Torna a incontrare il suo affezionato pubblico l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino nell’Auditorium RAI “Arturo Toscanini”, aperto al cento per cento della sua capienza, inaugurando i cosiddetti “Concerti d’autunno”.
Sul podio sarà il direttore emerito Fabio Luisi, accanto alla star internazionale Hilary Hahn.
Il concerto è in programma giovedì 21 ottobre prossimo alle 20.30, trasmesso da RAI Cultura, in diretta su RAI 5, oltre che su RAI 3 e in live streaming su RAI Play.
Da martedì 19 ottobre sono in vendita i biglietti, resi disponibili con il ritorno alla capienza completa dei teatri, presso la biglietteria dell’Auditorium RAI di Torino. Il concerto verrà replicato a Torino venerdì 22 ottobre alle 20.
Protagonista della serata, in una delle sue rare apparizioni in Italia, sarà appunto la violinista statunitense Hilary Hahn, già vincitrice di tre Grammy Award, con ventuno album all’attivo.
Giovedì sera verrà proposto il Concerto per violino e orchestra in re minore opera 47 di Jean Sibelius, che lei ha inciso all’età di ventinove anni per la Deutsche Grammophon. La prima idea del concerto risale nella mente del compositore finlandese al 1899 e Sibelius rifletté sulla sua concezione per diversi anni, realizzando poi la maggior parte del lavoro soltanto nella seconda metà del 1903. Dapprima eseguito da Novacek, nella prima versione, nel febbraio 1904, il concerto fu poi rielaborato nella sua partitura e eseguito nella nuova versione a Berlino nell’ottobre del 1905. Il concerto si muove in un equilibrio sostanziale tra due componenti, il materiale tematico di origine nordica e una scrittura violinistica di straordinario impegno. Sibelius si trovò di fronte alla difficoltà di conciliare due elementi non facilmente assimilabili, da una parte la lunga e celebre tradizione del concerto romantico, dall’altra il proprio personale stile compositivo.
L’idea del neoprimitivismo, della sobrietà e profondità di pensiero riflette la rivendicazione identitaria da parte di Sibelius nei confronti della sua patria, la Finlandia. Gran parte dell’originalità presentata dalla partitura è, sicuramente, legata alla sua concezione formale, capace di reinterpretare gli schemi classici secondo un orientamento fortemente personale.
Nella seconda parte del concerto il direttore Fabio Luisi proporrà la Symponie fantastiche op. 14 di Hector Berlioz, autentico banco di prova per tutte le grandi orchestre sinfoniche. Composta nel 1830 quale espressione della cocente passione per l’attrice Harriet Smithson, futura moglie di Berlioz, rappresenta il primo esempio in assoluto del genere delle composizioni sinfoniche a programma, in cui i movimenti della sinfonia sono concepiti quali “episodi della vita di un artista”, la cui coscienza precipita in un sonno popolato di fantasmi, dopo aver assunto un’eccessiva dose di oppio.
I biglietti per il concerto, da 15 e 25 euro, sono in vendita online sul sito dell’OSN della RAI e presso la biglietteria dell’Auditorium RAI di Torino.
Mara Martellotta
L’ASSESSORE AL WELFARE ANNUNCIA IL VIA LIBERA ALLA MISURA
Stanziati dalla giunta 2 milioni e 400mila euro per aiutare chi, anche a causa della grave crisi economica causata dalla pandemia da Covid19, necessita di trovare un alloggio in affitto e di coloro – compresi i genitori separati o divorziati – che, nonostante abbiano usufruito della possibilità, concessa dallo Stato, di sospendere la rata del mutuo per 16 mesi, sono ancora in difficoltà economica.
Dalla regione arrivano quasi 2 milioni e 400mila euro per aiutare chi, (locatari, mutuatari e genitori separati) anche a causa della grave crisi economica causata dalla pandemia da Covid19, non è stato in grado, pur volendolo, di onorare i canoni di locazione o le rate del mutuo della propria abitazione. Lo ha stabilito la giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale al Welfare con delega alla Casa, Chiara Caucino.
La regione ha così deciso di destinare queste nuove risorse, rifinanziando le Agenzie Sociale per la Locazione (ASLo) dei 48 Comuni piemontesi che hanno deciso di attivarle. La lista è consultabile nell’allegato 1.
Con questa nuova iniezione di danaro la Regione amplia così i soggetti che potranno beneficiare degli aiuti ai genitori legalmente separati o divorziarti che non abbiano disponibilità della casa coniugale, per effetto della separazione stessa.
Il provvedimento è destinato a chi cerca un affitto a canone calmierato e ai mutuatari la cui rata è stata interrotta per il limite massimo di 16 mesi (quelli che erano garantiti dallo Stato) che non sono coperti da contratti assicurativi che, nonostante la “tregua” non hanno ancora risolto le situazioni che incidono negativamente sulla loro situazione economica. La modalità di gestione della misura è a sportello. I mutuatari o i locatari in difficoltà presentano quindi domanda di contributo agli sportelli «ASLo» del Comune di residenza o allo sportello «ASLo» del Comune capofila d’ambito territoriale per coloro che risiedono in comuni privi di sportello.
Insieme alla domanda di erogazione del contributo, il richiedente dovrà presentare la documentazione che comprova la situazione di interruzione del pagamento delle rate di locazione o del mutuo concessa dall’istituto di credito con le modalità e il persistere delle situazioni che hanno inciso negativamente sulla condizione del nucleo anagrafico.
Il Comune valuterà quindi l’ammissibilità delle domande pervenute in base ai seguenti parametri: cittadinanza italiana o di un paese dell’unione europea o per coloro non appartenenti all’unione europea, possesso di un regolare permesso di soggiorno; Isee non superiore a 26mila euro; residenza anagrafica o attività lavorativa da almeno un anno nel Comune sede di ASLo o nei comuni appartenenti al medesimo ambito territoriale, previo accordo tra i Comuni; cessazione del rapporto di lavoro subordinato, ad eccezione delle ipotesi di risoluzione consensuale, di risoluzione per limiti di età con diritto a pensione di vecchiaia o di anzianità, di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, di dimissioni del lavoratore non per giusta causa; cessazione dei rapporti di lavoro ad eccezione delle ipotesi di risoluzione consensuale, di recesso datoriale per giusta causa, di recesso del lavoratore non per giusta causa e morte o riconoscimento di handicap grave, ovvero di invalidità civile non inferiore all’80 per cento.
L’immobile oggetto del contributo non può superare i 95 metri quadrati e non può essere classificato. Il valore iniziale del mutuo per l’acquisto della prima casa non può superare i 100mila euro. .Il contributo a fondo perduto per i mutuatari sarà di 12 rate mensili per coloro con Isee inferiore a 6.400 euro; 9 rate mensili quelli con Isee da 6.400 fino a 10.600 euro e 6 rate mensili per chi ha Isee da 10.600,01 fino a 26mila euro.
L’assessore regionale al Welfare con delega alla Casa spiega che “con questa misura la Regione ha voluto offrire una fondamentale boccata d’ossigeno a tutti coloro che, anche a causa della crisi innescata dall’emergenza Covid19, non è ancora in grado di pagare la rata del mutuo o dell’affitto, compresi i genitori separati o divorziati. L’assessore, così come la giunta regionale, considera la casa un diritto inalienabile ritenendo che sia compito della Regione fare tutto il possibile per sostenere i cittadini più fragili, che non sono ancora in grado di far fronte in autonomia i costi per la propria abitazione”.
Luigi Amicone, uomo fuori ordinanza
Luigi Amicone è stato un cattolico esemplare, uno dei fondatori di “Comunione e Liberazione” al fianco di don Luigi Giussani.

Risultato di grande prestigio per il Team Retornaz, formazione di stanza a Pinerolo e al cui interno figura il pinerolese Simone Gonin. La squadra che da poche settimane ha nuovamente conquistato il tricolore, infatti, ha chiuso al secondo posto il celebre Curling Masters Champery.
Gli azzurri, sul ghiaccio svizzero, hanno concluso il girone con cinque vittorie in altrettanti confronti: superati gli olandesi di Van Dorp, gli scozzesi di Bryce e Craik ed i padroni di casa di Moix e Hoesli. Il tabellone ha accoppiato il Team Retornaz a questi ultimi anche nei quarti di finali, vinti per 6-4, mentre in semifinale Gonin e compagni hanno superato gli svizzeri di Schwaller, vice campioni d’Europa, con il punteggio di 5-3. Il percorso netto si è quindi interrotto soltanto nell’ultimo atto della manifestazione, con la formazione italiana battuta per 5-4 dai norvegesi di Walstad.
“Festa del libro medievale e antico di Saluzzo”. Prima Edizione
“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori”
Da venerdì 22 a mercoledì 27 ottobre
Saluzzo (Cuneo)
L’immagine guida è un particolare dell’affresco “San Giorgio e la principessa”, presente nella “Cappella di San Ponzio” a Castellar, nel Saluzzese, opera di Pietro Pocapaglia (meglio noto come Pietro da Saluzzo) risalente alla metà del XV secolo. E il sottotitolo richiama i primi versi de “L’Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto – “Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori” – che portano subito il lettore all’immaginario medievale intessuto di eroismi, sfide, viaggi, guerre, amori e magie. La prima edizione della “Festa del libro medievale e antico di Saluzzo” si presenta come nuova manifestazione libraria dedicata alla cultura e storia medievale, lette e approfondite attraverso romanzi, saggi, fantasy, lezioni, musiche e performance, promossa dalla “Fondazione Cassa di Risparmio” di Saluzzo e dalla Città di Saluzzo, in collaborazione con il “Salone Internazionale del Libro” di Torino e la “Fondazione Amleto Bertoni”. Obiettivo: portare all’attenzione del grande pubblico un periodo storico, dal V al XIV secolo, che da sempre esercita una forte fascinazione sull’immaginario collettivo (come dimostra l’attuale successo di romanzi, serie televisive, film e videogiochi che a quelle atmosfere ancor oggi si ispirano) e che fu un laboratorio culturale straordinario da cui nacque l’ “idea europea”, anche se troppo spesso la cosiddetta “Età di mezzo” viene minimizzata come storico “momento oscuro” in opposizione al Rinascimento. L’iniziativa si svolgerà da venerdì 22 a mercoledì 27 ottobre, e trova nella città di Saluzzo, che fu capitale dell’omonimo Marchesato, il suo luogo ideale di espressione. “Evento unico nel suo genere in Italia– spiegano i curatori Marco Piccat, professore di Filologia Romanza all’Università di Trieste e presidente della Fondazione CRS, e Marco Pautasso del Salone Internazionale del Libro di Torino – la Festa del libro medievale e antico intende rivalutare, in antitesi alla vulgata dominante, un’epoca che fu laboratorio culturale straordinario, nonché incubatore dell’idea europea. Il Medioevo contribuì, infatti, alla circolazione delle lingue e dei saperi, favorì non solo gli scambi commerciali, ma soprattutto le contaminazioni e gli intrecci artistici, culturali e politici tra i vari paesi europei”. Molteplici gli appuntamenti in programma: dagli incontri con storici e scrittori alle lezioni magistrali, via via fino ad animazioni e laboratori per bambini e adulti, reading, mostre, ma anche concerti, proiezioni di film, spettacoli teatrali, rappresentazioni storiche e altro ancora. Previsti addirittura spettacoli di falconeria (lungo la salita al Castello) e laboratori di calligrafia e miniatura. Si inizia sabato 22 ottobre, alle ore 18, al Cinema Teatro “Magda Olivero”. Tra gli ospiti, solo alcuni nomi: il 22, il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo, con una “lectio magistralis” ispirata al suo nuovo libro “Il posto degli uomini. Dante in Purgatorio dove andremo tutti” (Mondadori) e, a seguire, il 23, il cantautore Angelo Branduardi, il “Menestrello” che ha saputo unire la musica medievale e rinascimentale con la musica folk tradizionale, in concerto acustico con Fabio Valdemarin.
E ancora dal 24 in poi una nutrita serie di storici, letterati e scrittori, per chiudere, il 27 ottobre, con Franco Cardini, noto storico e saggista specializzato nello studio del Medioevo, che terrà una “lectio magistralis” tratta dai temi del volume “Le cento novelle contro la morte” (Salerno Editore). Al programma si affiancherà anche una parte espositiva, dove il pubblico sarà accolto da editori, librerie ed enti culturali con le loro proposte di catalogo, le novità sul tema e la presenza di copie di libri esclusivi, sia manoscritti che a stampa. Inoltre gli esercizi commerciali (in una città che per l’occasione sarà tutta vestita a festa e ricca di proposte culturali ed enogastronomiche a tema) ospiteranno titoli di libri selezionati sul tema, dalla saggistica alla narrativa, dal fantasy ai libri antichi, che a fine manifestazione confluiranno in un nuovo “Fondo del Libro Medievale” da destinare alla Biblioteca civica di Saluzzo “Lidia Beccaria Rolfi”.
Per info e informazioni dettagliate su programma, date e luoghi destinati all’evento: www.salonelibro.it-visitsaluzzo.i
g.m.
Nelle foto
– Pietro Pocapaglia: “San Giorgio e la principessa”, metà XV secolo, Photo Giorgio Olivero – Ufficio BCE Diocesi di Saluzzo
– Angelo Branduardi
– Spettacolo di falconeria
Cuneo Provincia Futura
Grande mostra di “luci a cielo aperto” firmata CRC
Venerdì 22 ottobre a Cuneo/Sabato 23 ad Alba, Bra e Mondovì
Cuneo
Il titolo guarda lontano. E lo fa in modo ambizioso. Coniugando insieme speranza e futuro. “Cuneo Provincia Futura” è “la più grande mostra a cielo aperto” dedicata alle sfide del futuro e composta da dieci videoinstallazioni luminose e sonore – uniche suggestive e singolari – organizzata a Cuneo (venerdì 22 ottobre) ad Alba, a Bra e a Mondovì (sabato 23 ottobre) dalla “Fondazione CRC”. La regia e la realizzazione portano la firma di Alessandro Marrazzo, fra i nostri più prestigiosi esperti di show designing. Venerdì 22, dopo l’inaugurazione ufficiale a Cuneo dell’evento espositivo in piazzetta del Grano (via Roma, a lato del Municipio) alle ore 19, saranno accese in sequenza le installazioni del capoluogo provinciale: si inizierà dalle due di via Roma (ore 19,30 e 20) per passare poi in piazza Virginio (ore 20,30), al Complesso di Santa Croce (ore 21), in piazza Europa (ore 21,30) e in piazza Galimberti (ore 22). Sabato 23 alle ore 19 verranno accese anche le installazioni di Mondovì (rione Piazza), alle 20.30 quella di Bra (piazza Caduti della Libertà) e alle 21.30 quelle di Alba (piazza Risorgimento e piazza Ferrero). Le proiezioni luminose saranno attive e fruibili liberamente dal giovedì alla domenica dalle ore 19 alle 22,30, nel periodo dal 23 ottobre al 21 novembre. Per maggiori informazioni telefonare allo 0171/452711 o scrivere a info@fondazionecrc.it.
“Ho cominciato a pensare al progetto di ‘Cuneo Provincia Futura’ – afferma Alessandro Marrazzo – nei giorni di inquietante irrealtà che hanno caratterizzato il 2020. Ripensare il futuro era il tema sul quale volevo coinvolgere il pubblico. Volevo rendere quelle facciate, quelle strade, quelle piazze protagoniste di una nuova vita: per questo la luce e tutte le tecnologie più all’avanguardia sono le protagoniste di questa mostra ed è così che ho realizzato le dieci installazioni come una grande orchestra, in cui gli strumenti musicali sono diventati luci, videoproiezioni, laser, scenografie, suoni”. E aggiunge Ezio Raviola, vicepresidente della “Fondazione CRC”: “I temi al centro delle 10 installazioni, le modalità e i luoghi scelti sono connessi alle attività della Fondazione e alle tre sfide individuate dal nostro Piano Pluriennale 2021-24: +Sostenibilità, +Comunità, +Competenze”.
A Cuneo le videoinstallazioni saranno sei. Sulla facciata di Palazzo Vitale, sede della “Fondazione CRC” in via Roma, verrà indagato il rapporto tra uomo, macchine e natura grazie a un cucciolo di robot, protagonista di videoproiezioni dinamiche in grado di muoversi liberamente nello spazio ed emblema di una presenza sempre più massiccia delle macchine nella nostra vita quotidiana. L’asse di via Roma, con un fulcro nella piazzetta del Grano, sarà trasformato in un fiume in piena per riflettere sulle conseguenze dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento degli oceani. In piazza Virginio si ragionerà sulla conquista dell’immortalità, sogno ricorrente del genere umano incarnato da ologrammi tridimensionali sospesi nel vuoto tra luci al neon e specchi d’acqua vera. Nel cortile del Complesso di Santa Croce, una porzione di foresta pluviale ricreata in un caleidoscopico cubo porterà a ragionare sulla deforestazione, mentre in piazza Galimberti un monumentale laser mapping affronterà il tema dell’intelligenza artificiale e della quarta rivoluzione industriale. In piazza Europa le videoproiezioni, realizzate con una tecnica dinamica pressoché sconosciuta in Italia, saranno dedicate alla natura e alle specie in via di estinzione.
Ad Alba le videoinstallazioni saranno due. In piazza Risorgimento il tema è quello delle arti, prerogativa della creatività umana la cui esclusività è oggi messa in dubbio dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale mentre in piazza Ferrero verrà proposta una riflessione sul futuro con un’installazione monumentale nella quale un bambino guarda la parola “Futuro” scritta di luce, cercando senza successo di toccarla.
La facciata di Palazzo Garrone farà invece da supporto alla videoinstallazione di Bra, in piazza Caduti della Libertà, e sarà dedicata al tema delle conquiste spaziali, da Galileo a Marte.
A Mondovì la videoinstallazione sarà collocata sulle pareti della Torre Civica del Belvedere, nel rione Piazza, e sarà dedicata al tema del tempo, sviluppato con un’illusoria videoproiezione 3D per indagarne segreti e meccanismi. Un poetico racconto visivo sul rapporto che da sempre l’uomo ha avuto con la misurazione e la percezione del tempo.
g.m.
Nelle foto
– “La quarta rivoluzione industriale”, piazza Galimberti, Cuneo
– “ArtEficiale”, piazza Risorgimento, Alba
– “Verso Marte, da Galileo alle nuove conquiste spaziali”, Palazzo Garrone, Bra
– “Un futuro lungo 10.000 anni”, Torre Civica del Belvedere, Mondovì
IN COLLABORAZIONE CON
L’ACCADEMIA DEL RICERCARE
Il 23 ottobre alle ore 21
Presso il Tempio Valdese di Torino
in Corso Vittorio Emanuele II, 23
Ore 21
presenta
“La prima Musica da Ascoltare”
Per informazioni dal lunedì al venerdì ore 9-12.30:
segreteria@stefanotempia.it
Tel. 011 020 98 82
Concerto a pagamento : Costo 7 euro
Biglietti in prevendita su Ticket.it:
https://www.ticket.it/
Il 23 ottobre, alle ore 21, a Torino, presso il Tempio Valdese, in Corso Vittorio Emanuele II , 23, l’ACCADEMIA CORALE STEFANO TEMPIA 1875, in collaborazione con l’ACCADEMIA DEL RICERCARE , presenta
“La prima Musica da Ascoltare”. Ingresso con Green Pass e nel rispetto delle normative anti covid.
Il concerto apre ufficialmente la stagione autunnale dell’Accademia Corale Stefano Tempia.
L’ingresso è di 7euro. Per informazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, scrivere a segreteria@stefanotempia.it oppure telefonare 011 020 98 82
Biglietti in prevendita su Ticket.it:
https://www.ticket.it/
La prima Musica da Ascoltare
Il primo compositore inglese a dedicarsi con intenti esplicitamente artistici al repertorio strumentale fu William Byrd, autore oggi conosciuto soprattutto per la sua raffinata produzione sacra, concepita sia per il rito cattolico sia per la nuova chiesa anglicana fondata da Enrico VIII. Byrd seppe spingersi oltre l’eclettica tradizione di danze popolari in gran parte improvvisate che era fiorita sull’isola fino a quel momento, sia nelle sue opere per organo e clavicembalo sia nelle sue splendide fantasie per consort di viole da gamba, il cui stile riecheggia spesso modelli francesi e italiani, con una agile scrittura imitativa che venne adottata da molti compositori delle due generazioni successive, tra cui il grande John Dowland.
A differenza di Byrd, compositore cattolico tollerato dall’anglicana Elisabetta I per eccezionali meriti artistici, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo molti musicisti inglesi furono costretti a lasciare la patria per sfuggire alle persecuzioni religiose o , più semplicemente, per cercare un’occupazione più remunerativa. Tra di essi vi era William Brade, che approdò in Germania intorno al 1590 e passò da una corte all’altra spinto da un carattere inquieto e un’indole dissoluta, come ci è stato testimoniato da una lettera del conte di Bückeburg, che lo descrive come «un frequentatore di cattive compagnie».
John Adson (ca.1585 – 29 giu 1640)
Courtly Masquing Ayres -1,2,3,4.
Johann Hermann Schein (1586 -1630)
Suite n. 13 il sol minore (Il Banchetto musicale)
Suite n.15 in sol maggiore (Il Banchetto musicale)
William Brade (1560 -1630)
Canzone
Paduana e Galliarda 8-a,b
Paduana e Galliarda 12-a,b
Johann Rosenmüller (1619 -1684)
Sonata da camera n. 4
Sinfonia – Allemanda – Corrente – Ballo – Sarabanda
Sonata da camera n. 6
Allegro – Adagio – Allemande – Correnta – Ballo – Sarabanda
Silvia Colli, Aki Takahashi, violini
Luca Taccardi, Eleonora Ghiringhelli, viole da gamba
Antonio Fantinuoli, violoncello
Massimo Sartori, violone
Luisa Busca, Lorenzo Cavasanti, flauti dolci
Manuel Staropoli, traversa e cornamuse rinascimentali
Gianfranco Saponaro, Roberto Terzolo, cornamuse
Claudia Ferrero, clavicembalo
Luca Casalegno, percussioni
Pietro Busca, direttore e concertatore
Anche se la destra estrema è stata battuta nelle urne il dato macroscopico è di un nuovo sindaco di Torino – Stefano Lo Russo – eletto da una minoranza di elettori. Il vero vincitore in queste amministrative è l’astensionismo – la stragrande maggioranza degli elettori non è andata a votare – a significare il netto distacco tra eletti ed elettori. Nell’epoca dell’aumento delle distanze sociali tra i primi e gli ultimi il dato eclatante è costituito per l’appunto dalla mancanza di fiducia nelle istituzioni della politica. La maggioranza degli elettori e delle elettrici non si sente rappresentata da un mondo politico sempre più uniformato al mercato, agli interessi delle grandi imprese e della finanza. E’ proprio la mancanza di progetti di trasformazione a misura delle persone, dei ceti popolari, delle classi lavoratrici che ha prodotto la riduzione drastica dello spazio della rappresentanza. Uno spazio che va ricostruito nella ripresa di iniziativa sociale e di ruolo di una sinistra di alternativa in opposizione alle forze liberiste che sono al governo nazionale e locale. Sconfitta la destra si tratta ora di battere il “Sistema Torino”.
Ezio Locatelli, Rifondazione Comunista Torino
Al via a Chivasso il nuovo servizio di pagamento della sosta sulle “Strisce blu” con lo smartphone attraverso l’app “Telepass Pay”, senza più spreco di tempo e denaro.
È ora attivo anche nel comune di Chivasso (TO) il servizio di pagamento delle soste nelle aree gestite con parcometro tramite l’app Telepass Pay: grazie alla collaborazione con GESTOPARK S.R.L., società di gestione del servizio di sosta, è ora possibile pagare la sosta sulle strisce blu con il proprio smartphone, anche senza avere il Telepass in auto. Comodo, intuitivo e cashless: il servizio, riservato ai clienti Telepass Pay, permette il pagamento dei soli minuti di sosta effettivi, sulla base delle tariffe indicate dal Comune, senza alcun costo aggiuntivo sulla tariffa della sosta.
Telepass Pay semplifica dunque la vita agli automobilisti anche in città. Grazie alla piattaforma, infatti, non è più necessario cercare parcometri, ricorrere a carte di credito, ricariche o monetine ma basta scaricare l’app Telepass Pay o Telepass Pay X, confermare la propria posizione e impostare la durata della sosta. Al resto ci pensa l’app che avvisa l’utente quando la sosta sta per scadere e calcola direttamente l’importo complessivo che sarà successivamente addebitato. Inoltre, è possibile modificare il termine della sosta, anticipandolo o posticipandolo, anche a distanza in modo da pagare l’effettiva durata della sosta ed evitare le multe.
La regolarità del pagamento della sosta con Telepass Pay è verificata dagli ausiliari del traffico tramite consultazione di un palmare, inserendo la targa del veicolo in sosta. Per poter ulteriormente segnalare agli ausiliari il metodo di pagamento (obbligatorio nel comune di Chivasso), è necessario esporre il tagliando Telepass Pay disponibile sul sito telepass.com o nell’ app. Quest’ultima segnalerà all’utente se nel comune in cui sta effettuando la sosta l’esposizione del tagliando è obbligatoria.
È possibile, inoltre, fare la propria nota spese accedendo all’archivio delle soste presente nell’app Telepass Pay.
“Con l’avvio del servizio Strisce blu a Chivasso, diventa più semplice ed economico parcheggiare in città, con un vantaggio sia per le persone che per la mobilità urbana. – ha dichiarato Aldo Agostinelli, Chief Consumer and Marketing Officer di Telepass. – Grazie alla proficua collaborazione con GESTOPARK S.R.L., che gestisce la sosta a pagamento sulle strisce blu di Chivasso, la città si aggiunge alle oltre 140 località su tutto il territorio italiano dove il servizio è già attivo. Nello scenario attuale, la sfida di Telepass è offrire una rete di servizi che diano alle persone la possibilità di muoversi in libertà, in modo integrato, sicuro e sostenibile”.