ilTorinese

Parlami di spreco: Idee anti-spreco: dal campo alla tavola

 

Mercoledì 5 febbraio 2025 | 18:00 – 19:00 IN DIRETTA

Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare

 

Con il tema #tempodiagire e #timetoact, affronteremo strategie e innovazioni per contrastare uno spreco che nel 2024 ha raggiunto 17,8 miliardi di euro in Italia, di cui 9,6 miliardi solo a livello domestico (92 euro a famiglia).

 

– On.le Maria Chiara Gadda – Prima firmataria della legge 166/16 Antispreco e Vice Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati

 

– Cristiano Spadoni – Image line – Communication Manager  – www.cap4agroInnovation.eu

 

– Ilaria Pertot – Prof. ordinario di Patologia Vegetale al Centro Agricoltura Alimenti Ambiente (C3A) dell’Università di Trento e co-autrice del libro “La spesa nel carrello degli altri”

 

– Giorgio De Ponti – Politecnico di Milano – Scuola del Design – Design for Food

 

Si discuterà di soluzioni innovative per ridurre lo spreco lungo la filiera, dal campo alla tavola.

 

Con il libro di Ilaria Pertot, riflettiamo sull’impatto delle nostre scelte alimentari, esplorando buone pratiche e progetti basati su economia circolare e open innovation per un futuro più sostenibile.

 

Un’opportunità per approfondire, confrontarsi e agire insieme verso l’obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 per un futuro più sostenibile.

Cia Agricoltori delle Alpi, corso di bioedilizia

Lunedì 10 febbraio, dalle ore 14 alle 18, nella sede di via Onorato Vigliani 123, a Torino, Cia Agricoltori delle Alpi propone il corso di formazione gratuito “Aziende agricole sostenibili: investire sulla bioedilizia”.

«Il tema della sostenibilità ambientale – spiega Stefano Rossotto, presidente di Cia Agricoltori delle Alpi – attraversa quotidianamente le nostre vite e ci interroga e stimola nel trovare nuovi modi per coniugare sempre al meglio la presenza umana sul nostro pianeta: è la ricerca costante di nuovi scenari in cui l’essere umano e le sue attività possano confrontarsi in modo rispettoso e sinergico con l’ambiente naturale. In questa visione, ha un ruolo cruciale l’attività agricola, basata sul rapporto diretto tra l’agricoltore e la sua terra. E’ la ragione per cui la nostra Organizzazione promuove l’approfondimento di soluzioni di intervento in bioedilizia, coerenti con la visione di sostenibilità delle aziende agricole».

Le relazioni tecniche saranno affidate a tre architetti dello studio di bioarchitettura “Green Think stp”: Stefania Ganz, Filippo Caggiano e Simone Andreis.

Nel dettaglio, si tratterà di Bioedilizia: cos’è davvero? I criteri di scelta dei materiali (Il greenwashing: un pericolo tanto per la bioagricoltura quanto per la bioedilizia), Sostenibilità, salubrità, sensorialità (L’impatto ambientale del mondo delle costruzioni; emissioni e qualità dell’ambiente indoor; sensorialità: come i materiali naturali interagiscono con l’essere umano), Agricoltura e Bioedilizia: quali vantaggi reciproci? (Il ruolo dell’agricoltore nella filiera delle costruzioni; la bioedilizia come opportunità di promozione per l’azienda; il valore didattico-educativo di un intervento in bioedilizia; la certificazione nell’ambito della bioedilizia), Principali materiali naturali e principali tecniche costruttive (Legno, paglia, canapa, argilla e calce; la filiera dei materiali naturali; sistemi alternativi per la produzione di energia), Costruire in Bioedilizia: esempi e costi di realizzazione (Eco villaggio agrituristico/recupero di cascinale / nuova costruzione a “km controllato”).

«Un intervento che rispetti i criteri della bioedilizia – osserva l’architetto Filippo Caggiano – è caratterizzato dalla sostenibilità ambientale, dall’attenzione a contenere il più possibile i consumi energetici e dall’impiego di materiali privi di sostanze nocive e tossiche per i futuri utenti. Decidere di intervenire adoperando criteri di bioedilizia non costituisce solo una scelta responsabile, ma diventa occasione per l’azienda – in un contesto odierno dove tale approccio viene sempre più ricercato e premiato dai consumatori – per mettere in risalto la propria coerenza nella ricerca di un approccio più sostenibile su tutti fronti».

Sistemi costruttivi a struttura lignea si adattano perfettamente alla realizzazione di nuovi edifici, potendo sfruttare diversi gradi di prefabbricazione, così da abbattere notevolmente i tempi di costruzione.

«Paglia, calce-canapulo e fibre vegetali – rilevano Stefania Ganz e Simone Andreis – possono completare la struttura oppure prestarsi come soluzioni di isolamento termico di edifici preesistenti, garantendo soluzioni a basso impatto ambientale».

Per informazioni e iscrizioni al corso, telefonare allo 011.6164210, oppure scrivere una email all’indirizzo torino@ciaconsulenzepiemonte.it

È prevista la frequenza obbligatoria di almeno il 75 per cento delle ore di lezione. Al termine del corso verrà rilasciato l’attestato di frequenza.

Di che cosa sono fatte le stelle? Due astronome, un centenario (1925- 2025)

Cecilia Payne e Henrietta Swan Leavitt, due astrofisiche dello Haward College Observatory, sono figure straordinarie nella storia della scienza. Cento anni fa, nel 1925, rivoluzionarono la  comprensione dell’Universo con le loro scoperte. Grazie a Payne abbiamo capito di cosa sono fatte le stelle e grazie a Leavitt che la nostra galassia, la Via Lattea, è solo una tra miliardi. Quindi i mattoni fondamentali dell’Universo sono le galassie e non le stelle, come era invece stato ritenuto per millenni, e con questa scoperta inizia un secolo di astrofisica extragalattica.

Entrambe iniziarono a studiare interessandosi a discipline diverse, Payne alla botanica e Leavitt alla musica, per poi essere folgorate dell’affascinante sfida dell’Universo. Con dedizione, passione ed anche immaginazione si dedicarono a progetti di astrofisica e diventarono scienziate in un mondo dove la scienza era maschile. Per celebrarle in questi giorni è in corso, fino al 29 marzo 2025, un’esposizione fotografica intitolata “Payne e Leavitt – Due astronome, un centenario” che si può visitare tutti i giorni, ad esclusione della domenica, dalle ore 10 alle ore 18 con ingresso gratuito, presso il Cortile del Rettorato dell’Università di Torino, in via Po, 17 e con entrata anche da via Verdi, 8.

La mostra è a cura di Infini.to – Planetario di Torino e del Museo dell’Astronomia e dello Spazio “Attilio Ferrari”. Le iniziative dedicate alle due scienziate proseguiranno con un ciclo di incontri per conoscerle meglio nell’arco di tutto il 2025.

 

Igino Macagno

 

Just The Woman I Am 2025 Moncalieri

Torna per la seconda edizione moncalierese la JTWIA, la corsa-camminata a sostegno della ricerca universitaria sulla salute e sul cancro, iniziativa che da anni promuove la prevenzione, i corretti stili di vita, l’inclusione e la parità di genere. 

“Open Book Club”, il primo Club del “Libro Accessibile”

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Nasce a Torino nello spazio “Open”, promosso dalla “Fondazione Time2”

Un “tema” e un “libro”. Il primo scelto non a caso, in linea con gli obiettivi e i principi (ispirati alla piena inclusività sociale) della “Fondazione” promotrice; il secondo, come compagno concreto di viaggio per l’intero percorso calendarizzato fino al prossimo marzo e teso alla più rigorosa focalizzazione e comprensione del “tema”.

Nasce in un perfetto mix di tali elementi “Open Book Club”, il primo gruppo italiano di “lettura accessibile”, pensato per “accogliere ogni diversità e garantire risorse e modalità di partecipazione che possano rendere l’esperienza della lettura condivisa praticabile per chiunque”. L’iniziativa nasce nello spazio aperto di diversità “Open” (da cui prende il nome), sede torinese della “Fondazione Time2”, realtà, fondata e guidata dalle sorelle Manuela (presidente”, e Antonella Lavazza (vicepresidente), con lo scopo di promuovere una cultura che favorisca i diritti dei “giovani con disabilità” e permetta la costruzione di un “progetto di vita indipendente”.

 

Il “tema” che guiderà, infatti, questa prima esperienza dell’“Open Book Club” sarà “Passaggi di Vita: ovvero il passaggio all’età adulta, “affrontato e discusso in modo intersezionale”. In quest’ ottica, il “primo libro” selezionato per la lettura condivisa è “Intermezzo” (Einaudi, 2024), il quarto romanzo – i primi tre hanno venduto in Italia decine di migliaia di copie – dell’acclamata scrittrice irlandese Sally Rooney (Castlebar, 1991), lanciata in patria dal suo editore come la “Salinger della generazione Snapchal” o (appellativo probabilmente da lei preferito) come la “Jane Austen dei Millenial”. Alla discussione finale, che si terrà mercoledì 12 marzo (alle 18,30) nello spazio “Open” di Corso Stati Uniti 62/B a Torino, parteciperà il traduttore del volume Norman Gobetti.

“Il progetto vuole essere – sottolineano gli organizzatori – un appuntamento pensato per tutte le persone a prescindere dalla confidenza che si ha con la lettura”. E aggiungono: “Il ‘book club’ di ‘Fondazione Time2’ è ideato per essere fruibile e garantire gli strumenti di accessibilità che permettano la piena partecipazione di tutti, anche a chi trova barriere nella lettura”.

Qualche notizia “per l’uso”. L’iscrizione a “Open Book Club”  è gratuita: in fase iniziale ogni partecipante riceverà un “kit di lettura”, pensato appositamente dalla “Fondazione”, contenente una “tessera di partecipazione” e un “righello” per facilitare la lettura. L’iniziativa – cosa particolarmente interessante – è organizzata in collaborazione (collaborazione che dura da sempre) con la “Libreria Binaria” del “Gruppo Abele”, che offre alle persone iscritte al “Book Club” uno sconto del 5% sull’acquisto dei libri. Presso “Open” sono inoltre disponibili i libri cartacei dei gruppo di lettura e anche una selezione di libri dedicati ai temi della disabilità.

Durante il primo incontro verrà consegnata a ogni persona iscritta una scheda del libro facilitata, inoltre sarà possibile far parte di un gruppo “Whatsapp” dedicato alla discussione del volume in fase di lettura e volto a organizzare “incontri informali” nella “sede Open” di corso Stati Uniti per leggere e/o ascoltare insieme il libro in vista dell’incontro finale.

Questo ultimo appuntamento avverrà con una “cadenza bimestrale”, così da poter permettere a tutte le persone iscritte il tempo necessario per leggere o ascoltare il libro. L’incontro conclusivo sarà l’occasione per incontrare l’autore del volume o professionisti che hanno lavorato alla realizzazione del libro e discutere direttamente con loro le proprie impressioni o trovare lo spazio per le curiosità. Tutti i partecipanti del “Book Club” collaboreranno attivamente “per aiutare eventuali altri partecipanti che abbiano difficoltà nella lettura, nell’ascolto o nella comprensione della storia letta”.

Gli incontri, per quest’anno, saranno nel complesso cinque. Sul sito www.open.fondazionetime2.it saranno, a breve, disponibili le date e i titoli selezionati per i futuri appuntamenti.

g.m.

Nelle foto: immagini “Open book Club” e cover “Intermezzo” ( “Einaudi”, 2024) di Sally Rooney

La salute nel piatto: tranci di salmone al cartoccio

Una ricetta veloce, leggera e salutare per un delizioso piatto di pesce.

La cottura al cartoccio conserva intatto il profumo ed il sapore del pesce mantenendolo morbido e succoso senza l’aggiunta di molti condimenti. Un secondo gustoso di sicuro successo.

Ingredienti

2 Tranci di salmone fresco
Miele q.b.
Salsa di soia q.b.
Sale e pepe q.b.
Verdure a piacere saltate in padella

Mettere i tranci di salmone sulla carta forno, irrorarli con un filo di salsa di soia, poco sale e pepe. Completare con qualche goccia di miele, chiudere bene il cartoccio e cuocere in forno a 200 gradi per 15/20 minuti. Saltare velocemente in padella le verdure a piacere, servire con i tranci di salmone e poco sugo di cottura.

Paperita Patty

Modifiche circolazione treni del Regionale linea SFMA Ciriè-Germagnano

  • 8-9 e 22-23 febbraio

 

 Modifiche alla circolazione dei treni del Regionale per interventi di potenziamento infrastrutturale lungo la linea SFMA Ciriè-Germagnano.

Per agevolare le attività, nei fine settimana dell’8 e 9 e del 22 e 23 febbraio Regionale Piemonte ha riprogrammato il servizio con bus dedicati.

L’orario del bus può variare in funzione delle condizioni del traffico stradale, con possibile aumento dei tempi di percorrenza. Si consiglia pertanto di valutare la ripianificazione del proprio viaggio. Sui bus non è ammesso il trasporto bici e non sono ammessi animali di grossa taglia eccetto i cani da assistenza.

Informazioni di dettaglio sono disponibili su www.trenitalia.com (sezione Infomobilità, alla pagina Lavori e Modifiche al servizio) e tramite Smart Caring su App di Trenitalia, attivo il call center gratuito 800 89 20 21.

I canali di acquisto sono aggiornati.

Ravinale – Cera (AVS): “Parco Salute, Giunta gioca a Risiko?”

Nella commissione sanità abbiamo finalmente potuto ottenere l’informativa urgente richiesta in aula due settimane fa sullo scorporo del Sant’Anna da Città della Salute e l’accorpamento con il Regina Margherita, e sull’ubicazione dei due ospedali nel Parco della Salute.
Ne emerge un quadro inquietante, con decisioni che appaiono del tutto irrazionali: il Regina Margherita doveva originariamente essere trasferito nel Parco della Salute; a seguito dello scorporo voluto nel primo mandato di Cirio, allo scopo ormai chiaro di consentire al Regina Margherita di tentare il percorso per diventare IRCCS, è stato escluso che il Regina Margherita venisse fisicamente spostato nella nuova struttura; ora, ci vengono a dire che invece è necessario trasferirlo, costruendo ex novo un’altra struttura, che l’assessore Riboldi ha definito kafkianamente “non-torre”, in un’area non meglio identificata vicino a quella ex Avio in cui dovrebbe sorgere il Parco della Salute, perchè c’è un problema di inadeguatezza al rischio sismico della struttura in cui si trova oggi l’ospedale infantile (rischio noto almeno dal 2016 e per il quale, a quanto pare, non è stato fatto nulla).
In tutto questo, soltanto ad ottobre 2024 era stato escluso dal direttore La Valle lo scorporo del Sant’Anna da Città della Salute, mentre oggi l’assessore Riboldi conferma che si sta procedendo in quella direzione. Ma con almeno due interrogativi che restano senza risposta. Il primo è che senso abbia accorpare il Sant’Anna, che verrà trasferito all’interno del Parco della Salute, al Regina Margherita, che sarà comunque in un altro edificio. Il secondo e più grave ancora è come sia possibile ragionare di questo accorpamento visto che per lo scorporo del Regina Margherita non sono ancora stanziate le risorse necessarie e dunque stiamo parlando di pie illusioni.
E’ uno scherzo? Come è possibile avere le idee così confuse su opere che costano centinaia di milioni di Euro e da cui dipende il diritto alla salute, in particolare per donne e bambini? Davvero la sanità piemontese può permettersi di raddoppiare i costi amministrativi e di gestione per sdoppiare aziende sanitarie che sono destinate ad operare nello stesso posto, rendendo meno accessibili e integrati i servizi per le pazienti?
La salute delle donne quindi sarebbe dentro il Parco della Salute a livello immobiliare, fuori da Città della Salute a livello di servizi e cure, escludendo la necessaria integrazione con altre specialità: il problema di questo scorporo resta infatti quello di non avere idea di cosa sia la medicina di genere e i bisogni complessi di salute femminile.
Alice Ravinale capogruppo AVS Regione Piemonte
Valentina Cera consigliera AVS Regione Piemonte