ilTorinese

I Verdi del Piemonte al Consiglio sul clima

La crisi climatica è oggi!

Oggi una delegazione di Europa Verde – Verdi del Piemonte ha presenziato al Consiglio Regionale aperto a Palazzo Lascaris insieme agli attivisti, alle associazioni ambientaliste piemontesi, ai rappresentanti delle istituzioni, agli esperti di clima degli Atenei piemontesi, alle organizzazioni sindacali e di categoria.

Erano presenti i Co-portavoce regionali Mariella Grisà e Mauro Trombin e alcuni membri dell’esecutivo regionale piemontese e dell’esecutivo di Torino città metropolitana.

La lotta al cambiamento climatico rappresenta, per noi di Europa Verde, una priorità che deve coinvolgere la politica, la scienza e la società civile. I fenomeni meteorologici estremi, sempre più frequenti devono metterci in allarme e farci agire subito.

Leggiamo con preoccupazione i dati illustrati dal direttore dell’Arpa secondo cui il mese di gennaio appena trascorso è stato il quarto gennaio più secco degli ultimi sessantacinque anni ed il secondo più caldo, con un’anomalia di temperatura compresa fra +1 e +3 C° rispetto al clima del periodo 1991-2020.

Alcune dichiarazioni della Co-portavoce regionale Di Europa Verde – Verdi, Mariella Grisà: “Noi siamo i Verdi e potete ben immaginare quali siano le priorità che perseguiamo, la lotta al cambiamento climatico che da trent’anni combattiamo rappresenta proprio una di queste priorità. Il tempo sta finendo vogliamo un cambiamento radicale, e vogliamo contribuire a rendere possibile questo cambiamento, chiediamo una politica che sappia contrastare l’emergenza climatica e guardare alle prossime generazioni”.

Ivrea Capitale del libro si celebra

Martedì 22 febbraio 2022 alle 21 appuntamento al Teatro Giacosa
per ringraziare la Comunità della partecipazione alla competizione

 

La data scelta per festeggiare con la Comunità la proclamazione di Ivrea a Capitale Italiana del Libro 2022 è il 22.02.2022, un numero palindromo che racchiude i tanti significati del riconoscimento ottenuto e vuole essere di buon auspicio per il programma che si dispiegherà nell’arco di tutto l’anno.

L’appuntamento di martedì 22 febbraio 2022 alle ore 21 al Teatro Giacosa, voluto dal Sindaco, Stefano Sertoli e dall’Assessore alla Cultura Costanza Casali, è rivolto alla Città e a tutti coloro che hanno contribuito, a vario titolo, al successo della candidatura, per segnare insieme il punto di partenza di questo anno speciale. L’evento nasce sulla scia dell’entusiasmo che ha colpito favorevolmente la Commissione ministeriale, che lo ha rimarcato più volte nella cerimonia di nomina.

Per questo primo appuntamento si è pensato a un gesto fortemente evocativo che richiama il tema della Comunità alla base del dossier: i partecipanti alla serata sono invitati a portare con sé un libro da donare per costruire la prima “Biblioteca d’accoglienza” che sarà messa a disposizione di tutti coloro che parteciperanno agli eventi programmati nel corso dell’anno.

La serata è a ingresso libero. È obbligatoria la prenotazione sul sito ivreacapitaledellibro.it fino a esaurimento dei posti disponibili che dovranno comunque essere occupati entro le ore 20.50, in caso contrario saranno resi disponibili alle persone in lista d’attesa.

Studenti e violenza, il sindaco: “Gesti senza scusanti ma siano ascoltate le richieste legittime”

Il sindaco Stefano Lo Russo ha risposto,  in Consiglio Comunale, a richieste di comunicazioni da parte dei consiglieri Fabrizio Ricca (Lega), Paola Ambrogio ed Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) e Domenico Garcea (Forza Italia), sugli scontri avvenuti venerdì mattina, davanti alla sede dell’Unione Industriale, in occasione della manifestazione degli studenti.

Il sindaco ha espresso “ferma e durissima condanna rispetto agli atti di violenza occorsi: Questi gesti non hanno alcuna scusante e non sono minimamente ascrivibili alle nobili e condivisibili ragioni della protesta e della mobilitazione studentesca”. Ha quindi espresso piena e totale solidarietà all’Unione Industriale, oggetto di un attacco ignobile, agli agenti di polizia, in particolare a coloro che sono stati feriti e contusi, complimentandosi per la capacità dei Carabinieri di non reagire alle ignobili provocazioni e alle botte date in modo gratuito.

Ha espresso solidarietà agli studenti che hanno immediatamente preso le distanze da questi fatti. Lo Russo ha evidenziato le tematiche di grande attualità sollevate dagli studenti, richieste di attenzione alla scuola e di sicurezza sui luoghi i lavoro e alle modalità di svolgimento dell’alternanza scuola lavoro.

Dopo l’intervento del sindaco, Giuseppe Catizone (Lega) ha aperto il dibattito esprimendo solidarietà alle forze dell’ordine vittime di un attacco premeditato e condividendo, invece, lo scopo nobile della manifestazione studentesca, sottolineando la necessità di prendere le distanze dalle frange eversive talvolta vicine alla maggioranza e la necessità di chiudere i centri sociali. Per Domenico Garcea (Forza Italia), si è trattato di un bilancio degli scontri inaccettabile operati da delinquenti ed occorre prendere le distanze dagli anarchici e non manifestare solidarietà a posteriori. Secondo Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) occorre non speculare, sia da parte della maggioranza sia da parte delle opposizioni, ma è necessario porre attenzione ai temi politici, chiudendo ad Askatasuna come a Casa Pound. Per Andrea Russi (Mov. 5 Stelle), che ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine, è necessario interrogarsi sulle ragioni che portano gli studenti in piazza, con un’istruzione che non è all’altezza delle aspettative, aprendo ad una stagione di riforme utile a colmare il gap con gli studenti europei. Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia), ha invitato il sindaco ad esprimersi su cosa intenda fare rispetto a violenti e facinorosi, quando per contro ci sono studenti che vogliono manifestare per qualcosa di positivo mentre Silvio Viale (Lista civica per Torino) ha sottolineato come vada in scena ogni volta lo stesso copione e come debba essere manifestata solidarietà agli studenti che hanno preso le distanze dai violenti.

Attraverso Nadia Conticelli, il PD ha espresso solidarietà a forze dell’ordine e Unione industriale e la necessità di isolare i gruppi antagonisti perché gli studenti lottano per ottenere attenzione, perché sulla scuola non si spenga quell’attenzione che si era accesa durante la pandemia, puntando ad investimenti continuativi e strutturali. Per Paolo Da Milano (Torino Bellissima), si tratta di cambiare questa città se ad ogni Consiglio Comunale si deve discutere di scontri che nulla hanno a che vedere con le richieste degli studenti mentre Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ritiene non sia possibile la presenza di forze di maggioranza che sono contemporaneamente al governo e e nelle piazze.

Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), esprimendo vicinanza alle forze dell’ordine e apprezzamento per come è stato gestito l’intervento, ha sottolineato la necessità di capire perché alcuni giovani adottino modalità conflittuali e non di dialogo mentre Tiziana Ciampolini (Torino Domani) osserva come la violenza finisca per oscurare le richieste dei giovani e come occorra un impegno perché giovani e scuola non siano lasciati soli.

Secondo Ivana Garione (Moderati), che ha espresso solidarietà a Polizia e Carabinieri, i giovani vanno ascoltati nelle loro richieste di una didattica più moderna e più europea. Così anche Valentina Sganga (Mov. 5 Stelle) che individua in un Consiglio Comunale aperto l’occasione per dare voce agli studenti.

Infine Pierino Crema (Pd) che ha sottolineato la necessità di ripensare la gestione di tirocini curriculari rivolti ai giovani.

In conclusione, il sindaco Lo Russo ha ribadito l’esigenza di essere attenti alle reali richieste dei giovani, molte delle quali condivisibili, a partire da una corretta attuazione dell’alternanza scuola lavoro, senza trascurare il disagio psicologico.

Ha quindi concluso con l’invito a tutte le forze politiche a mettersi in ascolto per cogliere il grido di allarme degli studenti, ad incoraggiarli ad essere protagonisti, e a sostenere la volontà di riappropriarsi del loro futuro.

Il bollettino Covid di lunedì 21 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.047 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 6,3% di 32.562 tamponi eseguiti, di cui 29.317 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 968.465, così suddivisi su base provinciale: 79.569 Alessandria, 44.436 Asti, 37.584 Biella, 130.237 Cuneo, 73.578 Novara, 514.461 Torino, 34.405 Vercelli, 34.477 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.731 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.017 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 49 (1 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.223 (44 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 51.141

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.405.012 (+32.562 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.956

Sono 8, tra i quali 1 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 12.956 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.727 Alessandria, 778 Asti, 494 Biella, 1.589 Cuneo, 1.043 Novara, 6.178 Torino, 598 Vercelli, 420 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 129 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

903.126 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 903.126 (+4.014 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 74.293 Alessandria, 41.991 Asti, 35.234 Biella, 122.879 Cuneo, 70.303 Novara, 482.254 Torino, 32.059 Vercelli, 32.375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.559 extraregione e 8.179 in fase di definizione.

Le cover di Franco Lana

E’ uscito l’Ep, realizzato da Franco Lana con il suo gruppo, contenente una manciata di cover (Bob Dylan, John Fogerty, Chuk Berry, Tracy, Chapman, etc.). Si tratta di un’autoproduzione, fuori commercio. Franco Lana, artista poliedrico, canta in un paio di pezzi, e suona il basso e la batteria, in altri due.

Vento forte: Sestriere, chiusi gli impianti di sci

Le raffiche di forte vento hanno resa obbligata  la chiusura degli impianti di risalita sulle piste da sci della Via Lattea, a Sestriere-Sauze d’Oulx-Sansicario.

Al momento la raffica più forte  registrata dalle stazioni Arpa – Agenzia regionale di protezione ambientale nel Gran Paradiso, 176 kmh sulla cima Gran Vaudala, sopra Ceresole Reale. Un vento  molto forte e’ stato registrato anche a Susa: in mattinata 93.6 kmh. Nel nord del Piemonte, 63 kmh a Formazza (VCO).  La tempesta di vento è arrivata  anche nelle pianure, nel Torinese e Cuneese, e sulle colline astigiane con intensità tra i 60 e i 90 kmh.

Quando l’alta montagna offre alta cucina. Al Convivio di Champlas Séguin

In Val Susa

Uno dei più famosi orrori gastronomici di qualche decennio addietro era rappresentato dalle varie proposte di pasta in versione “mari e monti”. Meno modaiolo del risotto alle fragole, meno politicamente allineato del “qualunque cosa alla rucola”, ma anche il “mari e monti” non poteva mancare nei ristoranti con poca fantasia e scarsa qualità. Spaghetti con cozze, vongole, gamberetti con l’aggiunta di funghi in rappresentanza delle Terre Alte. Qualcuno  – che aveva una strana idea della montagna – inseriva anche panna, piselli, zucchine per completare l’opera.

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Quando l’alta montagna offre alta cucina. Al Convivio di Champlas Séguin in Val Susa

Torna la Champions League! Ottavi di finale gara d’andata

Martedì 22 febbraio ore 21

Villarreal-Juventus

Ottime notizie per la Juventus in vista della partita di Champions League contro il Villareal: Bonucci e Pellegrini in gruppo e pienamente recuperati:male  Dybala che rimarrà fuori per il riacutizzarsi di un dolore alla coscia.
Fuori anche Rugani, mentre Bernardeschi non è ancora pronto per il rientro in campo e starà fuori almeno  una decina di giorni.Sempre indisponibile,ancora a lungo,capitan Chiellini.Intanto tiene sempre banco il calciomercato.Questa volta  protagonista l’attaccante spagnolo Morata che vuole a tutti i costi, terminata la stagione,andare al Barcellona agli ordini di Mister Xavi che lo ha espressamente richiesto.Quindi niente Juve e tantomeno il ritorno all’Atletico Madrid.Il costo per il riscatto da parte dei bianconeri è di 35 milioni con la società Juventina che propone 20 milioni,non uno di più.L’accordo con l’Atletico Madrid ci sarebbe anche con il forte sconto ma come sempre accade in questi casi conta,soprattutto,la volontà del calciatore che ha già scelto i catalani:solo Barcellona.

Enzo Grassano

La droga era nel ripostiglio

Arrestato con 120 grammi di droga in casa

 

Un cittadino italiano di 43 anni, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare negli scorsi giorni dai poliziotti del Comm.to Barriera Milano, i quali avevano fondato motivo di ritenere che lo stesso occultasse in casa dello stupefacente.

L’uomo occultava in effetti nel ripostiglio di casa della cocaina; la chiave della stanza era nella tasca dei suoi pantaloni.

I poliziotti rinvenivano e sequestravano 2 sacchetti sottovuoto, nascosti all’interno di una borsa, contenenti complessivamente 120 grammi di cocaina.

L’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Emergenza climatica al centro della seduta del Consiglio regionale

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Emergenza ecoclimatica e obiettivo della riduzione delle emissioni climalteranti entro il 2030”.Questi i temi al centro del Consiglio regionale aperto a cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, associazioni ambientaliste, Atenei piemontesi, organizzazioni sindacali  e di categoria.

Ad aprire la seduta, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia “Il Consiglio di oggi, il secondo sull’argomento dal 2019, ci dà l’occasione di confrontarci nuovamente in maniera approfondita su un tema cosi attuale e cruciale. La gravità della situazione ambientale è infatti sotto i nostri occhi. Siamo chiamati a dare il nostro contributo nella consapevolezza che esso potrà produrre i suoi frutti solamente se misure di rispetto dell’ambiente e della riduzione delle emissioni clima alteranti verranno prese da tutti gli attori in campo. Ben venga quindi un dibattito informato e costruttivo – proprio a partire da quest’Aula – che inviti a non abbassare la guardia e coinvolgere tutti gli attori a fare sinergia  nel trovare soluzioni efficaci e non più procastinabili per il futuro del nostro pianeta”.

“La Regione  – ha dichiarato Alberto Cirio, presidente della Giunta regionale – è fortemente consapevole che il cambiamento climatico sia una sfida di portata mondiale che mostra i propri effetti e impatti anche sul nostro territorio. Oggi però siamo anche di fronte ad una nuova consapevolezza, non solo da parte dei decisori politici, ma anche dei cittadini, così come delle imprese. L’evolversi della situazione ambientale, sociale ed economica, rende a oggi ancora più urgente un’azione in grado di garantire coordinamento e coerenza sui diversi fronti di impegno regionale e nello stesso tempo il coinvolgimento e l’impegno di tutti i soggetti della società civile piemontese in percorsi attivi e partecipati, verso un modello di sviluppo carbon free e più resiliente agli effetti del cambiamento climatico. Investire sul verde – conclude –  rappresenta sicuramente solo una parte dell’azione necessaria per contribuire alla mitigazione del fenomeno del Cambiamento Climatico, ma rappresenta un investimento che consente di migliorare la qualità del nostro territorio su tanti altri aspetti dati i tanti servizi ecosistemici forniti dalla componente verde”.

Delle tante azioni messe in campo, anche nei due anni di pandemia ha invece parlato Matteo Marnati, assessore regionale all’ambiente “Nonostante la pandemia, non ci siamo mai fermati, abbiamo avviato azioni concrete i cui effetti si vedranno nel medio e lungo termine. Abbiamo messo mano alla riforma alla  legge sui rifiuti che spinge su bioeconomia ed economia circolare, approvato il piano tutela delle acque, il nuovo piano energetico regionale, aderito al progetto Urban forestry (progetti di ripresa e resilienza che metteranno a disposizione 500 milioni di euro per l’ambiente), aderito alla strategia dell’idrogeno di cui siamo capofila a livello europeo;  promosso il patto dei sindaci per la transizione energetica, avviato la strategia di sviluppo sostenibile, lavorato al Piano Energetico Ambientale regionale, costruiremo l’Osservatorio regionale sul Cambiamento Climatico. La transizione ecologica  – ha concluso – deve avere una sua sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Non è più il momenti della protesta, certamente utile a mobilitare le masse e le coscienze,  ma è il momento di  passare alla fase della concretezza

Per Ruggero Reina di “Extinction Rebellion”, una delle associazioni che ha richiesto il Consiglio straordinario sul clima, questo appuntamento “rappresenta un fallimento, ottenuto dopo uno sciopero della fame, in cui si ridiscute della emergenza deliberata dallo stesso Consiglio due anni fa. Nel frattempo cosa è successo?” Per Reina è necessario che la risposta all’emergenza climatica venga messa nella responsabilità dei cittadini, che su questo, a differenza delle istituzioni, non sono sufficientemente informati. “I cittadini per far sentire la loro voce, hanno necessità di dati. E’ necessario che il governo informi tutti i cittadini sulla situazione reale, è a rischio il futuro della nostra specie”. Reina ha proposto la costituzione di assemblee di cittadini deliberative.

Il senso della proposta è stato spiegato da Rodolfo Lewanski, un ex professore universitario. Si tratta di assemblee di cittadini che soppesano le diverse ipotesi in campo, e sono scelti a sorteggio su un campione rappresentativo dei diversi strati sociali: “Non è fantapolitica, se ne occupano da anni organizzazioni come l’Ocse,cui partecipa anche l’Italia. In Francia c’è la Convention pour le clima, voluta da Macron, altre esperienze ci sono nel mondo”. Per Lewanski “la democrazia rappresentativa è in affanno. Questo è un modo per affrontare la crisi democratica, una risposta efficace che già funziona in molti paesi”.

Luca Sardo, coordinatore di “Friday for future”, ha sostenuto che le difficoltà che si hanno nel far assumere alla politica un impegno prioritario sul clima sono dovute a due atteggiamenti: “In molti c’è un negazionismo, non si vuole riconoscere che l’emergenza climatica è conseguenza dell’inquinamento dell’uomo. In altri c’è il tentativo di scaricare su altri, la Cina e l’India, la responsabilità dell’inquinamento. La responsabilità è invece anche del mondo occidentale. Non possiamo pensare che lo sviluppo tecnologico ci salverà, occorre intervenire subito, anche perché a pagare di più saranno i più poveri. Noi non smetteremo di mobilitarci per arrivare a risposte reali e concrete”.

“L’obiettivo della Commissione europea, attraverso l’approvazione del Green deal- ha sottolineato Tiziana Beghin, parlamentare europea- è quello di rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro. Si tratta di un insieme di provvedimenti e finanziamenti che prevedono la revisione del piano di legislazione corrente e nuove iniziative regolatorie che vadano nella direzione della riduzione 55% del CO2 entro il  2030. La commissione europea sta poi lavorando alla revisione  dello scambio delle quote di CO2, ad una tassa CO2 alla frontiera, da far pagare non alle imprese europee ma dai competitor internazionali, alle nuove normative sui veicoli affinché si restringano i parametri massimi consentiti per le emissioni CO2, per arrivare a veicoli a emissioni zero.  La transazione climatica è qualcosa che non va lasciato alle dinamiche di mercato ma occorre avviare schemi di supporto anche per le  piccole aziende. Rispetto al passato c’è un approccio più costruttivo ma non ancora abbastanza veloce”.

Per la senatrice Virginia Tiraboschi, si tratta di un argomento di importanza costituzionale perche riguarda risvolti di carattere socioeconomico, non a caso  è  trasversale a molti ministeri (sviluppo economico, transazione digitale, comparto agricoltura, turismo). Una  sfida epocale che cambierà il volto del mondo intero. Sono molti i provvedimenti arrivati al Parlamento attraverso le Commissioni che richiedono riforme complesse perché cambiano meccanismi di anni  e, per questo, l’approccio  deve essere obiettivo e  non ideologico. Mi auguro che in quest’ottica i partiti tornino a svolgere ruolo di cerniera tra cittadini e istituzioni, legandosi al panorama europeo”.

Mauro Barisone, vicepresidente dell’Anci Piemonte ha sottolineato le difficoltà dei Comuni “che sono gli enti più vicini ai cittadini, ma vivono una condizione drammatica, perché gestiscono un patrimonio che si depaupera sempre di più per gli aumenti dei costi”. Per Barisone, sull’emergenza climatica va bene la partecipazione dei cittadini e l’ascolto dei giovani, “ma le forze politiche, a tutti i livelli, devono mettere da parte le divisioni continue e i particolarismi. Solo l’unione, la volontà di convergere, permetteranno di raggiungere risultati su un tema così importante”.

 

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