ilTorinese

Stop al bullismo e al cyberbullismo

A  Torino si è tenuto il convegno “Stop al bullismo e al cyberbullismo”, organizzato dal CSI Piemonte in collaborazione con l’Associazione Bullismo No Grazie e la Regione Piemonte.

L’incontro, che si è tenuto presso la Casa delle Tecnologie Emergenti e contemporaneamente tramesso on line, ha visto esperti e professionisti confrontarsi sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo che ogni giorno sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti e una diffusione preoccupante, come si apprende ormai quotidianamente anche dai mezzi di informazione.

Una ricerca dell’Osservatorio (in)difesa rivela che il 61% degli adolescenti italiani tra i 13 e i 23 anni è stato vittima di episodi di bullismo o cyberbullismo. Il 42,23 % esprime sofferenza per episodi di violenza psicologica da coetanei, mentre il 44,57% delle ragazze segnala un forte disagio nel ricevere commenti di carattere sessuale on line. Di contro, c’è un 8,02% di ragazze che ammette di aver compiuto atti di bullismo o cyberbullismo, e un 14,76% di ragazzi che ammette di avere fatto altrettanto.

6 ragazzi su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online. Tra i rischi maggiori sia i maschi che le femmine pongono al primo posto il cyberbullismo (66,34%) che con l’utilizzo della tecnologia può colpire anche in maniera anonima, 24 ore su 24, in qualsiasi luogo e con un pubblico potenzialmente enorme con una estrema difficoltà nel rimuovere i contenuti offensivi che restano on line nel tempo.

Perché le vittime sono prese di mira? In primo luogo per le caratteristiche fisiche, per la timidezza e per l’orientamento sessuale. Seguono poi l’essere straniero, l’estrazione sociale e l’avere delle disabilità.

I bulli e i cyberbulli perseguitano le loro vittime sui social network anche creando pagine “contro”, diffondono foto senza il consenso della persona, mandano messaggi aggressivi o minacciosi o rendono pubblici messaggi privati.

Cosa possiamo fare per aiutare chi si trova sotto attacco? L’ascolto è il primo passo. Si dovrebbe provare ad aiutare la vittima in un percorso innanzitutto di comprensione, facendogli capire che non è l’unico, perché la consapevolezza che altri si trovano nella stessa situazione aiuta a gestire le emozioni e contrasta il senso di colpa. Più in generale occorre rivolgersi ad enti, associazioni del territorio che promuovono progetti volti al supporto delle vittime e alla scuola che è in prima linea su questo tema: tutte le componenti scolastiche (alunni, docenti, collegio docenti, consiglio di classe, genitori) sono infatti coinvolte a vario titolo e con obiettivi diversi al contrasto e alla prevenzione

“Cosa possiamo fare per fermare il bullismo e il cyberbullismo? È una domanda che come padre mi sono posto più volte – ha sottolineato Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte -. L’antidoto migliore che abbiamo a disposizione è l’educazione: educare al dialogo, al rispetto, educare e formare i ragazzi e gli insegnanti per riconoscere e affrontare insieme la violenza in ogni sua forma. Il nostro grazie va tutte le realtà che ci aiutano in questo lavoro così importante”.

Per Elena Chiorino, Assessore Istruzione, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario Regione Piemonte “È evidente che bullismo e cyberbullismo sono temi di cui non si discute abbastanza: si percepisce ancora troppo il pudore della denuncia, anche solo nel parlarne, sia in casa sia all’esterno. Ma il rischio del danno irreversibile è troppo alto e, mai come oggi, non ce lo possiamo permettere. L’intervento delle associazioni diventa fondamentale per sensibilizzare e supportare le famiglie per trovare il coraggio di denunciare episodi o presunti tali. Nonostante gli sforzi importanti che abbiamo messo in campo a livello regionale, sappiamo che è necessario fare di più: abbiamo raccolto progetti di rilievo, ma mancano all’appello ancora aree importanti come la città di Torino che non ha risposto alla nostra chiamata. È indispensabile unire le forze, consapevoli che la politica deve assumersi anche questa responsabilità insieme alla scuola, che è il primo luogo di formazione dell’individuo, contemporaneamente alla famiglia.”

“Con questa iniziativa – ha affermato Letizia Maria Ferraris, Presidente del CSI Piemonte – il CSI conferma il suo ruolo di supporto per la diffusione e la promozione di una cultura digitale, per un uso consapevole degli strumenti informatici. Formazione e informazione sono due parole chiave che ci devono accompagnare in questa era digitale in cui accanto alle infrastrutture diventano fondamentali le conoscenze e le competenze adeguate. Il CSI è impegnato su questo fronte e continuerà nella sua azione di sensibilizzazione, che si rivela ancor più importante di fronte a quei fenomeni di grande impatto sociale, affrontati oggi durante il convegno”.

“Siamo orgogliosi – ha dichiarato Fabio De Nunzio, Presidente Associazione Bullismo No Grazie – di avere partecipato al convegno organizzato dal CSI Piemonte in collaborazione con la Regione Piemonte. È la concreta testimonianza di quanto sia sentito il problema del bullismo e del cyberbullismo e di come le istituzioni lungimiranti siano impegnate e fattivamente coinvolte nel supportare le iniziative volte a formare ed informare il pubblico e a prevenire e combattere tali fenomeni.”

All’incontro hanno partecipato in qualità di relatori: Lisa Sella Vice Presidente Comitato UISP Ciriè Settimo Chivasso, Ylenia Serra Garante per l’infanzia e l’adolescenza Consiglio Regionale Piemonte, Stefano Callipo Presidente Osservatorio Violenza e Suicidio, Maurizio Siracusa Hacker etico, Marina Mancini coordinatrice PA social Sicilia e segretario nazionale Gus Gruppo Uffici stampa di Fnsi, Francesco Bacco Commissario Capo Polizia Postale e delle comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta, Pietro Pacini Direttore Generale CSI Piemonte.  L’incontro è stato moderato da Annalisa D’Errico Responsabile Comunicazione Unioncamere Piemonte e autrice di “Figli Virtuali. Percorso educativo alla tutela e alla complicità nella famiglia digitale”.

Da lunedì Piemonte in zona gialla

DAL 21 FEBBRAIO: CONTINUA IL CALO DEL CONTAGIO E DELLA PRESSIONE OSPEDALIERA

Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto Superiore di Sanità

Il presidente Cirio e l’assessore Icardi: “La curva del contagio continua a migliorare, ma continuiamo a essere responsabili e vacciniamoci”

Nella settimana 7-13 febbraio in Piemonte il numero dei nuovi casi risulta in netta riduzione rispetto alla settimana precedente.

L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi resta pressoché costante (è 0.58) e migliora anche l’incidenza che passa a 506,95 casi ogni 100 mila abitanti (era 819,64). La percentuale di positività dei tamponi si riduce dal 19% al 17%.

Migliora anche il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva che si abbassa dal 15,8% all’8,9% e anche quello dei posti letto ordinari che passa dal 26,4% al 20,8%, entrambi sotto la soglia di allerta.

Da lunedì 21 febbraio il Piemonte sarà in zona gialla.

“La curva del contagio e i ricoveri ospedalieri continuano a migliorare, da lunedì saremo gialli con dati che da oggi ci avvicinano già verso il bianco, ma continuiamo a essere responsabili e vacciniamoci”, sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi.

Ferisce la ex al volto con una pistola e va dai carabinieri: “ho fatto una cavolata”

L’ha ferita fortunatamente in modo lieve al volto con una pistola a piombini. L’uomo, l’ex marito, si è poi costituito ai carabinieri.

I fatti sono accaduti intorno all’ora di pranzo in via Baltea, a Torino.

La stessa donna ha dato l’allarme dopo essere riuscita a fuggire, ed è stata portata all’ospedale San Giovanni Bosco: non è in pericolo di vita. L’uomo è andato a costituirsi ai carabinieri di Settimo Torinese: “Ho fatto una cavolata”, così avrebbe dichiarato. La polizia, sta ricostruendo l’aggressione e le motivazioni.

 

Ecco il derby!

26esima giornata serie A

Venerdì 18 febbraio
Allianz Stadium ore 20.45
Juventus-Torino

Le formazioni:
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, de Ligt, Pellegrini, Alex Sandro; Zakaria, Arthur, Locatelli; Cuadrado, Vlahovic, Dybala.

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Zima, Bremer, Rodriguez; Singo, Lukic, Mandragora,Vojvida; Pobega, Brekalo; Sanabria.

3 punti in palio importantissimi per entrambe le squadre torinesi:i bianconeri per mantenere saldo il quarto posto e la qualificazione in Champions League
I granata per rafforzare il decimo posto lontano dalla zona retrocessione.
Un dato statistico curioso: è dal 26 aprile 2015 che il Toro non batte la Juve.Allora furono  i gol di Darmian e Quagliarella a far vincere il Derby della Mole per 2-1, superando la rete di Pirlo. La Juve vinse poi lo Scudetto. Da allora, dalla stagione 2015/2016, i granata hanno al massimo pareggiato tre gare, mentre la Juventus ha ottenuto ben undici vittorie.

Enzo Grassano

Un dongiovanni mordi e fuggi, allegramente diviso tra vita e teatro

Sul palcoscenico dell’Erba “Il fidanzato di tutte”

Il mondo dello spettacolo, un gruppo di ragazze e ragazzi, aspiranti attori e cantanti, ballerini, in un continuo alternarsi di successi e piccole delusioni. Il mondo dei provini e delle audizioni, dei talent che possono aprire ogni porta, di un successo improvviso che ti potrebbe imporre come stella di prima grandezza, una scommessa all’estero che potrebbe farti fare un bel salto nel mondo internazionale. Un gruppo dove circolano affetti e amicizia, storie d’amore che si sgonfiano come sono sbocciate o avventure che mescolano improvvisazioni e sesso, quando si arriva al dunque cui tutti aspirano. Magari anche un briciolo più o meno grande di invidia, ti verrebbe da pensare. Al centro del gruppo è “Il fidanzato di tutte” – autori Francis Jackets e Jérôme Dagneau (viene il dubbio che, almeno in buona parte, qualcuno si nasconda dietro questi nomi, qualcuno vicino a Torino Spettacoli? e poi: quanto c’è di aggiornato o di autobiografico nelle parole di Luca e dei suoi compagni?), regia di Girolamo Angione, in scena all’Erba sino a domenica 20 -, ovvero quel Luca, bello, spigliato, rubacuori, “dongiovanni mordi e fuggi”, casanova senza freni, che cerca di far innamorare tutte le ragazze che gli capitano a tiro, avventure sui due mesi e niente più, sicuro di far breccia ma sempre lasciato a bocca asciutta: e così, con tutta la debolezza che fa da contraltare alla spudorata esistenza di ogni giorno, si rifugia nei consigli di una invisibile quanto ironica psicologa (il lettino delle confessioni è al centro della scena firmata da Gian Mesturino), o tenta di fare suoi i face time che il primo amore, un’attrice più grande di lui ormai ritiratasi lontano dai palcoscenici, nella tranquilla casa in riva al lago, gli elargisce, pieni di ricordi e di speranze verso il futuro soprattutto, con il grande e materno comandamento di abbracciare in maniera definitiva e seria il teatro. Nel tentativo di rimettere ordine nella sua vita sentimentale e di dar corso ai suoi progetti di lavoro, Luca dovrà anche accorgersi che i sentimenti più autentici gli vengono da un amico del gruppo, che forse per troppo tempo se ne è rimasto zitto.

Decisamente brillante, divertente, infiorettata di dialoghi quasi mai banali, eccellentemente frizzante nelle coreografie e nelle canzoni che tutti prima o poi si ritrovano a cantare, a dimostrazione di quanto siano bravi (non tutti sullo stesso livello, ma le strade sicure sono già parecchie), “Il fidanzato di tutte” va a nozze con il suo interprete principale, Elia Tedesco, ormai faccia di riferimento per Torino Spettacoli, disinvolto quanti altri mai, piacione in perfetta e sfacciata consapevolezza, pronto allo stesso modo a ballare come a mettersi in cache-sex dorato e accappatoio ben aperto, per quello che ora è a tutti gli effetti il suo pubblico. Lui sorride e si inventa facce, ci sa fare, spadroneggia sul palcoscenico, sa costruirsi una comicità immediata, e se c’è un momento di stanca è pronto a riprendere il ritmo.

Elio Rabbione

Consumatori, Polliotto (Unc): “Truffe assicurative, come affidarsi a operatori in regola”

I consigli della Presidente di Unc Piemonte per evitare spiacevoli raggiri fuori e dentro il web.

Nel 2021 l’Ivass ha scoperto 219 siti irregolari che distribuivano polizze assicurative false. “Un numero più che considerevole, reso ancor più significativo dal fatto che non corrisponde ai siti chiusi ma ai siti irregolari individuati, e questo perché all’Ivass non è ancora stato dato un potere autonomo di oscurare e chiudere i siti fake senza dover ricorrere alla Magistratura”. Lo rileva l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente dal 2010 del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la prima è più antica associazione consumeristica italiana.

Ecco dunque una serie di utili suggerimenti per destreggiarsi al meglio, e in maggior sicurezza, nella ricerca della migliore offerta assicurativa automobilistica per le proprie esigenze: Controllare, prima del pagamento del premio – prosegue la Presidente di Unc Piemonte – che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati, consultando sul sito www.ivass.it. Verificare gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia. E’ bene consultare anche il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea come pure l’elenco degli avvisi relativi ai Casi di contraffazioneSocietà non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione”.

Per poi riprendere: “E’ altresì bene sapere che i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari, così come i pagamenti a persone o società, non iscritte negli elenchi sopra indicati. Mentre, per quanto concerne le cautele sul web, i siti internet o i profili social degli intermediari italiani che svolgono attività on-line devono sempre indicare: i dati identificativi dell’intermediario; l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata; il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’Ivass. I siti o i profili Facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni sopra riportate non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa ed espongono il consumatore al rischio di stipulare polizze contraffatte”, conclude il noto legale.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Giachino: con la difesa dell’auto difendiamo il lavoro e le aziende di oggi

”Con la TAV abbiamo difeso il Futuro di Torino e del Piemonte”

Chi l’avrebbe detto di vedere per i corsi alberati di TORINO un Manifesto a difesa del settore auto?
Eppure con l’auto elettrica , che ha la metà dei componenti dell’auto tradizionale, rischiamo di perdere tante aziende dell’indotto e quasi 100.000 posti di lavoro.
In questa situazione i 67 parlamentari lautamente pagati 13-14.000 euro al mese durante la discussione della Legge fondamentale nella quale ci sono tutti gli interventi dello Stato nel 2022 si sono dimenticati il settore dell’auto .
Ma il manifesto non arriva neanche dal sindacato ma…..da un politico che non ha paura di mettere la faccia sui problemi più importanti del territorio.
MINO GIACHINO
Si Tav Sì Lavoro

La Festa dell’Orgoglio locale a Eataly Lingotto: cuochi, produttori e artigiani

E il Barolo Festival per raccontare la biodiversità del nostro territorio

 

Dal 18 al 27 febbraio a Eataly Lingotto c’è la Festa dell’orgoglio locale: 10 giorni per celebrare i nostri territori e la biodiversità insieme a cuochi, produttori e artigiani locali.

Quando si parla di orgoglio locale, qui in Piemonte non si può fare a meno di pensare ai territori che circondano e abbracciano le città, fra monti, colli e valli e le tante eccellenze che la natura ci offre.

Eccezionalmente per alcune giornate uniche arrivano così a Torino alcuni ristoratori e osti abituati ai paesaggi di montagna. Lunedì 21 a pranzo e cena sarà ospite delle cucine di Eataly la Casetta del Gad, che porterà le sue pizze creative a lunga lievitazione con impasto da mix di farine direttamente da Oulx, Alta Valle Susa. Martedì 22 invece sarà il turno di Brieis Relais Alpino, albergo diffuso ricavato dalla completa ristrutturazione di una borgata alpina, incastonato in un piccolo angolo di paradiso, a 1500 mt tra le montagne incontaminate della Valle Maira, in provincia di Cuneo. Da provare assolutamente le loro ravioles, il flan di Nostrale della Valle Maira e il bonet profumato alla lavanda. Giovedì 24, infine, arriva il rifugio Fontana Mura, nel cuore del parco naturale Orsiera-Rocciavrè, ai piedi del Colle della Roussa, il valico che collega la Val Sangone con la Val Chisone. La loro cucina è quella classica di quota, con una grande attenzione alle materie prime: polenta di pignoletto rosso, Toma di Lait Brusc, sformato di patate e toma e altre ricette della tradizione saranno in menu eccezionalmente per quel giorno.

In programma anche un appuntamento gourmet e stellato, con una speciale cena a 4 mani: martedì 22 febbraio alle ore 20 Ugo Alciati, 1 stella Michelin per Guido Ristorante a Serralunga d’Alba, incontra negli spazi del suo nuovo locale torinese Giù da Guido all’interno dell’Enoteca di Eataly, Piergiorgio Siviero, 1 stella Michelin per Lazzaro1915 a Pontelongo in provincia di Padova. Tradizioni di famiglia e forte legame con il territorio caratterizzano entrambe le cucine, sempre proiettate alle ricette classiche ma con un tocco di innovazione ed estemporaneità. Entrambe inoltre sono da diversi anni premiati dalla Guida Michelin con 1 stella. Da quest’anno poi Lazzaro1915 ha ottenuto la stella verde, per la particolare attenzione alla sostenibilità, elemento che lo accomuna con chef Alciati, il cui ristorante Guido è all’interno del Villaggio Narrante, riserva bionaturale e la cui cucina da sempre ha una cura particolare per l’ambiente e l’eccellenza della materia prima. Per una serata eccezionale, i due chef hanno pensato ad un percorso di gusto, dal Piemonte al Veneto. In accompagnamento una selezione di vini a cura dei Cantinieri di Eataly Lingotto. (€ 80 a persona, su prenotazione)

Mercoledì 23 febbraio sarà invece l’occasione per conoscere da vicino una giovane ma già molto solida realtà della campagna del cuneese, direttamente dalla voce della sua fondatrice: sarà ospite infatti Sara Olocco, di Braja Farm, realtà agricola di Sommariva Bosco in provincia di Cuneo, orto e cascina, bottega ed enoteca online, punto di incontro e luogo di ritrovo. Il progetto Braja, in piemontese “urla”, nasce dalla terra che la giovane imprenditrice ha ereditato dalla sua famiglia: un orto abbandonato da anni che Sara ha ricominciato a coltivare, producendo frutta e verdura nel massimo rispetto della natura e recuperando anche varietà antiche e in disuso. L’appuntamento è per le ore 20 negli spazi in Enoteca a Eataly Lingotto (€ 55 a persona, su prenotazione).

Anche un piatto iconico dell’italianità come la pizza si può declinare in vari modi per raccontare i prodotti e le tradizioni del territorio: ecco allora il Giro d’Italia in 8 pizze, domenica 20 febbraio alle ore 20. Una grande degustazione di pizze per scoprire la biodiversità dei territori e delle eccellenze italiane. (€ 28 a persona, su prenotazione)

Non mancheranno infine i Tour del negozio, per vivere un’esperienza sensoriale a 360°. Assieme ad una guida interna si andrà alla scoperta di curiosità e aneddoti degli artigiani del cibo e si potranno assaggiare prodotti unici: il percorso parte dalla panetteria e prevede 15 stuzzicanti degustazioni itineranti. Appuntamento per sabato 19 febbraio alle ore 18.30 (€ 15 a persona, su prenotazione). E per un’esperienza speciale, venerdì 18 febbraio alle 19 ecco l’Eataly Tour 2.0: 5 assaggi in giro per il negozio e poi a seguire una cena con i grandi piatti della tradizione di Eataly (€ 40 a persona, su prenotazione).

Grande evento di chiusura della Festa dell’Orgoglio locale non poteva che essere il Barolo Festival, da venerdì 25 e fino a domenica 27 febbraio: 3 giorni dedicati al re dei vini, il Barolo, e ai grandi vini dei territori del Piemonte. Venerdì e sabato in programma due serate di degustazione nell’Enoteca di Eataly Lingotto, la più grande della città per grandezza e varietà – l’Enoteca di Eataly ospita oltre 35.000 bottiglie e più di 5.000 etichette -. Saranno presenti 15 produttori, che racconteranno e faranno assaggiare le loro etichette, più di 50! Dai grandi nomi del vino, come Borgogno, Fontanafredda, Marchesi di Barolo, Fenocchio, a Ettore Germano, Domenico Clerico e La Spinetta, storiche piccole cantine nel cuore delle Langhe, passando per la produzione di alcune rappresentanti delle Donne del vino, come Sandra Vezza e la sua Astemia pentita, o ancora le eccellenze artigiane come Principiano, che pigia ancora l’uva con i piedi e mantiene i raspi nel mosto, usa solo lieviti indigeni ed esegue rimontaggi manuali. Questi e tanti altri nomi saranno i compagni di un viaggio tra le colline piemontesi, calice alla mano. (ticket da 40€ a persona con degustazioni illimitate).

Non si rimarrà naturalmente a stomaco vuoto, grazie alle tapas pensate per l’occasione dall’Executive Chef di Eataly Lingotto, Patrik Lisa: pulled pork, pane burro e acciughe ma anche golose focaccine in versione sabauda, con vitello tonnato. Anche la cucina di Giù da Guido, il nuovo locale della famiglia Alciati dentro l’Enoteca di Eataly, proporrà alcuni sfizi: tortilla di polenta con baccalà mantecato, bistecchine di lingua con bagnetti e altre golosità saranno in menu esclusivamente per le due serate di degustazione.

E domenica, immancabile il Pranzo della domenica: un menu langhetto a cura di Giù da Guido. Si inizia con un omaggio al Carnevale, con le bugie salate accompagnate a salumi locali e poi si prosegue con gli immancabili Plin di Lidia Alciati, la “Agnolotti Queen” secondo il Los Angeles Times, la polenta macinata a pietra di Mulino Marino condita con cervo, fino all’ormai famoso gelato al fiordilatte mantecato al momento: la chef di Giù da Guido Laura Greco ha pensato a piatti che esprimono la tradizione e il confort che si associano sempre al pensiero della tavola domenicale (€ 45 a persona, su prenotazione). Disponibile un percorso di abbinamento vini, ovviamente Barolo, da degustare con i consigli degli esperti sommelier di Eataly. In alternativa c’è l’imbarazzo della scelta, tra tutte le proposte a scaffale in Enoteca, tra le quali scegliere liberamente.

Il Festival del Barolo è anche il momento perfetto per imparare sempre di più su questi vini incredibili. Ecco allora in programma alcuni appuntamenti didattici a tema. Martedì 22 febbraio con “Di Barolo in Barolo” si andrà alla scoperta di 3 diverse annate di questo vitigno, apprezzandone le caratteristiche peculiari e le differenze. Venerdì 25 è invece il momento della “Masterclass verticale di Barolo Fontanafredda”: al centro dell’attenzione 5 annate, da degustare con la guida dell’esperto enologo Giorgio Lavagna. E infine domenica 27 febbraio dalle 16.30 “Torino Wine Week incontra… Mauro Marengo”: una degustazione gratuita curata da Torino Wine Week insieme a Mauro Marengo, titolare dell’azienda vitivinicola omonima. L’azienda, fondata da Francesco Marengo nel 1950 a Novello, è a conduzione famigliare e dal 2015 vinifica, grazie alla terza generazione, con profonda attenzione per i tempi della natura sia in vigna che in cantina.

 

Ecco il calendario completo della Festa dell’Orgoglio locale:

Venerdì 18 febbraio, ore 19 | Eataly Tour 2.0: degustazioni e cena | 40 €

Sabato 19 febbraio, ore 19 | Eataly Tour | 15 €

Domenica 20 febbraio, ore 20 | Giro d’Italia in 8 pizze | 28 €

Lunedì 21 febbraio, a pranzo e cena | Casetta del Gad, Oulx TO

Martedì 22 febbraio, a pranzo e cena | Brieis Relais Alpino, Marmora CN

Martedì 22 febbraio, dalle 18.30 alle 20.30 | Di Barolo in Barolo | 40 €

Martedì 22 febbraio, ore 20 | Cena a 4 mani: Lazzaro1915 e Ugo Alciati | 80 €

Mercoledì 23 febbraio, ore 20 | Braja Farm incontra Eataly | 55 €

Giovedì 24 febbraio, a pranzo e cena | Rifugio Fontana Mura, Coazze TO

Venerdì 25 febbraio, dalle 18.30 alle 20.30 | Masterclass verticale di Barolo Fontanafredda | 60 €

Da venerdì 25 a domenica 27 febbraio | Barolo Festival

Venerdì 25 e sabato 26 febbraio, dalle ore 18 alle 23 | Degustazioni in Enoteca | 40 €

Domenica 27 febbraio, ore 13 | Il pranzo della domenica | 45 €

Domenica 27 febbraio, dalle 16.30 alle 18.30 | Torino Wine Week incontra… Mauro Marengo | Gratuito

 

Per maggiori informazioni: www.torino.eataly.it

 

Cane fugge da cortile e stacca il naso a un passante

Un cane è fuggito da una casa e ha staccato a morsi il naso a un passante che stava camminando nella strada adiacente . È accaduto a Benna, nel Biellese. La prognosi è di novanta giorni per il malcapitato 53enne. L’uomo è stato trasferito al Cto di Torino. I carabinieri stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente.

Calleri di Sala, Irpef: “bene le scuse del sindaco, ma ora si cambi”

“La notizia dell’aumento dell’Irpef da parte del Sindaco di Torino e anche le sue scuse rivolte ai 12 mila contribuenti che verranno toccati dal provvedimento non possono essere considerati un brillante inizio di mandato. Anche se il provvedimento riguarderà una percentuale minima di contribuenti, l’augurio che possiamo fare è che le risorse servano a migliorare i servizi comunali che oggi sono, purtroppo, carenti.
Senza alcuna polemica strumentale e politica, ci si rammarica per un provvedimento che andrà a colpire dei contribuenti e le scuse, purtroppo, non fanno che ingigantire il problema e non ci sono scuse anche se si è appena insediati. Un’attenta gestione da parte delle precedenti amministrazioni avrebbe, magari, evitato questa situazione di palese difficolta economica e finanziaria.”

Guido Calleri di Sala – Segretario Provinciale “Noi Di Centro” della Città Metropolitana di Torino.