ilTorinese

25 luglio 1943, la pastasciutta antifascista dei Cervi

Marco Travaglini

Incontro Piemonte-Cina sui siti Patrimonio Unesco

Il consigliere segretario Fabio Carosso e l’assessore regionale alla Cultura Marina Chiarelli hanno accolto  a Palazzo Lascaris una delegazione della provincia cinese dello Yunnan. La visita è avvenuta nell’ambito del rinnovo dell’accordo di gemellaggio tra il Comitato per la protezione e la gestione dei terrazzamenti del riso Honghe Hani dello Yunnan e l’Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, siti entrambi patrimonio Unesco. Un incontro che fa seguito al viaggio nello Yunnan compiuto nel 2019 da una delegazione piemontese guidata da Carosso, allora vicepresidente della Regione Piemonte, finalizzata alla promozione e sviluppo dei siti Patrimonio Mondiale dell’Unesco in Cina e Italia.

“Sono lieto che gli amici dello Yunnan e in particolare delle Prefettura di Honghe, abbiano mantenuto la promessa e siano venuti a visitare il Piemonte e il sito Unesco di Langhe Roero e Monferrato”, dichiara il consigliere segretario Fabio Carosso. “Ricordo l’ospitalità che ricevemmo nello Yunnan e soprattutto fui colpito dalla bellezza del territorio, dallo straordinario paesaggio dei campi di riso terrazzati, che custodiscono secoli di conoscenze e di tradizioni, un vero museo a cielo aperto. Una cultura collegata alle specificità uniche di un territorio è l’aspetto importante che accomuna la storia del Piemonte e della Cina e desideriamo proseguire il dialogo e lo scambio per valorizzare al meglio questo patrimonio”.

“È unoccasione preziosa per rinsaldare il legame tra il Piemonte e lo Yunnan, due regioni lontane, ma unite dalla stessa visione identitaria che punta a custodire e valorizzare il paesaggio – afferma l’assessore alla Cultura del Piemonte Marina Chiarelli -. Questa sintonia si riflette anche nella mostra Crown of Elegance, dedicata all’eccellenza artistica della corte sabauda, che sta animando il Guangdong Museum. Il rinnovo del gemellaggio tra i siti Unesco conferma la volontà condivisa di costruire relazioni durature, fondate sulla cultura, la bellezza e la cooperazione internazionale”.

A rinnovare gli auspici per il confronto di buone pratiche è stata Luo Ping, governatrice della prefettura di Honghe e capo delegazione, che ha sollecitato consigli per affrontare la sfida che il sito Unesco dei terrazzamenti di Honghe Hani deve affrontare, ovvero preservare l’autenticità dell’area, tutelando la cultura e la vita della popolazione locale, la minoranza Hani, valorizzandola al tempo stesso.

I campi di riso a terrazze di Honghe Hani hanno una storia di 1.300 anni e sono stati realizzati con un eccezionale lavoro di scavo dai pendii dei Monti Ailao per scendere fino alle rive del fiume Hong, il Fiume Rosso. Qui si coltivano 100 qualità diverse di riso e il territorio circostante sorge in un’area ambientale protetta, il primo parco agricolo della Cina, caratterizzato da una grande biodiversità, esempio di integrazione fra uomo e natura e di sviluppo sostenibile. Per favorire la conoscenza del sito, patrimonio Unesco dal 2013 e incrementare i flussi turistici, sono state di recente realizzate nuove infrastrutture, fra cui un’autostrada e l’anno prossimo sarà inaugurato un nuovo aeroporto a Mengzi, capitale della prefettura di Honghe Hani e Yi.

Dopo l’incontro a Palazzo Lascaris, la delegazione cinese ha potuto ammirare alcuni tratti del sito Unesco in un percorso fra le colline del Monferrato astigiano, con tappe a Canelli e Castelnuovo Calcea. La giornata termina infine ad Asti con la firma ufficiale del rinnovato accordo di amicizia fra l’Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, presieduta da Giovanna Quaglia e il Comitato per la protezione e la gestione dei terrazzamenti del riso Honghe Hani dello Yunnan, alla presenza anche del presidente della Provincia e sindaco di Asti Maurizio Rasero.

Ufficio stampa CRP

“Da Botticelli a Mucha”, mostra prorogata ai Musei Reali

Musei Reali di Torino – Sale Chiablese

 

DA BOTTICELLI A MUCHA

Bellezza, Natura, Seduzione

 

prorogata fino al 28 settembre 2025

 

 

Torino, 22 luglio 2025 – Visto il grande successo di pubblico e critica, i Musei Reali di Torino e Arthemisia annunciano la proroga straordinaria della mostra “Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione”, che resterà visitabile fino a domenica 28 settembre 2025nelle suggestive Sale Chiablese.

 

L’esposizione – affascinante viaggio tra arte, mito e femminilità – curata da Annamaria Bava, propone un articolato percorso attraverso oltre 100 opere, tra dipinti, disegni, sculture antiche e oggetti d’arte, provenienti dai Musei Reali di Torino, dalle Gallerie degli Uffizi e da importanti istituzioni museali e collezioni italiane e internazionali.

 

Il racconto si snoda tra Rinascimento e primo Novecento, analizzando le diverse declinazioni della bellezza nella storia dell’arte, in un susseguirsi di linguaggi, visioni e suggestioni legate alla figura femminile, alla natura, al mito e alla seduzione.

Dalle sculture di epoca romana all’eleganza classica di Botticelli e Lorenzo di Credi – i cui capolavori sono messi a diretto confronto – il percorso espositivo conduce il visitatore attraverso nove sezioni tematiche, che spaziano dal fascino dell’antico alla potenza evocativa dell’Art Nouveau di Alphonse Mucha.

 

Tra le opere di punta, spiccano la straordinaria Venere di Botticelli della Galleria Sabauda e la delicata Giovane donna con l’unicorno di Luca Longhi, in prestito da Castel Sant’Angelo. La mostra offre anche preziosi focus su figure femminili iconiche come la Contessa di Castiglione, misteriosa e affascinante nobildonna del XIX secolo, nonché seducente agente segreto, e sulle pricipesse e regine di Casa Savoia, restituendo ritratti e identità di donne protagoniste del loro tempo.

 

In esclusiva, per la prima volta, sono presentati in mostra i risultati delle indagini diagnostiche sulla Venere di Botticelli effettuate dall’infrastruttura E-RIHS (European Research Infrastructure for Heritage Science), che rivelano pensieri, pentimenti e dettagli nascosti del grande maestro fiorentino.

Il 25 settembre, dalle 14.30 alle 18.30, i Musei Reali hanno in programma di organizzare un incontro di ricerca e restituzione per illustrare la tecnica esecutiva del dipinto e l’esito degli studi, pubblicati parzialmente sul catalogo dell’esposizione.

 

La mostra è visitabile anche con il biglietto combinato Mostra + Musei Reali.

 

La mostra Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione è prodotta dai Musei Reali di Torino e da Arthemisia ed è curata da Annamaria Bava.

La mostra vede come mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale.

Il catalogo è edito da Moebius.

 

Unitamente al Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, si ringrazia il Museo Mucha, che ospita nel Palazzo Savarin di Praga la Collezione della Famiglia Mucha, amministrata dalla omonima Fondazione, per l’eccezionale prestito delle opere del grande artista ceco.

 

Un ringraziamento particolare va anche alla Fondazione CRT per il sostegno accordato all’esposizione dei fogli del Taccuino romano di Girolamo da Carpi della Biblioteca Reale.

 

 

 

 

 

MATERIALE STAMPA DISPONIBILE AL LINK > https://bit.ly/BOTTICELLI_MUCHA_TORINO

 

 

 

Informazioni e prenotazioni

+ 39 011 1848711

www.arthemisia.it

 

Strage di Brandizzo, 24 indagati. Cade l’accusa di omicidio volontario

La procura di Ivrea ha chiuso le indagini. Sono 24 gli indagati per la strage di Brandizzo nella quale morirono cinque operai, investiti da un treno la sera del 30 agosto 2023. Ma è caduta l’accusa più grave ipotizzata a suo tempo  dalla procura di Ivrea: quella di omicidio volontario con dolo eventuale. I 24 indagati sono  21 persone fisiche e 3 società, soggetti entrati nell’inchiesta della procura eporediese, a vario titolo, per omicidio colposo in relazione all’incidente. Le società indagate sono Rfi, Sigifer di Borgo Vercelli e Clf di Bologna.

Rigenerazione urbana: “Arte in transito”, 11 nuove opere sui muri di via Sacchi

È stata inaugurata  in via Sacchi la seconda fase del progetto di arte pubblica Arte in Transito, con l’installazione di undici nuovi pannelli murari che arricchiscono il paesaggio urbano lungo il lato ferroviario, tra via Pastrengo e corso Sommeiller. In un tratto di città dove storia e trasformazione convivono, l’arte torna così protagonista per raccontare un presente in evoluzione e anticipare un futuro di rigenerazione.

Il progetto, promosso dal Comitato Spontaneo Rilanciamo via Sacchi, è stato realizzato attraverso una stretta cooperazione tra Accademia di Belle Arti di Torino e Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, che li ha visti coinvolti in tutte le fasi della sua realizzazione, dalla ricognizione del sito con rilievi e misurazione degli spazi espositivi all’elaborazione di una mappa di comunità per la partecipazione della popolazione del quartiere, allo studio di fattibilità, fino all’ideazione e realizzazione dei bozzetti digitali.

I pannelli di “Arte in Transito”, montati sui muri come cartelli pubblicitari stradali, rappresentano temi espressi dalla comunità di Borgo San Secondo nel 2023: la cultura, la memoria, la documentazione e il futuro, l’inclusione sociale. Ideati ed eseguiti da studentesse e studenti internazionali della Scuola di Decorazione e di altre Scuole di Arti Visive dell’Accademia Albertina, dalla loro superficie di circa 3 x 3 metri emergono senso di bellezza e forza del colore. Come già avvenuto nei precedenti progetti di Portici d’Artista, anche in Arte in Transito i protagonisti sono giovani artisti in formazione, alla loro prima esperienza con l’arte nello spazio pubblico.

L’intervento, promosso in collaborazione con il Comitato Rilanciamo Via Sacchi, punta a valorizzare i muri della ferrovia attraverso opere partecipate, con l’obiettivo di stimolare il rilancio della via, contrastare la dismissione commerciale lungo il lato porticato, rafforzare il senso di identità del luogo e incrementare la fruizione sia da parte dei residenti sia dei visitatori, integrando questo tratto urbano nei percorsi cittadini dedicati all’arte pubblica.

Il progetto 2025 è stato realizzato con il patrocinio della Città di Torino, l’autorizzazione della Soprintendenza e del Gruppo FS Italiane, e il finanziamento del Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e Design (DAD), della Circoscrizione 1 e dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Città di Torino. In particolare la Circoscrizione 1, da sempre attenta alle opportunità di rigenerazione urbana del territorio, ha seguito l’iter progettuale sin dalle fasi iniziali, sostenendolo nel corso di questi anni anche dal punto di vista finanziario.

«Con “Arte in Transito” continuiamo a investire sui giovani talenti e sul potere rigenerativo dell’arte pubblica, elementi fondamentali per ridare vita ai nostri quartieri e costruire una città più inclusiva e partecipata – dichiara l’assessora alle Politiche giovanili e Progetti di rigenerazione urbana Carlotta Salerno -. Il coinvolgimento delle nuove generazioni e del territorio sono motore di trasformazione urbana e sociale e gli ultimi 11 pannelli costituiscono un esempio vincente di collaborazione tra istituzioni che, a vario titolo, si impegnano per valorizzare la città tramite la creatività giovanile. Siamo orgogliosi di vedere in via Sacchi le opere realizzate da studentesse e studenti, che con passione e immaginazione raccontano la storia e le speranze del quartiere di Borgo San Secondo, contribuendo a rafforzare il senso di comunità e identità locale».

«Il progetto sviluppato su via Sacchi oggi compie una tappa importante – afferma Cristina Savio, Presidente della Circoscrizione 1 di Torino -. Per questo traguardo voglio innanzitutto ringraziare per l’impegno e la passione la cittadinanza attiva, a partire dal gruppo “Rilanciamo via Sacchi”. In un’epoca in cui il commercio di prossimità fatica, le reti famigliari si allentano, quelle di amicizia diventano spesso virtuali, è importante avere cura dello spazio pubblico e animarlo con iniziative che creino o rinforzino le reti di relazioni. Come Circoscrizione 1 abbiamo creduto in Portici d’artista prima e Arte in Transito poi, sostenendoli anche economicamente. Mi preme dunque anche ringraziare la coordinatrice Gritti e i coordinatori Martinez e Benedetti, che hanno seguito le iniziative su via Sacchi fin dall’esordio».

Il gruppo di lavoro che ha portato avanti il progetto vede il contributo di diverse professionalità: Rossella Maspoli, Politecnico di Torino DAD, e Monica Saccomandi, Scuola di Decorazione dell’Accademia Albertina, sono state responsabili del concept, masterplan e management del progetto. La parte artistica è stata curata da Monica Saccomandi con il contributo di Carlo Galfione e Daniele Galliano docenti della Scuola di Decorazione dell’Accademia Albertina. Per quanto riguarda le attività di promozione, gestione amministrativa, comunicazione e intermediazione culturale, l’incarico è stato svolto da Rossella Maspoli e Laura Porporato, presidente del Comitato Rilanciamo Via Sacchi, insieme al Comitato stesso. Sempre dal Comitato, è stato anche il contributo portato al progetto da parte del vicepresidente Luigi Ratcliff, insieme a Simonetta Maggi e Virginia Moniaci.

Rossella Maspoli ha evidenziato, in particolare, l’importanza di “azioni di local branding, volte sia a valorizzare i luoghi che a ricostruire la memoria collettiva”. Affermando, inoltre che “le pratiche di arte pubblica hanno ruolo nei processi di miglioramento dello spazio pubblico e di stimolazione a nuove attività”.

Laura Porporato, in rappresentanza del Comitato Rilanciamo Via Sacchi, sottolinea come “Arte in transito sia uno dei progetti avviati dall’Associazione fin dal 2017, per valorizzare una delle vie porticate più importanti della città, grazie anche alle sue architetture e la sua storia, e rigenerarla grazie all’arte, la cultura ed i giovani”.

I bozzetti e l’esecuzione dei pannelli sono stati progettati dagli studenti e studentesse dell’Accademia Albertina, tra i quali Sofia Argentin, Xuechun Cao, Gilda Genghini, Lorenzo Griguoli, Zixu Jiao, Yan Li, Yu Zhen Li, Caiji Lou, Lin Luan, Annamaria Nicolussi-Principe, Alessia Poppa, Meirui Qian, Ismaela Spinelli, Xiangrui Sun, Yiqing Yan, Siyi Ying, Congqing You, Kaiyue Xie, Ruxuan Wang, Manman Zeng, Yan Zhang.
La prima fase del progetto «Arte in Transito» si è conclusa il 17 luglio 2024, con la messa in opera dei primi 11 pannelli di arte pubblica murale. La seconda fase completa nel 2025 la copertura dei muri ciechi per 22 opere in totale e attraverso il nuovo sito web (https://viasacchi.designcontest.polito.it/it/) apre alla comunicazione e alle azioni partecipate per accrescere inclusione e partecipazione.

TORINO CLICK

Un arresto per spaccata in Barriera di Milano

Un cittadino marocchino di 39 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato per tentato furto aggravato.

Personale del Commissariato di P.S. Barriera di Milano interveniva nella notte di lunedì in corso Giulio Cesare angolo via Poggio per l’attivazione di un allarme. Gli agenti notavano, nei pressi di una finestra, la presenza di un soggetto che lasciava cadere una borsa, per poi avvicinarsi ai poliziotti. Nella borsa venivano trovati numerosi oggetti atti allo scasso.

I poliziotti appuravano che l’uomo si era introdotto in un negozio attraverso una  finestra che risultava forzata. Dopo l’intrusione, il trentanovenne aveva anche provato, senza esito, a fermare la sirena dell’allarme staccando l’energia elettrica, prima di tentare di allontanarsi e venir bloccato dagli agenti.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto.

 

Il Comitato Metro oltre Rivoli incontra politici e istituzioni

Prosegue il percorso di confronto avviato dal Comitato spontaneo “Metro Oltre Rivoli”, nato dall’iniziativa di cittadini e cittadine del territorio con l’obiettivo di proporre il prolungamento strategico della Linea 1 della metropolitana verso l’Ospedale di Rivoli e, successivamente, l’Ospedale San Luigi di Orbassano.

Dopo l’incontro con l’Assessore Regionale alle Infrastrutture strategiche e agli Enti Locali, Enrico Bussalino, il Comitato ha continuato a presentare la propria proposta a diversi esponenti del panorama politico regionale. Negli ultimi giorni si sono tenuti due nuovi momenti di confronto: uno con l’Assessore Regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, accompagnato dal Capogruppo in Consiglio Regionale di Forza Italia, Paolo Ruzzola, e uno con la Capogruppo del Partito Democratico Giovanna Pentenero e la Vicepresidente della Commissione Trasporti, Nadia Conticelli. Per il comitato erano presenti Valter Morizio, Carlo Beltramino e Bruno Merlin.

In entrambi i casi, i rappresentanti istituzionali hanno mostrato interesse per l’iniziativa, riconoscendone il potenziale impatto in termini di razionalizzazione del sistema di trasporto pubblico nell’area Ovest di Torino e nella Valle di Susa. Il Comitato, raccogliendo i suggerimenti ricevuti, si è reso disponibile ad approfondire ulteriormente la proposta anche sotto il profilo tecnico, politico, sociale ed economico.

L’obiettivo rimane quello di favorire un dibattito ampio, trasparente e costruttivo, coinvolgendo amministrazioni locali, soggetti tecnici e cittadini, per promuovere una soluzione di mobilità sostenibile e realmente rispondente alle esigenze del territorio.

La proposta del Comitato “Metro Oltre Rivoli” si inserisce in una visione di medio-lungo periodo: una metropolitana che colleghi due importanti poli sanitari e universitari, migliorando l’accessibilità per oltre 110.000 abitanti e creando un vero corridoio metropolitano nella zona Ovest.

Il dialogo con le istituzioni proseguirà anche nelle prossime settimane, con l’obiettivo di portare la proposta all’attenzione della Commissione Trasporti del Consiglio Regionale e dei principali enti coinvolti nella pianificazione del sistema metropolitano.

Il Piemonte punta sulla Cultura: in arrivo i fondi regionali per biblioteche, teatri e festival

AL VIA 20 NUOVI BANDI PER IL 2025, STANZIATI 11,5 MILIONI DI EURO

L’assessore Chiarelli: «Valorizziamo i territori e costruiamo un sistema culturale più forte e inclusivo»

La cultura rappresenta il filo vitale delle comunità, il battito quotidiano che anima ogni angolo del territorio, anche quelli più periferici. È nei piccoli teatri, nelle biblioteche di quartiere, nei festival di paese, nei cori, nelle bande, nelle botteghe artigiane e nei laboratori cinematografici che si tramanda la memoria condivisa e si gettano le basi per il futuro. Per sostenere queste realtà, che custodiscono l’identità profonda del Piemonte, la Regione rinnova con convinzione il proprio impegno.

Con l’approvazione della delibera presentata ieri dall’assessore alla Cultura Marina Chiarelli, la Giunta regionale ha autorizzato lo stanziamento di 11,5 milioni di euro per l’anno 2025, destinati a finanziare 20 bandi nell’ambito del programma triennale della cultura. Un’azione concreta che nasce da un intenso lavoro di ascolto e dialogo con oltre 50 associazioni di categoria, e che punta a garantire continuità, visione strategica e stabilità a chi, ogni giorno, contribuisce a rendere viva la cultura piemontese.

«Con la valorizzazione dei territori decentrati e la programmazione triennale costruiamo un sistema culturale più forte e inclusivo – afferma l’assessore Chiarelli –. I bandi del 2025 rappresentano una scelta politica precisa: vogliamo premiare chi sceglie di portare cultura dove ce n’è più bisogno, sostenere chi lavora ogni giorno per rendere accessibile e viva l’identità culturale piemontese. La cultura nasce dai territori, risponde ai loro bisogni e li fa crescere. È su questo solco che vogliamo continuare a investire, rendendo il Piemonte un modello di inclusione riconosciuto a livello nazionale e internazionale».

Il nuovo assetto triennale permetterà alle realtà culturali di pianificare con maggiore respiro, superando la logica dell’incertezza legata ai bandi annuali. Ciò comporterà una riduzione degli oneri burocratici, una migliore allocazione delle risorse, maggiore continuità occupazionale e un impatto più significativo sui territori.

I bandi in arrivo copriranno un ampio ventaglio di ambiti culturali: dallo spettacolo dal vivo, con festival, rassegne e stagioni teatrali, alla produzione di teatro, lirica, danza e circo contemporaneo; dalla valorizzazione della musica popolare e amatoriale – cori, bande, gruppi locali – fino agli interventi dedicati al settore cinematografico, che includeranno sia la realizzazione di progetti culturali sia la riqualificazione e promozione delle sale.

Ampio spazio sarà riservato anche alle attività espositive, alla divulgazione culturale tramite convegni e festival, alle rievocazioni e ai carnevali storici, nonché alla formazione artistica e musicale, che spazierà dai corsi pre-accademici ai percorsi professionali. Saranno inoltre sostenute le residenze artistiche, sia stabili che diffuse sul territorio.

Grande importanza sarà data anche alla promozione del sapere e della lettura, con risorse dedicate a biblioteche, librerie indipendenti, eventi letterari e iniziative volte a stimolare l’interesse per i libri. A questo si aggiungerà un bando annuale destinato alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio linguistico e dialettale piemontese, elemento fondamentale dell’identità regionale.

Il principio della territorialità sarà uno dei cardini della strategia: priorità verrà data ai progetti sviluppati nei comuni non capoluogo e nelle aree con bassa densità culturale. Saranno valorizzate anche le iniziative che promuovono l’accessibilità, sia fisica che sensoriale, e che contribuiscono alla sostenibilità ambientale.

Attraverso questo piano, la Regione Piemonte riafferma la propria volontà di investire nella cultura non solo come leva economica, ma come forza coesiva, identitaria e generativa. Un impegno concreto verso un futuro in cui la cultura sia realmente un patrimonio condiviso, aperto a tutti.

Preso il rapinatore incubo dei tassisti

Alcuni tassisti lo hanno riconosciuto in sella a una Vespa rubata. Era il rapinatore dei taxi di Torino ed è stato arrestato dai carabinieri vicino alla piscina Sempione. L’uomo, che agiva a viso scoperto, ha compiuto almeno tre rapine una dopo l’altra  salendo sui taxi dove minacciava il conducente con  un coltello e si faceva consegnare i soldi.