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Con lo Studio MyPeBS nasce lo screening mammografico personalizzato: quasi 1500 donne torinesi hanno già aderito

Nasce lo screening mammografico personalizzato. La Città della Salute Torino partecipa, attraverso la Struttura di Epidemiologia e Screening (CPO Piemonte) e la Struttura di Senologia di Screening, al trial clinico randomizzato multicentrico MyPeBS (“My Personal Breast cancer Screening”).

MyPeBS è un progetto internazionale che ha ricevuto un finanziamento dalla Commissione Europea a cui partecipano programmi di screening del Belgio, Francia, Israele, Italia, Regno Unito e Spagna.

È promosso da Unicancer (Parigi), un vasto network di istituti oncologici francesi.

Lo studio ha l’obiettivo di valutare l’efficacia di uno screening mammografico basato sulla stima del  rischio individuale che ogni donna ha di sviluppare un tumore mammario.

Si proporrà quindi uno screening più intensivo nei casi di rischio alto e meno intensivo per i rischi bassi, aumentando le possibilità di diagnosi precoce nelle donne ad alto rischio e riducendo il numero di accertamenti (e quindi anche di possibili effetti negativi) nelle donne a basso rischio.

Questo approccio verrà confrontato con l’approccio standard attualmente proposto (uguale intensità di screening per tutte le donne).

In particolare, MyPeBS mira a verificare che lo screening personalizzato sul rischio:

  • non sia meno efficace dello screening standard nella capacità di ridurre l’incidenza di tumori allo stadio II o superiore;
  • sia anche più efficace dello screening standard in termini di riduzione dell’incidenza di tumori allo stadio II o superiore;
  • sia ugualmente o più costo-efficace dello screening standard e più accettato dalle donne, avendo come risultato un aumento dell’adesione e della copertura delle fasce più svantaggiate.

 

Le donne non sono tutte uguali” commenta la sperimentatrice principale per Torino dottoressa Livia Giordano, responsabile della Struttura di Epidemiologia e Screening (CPO Piemonte) della Città della Salute di Torino “Il rischio di ogni donna di ammalarsi di tumore al seno varia in base a molti fattori, legati alla salute riproduttiva ed ormonale, alla storia familiare, alla densità mammografica ed alla presenza o meno di alcuni polimorfismi genetici collegati al rischio di carcinoma mammario. Per questo la ricerca si sta muovendo in direzione di uno screening più ‘tagliato su misura’ rispetto al modello ‘taglia unica’ che si basa solo sull’età per invitare le donne allo screening”.

I progressi compiuti nella conoscenza della biologia del tumore, nei modelli statistici di valutazione del rischio e nelle tecniche di imagin, ci permettono oggi di sperimentare l’estensione a tutte le donne di quell’approccio personalizzato che attualmente viene utilizzato solo nelle pazienti ad alto rischio e che può permettere di stabilire l’intervallo e gli eventuali esami aggiuntivi più appropriati per ciascuna donna” aggiunge il dottor Alfonso Frigerio, responsabile della Senologia di Screening della Città della Salute e del  Centro di Riferimento Regionale per lo screening mammografico.

Dopo un’intervista approfondita sulla propria storia di salute e riproduttiva, le donne che accettano di partecipare vengono poi assegnate con criterio casuale ad uno dei due gruppi di studio:

  • il gruppo sperimentale, a cui viene chiesto di lasciare un campione di saliva per l’analisi del DNA e che riceverà una stima del rischio personale di sviluppare un tumore mammario; questa stima del rischio servirà per modulare l’intervallo più appropriato di screening per ciascuna donna nei successivi 4 anni (durata dello studio);
  • il gruppo di controllo, che nei 4 anni successivi continuerà a fare lo screening secondo lo standard attuale e sarà seguito dai ricercatori attraverso la piattaforma online dello studio.

 

MyPeBS è il più grande trial attualmente in corso sulla personalizzazione dello screening mammografico e mira a reclutare 85.000 donne nei Paesi partecipanti, di cui 5.000 saranno arruolate a Torino all’interno del programma PREVENZIONE SERENA.

Al termine dello studio il consorzio dei ricercatori MyPeBS produrrà delle importanti considerazioni se e come implementare uno screening mammografico personalizzato in Europa

Lavori nel sottopasso del Lingotto e sul ponte di corso Chieri 110. Modifiche alla viabilità

La semicarreggiata Sud del sottopasso del Lingotto (direzione corso Giambone – corso Unità d’Italia) sarà chiusa da martedì 2 e fino al 12 novembre 2021 incluso, per consentire l’esecuzione della terza ed ultima parte di prove in sito sulle strutture del manufatto, in collaborazione con il Politecnico di Torino.

Da lunedì scorso 25 ottobre è attivo un nuovo cantiere sul ponte situato in corso Chieri 110, per lavori di rinforzo strutturale dell’impalcato. Per consentirne l’esecuzione, è stato disposto il divieto di transito sull’infrastruttura per i mezzi con peso complessivo superiore a 3,5 tonnellate, mentre la circolazione dei veicoli in questo tratto del corso è ora regolata da un impianto semaforico e avviene a senso unico alternati.
I lavori dovrebbero essere ultimati, salvo imprevisti dovuti alle condizioni meteorologiche, entro la fine del mese di dicembre di quest’anno.

Il bollettino Covid di domenica 31 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 193 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 61 dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 32.107 tamponi eseguiti, di cui 29.046 antigenici. Dei 193 nuovi casi, gli asintomatici sono 134 (69,4%).

I casi sono così ripartiti: 71 screening, 106 contatti di caso, 16 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 388.995,così suddivisi su base provinciale: 32.066 Alessandria, 18.609 Asti, 12.239 Biella, 56.044 Cuneo, 30.119 Novara, 207.172 Torino, 14.472 Vercelli, 13.811 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.605 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.857 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 19 (invariati rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 17(+5 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.053

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.342.243 (+32.107 rispetto a ieri), di cui 2.369.998 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.813

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, avvenuto oggi, è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale diventa quindi di 11.81deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.582 Alessandria, 723Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.643 Torino, 533 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 102 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

372.932 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 372.932 (+119 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.115 Alessandria, 17.712 Asti, 11.725 Biella, 53.920 Cuneo, 29.025 Novara, 199.247 Torino, 13.779 Vercelli, 13.343 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.511 extraregione e 2.555 in fase di definizione.

Assegnato il Premio Res Publica

La splendida Sala Ghislieri (ex chiesa di Santa Croce) di Mondovì Piazza, in provincia di Cuneo, ha fatto da cornice sabato 30 ottobre alla cerimonia di consegna della quarta edizione del Premio Internazionale Res Publica, attribuito a singoli e associazioni che si prodigano a favore del bene comune e del senso civico. Di altissimo livello il panel dei premiati 2021, su tutti il diplomatico Filippo Grandi, Alto Commissario ONU per i Rifugiati (premio sezione “Rifugiati di guerra”) intervenuto di persona alla cerimonia e il Gen. Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza Covid che ha fatto pervenire il suo messaggio di ringraziamento per il Premio. Premiata anche l’Associazione Nazionale Alpini (premio sezione “Protezione civile”), rappresentata dal presidente Sebastiano Favero. Gli altri riconoscimenti sono andati all’ “Angelo di Kabul” Alberto Cairo (premio sezione “Speranza di vivere”), premio ritirato dal fratello Domenico, e al Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD) di Milano, rappresentato dalla Direttrice Generale, dr.ssa Alessandra Kustermann (premio sezione “Violenza contro le donne”). Il Premio Res Publica, promosso dall’associazione “Buon Governo e Senso Civico” presieduta da Antonio Maria Costa, è simboleggiato in una scultura bronzea di Riccardo Cordero, consegnata a ciascuno dei premiati.

Occupazione anarchici in via Bersezio: Fdi chiede lo sgombero

“Questa occupazione doveva essere stroncata sul nascere. Non vogliamo altre Askatasuna, corso Ciriè, Manituana. Il Sindaco insieme a Questore e Prefetto intervengano subito: chiediamo che la palazzina in via Bersezio 30 occupata dagli anarchici venga liberata con un documento nel consiglio della Circoscrizione 7. Non accettiamo che il nostro quartiere sia continuamente bersaglio di atti illeciti finalizzati a un vero e proprio controllo del territorio” in una nota congiunta i consiglieri di circoscrizione 7 di Fratelli d’Italia Alessi e Giovannini. “Presenterò un’interrogazione al ministro dell’interno per chiedere l’immediato sgombero” conclude l’intervento il parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.

Immigrazione clandestina, in manette passeur iracheno in alta Val Susa

Nei giorni scorsi, nel corso di un’operazione di polizia, personale del Commissariato di P.S. di Bardonecchia, del Settore di Polizia di Frontiera di Bardonecchia e del Compartimento Polizia Stradale di Torino e della Sottosezione Polizia Stradale di Susa, hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino iracheno di 32 anni per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Lo straniero è stato anche denunciato in stato di libertà per resistenza a P.U.

L’attività in questione trae origine da una serie di episodi registrati nei mesi scorsi, nelle aree di servizio di Rivoli e Salbertrand, lungo l’autostrada A32 Torino Bardonecchia, nel corso dei quali, nelle ore notturne, gruppi di migranti clandestini si introducevano abusivamente all’interno degli autoarticolati in sosta nelle aree, diretti al confine, al fine di migrare illegalmente verso la Francia, attraverso il valico autostradale del Frejus. Alcuni autisti dei camion interessati, ignari dell’intrusione, accortisi solo la mattina della presenza dei passeggeri abusivi, avevano anche contattato la polizia stradale per riferire l’anomalia.

A seguito di tali segnalazioni, sono stati predisposti servizi congiunti, finalizzati all’individuazione dei responsabili di tale attività criminosa. Tale attività permetteva di trarre in arresto uno dei responsabili del traffico di migranti. In particolare, gli operatori del Commissariato e del Settore Frontiera di Bardonecchia, insieme a quelli della Polizia Stradale, dislocandosi in punti strategici precedentemente individuati a ridosso dell’area di servizio Gran Bosco e della stazione ferroviaria di Salbertrand,  appuravano l’arrivo in stazione, nel corso della serata, di circa 50 migranti, su diversi convogli ferroviari provenienti da Torino, i quali venivano poi suddivisi in gruppi e indirizzati verso il parcheggio dei tir dell’area di servizio “Gran Bosco Ovest” sull’autostrada A32 Torino-Bardonecchia. L’intervento tempestivo degli operatori permetteva di rintracciare, identificare e arrestare nella flagranza del reato un passeur mentre si adoperava, dopo aver fatto scavalcare la recinzione del predetto parcheggio, a introdurre clandestinamente all’interno di un tir in sosta 10 migranti, per poi chiuderli all’interno.

Dalla testimonianza di alcuni di questi migranti è stato possibile ricostruire l’intero viaggio intrapreso dal loro paese di origine fino a Salbertrand. In particolare, gli stessi si sarebbero imbarcati, su barconi, da un porto dell’Egeo verso le coste del sud d’Italia, pagando anche 12.000 dollari a persona, per poi giungere a Torino nella speranza di riuscire a oltrepassare clandestinamente il valico di frontiera francese, pagando per quest’ultima tratta 120 euro.

Addio a Roberto Salvio, storico direttore della Regione Piemonte

E’ morto a 77 anni ad Alessandria dopo una lunga malattia Roberto Salvio,  per molti anni direttore della comunicazione istituzionale della Regione Piemonte.

Giornalista alla Gazzetta del Popolo e ideatore di diverse iniziative editoriali, fu tra i primi a comprendere e valorizzare il rapporto tra le istituzioni e cittadini attraverso l’informazione. Andato in pensione al termine del secondo mandato del presidente della Regione Enzo Ghigo, nel 2005, si occupò ancora di comunicazione nel settore privato. I funerali si sono tenuti questa mattina nella chiesa di San Pio V della sua Alessandria.

Ecco 5 ristoranti buoni ed economici a Torino

Torino è una città piena di arte e di cultura ma non solo. La prima capitale d’Italia offre una varietà di ristoranti deliziosi ma allo stesso tempo economici in grado di soddisfare il palato di chiunque.

La città passa dai ristoranti più tradizionali a quelli più innovativi, attraverso gastronomie, paninoteche, pizzerie e gelaterie. Vi consigliamo  5  tra i ristoranti più buoni ed economici a Torino:

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I 5 ristoranti più buoni ed economici a Torino

Mostra retrospettiva digitale dedicata allo scultore Osvaldo Moi

Dal 6 novembre prossimo prende avvio un progetto curatoriale di retrospettiva dedicato allo scultore Osvaldo Moi e fruibile sul canale digitale YouTube https://YouTube.be/4G RPEoF8hk

 

Da sabato 6 novembre prossimo dalle 18 si aprirà una nuova mostra retrospettiva digitale dedicata allo scultore Osvaldo Moi, dal titolo “From the world’s rooftop/ dal tetto del mondo”, opere scelte dal 2003 al 2021, a cura di Monica Nucera Mantelli.

L’appuntamento in etere è inserito nella Notte delle Arti Contemporanee 2021, nell’ambito della piattaforma ContemporaryArt Torino Piemonte.

Per visitare la mostra digitale basterà cliccare sul canale YouTube OSVALDO MOI ARTWORDS, dove, all’ora stabilita, sarà possibile vedere, gratuitamente su qualsiasi dispositivo, quali smartphone, tablet e PC, connessi alla rete, le oltre ottanta opere in rassegna, prodotte in poco più di un ventennio dallo scultore originario di Silius, in provincia di Cagliari. La mostra è suddivisa in tre sezioni, di cui la prima è dedicata alle opere ispirate alle “Religioni, difese e Superstizioni”; la seconda illustra i lavori che rappresentano denunce, fughe e abbandoni; la terza è dedicata al tema delle bellezze e delle elevazioni.

Osvaldo Moi, che ha svolto la professione di elicotterista come Sottoufficiale, sin dall’infanzia ha mostrato una propensione per l’arte della scultura e per la performing art. La sua vena creativa ha preso avvio a scuola, quando, lontano dagli occhi della maestra, utilizzava i temperini per intagliare le matite, creando così piccole sculture.

È autore della scultura dedicata ai Caduti di Nassirya, che è sita in piazza D’Armi a Torino, e della recente installazione dedicata alla sua interpretazione del ruolo della famiglia nella vicina Pianezza.
Le sue opere sono realizzate privilegiando il bronzo e i legni pregiati, oltre a far uso di materiali innovativi quali il vetro resina, il plexiglass, le resine epossidiche. Egli ama esprimersi in particolar modo nel figurativo, aprendosi, però, al surrealismo con la scultura.

In questo ambito ha realizzato numerosi progetti benefici, tra cui il Trofeo per la gara di Golf del Monte Carlo Golf Club organizzato da Helga Piaget per la Fondazione Passion Sea. L’organizzazione no profit sostiene temi molto cari all’artista, quali la sfida umanitaria volta a ripristinare la qualità dell’acqua sul pianeta, a favore di un approccio più consapevole dell’importanza di proteggere i mari, gli oceani, i laghi e i fiumi. Molti anche i ritratti da lui realizzati, tra cui quello di Giorgio Napolitano, Emanuele Filiberto di Savoia, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, il principe Alberto II di Monaco, Renato Zero, Silvio Berlusconi, Walter Veltroni e Vittorio Sgarbi.

Mara Martellotta