ilTorinese

Consumi in calo del 50 per cento nei bar e ristoranti di Torino

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Il rollo dei consumi  rasenta il 50%. Bar e ristoranti durante la settimana sono vuoti per smart working, super green pass, contagi e quarantene, oltre all’assenza di turisti 

I dati sono dell’Epat Torino che teme la ‘pandemia economica’.  Gli esercenti che  nel periodo di pandemia sono stati obbligati a ricorrere nei modi più diversi a strumenti per integrare la liquidità mancante sono il 70% del totale.

Di questi un 15 % ha operato sui contratti di locazione, il 20 % ha trattato con i fornitori modificando le condizioni, il 25% ha finanziato con proprie risorse mobili o immobili ed il 40 % ha chiesto aiuto  a banche o utilizzando scoperti o accendendo finanziamenti pandemici. Ora devono fare i conti con oltre il 50% di aumento dell’energia e l’inflazione del 3,9%

Caat terzo mercato generale in Italia, ma servono i fondi del Pnrr per svecchiarlo

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“Il Caat (il Centro agroalimentare di Torino) con un volume d’affari di poco superiore al mezzo miliardo di euro l’anno, si colloca tra i primi tre mercati generali italiani. Ma mentre quello di Milano è oggetto di ristrutturazione e a Roma si sta progettando di fare altrettanto, la struttura torinese, vecchia di oltre vent’anni, necessita quanto prima di un rinnovamento e le risorse, potrebbero arrivare dai fondi del Pnrr”.

La richiesta è stata formulata in Terza commissione in Consiglio regionale (presidente Claudio Leone) da Stefano Cavaglià, presidente dell’Associazione piemontese dei Grossisti ortofrutticoli Torino (Apgo) dove è proseguita l’audizione delle principali associazioni agricole per approfondire la questione relativa al sistema della produzione e del commercio del comparto ortofrutta, come richiesto da Monica Canalis (Pd).

Apgo ha inoltre sottolineato come durante il periodo del lockdown l’attività del Caat non si sia interrotta, in quanto giudicata essenziale per garantire gli approvvigionamenti alla catena di vendita, tuttavia la pandemia ha generato una crisi che si estende anche a questo comparto, dove i fatturati subiscono una sorta di altalena tra incrementi e contrazioni.

Il settore, in prospettiva futura, chiede la riforma dei mercati rionali, di valutare la possibilità di orari diurni e un giusto equilibrio nei confronti della grande distribuzione organizzata, che sta sempre più entrando nella produzione.

Domenico Tuninetti del Consorzio del peperone di Carmagnola, ha posto la problematica del ricambio generazionale, per dare non solo continuità ma nuova linfa alle imprese del settore. Inoltre, tra le proposte avanzate, si è soffermato sulla necessità di sospendere il “set-aside”, il regime agronomico introdotto dall’Unione europea nel 1988, che consiste nel ritiro dalla produzione di una determinata quota della superficie agraria utilizzata al fine di controllare la sovrapproduzione di cereali e di altri seminativi, per evitare gli effetti depressivi sui prezzi agricoli.

Gabriele Carenini, presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia) si è detto preoccupato di come i rincari energetici avranno effetti negativi anche sul già sofferente settore zootecnico, incidendo negativamente sul prezzo del latte.

Ma soprattutto il comparto frutticolo rischia di patire conseguenze fortemente dannose, come evidenziato sempre da Cia attraverso il tecnico Maurizio Ribotta, che ha spiegato come il grosso della produzione della frutta italiana sia destinato all’esportazione. In Piemonte attualmente circa seimila ettari sono vocati alla coltura delle mele che vengono vendute a circa quaranta centesimi al chilogrammo. I rincari energetici, è stato valutato, incideranno di circa dieci centesimi sul predetto costo di vendita, per cui i ricavi non saranno sufficienti a coprire le spese di produzione.

Sono intervenuti nell’ordine, per delucidazioni e approfondimenti i consiglieri Gianluca Gavazza (Lega), CanalisAlberto Avetta (Pd), Matteo Gagliasso (Lega), Valter Marin (Lega) e Carlo Riva Vercellotti (FdI).

Al Mao degustazioni di pregiati tè indiani 

In occasione del settantacinquesimo anno di ricorrenza dell’Indipendenza dell’India il MAO, con il patrocinio del Consolato Generale dell’India, propone al pubblico un ciclo di art speed date condotti da Theatrum Sabaudiae, accompagnato da degustazioni di pregiati tè indiani a cura di TheTea.

 

Tre appuntamenti caratterizzati da una selezione di opere d’arte indiana della collezione permanente, in cui al centro della narrazione sono presentati rilievi e sculture di ispirazione induista e buddhista. La loro lettura iconografica sarà il punto di partenza per raccontare concezioni e temi delle tradizioni religiose e della produzione artistica dell’India. Dall’elaborazione dell’immagine antropomorfa del Buddha alla rappresentazione delle principali forme divine dell’Induismo, ogni incontro sarà incentrato su un nucleo circoscritto di opere per coinvolgere i partecipanti in un percorso di avvicinamento alla cultura indiana.

 

Le date:

22 gennaio – 19 febbraio – 19 marzo ore 15

 

Primo incontro 22 gennaio ore 15

Buddha. Evoluzione della figura dell’Illuminato nell’arte.

Il primo appuntamento si focalizzerà su alcune opere d’arte legate al buddhismo partendo dalla fase antica, in cui l’immagine antropomorfa del Buddha è assente, per arrivare alla finissima raffigurazione dell’Illuminato nella produzione scultorea risalente al periodo Gupta (IV-VI secolo d.C.).

Degustazione

Dal porto di Bombay o ‘Buona Baia ’alle classificazioni del tè indiano.

I partecipanti saranno accompagnati nel percorso storico ed evolutivo del tè in India. Si parlerà di innovazione, intesa come programmi di sostenibilità rivolti all’ambiente e qualità del lavoro, oltre che della complessa valutazione delle foglie riportata in etichetta con sigle per molti di noi enigmatiche.

Ad accompagnare gli argomenti una degustazione comparativa del tè a foglia intera con il tè più moderno ottenuto con lavorazione CTC.

Il momento del tè sarà completato da dolcezze in abbinamento alle aromaticità proposte.

 

 

Secondo incontro 19 febbraio ore 15

L’induismo e le sue divinità: Vishnu, Shiva e le Sette Piccole Madri

Nelle sale destinate all’arte indiana saranno prese in esame una selezione di opere afferenti all’induismo. In particolare, ci soffermeremo sulla rappresentazione e sull’iconografia di alcune tra le maggiori figure divine oggetto di culto: Vishnu, Shiva e la Dea, che trova espressione di raffigurazione corale nelle figure delle Sette Piccole Madri (Saptamatrika).

Degustazione

Nuvole e fulmini: il terroir del Darjeeling e le stagioni.

Meravigliosi giardini immersi tra le pendici himalayane seguono il naturale ambiente climatico di altitudine, necessario alla sopravvivenza e vigore delle piante.

Umidità, vento e quantità di nuvole caratterizzano questa regione dell’India produttrice di un tè così esclusivo al mondo, tanto da diventare denominazione del tè prodotto. Il tè Darjeeling è inconfondibile, considerato da molti come il più pregiato dei tè neri.

La degustazione svelerà in tazza le mutevoli espressioni aromatiche stagionali, arricchita da informazioni storiche e tecniche di produzione.

Il momento del tè sarà completato da dolcezze in abbinamento alle aromaticità proposte.

 

Terzo incontro 19 marzo ore 15

Il Signore che rimuove gli ostacoli: Ganesha.

L’ultimo appuntamento è dedicato al dio dalla testa di elefante, colui che rimuove gli impedimenti, una tra le divinità più popolari in India. Le sculture a stele della collezione permanente che raffigurano Ganesha ci forniranno l’occasione per raccontarne la valenza nella tradizione induista e gli elementi iconografici che lo contraddistinguono.

Degustazione

Il fascino del tè di pianura: l’Assam

Assam o “senza eguali” è una terra che protegge e conserva. Le condizioni ambientali perfezionano una produzione ideale per rispondere alla richiesta mondiale del tè Assam, senza per questo perdere in qualità. Studi e ricerche proseguono infatti affinché si mantenga inalterato nel tempo il tipico carattere corposo di questo tè.

Il percorso sensoriale confronterà due diversi tè Assam per confermare l’inconfondibile nota classica dell’infuso e riconoscere le qualità aromatiche superiori di un clonale esclusivo dedicato alla produzione di tè Assam a foglia intera e di grado FTGFOP.

Il momento del tè sarà completato da dolcezze in abbinamento alle aromaticità proposte:

 

Costo: 18€ (più biglietto di ingresso al museo – gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e valle d’Aosta).

Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

 

“Le cure domiciliari in Piemonte sono in gravissima difficoltà”

Riceviamo e pubblichiamo l’appello del Nursing Up

“Senza assunzioni di personale e organici adeguati non si può andare avanti”

 

Siamo estremamente preoccupati per la grave situazione in cui versa il tanto sbandierato progetto di ampliamento delle cure domiciliari nella nostra regione, perché all’atto pratico, a oggi, la situazione reale è che non solo l’ampliamento e l’adeguamento del personale non c’è stato, ma un po’ in tutto il Piemonte le cure domiciliari sono state al contrario sguarnite e messe in grande difficoltà.

 

Un esempio è ciò che accade nell’Asl TO4, area di Lanzo – Ciriè, dove su di un gruppo già non enorme di operatori delle cure domiciliari, a oggi vengono a mancare ben cinque risorse che non sono state in alcun modo sostituite mettendo in gravissima difficoltà la prosecuzione del servizio. Questo è solo un esempio di come viene gestita nella realtà questo servizio ai cittadini, casi simili infatti ci vengono segnalati in molte altre zone del Piemonte.

 

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, chiede immediate spiegazioni e azioni concrete alla Regione sulla gestione delle cure domiciliari, in modo che le aziende sanitarie diano seguito agli annunci, alle leggi e alle parole che nei mesi passati si sono sommate sul potenziamento delle cure domiciliari assumendo il personale adeguato a svolgere il servizio.

 

Il segretario regionale Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, spiega: “Abbiamo passato mesi a sentirci dire che andavano potenziate le cure domiciliari, un presidio molto importante anche nella gestione del Covid. Abbiamo assistito a prese di posizione e leggi approvate. Ma, all’atto pratico, le cure domiciliari in Piemonte, sono ancore e sempre in enorme difficoltà per carenza di personale. Per potenziare tale servizio, infatti, il primo e unico passo da fare è assumere e creare team con il personale adeguato per coprire il territorio. Il problema è grave e generalizzato.

Ciò che accade nell’Asl TO4, dove la carenza d’organico ormai è di cinque unità, è solo la punto dell’icebreg. Se la Regione, e le Aziende sanitarie, davvero intendono puntare sulle cure domiciliari allora lo devono dimostrare oggi, subito, con i fatti e non a parole. Assumendo il personale adeguato per attivare il servizio in tutta la regione. Perché la situazione, così com’è oggi, non è più sostenibile e i pochi professionisti che sono impegnati in questo gravoso compito sono allo stremo delle forze a causa dei carichi di lavoro non più gestibili”.

I tumori rari: Torino leader nella ricerca

Torino balza agli onori della cronaca nel campo medico-scientifico grazie a uno studio altamente innovativo nel campo oncologico, che ha avuto grande risalto sulla prestigiosa rivista ‘Cancers’, intitolato “Antiangiogenic Therapy in Clear Cell Renal Carcinoma”.

Il termine antiangiogenesi indica una scoperta clinica del medico statunitense Judah Folkman, che aveva pubblicato un documento in cui svelava che ogni tumore fabbrica piccoli vasi sanguigni per nutrirsi. Trovò, quindi, una terapia per ridurre e bloccare questo processo grazie al quale il cancro poteva essere “soffocato” bloccandogli i rifornimenti sanguigni.

L’analisi ora diffusa dalla rivista Cancers ha preso in considerazione tutti gli studi compiuti da esperti mondiali nel settore dei carcinomi renali, uno dei tanti “tumori rari” nel vasto panorama delle neoplasie, pervenendo a valutazioni approfondite sulla validità ed efficacia dei farmaci finora utilizzati. Valutazioni che consentiranno di migliorare la cura di queste malattie, con grandi ricadute benefiche sui pazienti e sulla loro qualità di vita.

L’équipe è stata guidata dal professor Alessandro Comandone (che i membri del gruppo chiamano affettuosamente “Caposquadra”), direttore del Dipartimento di oncologia dell’ospedale San Giovanni Boscodi Torino, ed è composta da Federica Vana, (Gruppo Italiano Tumori Rari), Tiziana Comandone (Scuola di Farmacia ospedaliera dell’Università di Torino) e Marcello Tucci(Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti).

Sono definiti Tumori Rari (TR) le neoplasie con incidenza annua inferiore a 6 casi su 100 000 abitanti, un numero apparentemente minuscolo, ma che, applicato alle quasi 200 diverse tipologie classificate, raggiunge il 20% del totale dei tumori che si registrano annualmente nel mondo; rari singolarmente, quindi, ma consistenti nel loro complesso.

Lo studio e la cura dei tumori rari sono un’attività delicata che comporta un forte impegno da parte di gruppi di specialisti di diverse discipline, ognuno con un ben definito campo di conoscenze ma insufficienti, da sole, a risolvere i problemi di cura.

Per sviluppare questa preziosa attività di coordinamento nella ricerca e nell’assistenza, è stato costituito a Torino, 25 anni fa, il Gruppo Italiano Tumori Rari (GITR), una ONLUS che ha lo scopo di stimolare la ricerca clinica sui TR, di definire percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali per i malati di neoplasie a bassa incidenza, di creare una cultura tra gli operatori sanitari con corsi e congressi, di diffondere la conoscenza sui TR nella società civile.

Presidente è proprio Alessandro Comandone, da anni impegnato in questo settore. “Il fondamento dell’azione del GITR “- rileva il professor Comandone  – “è quello di favorire l’approccio pluridisciplinare alle neoplasie rare. Infatti nessuno specialista (medico, biologo, ricercatore, psicologo) è in grado di affrontare da solo diagnosi e terapia di tumori così diversi e complessi. Un punto delicato è il supporto psicologico per superare lo choc di diagnosi di tumori rari, che creano ansie e smarrimento sia per il paziente sia per i famigliari”.

Anni di ricerche hanno portato a risultati confortanti: alcuni TR che comportavano una sopravvivenza di pochi mesi oggi sono curati con “cocktail” di farmaci che allungano la durata (con una buona qualità della vita) a 3/5 anni. “La nostra filosofia prevede cure personalizzate”ricorda Comandone – ”proprio perché ogni malattia è diversa dalle altre e ogni paziente reagisce in maniera diversa ai farmaci. Purtroppo, a causa della rarità di queste fattispecie, è praticamente impossibile fare prevenzione (come fortunatamente si riesce a fare con altri tumori largamente diffusi come il cancro alla mammella o al colon), perché lo screening avrebbe un costo insostenibile”.

Il GITR da anni lavora in coordinamento con altri centri di ricerca (in Piemonte sono stretti i rapporti con Candiolo), in un’ottica di collaborazione che evita sovrapposizioni di azioni nella ricerca e consente di mettere a disposizione della comunità scientifica tutti i progressi compiuti dai “gruppi leader” in ogni gruppo di TR in cui ha raggiunto livelli di eccellenza.

Il nuovo studio elaborato, che consentirà un notevole salto in avanti nella ricerca e nella cura delle neoplasie rare, sarà presto oggetto di illustrazione e approfondimento in un convegno che il professor Comandone conta di organizzare nei prossimi mesi a Torino.

Gianluigi De Marchi

Latitante individuato dalla Polizia Doveva scontare oltre 2 anni di carcere

Lo scorso lunedì notte, gli Agenti della Squadra Volante hanno rintracciato un soggetto di nazionalità marocchina che si nascondeva all’interno di un appartamento sito in corso Regina Margherita. L’uomo, di 38 anni,  si è inizialmente dimostrato stupito del controllo di polizia e ha dichiarato di non avere al seguito documenti di identificazione. Capito che sarebbe stato trasportato in Questura per accertamenti, l’uomo ha tentato la fuga ed ha ingaggiato  una violenta colluttazione con i poliziotti intervenuti, ma è stato immobilizzato. Nei suoi confronti pendeva da tempo  un ordine di carcerazione per un cumulo di pene relativo alla espiazione a oltre due anni di carcere per reati di diversa natura. Il trentottenne è solito usare diversi alias al fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine; dai suoi numerosi precedenti di Polizia si evince una spiccata personalità violenta e pericolosa; anche questa volta ha dichiarato agli agenti una identità completamente diversa rispetto a quella reale. Per lui, si sono aperte le porte del carcere, oltre che in virtù dell’ordine di carcerazione, anche per resistenza a P.U. e per attestazione di false generalità.

21 gennaio 1971, si ritira Djalma Santos: il miglior terzino destro di sempre

Accadde oggi

Con Nilton Santos terzino sinistro della nazionale brasiliana formava quella che, probabilmente, è considerata la coppia di terzini più forte e completa della storia del calcio.Entrambi dipingevano giocate da fuoriclasse,come veri numeri 10,incredibili anche nel difendere e marcare gli avversari: praticamente perfetti!All’età veneranda di 41 anni Djalma Santos si ritira  dopo un gara contro il Gremio: la sua carriera si sviluppa tra: Portuguesa, Palmeiras e Atletico Paraneinse. Con il suo Brasile ha vinto due mondiali: quello del 1958 e quello del 1962. Al talento si aggiungeva anche una grande correttezza in campo, è stato soprannominato il “gentiluomo”: non fu mai stato espulso in carriera.

Enzo Grassano

La politica tra Quirinale e problemi locali

La candidatura del Berlusca: tanto rumore per nulla.

Mi sembra abbastanza chiaro che Salvini e la Meloni lo abbiamo preso in mezzo. Come mi sembra che la sinistra o se vogliamo il centro sinistra gli abbia dato troppo peso. Non dovevano permettersi di candidarlo. Perché mai? Personalmente mi sembra tutto tremendamente ridicolo. Ma sono affari loro, decisamente. Come si diceva una volta: ognuno ne risponderà. Le agenzie inglesi danno Draghi favorito e il Berlusca fuori gioco. Praticamente chi scommette su Draghi vince lo o.80 % di ciò che ha giocato.  Se fosse eletto Berlusca vincono una fortuna.  Chi vive di scommesse non sarà così stupido da mettere su un’attività fallimentare. Sempre Salvini ammonisce e sornione afferma: abbiamo già pronto un piano B. Intanto Torino conferma dei non invidiabili  primati.  200 giorni per avere la nuova carta d’identità. E che sarà mai un anno difronte all’eternità.  Nel mentre Stefano lo Russo va avanti come un carro armato. Nuova City Manager e Jacopo Suppo, sindaco di Condove è diventato vice presidente dell’area metropolitana. Confesso, inizialmente sono rimasto perplesso. Ma è un no Tav!  Poi alcune telefonate per capire o farsene una ragione. Risposte: ti sbagli,  nessuna contraddizione. Innanzitutto perché è sempre stato un moderato. Poi perché se ne è fatto una ragione, la tav va avanti, e poi non è così sbagliato dialogare con la parte moderata del movimento. Sarà , non lo metto in dubbio, e come al solito vedremo. Sicuramente il ritorno dei comuni, tra cui Torino nell’Osservatorio è cosa buona e giusta. Altro capitolo, bisogna concretizzare 21 progetti per i fondi europei. Mi raccomando, su questo versante non fate stupidaggini. In Regione acque agitate. Fratelli d’Italia e Lega non trovano pace. E il governatore Cirio che dice? Nulla, o perlomeno fa spallucce. Lui ha cose a cui pensare ben più importanti. Tra cui prendere un aereo o un treno il 24 per votare per il Presidente della Repubblica. È uno sfegatato di Berlusca. Ma mi sa che dovrà cambiare cavallo, perché non ci crede neppure più Berlusca. Fa capolino la Cartabia. Anzi la Ministra Cartabia. Sempre bene precisarlo . Donna e moderata. Che vogliamo di più dalla vita. Ed anche qui vedremo.

Patrizio Tosetto

Interventi a sostegno dei bambini disabili nelle scuole primarie di Volpiano

Il progetto, finanziato dal Comune, viene erogato attraverso i servizi sociali dell’Unione Net

Il Comune di Volpiano ha confermato anche per l’anno scolastico 2021/2022 gli interventi educativo-assistenziali a favore dei bambini disabili nelle scuole primarie di Volpiano, erogati attraverso i servizi sociali dell’Unione Net.

La misura è stata adottata, si legge nel provvedimento dell’amministrazione, per la «presenza sempre più elevata di bambini diversamente abili, con casi molto gravi per i quali è necessario continuare il progetto» e con le considerazioni che «l’interruzione delle attività in presenza causate dall’emergenza sanitaria ha fatto emergere alcune nuove situazioni» e che «l’assegnazione di docenti a sostegno, seppur adeguata al numero di bambini disabili, non permette di garantire le ore necessarie all’integrazione di tutti i bambini certificati, e in particolare dei più gravi». Le azioni sono rivolte a bambini con esigenze educative speciali oppure in situazioni di disagio non certificato (disturbi comportamentali, aggressività verso i compagni); il progetto è finanziato dal Comune con un contributo di 17mila euro.

Commenta il vicesindaco con delega ai Servizi sociali Irene Berardo: «Ritengo che gli interventi educativi rivolti ai bambini con disabilità siano tanto più efficaci se attuati precocemente, per questo penso che lo stanziamento in oggetto ci offra la possibilità di migliorare il futuro di tutti, con particolare attenzione ai temi dell’inclusione, argomento molto caro alla nostra amministrazione e su cui abbiamo intenzione di investire molto».

«È un importante aiuto – dichiara Barbara Sapino, assessora alla Scuola del Comune di Volpiano -, in un momento particolarmente difficile, in cui l’obbligo del distanziamento rende difficili le condivisioni affinché gli alunni con disabilità possano apprendere sempre di più insieme agli altri acquisendo autonomia e condividendo gli stessi obbiettivi dei compagni».

Covid: Vigna (Lega), scritte minacciose a medici Caluso. Solidarietà per gesto vile

“Dal Parlamento alla Regione la solidarietà della Lega per il gesto vile e oltraggioso delle scritte minacciose contro i vaccinatori a Caluso. Leggo con stupore la notizia di scritte no vax, sgrammaticate, comparse sul muro del centro vaccinale. Tutta la mia solidarietà a medici e volontari. A Caluso, come in tutto il Canavese, il lavoro fatto in questo anno è immenso, grazie per tutto quello che avete fatto, anche per merito vostro i cittadini hanno risposto benissimo”. Cosi il deputato piemontese della Lega Alessandro Vigna, commentando l’episodio delle scritte di minaccia ai medici vaccinatori sulla facciata del Chiostro dei Frati Francescani, che ospita il  centro vaccinale anti covid di Caluso nel Torinese.

“Oltraggioso e stupido – fa eco Andrea Cane, vicepresidente regionale leghista della commissione consiliare alla Sanità – il messaggio che minaccia medici e operatori sanitari, che insieme a tanti volontari permettono performance vaccinali che stanno salvando l’Italia da danni ben peggiori che stiamo vedendo in altri Paesi. Sono certo che i carabinieri faranno tutto il possibile per individuare e sanzionare gli autori di un gesto vile e sciocco, grazie nel frattempo al sindaco per aver fatto rimuovere rapidamente lo scempio”.