ilTorinese

Ritrovata la dodicenne scomparsa a Torino

Era scomparsa martedì a Torino ed è  stata ritrovata in serata, Alexandra, la ragazzina di 12 anni della quale si è occupata Chi l’ha visto? Il ritrovamento è stato annunciato dalla mamma proprio mentre il padre stava parlando in diretta al telefono con la conduttrice del programma Federica Sciarelli.

Chiara Ferragni in centro a Torino

La regina delle influencer Chiara Ferragni è stata “avvistata” ieri in piazza San Carlo a Torino. Ha postato lei stessa una foto su Instagram. Era in compagnia della mamma e della sorella. Sarà stata una semplice visita turistica? La Ferragni ha fatto tappa alla Farmacia del Cambio per gustare un tramezzino e il croissant “quadrato” , poi qualche selfie con i fan.

Smog, livello Zero fino a venerdì 21

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Fino a venerdì 21 febbraio 2025 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

TIRINO CLICK

Vermouth. la storia, i personaggi, e i tanti marchi

Dal 17 al 23 febbraio 2025 il Salone darà modo di conoscere tutto sul vermouth, la storia, i personaggi, e i tanti marchi che hanno contribuito a costruirne il mito.
Un fitto palinsesto di appuntamenti, suddivisi tra Salone (presso il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Piazza Carlo Alberto) e Fuori Salone (diffuso in tutta la città), per sottolineare non solo le tante qualità del prodotto, ma anche l’importanza culturale e sociale che il Vermouth ha sempre avuto per Torino in oltre 235 anni di storia, servito in caffetterie, pasticcerie, cocktail bar e ristoranti. Le stesse che saranno protagoniste nella settimana del FuoriSalone.
 

FARE CULTURA

È questo il grande obiettivo del Salone del Vermouth ( con il Patrocinio
della Regione Piemonte e della Città di Torino , progetto in ambito mixology MT Magazine di Laura Carello con Eat Bin e Eventi To Be. Incontri tematici dedicati al mondo del
Vermouth, appuntamenti con produttori e approfondimenti sulla storia, alla presenza di giornalisti ed esperti del settore, bartender e chef.
Nel programma del Salone saranno trattati
temi come la nascita del rito dell’aperitivo, le tante declinazioni del Vermouth, il suo utilizzo
in miscelazione, l’abbinamento con il cibo, le storie dei protagonisti che ancora oggi lo producono.
Il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a laboratori interattivi, di miscelazione e degustazione, in cui si potranno toccare con mano le mille sfumature di questo prodotto, che ancora oggi ha tanto da raccontare.
Spin-off sarà il Fuori Salone, una settimana di appuntamenti organizzati in tutta la città dal 17 al 21 febbraio.
Durante i cinque giorni di Fuori Salone, in alcuni selezionati ristoranti di Torino saranno serviti menu a tema con il vermouth protagonista sia nei piatti che negli abbinamenti proposti, mentre nei migliori cocktail bar torinesi il vermouth sarà sia la base di twist on classic – rivisitazioni di icone della miscelazione internazionale – che di novità firmate dell’estro dei bartender.
Talk tra chef e bartender, cocktail bar con professionisti internazionali , masterclass B2B sul Vermouth durante le serate.
Il Fuori Salone coinvolgerà i luoghi culto del vermouth: il Museo Carpano presso Eataly Lingotto e il Museo Lavazza presso la Nuvola Lavazza ( dove Vermouth si confronterà con caffè. Altri due luoghi del Fuori Salone saranno l’Officina della Scrittura, museo tematico torinese in cui il vermouth verrà affrontato sotto l’aspetto grafico e pubblicitario, e Casa Martini, che aprirà le porte del proprio museo ai visitatori del Salone del Vermouth, a un prezzo agevolato.

COS’È IL VERMOUTH

Se non può essere definito tale senza la presenza di assenzio nelle varietà Pontico e Romano, un’erba che in tedesco viene comunemente denominata wermut, il vermouth è frutto di una lunghissima tradizione, quella del vino aromatizzato, risalente addirittura ai tempi dell’Antica Roma con i vini all’assenzio e consacrata nel 1786 a Torino, grazie ad Antonio Benedetto Carpano,riconosciuto come l’inventore del vermouth così come lo conosciamo oggi e che ne ha ampliato l’utilizzo oltre la medicina. Da Torino il vermouth ha imboccato poi le rotte commerciali francesi, europee e mondiali, dove tuttora registra importanti numeri. La riscoperta dei classici nella miscelazione contemporanea l’ha riportato come aperitivo, oppure nel dopocena servito liscio o con ghiaccio, modalità che permette di apprezzare tutta l’aromaticità delle piante selvatiche e spezie utilizzate, come cannella, zedoaria, galanga, cascarilla e noce moscata, delle quali vengono utilizzati foglie, fiori, frutti, radici, scorze, legno e succo per aromatizzare il vino.

I LUOGHI

Museo Nazionale del Risorgimento Italiano (sede del Salone) Il Salone del Vermouth si svolgerà nelle sale del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, all’interno di Palazzo Carignano. Un edificio altamente simbolico per Torino, in quanto fu sede del Primo Parlamento del Regno d’Italia dal 1861 al 1864.
Insieme a Palazzo Reale e a Palazzo Madama, Palazzo Carignano è parte del sito UNESCO Residenza Sabaude. Il museo fu fondato nel 1878 per celebrare la morte del primo re dell’Italia unita – Vittorio Emanuele II – ed è il più antico e importante museo dedicato al Risorgimento Italiano. Per via del fascino, degli ampi spazi e della posizione strategica rispetto a Piazza San Carlo, al Museo Egizio e a Piazza Castello, è uno degli spazi più ambiti per gli eventi e le manifestazioni.
Museo Lavazza (il Vermouth incontra il caffè)
Situato all’interno di Nuvola Lavazza, headquarters del Gruppo, il Museo Lavazza, è un innovativo museo d’impresa, che permette di intraprendere un viaggio sensoriale nella cultura globale delvcaffè, intrecciando il racconto dell’azienda, con il racconto della famiglia Lavazza, con la storia di Torino, e quella industriale italiana del XX secolo, fino ad allargare lo sguardo al mondo. Una tazzina
di caffè interattiva, un ricco impianto multimediale e testi evocativi accompagnano i visitatori e permettono una fruizione personalizzata e immersiva. Il Museo è organizzato in cinque Sale: Casa Lavazza riassume 130 anni di storia, La Fabbrica si concentra sulla produzione del caffè, La Piazza ne celebra il rito, L’Atelier racconta le collaborazioni creative dell’azienda e l’Universo invita a trovare il proprio posto nell’esperienza Lavazza.
Eataly Lingotto – Museo Carpano (il Vermouth incontra la storia) Negli attuali spazi di Eataly Lingotto un tempo vi era la produzione del vermouth Carpano,brevettato a Torino nel 1786 dall’omonimo Antonio Benedetto. Per rievocare il passato che fu, al primo piano del polo enogastronomico, dove venivano estratti e conservati gli aromi delle botaniche, è allestito il Museo Carpano, uno spazio espositivo che permette di fare un viaggio nel passato, alla scoperta della storia aziendale e dei segreti della sua produzione. Durante la visita si ha la possibilità di sperimentare con tutti i sensi le cinque materie prime con cui viene prodotto il
vermouth: vino, alcool, zucchero, caramello e botaniche. Nel museo è presente anche una sala
omaggio al logo Punt e Mes disegnato da Armando Testa nel 1960, che rappresentava
simbolicamente e in maniera geniale il gusto del vermouth: un punto di dolce e mezzo di amaro.
Officina della Scrittura (il Vermouth incontra la comunicazione) è il primo museo al mondo dedicato al segno, in cui viene raccontato e
valorizzato tutto ciò che è legato alla cultura della scrittura e, più in generale, al segno dell’uomo. Un museo unico nel suo genere, con una storia millenaria alle spalle nell’area dell’antica Abbadia di Stura, che presenta un perfetto mix di tecnologia e tradizione, attraverso un percorso multisensoriale in grado di raccontare, emozionare ed educare il pubblico di ogni età.
Casa Martini (il Vermouth incontra la tradizione)
Situata a Pessione (TO), Casa Martini racconta una tradizione di oltre 150 anni: la storia di due
uomini visionari, di bottiglie che racchiudono esperienza e artigianalità e di una terra fertile, dove l’arte della viticoltura incontra le erbe aromatiche. Casa Martini offre la possibilità di vivere un’esperienza immersiva, tra il Martini Privilege Tour, il Martini Discovery Tour, la Martini Cocktail Experience, la Vermouth Class e la Martini Ultimate Experience.
Qui è presente tutto il programma aggiornato:
https://salonedelvermouth.com

Alcune note tecniche

Il Vermouth di Torino è un vino aromatizzato di origine piemontese, la cui produzione è regolamentata da un disciplinare specifico emanato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali il 22 marzo 2017. Questo disciplinare definisce le caratteristiche e i requisiti necessari affinché un prodotto possa fregiarsi dell’indicazione geografica “Vermut di Torino” o “Vermouth di Torino”.
Caratteristiche principali del disciplinare:
• Zona di produzione: L’intero processo produttivo, dalla preparazione all’imbottigliamento, deve avvenire all’interno della Regione Piemonte.
• Vino base: Deve essere utilizzato vino italiano, con una percentuale minima del 75% nel prodotto finale.
• Aromatizzazione: È obbligatorio l’impiego di Artemisia (assenzio) coltivata o raccolta in Piemonte, insieme ad altre erbe e spezie ammesse dalla normativa vigente.
• Titolo alcolometrico volumico: Il Vermouth di Torino deve avere un contenuto alcolico compreso tra il 16% e il 22% in volume.
• Denominazione “Superiore”: Per utilizzare la dicitura “Vermouth di Torino Superiore”, il prodotto deve avere un titolo alcolometrico minimo del 17% e contenere almeno il 50% di vino prodotto in Piemonte. Inoltre, l’aromatizzazione deve prevedere l’uso prevalente di erbe aromatiche locali.
L’Associazione Italiana Sommelier (AIS) riconosce l’importanza storica e culturale del Vermouth di Torino e ne promuove la conoscenza attraverso pubblicazioni e iniziative dedicate. Ad esempio, il libro “Saperebere” di Fulvio Piccinino, edito da Graphot nel 2021, approfondisce la storia, le materie prime e i processi produttivi di fermentati, distillati, liquori, amari e vini aromatizzati, con particolare attenzione ai disciplinari in vigore.
Per ulteriori dettagli sul disciplinare e sulle attività di tutela e promozione del Vermouth di Torino, è possibile consultare il sito ufficiale del Consorzio del Vermouth di Torino.
Qui sul link Consorzio del Vermouth di Torino
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Atlante all’Aeroporto:  nuove stazioni di ricarica rapida 

 Atlante ha inaugurato  le sue nuove stazioni di ricarica rapida e ultra-rapida per veicoli elettrici situate presso l’Aeroporto di Torino. Il progetto, nato dalla collaborazione con SAGAT S.p.A., dà il via ad una partnership strategica per promuovere la mobilità sostenibile e a zero-emissioni in uno degli snodi aeroportuali più importanti del nord Italia.

Le infrastrutture, distribuite nelle principali aree di parcheggio dell’aeroporto, comprendono 19 stalli elettrificati alimentati al 100% da fonti rinnovabili. Grazie alla tecnologia avanzata di Atlante, le stazioni offrono una potenza che varia dalla ricarica quick da 22kW fino all’ultra-rapida da 400kW, garantendo una ricarica efficiente e modulata secondo le esigenze per passeggeri, accompagnatori, rent-a-car, taxi e mezzi di pubblica mobilità. Inoltre, le postazioni sono accessibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e progettate per rispondere alle esigenze di tutti, comprese le persone a ridotta mobilità.

L’inaugurazione di oggi rappresenta un passo decisivo verso un futuro a zero emissioni. Con queste stazioni, confermiamo il nostro ruolo trainante nel coniugare innovazione tecnologica, sostenibilità e accessibilità, soprattutto in un settore chiave come quello aeroportuale, trasformando la mobilità elettrica in una realtà concreta per tutti. L’ingresso dell’Aeroporto di Torino nel network Atlante, che conta più di 1.200 punti di ricarica online, tra cui i progetti in corso per lo sviluppo della nostra rete di ricarica sulla rete autostradale italiana, rafforza il posizionamento di Atlante come uno dei principali operatori non solo nella zona, dove si trovano anche le nostre stazioni nel centro commerciale ToDream e nel Settimo Cielo Retail Park, ma in generale in Italia ed Europa”, ha dichiarato Gabriele Tuccillo, CEO di Atlante Italia.

Le stazioni di ricarica Atlante inaugurate oggi non solo rappresentano un modello di sostenibilità grazie all’utilizzo di energia esclusivamente rinnovabile e alla predisposizione per sistemi di accumulo ma offrono anche ulteriori vantaggi: presso il parcheggio Bye&Fly, gli utenti che ricaricheranno con Atlante avranno diritto fino ad un’ora di sosta gratuita.

Con questa nuova inaugurazione, Atlante rafforza la sua presenza nei principali aeroporti italiani, che già includono quattro stazioni ultra-fast presso Roma Fiumicino, oltre a stazioni presso Milano Linate e Malpensa, raggiungendo gli oltre 50 punti di ricarica attivi.

Inaugurando le nuove colonnine di ricarica di Atlante, siamo felici di essere parte attiva nella decarbonizzazione della mobilità stradale. Grazie a questa installazione, si concretizza infatti il nostro impegno nella sostenibilità ambientale per ridurre le emissioni che non sono sotto il nostro diretto controllo. Poter offrire ai passeggeri e a tutti gli utenti di Torino Airport la possibilità di utilizzare e ricaricare i propri mezzi di trasporto elettrici costituisce l’ennesimo importante tassello per migliorare ulteriormente l’esperienza per chi si reca in aeroporto e, contestualmente, contribuire concretamente alla riduzione dell’impatto ambientale dello scalo e dei suoi utilizzatori. La collaborazione tra partner e la condivisione di obiettivi comuni rappresentano una chiave fondamentale per una crescente cultura della sostenibilità” ha commentato Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport.

L’evento di oggi ha visto la partecipazione di Sonia Cambursano, Consigliera della Città Metropolitana di Torino con deleghe a sviluppo economico, attività produttive, turismo, pianificazione strategica, Giuseppe Marsaglia Cagnola, Sindaco del Comune di Caselle Torinese, Michelangelo Picat Re, Sindaco del Comune di San Maurizio Canavese, Enrico Alfredo Demaria, Sindaco del Comune di San Francesco al Campo, accolti dall’Amministratore Delegato di SAGAT, Andrea Andorno, e dall’Amministratore Delegato di Atlante Italia, Gabriele Tuccillo, che hanno inaugurato le stazioni procedendo ad un primo plug alla presenza anche di stakeholder del settore della mobilità sostenibile, tutti uniti nell’impegno per promuovere una visione comune di futuro più green.

La polizia incontra gli studenti dell’Erasmo da Rotterdam

Continuano gli incontri formativi della Polizia di Stato con gli studenti delle scuole dell’area metropolitana di Torino per parlare insieme di legalità e di temi che coinvolgono sempre più da vicino ragazze e ragazzi come il bullismo, il cyberbullismo, l’uso corretto dei social e l’uso delle sostanze stupefacenti.

La Questura di Torino è da anni impegnata in progetti finalizzati a sviluppare un dialogo con i giovani e a prevenire e contrastare fenomeni illeciti che possono coinvolgere ragazzi e ragazze.

Questa mattina personale del Commissariato di P.S. Barriera Nizza e della Polizia Scientifica ha incontrato gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Erasmo da Rotterdam” di Nichelino.

Tema dell’incontro, a cui hanno partecipato oltre 180 studenti delle prime classi superiori, sono state le conseguenze sia giuridiche che fisiche dell’uso ed abuso di sostanze psicotrope. Il personale della Polizia Scientifica ha illustrato il fenomeno con un focus sulle conseguenze dell’assunzione di sostanze che alterano lo stato psicofisico dell’individuo.

La Regione presenta il Programma Triennale della Cultura

L’assessore Chiarelli: «Più stabilità per gli operatori, più risorse ai territori e nessuno sarà lasciato indietro»

Nuovi fondi per la cultura, distribuzione territoriale più ampia e risoluzione delle pendenze economiche per gli operatori del settore. Questi i punti chiave annunciati  dall’assessore regionale al Turismo e alla Cultura durante il primo Tavolo della Cultura 2025. L’incontro ha riunito numerosi operatori del comparto culturale piemontese ed è stato l’occasione per illustrare le linee guida del Programma Triennale della Cultura 2025-2027 e per annunciare un accordo con gli istituti bancari volto a sbloccare il pagamento degli arretrati destinati alle realtà culturali della regione.

«Abbiamo ascoltato le esigenze del comparto e ci siamo mossi per trovare soluzioni concrete – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Marina Chiarelli –. Con il nuovo Piano triennale puntiamo su crescita, sostenibilità e accessibilità, mentre con questo accordo garantiamo la liquidità necessaria a chi ha subito ritardi nei pagamenti»

I DATI PRINCIPALI DEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLA CULTURA 2025-2027

Il nuovo Piano Triennale si fonda su alcuni principi cardine: sostenibilità, valorizzazione dei territori e crescita del comparto. Secondo i dati raccolti dalla Regione, il 2024 ha rappresentato un anno di ripresa per il settore culturale piemontese, con 7 milioni di ingressi nei musei, 15.000 eventi realizzati, una crescita nel numero di spettacoli dal vivo e un incremento del turismo culturale del +2,2% negli arrivi e del +4,2% nelle presenze nel primo semestre del 2024.

Uno degli aspetti più rilevanti della nuova programmazione è l’attenzione alla distribuzione delle risorse sul territorio, per garantire che i fondi non siano concentrati esclusivamente a Torino, ma possano sostenere anche le realtà culturali nelle altre province piemontesi. Il piano prevede una suddivisione mirata dei finanziamenti, con particolare attenzione ai piccoli centri e alle realtà culturali locali.

DISTRIBUZIONE DEI FINANZIAMENTI SUL TERRITORIO

Durante il Tavolo della Cultura, l’assessore ha presentato i dati relativi ai progetti culturali finanziati nel 2024, che evidenziano una ripartizione più equa rispetto al passato. Ecco la distribuzione provinciale dei finanziamenti:

Torino Città: 189 progetti finanziati

Torino Provincia: 186 progetti finanziati

Cuneo: 111 progetti finanziati

Alessandria: 41 progetti finanziati

Novara: 37 progetti finanziati

Asti: 32 progetti finanziati

Verbano-Cusio-Ossola: 22 progetti finanziati

Biella: 20 progetti finanziati

Vercelli: 14 progetti finanziati

«Questi numeri dimostrano che, pur mantenendo un ruolo centrale per la cultura, Torino non è l’unica area beneficiaria delle risorse regionali. Abbiamo lavorato affinché ogni provincia potesse avere accesso a finanziamenti adeguati – ha sottolineato l’assessore –. Il nostro obiettivo è garantire una crescita omogenea della cultura piemontese, valorizzando anche le aree più periferiche»

LE NOVITÀ DEL TRIENNIO 2025-2027

Per offrire maggiore stabilità agli operatori culturali, la Regione proseguirà con la programmazione triennale dei bandi, permettendo alle realtà culturali di pianificare a lungo termine e migliorare la qualità delle iniziative. Sarà rafforzata la valorizzazione dei territori extra-metropolitani, con un’attenzione ai progetti che si sviluppano al di fuori dei capoluoghi di provincia, incentivando così una crescita capillare.

Un’attenzione particolare sarà dedicata al sostegno delle pratiche di inclusione e accessibilità, affinché la cultura possa essere fruibile da tutti, senza barriere economiche, sociali o fisiche. Infine, la Regione promuoverà eventi culturali sostenibili, incentivando le realtà che adotteranno soluzioni a basso impatto ambientale, dal risparmio energetico alla gestione sostenibile delle risorse, nell’ottica di un futuro più green per la cultura piemontese.

IL SOSTEGNO AGLI OPERATORI CULTURALI

Oltre alla programmazione futura, un tema centrale del Tavolo della Cultura è stato il sostegno immediato agli operatori culturali in difficoltà. La Regione ha attivato un’operazione di sensibilizzazione con gli istituti bancari per varare un meccanismo a salvaguardia di centinaia di realtà che rischiavano di non poter proseguire la propria attività a causa dei ritardi nei pagamenti.

«L’impegno della Regione è quello di non lasciare indietro nessuno. La cultura è un settore fondamentale per il Piemonte, non solo per il suo valore artistico e sociale, ma anche per l’impatto economico che genera. Garantire il pagamento degli arretrati significa permettere agli operatori di continuare a lavorare e investire nel futuro» ha ribadito l’assessore. «Questo è solo l’inizio di un percorso di dialogo costante – ha concluso l’assessore –. La cultura piemontese ha bisogno di stabilità, risorse e visione. Con il nuovo piano e con l’accordo raggiunto oggi, poniamo le basi per un sistema culturale più forte, inclusivo e sostenibile».

È stata confermata e potenziata la Misura di aiuti alla produzione cinematografica e televisiva (Piemonte Film TV Fund) che continua a dimostrare le potenzialità di ricaduta del Fondo in termini di moltiplicatore della spesa in Piemonte a favore in particolare dell’occupazione qualificata del settore e dell’indotto e mira ora a creare le condizioni per un radicamento più significativo di società di produzione sul nostro territorio.

Inizialmente attivata con una dotazione di 4 milioni all’anno per il triennio 2023/2025, la Misura passa nel 2025 a 7 milioni. Unitamente al ruolo di promozione e di servizio altamente qualificato svolto da Film Commission Torino Piemonte, questa Misura porta il Piemonte a posizionarsi fra le principali realtà italiane in ambito produttivo, attualmente seconda solo al Lazio per numero di giornate di ripresa annue.

MUSEI E PATRIMONIO CULTURALE

Uno degli assi portanti del piano è il rilancio del Sistema Museale Nazionale, che punta a garantire una governance integrata tra musei statali, regionali, comunali, diocesani e privati. In questo contesto si inserisce la riqualificazione del Museo Egizio di Torino, che nel 2024 ha avviato importanti trasformazioni sia architettoniche che espositive.

Tra gli interventi previsti, il proseguimento degli accordi pluriennali con la Conferenza Episcopale Piemontese e la Tavola Valdese per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico, oltre a una convenzione dedicata alla Sacra di San Michele, monumento simbolo della Regione. Previsto anche il trasferimento e l’ampliamento dell’Accademia Albertina e del Conservatorio Giuseppe Verdi all’interno della Cavallerizza Reale di Torino.

RIGENERAZIONE E TUTELA DEL PATRIMONIO DIFFUSO

Il programma prevede specifici investimenti per la rigenerazione dei piccoli siti culturali e del patrimonio rurale, con risorse destinate alla tutela di castelli, alpeggi, mulini, percorsi storici e chiese. Tra le misure più rilevanti, il progetto di catalogazione di 400 parchi e giardini storici, realizzato in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), con una dotazione di 120.000 euro e termine fissato per il 2025.

DATI E IMPATTO ECONOMICO

Nel 2024, l’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta ha registrato oltre 1 milione di ingressi, segnando un aumento del 14% rispetto all’anno precedente. Il sistema ha inoltre generato rimborsi per oltre 5,4 milioni di euro, confermando il ruolo centrale della cultura nell’economia regionale.

La Torino oscura di Profondo Rosso

Cinquant’anni fa, nel settembre del 1974, iniziavano a Torino le riprese di Profondo Rosso, un film che sarebbe diventato un riferimento classico per gli appassionati di cinema, uno dei migliori thriller italiani di sempre. Il regista Dario Argento per la terza volte sceglieva la prima capitale d’Italia e le sue atmosfere magiche dove si scorgono, oltre alle piazze e alle vie più note del centro, il Teatro Carignano, la Galleria San Federico e piazza CLN, dove si riconoscono le fontane di fronte alle quali Gabriele Lavia e David Hemmings assistono al primo terribile delitto del film, quello della sensitiva Helga Ullman ( l’attrice Macha Méril). Hemmings (che nel film interpretava il pianista inglese Marc Daly ) incrociò sulla collina torinese alcune dimore importanti come Villa della Regina (residenza storica dei Savoia), lungo la Strada Comunale Santa Margherita, per poi raggiungere l’obiettivo della sua ricerca: Villa Scott, in Corso Giovanni Lanza, 57.

 

È quella, infatti, la lugubre “villa del bambino urlante” che si trova in Borgo Po, sulle colline della città: un edificio bellissimo, uno degli esempi più straordinari dell’art decò. “L’avevo scoperta per caso — confessò il regista — mentre giravo in auto in cerca di posti interessanti dove girare il film. La villa era in realtà un collegio femminile diretto dalle monache dell’Ordine delle Suore della Redenzione e, siccome ne avevo bisogno per un mese, offrii alle occupanti una bella vacanza estiva a Rimini, dove si divertirono tantissimo. Con noi restò una monaca-guardiano, che sorvegliò le riprese con austerità”. Un’ulteriore curiosità merita di essere segnalata. Quando Marc, nel film suonò al campanello di casa del suo amico Carlo, si trovò di fronte la madre di lui (Clara Calamai) che lo fece entrare in un appartamento ricco di cimeli e foto d’ogni sorta. La casa era davvero quella dell’attrice e, quindi, ciò che si vede nel film era probabilmente in gran parte ciò che davvero c’era in quell’appartamento nel 1974, diventato set per l’ultima avventura cinematografica della grande interprete del cinema italiano. Il film, quinta prova dietro la macchina da presa per Dario Argento, uscì nelle sale il 7 marzo 1975 e lo consacrò, grazie al successo, come il vero maestro del brivido made in Italy.

Marco Travaglini

Torino 2025 FISU World University Games, il bilancio

A un mese dalla fine dei Torino 2025 FISU World University Games, è utile tirare le somme dei risultati ottenuti dall’evento. Questo il significato della conferenza stampa che si è svolta presso la Sala Colonne di Palazzo Civico di Torino, alla presenza del Presidente del Comitato Organizzatore Torino 2025 Alessandro Ciro Sciretti, dell’Assessore allo Sport e Grandi Eventi della Città di Torino Domenico Carretta, della Sottosegretaria alla Presidenza della Regione Piemonte Claudia Porchietto, del Vicesindaco della Città Metropolitana Jacopo Suppo, e Adolfo Lorenzi, papà di Matilde e promotore della omonima Fondazione.
Sono intervenuti all’incontro anche i rappresentanti Università di Torino e del Politecnico, rispettivamente il Prof. Cristopher Cepernich, Vicerettore per la comunicazione istituzionale di Ateneo e per i rapporti con gli studenti e le studentesse, e la prof.ssa Tania Cerquitelli, con Funzioni aggregate al Vicerettore del Politecnico per la Società, la Comunità e per l’Attuazione del programma. 
Il Presidente Sciretti ha aperto la conferenza stampa illustrando i dati relativi a questa 32ma edizione dei Giochi Mondiali Universitari, svoltasi a Torino e nelle Valli olimpiche dal 13 al 23 gennaio 2025.
Sono oltre 10.000 le persone che si sono mosse da tutto il mondo nell’arco dei 10 giorni dei Torino 2025 FISU World University Games. In particolare, le 6 località di gara dove si sono svolte le 13 discipline in 12 diverse strutture – Torino, Pinerolo, Pragelato, Torre Pellice, Bardonecchia e Sestriere – sono state invase dagli oltre 2565 atleti e staff facenti parte delle 54 delegazioni giunte in Piemonte da ogni parte del mondo, con un numero di alberghi occupati pari a 26.500 notti di hotel (equivalenti, se messe in fila, a 72 anni) suddivisi su asse Pinerolo, Bardonecchia, Fenestrelle, Pragelato Rua, Borgata Sestriere, Sestriere, Cesana, Bardonecchia e Torino. Il numero di accreditati alle gare è stato di oltre 15.000 persone, mentre numero di biglietti totali venduti supera i 100.000 spettatori. Le Cerimonie di apertura e chiusura, l’Exhibition Gala al Palavela e le gare semifinali e le finali hanno raggiunto tutti il sold out114 le persone dello staff del Comitato, 75 i tirocini, 2.099. I volontari sono stati 2099, con una forbice di età che va dal più giovane appena diciottenne al più anziano di 87 anni (più di 16mila i turni coperti). Oltre 150.000 i pasti somministrati, 44.550 i passeggeri che hanno usufruito del trasporto pubblico del circuito GTT, metropolitano SFM e Trenitalia (tra accreditati, volontari, ospiti e staff), con oltre 6.500 passaggi in metropolitana.
Il Programma Culturale realizzato dal Comitato ha collezionato 9.000 prenotazioni presso il FISU Village, 50 incontri calendarizzati presso l’ICE Cube, e 1.200 prenotazioni per visitare la mostra allestita presso l’Archivio di Stato.
Sul fronte mediatico, il network FISU ha collezionato circa 1000 ore trasmesse sulle TV lineari di tutto il mondo e 140 ore di trasmissione in diretta su Eurosport, mentre per la Cerimonia di Apertura è stata stimata una media di circa 85 milioni di visualizzazioni, oltre a più di 10.000 pubblicazioni online tracciate. I social del Comitato, in Games Time, hanno collezionato 694.404 utenti unici che hanno visualizzato i contenuti, mentre le interazioni deli utenti sui canali sono state 33.093 e gli account che hanno interagito attraverso commenti, tag, ricondivisioni e “mi piace” 10.957.
Dal punto di vista del “valore economico della visibilità mediatica” dell’evento, il sistema di monitoraggio Eco della Stampa ha quantificato che le uscite concernenti i Giochi da ottobre a fine evento hanno ottenuto un AVE – Advertising Value Equivalency – di 10.772.411 €, suddiviso in 3.224.533 € per le uscite stampa, 2.293.460 € per le uscite su testate web, 3.047.042 € per i servizi tv, 88.821 € per i servizi trasmessi in radio, e 2.118.555 € per le uscite sui social di tutte le diverse testate e soggetti coinvolti. A questi risultati si sommano i dati della rassegna stampa internazionale, che ammontano a circa 16.000.000 €, per la maggior parte legati ad articoli web.
Inoltre, per la prima volta nella storia delle Universiadi, il Comitato Torino 2025 si è impegnato nella realizzazione della case history per la valutazione di impatto ambientale. L’evento è stato analizzato attraverso un modello illustrato dalla dott.ssa Ropolo, Presidente del Comitato scientifico della società di Event Green, il primo servizio di compensazione ambientale progettato per gli eventi. Si tratta di uno strumento innovativo per la quantificazione delle emissioni di Co2 dell’evento, investendo in progetti concreti che restituiscano valore per il territorio per raggiungere un impatto ambientale positivo. Nelle attività realizzate dal Comitato si inseriscono le azioni mitigatrici preventive con il progetto “Make school (and SPORT) more sustainable”, il programma dedicato alla sensibilizzazione dei più giovani ai temi della sostenibilità, e la piantumazione degli alberi che le scuole cureranno nel prossimo futuro.
Infine, è stato comunicato l’importo raccolto dal Comitato – attraverso la vendita dei biglietti, per ciascuno dei quali è stato donato 1€ – a favore del Charity Partner Fondazione Matilde Lorenzi, ovvero € 27.210,00.
L’assegno simbolico è stato consegnato dal Presidente del Comitato Alessandro Ciro Sciretti ad Adolfo Lorenzi, papà di Matilde, giovane sciatrice della Nazionale mancata lo scorso ottobre per un tragico incidente durante un allenamento, il quale ha commentato: “Questa straordinaria collaborazione con i Torino 2025 FISU World University Games rappresenta per la Fondazione molto più di una semplice partnership: è un’opportunità concreta per promuovere la sicurezza sulle piste da sci e sensibilizzare giovani atleti e appassionati sul valore della prevenzione. Grazie alla scelta della FISU di destinare 1 euro per ogni biglietto venduto alla nostra Fondazione, abbiamo raggiunto una cifra davvero significativa. Questo contributo ci permetterà di continuare a investire in ricerca, formazione e sviluppo di nuove soluzioni per ridurre i rischi nello sci. È un gesto di grande valore che ci aiuta a portare avanti il sogno di Matilde: rendere lo sci più sicuro per tutti. Desidero ringraziare di cuore la FISU, il Comitato Organizzatore Torino 2025, tutti coloro che hanno scelto di acquistare un biglietto, gli atleti e le famiglie che hanno condiviso con noi questa esperienza. Il vostro sostegno non è solo un aiuto economico, ma un segnale forte che ci incoraggia a continuare il nostro impegno con ancora più determinazione”.

“Fantasticando” alla Mostra di San Giuseppe

La San Giuseppe compie 76 anni e per la prima volta si fregerà del prestigioso titolo di Mostra Nazionale a dimostrazione della notevole crescita avvenuta negli ultimi anni

L’evento si terrà al Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato dal 14 al 23 marzo 2025 organizzato dalla società D&N Eventi S.R.L. con il patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Casale Monferrato, della Provincia di Alessandria, della Provincia di Mantova, dell’Unione dei Comuni della Valcerrina, con la partnership di Confartigianato Imprese Alessandria, Confagricoltura Alessandria, Coniolo Fiori, Asproflor, Vivai Varallo, sponsor Alma.

Come ogni anno, poi, proseguendo una strada intrapresa da qualche tempo a questa parte non mancherà un’area dedicata a particolari format dai quali possano nascere in futuro vere e proprie fiere, a dimostrazione che la Mostra di San Giuseppe oltre ad essere una pregiata rassegna multisettoriale è anche un interessante incubatore di idee. Lo dimostra il successo, qualitativo e quantitativo, ottenuto lo scorso anno dallo spazio dedicato alla Domotica.

La proposta dell’edizione è inerente al mondo della creatività e della fantasia con la partecipazione di alcuni espositori rappresentanti una piccola anteprima di una futura fiera settoriale denominata “Fantasticando”. In questa futura manifestazione che si svolgerà in periodo pre-natalizio, saranno presenti espositori del food, aziende creative e spettacoli fantasy.

A questa serie di eventi, novità tra le novità, si affiancheranno gli altri appuntamenti che saranno inseriti nel calendario fieristico che darà spazio al territorio e alla sua cultura, all’ambiente, alle potenzialità della sua offerta turistica, il tutto all’insegna del denominatore di FIERA NAZIONALE CULTURA TERRITORIALE E TRADIZIONI DAL MONDO, in quanto saranno presenti anche alcune aziende provenienti dall’estero che proporranno manufatti e prodotti della loro terra e alcuni espositori che porteranno in fiera prodotti internazionali.

La Fiera Campionaria di Casale e del Monferrato, darà ampio spazio come di consueto, alle categorie produttive del commercio, dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato, confermando la formula che negli ultimi anni ha sempre portato a presenze di pubblico da record, peraltro di aumento di anno in anno. Verrà ripetuta la ‘formula’ gradita da visitatori ed espositori: ingresso gratuito e percorso obbligato a giornali alterni. E anche quest’anno sarà visitabile il sabato mattina.

Sarà presente, come tutti gli anni, lo spazio dedicato alle “Eccellenze Enogastronomiche” da sempre momento di grande attrazione in Mostra – con la Piazzetta del Gusto, la Piazza del Vino, ospitanti le specialità gastronomiche provenienti da tutta Italia.

A questi appuntamenti si aggiungeranno tante novità con particolare attenzione alla cultura, al turismo, all’ambiente, nell’ottica della valorizzazione delle ricchezze del territorio .

Nello stesso periodo in cui si svolgerà la Fiera, non mancherà neppure il tradizionale Luna Park installato in piazza D’Armi, di fronte al Polo Fieristico Riccardo Coppo, appuntamento molto atteso ogni anno da giovani e giovanissimi

Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi a

D&N Eventi S.r.l.

Cell. 335/7404114

info@mostrasangiuseppe.it

www.mostrasangiuseppe.it

Orari:

Inaugurazione: venerdì 14 marzo ore 18

Feriali: dalle 18 alle 23

Sabato 15 Marzo : dalle 11 alle 23

Domenica 16 Marzo: dalle 11 alle 23

Sabato 22 Marzo: dalle 11 alle 23

Domenica 23 Marzo : dalle 11 alle 22.