ilTorinese

Juve brutta ma efficace

35esima giornata serie A Juventus-Venezia 2-1

Bonucci J (2) Aramu(V). Nel giorno del suo 35esimo compleanno capitan Bonucci si fa un doppio regalo:una doppietta,di pregevole fattura,la seconda della sua carriera e la vittoria che porta 3 punti importanti per la sua Juve con consolidamento del quarto posto e la quasi certezza matematica di disputare la prossima Champions League.Come dice sempre, ultimamente,il tecnico bianconero Max Allegri,a questo punto della stagione conta solo vincere per raggiungere l’obiettivo stagionale.È stata una gara non bella con una Juve frenetica desiderosa di far sua l’intera posta in palio senza badare al bel gioco e così è stato.La prossima stagione ci vorrà ben altro per provare a vincere la Champions League che manca in bacheca dal 1996,ben 26 anni fa.

Enzo Grassano

Motociclista sbalzato a terra tra i veicoli che sfrecciano in tangenziale

Nella tangenziale sud all’altezza di Debouché, a Moncalieri, in direzione nord Milano-Aosta una moto Ducati ha sbandato, ha toccato un’auto ed è finita sull’asfalto. Il motociclista caduto è stato portato in ambulanza al Cto di in condizioni serie ma non è in pericolo di vita. È intervenuta la polizia stradale di Torino-Settimo.

Tensione al corteo del Primo Maggio. Cariche di polizia contro gli antagonisti

Tensioni al corteo del primo maggio, questa mattina  a Torino.

Le forze dell’ordine hanno fermato un gruppo di lavoratori del food delivery che voleva sfilare “per portare la loro voce di sfruttati”.

I rider hanno tentato  di entrare nel corteo da Galleria San Federico, ma sono stati fermati dagli agenti in assetto anti sommossa.

C’è stata una doppia carica della polizia   quando  un gruppo pacifista – antagonista è arrivato in via Roma a due isolati da piazza San Carlo. Le forze dell’ordine hanno preso a manganellate i manifestanti per farli indietreggiare. Dal corteo antagonista hanno gridato: “Vergogna!” .

Sul palco della manifestazione, in piazza san Carlo (foto) anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

Rock Jazz e dintorni: Gianna Nannini e Nico Morelli American Trio

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al Teatro Regio (con replica martedì all’Alfieri di Asti), recital di Claudio Baglioni. Al Teatro Concordia di Venaria per 2 sere consecutive si esibisce Sangiovanni. Gianni Togni canta al Teatro Colosseo.

Martedì. Al Jazz Club suona il sassofonista Fuat Sunay accompagnato dal pianista Tommaso Camarotto.

Mercoledì. Al Cap 10100 per la rassegna “Cap Punk”, si esibiscono Urban Cairo, Il Vuoto Elettrico,Hopeless Party con ospite Olly Riva. Al Massimo anteprima di “Jazz Is Dead” con il sassofonista americano Colin Stetson. Al Blah Blah suonano i Cynics.

Giovedì. Al Jazz Club omaggio a Wes Montgomery  a cura del chitarrista Gigi Cifarelli. Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi Boosta presenta il progetto “Post Piano Sessions”. Allo Ziggy si esibisce il duo The Devils. Al Blah Blah è di scena il trio femminile L.A Witch. All’Off Topic si esibiscono Delvento, Jamila e Renee. All’Hiroshima Mon Amour è di scena il cantautore Mobrici.

Venerdì. All’Arteficio si esibisce il duo Fruits  Of The Loop.All’Hiroshima arriva il rapper Murubutu. Alla Piazza dei Mestieri suona il Nico Morelli America Trio. Al Cap 10100 sono di scena gli Afrodream. Al Blah Blah si esibiscono gli Small Jackets. Al Magazzino sul Po è di scena Giulio Frausin. Allo Ziggy suonano i Back From The Grave.

Sabato. Al Peocio di Trofarello è di scena il chitarrista Vinnie Moore. Al Bunker si esibisce Moon Mother. Allo Ziggy suonano i Ad Nauseam. Inaugurazione dell’ Eurovision Village al Valentino con Michelle David & The True Tones, TUN, Dub Fx. Al Blah Blah sono di scena i Giobia.

Domenica. Al Jazz Club si esibisce Monica P. Al Valentino per la comunità Lgbt suonano : Elasi e Plastic, Bluebeaters e Lo Stato Sociale, Cristina D’Avena  con i Hem Boy e Karma B. Al Teatro Colosseo primo di 2 concerti consecutivi per Gianna Nannini.

Pier Luigi Fuggetta

Schianto frontale sulla statale: due morti

Due le vittime, entrambi uomini, di 55 e 78 anni, sono decedute in un incidente stradale avvenuto a Paruzzaro, in provincia di Novara, sulla statale 142 .  Lo schianto  fra le due auto è avvenuto nei pressi di un distributore di carburanti. Sono intervenuti il 118 con l’elisoccorso, le squadre dei vigili del fuoco e la polizia stradale. L’impatto fra i veicoli  è stato violentissimo. La strada è rimasta  chiusa per alcune ore e il traffico è stato deviato.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Si arricchisce sempre di più il palco dell’Eurovision Village. Ecco gli artisti

7-14 MAGGIO 2022 – PARCO DEL VALENTINO

MICHELLE DAVID & THE TRUE TONES, DUTCH NAZARI FEAT CIMINI E ALESSANDRO BURBANK, FEDERICO SACCHI, QUEEN OF SABA, BLUEBEATERS FEAT STATO SOCIALE, SLAVA, FELLOW, JOHNSON RIGHEIRA, BIANCO, KAKAWA, ALESSIO BONDÌ E MOLTI ALTRI

 

Si arricchisce sempre di più il palco dell’Eurovision Village, in una programmazione ancora più ampia e articolata. Diversi nuovi nomi (ma molti altri sono ancora da svelare) vanno così a comporre una lineup che spazia dalle giovani promesse agli artisti che hanno calcato i palchi di tutta Europa.

Il 7 maggio, giorno dell’inaugurazione, si aprirà con l’importante presenza di Lidia Maksymowicz, attivista e scrittrice sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. In quella che sarà anche una giornata di passaggio tra l’Eurovision 2021 e l’edizione 2022, si saluterà Rotterdam e l’Olanda con un simbolico scambio di consegne: verranno quindi invitati a suonare Michelle David & the True Tones, la band olandese fondata da Onno Smit e Paul Willemsen che assieme a Michelle David, cantante afroamericana nata in North Carolina ma trapiantata a Rotterdam che riscopre la musica Gospel partendo dalle origini e dall’essenza del Rhythm & Blues e del R&R Soul.

Sempre il 7 maggio calcherà il palco del Village Dutch Nazari, pseudonimo di Edoardo “Duccio” Nazari, cresciuto nella scena rap e hip hop della provincia di Padova, ma oggi autore di un genere libero da categorizzazioni tra l’elettro pop e l’indie, con testi intimisti e fortemente poetici. Per l’occasione si esibisce con Federico Cimini, cantautore-rivelazione calabrese trapiantato a Bologna e il “Walking Poet” Alessandro Burbank.

Domenica 8 maggio, giornata dedicata al mondo LGBTQ+ si esibiranno anche i giovanissimi Queen of Saba. In un mondo che spinge al binarismo, a scelte univoche tra bianco o nero, vero o falso, lui o lei, i Queen of Saba si propongono di smantellare con irruenza ogni dogma esplorando le infinite sfaccettature dell’arte, della musica e dell’essere. Saba come Sara, voce e loop station, e Lorenzo, tastiere, pad e percussioni sono un elettro-duo con appendici cyborg per un voluminoso bagaglio emotivo con base creativa a Venezia. Seguiranno i BlueBeaters. Gruppo nato nell’estate del 1993 dall’incontro tra Casino Royale, Africa Unite e i Fratelli di Soledad, con l’idea di formare una one night band. Nacquero così i The Bluebeaters, strepitosa band di pezzi ska, rocksteady giamaicani e soul americani che da allora ha calcato innumerevoli palchi e che per l’Eurovillage ospiterà Lo Stato Sociale con alcuni dei loro grandi classici in versione rocksteady.

Il 9 Maggio, Giornata dell’Europa per la pace il Village avrà numerosi ospiti d’eccezione. Oltre a importanti presenze dalle istituzioni europee, è prevista la presenza di Yaryna Grusha Possamai, scrittrice, traduttrice e pubblicista, professoressa di cultura e letteratura ucraina all’Università statale di Milano e giornalista de Linkiesta e il rapper Slava. Nato nel 1994 a Kharkov in Ucraina, nel 2021 diventa ufficialmente cittadino italiano e da qui nasce un disco interamente dedicato al suo Paese d’origine, un omaggio e allo stesso tempo un addio alla madrepatria. Il titolo è “Dasvidania/До Свидания”, che vuol dire “arrivederci”.

Con l’esplodere del conflitto, quello che doveva diventare un viaggio per svilupparne i videoclip è diventato l’ultima occasione per visitare i quartieri natali ancora integri, visto che Kharkov inizia a essere bombardata senza tregua. Da qui in poi Slava comincia a documentare gli accadimenti attraverso il proprio profilo Instagram diventando, insieme all’amico Vlad Kirilov (influencer di origine russa), uno dei principali punti di riferimento sui social network italiani per gli aggiornamenti sul conflitto in Ucraina. L’intera giornata è organizzata in collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione europea, l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e la Croce Rossa.

 

Il 10 e il 12 Maggio, giorni delle due semifinali,  prima delle proiezioni, si esibiranno oltre a diversi artisti italiani e stranieri numerosi partecipanti all’Eurovision Song Contest. Il format dell’Eurovision Village prevede anche che sia un open stage per gli artisti in concorso, che possono quindi prenotare la loro presenza al fine di esibirsi dal vivo di fronte al pubblico e ai propri fan. Una partecipazione quest’anno particolarmente numerosa, che sta superando ogni record dei Village passati.

 

Mercoledì 11 Maggio sarà la giornata Torino Calling con la presenza di grandi artisti torinesi ibridata con featuring e numerosissimi ospiti. Insieme ai Bandakadabra e ai Motel Connection si affiancheranno numerosissimi artisti tra cui il cantautore torinese Bianco e Johnson Righeira (aka Stefano Rota), storico componente del duo dei Righeira che ha letteralmente spopolato negli anni ’80 con hit come ‘Vamos a la playa’ e ‘L’estate sta finendo’.

Federico Sacchi nei giorni della manifestazione sarà il “Musicteller” dell’Eurovillage: una guida d’eccezione, volta ad approfondire le tematiche delle varie giornate. Autore, regista e interprete di performance originali, veri e propri documentari dal vivo che fondono storytelling, musica, teatro, video e nuove tecnologie. Nei suoi spettacoli racconta intrecci tra musica, vita di artisti e dischi che hanno generato o ispirato rivoluzioni e movimenti culturali.

 

Il 13 Maggio sarà una giornata dedicata alla world music. Oltre agli artisti già previsti si sono aggiunti i Kakawa. Un progetto musicale esplosivo, ibrido che nasce dall’incontro fra tre musicisti, Frei Rossi (producer), Dario Giovannini (polistrumentista) e Devon Miles (cantante). Kakawa è il nome con cui viene identificata la pianta da cui hanno origine i frutti del cacao, che cresce in Africa e Sud America, da cui arrivano le influenze culturali e geografiche dei suoi componenti. Oltre a loro si potrà ascoltare Alessio Bondì, cantautore siciliano e vero autore di razza, dalla scrittura meticcia che nasce da radici folk e si mescola con i ritmi contemporanei e il suono esotico della lingua natìa, il dialetto palermitano.

Anche il 14 Maggio, giornata della Finale dell’Eurovision Song Contest promette sorprese. Si andrà alle radici della musica e della cultura europea con diverse proposte che spazieranno dalla danza alla musica classica, grazie alla partecipazione di numerose compagnie e artisti di grande livello tra cui l’esecuzione del Quartetto – Luca Madeddu e Gaia Sereno (violino), Rebecca Scuderi (viola), Mitja Liboni (violoncello) – del Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi di Torino che proporrà di l’op. 41 n.1 di Robert Schumann.

 

“Con oltre 40 progetti in collaborazione tra realtà del territorio, istituzioni, associazioni, delegazioni straniere e partner, l’Eurovision Village per essere compreso appieno non va visto con le lenti del direttore artistico o dell’esperto musicale – dichiara Francesco Astore, responsabile della programmazione artistica di Eurovillage –. Il palco della Città di Torino in occasione dell’Eurovision Song Contest è stato concepito come open stage, dove featuring e innesti, produzioni originali e partecipazione di giovani artisti saranno la norma invece che l’eccezione. Una proposta di respiro internazionale che coinvolgerà artisti da più di 25 nazioni diverse e vedrà oltre 70 appuntamenti con reunion, produzioni inedite e gruppi formarsi appositamente per questo appuntamento”. 

Confagricoltura: in Piemonte quest’anno si coltiveranno 13 mila ettari di seminativi in più

Ma siccità e caro fertilizzanti limiteranno gli investimenti a mais

 

Quest’anno in Piemonte si potranno seminare 13.000 ettari  di superfici a seminativo in più rispetto all’anno scorso. È la conseguenza della decisione adottata da Bruxelles che, per fronteggiare la riduzione degli approvvigionamenti di alimenti e mangimi causata dalla guerra in Ucraina, ha concesso una deroga per quanto riguarda l’utilizzo delle dei terreni “a riposo” e delle aree di interesse ecologico (Aree EFA – Ecological Focus Area).

Le aziende agricole – chiarisce in una nota Confagricoltura Piemonte –  per poter ottenere gli aiuti comunitari, devono lasciare a riposo il 10% delle superfici a seminativo: quest’anno l’obbligo potrà essere derogato. Inoltre si potrà seminare, per esempio, anche sulle superfici agroforestali realizzate con i contributi del Programma di Sviluppo Rurale, lungo le zone periferiche delle foreste e nelle cosiddette “fasce tampone” lungo i corsi d’acqua.

“Le superfici per le quali è stata concessa la deroga – dichiara Ercole Zuccaro direttore di Confagricoltura Piemonte – interessano circa 3.900 ettari in provincia di Alessandria, oltre 2.400 ettari in provincia di Asti, circa 2.200 ettari in provincia di Cuneo e altrettanti in provincia di Torino, oltre 2.000 ettari equamente ripartiti tra Vercelli e Novara”.

Nonostante le autorizzazioni europee, la produzione di mais, il principale alimento utilizzato per l’alimentazione dei bovini e degli avicoli (galline, polli da carne, tacchini e faraone) aumenterà di poco, in quanto gli agricoltori non destineranno tutte le superfici aggiuntive alla coltivazione di questo cereale. “I  fattori che limitano la coltivazione del mais in quest’annata – spiega Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte –  sono la carenza di acqua per l’irrigazione e il forte aumento dei concimi azotati: le previsioni dell’Arpa, nonostante le precipitazioni dei giorni scorsi abbiano comunque portato sollievo alle colture, sono di una siccità considerata severa e, per alcuni territori, addirittura estrema. Sono venute a mancare le precipitazioni invernali, soprattutto quelle nevose, che costituiscono tradizionalmente un’ottima riserva idrica per tutta la campagna agraria. Se non si registreranno condizioni straordinarie, nei mesi di giugno, luglio e agosto le coltivazioni potrebbero andare incontro a importanti stress idrici e il mais, in quel periodo, ha un grande  fabbisogno di acqua che sarà difficile soddisfare. Inoltre – aggiunge Allasia -il mais è una coltivazione che richiede importanti apporti di concimi azotati, che nell’arco di un anno sono aumentati del 270% e oggi sono molto difficili da reperire”.

Tutto questo fa sì che gli agricoltori riservino la coltivazione del mais alle aree più fresche e che comunque potranno essere, almeno parzialmente, irrigate. Nei terreni più permeabili e nelle zone collinari molti agricoltori si stanno indirizzando verso la soia, più resistente alla siccità e che non richiede concimazioni azotate, in quanto sulle radici della pianta si instaurano dei batteri in grado di catturare l’azoto atmosferico. Un’altra coltivazione che sostituirà parzialmente il mais è il girasole, pianta rustica, in grado di resistere meglio alla siccità.

Secondo le previsioni di Assosementi, l’organizzazione di categoria che a livello nazionale rappresenta l’industria sementiera, per il mais è attesa una contrazione del 5%, rispetto ai complessivi 960.000 ettari dell’anno precedente. “In Piemonte, come nel resto d’Italia, da un decennio si sta registrando una contrazione significativa delle superfici condotte a mais: nel 2012 – commenta Enrico Allasia – la superficie coltivata era di circa 195.000 ettari, mentre l’anno scorso ne sono stati seminati soltanto 132.000”.

Confagricoltura sottolinea la necessità di intervenire al più presto con la costruzione di invasi per contrastare la siccità. In molti periodi dell’anno si verificano precipitazioni in eccesso; con la costruzione di invasi le acque meteoriche potrebbero essere conservate nei bacini di accumulo e rilasciate secondo la necessità.

 

Formidabile quel Primo Maggio del 1975

I soliti fascistelli hanno bruciato le bandiere Pd ed imbrattato la sede radicale. Entrambi colpevoli a detta loro di essere filo Nato. Manco sanno che ci fu un  certo Enrico Berlinguer che preferiva stare sotto l’ombrello della Nato perché il Patto di Varsavia lo voleva  morto. E intanto molte notizie sulle azioni di disturbo di Putin in molti paesi democratici per influenzare il voto. Per Putin i suoi naturali alleati sono sovranisti e nazionalisti vari che, magari, bruciano le bandiere dei nemici politici dicendo che in Italia non c’è democrazia. Difficile non arrabbiarsi.  Sicuramente l’irritazione è d’obbligo. Ed ora arriviamo al 1 Maggio Festa dei lavoratori.  Al corteo, a Torino, potete giuraci le solite contestazioni con la solita mobilitazione di polizia. Con le possibili critiche alla polizia che gli ha impedito di menare qualcuno e magari di bruciare altre bandiere. Loro la chiamano contestazione o criminalizzazione  del dissenso. Eppure che mitici ricordi. Anche il 1 Maggio era uno di quegli appuntamenti irrinunciabili.  L’indimenticabile 1 Maggio del 1975.  A Saigon stanno sfilando i Viet- cong.  Ed il mitico generale Giap famoso per avere sconfitto i francesi.  Quella lunga bandiera del Vietnam del Nord diventata troppo pesante per le centinaia di garofani rossi lanciati. E gli applausi che, nel ricordare, ammetto, mi fanno ancora venire i brividi.  Nel 72 , grazie a mio padre, ho conosciuto il vicepresidente del governo provvisorio del sud. Comunista doc che organizzava la resistenza contro i Marines. Libertà Libertà.  Ma anche qui le “cose” ripetendosi perdono di smalto. Anno 2000. Alice, mia figlia,  giocava la finale a Basket.  Tanta,  tanta gente.  Da oltre 10 anni era caduto il muro di Berlino.  Il Pci non esisteva più e Rifondazione cominciava a boccheggiare  gestita oramai dai gruppettari.  Fausto Bertinotti in procinto di prendere il treno per diventare presidente della Camera.  Sentivo che qualcosa non funzionava. Troppo ciarpame violento.  Capii che Alice per curiosità andò dove non doveva andare. La recuperai e da lì a poco scontri e relative vandalizzazioni. Sua madre, ex moglie stigmatizzo’ : sei sempre il solito . Perché glielo hai impedito ? Alla sua età facevi lo stesso. Appunto, alla sua età.  Ora sono padre ed ho il dovere di far sì che non si faccia male . Pensando alle parole di mio padre: prima ti laurei e poi fai la rivoluzione. Quando si dice che la maturità è tutto.  Da allora il lento declino del Primo Maggio. Oramai sono anni che non ci vado più disgustato da violenze inutili.  Magari sono gli stessi che si dicono pacifisti e colpevolizzano gli ucraini che resistendo all’ invasione russa sono responsabili nel non voler la pace. Buon primo Maggio a tutti, ovviamente s’intende. Ed anche buon primo maggio a tutti coloro che vorranno andare alla manifestazione. Non facciano un buon primo Maggio i facinorosi e violenti che oramai ci infestano da decenni. Non sarà un primo Maggio sereno.  Incombe la guerra. Scene strazianti ogni giorno di brutale guerra.
Impossibile dire che il bicchiere è mezzo pieno. Comunque teniamo duro… forse un giorno non ci saranno più guerre, forse. Il generale Giap parlava di guerre giuste e ingiuste. Ora ci sono solo guerre ingiuste.  Fatto salvo il proprio diritto nel difendersi.
E il popolo ucraino si sta difendendo.  Dunque questo primo maggio è dedicato anche a tutto il popolo ucraino.
Patrizio Tosetto

Ricerca e sviluppo, 12 milioni per sostenere le aziende che investono a Torino e in Piemonte

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Al via l’Accordo quadro fra la Regione Piemonte e il Ministero dello Sviluppo Economico per rilanciare un ciclo di finanziamenti a sostegno delle aziende che investono in ricerca e sviluppo nel territorio piemontese.

L’assessore regionale all’Innovazione ha sostenuto di continuare a credere nella preziosa sinergia fra il Piemonte e il MISE, che permette di massimizzare le ricadute degli investimenti per le imprese piemontesi che puntano all’innovazione. Secondo l’assessore, per questi motivi oggi la Regione mette a disposizione 4 milioni di euro, a cui si aggiungeranno 8 milioni del MISE per sostenere nuovi progetti che potranno originarsi nell’ambito del primo sportello.

Il Ministero dello sviluppo economico concorrerà agli adempimenti finanziari di propria competenza pari a 8 milioni di euro, adoperando le risorse del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, destinate agli Accordi per l’innovazione. La Regione Piemonte, dal canto suo, provvederà con 4 milioni di euro di risorse del Fondo di sviluppo e coesione (FSC).

Grazie all’accordo, saranno finanziati progetti riconducibili alle tematiche inerenti le tecnologie di fabbricazione e le tecnologie digitali fondamentali, come quelle quantistiche e abilitanti emergenti. Altri progetti riguarderanno i materiali avanzati, l’intelligenza artificiale e robotica, ma anche tematiche legate alla sostenibilità, quali le industrie circolari e l’industria pulita a basse emissioni di carbonio. Troveranno spazio anche i progetti legati a come affrontare le malattie rare e non trasmissibili e infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà, oltre a strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata.

Altri filoni sono quelli legati al sostegno per gli impianti industriali nella transizione energetica, alla competitività industriale nel settore dei trasporti, alla mobilità e ai trasporti puliti, sicuri e accessibili, alla mobilità intelligente e allo stoccaggio dell’energia.

“Andy Warhol Super Pop” in mostra fino al primo maggio

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Nel 35esimo anniversario della morte, a Palazzo Barolo il mito indiscusso della Pop Art.

Del resto si sa. Se si visita una mostra incentrata sulla vita e sulle opere del grande Andy Warhol, padre geniale della Pop Art, è necessario ben bene prepararsi ad inciampare e a mettere fuori gioco tutti gli scogli (piacevoli) dell’estrema, che di più non si può, estrosità. Anche lo scoglio dell’inaspettata location.  Come già era successo d’altronde per la rassegna, sempre a Warhol dedicata e ospitata a singhiozzo (causa pandemia) a fine anno scorso alla “Palazzina di Caccia” di Stupinigi, sulla cui scia va a collocarsi proprio l’attuale mostra allestita nell’antico “Palazzo Barolo” in via Corte d’Appello a Torino. L’austera antichità subalpina  “violata” dall’anarchia giocosa e bizzarra della Pop Art. E mai contaminazione d’ambiente fu più suggestiva! All’ingresso un miracolato jukebox d’altri tempi, un tirato pavimento a scacchi bianco-neri, alle pareti gigantografie di Elivis Presley e James Dean, le Polaroid dell’azienda Nital e le grafiche di “Martini & Rossi”, arrivate all’uopo dal “Museo Casa Martini”. America anni ’50? Assolutamente no. Ci troviamo, invece come detto, nelle sale del seicentesco “Palazzo Barolo”, adeguato da Benedetto Alfieri nel ‘700 al gusto “rococò” e che fino al primo maggio ospiterà Pop Art a go-go, con la  nuova rassegna “Andy Warhol Super Pop. Through the lens of Fred W. McDarrah”. Secondo artista, pare, più venduto e quotato al mondo dopo Pablo Picasso, a Andy Warhol (Pittsburgh 1928 – New York, 1987, ultimogenito dei tre figli di modesti immigrati originari di Mikovà, paese dell’odierna Slovacchia), “Palazzo Barolo” dedica  una vera e propria mostra evento promossa, con la consueta spettacolarità, da “Next Exhibition” e “Ono Arte”, in collaborazione con l’Associazione Culturale “ Dreams”  e con l’archivio “Fred W. McDarrah/ MUUS Collection”.

Esposizione unica, volta non solo a raccogliere un congruo numero delle più importanti e note opere di Warhol (una quarantina), ma anche a tracciare uno sguardo intimo e curioso su uno degli artisti simbolo del secolo scorso, attraverso oggetti d’epoca, gadget, fotografie, video, serigrafie, litografie, stampe, acetati e ricostruzioni fedeli degli ambienti e dei prodotti che Warhol amava e da cui traeva qotidiana ispirazione. Il percorso espositivo si apre con l’atmosfera degli anni Cinquanta e Sessanta, in cui si raccontano le sue prime importanti esperienze come grafico pubblicitario (lavorando per riviste come “Vogue” e “Glamour”) per poi passare alle opere seriali, dai colori alterati vivaci e forti, icone senza tempo, da “Marylin”, a “The Self Portrait”, a “Mao Zedong” fino a “Cow” e alla celeberrima “Campbell’s Soup”. Ripetizione e serialità. L’idea di un’arte da “consumarsi” come un qualsiasi altro prodotto commerciale. In bella vista nelle sale di un Museo o sugli scaffali di un qualsiasi centro commerciale. Del resto, affermava Warhol “non è forse la stessa vita  una serie di immagini, che cambiano solo nel modo di ripetersi?”. Di grande suggestione, accanto agli acetati e alle lastre serigrafiche da cui prendevano corpo le sue stampe, sono anche le foto in bianco e nero (sempre una quarantina) di Fred W. McDarrah (Ney York 1926 – 2007) che, per oltre trent’anni, immortalò Warhol sotto l’aspetto più intimo e umano, all’apice della carriera, circondato dalle scatole del detersivo “Brillo”o durante l’inaugurazione di una mostra o mentre gira una delle sue pellicole sperimentali.  E poi l’Andy comunicatore e istrionico.

Primo attore in occasione di vernissage (“Andrei all’inaugurazione di qualsiasi cosa, anche di una toilette”) o accogliente padrone di casa nella sua “Silver Factory”, l’ampio locale al quarto piano di un’ex fabbrica di cappelli sulla 47^ strada, l’“open house”, la “fabbrica” dove l’artista produceva, ma anche quartier generale per un mondo di “originali” che lì si riunivano per rincorrere i principi della Pop Art come completo stile di vita. Un’interessante sezione della mostra è dedicata ancora alle opere inedite dell’avanguardistica serie “Ladies & Gentlemen”, la prima realizzata tra il 1974 e il 1975 con la leggendaria “Polaroid Big Shot”, in cui l’artista svela attraverso i suoi ritratti la comunità dei “Drag Queens” di New York, da sempre tenuta ai margini della società. A chiudere il percorso gli scatti del fotografo americano (di origini croate) Anton Perich e le testimonianze di Keith Haring e Jean-Michel Basquiat (il “James Dean dell’arte moderna”), fra i più importanti esponenti del graffitismo americano ed erede per eccellenza dell’arte del grande Maestro.

Gianni Milani

“Andy Warhol Super Pop. Through the lens of Fred W. McDarrah”

Palazzo Barolo, via Corte d’Appello 20/c, Torino; tel. 338/1691652 o www.warholsuperpop.it

Fino al 1 maggio 2022

Orari: dal mart. al ven. 10/17,30 – sab. e dom. 10/18,30; lun. chiuso

Nelle foto

–         “Marylin”, 1962

–         “Mao”, 1972

–         “Warhol and Brillo Boxes at Stabel Gallery”, 1964 – Photo Credit: Fred W. McDarrak/MUUS Collection

–         Immagini dalla serie: “Ladies & Gentlemen”, 1974-‘75