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Torino ricorda i defunti e i caduti di tutte le guerre Il 4 novembre alzabandiera in piazza Castello

2, 3 E 4 NOVEMBRE

 

Per ricordare i Defunti e i Caduti di tutte le guerre  la Città di Torino ha predisposto un programma di eventi per i prossimi giorni.

Martedì 2 novembre
Al Cimitero Monumentale piazzale Tancredi Falletti di Barolo alle ore 9.15 si terrà la commemorazione dei Defunti e la cerimonia in ricordo dei Caduti.

 

Nonostante l’atto vandalico compiuto nell’agosto scorso contro il monumento ai Caduti di Nassiriya, la Città di Torino intende ricordare gli italiani che morirono tragicamente sul suolo iracheno il 12 novembre 2003.

 

Infatti, nella mattina del 2 novembre, in corso IV Novembre di fronte all’ex Ospedale militare Alessandro Riberi, verranno collocati un addobbo floreale sul basamento in pietra del monumento e una corona di alloro davanti alla lastra con le epigrafi. Il monumento ai Caduti di Caduti di Nassiriya, opera dell’artista Osvaldo Moi ex sottoufficiale pilota di elicotteri dell’Esercito italiano, è attualmente in restauro e verrà collocato nel medesimo luogo.

 

 

Mercoledì 3 novembre

Presso il colle della Maddalena al parco della Rimembranza alle ore 10.00 si svolgerà la Commemorazione dei Caduti Torinesi di tutte le guerre.

 

 

Giovedì 4 novembre
In piazza Castello alle ore 10.00 si terrà la cerimonia dell’Alzabandiera.

 

Alle 11.00 al Tempio della Gran Madre di Dio sarà officiata la Messa e verrà deposta una corona di alloro al Sacrario.

 

In Piazza Castello alle ore 18.00 si terrà la cerimonia di Ammaina Bandiera

La compravendita del cellulare sfocia in un’aggressione

Minorenne arrestato

 

Lunedì scorso gli agenti del commissariato Madonna di Campagna hanno arrestato un minore per rapina.

Il giorno prima, questi, servendosi di una piattaforma online di vendite tra privati, fa credere ad un ignaro cittadino di essere interessato all’acquisto del suo smartphone, dandogli così appuntamento per l’indomani in corso Toscana. All’appuntamento il reo si presenta accompagnato da un altro soggetto e, nel giro di pochi istanti, i due si accaniscono sul venditore, colpendolo con calci e pugni, al fine di sottrargli il telefono. Una volta riusciti nel loro intento, fuggono. Un passante, che nel frattempo ha assistito alla scena, contatta il 112 NUE. Gli operatori del commissariato, dopo un breve inseguimento, raggiungono uno degli aggressori. Durante la perquisizione viene rinvenuto lo smartphone in questione, restituito al legittimo proprietario, ed un secondo telefono al cui interno, da ulteriori accertamenti, emerge una chat di gruppo dove il minore, con la partecipazione di altri individui, pianifica sistemi per effettuare rapine simili a quella appena svolta.

Salario minimo, Costanzo (AC): “Da Governo frasi di circostanza ma legge non vedrà luce”

“Il Governo, per bocca della Sottosegretaria al Ministero del Lavoro Accoto, purtroppo ha risposto con le solite parole di circostanza, all’emergenza tutta italiana costituita dai 3 milioni di lavoratrici e lavoratori – dati Eurostat – che ricevono paghe da fame, con contratti collettivi scaduti da tempo, sulla quale ho voluto riaccendere un faro con una interpellanza urgente”. Lo afferma Jessica Costanzo, deputata de L’Alternativa C’è e membro della Commissione Lavoro di Montecitorio.
“Questa mattina – spiega Costanzo – la sottosegretaria ha dichiarato che è volontà del governo istituire un’apposita normativa per la misurazione della rappresentanza, al fine di contrastare il fenomeno dei cosiddetti contratti pirata e procedere poi a introdurre un salario minimo legale. Questa sarebbe la soluzione migliore. Peccato che siamo a 15 mesi dalla fine della legislatura, e dare questa notizia al Paese significa raggirarlo e mancare di realismo”.
“L’antidoto c’è – conclude l’esponente de L’Alternativa C’è – o meglio ci sarebbe: è il salario minimo orario. Ma fino ad oggi Governo e Ministero non hanno fatto niente. E oggi non ci sentiamo rassicurati, perché legare il salario minimo orario alla rappresentanza sindacale e spacciarlo come una notizia adesso significa solo prendere altro tempo. Quando arriverà questo provvedimento? Probabilmente mai. Questa forse è l’unica vera notizia. Chiediamo al Governo di non nascondere la testa sotto la sabbia e il ministro Orlando, per una volta ci dimostri di essere un Orlando furioso perché noi siamo disposti a collaborare con un ministro che si dimostri furioso contro lo sfruttamento, la sottoccupazione, il dumping contrattuale ”.

Il bollettino Covid di lunedì 1 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 88 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 36 dopo test antigenico), pari allo 0,5% di 18.680 tamponi eseguiti, di cui 16.935 antigenici. Degli 88 nuovi casi, gli asintomatici sono 65 (73,9%).

I casi sono così ripartiti: 41 screening, 43 contatti di caso, 4 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 389.083,così suddivisi su base provinciale: 32.072 Alessandria, 18.620 Asti, 12.239 Biella, 56.051 Cuneo, 30.131 Novara, 207.215 Torino, 14.476 Vercelli, 13.811 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.606 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.862 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 21 (+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 188 (+10 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.050

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.360.923 (+18.680rispetto a ieri), di cui 2.371.734 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.814

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, nessuno di oggi, è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi di 11.81deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.582 Alessandria, 723Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.644 Torino, 533 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 102 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

373.010 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 373.010 (+78 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.120 Alessandria, 17.720 Asti, 11.726 Biella, 53.926 Cuneo, 29.032 Novara, 199.294 Torino, 13.779 Vercelli, 13.346 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.511 extraregione e 2.556 in fase di definizione.

Le classi dell’agrario di Crescentino all’Eima

Le classi Terza, Quarta e Quinta Agraria di Crescentino dell’Istituto di Istruzione Superiore ‘Galileo Ferraris’ di Vercelli, dirigente Cinzia Ferrara,  hanno preso parte nei giorni scorsi ad Eima – Esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura ed il giardinaggio a Bologna. I ragazzi erano accompagnati dai docenti Matteo Robutti, Paolo Mosca, Serena Trombini, Flaminia Barbero e dall’assistente di laboratorio Marco Giva.

E’ stata un’esperienza decisamente interessante e formativa, in quanto allieve ed allievi hanno potuto vedere ‘dal vivo’ diversi macchinari protagonisti del lavoro in agricoltura. L’uscita è stata una delle prime dopo la lunga pausa dovuta all’emergenza sanitaria e la delegazione del Calamandrei era una della poche presenti in quella giornata all’interno dell’area fieristica.

Hockey – Division 1, Valpellice e Real Torino si confermano salde in vetta

Prosegue, nel Girone Ovest di Italian Hockey League – Division 1, il monologo delle formazioni piemontesi in vetta alla classifica. Cinque su cinque finora per l’Hc Valpellice Bulldogs capolista, che sabato sera ha disposto degli Old Boys Milano con un eloquente 7-0.

All’Agorà la partita viene indirizzata nel primo periodo da un hattrick di Paolo Gardiol, quindi sono Lorenzo Martina, Andrea Gay, Cristian Long e Tommaso Salvai a rifinire il punteggio. Con Alessio Boaglio che neutralizza un penalty e firma, per completare l’opera, un meritato shut-out.

Vittoria casalinga per l’Hc Real Torino che, superando 3-1 i Milano Bears, infila la quarta affermazione in cinque turni. I ragazzi di Mirko Bianchi approcciano l’impegno nel migliore dei modi: Samuele Letizia, Tommaso Ottino e Alex Zorloni scavano il solco, prima della marcatura ospite nell’ultimo drittel. Sabato prossimo i torinesi ospiteranno l’Old Boys Milano al Tazzoli alle ore 18:30, mentre il Valpellice farà visita all’Hc Aostra Gladiators due ore più tardi.

(foto Sara Paparella-Alessandro Medda)

Maxi rave, Casolati (Lega): offesa a persone perbene, serve prevenzione

“Ennesimo rave party con migliaia di partecipanti si consuma sotto il naso della Lamorgese, il sindacato denucia persino il ferimento di alcuni agenti. Quanto accaduto tra Nichelino e Beinasco è un’offesa alle tante persone perbene che in questi mesi hanno rispettato le regole anti contagio, nonché la dimostrazione che nel nostro Paese c’è un problema di sicurezza. Serve prevenzione, lo abbiamo già detto ormai in troppe occasioni”.

Così in una nota la senatrice torinese della Lega Marzia Casolati.

Migliaia di giovani al rave di Stupinigi con “rinforzi” dal Monferrato Due poliziotti feriti

Un grande Rave party alle porte di Torino vede la presenza di migliaia i giovani che da ieri sera, in risposta all’appello lanciato dagli organizzatori su Telegram, si sono ritrovati nell’area industriale abbandonata tra Borgaretto e Nichelino, nei pressi di Stupinigi.

Un tale afflusso di persone e mezzi ha causato disagi alla circolazione. I carabinieri e la polizia intervenuti con pattuglie anche dalle province limitrofe, hanno bloccato  le strade della zona e un tratto di corso Unione Sovietica.

LA CRONACA

Nel corso della notte, sono stati predisposti servizi per allontanare i partecipanti al rave party, alcune migliaia di persone, in corso all’interno di un’area industriale abbandonata sita tra i comuni di Nichelino e Beinasco.

L’invio dei primi contingenti delle Forze di Polizia ha consentito di bloccare l’arrivo di ulteriori persone, auto e camper provenienti anche dalla Francia.

I partecipanti al rave hanno cercato di forzare, con i propri mezzi, gli sbarramenti delle Forze dell’ordine lanciando sassi, bottiglie e artifizi esplodenti verso gli operatori di Polizia.

Nel corso delle azioni di alleggerimento dei Reparti inquadrati che si sono rese necessarie, sono rimasti feriti due poliziotti in servizio presso il Reparto Mobile di Torino, che hanno riportato contusioni.

Nel corso della giornata, stanno proseguendo il presidio degli accessi all’area da parte delle forze dell’ordine e le operazioni di identificazione. Inoltre, la Polizia Stradale sta sanzionando e procedendo alla rimozione dei veicoli parcheggiati in violazione del codice della strada

Nel pezzo che segue la cronaca del mancato rave in Monferrato. I cui partecipanti potrebbero però essersi aggiunti a quelli del rave di Stupinigi.

(foto archivio)

NON PASSA LO STRANIERO: RAVE PARTY SFUMATO ALLA PIAGERA DI GABIANO CON L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE

Nei giorni scorsi erano stati notati nella zona alcuni furgoni con targa francese. E il sospetto che l’area golenale ed alluvionale della Piagera nel Comune di Gabiano potesse diventare meta di un rave party si era fatto avanti. Così l’attività di prevenzione delle forze dell’ordine è scattata con n attento monitoraggio del territorio. E sabato quando tra le 18.30 e le 23 sono arrivati una decina di furgoni con targa d’Oltralpe polizia e carabinieri, in testa quelli della locale stazione di Gabiano, erano ad attenderli. Di qui una serie di controlli sulle persone che stavano a bordo ed un’opera di convincimento da parte delle forze dell’ordine svoltasi in un contesto civile, al termine del quale i promotori dell’iniziativa hanno desistito. Nel frattempo il sindaco di Gabiano, Domenico Priora, sul posto insieme al vicesindaco Giuseppe Gagliardone, hanno provveduto a sbarrare la strada sul ponte del Rio Marca di accesso all’area che sarebbe stata interessata dalla fastidiosa ‘festa’. Il comune di Gabiano, ed in particolare l’area della Piagera, si trova in una zona non densamente popolata ma al confine di quattro province, Alessandria, Asti, Vercelli (dall’altro lato del Po) e la Città metropolitana di Torino. In particolare i disagi in quest’ultimo territorio li avrebbe subiti il comune di Verrua Savoia, confinante con la Provincia di Alessandria. Inoltre una parte dei partecipanti, vista l’impossibilità di effettuare il ‘rave’ in Monferrato potrebbero essersi riversati in quello in corso a Stupinigi.

Massimo Iaretti

 

Un omaggio alle donne afghane, alla disperazione, al desiderio di libertà

“Solo con gli occhi”, alla Galleria “Arte per Voi” di Avigliana, sino al 12 dicembre

“Solo con gli occhi. Dedicato alle donne afghane” si intitola la mostra che la Galleria “Arte per Voi” di Avigliana presenta nei suoi locali sino a domenica 12 dicembre (orario di apertura sabato e domenica dalle 15 alle 19), a cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino. La presenza di venti artisti per osservare e comprendere, attraverso lo sguardo delle donne afghane, ormai atterrito, rattristato, infelice, consapevole, da cui sembra cancellata ogni traccia di speranza, la realtà disperatamente tragica del momento. Un paese lontano sulla carta geografica, ma una quotidianità che, nella negazione dei diritti, dalla famiglia all’istruzione alla vita pubblica, nella consapevolezza di un mondo e di una società che stanno per essere annientati inesorabilmente e definitivamente, ce lo rende vicino. “Cinquant’anni fa le donne afghane potevano perseguire una carriera nel campo della medicina – ricorda Donatella Avanzo, archeologa e storica dell’arte -, uomini e donne si mescolavano nei teatri e nei campus universitari a Kabul; nelle fabbriche fuori dalla città si producevano tessuti e altri prodotti di serie… oggi che fine hanno fatto le studentesse della facoltà di medicina che si laurearono con la mantella nera e il tocco sulla testa, le hostess dell’Ariana Afghan Airlines, le giocatrici della squadra di calcio, la ministra della salute, la responsabile dell’istruzione nelle campagne…”.

Anche una mostra d’arte può essere “partecipazione”. Impieghiamo tecniche personali, le più diverse, cerchiamo di guardare dentro quegli occhi, in tutta la loro profondità, ricordiamo la saggezza e la felicità di un tempo, diamo vita ai volti oscurati, alle sensazioni e alle emozioni, ai dolori che crescono di giorno in giorno e alle fughe sperate, alle urla e alle marce di quelle donne che ancora tentano la loro flebile rivoluzione, ma fino a quando?, alla nutrizione che viene sempre meno e ai volti dei bambini che cercano cibo, allo strazio di quelle madri e di quei padri costretti a vendere un figlio per poter sfamare gli altri rimasti a casa. Affidiamo allora a venti artisti, con la scultura, con l’acquerello, con la pittura, con la ceramica raku, l’idea e il compito di guardare a quell’universo femminile. Sono Franca Baralis, Ines Daniela Bertolino, Nadia Brunori, Raffaella Brusaglino, Luca Ciavarella, Luisella Cottino (di rilievo il suo acquerello “Non solo macchie blu”, la fuga di tre donne in un oscuro paesaggio di solitudine e rovine), Giuliana Cusino (i suoi colori – “Dalla finestra” – anche nella forzata reclusione), Piero Della Betta, Elisa Donetti, Maria José Etzi, Giuseppe Garau, Sonia Girotto, Susanna Locatelli (“Fatima”, una terracotta), Enrico Massimino, Mahtab Moosavi (significativa l’idea arabeggiante e soprattutto prosciugata di “Guardami” e “Abbandonatemi”), Patrizia Moretti, Oscar Pennacino, Elena Piacentini (ancora una fuga, in un panorama che sa di guerra e distruzione, di una madre con i suoi figli), Mara Tonso e Nino Ventura.

Elio Rabbione

nelle immagini:

Luisella Cottino, “Non solo macchie blu”, acquerello, cm 40 x 26, 2021

Giuliana Cusino, “Dalla finestra”, ceramica raku su legno, cm 142 x 72, 2021

Mahtab Moosavi, “Guardami”, ceramica raku, cm 33 x 24, 2021

In arrivo i fondi regionali per rinnovare le strutture ricettive turistiche

Il presidente Cirio e l’assessore Poggio: «Un aiuto per rendere sempre migliore e moderna la nostra ospitalità d’eccellenza»

 

È in arrivo una misura del valore complessivo di 9 milioni di euro per interventi di potenziamento dell’ospitalità turistica. La Regione ha infatti stanziato altri 3,2 milioni di euro a fondo perduto per le imprese della ricezione piemontese. I fondi sono destinati all’acquisto di materiali per ampliare i servizi di accoglienza, costruire dehor, ristrutturare impianti sportivi, piscine, centri benessere e parcheggi di pertinenza e saranno assegnati tramite bando a sportello a partire dall’8 novembre 2021: sono ammesse anche le spese sostenute nell’anno precedente a partire dal 1° febbraio 2020 fino ad esaurimento delle risorse.

«Con il provvedimento approvato – spiegano il Presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio – sosteniamo le strutture alberghiere ed extra alberghiere come campeggi, villaggi turistici, agriturismi e rifugi che potranno migliorare la qualità ricettiva piemontese che ha segnato nel periodo estivo un incremento degli arrivi del 54%. Abbiamo inoltre deciso di stanziare una ulteriore tranche di 6 milioni che sarà assegnata entro la fine dell’anno facendo salire a 9 milioni gli incentivi a fondo perduto nel 2021 per rafforzare ulteriormente un settore che dal 2013 non vedeva contributi specifici per migliorare gli standard ricettivi, che servono a stare al passo con i nostri competitor stranieri».

Per accedere al contributo gli operatori dovranno seguire le indicazioni contenute all’interno della pagina web di Finpiemonte nella sezione bandi a partire dalle ore 12 di lunedì 8 novembre 2021.

Oltre alle spese dell’anno in corso, sono finanziabili anche quelle sostenute dal 1° febbraio 2020 molte delle quali rispondevano all’esigenza di acquistare attrezzature sanitarie per il contenimento della pandemia.

Investimenti ammessi al sostegno

Rientrano tra quelli finanziabili, il miglioramento, la qualificazione e l’ampliamento del patrimonio ricettivo; l’acquisto di attrezzature per lo svolgimento, anche all’aperto, dell’attività turistica (ad esempio acquisto e installazione di dehor); la realizzazione di servizi di pertinenza complementari all’attività turistica e della ricettività turistica all’aperto (ad esempio: centri benessere, impianti sportivi, piscine, parcheggi): l’attivazione o adeguamento di impianti termoidraulici, elettrici, tecnologici e antincendio; arredi, hardware e software strumentali all’attività dell’impresa; acquisizione di attrezzature e dispositivi anche per interventi di sanificazione necessari per far fronte a situazioni di emergenza sanitaria (es. barriere in plexiglass o dispenser per disinfettanti).