ilTorinese

Liste d’attesa, la Regione vuole recuperare gli arretrati delle prestazioni sanitarie

L’allungamento delle liste di attesa per le prestazioni sanitarie è un problema straordinario, che va affrontato con misure straordinarie e risorse straordinarie.

Così il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi hanno accolto  i direttori generali delle Aziende sanitarie regionali, prospettando l’ipotesi di una nuova norma regionale che faciliti loro il ricorso alle strutture sanitarie accreditate e l’eventuale messa a gara delle strutture sottoutilizzate degli ospedali per recuperare gli arretrati delle prestazioni.

La riunione è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione e analizzarne luci e ombre.

Da una parte, infatti, lo sforzo messo in campo ha già consentito di raggiungere buoni risultati sul fronte delle prestazioni d’urgenza su cui i tempi di attesa in Piemonte sono in linea con i parametri richiesti dal monitoraggio ministeriale. Per una Tac Addome s c mdc in Classe B, ad esempio, si può trovare disponibilità da 24 ore a una decina di giorni e per una Eco Addome entro 10/15 giorni in diverse Aziende sanitarie.

Inoltre, da quando (fine settembre) è stato attivato il prolungamento dell’orario di servizio delle strutture pubbliche, sono già state finanziate dal Progetto 22.254 ore totali aggiuntive extra orario di lavoro.

Dall’altra, resta alta la criticità sul fronte delle prestazioni ambulatoriali e per la diagnostica su cui lo stravolgimento dovuto al Covid ha impresso un forte rallentamento.

Durante l’incontro è stato fatto il punto sulle risorse straordinarie (35 milioni di euro) a disposizione delle Aziende sanitarie, oltre che sulle agende rese disponibili dalle stesse Aziende e sui contratti attivati con i privati.

Allo studio c’è anche l’accreditamento temporaneo delle strutture autorizzate, nel caso in cui l’offerta di quelle accreditate non risulti sufficiente a rispondere ai bisogni.

«Ringraziamo i direttori delle Aziende sanitarie – osservano il presidente Cirio e l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – per l’impegno che stanno proferendo sul fronte delle liste di attesa, diventate un’emergenza nell’emergenza della pandemia. Abbiamo visto un cambio di passo sostanziale, le Aziende stanno confrontandosi proficuamente tra loro e con la Commissione regionale per il recupero delle liste d’attesa, con cui è stato fatto un grande lavoro, soprattutto di metodo. I risultati sui tempi di attesa stanno cominciando a vedersi, ma vanno affinati i percorsi per arrivare al pieno raggiungimento dei risultati stabiliti».

«L’aggravamento delle liste di attesa è una diretta conseguenza della pandemia – continuano Cirio e Icardi -, non possiamo pensare di affrontare la situazione con gli strumenti, anche normativi, ordinari. Sulle visite e sulla diagnostica, c’è bisogno di poter accedere alla piena offerta sanitaria, anche privata, utilizzando immediatamente tutte le risorse disponibili. Le sale operatorie degli ospedali che non vengono utilizzate, devono poter essere messe a disposizione di equipé esterne. Le visite che non si possono fare nei tempi previsti, devono poter essere eseguibili all’esterno in modo agevole, se necessario anche tramite adeguamenti normativi straordinari».

Quanto al recupero delle prestazioni, nei primi nove mesi del 2021 le Aziende sanitarie regionali hanno effettuato circa il 71% delle visite dello stesso periodo del 2019, con un incremento di 130 mila visite nel 2021 rispetto al 2020.

Sempre nei primi nove mesi del 2021, gli interventi nelle Asl sono stati circa il 73% rispetto allo stesso periodo del 2019, con un incremento di 1.570 interventi nel 2021 rispetto al 2020.

Il ricorso ai privati, nei primi nove mesi del 2021 ha raggiunto l’85% delle visite e prestazioni dello stesso periodo del 2019, con un incremento di 85.000 visite nel 2021 rispetto al 2020, mentre gli interventi, sempre nel privato, sono stati il 102% di quelli effettuati nel 2019, con un incremento di 2.270 interventi nel 2021 rispetto al 2020.

Torino Capitale del Tennis si presenta a 95 milioni di telespettatori

Presentata la grande competizione tennistica internazionale

Otto i campioni, 15 le sessioni di gioco, 8 pomeridiane e 7 serali, con due singolari e due doppi al giorno da domenica 14 a sabato 20 novembre e le finali la domenica.

E sono oltre 180 i Paesi collegati, con  un’audience potenziale di 95 milioni di telespettatori. Sono i numeri delle Nitto Atp Finals che il capoluogo piemontese   si prepara ad ospitare per il primo dei 5 anni nei quali diventerà la capitale  del tennis mondiale.
“Vogliamo fare sentire il rumore della pallina sulla racchetta per i prossimi 5 anni – commenta l’assessore comunale allo Sport, Mimmo Carretta -, la sfida grande è far appassionare tutti, con un evento che risveglia l’orgoglio che c’era durante il periodo delle Olimpiadi e l’orgoglio di sentirsi torinesi”. Aggiunge l’assessore allo Sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca: “siamo sulla buona strada per fare un grandissimo evento. Vedere la trasformazione del palazzetto mi ha dato un’emozione incredibile, mi ha fatto battere il cuore e quella stessa emozione dobbiamo portarla fuori, nella città. Torino è capitale del tennis internazionale”. Intanto in piazza San Carlo si sta allestendo il villaggio della manifestazione che riporta alla memoria il clima delle Olimpiadi invernali del 2006.

“Una collezione senza confini” e la “ghirlanda allegorica” di Luigi Ontani In mostra alla GAM

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Nuove opere destinate al “Contemporaneo” e la sinuosa immaginifica linearità delle opere del bolognese Ontani

Doppia inaugurazione nei giorni scorsi alla “GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea” di Torino. Con la prima si é inteso presentare il nuovo allestimento delle Collezioni permanenti del “Contemporaneo” alla luce di un rafforzato percorso che mette in mostra 56 opere (molte delle quali mai esposte negli ultimi anni, se non per brevi periodi) a firma di 33 grandi artisti di diverse generazioni, appartenenti alla più blasonata scena artistica dell’avanguardia internazionale: dalla serba naturalizzata statunitense Marina Abramovic, la “nonna della performance art” (sua autodefinizione), al sudafricano William Kentridge, al cubano Kcho, fino al britannico Liam Gillick, solo per citarne alcuni. La seconda, dal titolo “Luigi Ontani. Alam Jiwa & Vanitas”, ha invece focalizzato l’attenzione su oltre 130 opere su carta alle quali l’artista settantottenne di Vergato ha rimesso mano negli ultimi due anni. La personale di Ontani, visitabile fino al 30 gennaio del prossimo anno, a cura di Elena Volpato, è un “meraviglioso” gioiello di istrionica fantasia che non poteva che trovare spazio nella “Wunderkammer” del Museo di via Magegenta.

Partiamo dalla prima, che finalmente, sotto la regia di Riccardo Passoni, direttore della “GAM”, ha permesso di mettere in bella vista opere che da tempo bussavano alle porte per incontrare il grande pubblico. Opere di notevole rilievo facenti riferimento alla storia di recenti acquisizioni e giunte in Museo negli ultimi vent’anni attraverso diversi canali: dalle scelte effettuate ad “Artissima” o nell’ambito delle acquisizioni annuali, entrambe rese possibili grazie al contributo determinante della “Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT”, oltre a doni e acquisti mirati. In ogni caso la rassegna è anche preziosa testimonianza di come la “GAM” abbia perseguito negli anni un lodevole percorso di internazionalizzazione, avviato nel 1948 con  l’acquisizione di “Dans mon Pays” di Marc Chagall alla “Biennale di Venezia”, per poi proseguire coerentemente nei decenni successivi, come già dimostrato con la mostra “Strangers. Tra informale e pop dalle collezioni GAM”, realizzata nel 2012. Non solo. Se infatti, fino a pochi decenni fa, era normale, in certo senso, aprirsi in primis  all’arte parigina e a quella americana, negli ultimi 25-30 anni nella collezione GAM sono altresì entrate, accanto ad opere di provenienza europea, altre arrivate da culture e linguaggi espressivi estremamente diversi – dalla Cina, da Cuba e dall’Africa ad esempio – ormai itineranti e ampiamente accolte nel più sofisticato circuito artistico globale.

“Nell’antologia che abbiamo proposto in questa esposizione – sottolinea Riccardo Passoni – possiamo in concreto verificare i tanti stimoli portanti  di una certa ricerca, senza che vi corrispondano una geografia specifica o uno stile di riferimento. Vi sono rappresentazioni che evocano una narrazione, conclusa o in sospensione (Marina Abramović, Hannah Starkey); la tradizione e la cura (Chen Zhen); gli affioramenti del rimosso (William Kentridge, Tracey Moffatt); il dramma della storia e delle sue cicatrici, in una dimensione ideologica (Alfredo Jaar). E ancora: emergono la messa a fuoco di una dimensione favolistica o leggendaria (Mark Dion, Matt Collishaw), a contrasto con lo sguardo sull’inammissibile, la dura necessità del ricordo (Christian Boltanski); o il recupero di certi spazi mentali, di alienazione (Ilya e Emlia Kabakov) o di incursioni sul paranormale (Marcos Lutyens, Laurent Grasso).

Con “Alam Jiwa & Vanitas” Luigi Ontani porta in mostra 130 opere su carta, che sono una rivisitazione pittorica di disegni a china realizzati fra gli anni Ottanta e Novanta: un affascinate “microcosmo intriso del suo immaginario”, cui già ci aveva abituato con i celebri “tableaux vivants” e con la “Stanza delle Similitudini”. Qui si aggiungono estranianti elementi di “sacro” e “profano”, cui non poco deve avere influito il suo ritiro a Bali durante il periodo del lockdown“Anche questa mostra – scrive Elena Volpato – è un ambiente-mondo attraversato da un’unica ghirlanda allegorica di innumerevoli figure e significati, sacri e profani, della cultura d’Oriente e d’Occidente”. Il tutto sotto il segno della “Natura dell’anima” (come recita il titolo dal balinese) e della “Vanità”. Segni da scoprire “come una cifra nascosta, tra le sinuose linee dell’opera di Ontani”.

Gianni Milani

“Una collezione senza confini”/”Luigi Ontani. Alam Jiwa & Vanitas”

GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta, Torino; tel. 011/4429523 o www.gamtorino.it

Orari: mart. merc. ven. sab. e dom. 10/18; giov. 13/21. Lun. chiuso

Nelle foto

–         Luigi Ontani: “Alam Jiwa & Vanitas” ChinAcquerello, 2021

–         Marina Abramovic: “The Comunicator” tecnica mista, 2012

–         Liam Gillic: “Loaded Bay”, tecnica mista, 2006

–         William Kentridge: “City of Moscow”, arazzo in lana di mohair tessuta a mano, 2009

Covid, il caso, per niente strano, dell’Olanda. Che spaventa l’Europa

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Davvero inaspettato l’aumento di casi di Covid in tutta Europa?

L’ osservazione diretta di cosa è accaduto in Olanda nelle ultime settimane fa pensare che sia tutto abbastanza prevedile

Leggi l’articolo:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/11/04/leggi-notizia/argomenti/editoriali/articolo/covid-il-caso-per-niente-strano-dellolanda-che-spaventa-leuropa-di-patrizia-corgnati.html

Juventus-Fiorentina: classifica deficitaria per i bianconeri

Sabato 6/11/21
Ore 18

Dopo essere tornata alla vittoria in Champions, la Juve di Massimiliano Allegri ospita la Fiorentina che al momento ha 3 punti in più. I viola sono imbattuti nelle ultime due gare contro la Vecchia Signora (un pareggio e una vittoria), ma non trovano tre risultati utili consecutivi contro i bianconeri dal 2008.
Alla Juve mancheranno De Sciglio e Kean infortunati,per il resto organico al completo alla ricerca dei 3 punti per il riscatto.Non possono esserci 2 Juventus così diverse:a punteggio pieno in Champions League con 4 vittorie su 4 e anonimo centroclassifica in campionato.
Formazione:
4-3-3
Szczesny
Danilo
De Ligt
Chiellini
Alex Sandro
Chiesa
McKennie
Locatelli
Bernardeschi
Morata
Dybala

Vincenzo Grassano

Una valvola aortica “speciale” salva paziente trentenne

Sostituzione della valvola aortica: l’intervento a soli 32 anni

Eseguita a Maria Pia Hospital di Torino, l’operazione complessa ha visto l’utilizzo di una valvola di ultima generazione con aspettative di durata elevata

 

Torino, 5 novembre 2021 – Samuele, 32 anni e già tre interventi al cuore: questa la storia di un giovane paziente che affronta problematiche al muscolo cardiaco dall’età di 10 anni. Samuele è stato operato dall’équipe di Cardiochirurgia di Maria Pia Hospital, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il SSN, per un intervento di sostituzione della valvola aortica per la terza volta nella sua vita.

A causa di una problematica congenita abbiamo utilizzato una valvola biologica anziché una valvola meccanica, che avrebbe una durata a vita ma richiede una terapia anticoagulante quotidiana – spiega il dott. Mauro Del Giglio, corresponsabile dell’UO di Cardiochirurgia a Maria Pia Hospital –. Le valvole biologiche necessitano di una sostituzione dopo diversi anni per naturale usura, ma la valvola precedentemente impiantata era durata solo 6 anni per un’improvvisa insufficienza valvolare. Abbiamo avuto la possibilità di intervenire impiantando una nuova valvola biologica di ultima generazione con metodica mininvasiva con aspettative di durata mai avute finora”.

L’intervento ha consentito dunque la sostituzione della valvola danneggiata con una nuova e innovativa dalla durata auspicata di oltre 20 anni (studi attestano la durata del modello precedente a 17 anni). Il grado di complessità dell’operazione è dovuto anche dall’aver impostato le basi per poter intervenire in futuro, quando – appunto, auspicabilmente tra vent’anni – si renderà necessaria un’ulteriore sostituzione, tramite TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation), ovvero un impianto valvolare aortico transcatetere che consente di inserire la nuova valvola passando dall’arteria femorale collocandola all’interno della precedente, senza dover aprire lo sterno e senza anestesia totale. Una nuova sostituzione quindi, ma con tecnica mininvasiva, così come raccomandato dal GISE (Società Italiana di Cardiologia).

Un’altra particolarità di questo intervento è stata l’adozione di un particolare protocollo anestesiologico: “A Maria Pia Hospital prestiamo molta attenzione allo sviluppo di protocolli anestesiologici con un impatto minimo sul paziente – spiega il dott. Del Giglio –. Questo grazie alla sinergia di diverse competenze che confluiscono nell’Heart Team, una squadra di professionisti del cuore in tutte le sue peculiarità e per tutte le fasi di trattamento. In particolare per quanto riguarda l’anestesia stiamo adottando metodiche che non richiedono l’utilizzo di oppioidi e che consentono anche il risveglio immediato del paziente senza lasciare il ricordo dell’intubazione”.

E questa attenzione viene riportata anche nelle parole di Samuele: “Oggi, a distanza di un mese, mi sento davvero bene e sono sorpreso della ripresa così rapida – racconta il paziente –, già dopo l’intervento, quando ero in terapia intensiva, mi sentivo meglio rispetto alle precedenti operazioni. Ringrazio molto l’équipe di Maria Pia Hospital e il dott. Del Giglio che mi ha fin da subito trasmesso grande fiducia e competenza, oltre ad essersi dimostrato molto disponibile a rispondere ai miei quesiti”.

Il paziente racconta poi la storia che l’ha portato a doversi sottoporre al terzo intervento per la sostituzione della valvola aortica. “A 10 anni sono stato colpito da un’endocardite reumatica che mi ha portato dopo poco tempo alla prima sostituzione della valvola aortica. Dopo una decina d’anni i medici sono dovuti intervenire nuovamente e mi sono sottoposto al secondo intervento di sostituzione, a causa della naturale usura della valvola stessa. In questo caso mi è stato sostituito anche il primo tratto dell’aorta, divenuto aneurismatico. Il terzo intervento di sostituzione è stato però improvviso: un’insufficienza valvolare non prevista mi ha portato nuovamente in ospedale. L’aspetto psicologico gioca un ruolo importante: per quest’ultimo intervento non ero pronto, perché non mi aspettavo di dovermi sottoporre ad un’operazione così presto. Posso dire di essere fiducioso nella continua evoluzione della medicina e voglio essere ottimista verso il futuro che mi aspetta. Penso in prospettiva a quanti altri interventi dovrò sottopormi e spero che l’eccellenza del nostro sistema sanitario possa continuare a sostenere la salute di noi pazienti con questa qualità”.

Il paziente si sottoporrà a metà novembre ad una visita di controllo a distanza di due mesi dall’intervento.

 

Endocardite reumatica: la patologia

L’endocardite è una patologia infiammatoria della membrana che ricopre la cavità cardiaca, l’endocardio, e che può interessare anche le valvole. L’endocardite reumatica è dovuta generalmente ad infezioni da streptococco. L’endocardio è un rivestimento ultra sottile e assieme a epicardio e miocardio forma la parete cardiaca. Il compito dell’endocardio è proteggere le cavità del cuore e le superfici valvolari. se non viene trattata per tempo, può provocare danni irreversibili alle valvole del cuore, causando complicazioni come stenosi o insufficienza valvolare.

Il IV Novembre a Torino

In Piazza Castello a Torino, alla presenza delle più alte Autorità civili e militari della città, si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera, alla presenza della Bandiera di Guerra del Reggimento Logistico “Taurinense”, decorata da Croce d’argento al valore dell’Esercito per l’impegno profuso sul campo per contrastare la diffusione della pandemia COVID-19, dai Gonfaloni della Città di Torino, della Città Metropolitana e della Regione Piemonte, e da un Reparto di formazione costituito da Ufficiali frequentatori della Scuola di Applicazione, Alpini della Brigata “Taurinense”, Carabinieri del Comando Regione “Piemonte e Valle d’Aosta” e Finanzieri del Comando Regionale “Piemonte. A seguire, è stata celebrata una Santa Messa presso il Tempio della Gran Madre di Dio in suffragio dei Caduti di tutte le guerre, al termine della quale è stata deposta una corona d’alloro al sacrario militare.

Ztl centrale, sospensione prorogata fino al 28 gennaio 2022

Il sindaco Stefano Lo Russo ha firmato l’ordinanza che proroga la sospensione delle limitazioni per l’area ZTL: fino al 28 gennaio 2022 si potrà quindi continuare ad accedere liberamente al centro cittadino con il proprio veicolo e senza limitazioni di orario.

 

Il provvedimento assunto tiene conto del perdurare della situazione emergenziale consentendo a chi deve raggiungere le attività e i servizi nella zona centrale della Città di muoversi più agevolmente con il mezzo privato.

Dall’ordinanza restano escluse le ZTL “Trasporto Pubblico, Pedonale e Area Romana”.

Nel frattempo proseguirà il quotidiano monitoraggio della qualità dell’aria e il provvedimento di sospensione,  qualora i dati raccolti lo rendessero necessario,  potrà essere revocato prima del 28 gennaio.

Spezia-Torino: sfida salvezza

Sabato 6/11/21 ore 15

I padroni di casa allenati da Thiago Motta sono terzultimi a quota 8, contro i 14 punti del Torino. I granata sono una delle quattro squadre affrontate almeno due volte in Serie A contro cui lo Spezia è imbattuto: lo scorso campionato il doppio confronto si è concluso con il pareggio al Grande Torino e la vittoria interna in terra ligure.I due allenatori, Ivan Juric e Thiago Motta, sono stati compagni di squadra: 22 partite giocate insieme in Serie A nel Genoa 2008/09 sotto la guida di Gasperini.Al Toro mancheranno Pobega squalificato e Mandragora,Ansaldi,Pjaca,Brekalo,Praet
infortunati: praticamente 6 titolari.
Probabile formazione:
3-4-2-1
Savic
Dijdij Bremer Rodriguez
Singo Lukic Kone Aina
Linetty Warming
Belotti

Vincenzo Grassano

Guardia medica, interrogazione di Avetta (Pd)

Il consigliere ha presentato un’Interrogazione sulle criticità del servizio di Guardia Medica e sulle scelte della Regione che rischiano di penalizzare gli abitanti delle valli.

«Sarebbe bene che alla retorica sulla centralità della montagna, delle terre alte, delle aree disagiate e dei piccoli comuni seguisse anche qualche azione concreta. Perché questa centralità, annunciata in ogni occasione dalla Giunta Cirio e della sua maggioranza, si registra solo nelle parole, non certo nelle politiche e negli atti concreti della Regione Piemonte. Lo conferma quanto sta avvenendo a proposito del servizio di Guardia Medica(continuità assistenziale). Un servizio prezioso per chi abita nelle valli. I medici hanno lanciato un allarme: c’è il rischio concreto che l’efficientamento di questo servizio si traduca nella sempre più radicale disaffezione dei medici di Guardia Medica, con le conseguenti ricadute negative per le nostre comunità, in particolare per quelle montane. L’accorpamento delle sedi risponde ad una logica precisa ma in certi territori – penso ad es. a Cuorgné e Castellamonte, alla chiusura della sede di Locana, etc.) – insieme alle altre condizioni evidenziate dai medici, rischia di trasformarsi in un pericoloso detonatore. Non c’è poi da stupirsi se è sempre più difficile trovare un medico disponibile ad affrontare tutte le difficoltà e i disagi che il servizio di Guardia Medica comporta. Per questo ho presentato un’Interrogazione chiedendo all’assessore alla Sanità Luigi Icardi di farci capire come pensa di ascoltare il grido d’allarme dei medici e di garantire l’assistenza sanitaria nelle valli, nei piccoli abitati e nelle frazioni. La medicina del territorio non basta invocarla, bisogna potenziarla. Nel caso della Guardia Medica le nobili intenzioni parrebbero smentite dai fatti».