ilTorinese

Licenziamenti Conad, ex Auchan: Costanzo rilancia Tavolo al Mise

PRESENTATA INTERROGAZIONE
“Gli ultimi verbali pubblici sul tavolo Mise aperto sulla cessione Auchan-Conad si sono svolti a fine 2020. Peccato che da allora, oltre alla sentenza del Tribunale di Torino che ha riconosciuto il passaggio illegittimo, così come l’esclusione di 106 lavoratori, ora si rischia che la storia si ripeta. Conad infatti, nonostante goda di ottima salute, intende annunciare nuovi esuberi e ha aperto procedura di licenziamenti collettivi per 42 dipendenti nella sede di corso Romania a Torino.
Credo sia necessario che il tavolo al Mise venga immediatamente riconvocato: per questo ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro Giorgetti”.
Così in una nota la deputata Jessica Costanzo, di Alternativa.

Giochi Nazionali Estivi Special Olympics, in programma a Torino

La manifestazione dedicata all’inclusione sociale di persone con disabilità intellettiva attraverso lo sport si svolgerà dal 4 al 9 giugno 2022

Mancano poco più di tre mesi all’inizio della 37° edizione dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics, in programma a Torino da sabato 4 a giovedì 9 giugno 2022: si tratta di una delle più grandi manifestazioni sportive dedicate a persone con disabilità intellettiva mai realizzate in Italia e la prima “sul campo” dopo l’inizio della pandemia di Covid-19 a inizio 2020.

Special Olympics, organizzazione fondata negli Stati Uniti nel 1968 da Eunice Kennedy Shriver, è attiva in Italia sin dal 1983 ed è riconosciuta come associazione benemerita sia dal CONI che dal CIP. La sua mission non è rivolta al risultato sportivo in quanto tale ma all’integrazione delle persone con disabilità intellettiva nella società, al miglioramento del loro benessere psico-fisico, alla promozione di un cambiamento culturale sulla disabilità e del valore educativo dello sport. Il successo del movimento è supportato da datisempre in crescita, che portano il numero di atleti in tutto il mondo a superare quota 5 milioni, di cui circa 9mila solo in Italia.

I Giochi vedranno la partecipazione di oltre 3000 atleti provenienti da tutto il territorio nazionale, che si cimenteranno in 19 discipline sportive individuali e di squadra,  queste ultime praticate in modo “unificato” con la contemporanea presenza di giocatori con e senza disabilità. Gli impianti sportivi coinvolti, tra cui il PalaVela, saranno molteplici e dislocati su tutta Torino e in alcuni comuni della Città Metropolitana.

Il conto alla rovescia scatterà ufficialmente venerdì 18 marzo con la partenza della Torch Run da Udine, sede degli ultimi Giochi Invernali. La fiaccola di Special Olympics inizierà poi un viaggio lungo tutte le regioni d’Italia per arrivare in Piemonte lunedì 16 maggio e concludere il suo percorso a Torino domenica 5 giugno in occasione della cerimonia d’apertura con l’accensione del tripode: «È davvero un onore – commenta il Direttore dello Special Olympics Team Piemonte Carlo Cremonteorganizzare i Giochi Nazionali Estivi per la prima volta a Torino, si tratta di un biglietto da visita importantissimo per i Giochi Mondiali Invernali in programma  qui nel 2025; lo staff, anche in virtù dello slittamento di un anno causato dalla pandemia, è prontissimo ad accogliere atleti, tecnici, famiglie e volontari».

La solidarietà della Polizia municipale all’Ucraina

Sono ormai numerose le organizzazioni che, di fronte alla drammatica situazione venutasi a creare in Ucraina a seguito dell’invasione russa, si sono mobilitate per aiutare, donare, ospitare, inviare alimenti e farmaci per sostenere i profughi in fuga verso i paesi confinanti.

 

Non poteva mancare la Polizia Municipale, un Corpo di persone al servizio di altre persone, che la scorsa settimana ha attivato una raccolta solidale tra i propri dipendenti. Come già in occasione della spesa a sostegno delle persone in difficoltà realizzata durante il primo periodo della pandemia del Covid-19, i ‘civich’ hanno aderito alla nuova campagna umanitaria promossa dal Comandante Vicario, Alessandro Parigini, e dall’assessora alla Polizia Municipale e alle politiche per la Sicurezza, Giovanna Pentenero, con grande partecipazione e generosità, mossi dalla volontà di dare un aiuto concreto ai cittadini ucraini.

 

“Ancora una volta il Corpo di Polizia municipale della Città di Torino si distingue per la sua generosità e la sua solerzia– commenta l’assessora alla Polizia municipale e alle Politiche per la sicurezza, Gianna Pentenero – Gli agenti non hanno esitato a mobilitarsi per mettersi a servizio di chi soffre e di chi ha bisogno, esattamente come fanno ogni giorno per i cittadini di questa Città. E a loro va il mio ringraziamento più sentito per l’impegno quotidiano e la dedizione. In queste ore Torino tutta sta scrivendo pagine indimenticabili, e di grande civiltà collettiva, della sua storia solidale. E non posso che essere orgogliosa di rappresentare questa Città e questi cittadini”.

 

All’ottavo piano del Comando di via Bologna è stato allestito il centro di raccolta dove alcuni dipendenti, a turno e in maniera del tutto volontaria, hanno provveduto a raccogliere, dividere e inscatolare le merci portate dai colleghi di tutti i reparti e dal Centro Aiuto della Vita di Venaria che si è unito all’iniziativa.

 

In pochi giorni sono stati raccolti ingenti quantità di generi di prima necessità, vestiti e scarpe per adulti e bambini.

Giovedì scorso, unendosi ad un gruppo spontaneo di volontari di Givoletto, un’agente del Reparto di Prossimità è partita con un convoglio di 6 furgoni alla volta di Medyka in Polonia per portare personalmente una parte del materiale raccolto, mentre il restante materiale è stato distribuito in parte all’ associazione La Matrioska Onlus, che da anni si occupa di organizzare soggiorni di studio in Italia per gruppi di bambini ucraini, sostiene laboratori e Attività culturali presso la scuola Prosvita di Lviv, invia aiuti umanitari a comunità, case famiglia e famiglie disagiate di Lviv (Ucraina), e in parte all’Ostello dell’Antica Abbadia di Strada del Cascinotto (struttura  nella rete delle accoglienze della Città di Torino) che accoglierà profughi provenienti dalla zona di guerra.

 

I prodotti e il materiale che saranno raccolti nei prossimi giorni saranno destinati alle stesse associazioni e ad altre con le quali la Polizia Municipale sta intrattenendo contatti.

 

Elenco del materiale raccolto e già consegnato

 

per bambini/neonati:

  1. 55 scatoloni abbigliamento/scarpe
  2. 420 pacchi pannolini + 9 scatoloni
  3. 249 confezioni salviette + 9 scatoloni
  4. 40 creme cambio pannolini
  5. 36 ciucci
  6. 71 biberon/tettarelle
  7. 151 pacchi biscotti + 24 scatole
  8. 77 confezioni latte in polvere + 20 scatole
  9. 59 confezioni creme riso/semolino/pastina
  10. 144 confezioni di omogeneizzati
  11. 104 confezioni latte
  12. 82 prodotti per igiene personale
  13. 56 pacchi assorbenti donna
  14. 31 pezzi cancelleria/peluches

farmaci da banco n.q.

 

 

alimenti per adulti

  1. 24 confezioni pasta/riso/polenta
  2. 33 confezioni passato pomodoro/pelati
  3. 48 confezioni biscotti/briosches/barrette
  4. 250 confezioni legumi
  5. 262 scatole tonno/sgombro/carne in scatola
  6. 12 barattoli frutta sciroppata
  7. 12 pacchi zucchero
  8. 42 confezioni thè/tisane/succhi
  9. 15 scatoloni alimenti vari

Pnrr, Ruffino (CI): Su sburocratizzazione Draghi passi da parole a fatti

“E’ un bene che il premier Draghi nel corso del question time di oggi abbia posto l’accento sulla necessità di sbloccare i processi autorizzazioni in Italia”. Lo afferma la deputata di Coraggio Italia Daniela Ruffino in una nota.
“L’auspicio- aggiunge- che sottolineo da tempo, è che si passi dalle parole ai fatti. In altre termini e prima che sia troppo tardi, dobbiamo semplificare e sburocratizzare una serie di elementi che coinvolgono anche il Pnrr, altrimenti non rispetteremo mai le scadenze del Next generation Eu. Insomma davanti alle grandi sfide ci vuole coraggio, diversamente ci troveremo in grandissima difficoltà”.

I libri di Bruna Bertolo con l’Anpi “Giambone” di Torino

Venerdì 11 marzo, alle 17,30 presso la sede di via Mazzini 44 a Torino, la sezione Anpi “Eusebio Giambone” organizza la presentazione dei libri di Bruna Bertolo “Donne nella Resistenza in Piemonte” e “Le donne nella Shoah”, entrambi editi da Susalibri. Nel primo dei due volumi viene evidenziato il ruolo, spesso considerato marginale, delle donne nei venti mesi della lotta di Liberazione piemontese. Un ruolo importante che si sviluppò in modi e forme diverse tra di loro. Dalle pagine emergono tanti volti e nomi: donne che si impegnarono con generosità, entusiasmo e altruismo, mettendo in secondo piano paure ed ansie, capaci di offrire aiuto e collaborazione anche in situazioni drammatiche. Bruna Bertolo, giornalista e ricercatrice rivolese che da tempo è impegnata sui temi della storia al femminile, racconta alcune storie di donne che rappresentano in un certo senso dei simboli e il loro nome contribuisce a far ricordare anche tutte le altre che non compaiono ma che seppero dire no al fascismo e sì alla lotta per un’Italia libera e democratica. Accanto a personalità molto conosciute come Camilla Ravera, Ada Gobetti, Frida Malan, Bianca Guidetti Serra, Ernestina Valterza, vengono messi in rilievo i ruoli determinanti, ma spesso taciuti, delle giovani staffette, delle combattenti, di infermiere e dottoresse che si occuparono dei feriti, delle madri che affrontarono perdite atroci, delle deportate sopravvissute che testimoniarono con i loro racconti le barbarie dei lager. Il secondo volume  narra alcuni momenti del pozzo più nero e profondo del nostro ‘900: la Shoah. E lo fa attraverso una storia forse meno conosciuta, la deportazione femminile. Uomini e donne furono ugualmente sommersi, ma le donne subirono violenze che le depredarono anche della loro femminilità. Bruna Bertolo parte dalle leggi razziali del 1938 per spiegare il clima di emarginazione che crebbe nei confronti degli ebrei. Racconta le feroci stragi del Lago Maggiore, sottolineando soprattutto alcuni personaggi femminili. Ricorda la grande razzia degli ebrei nel ghetto di Roma e l’unica donna sopravvissuta, Settimia Spizzichino. Evidenzia le prime testimonianze femminili con gli scritti di Luciana Nissim, Giuliana Tedeschi, Liana Millu, Frida Misul, Alba Valech. Termina con le “Voci di oggi”: Edith Bruck, Goti Bauer e Liliana Segre. Nella prefazione del volume di Liana Millu, Il fumo di Birkenau, parlando delle donne rinchiuse in questo Lager, Primo Levi scrisse: “La loro condizione era assai peggiore di quella degli uomini e ciò per vari motivi: la minore resistenza fisica di fronte a lavori più pesanti e umilianti di quelli inflitti agli uomini; il tormento degli affetti familiari; la presenza ossessiva dei crematori, le cui ciminiere, situate nel bel mezzo del campo femminile, non eludibili, non negabili, corrompono col loro fumo empio i giorni e le notti, i momenti di tregua e di illusione, i sogni e le timide speranze“.

M.Tr.

Orfei e Settegiorni, un modello di giornalismo politico e di coerenza culturale

Ho fatto la tesi di laurea sulla rivista “Settegiorni in Italia e nel mondo”.

Una rivista nata nel 1967 e che ha chiuso i battenti nel 1974 dopo il referendum perso dalla Democrazia Cristiana e dai cattolici sul divorzio. Ora, non voglio rileggere – come ovvio e scontato – l’esperienza di un settimanale che ha contribuito a segnare il cammino politico, culturale e sociale dei cattolici italiani e che, al contempo, ha scosso l’evoluzione e il percorso della stessa politica italiana. E la scomparsa recente del suo storico direttore, l’amico Ruggero Orfei, mi spinge a fare qualche rapida considerazione attorno ad un foglio che resta unico per la sua dimensione e per il ruolo che ha avuto nello scenario pubblico italiano in una fase storica decisiva per le sorti della nostra democrazia. Anche per il giornalismo italiano. Perchè “Settegiorni in Italia e nel mondo” non solo è stata una rivista politica e culturale vicina alle posizioni della sinistra sociale della Dc di Carlo Donat-Cattin, ma è stata anche e soprattutto una rivista che ha fatto del giornalismo di inchiesta – quello vero, però, senza alcun paragone e confronto per come è ridotto oggi quel settore – la sua ragion d’essere. Certo, l’approfondimento politico e culturale era la vera priorità di questa scommessa editoriale guidata da Donat-Cattin – quella di maggior successo con la rivista “Terza Fase” degli anni ‘80 – e con l’elaborazione puntuale ed intelligente di molti e qualificati collaboratori, “Settegiorni” era diventata un punto di riferimento da cui non si poteva prescindere. Sia all’interno della Dc e del mondo cattolico italiano dell’epoca e sia per gli altri partiti. In particolare per i partiti della sinistra storica e non solo. E i “pezzi” di Ruggero Orfei e del suo condirettore, Piero Pratesi – accanto alle cento firme – erano appuntamenti imperdibili per qualsiasi osservatore politico dell’epoca.
È indubbio, al riguardo, che Ruggero Orfei, anche se dopo l’esperienza di Settegiorni cambiarono i rapporti, ma non l’amicizia, tra la direzione della testata e i suoi finanziatori politici, condivideva sino in fondo l’idea di una presenza politica di ispirazione cristiana, popolare, autonoma e fortemente rappresentativa delle istanze dei ceti sociali popolari e cattolici. Un partito che non poteva e non doveva diventare un semplice e banale “polo conservatore” funzionale ad una alleanza con l’altro grande blocco, il Pci, con un probabile se non addirittura scontato cedimento culturale ed ideale nei confronti del più grande partito comunista occidentale. Una presenza politica, certamente di ispirazione cristiana ma con un forte insediamento territoriale e una chiara opzione sociale. Per questo Orfei, all’epoca, dissentiva da tutte le interpretazioni che volevano una Dc conservatrice se non addirittura reazionaria, ripiegata su posizioni clericali o confessionali che appaltava la rappresentanza dei ceti popolari e socialmente più avanzati alla sinistra comunista e marxista.
Ecco perchè c’era una profonda simbiosi tra il Direttore di Settegiorni Orfei e l’editore politico Donat-Cattin. Perchè al centro della discussione c’era sempre e solo la necessità di salvaguardare una tradizione, quella cattolico popolare, cattolico sociale e cattolico democratica che individuava nella Dc di sinistra un baluardo centrale ed insostituibile. E quando parliamo di Ruggero Orfei, oltre alla sua vasta, ricca e feconda pubblicazione politica, culturale e religiosa, non possiamo e non dobbiamo dimenticare l’esperienza di “Settegiorni in Italia e nel mondo” che, ripeto, ha segnato la storia del giornalismo politico nel nostro paese.

Giorgio Merlo

Rivoli: 100 litri di gasolio nel bagagliaio Denunciato per ricettazione

Il fatto è avvenuto giovedì scorso. Intorno alle 2.30 della notte, transitando in via Bonino nella zona industriale gli agenti del Commissariato notano un’auto con una persona a bordo. L’uomo sin da subito si mostra irrequieto non riuscendo a dare ragioni della sua presenza lì.

 

Nel corso della perquisizione del veicolo, gli agenti trovano nel bagagliaio 100 litri di gasolio suddiviso in 4 taniche da 25 e un lungo tubo intriso di carburante. L’uomo racconta agli agenti di aver comprato il gasolio da un camionista straniero poco prima al SITO di Orbassano per poi rivenderlo a un prezzo più alto ad acquirenti che lo avrebbero contattato. A seguito dei fatti, l’uomo un quarantunenne cittadino rumeno, è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione

“Negli occhi di mia madre” con Sara D’Amario

Sabato 12 marzo 2022

Moncalieri, ore 21

Teatro Matteotti, via Matteotti 1

Quella matassa ingarbugliata che si chiama famiglia è al centro dello spettacolo Negli occhi di mia madre (Il Mammone), la nuova rappresentazione teatrale di François-Xavier Frantz, che andrà in scena sabato 12 marzo alle 21 al teatro Matteotti di Moncalieri. Sul palco un trio esplosivo che farà ridere e inorridire… una commedia feroce con Sara D’Amario, Giulia Cearini ed Elia De Nittis. Tutto nasce nel momento in cui Laura decide di fare i bagagli con l’intenzione di lasciare casa per sempre. Fausto va nel panico perché aspetta una persona, forse una cliente, che potrebbe arrivare da un momento all’altro. Comincia così Il mammone, che si affida ai personaggi di una mamma, una moglie (madre anche lei) e un figlio (che è anche marito e padre): 6 ruoli per 3 personaggi. La pièce è un fuoco di artificio che si sviluppa in un giocoso carnage famigliare in cui nervosismo e mal sopiti rancori deflagreranno in una parossistica esplosione di verità comiche quasi scandalose, perché inconfessabili.

 

L’intreccio nasce dall’osservazione dell’evoluzione contemporanea dei rapporti tra donne e uomini, tra cui sembra radicarsi un sentimento di crescente incomprensione – spiegano François-Xavier Frantz e Sara D’Amario – La commedia mette anche a fuoco le difficoltà di tanti giovani a diventare autonomi a livello emozionale: spesso perdono la testa fino a diventare violenti, perché non trovano una ragazza brava, attenta almeno quanto lo sia la loro mamma. Con sguardo bonario, sferzante e ironico si traccia la genesi dei cosiddetti mammoni, seguiti passo passo fino ad arrivare alla conclusione, tanto sorprendente e comica quanto inevitabile e crudele”.

L’assessore alla Cultura Laura Pompeo commenta soddisfatta: “Sara D’Amario è un’artista completa e versatile. Una risorsa moncalierese, arrivata ai vertici della ribalta nazionale sia nel cinema che nel teatro, formatasi alla scuola del Teatro Stabile insediata alle Fonderie Limone di Moncalieri. Un’eccellenza concepita e avviata da quel genio assoluto di Luca Ronconi ormai 30 anni fa. E la scrittura pungente e ironica diFrançois-Xavier Frantz fa il resto. Ogni loro spettacolo che proponiamo è un successo garantito”.

Biglietto intero: € 10,00

Under 25 e over 65: € 5,00

Info e prenotazioni: prolocomoncalieri@gmail.com, tel 0116407428

Moncalieri, 04/03/2022

“Due anni di pandemia: un incontro inaspettato dell’uomo con la natura” Roberto Burioni a Torino

Laboratorio di Resistenza Permanente

alla Fondazione E. di Mirafiore
Via Alba 15, 12050 Serralunga d’Alba CN

Venerdì 11 marzo ore 19
ROBERTO BURIONI
“Due anni di pandemia: un incontro inaspettato dell’uomo con la natura”

SPETTACOLI TEATRALI PER FAMIGLIE
Domenica 13 marzo ore 16:30
COMPAGNIA CLAUDIO&CONSUELO
“Dal paese dei balocchi”
Proseguono gli incontri del Laboratorio di Resistenza: venerdì 11 marzo alle 19 si torna a parlare della pandemia che da due anni condiziona la vita di tutto il pianeta con Roberto Burioni.
Virologo e immunologo, divenuto noto al pubblico grazie alla trasmissione “Che tempo che fa” di Rai 3, terrà una lezione dal titolo “Due anni di pandemia: un incontro inaspettato dell’uomo con la natura”.
Burioni attinge alla sua lunga esperienza di medico e ricercatore per mostrare la natura e il funzionamento dei virus, l’evoluzione delle conoscenze scientifiche e gli effetti devastanti di questa pandemia sull’umanità. Nessuno può sapere come andrà a finire esattamente questa storia ma dovremmo essere certi di poter contare su un’arma formidabile: la scienza.

Per gli appuntamenti in teatro dedicati alle famiglie domenica 13 marzo, alle ore 16:30, toccherà alla compagnia albese Claudio&Consuelo portare in scena “Dal paese dei balocchi”, uno spettacolo pioniere nel campo della giocoleria, che diventa la tecnica portante, insieme alla clownerie, alla musica e al canto dal vivo, di un lavoro che ricongiunge circo e teatro.
Per bambini dai 6 anni in su.

La partecipazione agli eventi è gratuita previa prenotazione sul sito www.fondazionemirafiore.it. Per chi non potesse partecipare, gli incontri si potranno seguire anche in diretta streaming.

Si ricorda che per accedere al teatro, oltre alla prenotazione, sarà necessario essere muniti di Green Pass rafforzato e della mascherina FFP2 (come da regolamento).

Per info:
Federica Fiocco
fiocco@fondazionemirafiore.it

Assegno unico, chi ha diritto alla ricezione fino a 2 mila euro in più

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Il Ministero dell’Economia ha reso note le prime stime relative agli importi che, a partire da marzo 2022, verranno riconosciuti alle famiglie grazie all’introduzione dell’Assegno Unico e Universale (AUU), a seguito della delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico.
Per le domande presentate a gennaio e febbraio, i pagamenti cominceranno a essere erogati dalla seconda metà di marzo. Per le domande presentate dal 1° marzo in poi, il pagamento verrà effettuato alla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per chi presenta la domanda entro giugno 2022, i pagamenti avranno decorrenza per le mensilità arretrate dal mese di marzo.
Grazie ad una nota pubblicata dal Dipartimento delle Finanze del Mef, però, sappiamo già oggi chi trarrà maggior guadagno. Utilizzando il modello di micro-simulazione TAXBENDF del Dipartimento delle finanze, gli impatti delle riforme Irpef e Assegno Unico sono stati valutati per famiglie distribuite per: decimi di reddito equivalente; tipologia di reddito prevalente; struttura familiare; classe di ISEE.
L’analisi si è quindi soffermata sugli effetti in termini di numero di famiglie coinvolte dalla riforma, i benefici medi annui calcolati in euro e l’incidenza percentuale degli stessi sul reddito lordo familiare. Tenendo conto dei nuovi scaglioni Irpef (qui la tabella aggiornata) e dei nuovi importi AUU, pertanto, è stato possibile individuale la fascia di reddito che – di fatto – guadagnerà di più da questo intervento legislativo.
Suddividendo in dieci gruppi di pari numerosità la popolazione ordinata in senso crescente sulla base di tale reddito si ottengono i “decimi di reddito equivalente”: al primo decimo appartiene il 10% più “povero” della popolazione, all’ultimo decimo appartiene il 10% più “ricco”.
Il reddito equivalente si ottiene rapportando il reddito familiare alla dimensione della famiglia in termini di adulti equivalenti (scala di equivalenza, si utilizza quella OCSE modificata) e consente di confrontare i livelli di reddito di famiglie di dimensione diversa. Ciascun individuo all’interno della stessa famiglia possiede il la capacità di redistribuzione ed equità e il relativo impatto sulla disuguaglianza.
Poiché gli individui appartenenti alle famiglie più numerose tendono a collocarsi nei decimi più bassi (scala di equivalenza maggiore: reddito equivalente inferiore), ne risulta che nei decimi più elevati tendono a collocarsi un maggior numero di nuclei (meno numerosi) rispetto ai decimi più bassi. Non a caso, sono gli appartenenti al gruppo I, le famiglie più povere e svantaggiate, che potranno contare su un beneficio medio per nucleo pari a 1.935 euro.
Le cifre si dimezzano poi per i gruppi di reddito a seguire, andando dai 624 euro per il gruppo II, fino ai 571 euro per il gruppo X (i più ricchi). Un dato interessante, infine, emerge comparando i gruppi VI, VII, IIX E IX che guadagneranno meno – in termini di beneficio per nucleo familiare rapportato al reddito equivalente – a confronto con i più ricchi, ovvero rispettivamente: 560 euro; 479 euro; 413 euro; e 446 euro.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.