ilTorinese

Focus settimanale Covid e vaccini: in Piemonte incidenza tra le più basse in Italia

I valori del Piemonte si confermano, insieme alla Valle D’Aosta e alla Provincia autonoma di Trento, tra i più bassi in Italia: con un’incidenza di 531,3 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 11-17 aprile), a fronte del valore nazionale di 691.8.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 18 aprile si attesta al 10,8% (è il valore più basso d’Italia insieme a Lombardia e Veneto) e quella delle terapie intensive al 3,7% (a fronte di un valore nazionale del 4,1%), mentre la positività dei tamponi è all’8%.

SEQUENZIAMENTO ACQUE REFLUE: DOMINANZA DELLA VARIANTE OMICRON BA.2

Dai dati diffusi da Arpa oggi, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue riferiti ai campioni dell’ultima settimana (prelevati il giorno 11 aprile nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara) hanno evidenziato tutti la dominanza della variante Omicron BA.2.

Continuano a non essere rilevate mutazioni specifiche appartenenti alla sottovariante Omicron BA.3.

Per quanto riguarda le ricombinanti (ad esempio XA, XB, XC, XD, XE, XF) riscontrate in singoli tamponi nasofaringei, non se ne rileva ancora una dominanza nei campioni di acque reflue dei depuratori piemontesi controllati.

VACCINAZIONI
L’84,3% dei cittadini piemontesi oltre i 5 anni di età ha concluso il ciclo primario con monodose o doppia dose (il 96,2% di coloro che hanno aderito, ovvero 3,7 milioni su 4,2 di platea complessiva).

La somministrazione di oltre 2,8 milioni di terze dosi pone il Piemonte in testa alla classifica delle Regioni italiane più grandi, come risulta dai dati della Fondazione Gimbe aggiornati al 19 aprile.

Sono invece circa 22 mila ad oggi le quarte dosi somministrate alle platee autorizzate a livello nazionale: immunodepressi, over 80, Rsa, fragili over 60 con specifiche patologie.

Gli immunizzati naturalmente, cioè le persone che non hanno aderito ma hanno avuto il Covid negli ultimi sei mesi, sono 171.000, tra cui 47.000 tra i 5 e gli 11 anni e 40.000 over50.

I non aderenti sono al momento 360.000, tra i quali 113.000 nella fascia tra 5 e gli 11 anni e 105.000 over50.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dall’11 al 17 aprile i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 3243,3.

Suddivisi per province: Alessandria 379.4, Asti 202.1, Biella 115.3, Cuneo 337.9, Novara 209.7, Vercelli 114.7, Vco 116, Torino città 578, Torino area metropolitana 1098.9.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 22.703 (+1422). Questa la suddivisione per province: Alessandria 2.656 (-123 rispetto alla settimana precedente), Asti 1415 (+157), Biella 807 (+123), Cuneo 2365 (+350), Novara 1468 (-103), Vercelli 803 (+90), Vco 812(+19), Torino città 4046 (+331), Torino area metropolitana 7692 (+485).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dall’11 al 17 aprile l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 531,3, in crescita seppur contenuta (+6,7 %) rispetto ai 498 della scorsa settimana.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 385,4 (+8,8%).

Nella fascia 25-44 anni l’incidenza è 551,4 ( +0,8%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 516,1 (+5,5%).

Nella fascia 60-69 anni l’incidenza è 499,9 (+14%).

Tra i 70-79 anni l’incidenza è 479,7 (+21 %).

Nella fascia over80 l’incidenza è 552,3 (+21,9%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE
In età scolastica, nel periodo dall’11 al 17 aprile, l’incidenza, ovvero i nuovi casi settimanali su 100 mila per le specifiche fasce di età, si presenta sostanzialmente stazionaria nelle classi di età 0-5 e 14-18 anni, mentre presenta una moderata riduzione soprattutto nelle classi di età 6-13 anni, rispetto alla settimana precedente. Nella fascia 0-2 anni l’incidenza è di 344 (-5,6%).

La fascia di età 3-5 anni registra un’incidenza di 299,7 (+1%).

Nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 463,5 (-16,6%).

Nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 494,2 ( -12,2%).

Nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 386,6 (+1,5%).

Da Fondazione Crt i fondi per mostre ed eventi

Aperto fino al 31 maggio il bando Esponente, focalizzato sugli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite

 

Torino, 15 aprile 2022 – È aperto fino al 31 maggio sul sito www.fondazionecrt.it il bando “Esponente” della Fondazione CRT, che sostiene le attività espositive e il riordino delle collezioni dei musei per una maggior fruibilità del pubblico, in particolare dei giovani.

 

Musei, associazioni, fondazioni senza scopo di lucro, enti religiosi, enti locali come i Comuni e le Unioni montane o collinari potranno ricevere fino a 25.000 euro di contributo per ciascuna mostra, attività di catalogazione e riordino delle collezioni, premi e concorsi e, da quest’anno, anche eventi collaterali “off” – quali laboratori, workshop e performance – a supporto dell’attività espositiva tra maggio 2022 e aprile 2023.

 

In linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, Esponente 2022 promuoverà alcuni obiettivi specifici, inserendoli tra i criteri di valutazione: impatto ambientale, parità di genere, valorizzazione della diversità culturale, maggiore coinvolgimento dei giovani nei circuiti professionistici e impiego di mediatori culturali.

 

Dal 2005 a oggi, la Fondazione CRT ha reso possibili con il bando Esponente oltre 1.100 mostre e attività espositive, per contributi complessivi superiori ai 14 milioni di euro.

 

Un quartetto per la Resistenza

Con Sara D’Amario Regia e musica dal vivo di François-Xavier Frantz

Teatro Silvio Pellico

Via Guglielmo Marconi, 1 – Bagnolo Piemonte (CN)

venerdì 22 aprile 2022, ore 21

Teatro Fonderie Limone

Via Pastrengo, 88 – Moncalieri

Domenica 24 aprile 2022, ore 18

Anfiteatro Beppe Fenoglio

Via Vinovo, 1 – La Loggia (TO)

venerdì 29 aprile 2022, ore 21

L’incasso della serata sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro Onlus

Due donne, due uomini, una sola protagonista. Sara D’Amario è l’interprete di Un quartetto per la Resistenza, monologo per la regia di François-Xavier Frantz. La storia, ambientata negli anni della Resistenza, inizia tra le montagne tra Barge e Bagnolo, passa per Moncalieri, per arrivare a Torino nei giorni della Liberazione.

Mattatrice assoluta è la torinese Sara D’Amario che qui si cimenta in 4 ruoli diversi.

La storia

In Un quartetto per la Resistenza, Sara D’Amario veste i panni di Maria Rovano, nome di battaglia Camilla, e di Leletta Oreglia d’Isola, due donne apparentemente agli antipodi per cultura e formazione politica. La prima è comunista e incarna il pragmatismo di una donna del popolo, la seconda è di famiglia nobile ed è cattolica, poetica e luminosa. In comune hanno il fuoco della libertà, sono testimoni della Resistenza e le loro voci, diverse ma complementari, compongono l’asse portante principale della rappresentazione. Le altre due presenze evocate da Sara D’Amario sono due uomini, anche loro molto diversi: Pompeo Colajanni, il comandante Barbato, e Aimaro Isola.

Il primo adulto, siciliano, carismatico, trascinatore, preparato dal punto di vista militare e strategico. L’altro è un adolescente, fratello minore di Leletta, che osserva tutto con sensibilità, profondità e passione; qualità che lo porteranno a scrivere Paesaggi Partigiani, a dare voce alla natura in modo poetico, pensandola come un essere dotato di una memoria propria e concreta, oltre a farlo diventare uno degli architetti più celebri d’Italia.

Aimaro Isola ha letto e registrato, proprio per lo spettacolo, diversi passaggi, battute significative, poetiche, struggenti.

Lo spettacolo sarà preceduto dalla proiezione del video della durata di 5 minuti dal titolo “I Dormienti”, sull’opera di Hilario Isola dedicata a Maria Rovano, Camilla e al comandante Barbato.

La lettura

Il senso allegorico di Un quartetto per la Resistenza è ben chiaro. François-Xavier Frantz e Sara D’Amario mettono in risalto che, in una particolare condizione storica, persone con sensibilità, cultura, provenienza radicalmente diverse e posizionate ai poli opposti della società italiana di allora, hanno saputo unirsi in nome di una causa fondamentale, vitale per tutti, lasciando un messaggio di speranza univoco e potente.

Ecco perché le loro parole delineano differenti modi per lottare per la pace, ma riescono a intendersi in termini di consapevolezza e di impegno in un momento di confusione storica. In altre parole, le voci di Camilla, di Leletta, di Barbato e di Aimaro offrono un messaggio dal valore inestimabile, senza barriere, senza limiti, vitale per tutte e tutti, in modo duraturo, fino a noi, fino ad oggi.

Gli Interpreti

Sara D’Amario è nata a Moncalieri e nel 1993 si è diplomata presso la Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino, fondata e diretta da Luca Ronconi.

Si è perfezionata a New York con Susan Batson e Elizabeth Kemp; ha conseguito la laurea in Lettere Moderne, specializzandosi in drammaturgia presso l’Università degli Studi di Torino e a teatro è stata diretta, tra gli altri, da Luca Ronconi, Krzysztof Zanussi, Nanni Garella e Luca Zingaretti.

Per il cinema ha recitato in diversi film, tra cui Il ricco, il povero e il maggiordomo, La banda dei Babbi Natale, Il cosmo sul comò (con Aldo Giovanni e Giacomo), Caos calmo (con Nanni Moretti), Solo un padre (Luca Lucini), Colpo d’occhio (di Sergio Rubini), Assassini dei giorni di festa (di Damiano Damiani), La ragazza del lago (con Toni Servillo), Casomai (di Alessandro D’Alatri), Come diventare grandi nonostante i genitori (di Luca Lucini).

In televisione ha partecipato a molti sceneggiati, tra cui Le stagioni del cuore, Il commissario Nardone (nel ruolo di Rina Fort), Le tre rose di Eva (nel ruolo di Angela Corti), Non smettere di sognare, Distretto di polizia 8, Io ci sono (la storia vera di Lucia Annibali), L’onore e il rispetto, Sacrificio d’amore, I Topi, “Fratelli Caputo” di cui è la protagonista femminile accanto a Nino Frassica e Cesare Bocci, oltre alle soap opera Vivere e Centovetrine.

È in tournée con 4 One Woman Show: (XXn) SFUMATURE DI DONNE DI SCIENZA ( un monologo su 20 scienziate che hanno rivoluzionato il mondo), STORIE DI DONNE DI FUOCO E DI LUCE ( in cui racconta di alcune donne che hanno cambiato il loro destino e hanno acceso luci che non si sono mai spente nelle menti e nei cuori di tante persone), GREENMINDS (un viaggio intorno alla terra tentando di schivare le fake news), UN QUARTETTO PER LA RESISTENZA (la storia di 20 mesi di due donne e due uomini emblematici per la Storia del nostro Paese) e una commedia feroce NEGLI OCCHI DI MIA MADRE – IL MAMMONE sul trio più famoso del mondo: Mamma, Moglie e Mammone, tutti per la regia di François- Xavier Frantz.

È autrice di quattro romanzi: NITRO (Baldini Castoldi Dalai editore, 2009); UN CUORE XXL (Fanucci Editore, 2013) vincitore del Premio Sirmione per la Letteratura per Ragazzi; KIKKA (Fanucci Editore, 2014); MAGNETIC (Leggereditore, 2018) semifinalista Premio Bancarellino 2019.

 

François-Xavier Frantz è regista, attore e drammaturgo francese e vive in Italia da diversi anni.

Si è diplomato nel 1983 alla Scuola per Attori Le Cours Simon di Parigi e nel 1988 si è diplomato con lode in Arti Plastiche all’Accademia di Belle Arti di Metz (Francia). Nel 1993 ha partecipato a un seminario intensivo di regia condotto da Luca Ronconi, presso il Teatro Stabile di Torino.

Tra il 1983 e il 2004 ha lavorato come attore, regista teatrale, drammaturgo con alcuni grandi maestri, tra cui Anatoli Vassiliev (Russia), Jerzy Grotowski (Pontedera), Michelle Kokosowski – Académie Expérimentale des Théâtres (Francia).

Ha collaborato con Daisy Amias alla prima creazione mondiale di Phaedra (Seneca), Andromaca (Jean Racine) in lingua coreana a Seoul – Corea del Sud, e sull’adattamento di Nadja di André Breton; in seguito ha collaborato con Isabelle Janier sulla messinscena di diversi testi di Marivaux.

Tra le sue regie teatrali spiccano varie opere di Pasolini, Fassbinder, Georges Ribemont-Dessaignes, Tennessee Williams, Werner Schwab, Jean Genet, Edouard Dujardin.

Ha realizzato alcuni cortometraggi di fiction in lingua francese e italiana.

Tra il 2004 e il 2011 ha lavorato come produttore di lungometraggi per il cinema a livello internazionale presso Love Streams agnès b. Productions, Parigi. Dal 2011 lavora come attore, autore, regista e script doctor indipendente anche in Italia.

Partners e sponsor

Un quartetto per la Resistenza è una produzione dell’associazione Ancóra con il sostegno del Comune di Barge, del Comitato Resistenza e Costituzione, del Consiglio Regionale, della Fondazione CRT, in collaborazione con Constellation Factory, Polo del ‘900 e Istituto della Resistenza di Cuneo, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Comune di Moncalieri, Proloco di Moncalieri.

Patrizia Polliotto oggi ospite in radio e in tv a ‘Radio Radio’

A partire dalle 13.35 il noto legale torinese protagonista in diretta anche sul canale 253 del digitale terrestre.

Patrizia Polliotto, stimato legale d’affari e d’impresa specializzata anche in diritto bancario, societario, prevenzione del contenzioso e consumerismo torna per il consueto appuntamento mensile sulle frequenze della più ascoltata e seguita talk-radioitaliana fondata e diretta dal valente Fabio Duranti.

Oggi, infatti, a partire dalle 13.35 in poi è ospite di Francesco Vergovich ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’ insieme al giornalista radiotelevisivo e saggista cattolico Maurizio Scandurra.

Patrizia Polliotto, che dialoga abitualmente con le maggiori agenzie di stampa italiane tra cui in primis ‘Ansa’ e ‘Askanews’ sui più svariati temi di attualità fornendo sempre studi precisi e spunti altrettanto interessanti per la comprensione dei fenomeni socioeconomici del cambiamento in atto, è anche Presidente dei rinomati ospedali milanesi ‘San Siro’, ‘Sant’Ambrogio’ e ‘Galeazzi’ – quello in cui lavora il virologo Fabrizio Pregliasco – tutti in capo al ‘Gruppo San Donato’, prima realtà sanitaria privata italiana con un fatturato superiore al miliardo e 600 milioni di euro.

Annovera altresì in curriculum vitae importanti incarichi al vertice in primarie companies private e pubbliche quali ‘Zucchi’, ‘NB Aurora’, ‘Juventus’, ‘Reply’, ‘Engineering’ e molte altre.

​Oltre che in Fm, la trasmissione è disponibile in tutta Italia sul canale 253 del digitale terrestre, e in streaming sul sito www.radioradio.it.

“Poliziotti degli Uffici Passaporti allo stremo e cittadini esasperati”

Lo avevamo già scritto, lo avevamo già segnalato in tutti modi: la situazione relativa al rilascio dei passaporti è impressionante.

I cittadini devono attende tempi biblici di oltre 5 mesi di attesa, solo per la prenotazione e almeno altri 30 giorni per il rilascio: in pratica 6 mesi. Una lunga esasperante attesa per poter godere del diritto di andare in quei paesi dove il passaporto è indispensabile; un diritto, tra l’altro, dal costo non proprio irrilevante di circa 100 euro a persona.

Lunghe code davanti agli Uffici di polizia, nonostante il grande sforzo organizzativo dei poliziotti che, oltre alle pratiche dei passaporti, durante la settimana devono svolgere anche altri servizi di istituto, tra i quali quelli di OP. Un impiego extra ufficio che impedisce di fatto, nonostante il massimo impegno, la trattazione delle esorbitanti pratiche dei passaporti in corso. Un lavoro estenuante a cura di pochi poliziotti che devono sopperire a migliaia di richieste per passaporti, pratiche amministrative e porti d’arma. Quest’ultimo, poi, uso caccia, con costi pari a circa 300 euro ciascuno.

Non è pensabile garantire servizi ai cittadini in questo modo e non è concepibile sfruttare i lavoratori di polizia a causa di una poca lungimiranza di chi, negli ultimi decenni, non si è preoccupato minimamente di rimpolpare gli organici dalla polizia di Stato. Questo prezzo lo pagano adesso sulla loro pelle i poliziotti bersagli, in alcuni casi, degli sfoghi e delle preoccupazioni dei cittadini.

Nulla possono i poliziotti su questi ritardi, men che meno l’autorità’ di P.S.; la responsabilità di queste lungaggini è da addebitare ad una politica miope e sorda alle istanze più volte addotte dal SIULP e che, solo negli ultimi anni, sta cercando di recuperare il tempo

perduto con nuove assunzioni, per quanto purtroppo ancora insufficienti.

Poliziotti allo stremo per l’iper lavoro e cittadini preoccupati e legittimamente incavolati: naturalmente i responsabili per quanto noti sono già dimenticati…

Il Segretario Generale del Siulp di Torino Eugenio Bravo

Costanzo (Alt): “appoggio petizione detenuti per utilizzo frigo”

“L’UFFICIO COMANDO CARCERE SI PRONUNCI”
“Appoggio la richiesta di alcuni detenuti del carcere Torino, che hanno firmato una petizione per chiedere di utilizzare il frigorifero per conservare beni commestibili e deperibili visto l’avvicinarsi del periodo estivo e la necessità di utilizzare i propri cibi freschi, senza doverli consumare di fretta per paura che gli stessi vadano a male. Avevo già ascoltato questa richiesta nel corso di una visita al carcere qualche giorno fa. La appoggio e chiedo all’ufficio comando e all’ispettorato del Blocco B della casa circondariale di esprimersi in merito”. Così in una nota la deputata Jessica Costanzo, di Alternativa.

Bimbo di due anni muore schiacciato da trattore

Un bambino di due anni, ferito gravemente dopo essere stato travolto da un trattore  è stato portato dai familiari al Pronto Soccorso dell’ospedale di Saluzzo. Inutile  il tentativo dei medici di salvargli la vita. I carabinieri  stanno indagando sull’accaduto. L’ipotesi, in fase di accertamento, indicherebbe la causa della morte come incidente all’interno dell’azienda agricola di famiglia.

Focus Covid in Piemonte: martedì 19 aprile

Martedì 19 aprile

Situazione epidemiologica

Positivi: 3.579 (di cui 3.238 a test antigenico)
Positivi/tamponi: 14,2%
Tamponi: 25.166 (di cui 23.387 test antigenici)
Ricoveri ordinari: 771 (+39 rispetto a ieri)
Ricoveri Terapia Intensiva: 24 (+1 rispetto a ieri)
Decessi: 3

Vitali e Astore espongono da Mazzoleni

Le fotografie di Massimo Vitali e le sculture di Salvatore Astore in mostra alla galleria d’arte torinese

Si aprono al pubblico  martedì  12 aprile, dalle 17 alle 22.30, due personali presso la galleria d’arte torinese Mazzoleni, in piazza Solferino 2, dal titolo “Massimo Vitali. Ti ho visto” e “Salvatore Astore. Gli occhi della scultura”.

Nell’estate del ’94 Massimo Vitali scattò la sua prima fotografia in spiaggia a Marina di Pietrasanta; fu l’inizio di una fortunata serie che, nel corso dei decenni, lo avrebbe consacrato come uno dei maggiori fotografi nella scena internazionale. L’artista individua la spiaggia  come luogo privilegiato per compilare un manuale socio-antropologico dell’identità italiana, mosso da un intento sociologico e da spirito voyeuristico.

La visione frontale da lui scelta, la posizione sopraelevata, il cosiddetto “punto di vista del principe” gli avrebbero consentito di cogliere ampi scorci paesaggistici, riuscendo, nel contempo, a addentrarsi nell’intimità delle interazioni umane. Vitali, dopo ore di attenta osservazione, sceglie il momento in cui apparentemente non pare succedere nulla di decisivo, ma nel quale convergono molte microstorie. La luce fredda e biancastra riesce a fermare nel tempo e nello spazio cose, luoghi e persone. Ne emerge un ritratto impietoso della quotidianità, in cui sfera pubblica, dimensione privata e elemento naturale riescono a intrecciarsi in modo sapiente. Il punto di vista di Massimo Vitali è  sempre un po’ in alto, quasi a voler prendere le distanze, in modo da allontanarsi, ma non più  di tanto, dalla realtà che sta osservando, per poter vedere meglio, leggere in modo nitido i dettagli e le vite anonime dei soggetti che affollano l’obiettivo, in una sorta di indagine sociologica e antropologica di massa, intesa come gruppo eterogeneo di individui che si muovono nella stessa direzione.

Il percorso espositivo si snoda attraverso tre decenni di attività, spaziando dalle fotografie storiche a quelle più recenti, risalenti al 2020, comprendendo paesaggi urbani, naturali, selvaggi e incontaminati.

Il progetto della mostra di Salvatore Astore si iscrive, invece, nella dialettica di continuità  con “Anatomia umana”, il monumentale gruppo site specific, realizzato in acciaio inox e donato lo scorso novembre dalla galleria alla Città di Torino.

La pratica artistica di Astore, fin dagli anni Ottanta, si potrebbe definire quale “minimalismo organico”. Al centro della sua ricerca è, infatti, presente lo studio di problematiche quali la materia, il peso, la forma, il vuoto e, di conseguenza, il pieno. Ne emerge un’atmosfera ancestrale, ricca di suggestioni che vanno dai reperti fossili ai megaliti preistorici, da forme organiche legate all’uomo o al mondo animale, fino all’universo connesso alla Torino industriale e preindustriale dei metalli, nel caso specifico di Astore del ferro, dell’acciaio e, per la prima volta in questa mostra, del bronzo.

I suoi lavori parlano profondamente della natura dell’Uomo nel senso più ampio e profondo del termine, comprendendo anche la relazione tra l’uomo e il mondo. Non a caso l’opera “Anatomia umana” rappresenta un omaggio a Leonardo da Vinci.  Quelle di Salvatore Astore sono presenze che germogliano e evolvono nella mente, forme latenti nnela nostra memoria genetica.

Questa esposizione rappresenta l’occasione per fare esperienza di nuove sculture prodotte appositamente per la mostra.

L’esposizione rimarrà aperta fino  al 30 giugno 2022.

Orari: martedì-sabato 10-13; 15.30-19.00.

MARA MARTELLOTTA

Muore pedone investito da camion

Nel primo pomeriggio di oggi, in Via Madonna delle Rose, per cause ancora da accertare, un uomo è stato investito da un mezzo pesante in manovra in prossimità di un supermercato.
Sul posto sono immediatamente intervenuti la Polizia Locale e l’autoambulanza del 118, ma per l’anziano di nazionalità italiana non c’è stato nulla da fare. I soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Michele Chicco