ilTorinese

È tornata la Coppa Italia con i quarti di finale!

L’Inter è la prima semifinalista avendo battuto per 2-0 la Roma del grande ex Mourinho.Ecco il tabellone completo


8 febbraio 2022 Inter- Roma 2-0

Mercoledì 9 febbraio 2022 Milan-Lazio, ore 21

Giovedì 10 febbraio 2022 Atalanta-Fiorentina, ore 18

Juventus-Sassuolo ore 21. Ricordiamo che tutte le gare dei quarti sono a turno unico,le semifinali andata e ritorno,la finale gara unica.I bianconeri di Max Allegri puntano a vincere la Coppa Italia ma l’occhio di riguardo è sempre verso il campionato:infatti qualora la Juventus uscisse vittoriosa dalla scontro diretto contro l’Atalanta ed il Napoli riuscisse a battere l’Inter le prospettive scudetto si farebbero davvero radiose. La distanza resterebbe notevole, ma le possibilità di rimonta scudetto per la Juventus aumenterebbero.

Enzo Grassano

Il bollettino Covid di mercoledì 9 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 4.875 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 3.858 dopo test antigenico), pari al 9,2% di 52.886 tamponi eseguiti, di cui 44.653 antigenici. Dei 4.875 nuovi casi gli asintomatici sono 4.144 (85%).

I casi sono così ripartiti: 3.806 screening, 745 contatti di caso, 324 con indagine in corso

Il totale dei casi positivi diventa 934.277, così suddivisi su base provinciale: 76.324 Alessandria, 42.831 Asti, 35.971 Biella, 126.931 Cuneo, 71.459 Novara, 494.909 Torino, 33.177 Vercelli, 33.377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.562 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.736 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 102 (+9 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.877 (-45 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 81.695

I tamponi diagnostici finora processati sono 14.901.803 (+ 52.886 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.785

Sono 27, 2 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.785 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.696 Alessandria, 775 Asti, 489 Biella, 1.572 Cuneo, 1.030 Novara, 6.094 Torino, 589 Vercelli, 414 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 126 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

837.818 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 837.818 (+ 9.337 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 69.095 Alessandria, 39.357 Asti, 32.091 Biella, 116.025 Cuneo, 66.464 Novara, 444.372 Torino, 29.743 Vercelli, 30.419 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.234 extraregione e 7.018 in fase di definizione.

Fornitura di mascherine nelle caserme di Torino, arrestati due carabinieri

Sono due i carabinieri arrestati insieme con altre due persone nell’ambito dell’inchiesta sui presunti acquisti gonfiati di mascherine sanitarie per le caserme dell’Arma a Torino.

I carabinieri hanno eseguito 9 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati a vario titolo per corruzione aggravata, falsità materiale commessa da  pubblico ufficiale, falsità ideologica si privato in atto pubblico, accesso abusivo a sistema informatico telematico e omissione di atti d’ufficio.

Altri due militari  della’Arma sono stati invece sospesi dalla funzione di pubblico esercizio.

Da Eataly Lingotto si festeggia l’amore in maniera semplice ed elegante

Il menu pensato dall’executive chef Patrick Lisa

Pranzo o cena per festeggiare San Valentino? Di gran lunga, i più sceglieranno di dedicarsi una cena, forse anche per le atmosfere coinvolgenti e intriganti che le luci della sera sanno donare.
L’ingrediente che più di tutti ha la capacitâ di sprigionare eleganza nella presentazione dei piatti è sicuramente il pesce: e , almeno nella serata dedicata alla esaltazione dell’amore,  ci si augura che questa stessa eleganza, presente nella proposta gastronomica pensata per l’occasione,  possa deliziare, in maniera inaspettata,  la serata.
Il menù , proposto dall’executive chef di Eataly Lingotto Patrick Lisa , a base di pesce,  saprà soddisfare mente e cuore, in una equilibrata e fantasiosa scelta di piatti da gustare per emozionarsi e ricordare nel tempo.
Il Torinese ha avuto il piacere di intervistare lo chef per illustrarci il menu per la serata piú dolce dell’anno:
1. Cosa significa per te, da un punto di vista di realizzazione del menù, proporre dei piatti realizzati appositamente per la serata di questo particolare San Valentino?
Per questo menu sono partito dallo studio e dalla ricerca di ingredienti che presentassero virtù afrodosiache, cioè stimolatrici dell’umore e in grado di ammorbidire le tensioni: molti dei piatti che troverete saranno densi di questi componenti. Altro aspetto, sul quale purtroppo attualmente ci deve essere uno studio diverso alla base per esaltare la sua importanza, è quello della condivisione del cibo, momento molto sentito in occasioni come quelle di san Valentino, durante le quali ci si dedica uno all’altro in una maniera diversa da quelle abituali: nel mio caso, ho pensato a portate che gli ospiti potessero gustare facilmente servendosi da soli. Verranno infatti presentate al tavolo su un supporto senza essere direttamente serviti dell’assistente di sala.
2. La tua è una proposta ” tutta pesce”: ci sono motivi particolari?
Il pesce è un ingrediente che permette di realizzare piatti dal sicuro effetto scenico ed elegante, caratteri in linea con la serata in questione,  ma favorisce anche l’azzardo ad abbinamenti che con la carne non si potrebbe. Il piatti principale, ad esempio, i plin di gamberi, limone e zenzero e brodetto di gamberi, dettano una freschezza e una fantasia nel prosieguo della serata un pô meno ” pesante” rispetto ad un menù declinato tutto alla carne. Il gioco dei gusti fra acido e piccante realizzato sulla carne rischia di essere noioso : sul pesce risulta, invece, facile e di più libera ispirazione per svariate ricette che, in un menù con tante portate, si esprimono nei loro gusti intensi ma leggeri allo stesso tempo.
3. Togliendoti un attimo dai panni dello chef di Eataly e  San Valentino lo andassi a festeggiare lì, su quali piatti del menù proposto cadrebbe la tua attenzione e quali, quindi, consiglieresti?
Per il mio gusto, avrei ordinato subito il gazpacho , capasanta e pane croccante e il toast con la seppia, proprio perchè mi piace toccare il cibo e sentirne la consistenza.

Se fossi intollerante o allergico, ad esempio, ai crostacei o a qualche mollusco, so che c’è sempre la possibilitá di comunicarlo e di richiedere un piatto diverso, fuori menu, a base di un pesce che  posso scegliere direttamente dalla pescheria di Eataly e farmelo cucinare.

Chiara Vannini

L’Albertina piange Sibona, docente di grande cultura e sensibilità

È prematuramente scomparso, a causa di una grave malattia che ha combattuto con tenacia, Fabrizio Sibona, apprezzato docente di Metodologia della Progettazione presso l’Accademia Albertina di Belle Arti.

Fabrizio Sibona, nato a Genova nel 1964, è stato un importante esponente della generazione post concettuale dell’arte italiana contemporanea, con un lavoro caratterizzato da uno stile eclettico, teso alla rivisitazione dei linguaggi dell’installazione e della pittura.

Formatosi a Torino, con docenti come Antonio Carena, Luigi Delleani e Mario Gallina, II° Liceo Artistico, e Giuseppe Mantovani, Gino Gorza, Eugenio Comencini e Giulio Paolini, Accademia Albertina.

Docente di Metodologia della progettazione all’Accademia Albertina di Torino ed all’Accademia di  Macerata; ha insegnato Pittura a Carrara, Torino, Sassari, Palermo, Catanzaro, Firenze e Napoli.

Ha vissuto e lavorato tra Torino e Calice Ligure.

Mostre e bibliografia: Equinozio artistico di primavera ’89, di A. Balzola, N. Casorati, R. Cavallo, E. Ghinassi, G. Mantovani, Chiostro di San Filippo, Torino, 1989; collaborazione con le gallerie Eva Menzio e Filippo Fossati di Torino; P. Magi, “Ratio Mediterranea”, in Tema Celeste, n.25, 1990; F. Poli, “Sandro de Alexandris, Andrea Busto, Fabrizio Sibona”, in Premio Marche Biennale Arte Contemporanea, 1990; F. Poli, “Fabrizio Sibona”, in Proposte V, Palazzo della Giunta Regionale, Torino, 1991; F. Tedeschi, “Spazio e tondino”, Il Giornale, 15 dicembre 1991; M. Bandini, “Fabrizio Sibona”, Proposte/confronto1992. Giovani artisti piemontesi a Sassari; Ibrido Neutro di L. Beatrice, C. Perrella, ex Convento di San Domenico, Spoleto, 1993; M. R. Rubinstein, Valeria Belvedere 1991-1993, Milano; Fabrizio Sibona, di F. Poli, Galerie Alessandro Vivas, Parigi, 1993; Junge Kunst aus Turin, di W. Gratz, Nassauischer Kunstverein, Wiesbaden, 1993; Forma italiana-individualità, di F. Poli, Galerie Alessandro Vivas, Parigi – Confini Arte Contemporanea, Cuneo, 1994; R. Daolio, Valeria Belvedere 1993-1995, Milano; Torino anni ’80. Ventitrè artisti, di C. Barbero, B. Merz, F. Poli, Unione Culturale Franco Antonicelli e Artifex, Torino 1994; T. Casapietra, “Fabrizio Sibona”, in Flash Art, n. 186, 1994; G. Paolini, “Fabrizio Sibona”, in Premio Internazionale “Grancia d’Argento” XIII edizione, Rapolano Terme, 1994; Il formaggio e i vermi, di M. Scotini, L. Vecere, Palazzo Casali, Cortona, 1996; M. Pozzati, in Viaggio in Italia, 1998-2000: Torino. Da Fontanesi a Casorati a…, di P. G. Castagnoli, R. Passoni, C. Pozzati, Casa del Mantegna, Mantova, 1998; bossiversoilmare: autoproduzione per Metropoli, di L. Legrenzi, Chiostro di Sant’Agostino, Bergamo Alta, 1998; L. Perlo. “Fabrizio Sibona”, in Costruire una collezione. Arte Moderna a Torino III Nuove acquisizioni 1994-1998, di Riccardo Passoni, Fondazione De Fornaris, Hopefulmonster Torino1999; Dietro agli occhi di nessuno, Galleria Studio44, 2006, Genova; Natività. I maestri e i giovani dell’Accademia Albertina interpretano il tema del nuovo inizio, di L. Beatrice, AlbertinaPress 2016; BAM90 anni novanta il decennio delle illusioni, di E. Di Mauro, Casa del Conte Verde, Rivoli 2018. Opere visibili su valeriabelvedere.tumblr.com

Nella fotoiFabrizio Sibona nella sua Aula che tanto ha amato, come ha amato la Scuola e gli Allievi e tutti noi dell’Accademia Albertina,  con generosità e fiducia.

Il centrodestra si spacca in Piemonte per la corsa alle poltrone regionali

Passiamo all’opposizione. No, garantiamo il sostegno esterno. Macché, manteniamo i nostri assessori ma votiamo solo ciò che ci convince.

Mi si nota di più se faccio l’offeso e me ne vado o se organizzo delle imboscate stando dentro?  Però possiamo fare pace se ci coccolano un po’ e aumentano le deleghe per i nostri assessori. Abbastanza squallido lo scontro tra Lega e Fdi alla Regione Piemonte. I meloniani, forti dei sondaggi che li danno al primo posto nella Trimurti dell’ex centrodestra, hanno richiesto un aggiustamento negli uffici di presidenza del consiglio regionale dove non sono presenti…

Continua a leggere:

Il centrodestra si spacca in Piemonte per la corsa alle poltrone regionali

Mentre i partiti litigano Barriera di Milano muore

Ineccepibile Sergio Mattarella, ha una marcia in più. Direi qualcosa di più di una marcia indietro di questo Parlamento sonecchioso ma scaltrissimo…oltre 50 applausi.

Il Presidente ha dettato l’agenda alla politica e ai partiti. Entusiasti, tanto non faranno nulla. Del resto coerenti sono. Almeno, dopo il discorso del Presidente, abbiamo fatto una bella figura in Europa e non solo. Bersani rientra nel Pd o per meglio dire detta le sue condizioni.  Non lavora per sé stesso ma per i suoi, da Speranza in avanti.  Una cosa è  chiara: Articolo uno è stato un fallimento totale.  Chissà cosa farà il leader maximo  alias D’Alema? Probabilmente niente. Lui, oramai pensa alla Cina ed ai suoi possedimenti nel Chianti.  Ha già dato.  Pd ed Enrico Letta raggianti e soprattutto lui pimpante. Tra un anno si vota e già si lavora per le candidature.  Se si fan due calcoli, tra un 20% di ricambio fisiologico e la cura dimagrante , se va bene rientreranno il 50 %. Problemi che hanno tutti i partiti, anche se, ammetto, faccio fatica nel chiamarli partiti.  Direi  un insieme di comitati elettorali. Oramai sono andati oltre alle corrrenti. Ma a volte ritornano. A Torino nuova Democrazia Cristiana con il figlio del Conte  Sala Calleri, primo presidente della Regione Piemonte.  Tutti intorno a Clemente Mastella con Giorgio Merlo figlio della nidiata di Carlo Donat-Cattin. Insomma, a volte ritornano. Un po’ invidiosi i nostalgici del PCI.  Ma cari tutti, proprio tutti … il tempo non ritorna, e quando si pensa che sia ritornato è più una fotocopia sbiadita e rischi di essere una farsa. Comunque come si dice sempre in questi casi: contenti loro contenti tutti.  Sono anche contenti i Piddini torinesi.  Accordo fatto: Marcello Manzu da Grugliasco è il nuovo segretario Provinciale.
Per l’esattezza dovrà diventare, ma già rilascia interviste da nuovo segretario. Buono, no? Almeno si risparmiano un sacco di parole inutili. Congresso, mozioni e contro mozioni. Interventi e decennali discussioni. Si sono portati in avanti. La sola arrabbiata è l’ex parlamentare Bragantini. Lei proprio non ci sta  e sbatte la porta. Da ora in poi sarà solo un’iscritta. E a proposito di iscritti, quanti sono gli usciti al Pd Subalpino? Il mistero è fitto. In altre parole non è dato sapere. Alla fine, comunque acque calme  nel centro sinistra.  Viceversa tempeste a go-go nel centro destra.  A Roma come a Torino.  In Regione leghisti e forza Italia manco si parlano più insieme.  Ed il governatore Ciro manco parla più insieme a loro.  Preferisce parlare con il sindaco Stefano lo Russo. Magari riusciamo a portare a casa qualcosa come città. In corso Palermo i nigeriani per festeggiare la vittoria della loro nazionale aggrediscono , costringendoli alla fuga, i poliziotti. Vi prego, intervenite subito.  Una delle barriere più belle di Torino è diventatata una cloaca a cielo aperto piena di violenza e sopraffazione. Esercito esercito esercito. Mi è stato detto che sarebbe inutile.  Fosse anche vero abbiamo, hanno il dovere di intervenire. Subito subito subito. Basta veramente.  I residenti di Barriera sono oltre ogni ragionevole esasperazione.  Dagli anni 90 non ci abito più.  Ma il tutto mi dà una incalcolabile rabbia. E sento mia l’esasperazione dei residenti.  E mi domando (come al solito) che cosa fa la politica e i politici? Polemizzano tra loro e basta.  Vuol dire che, praticamente non fanno nulla.  Anzi , non facendo nulla ci prendono in giro. E prima o poi ci ri scapperà il morto. Rabbia, tanta ed infinita rabbia.
Patrizio Tosetto

Cordoglio per la morte della sindacalista Cgil

Di seguito vi proponiamo il comunicato postato su Facebook dalla Cgil di Asti per ricordare Franca Mossetti

Cgil Asti: Ciao Franca!

La notizia della scomparsa di Franca Mossetti lascia in tutti noi della CGIL astigiana una profonda tristezza. Franca apparteneva a quel gruppo di persone, non molte in verità, che ci capita di incrociare nelle nostre vite e, quando vengono a mancare, lasciano in noi un senso di vuoto. Anche se da tempo non la incontravamo, la sua malattia non glielo permetteva, lei era, per noi, sempre presente: con il suo sorriso e la sua tenacia di militante.

Franca è stata il volto e “l’accoglienza” della CGIL di Asti: la prima che si incontrava entrando al primo piano della Camera del Lavoro e, non di rado, anche l’ultima. Lo so per personale esperienza, facendo sovente ora tarda assieme a lei. Il suo sorriso, spesso insieme a suoi amati gatti, era il saluto che la Camera del Lavoro porgeva ai suoi militanti e ai tanti che a noi si rivolgevano per un consiglio, una pratica da sbrigare, un problema da risolvere.

Franca è stata un elemento imprescindibile per la nostra CGIL. Una dei tanti compagni che non avranno mai “una notizia stampa” per il loro lavoro, ma senza le quali nessuna organizzazione può vivere e prosperare. Ci ha accompagnati dal ciclostile a internet: sempre pronta a imparare cose nuove e ad insegnarle a noi, trogloditi dell’informatica e ai quali tal volta toccava una delle sue sfuriate, che si concludevano con un sorriso che, da solo, faceva capire quanto amasse la CGIL e le compagne e i compagni che con lei lavoravano. Aveva anticipato la pensione per potersi godere, dopo tanti anni di faticoso lavoro sempre in prima linea, la sua famiglia e gli amatissimi nipoti. La sorte maligna ha impedito che questo suo desiderio potesse avverarsi.

Tutta la CGIL si stringe alla sua famiglia, partecipando al loro dolore che è anche quello di tutti noi.
Ciao Franca, grazie per il tanto che ci hai dato e che la terra ti sia lieve.

Per la CGIL di Asti
Il Segretario
Luca Quagliotti

Esercito e protezione del patrimonio culturale in risposta alle crisi

Inaugurata la 3^ edizione del Master internazionale di I livello  in  “Cultural Property Protection in Crisis Response”.

 

Ha avuto luogo ieri presso l’Aula Magna di Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, la cerimonia inaugurale della terza edizione del Master Internazionale in “Cultural Property Protection in Crisis Response”.

All’evento, moderato dal vice Direttore del Master, Giovanna Segre hanno presenziato numerose autorità accademiche, civili e militari tra cui: il Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Roberto Riccardi, il Director of the UNESCO Regional Bureau for Science and Culture in Europe, Ana Luiza Massot Thompson-Flores, il Presidente dell’’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario (HIIL) e Direttore del Master, Edoardo Greppi, il Direttore dell’area Educazione e Ricerca Scientifica della Fondazione CRT, Luigi Somenzari, il Coordinatore del Programma International Affairs della Compagnia di San Paolo, Nicolò Russo Perez, il Vice Segretario Generale dell’IIHL, Gian Luca Beruto, il Segretario Generale presso il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, Sara Abram ed il Segretario Generale della Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura, Alessio Re.

Nel suo intervento di saluto il Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi, ha sottolineato come Il patrimonio culturale, in tutte le sue forme, rappresenta l’identità e la memoria storica dei diversi popoli, esprime valori che vengono universalmente riconosciuti, rappresentando originale testimonianza delle civiltà passate e fungendo da collante tra le diverse generazioni.

Ana Luiza Massot Thompson-Flores intervenendo on line dalla sede di Venezia, ha tratteggiato il mandato dell’Ufficio Regionale dell’UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa. In materia di cultura le principali attività dell’Ufficio si concentrano sulla formazione e lo sviluppo di capacità professionali e istituzionali a favore dei Paesi del Sud-Est Europa, nonché al rafforzamento della cooperazione regionale relativamente alla salvaguardia del patrimonio culturale, alla lotta al traffico illecito di oggetti culturali, alla promozione della diversità delle espressioni culturali e della creatività contemporanea.

“Monumenti, opere d’arte, reperti archeologici, sono sempre stati in pericolo, a causa di calamità naturali, traffici illeciti, terrorismo e guerra. In un passato non troppo lontano le Nazioni, la stessa Comunità Internazionale, non disponevano di strumenti giuridici per tutelare l’eredità degli antenati. Oggi, le cose sono cambiate con l’avvento di nuove agenzie di cooperazione e coordinamento e con l’entrata in vigore di importanti standard e convenzioni internazionali, ma la strada è ancora lunga”, ha affermato il Generale Riccardi.

Infine, il Prof. Greppi, ha illustrato l’obiettivo del Master, che si propone di formare “esperti in protezione del patrimonio”, cioè esperti militari e civili nelle più moderne tecniche e metodologie internazionali, secondo gli standard UNESCO, per la protezione del patrimonio culturale.

Il Master, in lingua inglese, realizzato dalla Scuola Universitaria Interdipartimentale di Scienze Strategiche (SUISS) dell’Università degli Studi di Torino, si rivolge ai membri delle Forze Armate – italiane e straniere – che si trovano in prima fila nella tutela dei beni culturali, alle organizzazioni non governative – e ai civili in generale – che operano nel settore, con l’obiettivo di diffondere un approccio multidisciplinare anche nella società civile, che si trova a cooperare con enti governativi nella gestione di situazioni complesse.

Il corso vedrà interessati rappresentanti del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, dalla Brigata Alpina Taurinense, dell’Arma dei Carabinieri e quindici frequentatori provenienti da Brasile, Egitto, Italia, Francia, Libano, Repubblica Dominicana, Slovenia e Ungheria.

I sapori di Capo Verde all’Osteria della ASD Madonna del Pilone

/

Saranno protagonisti di una cena a  Torino, venerdì 11 febbraio

 

Una serata con protagonisti i sapori di Capo Verde è in programma venerdì 11 febbraio prossimo a partire dalle 19.30 presso l’Osteria della ASD Madonna del Pilone, dove l’osteria stessa e CapoverdeGo.it condurranno gli ospiti in un viaggio attraverso i sapori, le immagini (con foto e video), le parole e la musica del meraviglioso arcipelago al largo delle coste africane, che rappresenta un crocevia tra Africa, Europa e America Latina, dove la lingua parlata è quella creola.
Il menu a tema capoverdiano, preparato dallo chef Gabriele Accardi e dalla sua brigata, consentirà di conoscere l’arcipelago di Capoverde attraverso i sapori d’influenza lusitana, in quanto il Paese è stato fino al 1975 una colonia portoghese, diventando poi una repubblica indipendente con la Rivoluzione dei Garofani.
Durante la serata verranno anche proiettati fotografie e video di ‘Capo Verde Go’, la guida realizzata e prodotta da giornalisti italiani che vivono e da anni frequentano queste isole. Nata due anni fa in tempi di pandemia, si è attestata quale un valido punto di riferimento per il pubblico italiano che voglia visitare l’isola. Capo Verde Go contiene informazioni che sono verificate e vissute e si rivolge a pubblici differenziati, a partire da chi desideri trascorrervi anche solo una settimana di vacanza, fino a chi, in particolar modo, voglia conoscere davvero le isole e vivere un’esperienza immersiva a contatto con le culture autectone.
Capo Verde presenta molti aspetti invitanti trattandosi del secondo Paese dell’Africa per livello di democrazia, con un buon PIL e la presenza di Università quotate. Situato tra il Tropico e l’Equatore, offre un clima buono tutto l’anno, con temperature dell’acqua che non scendono mai al di sotto dei 22 gradi e quelle atmosferiche che si aggirano intorno ai 28/-30 gradi grazie all’aliseo che soffia costante. Da dicembre a marzo, infatti, nelle isole di Sal e Boa Vista si svolgono i campionati di Kite Surf. È presente un mare intatto ricco di pesce, da febbraio a maggio, che regala la vista delle megattere, che transitano spesso vicino alla Costa. Si tratta, inoltre, del secondo posto sull’Atlantico per la deposizione delle tartarughe Caretta-caretta. Nel Paese la pandemia sembra quasi non essere arrivata e la situazione vaccinale è piuttosto buona. Nonostante ciò dall’Italia non si può ancora viaggiare per turismo, ma si spera che la situazione possa normalizzarsi per questa estate.
Capo Verde può rappresentare per le sue caratteristiche una scelta molto interessante dal punto di vista dell’investimento e anche da quello lavorativo, a patto di conoscere le proprie esigenze, il posto, i vantaggi e gli svantaggi presenti.
Il menu che verrà proposto, servizio incluso, è al costo di 29 euro.
Per prenotazioni e informazioni ASD Madonna del Pilone- L’Osteria 3317293939/ 0118999205
La bocciofila Madonna del Pilone, nata nel 1922, aveva originariamente sede in corso Casale e nel ’46 si trasferì in quella attuale. Sui campi di corso Michelotti 102/A si sono misurati, nel corso dei decenni, campioni e star di bocce, compreso il grande Pinin Corno. Oggi la ASD Madonna del Pilone è sinonimo di sport, cultura, eventi, attività per famiglie e ristorazione, di cui l’Osteria rappresenta un fondamentale punto di riferimento non soltanto per il quartiere circostante.
Il 2022 ne costituisce l’anno del centenario e si prevedono festeggiamenti e novità.

Mara Martellotta