ilTorinese

“Terrazza Monferrato”, terza tappa

Continua a Moasca, nella settecentesca Chiesa di “San Rocco”, il programma di “Terrazza Monferrato”. Terzo appuntamento dedicato alle “performing arts”

Sabato 27 settembre, ore 17,30

Moasca (Asti)

Dopo i successi delle prime due “puntate” tenutesi a luglio e ad agosto – prima e seconda tappa di “Terrazza Monferrato” – nel borgo astigiano di Moasca, sempre lì, nel suggestivo Comune incastonato fra i fiumi Belbo e Nizza e adagiato sulle lievi colline del Monferrato “Patrimonio Unesco”, fervono ormai, gli ultimi preparativi per salutare definitivamente l’estate con un nuovo appuntamento del progetto, in collaborazione con il Comune di Moasca e di “ART SITE FEST”, evento giunto ormai alla sua undicesima edizione e nato dalla brillante idea del curatore e critico d’arte (in passato anche Funzionario del “Ministero della Cultura”) Domenico Maria Papa, nato con l’obiettivo preciso di portare l’“arte contemporanea” nei luoghi più iconici della storia, della natura, del territorio e dell’impresa.

Il nuovo terzo imperdibile appuntamento sarà dedicato, sabato 27 settembre (ore 17,30) ai colori e alle “mirabilia” estetiche delle “performing arts”, in collaborazione con “INCANTI Rassegna Internazionale di Teatro di Figura”, che proporrà, nella settecentesca moaschese – tutta in cotto, con campanile e portico – Chiesa di “San Rocco”, pellegrino e taumaturgo francese (patrono, fra l’altro, dei cani e il più invocato dal Medioevo in poi come protettore dal terribile flagello della peste), una “performance” legata proprio alla figura del Santo (Montpellier, 1345-’50 – Voghera, 1376-’79) venerato dalla “Chiesa Cattolica” e “Patrono” di numerose città e paesi.

Titolo della performance “La noce e la castagna” (frutti tipicamente autunnali, simboli di protezione e fertilità, il primo, di sostentamento e generosità della natura, il secondo); un viaggio fra musica, parola e ombre di assoluta informalità cromatica e gestuale (giocata sui rossi e sui neri, sui gialli intensi e sui bianchi sfumati) alla scoperta della figura di San Rocco“sospesa fra corpo e spirito, fra sangue e anima” in un racconto che trae ispirazione dalla tradizione popolare della figura del Santo. Le luci e le ombre di “Controluce Teatro d’ombre” (fondato a Torino nel 1994, con l’idea di unire, in un solo progetto artistico innovativo, musica pittura astratta e teatro d’ombre orientale), a cura del pittore spagnolo Jenaro Meléndrez Chas, accompagneranno gli interventi musicali dalle “Suite n.2” e “n.4” per “violoncello solo” di Johann Sebastian Bach, affidati alla giovanissima (“Conservatorio di Cuneo”) Sofia Artioli. Mentre la voce narrante di Alberto Jona – autore del testo, della drammaturgia e della regia – guiderà lo spettatore in una storia fatta di realtà e finzione, concretezza e immaginazione, per incontrare ancora una volta il Santo di Montpellier, nato con una croce rossa sul petto e figlio unico del ricco governatore della cittadina francese.

Il progetto è realizzato in collaborazione con il “Conservatorio Ghedini” di Cuneo.

“Il tema di quest’anno di ‘INCANTI’ – dicono gli organizzatori –  è il corpo, affrontato in tutte le sue diverse declinazioni e possibilità espressive: dalla sessualità all’amore, dalla violenza alla cura della propria fisicità, dalla relazione fra corpo della marionetta e corpo dell’animatore, fino alla dialettica scottante fra intelligenza artificiale e corpo nella sua totalità”.

Un evento di indubbia suggestione, in cui l’aspetto sacrale abbraccia, nel suo comporsi, diverse forme artistiche di libera informalità, tese a creare dimensioni poetiche ed immaginifiche capaci di attrarre e racchiudere il pubblico in un impervio visionario labirinto di emozioni, incapaci di guidare alla “normalità” di facili vie o scappatoie d’uscita. E a immediati ritorni alle più semplici realtà del quotidiano.

G.m.

Nelle foto: “Luci e ombre San Rocco – Rosso”; “Luci e ombre San Rocco – Giallo”; Sofia Artioli al violoncello

A scuola con… il Consiglio regionale

Con l’inizio dell’anno scolastico 2025-2026, prende il via la nuova edizione dei tradizionali concorsi rivolti agli studenti banditi dal Consiglio regionale, tramite i Comitati e le Consulte, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.

Tre i concorsi, rivolti agli istituti di istruzione secondaria di II grado e agli enti di formazione professionale del Piemonte:
–    la 45ª edizione del “Progetto di Storia contemporanea” del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte, in collaborazione con gli Istituti storici della Resistenza, prevede la trattazione di un tema legato alla storia contemporanea o lo sviluppo di una mozione che sarà oggetto di un torneo di dibattito tra studenti che si terrà nell’Aula del Consiglio regionale. Quest’anno agli studenti sarà richiesto di riflettere sulla partecipazione dei ragazzi minorenni alla guerra di Liberazione in Italia. Il lavoro potrà essere svolto secondo svariate modalità: dall’elaborato scritto alla fotografia, dal cortometraggio al podcast fino all’adesione al torneo di dibattito.
–    la 42ª edizione del bando “Diventiamo Cittadini Europei” della Consulta regionale europea, in collaborazione con l’Istituto universitario di Studi Europei (IUSE), offre agli studenti la possibilità di affrontare temi di stretta attualità. Due le tracce proposte: la prima sul ruolo presente e futuro dell’Ue nella regolazione dell’intelligenza artificiale, che incide sempre più in molti ambiti della vita umana e la seconda sul regolamento Ue 2024 sul ripristino della natura per la tutela degli ecosistemi.
–     la 23ª edizione di “Ragazzi in Aula”, il progetto di “Open Government” che consente ai giovani di entrare in Consiglio regionale per conoscere l’istituzione e i processi decisionali dell’assemblea legislativa. Gli studenti potranno lavorare sulle tematiche promosse dall’Osservatorio regionale sull’usura, dagli Stati generali della prevenzione e del benessere e dal Comitato diritti umani, sperimenteranno i meccanismi alla base delle decisioni democratiche e diventeranno “Ambasciatori del Consiglio regionale del Piemonte”.
L’iscrizione ai concorsi da parte dei docenti dovrà avvenire entro le ore 12 di martedì 11 novembre attraverso la piattaforma MOON.
In premio per i vincitori i viaggi studio che si terranno in primavera e che saranno l’occasione per visitare i luoghi sede delle principali istituzioni italiane ed europee o teatro di eventi legati alla storia recente. Tra le mete previste per il “Progetto di Storia contemporanea”, Trieste con la risiera di San Sabba, la foiba di Basovizza e il campo profughi di Padriciano, l’isola di Ventotene, la Casa della Resistenza di Verbania e il Centro di documentazione La Benedicta di Alessandria. È invece Strasburgo, con l’Europarlamento e il Fort de Schoenenbourg, sulla “linea Maginot”, la destinazione per i vincitori del bando “Diventiamo cittadini europei” e Roma, con Montecitorio, Palazzo Madama, Palazzo Borromeo e il Quirinale, quella per chi risulterà vincitore del bando “Ragazzi in Aula”.
I dettagli informativi sui concorsi e sulle modalità di partecipazione sono disponibili qui:
https://www.cr.piemonte.it/cms/il-cittadino/visite-ed-eventi/spazio-ragazzi/concorsi-le-scuole

Dichiarazioni

Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale: “Con i concorsi per le scuole il Consiglio regionale rinnova ogni anno un impegno che è formativo, civile e umano. Offriamo agli studenti l’opportunità di conoscere la storia, i valori e le istituzioni, ma anche di sperimentare in prima persona cosa significhi partecipare, confrontarsi e prendere coscienza diretta di quanto viene raccontato in classe e sui libri. I temi proposti toccano questioni che hanno segnato il nostro passato e che continuano a interrogare il nostro presente: la memoria della Resistenza, la costruzione di un’Europa più unita e responsabile, l’esperienza diretta dei meccanismi democratici. Come istituzione crediamo fortemente in questo investimento educativo, che si traduce in un patto con le scuole, i docenti e le famiglie, e che contribuisce a formare nuove generazioni più consapevoli, preparate e responsabili”.

Franco Graglia, vicepresidente del Consiglio regionale, delegato alla Consulta regionale europea: “Con la 42ª edizione del concorso ‘Diventiamo cittadini europei’ offriamo ai giovani l’opportunità di confrontarsi con i grandi temi dell’Unione. Quest’anno, l’intelligenza artificiale e la tutela dell’ambiente rappresentano sfide decisive per il nostro futuro. L’Europa chiede partecipazione e responsabilità, e gli studenti possono dare un contributo prezioso. Sono certo che sapranno affrontare le tracce con impegno, spirito critico e creatività, diventando cittadini più consapevoli”.

Domenico Ravetti, vicepresidente del Consiglio regionale, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione: “La partecipazione di ragazze e ragazzi molto giovani alla guerra di Liberazione in Italia è il tema scelto per il ‘Progetto di Storia contemporanea’, che da ben 45 anni vede protagonisti gli studenti piemontesi. I partecipanti a questa nuova edizione scopriranno come 80 anni fa ragazzi e ragazze loro coetanei hanno contribuito alla lotta contro il nazifascismo e potranno immedesimarsi in quelle microstorie, comprendere meglio il dramma della guerra e come l’essere partigiani e partigiane sia stata una scelta morale. Riscoprendo così le ragioni della contemporaneità e dando più forza alla libertà e alla democrazia, che dopo 80 anni sono di nuovo messe in pericolo. Il concorso sarà anche un’occasione per visitare i luoghi della Memoria del nostro Piemonte attraverso i viaggi e i momenti formativi previsti».

Fabio Carosso, consigliere segretario con delega agli Stati generali della prevenzione e del benessere: “Avvicinare i giovani al Consiglio regionale, far conoscere l’attività legislativa dell’Assemblea piemontese e i diversi temi che vengono toccati dalle iniziative finanziate e promosse dall’Ufficio di presidenza è l’obiettivo dei concorsi che, da diversi anni, vengono pubblicati in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Coinvolgere i ragazzi, ascoltare le loro proposte, presentate attraverso gli elaborati, è uno stimolo fondamentale per la politica. Tra le mie deleghe ci sono gli Stati generali per la prevenzione e il benessere, le cui tematiche rientrano fra quelle del concorso Ragazzi in Aula: sarà un momento utile per raccogliere idee e spunti anche su come sensibilizzare sull’adozione di sani stili di vita e di come affrontare il disagio giovanile, che include i problemi di salute mentale, le fragilità emotive e la piaga del bullismo”.

Mario Salvatore Castello, consigliere segretario con delega all’ Osservatorio regionale sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento, ha espresso soddisfazione per il fatto che “tra i temi centrali della 23ª edizione del concorso Ragazzi in Aula vi sia anche l’uso corretto e responsabile del denaro, con particolare attenzione ai rischi legati al gioco d’azzardo patologico. L’usura e il sovraindebitamento rappresentano sfide concrete per la nostra comunità e richiedono un impegno costante da parte delle istituzioni. Il progetto offre agli studenti l’opportunità di vivere da protagonisti il funzionamento delle istituzioni, elaborando proposte di legge o atti di indirizzo da discutere direttamente in Assemblea: non si tratta solo di un percorso formativo, ma di un’esperienza che consente ai ragazzi di misurarsi con le responsabilità della democrazia e di sviluppare consapevolezza su temi che toccano da vicino la vita quotidiana”.

Valentina Cera, consigliera segretaria, delegata al Forum regionale dei giovani e alla Consulta femminile regionale: “I concorsi banditi dal Consiglio regionale sono una importante opportunità educativa che viene rivolta a studenti e studentesse piemontesi. Ho avuto l’onore e il piacere di accompagnarli lo scorso anno nei viaggi altamente formativi al termine dei percorsi. Un’esperienza di vicinanza delle Istituzioni democratiche ai e alle giovani.”

Stefano Suraniti, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte: “La sinergica collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale con il Consiglio regionale del Piemonte ha reso possibile, e continua a rendere possibile, la progettazione e l’attuazione di iniziative educative considerevoli e utili nell’ambito della formazione dei nostri giovani. Rappresentano, altresì, un’occasione di studio e di approfondimento su tematiche coerenti con quanto previsto nei curricula delle nostre scuole”.

Violenza di genere, una piaga quotidiana

Caro direttore,

scrivo a Lei e ai suoi lettori questa lettera per manifestare in primis la mia personale
solidarietà alla Sig.ra Lucia Regna, vittima di una sentenza con motivazioni a dir poco
raccapriccianti e inaccettabili.

Con profonda indignazione e amarezza, mi rivolgo a voi tutti, per sottolineare che questo
evento non è solo una questione personale, ma rappresenta un segnale allarmante della
continua difficoltà che le vittime di violenza di genere affrontano nel nostro Paese.

La violenza di genere è una piaga che colpisce ogni giorno innumerevoli donne, e ciò che
è accaduto alla Sig.ra Regna evidenzia quanto sia ancora radicata la cultura del silenzio
e della negazione: l’aggressione e gli insulti sono,per il giudice in questione, umanamente
comprensibili: queste non sono solo parole scritte su carta, ma ulteriore violenza gratuita
nei confronti di tutte le Donne.

E’ fondamentale ricordare che ogni caso di violenza di genere è un fallimento per la
nostra società, e ogni parola scritta con quel criterio sconsiderato,che non tiene conto
della sofferenza delle vittime, contribuisce a perpetuare questo ciclo di violenza e
impunità.

Mi appello a tutti voi affinché non si spenga la luce su questo tema, perché di solito c’è il
silenzio fino al prossimo caso di cronaca: motivo per cui ho atteso nello scrivere.
Questo non è più tollerabile: grazie al ruolo che ricopro all’interno della Commissione
Regionale Pari Opportunità, come coordinatore della sezione lavoro 4 (Violazione dei
diritti umani, violenza di genere, antidiscriminazione) ho la possibilità di dare il mio
contributo, con anche colleghe attente e puntuali, per cercare di cambiare le cose
attraverso progetti concreti,con la forza e la determinazione che mi contraddistinguono.

Do a tutti voi la mia massima disponibilità nell’ascoltare proposte propositive che
mantengano viva l’attenzione all’argomento per intraprendere un percorso che porti al
cambiamento reale.

Un forte abbraccio in segno di rispetto e solidarietà

Ilaria Panetta

Confartigianato: chiuso il traforo del Bianco e disagi sulla Torino-Savona

Giovanni Rosso (Presidente Autotrasporto di Confartigianato Imprese Piemonte): “La manutenzione deve essere fatta, ma non possiamo, per questo, penalizzare ulteriormente il comparto dell’autotrasporto sul quale gravano difficoltà ormai ataviche come la carenza di personale, gli extracosti di percorrenza e il ridimensionamento del volume d’affari”

 

Chiediamo un sostegno, dei ristori e la possibilità di non pagare i transiti nei tratti cantierizzati”.

 

Con la fine dell’estate si raccende l’autunno caldo per le autostrade e gli autotrasportatori.

Ad attendere al varco il comparto dell’autotrasporto sono i tre mesi di chiusura, fino all’inizio di dicembre, per il traforo del Monte Bianco, per consentire interventi di manutenzione straordinaria. Una situazione che potrebbe impattare pesantemente  su chi spedisce o riceve merci dalla Francia e dal Centro Europa.

A questa situazione di criticità, si aggiunge la ripresa dei lavori sulla A6 dopo la pausa estiva, con l’aggiunta di due maxi cantieri all’altezza di Savona.

“Anche se abbiamo un passaggio secondario con il valico stradale del Frejus – commenta Giovanni Rosso, Presidente autotrasporto di Confartigianato Imprese Piemonte – l’impatto per gli autotrasportatori è negativo per il rallentamento e gli ingorghi che inevitabilmente scaturiscono da una situazione logistica al collasso. Per non parlare degli extra costi e una dilatazione dei tempi di percorrenza.”

“Per quanto riguarda la situazione della Torino-Savona – continua Rosso – i disagi e i rallentamenti rendono faticosa e sincopata la percorrenza di molti tratti.  Queste criticità rappresentano un danno importante per il mondo produttivo, per non parlare del maggiore inquinamento per l’ambiente”.

“Sia chiaro: la manutenzione deve essere fatta, ma non possiamo, per questo, penalizzare ulteriormente il comparto dell’autotrasporto sul quale gravano difficoltà ormai ataviche come la carenza di personale, gli extracosti di percorrenza e il ridimensionamento del volume d’affari dovuto anche alla situazione geopolitica in atto. Voglio ricordare che alcuni nostri committenti sono delle multinazionali che esportano in tutta l’EU e in questo momento procedono, giocoforza, a rilento. Per affrontare queste criticità chiediamo un sostegno, dei ristori e la possibilità di non pagare i transiti nei tratti cantierizzati”.

Michela Frittola, Ufficio stampa Confartigianato Imprese Piemonte tel. 331/9332430–

Il centro storico di Alba diventa per due domeniche una “via del vino”!

Torna anche quest’anno ad Alba la Festa del Vino di Go Wine! Si tratta della XXVII edizione della manifestazione che porta in scena, nel centro storico della città, le espressioni vinicole più rappresentative del territorio di Langa e Roero.
Confermato il doppio appuntamento previsto per domenica 21 e domenica 28 settembre 2025 con orario 11-19.
L’iniziativa, promossa da Go Wine, è un appuntamento molto amato dal pubblico degli appassionati enoici, italiani ed esteri; un format che, anche quest’anno, consentirà di percorrere l’itinerario di Piazza Risorgimento (Piazza Duomo), Via Vittorio Emanuele e Via Cavour, trasformando per un giorno il centro storico in una ideale ‘via del vino’.
Partecipano cantine dei Comuni di: Alba, Barolo, Canale, Castagnito, Castellinaldo, Castiglione Tinella, Cisterna d’Asti, Cortemilia, Diano d’Alba, Dogliani, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, La Morra, Magliano Alfieri, Mango, Monforte d’Alba, Montà, Montelupo Albese, Monteu Roero, Neive, Neviglie, Priocca, Roddino, Rodello, Santo Stefano Roero, Santo Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Treiso, Verduno, Vezza d’Alba.
In questa newsletter Vi presentiamo gli eventi collaterali che arricchiscono il programma generale.
GLI EVENTI COLLATERALI
LE MASTERCLASS
Dopo i positivi riscontri delle ultime edizioni, si sviluppa il calendario delle Masterclass. Si terranno in entrambe le domeniche nella Sala sensoriale del Mudet e approfondiranno più temi.
“monovitigno o blend: Barolo vs Bordeaux”: una degustazione guidata approfondirà il confronto fra due grandi territori del vino mondiale. Le Langhe, con la cultura del monovitigno espressa ai massimi vertici dal nebbiolo e il grande areale di Bordeaux, dove invece è il blend, l’assemblaggio, a promuovere grandi vini rossi.
“metodo classico e terroir, bollicine alla cieca”: se l’Alta Langa sta sempre più recuperando il prestigio della tradizione spumantistica piemontese, un confronto tutto alla cieca metterà nei calici 4 grandi vini. Tre territori italiani, con Franciacorta e Trento a fianco dell’Alta Langa e lo Champagne.
“Riserve in Bianco: storie di Arneis, delle sue Mga e di altri vitigni italiani“: è la masterclass in bianco della Festa del Vino. Celebra l’Arneis, grande bianco del Roero, lo declina attraverso le sue Mga con un confronto con alcuni grandi vitigni bianchisti italiani.
Calendario e costi delle masterclass
DOMENICA 21 SETTEMBRE
Ore 11.30 Metodo Classico e terroir, bollicine alla cieca € 18 per il pubblico, € 15 per i soci Go Wine
Ore 14.30 Riserve in Bianco: storie di Arneis, delle sue Mga e di altri vitigni italiani € 15 per il pubblico, € 12 per i soci Go Wine
Ore 16.30 Monovitigno o blend: Barolo vs Bordeaux € 18 per il pubblico, € 15 per i soci Go Wine
DOMENICA 28 SETTEMBRE
Ore 14.30 Metodo Classico e terroir, bollicine alla cieca € 18 per il pubblico, € 15 per i soci Go Wine
Ore 16.30 Monovitigno o blend: Barolo vs Bordeaux € 18 per il pubblico, € 15 per i soci Go Wine
NOVITA’
 
GO WINE LAB GIOVANI: spazio under 30
Ogni domenica alle ore 15,30
E’ una delle novità dell’edizione 2025 della Festa del Vino. Un’iniziativa a favore dei giovani per avvicinarli al mondo del vino. E’ pensata per gli under 30, invitandoli ad una sorta di gioco dei colori, dei profumi e dei sapori sui grandi rossi del territorio.
Una degustazione in parte alla cieca, per sviluppare i sensi, per far riflettere sulla biodiversità, con un’operazione promozionale nel segno della piacevolezza e della conoscenza.
Il laboratorio si svolge ogni domenica alle ore 15.30 in Sala Riolfo, all’interno del Cortile della Maddalena.
Una sorpresa (con omaggio) speciale sarà riservata a tutti i giovani partecipanti a questo Go Wine Lab.
E’ accessibile ai partecipanti la Festa del Vino che abbiano acquistato il pacchetto completo Festa del Vino e Go Wine Lab Giovani.
Il costo del pacchetto è di € 20,00 ed include il Go Wine Lab e la Via del Vino.
I posti per il Go Wine Lab Giovani sono limitati e consigliamo la prenotazione.
GO WINE LOUNGE: Barolo, Barbaresco & more – Sala Beppe Fenoglio
E’ stata la novità del 2024 e viene ora riproposta in entrambe le domeniche. Ovvero un’area Lounge, una sorta di percorso di assaggi parallelo alla via del Vino, che ospiterà Barolo e Barbaresco presentati da una selezione di cantine.
L’accesso all’area Lounge avviene su prenotazione, sarà aperta su tre turni dalle ore 11 alle ore 16.30 di ciascuna domenica.
Si svolgerà domenica 21 settembre nella Sala Fenoglio e domenica 28 settembre nella Sala Riolfo, sempre con accesso dal Cortile della Maddalena.
L’area lounge, per consentire una buona fruizione, sarà accessibile in tre turni:
ore 11-12.30
ore 13-14.30
ore 15-16.30Nei prossimi giorni comunicheremo l’elenco delle cantine presenti direttamente e dei vini dei vitigni ospiti.Costo della degustazione Festa del Vino e Go Wine Lounge
Attenzione! La Lounge è accessibile ai partecipanti alla Festa del Vino che abbiano acquistato il pacchetto completo Festa del Vino e Go Wine Lounge.
Il costo della degustazione comprensiva di Festa del Vino e Go Wine Lounge è di € 30,00.
Aperta la prevendita al costo di € 25,00 (riduzione di € 5,00 e con la possibilità di saltare la coda).
Partecipazione alla sola Festa del Vino
E’ sempre possibile acquistare la sola partecipazione alla Festa del Vino nel centro storico di Alba, con i costi già comunicati.
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Paideia, la magìa dell’inclusione

Torino è una città strana… ricchissima di storia, ha un passato che coinvolge in pieno la creazione del nostro Stato; è ricca di arte, scienza, cultura e dal XIX secolo è fucina di industria e modernità. Forse la si potrebbe considerare una delle capitali mondiali del Saper Fare.

Tutto ciò è certamente dimostrabile, eppure questa nostra città contiene perle di gran valore che però brillano soffusamente, non destano clamore perché armonizzate con la città che le accoglie.

In via Moncalvo 1, una tranquilla parte della pre-collina cittadina dietro la Gran Madre, esiste da anni una struttura di Accoglienza dall’evocativo nome Paideia (in greco educazione/formazione).

‘Il Torinese’ ha chiesto e ottenuto un’intervista con un responsabile delle Relazioni Esterne.

Siamo stati accolti dal dr. Carlo Banchio per saperne di più su origine della Fondazione, dove è collocata e quale è la sua mission.

“Il Centro di assistenza Paideia nasce nel 1993 per volontà delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, è ancora attivamente sostenuta dal gruppo bancario Ersel, oltre che dall’aiuto di aziende, enti e tanti anonimi sostenitori che continuano a dar ossigeno a un progetto con pochi eguali.

Per riassumere in breve la sua mission, PAIDEIA nasce per accogliere e sostenere la crescita dei bambini con varie problematiche e delle loro famiglie, favorendo lo sviluppo di progetti e iniziative dei bimbi affidati, con l’obiettivo di partecipare alla costruzione di una società più inclusiva e responsabile.
Per volontà dei soci fondatori, nessuna famiglia, per quanto possibile, deve sentirsi sola e abbandonata in caso di bimbi problematici; di converso nessuno di loro, crescendo, dovrà sentirsi escluso dalla società.
Grazie a una speciale donazione, dal 2013 PAIDEIA trova definitiva sede nel meraviglioso edificio (ulteriormente riammodernato) dell’ex Istituto cattolico Nostro Signore, per decine di anni conosciuto come la scuola elementare gestita dalle Suore Tedesche.
L’attuale sede della Fondazione (13.000 mq) ha molteplici attività e tutte sono gestite in spazi appropriati, luminosi e attrezzati, oltre che nel giardino della struttura.
Da segnalare è anche una accogliente caffetteria al pianterreno, aperta a tutti.
Troppo lungo elencare con precisione tutte le attività di assistenza e riabilitazione dei piccoli ospiti ma sono almeno da indicare le attività fondamentali di aiuto come logopedia, neuropsicomotricità, vari interventi di carattere psicoeducativo, terapia in acqua (è presente una bella piscina riscaldata, dotata di tutte le caratteristiche di sicurezza).
Oltre che nella sede di via Moncalvo, tanti sono i progetti attivati sia in città che fuori, tutte all’insegna di uno svago costruttivo e con periodi di vacanza per i piccoli ospiti. Il personale di assistenza si divide fra volontari (le Magliette Rosse) e dipendenti; nel 2023 è stata inaugurata una sede anche a Milano”.
Tornando all’incipit di questo articolo…. certamente per sicurezza e tranquillità dei piccoli, ma anche per riservatezze sabaude che da sempre declinano il ‘far bene senza clamore’, PAIDEIA è da considerare un microcosmo di intelligenza, preparazione e disponibilità che discretamente, e da tanti anni, opera nel Bene all’ombra della Mole Antonelliana.
Molto toccante è stato il contatto con questa luminosa e razionale struttura che nell’ordine, nella pulizia e nella disponibile professionalità di operatrici e operatori giornalmente risolve problemi di bimbi (a volte seri) e dei loro genitori.
Importante segnalare che le famiglie in difficoltà economica hanno particolari aiuti nel pagare le rette per i servizi messi loro a disposizione.

FONDAZIONE PAIDEIA – ENTE FILANTROPICO

via Moncalvo 1 Torino, via Caradosso 16 Milano

sito: www.fondazionepaideia.it

Telefono sede Torino: 011- 046.24.00

Ferruccio Capra Quarelli

Quando l’arte contemporanea si ispira all’arte classica, “Vedova Tintoretto in dialogo”

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Il contemporaneo e l’antico dialogano tra loro in una mostra d’eccezione che apre venerdì 19 settembre 2025, presso Palazzo Madama-Museo Civico d’Arte Antica, in piazza Castello, a Torino, dal titolo “Vedova Tintoretto in dialogo”. Curata da Gabriella Belli e Giovanni Carlo Federico Villa, l’esposizione è stata possibile grazie alla collaborazione tra il Museo Civico d’Arte Antica di Torino e la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova.

“Il progetto dell’esposizione prende avvio dalla straordinaria opportunità di ospitare a Torino una delle ultime opere della parabola umana e artistica di Tintoretto: l’Autoritratto del 1588, in prestito dal Musée du Louvre – ha dichiarato Massimo Broccio, presidente della Fondazione Torino Musei – si tratta di un progetto di grande qualità e conferma il ruolo di Torino Musei in quanto piattaforma attiva di promozione culturale. La mostra ci regala un percorso espositivo che sa mettere in parallelo le opere dei due maestri veneziani: Emilio Vedova e Tintoretto, a cui Vedova si ispirò per gran parte della sua opera”.

Un eccezionale percorso espositivo concepito per accostare l’arte di due grandi pittori veneziani, ciascuno tra i massimi interpreti della propria epoca. Jacomo Robusti, detto il Tintoretto ( Venezia 1518-1594) e Emilio Vedova (Venezia 1919-2006), letti in parallelo, così da affrontare lo sviluppo dell’opera di Vedova nel suo confronto con quello che è stato il suo maestro d’elezione, indagando similitudini e temi consonanti o contrastanti alla base delle singole scelte espressive. Tintoretto è stato fondamentale nella maturazione artistica di Vedova. La mostra di Palazzo Madama sottolinea l’impeto dell’articolato rapporto che lega i due artisti attraverso l’accostamento di capolavori del maestro rinascimentale e dell’artista esponente dell’informale.

“Questa mostra è la prima che si inaugura senza l’avvocato Alfredo Belli, che è stato presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, recentemente scomparso, e che è stato anche l’artefice del mio coinvolgimento in questo progetto – dichiara la curatrice Gabriella Belli – Per la prima volta questa mostra delinea con estrema scientificità e cura i processi della formazione e il pensiero del giovane Vedova sui testi pittorici del Tintoretto. Il percorso, ordinato e visionario allo stesso tempo, proietta il pubblico nella piena maturità del pittore veneziano quando era ancora forte il debito verso la pittura incandescente e premonitrice di Tintoretto. L’intensità si coglie anche nella monumentale opera di Vedova intitolata “In Continuum”, cento e più tele, un lavoro unico, quasi un omaggio in felice competizione con lo sforzo creativo dei grandi teleri veneziani del suo profeta Tintoretto. Questa mostra mette in risalto anche l’ossessione di Vedova per l’autoritratto, sottolineando quanto quest’ultimo guardi al Tintoretto. Dal 1942 in poi il Tintoretto diventa una vera e propria scuola per Emilio Vedova, che vi si ispira per i parametri che riguardano la luce, l’ombra e la spazialità. Dal 1947 Vedova vira verso il concetto dell’astrazione, dove è oggi possibile cogliere l’anima della sua opera e di quella di Tintoretto”.

“Questo formidabile dialogo sul farsi dell’arte è stato fortemente voluto da Palazzo Madama – afferma il curatore della mostra Giovanni Carlo Federico Villa – per evocare il ruolo dei Musei Civici di Torino così come furono voluti e concepiti da Vittorio Viale, tra i più significativi direttori europei del Novecento. Viale ha portato a Palazzo Madama il Museo Civico e ha creato la GAM Galleria Civica d’Arte Moderna, una delle più importanti d’Italia. Infine ha strutturato con Luigi Carluccio delle mostre definibili epocali. Al magistero di Viale (1891-1977) questa mostra è dedicata. Una precisa riflessione sull’antico capace di generare il contemporaneo. È stato importante trovare in Tintoretto l’accostamento giusto per Emilio Vedova in quanto il primo ha accorpato la tecnica del disegno di Michelangelo al colore di Tiziano, esaltato nel corso dei secoli dal genio romantico dell’inglese Ruskin (1819-1900) ‘Non sono mai stato così completamente annichilito da una mente umana quanto lo sono stato oggi osservando Tintoretto’ e dalle penne di Goethe, Stendhal o Henry James”.

Emilio Vedova scriveva:”Tintoretto è stato una mia identificazione. Quello spazio appunto, una sede di accadimenti. Quella regia a ritmi sincopati e cruenti, magmatici di energie, di fondi interni di passioni, di emotività commossa […]”

Per Vedova, Tintoretto ha rappresentato la quotidianità di una consuetudine con chiese, scuole e palazzi di Venezia, in quanto autodidatta. Consuetudine che è stata fondamentale per trovare il proprio maestro, l’unico che è riuscito a rivelargli il segreto per trasformare la tecnica da strumento espressivo di belle forme in una lama affilata capace da incidere nella storia. Da Tintoretto trae ispirazione per temi e contenuti, ricava insegnamenti basilari per dominare lo spazio della tela, tradurre in colore la luce delle sue composizioni, modellare nel gesto rapido senza esitazione le forme, che scaturiscono dal suo nuovo segno che, già dal 1948, lascia da parte ogni tentazione figurativa per risolversi in astrazione, giungendo infine alla sequenza indimenticabile dell’opera “In Continuum”, “Compenetrazioni/traslati”, del 1987, a riprova di quanto l’incontro di una vita abbia reso grande anche il discepolo.

Info: palazzomadama@fondazionetorinomusei.it

Telefono: 011 4433501

Orari: Lunedì e da mercoledì fino a domenica 10-18 / martedì chiuso

Mara Martellotta

Market Creativo sabato 20 settembre in via Cesare Battisti con gli Artimani

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L’associazione Gli Artimani APS annuncia il ritorno del Market Creativo, che si terrà sabato 20 settembre 2025 in via Cesare Battisti, con il patrocinio del Comune di Torino.

L’evento inaugura una nuova stagione dedicata all’artigianato e alla creatività, trasformando il centro storico in un salotto a cielo aperto. Dalle 9:30 alle 19:30 i visitatori potranno scoprire borse artigianali, bijoux in vetro, oggetti in legno, capi in tessuto e accessori unici, realizzati da artigiani e creativi locali.

Dopo l’appuntamento di settembre, il mercato tornerà ogni terzo sabato del mese con nuove proposte e atmosfere.

Raccolta differenziata, in autunno un nuovo sistema a Vanchiglia

Prosegue la trasformazione del servizio di raccolta differenziata a Torino: dopo il centro storico e il Lungo Po, nei prossimi mesi sarà coinvolto anche il territorio di Vanchiglia, portando a completamento la copertura di tutti i quartieri della città.

Il progetto è stato presentato  a consiglieri e cittadini del quartiere nel corso dei lavori della commissione Ecologia della circoscrizione 7  dall’assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta e dai tecnici di Amiat.

L’area interessata è quella compresa tra corso Regina Margherita, corso San Maurizio e lungo Po Machiavelli e coinvolgerà quasi 10.000 utenze, fra domestiche e non domestiche.

La progettazione del sistema di raccolta è stata preceduta da una puntuale attività di rilievo che porterà alla definizione di soluzioni ad hoc per ottenere i migliori risultati di raccolta, e che vedranno la compresenza di contenitori stradali e la raccolta domiciliare per le diverse frazioni di rifiuti, proprio in virtù della particolare conformazione del territorio.

L’attuale sistema di raccolta stradale sarà infatti sostituito progressivamente, a partire dal mese di novembre, da una nuova modalità mista che prevede una raccolta tramite postazioni stradali di prossimità per plastica, vetro e metalli e una raccolta domiciliare porta a porta per carta, rifiuti organici e rifiuti non recuperabili, con attrezzature collocate all’interno delle pertinenze condominiali o dei cortili.

La progressiva attivazione del nuovo sistema si svilupperà in stretta correlazione con le attività di comunicazione: a partire da fine ottobre i cittadini e le attività commerciali presenti nella zona riceveranno, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, le prime informazioni in merito al nuovo servizio.

A seguire, gli addetti consegneranno gratuitamente a ogni utenza il kit per la raccolta domiciliare (biopattumiera e prima dotazione di sacchi per i rifiuti organici e sacchi per la raccolta della plastica) oltre al materiale informativo di supporto. In un secondo momento, in ogni edificio o condominio verranno collocati i nuovi contenitori preposti per la raccolta.

Infine, per ulteriori informazioni, approfondimenti e per consentire agli utenti non trovati e/o non identificati durante il passaggio degli addetti di ritirare lo starter kit, dal 24 ottobre al 20 dicembre 2025 e dal 9 al 24 gennaio 2026 sarà operativo un Punto informativo nella sala “Antico Macello del Po” in via Matteo Pescatore 7, aperto tutti i giovedì e i venerdì dalle 16.00 alle 20.00 e i sabati dalle 9.30 alle 13.00.

Per chiarimenti o ulteriori informazioni sul nuovo servizio è possibile consultare il sito www.amiat.it, seguire la pagina Facebook «Raccolta Differenziata Torino», scaricare la nuova app Iren Ambiente oppure contattare il Servizio di Customer Care Ambientale, chiamando il numero verde 800 017277 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00) o scrivendo a amiat@gruppoiren.it.

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