Un ragazzo di 23 anni è morto nello scontro frontale tra due auto sulla Sp 165 a Marene, nel Cuneese, in direzione di Carmagnola. L’incidente è avvenuto sulla “Strada reale”. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Saluzzo e Savigliano, il 118 e i carabinieri.
Tenta di rubare un telefonino. Denunciato
Nei giorni scorsi una giovane è in attesa dell’autobus in corso Vittorio Emanuele quando nota a pochi metri da lei un signore, che la guarda. La ragazza sta ascoltando della musica con gli auricolari tramite lo smartphone, che ripone nella tasca del giubbotto. Dopo qualche secondo, avverte uno strano movimento alle sue spalle. L’uomo che la stava guardando, le sta sfilando il telefono dalla tasca, ma vistosi sorpreso si ferma. Il ladro cerca di allontanarsi e chiede alle vittima di non dire nulla, altrimenti passerà dei guai. Ma la ragazza si rivolge a degli operatori della GTT lì presenti, che lo bloccano, in attesa che arrivano una volante della polizia. Alla presenza degli agenti del Comm.to Barriera Nizza l’uomo, un quarantacinquenne di nazionalità marocchina, sottoposto all’obbligo di firma, viene perquisito; nascosto all’interno di un calzino, è stato ritrovato un telefonino di provento furtivo: pertanto, l’uomo è stato denunciato per ricettazione del cellulare e per il tentato furto.
Covid, il bollettino di domenica 28 novembre
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 566 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 261 dopo test antigenico), pari all’1,4% di 40.118 tamponi eseguiti, di cui 34.718 antigenici. Dei 566 nuovi casi gli asintomatici sono367 (64,8%).
I casi sono così ripartiti: 267 screening, 227 contatti di caso, 72 con indagine in corso.
Il totale dei casi positivi diventa 401.888, così suddivisi su base provinciale: 33.038 Alessandria, 19.389 Asti, 12.658 Biella, 57.634 Cuneo, 31.175 Novara, 214.010 Torino, 14.909 Vercelli, 14.391 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.665 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.019 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 33 (invariati rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 357 (+22 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 9.423
I tamponi diagnostici finora processati sono 9.770.523 (+40.118 rispetto a ieri), di cui 2.495.931 risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 11.882
Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, nessuno di oggi, è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale diventa quindi 11.882 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.593 Alessandria, 725 Asti, 439Biella, 1.469 Cuneo, 953 Novara, 5.675 Torino, 545 Vercelli, 377Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 106 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
380.193 GUARITI
I pazienti guariti diventano complessivamente 380.193 (+283 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.860 Alessandria, 18.187 Asti, 11.976 Biella, 54.829 Cuneo, 29.603 Novara, 203.014 Torino, 14.059 Vercelli, 13.558 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.535 extraregione e 2.572 in fase di definizione.
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Un nuovo bosco urbano in strada del Portone
Il verde pubblico di Torino si arricchisce di un nuovo bosco urbano in strada del Portone, grazie all’intervento realizzato da alcune aziende – Bitron, Lyreco, Saint Gobain, Sekurit e Collins – con il coordinamento di Rete Clima, ente non profit che supporta le Aziende in progetti di Corporate Social Responsibility, di sostenibilità e di decarbonizzazione.
Alla presenza dell’assessore al Verde della Città di Torino, Francesco Tresso, nei giorni scorsi si è svolta un’attività di piantagione sulle banchine del tratto di strada interessato, nell’ambito di un intervento che prevede la realizzazione di fasce di forestazione urbana e la messa a dimora di alberi all’interno delle aiuole e rotatorie verdi in prossimità di strada del Portone. Con l’aiuto dei professionisti di Rete Clima, i volontari delle aziende coinvolte hanno ultimato la messa a dimora di 600 piantine forestali e di 30 alberi ad alto fusto, in un’area che è stata identificata insieme ai responsabili dell’Unità Operativa Alberate dell’Area Verde della Città di Torino.
Obiettivo del progetto, oltre che abbellire l’area, è di ridurre l’inquinamento legato al traffico veicolare e beneficiare dei “servizi ecosistemici” forniti dal verde, come lo stoccaggio di CO2, la riduzione delle temperature e l’aumento della biodiversità urbana.
Commenta l’assessore Tresso: “Ringrazio tutti i soggetti coinvolti in questo progetto, le volontarie e i volontari che sono oggi presenti per questa attività. La nostra amministrazione continua nel suo impegno di coinvolgimento di partner e di aziende del territorio su azioni e iniziative concrete di sostenibilità ambientale. Le sfide ambientali sono una priorità da affrontare nell’immediato, e iniziative come questa sono un tassello importante di una strategia più ampia, che mira a valorizzare e incrementare la ‘foresta urbana’ con l’obiettivo di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici nei centri urbani”.
L’attività è inserita all’interno del Protocollo tecnico Forestazione Italiana® di Rete Clima, che prevede l’utilizzo di specie arboree ed arbustive autoctone, coltivate in vivai italiani e attività di cura post impianto per tre anni.
Per la Città di Torino, da tempo attenta e sensibile alle tematiche di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici, è una opportunità di riqualificazione della zona e di sviluppo del verde che va ad arricchire un patrimonio arboreo importante costituito da circa 147 mila piante su alberate urbane e in parchi e giardini, e da oltre 233 mila alberi presenti nei boschi collinari di proprietà della Città.
Per le aziende coinvolte l’iniziativa climate-friendly è l’occasione per contribuire, in modo concreto, agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs 13 e 15) fissati dall’Agenda 2030 che, insieme al Protocollo di Kyoto, mirano a proteggere e ripristinare gli ecosistemi terrestri, mitigando l’impatto umano sull’ambiente, contrastando il cambiamento climatico e tutelando la salute delle persone.
Il progetto prevede l’utilizzo di piante scelte nei vivai italiani, di provenienza certificata, accompagnate dal nuovo Passaporto delle piante, in vigore dal 2019, che garantisce il controllo e la salute delle piante. In questo modo, oltre che a promuovere la filiera florovivaistica italiana, si ostacola l’introduzione e la diffusione di malattie e organismi nocivi particolarmente pericolosi per i vegetali, che potrebbero causare danni ecologici, sociali ed economici
Capitombolo Juve
14esima giornata di campionato serie A: Juventus-Atalanta 0-1
Zapata (A)
Juventus (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; McKennie (19′ st Kean), Locatelli, Rabiot; Chiesa (1′ st Bernardeschi), Morata (40′ st Kaio Jorge), Dybala. A disp.: Perin, Pinsoglio, Chiellini, Arthur, Pellegrini, Rugani, Bentancur, Kulusevski, De Winter. All.: Allegri
Atalanta (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Zappacosta (25′ st Palomino), De Roon, Freuler, Maehle; Malinovskyi (42′ st Koopmeiners), Pessina (15′ st Pasalic); Zapata. A disp.: Rossi, Sportiello, Muriel, Pezzella, Hateboer, Scalvini, Miranchuk, Ilicic, Piccoli. All.: Gasperini
Passo indietro della Juve che perde contro l’Atalanta e colleziona la quinta sconfitta in quattordici giornate di campionato sin qui disputate.
Dopo la batosta subita contro il Chelsea questa settimana in Champions League non c’è stata la tanto attesa reazione bianconera al cospetto di una meritevole Atalanta che porta a casa i tre punti importantissimi per salire sempre più in classifica.Erano 32 anni che i bergamaschi non vincevano a Torino.Bianconeri troppo altalenanti,senza quella continuità che li allontana definitivamente dalla lotta per vincere il campionato e che mette seriamente in dubbio anche la qualificazione in Champions League perché il quarto posto dista,al momento,7 punti.C’è poco da salvare in questa squadra dove lo stesso mister Allegri mostra indecisioni e certezze,sembra quasi che la squadra gli stia sfuggendo di mano.Si è vista una reazione soltanto nel secondo tempo quando l’Atalanta ha deciso di arretrare il suo raggio d’azione per far sfogare i bianconeri che hanno spinto più che altro con la forza dei nervi ma senza mostrare un gioco pulito ed ordinato con utilizzo di schemi ben precisi.A questa Juve manca la convinzione d’esser una grande squadra,sembra quasi rassegnata ad un campionato di transizione.
Vincenzo Grassano
“L’Eutanasia della Democrazia”
E’ stato presentato a Torino l’ultimo libro di Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Luigi Einaudi. “L’Eutanasia della Democrazia”, Rubbettino Editore, con prefazione di Sabino Cassese, individua nell’abolizione dell’autorizzazione a procedere per i membri del Parlamento, avvenuta sotto l’incessante spinta delle piazze forcaiole seguita alla stagione politica di “Mani pulite”, uno dei passaggi cruciali della nostra democrazia, che ha inciso in modo irreversibile sul rapporto tra i poteri dello Stato. Alla presentazione del libro hanno partecipato, insieme all’autore, Luciano Violante e Guido Crosetto.
Secondo l’autore, nel libro “c’è la fotografia di due epoche, quella della Costituente e poi quella del ’93, quando l’articolo 68 è stato modificato. Un punto di equilibrio – sostiene il presidente della Fondazione Einaudi – era stato trovato nel 93. Poi tutto è crollato la notte delle monetine al Raphael, quando i parlamentari si sono consegnati al populismo”.
Per Guido Crosetto “riflettere su quei giorni, sulle motivazioni per cui sono cambiate le guarentigie che erano state fissate dai Costituenti è importante perché questo è diventato negli anni un elemento di debolezza del sistema Italia nel suo complesso. Le guarentigie costituzionali – sottolinea Crosetto – in tutto il mondo non garantiscono i singoli ma le Istituzioni”.
Secondo Luciano Violante in quegli anni “ci furono eccessi da tutte le parti. La corruzione c’era e la maggior parte dei partiti preferirono dileguarsi senza pensare al futuro. Questa è la ragione – secondo l’ex Presidente della Camera – della crisi in cui ci siamo trovati negli anni successivi”.
Torino, la città ha messo il pannolone
II “bogianen” an dijo:
famosa novità!
Già tuti a lo savìo
da doi mil’ann ansà.
Riputassion franch giusta:
sël Pò, sël Var, sël Ren,
al é na stòria frusta
che noi i bogioma nen.
Lo san s’a l’é nen vera
Guastalla e San Quintin,
Pastrengh, Gòito, Peschiera,
Palester, San Martin.
Gëneuria farisea,
veule accertev-ne ben?
Lo san fin-a ‘n Crimea
che noi bogioma nen.
Còsa mai veule? I soma
Na rassa d’ fafiochè,
Che un ciò quand i piantoma
Gnun an lo fa gavè…
…Ma cribio, ‘l temp
’s ambreuja,
papa, fransèis, alman,
për pijeine fin la greuja
al scur as dan la man.
Fòra ij barbis ch’a luso,
e con la spa ant ij ren,
adòss ai bruti muso..
Contacc, bogiom-ne nen?
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Il Tff edizione 39 è il primo festival cinematografico italiano con le sale piene di pubblico. Sono in programma 181 film, 14 mediometraggi, 59 cortometraggi e saranno proiettate 68 prime mondiali, 14 internazionali, 4 anteprime europee e 53 italiane. La rassegna si apre con la proiezione, al Multisala Uci Lingotto, dell’anteprima del super cartoon Sing 2 – Sempre più forte, una commedia musicale diretta da Garth Jennings, nei cinema il 23 dicembre per le festività natalizie. Narra le avventure del koala Buster Moon e del suo cast di animali, pronti a debuttare con un nuovo spettacolo al Crystal Tower Theatre. All’inaugurazione Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema, il direttore artistico del Tff Stefano Francia Di Celle. Per loro è il primo festival in presenza. “Finalmente siamo di nuovo in sala. Bisogna andare al cinema, vedere i film con altre persone”, commenta Ghigo.
27 novembre 1964 Nasce Roberto Mancini
Tanti auguri al nostro amato CT Roberto Mancini che, proprio oggi,compie 57 anni,essendo nato a Jesi (Ancona) il 27 novembre 1964.
Campione d’Europa nel luglio 2021(Europei 2020 rinviati per Covid)alla guida della Nazionale Italiana ha avuto una grandissima carriera sia da calciatore che da allenatore di club.
545 presenze da calciatore, è stato un centrocampista con spiccate doti offensive dalla classe cristallina e con grandi doti da bomber.Dal 2015 è entrato a far parte della Hall of Fame del calcio italiano per quanto fatto con le maglie di Bologna, Sampdoria e Lazio prima di chiudere la carriera con il Leicester City in Inghilterra.Ha legato la sua carriera,in particolar modo,alla Sampdoria(assieme al gemello calcistico Gianluca Vialli ancora oggi suo collaboratore tecnico in Nazionale)con cui ha giocato 424 partite siglando 132 gol e contribuendo alla conquista dello storico scudetto ’91 e ripetendosi nel 2000 alla Lazio con cui vinse anche 2 edizioni della Coppa Italia (con la Samp addirittura 6!). Tante vittorie anche in Europa con in bacheca due Coppe delle Coppe ed una Supercoppa UEFA.Tanti
successi anche in veste da allenatore per Mancini: tre scudetti con l’Inter, quattro Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, una Premier League, una Coppa d’Inghilterra, una Community Shield ed una Coppa di Turchia. Dal 14 maggio 2018 guida la Nazionale italiana con cui è diventato campione d’Europa nel Luglio del 2021.Prossimo obiettivo? Diventare campione del mondo nel dicembre 2022 ai Mondiali in Qatar!
Vincenzo Grassano