 dosi di Pfizer adulti e le 60.000 dosi di Pfizer pediatrico.

VACCINAZIONI IN FARMACIA ANCHE PER LA FASCIA 12-17 ANNI

La Regione Piemonte ha autorizzato la vaccinazione in farmacia anche per i minorenni nella fascia d’età 12-17 anni, previo modulo di consenso dei genitori.

La Regione Piemonte ha autorizzato la vaccinazione in farmacia anche per i minorenni nella fascia d’età 12-17 anni, previo modulo di consenso dei genitori.

“In merito al dibattito sulla possibilità di distinguere quanti dei ricoveri totali comunicati quotidianamente riguardano soggetti ricoverati “con Covid” ma non “per Covid” (cioè positivi al coronavirus ma ospedalizzati per ragioni che non riguardano il Covid) – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – su questo tema la Conferenza delle Regioni ha inviato una richiesta al Ministero il 4 gennaio a firma del presidente Fedriga. La Regione Piemonte naturalmente continuerà a trasmettere i dati sulla occupazione ospedaliera in base alle norme ministeriali vigenti, tuttavia l’Unità di crisi ha chiesto alla aziende sanitarie del territorio una ricognizione settimanale al fine di fornire al Ministero una fotografia periodica su quanti dei ricoveri totali comunicati riguardano appunto soggetti ricoverati “con Covid” ma non “per Covid”, per le sue possibili valutazioni”.

COVID-19: SEMPLIFICATE IN PIEMONTE LE PROCEDURE DI ISOLAMENTO E QUARANTENA

Da lunedì 17 gennaio un sms della Regione avviserà dell’inizio o fine del provvedimento contumaciale per i positivi e i loro contatti stretti.
A partire dalla prossima settimana saranno operative le nuove misure per semplificare le procedure per le quarantene e l’isolamento: verranno approvate con una delibera nella prossima seduta della Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità, Luigi Icardi.
Il provvedimento è stato messo a punto dal settore regionale Prevenzione della Direzione Sanità, in raccordo con l’Unità di Crisi e con il Dirmei, tenendo conto dell’aumento esponenziale dei casi che si è registrato nelle ultime settimane e sulla base delle indicazioni previste dalle normative nazionali.
“L’obiettivo è snellire la parte burocratica, evitando lungaggini ed inutili attese ai cittadini. Abbiamo definito un protocollo operativo che, nel rispetto della normativa nazionale, consente al cittadino di ricevere le comunicazioni in modo più rapido, direttamente sul proprio telefono, con un messaggio che ha, a tutti gli effetti, il valore di un provvedimento amministrativo. Semplificando le procedure, garantiamo anche maggiore tempestività ed efficacia nelle attività di tracciamento.”- dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore Luigi Icardi.

IL PROTOCOLLO OPERATIVO: I PUNTI PRINCIPALI

ISOLAMENTO PER I POSITIVI
All’inserimento in piattaforma dell’esito positivo del tampone antigenico o molecolare, il cittadino riceverà automaticamente un sms che conferma l’avvio del periodo di isolamento con il link ad una pagina informativa sugli obblighi previsti dalla normativa per il periodo di isolamento.

QUARANTENA PER I CONTATTI DI CASO
Anche i soggetti interessati dalla quarantena, perché contatti stretti di un caso positivo, saranno avvisati mediante messaggio “sms” che conferma l’avvio del periodo di quarantena.

TAMPONE DI USCITA DA ISOLAMENTO/QUARANTENA
Al termine del periodo contumaciale, in assenza di sintomi, il soggetto potrà effettuare un tampone molecolare o antigenico sulla base delle prenotazioni del medico di medicina generale o del pediatra per l’uscita dall’isolamento o anche presso una farmacia o struttura privata accreditata o autorizzata dalla Regione, presentando l’sms di comunicazione del periodo contumaciale e compilando l’apposita autocertificazione, laddove il soggetto dichiari di essere in quarantena.

GENERAZIONE GREEN PASS
L’inserimento in piattaforma del tampone molecolare o antigenico negativo comporterà l’automatica notifica ai dipartimenti di prevenzione delle ASL e ai medici di famiglia e pediatri che, previa verifica del rispetto dei termini di legge, attesteranno sulla piattaforma, entro 24 ore, l’avvenuta guarigione per consentire l’immediato invio dell’sms di fine isolamento e la notifica al Ministero di emissione del green pass da guarigione.
Anche per la quarantena, sulla base delle nuove indicazioni normative il soggetto che effettua il tampone con esito negativo, sempre previa verifica del rispetto dei termini di legge, riceverà un sms di fine quarantena e potrà verificare sul portale Salute Piemonte l’avvenuta chiusura del periodo contumaciale.

PROCEDURA INPS
Il numero progressivo, univoco, emanato dalla piattaforma, rappresenta il riferimento del procedimento amministrativo e sarà utilizzato dal MMG/PLS per la procedura INPS.

Inoltre, nel caso in cui non sia possibile disporre di un numero di cellulare o, sulla base della procedura informatica, venga segnalato il mancato recapito del sms, l’ASL provvederà ad utilizzare un diverso canale di comunicazione al cittadino (mail, ecc.).
Tutte le informazioni sull’isolamento, sulla quarantena o sull’autosorveglianza, comprese le misure da rispettare, saranno disponibili per l’interessato sul portale “Salute Piemonte”.

Marazzato: crescita sostenibile, etica e trasparenza

AMBIENTE E RIFIUTI: ‘MARAZZATO CRESCE E MODIFICA IL SUO MODELLO DI PREVENZIONE 231

Il Board: “Etica d’impresa e trasparenza i valori assoluti per incrementare lavoro, solidità e sviluppo”.

La crescita sostenibile del Gruppo Marazzato, che quest’anno celebra i 70 anni di attività, richiede l’adeguamento costante di procedure di gestione e di controllo, in linea con nuovi obiettivi e altrettante necessità.

La storica impresa vercellese oggi leader italiano nelle bonifiche ambientali e soluzioni per il pianeta ha infatti, in linea con le modalità e gli orientamenti delle migliori aziende italiane, ha corretto e aggiornato il cosiddetto ‘Modello di prevenzione 231: un ulteriore passo verso l’obiettivo di ricercare condizioni di correttezza e trasparenza nella gestione delle attività aziendali.

Il tutto perfettamente in linea con quanto disposto dal nuovo Codice della crisi e della insolvenza, che impone proprio di costruire adeguati assetti organizzativi ai big large account attivi nei vari settori del mercato.

Uno strumento funzionale a rilevare tempestivamente eventuali crepe nella gestione delle operations di prassi e la perdita della continuità aziendale, prevenendo al contempo la commissione di reati e il rischio di fallimento.

In questo modo, è possibile assicurarsi una corretta gestione organizzativa, di controllo gestionale e amministrativo, atta a far emergere i segnali insorgenti dell’eventuale crisi d’impresa prima che la stessa diventi irreversibile, rimuovendone per tempo le cause e attuando interventi immediati ed effettivi tesi al recupero della normale e serena continuità.

Marazzato Soluzioni Ambientali S.r.l., società del Gruppo, ha adottato il modello 231 ormai dieci anni fa. Nel corso di questi anni abbiamo provveduto a numerose modifiche e implementazioni, a seguito di alcune modifiche organizzative e di struttura societaria o per recepimento di novità normative.

Oggi, questo aggiornamento integrale del Modello interviene in maniera ancora più significativa. Sebbene l’adesione al modello sia facoltativa, il CdA ha deciso di predisporre una mappa delle attività aziendali e ha individuato al suo interno le cosiddette attività “a rischio” ovvero quelle che, per loro natura, rientrano tra le attività da sottoporre ad analisi e monitoraggio alla luce delle prescrizioni del Decreto

introduce Alberto Marazzato, General Manager del Gruppo che porta il suo cognome e che guida insieme ai fratelli Luca e Davide, terza generazione di imprenditori alla guida dell’azienda familiare fondata dal nonno Lucillo e implementata dal padre Carlo.

Per poi chiosare: L’adesione sempre più convinta ai protocolli correnti in grado di assicurare benefici alle imprese e a chi vi opera in termini di correttezza amministrativa, fiscale, gestionale e procedurale costituisce uno degli obiettivi più ambiziosi sul quale fondare il nostro business quotidiano, specialmente in un anno così importante quale quello del nostro primo settantesimo anniversario”.

Le Ferrovie programmano l’eliminazione delle barriere architettoniche

Le Ferrovie (Rfi) hanno programmato l’eliminazione delle barriere architettoniche dalle stazioni piemontesi. La competenza, infatti, spetta a loro”.

Questa la risposta fornita in videoconferenza dall’assessore regionale Marco Gabusi, all’interrogazione presentata da Maurizio Marello (Pd) dove si chiedeva quale sia in Piemonte la situazione dell’accessibilità delle stazioni ferroviarie e treni e che cosa la Regione intenda fare per rispondere alla necessità di assistenza sollevata da pendolari che si spostano in sedia a rotelle dalla stazione ferroviaria di Alba, così come in altre stazioni.

Gabusi ha precisato che la società si è attivata attraverso una specifica programmazione finalizzata al miglioramento dell’accessibilità alle stazioni per le persone diversamente abili. Ma anche attraverso un piano di investimenti per l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche non solo per la stazione albese ma per l’intero comparto regionale.

Tali miglioramenti prevedono l’innalzamento dei marciapiedi tanto da consentire ai passeggeri con ridotta mobilità la possibilità di salire in carrozza in modo autonomo, oltre al varo di una passerella munita di ascensori per l’attraversamento dei binari. Il termine dei lavori è stato fissato per il mese di giugno di quest’anno.

Nel corso della seduta consiliare è stata fornita risposta alle interrogazioni di Marello (Pd) su: “Settore forestale della Regione Piemonte”; “Autostrada A33 Cuneo – Asti Lotto II.6”, di Alberto Avetta (Pd) su “Continuano i disagi e i disservizi sulla Torino – Ceres” e di Domenico Rossi (Pd) “Attuazione mozione 113 – “Adozione di un Piano regionale per la bioeconomia e l’economia circolare”.

(foto V. Solano)

Sovraffollamento carcerario: problema individuale o sociale?

È di poche settimane fa la notizia che il carcere di Asti abbia tra i propri ospiti detenuti una percentuale di positivi al Covid19 del 35%, oltre a 12 positivi tra personale amministrativo e agenti di custodia.

Il problema non riguarda solo l’istituto di pena piemontese, ma è esteso su tutto il territorio nazionale.

Quest’ultima ondata di diffusione del contagio da Covid19, dunque, ha nuovamente portato alla luce il problema della corsa del virus nelle carceri italiane, strutture ormai organicamente sovraffollate di detenuti, nelle quali, oltre a carenze igieniche, di strumenti e programmi educativi, un ruolo preponderante gioca la mancanza di spazio dovuta ad un numero di detenuti eccedente la ordinaria capienza.

Nell’attuale situazione pandemica, pragmaticamente, ciò rende molto difficile, se non impossibile, garantire l’applicazione quantomeno della più elementare misura precauzionale, il distanziamento personale tra i detenuti.

Secondo i dati forniti nella propria Relazione annuale 2021 al Parlamento dal Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale l’inizio del 2020 era stato drammatico in termini numerici con 60.971 presenze nazionali a fronte di una capacità di meno di 50.000 unità.

Il 2021 ha visto una riduzione del numero dei detenuti, dovuta soprattutto ai legittimi interventi della magistratura di sorveglianza che, verso la metà dell’anno, ha consentito un assestamento a 53.661 unità, rispetto ad una capacità ospitativa limitata a 47.445.

Purtroppo quello del sovraffollamento carcerario è un problema annoso, ormai organico e strutturale, che ha visto l’Italia in più occasioni anche sottoposta al giudizio della Corte Europea dei Diritti Umani, che l’ha riconosciuta colpevole di una violazione sistematica e continuativa del diritto dei detenuti a non subire trattamenti contrari al senso di umanità e di dignità (art. 3 CEDU), con gravi incidenze e ripercussioni pregiudizievoli sul principio rieducativo della pena, previsto dall’art. 27 della nostra Costituzione.

La pena deve certamente avere un carattere sanzionatorio e retributivo, deve essere “un castigo” per chi si è reso colpevole di un reato e un monito per la collettività, ma al contempo deve essere funzionale alla rieducazione e al reinserimento sociale del reo.

Quest’ultimo aspetto molto spesso viene sottovalutato ovvero declamato in termini di principio, ma poco compreso ed ancora meno attuato.

Eppure è un dato fondamentale, quello più rispondente all’interesse comune.

Sempre secondo la Relazione 2021 del Garante al Parlamento il maggior numero di detenuti è ristretto per pene detentive inferiori ai tre anni, decorsi i quali il soggetto sarà nuovamente in stato di libertà.

Obiettivo di rilevanza sociale dovrebbe essere quello, dunque, di ridurre potenzialmente il rischio di ricaduta nel reato, rispondendo ciò a quell’esigenza di sicurezza avvertita come priorità dai consociati.

La visione della detenzione meramente punitiva ha carattere miope, soddisfacendo un bisogno di sicurezza immediato, ma privo di lungimiranza e previsione a medio lungo termine.

Ecco allora che quello del sovraffollamento carcerario con tutte le criticità che da esso conseguono, violazione dei diritti umani, impossibilità di organizzare progetti rieducativi e di reintegro sociale, difficoltà di garantire supporto educativo e psicologico a tutti i detenuti, non solo svilisce in astratto principi costituzionali che sembrano distanti ed avulsi dalla realtà, ma ricade concretamente sul tessuto sociale, restituendogli soggetti che,dopo aver scontato la loro pena, potenzialmente potranno ancora e nuovamente rappresentare un pericolo per la collettività, non essendo stata soppressa o depotenziata la loro capacità delinquenziale.

La creazione di un sistema penitenziario che consenta di proporre risposte alla commissione di reati tese a responsabilizzare in vista del futuro, piuttosto che a porre rimedio al passato, dovrebbe, pertanto, rientrare tra gli obiettivi primari non solo dell’agenda politica, ma dell’intera società.

L’auspicio è che sul punto possa davvero, e finalmente, esservi unità di intenti, capacità di coordinamento e interesse comune, da parte di tutti coloro che possono intervenire sul sistema, a partire dalla semplice sensibilizzazione, almeno tramite una più puntuale e realistica conoscenza del fenomeno, dell’opinione pubblica.

A cura di Carmen Bonsignore (www.carmenbonsignore.it)

 

 

 

Steve Della Casa direttore artistico del Tff

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Stefano Della Casa è il nuovo direttore artistico della 40° edizione “straordinaria” del Torino Film Festival. Succede a Stefano Francia di Celle che, al termine del suo mandato, ha scelto di non prorogare il suo contratto decidendo di tornare in Rai dopo due anni di aspettativa.

 

Il Presidente Enzo Ghigo, il direttore Domenico De Gaetano e il Comitato di Gestione del Museo Nazionale del Cinema ringraziano Stefano Francia di Celle per l’ottimo lavoro svolto, per l’impegno e la passione che ha dedicato al TFF in questi anni non facili e gli fanno i migliori auguri per il ritorno in Rai in un momento di grande trasformazione per l’azienda.

 

Steve Della Casa è tra i fondatori del Festival Cinema Giovani – poi Torino Film Festival – di cui è stato direttore dal 1998 al 2002. Della Casa si appresta a dirigere l’edizione che celebrerà i 40 anni del Torino Film Festival, un anniversario importante che oltre a ribadire la sua identità, ancora attuale a distanza di anni, dovrà anche segnare un momento di passaggio, nel solco della tradizione e innovazione che da sempre caratterizzano il TFF. A lui e alla sua squadra i migliori auguri di buon lavoro.

 

Nato a Torino il 25 maggio 1953. Laureato in storia del cinema con il prof. Rondolino con una tesi sul western americano. Nel 1974 è tra i fondatori del Movie Club di Torino, uno dei più importanti club cinema italiani. Nel 1982 è tra i fondatori del Festival Cinema Giovani, poi Torino Film Festival, di cui sarà direttore dal 1998 al 2002. È presidente della Film Commission Torino Piemonte tra il 2006 e il 2013 e direttore del Roma Fiction Fest fino al 2014. Dal 1994 è autore e conduttore del programma Hollywood Party su Radio Rai3. È dicente di storia del cinema all’Accademia d’Arte Drammatica. Ha pubblicato saggi sul cinema in Italia e all’estero (Centre Pompidou, Museum of Modern Arts di New York, George Lincoln Center). Ha diretto documentari presentati ai festival di Venezia, di Roma, di Locarno, vincendo nel 2016 un Nastro d’Argento. È tifoso del Toro.

 

Arrestato uno dei mini-boss della baby gang torinese

E’ un ventenne, considerato  “elemento di spicco” della baby gang che negli ultimi mesi ha imperversato nel centro di Torino, derubando e spaventando i passanti. Finalmente è stato arrestato dalla polizia.

Il giovane e’ un italo-marocchino, residente nel Canavese. E’ accusato di due rapine e rischia fino a vent’anni di carcere.

La banda di teppisti – rapinatori agiva soprattutto nei dintorni di Palazzo Nuovo, tanto è vero che i suoi componenti si fanno chiamare “la gang di via Sant’Ottavio”.

 

Ambulante senza green pass aggredisce i vigili e viene denunciato

Ieri mattina, durante le operazioni di assegnazione dei posteggi di vendita sull’area mercatale Casale-Borromini, gli agenti del Comando Territoriale VII – Aurora, Vanchiglia, Madonna del Pilone – della Polizia Municipale sono stati aggrediti verbalmente e in modo oltraggioso da un venditore ambulante al quale avevano richiesto l’esibizione del green pass.

L’operatore mercatale si è immediatamente alterato e si è rifiutato di esibire la certificazione verde e qualsiasi altro documento atto ad identificare la persona, rivolgendosi agli agenti con toni minacciosi.

Per evitare che la situazione degenerasse e per consentire il proseguimento delle attività commerciali in sicurezza, i due agenti hanno deciso di non insistere nella richiesta dei documenti e, allontanatisi dal banco dell’ambulante, hanno effettuato  alcuni accertamenti sulla persona.

Trascorso qualche minuto e ritornata la calma, i ‘civich’, supportati dal personale del Reparto Operativo Speciale, sono tornati dall’uomo e lo hanno informato che lo avrebbero denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di minacce (art. 336 C.P.), oltraggio (art. 341 C.P.) e rifiuto di generalità (art 651 C.P.).

Inoltre, allo stesso indagato, un uomo di nazionalità italiana di 61 anni, sono state comminate due contravvenzioni, per aver turbato il regolare svolgimento del mercato e per non essere provvisto del necessario green pass. Il totale delle sanzioni ammonta a 560 euro.

Incidente stradale, coinvolto bus: si cercano testimoni

Verso le ore 14.00 di ieri, 11 gennaio, un bus della linea 65, che percorreva via Medici in direzione di Corso Monte Grappa, giunto all’incrocio con via Borgomanero, poco oltre Piazza Chironi, è stato urtato da un veicolo Citroen C 3 che proveniva dalla via Borgomanero.

 

L’auto non ha rispettato il segnale d’obbligo di “dare precedenza” e, nonostante la frenata, l’autista del bus non è riuscito a evitare la collisione.  Quattro passeggeri a bordo del mezzo pubblico hanno riportato lesioni e sono state trasportate in ambulanza in parte al Pronto Soccorso dell’ospedale Maria Vittoria e in parte al Martini.

 

Dopo l’impatto, la vettura ha inserito la retromarcia e, con una manovra repentina, si è subito allontanata dal luogo dell’incidente, senza sincerarsi dei danni cagionati e senza fornire i propri dati.

 

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Infortunistica del Reparto Radiomobile della Polizia Municipale che sono alla ricerca di testimoni in grado di fornire informazioni utili all’individuazione del responsabile del sinistro.

 

Chiunque fosse in grado di fornire elementi utili può contattare l’ufficio Sinistri Radiomobile telefonando al numero telefonico 011.011.26510.