ilTorinese

Croce Verde di Pinerolo e Croce Bianca di Orbassano, corso gratuito

Le Pubbliche assistenze Anpas Croce Verde di Pinerolo e Croce Bianca di Orbassano, martedì 26 aprile, presenteranno il corso gratuito che abilita a svolgere servizi socio sanitari di accompagnamento a visite o a terapie, a dialisi con ambulanze o pulmini anche attrezzati per il trasporto di persone disabili. 

La presentazione si terrà alle ore 21 presso il Salone dei Cavalieri in viale Giolitti 7 a Pinerolo.

 

Il corso, conosciuto con l’acronimo “Sara” (Servizio di Accompagnamento con Relazione d’Aiuto) è aperto a tutti i cittadini interessati a donare parte del proprio tempo libero per diventare volontari e avrà la durata di 44 ore. Le lezioni inizieranno il 2 maggio alle ore 19.30 presso la Parrocchia Spirito Santo di Pinerolo.

Il corso “Sara” tratterà diversi argomenti tra cui il sistema di emergenza sanitaria, la chiamata di soccorso e le comunicazioni radio, il supporto di base alle funzioni vitali, la mobilizzazione e il trasferimento della persona, la relazione d’aiuto e molto altro.

Per servizi di accompagnamento si intendono i trasporti ordinari non di emergenza e i trasporti infermi, ossia quei servizi svolti in ambulanza e non, che prevedono la necessità di offrire assistenza sanitaria, ma soprattutto relazionale di aiuto alla persona accompagnata. In questa categoria di servizi socio sanitari rientrano attività quali il trasporto di dializzati, le dimissioni ospedaliere e l’accompagnamento di persone non autosufficienti a visite ambulatoriali.

Per informazioni e iscrizioni scrivere a segreteria@crocebiancaorbassano.it oppure a info@croceverdepinerolo.org.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.425 volontari (di cui 4.062 donne), 5.753 soci, 640 dipendenti, di cui 71 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 226 automezzi per il trasporto disabili, 261 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 534.170 servizi con una percorrenza complessiva di 17.942.379 chilometri.

Arriva la nuova applicazione di gamification MRT Play, Conquista la Galleria Sabauda

La nuova applicazione di gamification MRT Play, Conquista la Galleria Sabauda è disponibile  sui principali store. Ideata dai Musei Reali in collaborazione con Visivalab SL e il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando SWITCH_Strategie e strumenti per la digital transformation nella cultura, offre una nuova esperienza di fruizione innovativa e accattivante.

Grazie a questa applicazione è possibile accompagnare gli utenti attraverso un percorso guidato capace di coinvolgere attivamente il pubblico attraverso il gioco, di intrattenerlo con contenuti originali e di proporre approfondimenti culturali in maniera piacevole e coinvolgente. Il gioco permette inoltre di fidelizzare maggiormente il pubblico e incentivare le nuove generazioni a visitare i musei.

MRT Play, Conquista la Galleria Sabauda prevede l’applicazione di meccaniche del gaming ed elementi del game-design in contesti che, di norma, non sono orientati ad attività ludiche.  La gamification viene così declinata come una strategia al servizio dell’esperienza di fruizione. In questo modo, l’esperienza museale va oltre la contemplazione delle opere e stimola l’apprendimento attraverso il divertimento e l’interazione.

L’app potrà essere scaricata gratuitamente dai principali store inquadrando un QR code opportunamente indicato con segnaletica e didascalie all’inizio della visita e lungo il percorso.

 

Le opere d’arte della Galleria Sabauda sono presentate in modo formativo, ma in chiave divertente e interattiva, grazie alla realtà aumentata, a mini-giochi, enigmi e stimoli interattivi che coinvolgono l’utente.

La struttura del gioco permette all’utente di giocare singolarmente o in squadra, in modo da includere gruppi di visitatori, ma anche singoli utenti. La registrazione prevede l’inserimento di un nome e l’impostazione del livello di difficoltà, si creerà così un profilo utente utile a registrare il punteggio accumulato durante le sfide.

Successivamente, al giocatore è richiesto di scegliere un personaggio con il quale affrontare l’esperienza: sono disponibili sei personaggi, di cui tre appartengono alla storia di Torino, e tre si riferiscono alle professionalità dei Beni Culturali.

La scelta del personaggio influenza lo svolgimento della visita poiché ad ogni personaggio corrisponde una prospettiva di gioco differente. La Clementina, pittrice di corte, un giovane Cavour in veste di paggio e il Duca Carlo Emanuele I seguiranno il visitatore attivando informazioni e indovinelli che narrano la storia della città, della corte Sabauda e dei dipinti esposti in Galleria. La restauratrice, la curatrice e il ricercatore introducono invece alle tecniche di restauro, all’organizzazione museale, ai temi e alle iconografie dei dipinti.

 

In seguito alla registrazione e alla scelta del personaggio, l’applicazione guida l’utente nella visita attraverso la visualizzazione di una mappa interattiva delle sale della Galleria Sabauda. L’area di gioco è suddivisa in 10 settori da “conquistare”, ognuno caratterizzato da un mini-gioco e da un insieme di indovinelli.

Per non trascurare l’aspetto educativo del gioco, in seguito alla scelta del personaggio, viene presentata all’utente una scheda informativa, in modo che il visitatore possa informarsi sulle figure professionali del mondo dei Beni Culturali o sui personaggi storici.

 

Come funziona MRT Play, Conquista la Galleria Sabauda?

All’interno delle sale della Galleria Sabauda, lo smartphone del visitatore riceverà un segnale da una delle antenne installate nei pressi di un’opera. Questo segnale permette di partecipare al mini-gioco e quindi di interagire con il dipinto in maniera divertente.

I mini-giochi variano di sala in sala e sono stati costruiti in rapporto alla composizione, ai temi e alla struttura di rappresentazione delle opere interessate. Sono presenti sia mini-giochi con meccaniche classiche (sistemi di combinazione e puzzle, ricerca di figure e individuazione delle differenze), sia forme ludiche più complesse, che richiedono il funzionamento dei sensori che caratterizzano i moderni smartphone (operazioni di disegno, scrolling e movimento del telefono, digitazione su schermo touch, etc.).

A ogni avanzamento nel completamento del mini-gioco, saranno fornite informazioni aggiuntive sull’opera. La presentazione di tali informazioni è correlata all’azione del giocatore se, ad esempio, all’utente è richiesto di riconoscere le architetture di un fondale. Al termine di ciascuna operazione corretta verrà descritto l’elemento architettonico che è stato riconosciuto, in questo modo, l’informazione si lega all’azione e ne rende diretta la fruizione.

In base al livello di difficoltà selezionato e alla percentuale di completamento del mini-gioco, il giocatore riceve un punteggio base. Terminata questa fase, nella stessa sala saranno attivati degli indovinelli basati sulle conoscenze acquisite dalla comprensione dei contenuti presentati nella sala e dall’attenzione posta dall’utente durante la visita. Gli indovinelli sono differenti per ogni singolo personaggio, questo significa che i giocatori, selezionandone uno nuovo, avranno accesso ad altre attività e sperimenteranno un’elevata rigiocabilità dell’app.

Completato anche l’indovinello, l’area verrà “conquistata”. Il frutto di queste vittorie sarà segnalato nella mappa interattiva, in modo tale da mostrare all’utente l’avanzamento del gioco.

Dopo la conquista di tutte le sale, con la conclusione della visita alla Galleria, il giocatore potrà vedere il proprio punteggio finale e conoscere i migliori punteggi degli altri giocatori inserendosi nella classifica. Non è però obbligatorio terminare tutti i giochi, l’app salverà i risultati degli utenti, che potranno tornare successivamente per terminare tutte le attività disponibili.

 

Un nuovo obiettivo raggiunto nell’ambito del progetto di innovazione e trasformazione digitale GoDigital!

Dopo il lancio di MRT Virtual per la Cappella della Sindone, la prima applicazione di realtà aumentata realizzata dai Musei Reali con il sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, l’app MRT Play, Conquista la Galleria Sabauda, consolida l’approccio alle collezioni con uno sguardo alle nuove generazioni e rappresenta un’ulteriore occasione per fidelizzare nuovi pubblici secondo la più ampia strategia dell’engagement.

Grazie al finanziamento ricevuto da Compagnia di San Paolo attraverso il bando Switch, il piano di trasformazione digitale dei Musei Reali prosegue nel suo sviluppo e aggiunge un altro importante tassello alla propria strategia di trasformazione digitale che prevede lo sviluppo di idee e progetti ad alto contenuto inclusivo e partecipativo secondo la logica che pone il visitatore al centro.

Il piano di sviluppo è quindi in piena fase di crescita e vedrà nei prossimi mesi anche il lancio del nuovo sito istituzionale e la realizzazione di un importante e innovativo sistema di segnaletica digitale.

 

“Il partito ‘Noi Di Centro-Mastella’ si presenta anche a Torino

Il nuovo partito di centro, dopo aver costruito gli organi del movimento politico in tutta Italia, si presenta in tutte le regioni per illustrare il suo progetto politico. 

Un progetto che punta a ricostruire un’area di “centro” a livello nazionale attraverso la ‘federazione’ di tutte quelle forze che si riconoscono in quest’area politica e culturale del nostro paese.
E il titolo del convegno piemontese che si terrà a Torino venerdì 29 aprile alle ore 17,30 presso l’NH Hotel di piazza Carlo Emanuele II n.15, si intitola appunto ‘Le Ragioni del Centro’.
Il convegno sarà introdotto da Giorgio Merlo, Presidente Nazionale di ‘Noi Di Centro-Mastella’.
Segue un’analisi del sondaggista Lorenzo Pregliasco, Direttore di YouTrend, sul mercato elettorale del Centro nel nostro paese.
Dopodichè ci sarà un confronto tra Valentino Castellani e Michele Vietti sul ruolo politico e culturale del ‘Centro’ nel nostro paese dopo la stagione populista.
Conclude il convegno il segretario nazionale del partito Clemente Mastella.

Modera il dibattito Giuseppe Novero”.

Luca Pedrale Presidente regionale “Noi Di Centro-Mastella”
Renato Zambon Segretario regionale “Noi Di Centro-Mastella”

Armenia oggi, tra passato e futuro

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Una mostra sull’Armenia per ricordare il genocidio degli armeni nell’Impero ottomano durante la Prima guerra mondiale e per raccontare la storia di un popolo antichissimo con i suoi luoghi sacri, chiese e monasteri. È allestita al Polo del ‘900 in corso Valdocco 4/A fino al 15 maggio.

Una sezione della mostra fotografica, curata da Garen Kokcijan in collaborazione con il Centro Federico Peirone e la Fondazione Donat-Cattin, presenta fotografie e drammatiche testimonianze della deportazione della popolazione armena cristiana realizzate da Armin Wegner, ufficiale medico dell’esercito tedesco, alleato degli Ottomani, che documentò, rischiando la vita, il genocidio turco degli armeni nel 1915 mentre era in servizio nei territori dell’Impero. Le sue fotografie sono una chiara e drammatica testimonianza di quel che accadde all’inizio della Prima guerra mondiale in Asia Minore. Un milione e mezzo di armeni, e forse anche di più, furono sterminati dai turchi. Nella seconda parte della rassegna viene raccontata la storia dell’Armenia, si vedono monasteri e chiese armene, la natura selvaggia del Caucaso e gli antichi khachkar, croci di pietra dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. L’esposizione è stata organizzata in occasione del Giornata della Memoria Armena che ogni anno viene celebrata il 24 aprile. Gli armeni l’hanno chiamato il Grande Male (Metz Yeghern) ed è la storia del genocidio turco degli armeni che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento fece sparire oltre un milione e mezzo di armeni cristiani colpevoli solo di appartenere ad un’etnia diversa e a una religione di minoranza.
È una delle pagine più tragiche e meno conosciute del secolo scorso che riguarda la scomparsa di uno dei più antichi popoli della regione anatolico-caucasica. Uno sterminio di massa, una pulizia etnica che in una ventina di anni cancellò tutte le comunità cristiane che vivevano nell’Impero Ottomano, armeni in particolare, ma anche assiri e greci, deportati e uccisi con intere famiglie mentre chiese e scuole cristiane venivano date alle fiamme. Prima del 1915 gli armeni erano il 30% della popolazione, circa due milioni, e dopo la Grande Guerra sono rimasti appena l’uno per cento. Secondo gli ottomani le minoranze cristiane erano in grado di mettere in pericolo l’unità dello Stato attraverso rivolte appoggiate da interventi stranieri. Gli armeni erano in sostanza considerati una quinta colonna nell’Impero pronta ad aiutare nemici e invasori e pertanto da eliminare. Con questo pretesto gli Ottomani misero in atto un piano di pulizia etnica ideato dal sultano Abdul Hamid II nell’ultima decade dell’Ottocento, proseguito dal movimento dei Giovani Turchi e dal governo repubblicano di Ataturk. Tra il 1894 e il 1924 si contarono tra il milione e mezzo e i due milioni di cristiani uccisi da turchi, curdi, ceceni e arabi. L’arresto di centinaia di armeni il 24 aprile 1915 a Costantinopoli e in altre città dell’Impero diede il via alla persecuzione di massa che portò all’eliminazione del popolo armeno. Quel giorno è diventato la Giornata della Memoria Armena, la data ufficiale per la commemorazione dell’eccidio. Gli storici, e tra di loro anche qualche turco, parlano di genocidio vero e proprio e la documentazione non manca. La Turchia continua a negare il genocidio ma documenti, carte, appunti, le fotografie delle esecuzioni, diari, dispacci e telegrammi autentici con gli ordini da eseguire inchiodano i turchi alle loro gravissime responsabilità. La mostra è visitabile fino al 15 maggio al Polo del ‘900 in corso Valdocco 4 con orario 10-18.
Prenotazioni: 011 0883200 o reception@polodel900.it
Filippo Re

Paura in autostrada: scoppia pneumatico, auto contro camion

Questa mattina sull’Autostrada A4 Torino-Milano nelle vicinanze dell’uscita di Rondissone, un’auto che viaggiava in direzione Torino,  ha sbattuto  contro un camion. La vettura è sfuggita al controllo del conducente per lo scoppio di uno pneumatico. L’uomo alla guida, una volta giunti isoccorsi, ha deciso di non farsi accompagnare in ospedale.

Comunicare ai giovani, Blockchain e innovazione. A “Parlaconme”

Questi i temi della puntata  di mercoledì 27 aprile, condotta dall’Agrifood & Organic Specialist Simona Riccio

Sarà una puntata speciale quella che andrà in onda mercoledì 27 aprile prossimo dalle 18 alle 19 sulla radio web Radiovidanetwork , condotta da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist, Social Media Manager del CAAT.
Saranno concentrati i temi della comunicazione e della sua importanza, in particolar modo nei confronti dei giovani, dell’innovazione nel settore agroalimentare e della sua evoluzione, che è andata di pari passo con l’utilizzo crescente delle tecnologie innovative, per migliorare la qualità e la tracciabilità dei prodotti alimentari.
Simona Riccio, conduttrice della trasmissione, fornirà un caso di studio ideale, vale a dire la sua strategia di comunicazione con l’azienda Dorilli Kamarino, che mira al coinvolgimento diretto dei dipendenti e a incuriosire le persone più giovani.
Alessio Criscuolo, diciannovenne, racconterà come i giovani della sua generazione osservino e percepiscano dall’esterno la comunicazione del settore agroalimentare.
Davide Conti, Direttore tecnico Dorilli Società Agricola Srl e William Nonnis, Full Stack & Blockchain Developer del Ministero della Difesa, non saranno in collegamento, ma Simona Riccio si servirà di stralci delle loro interviste passate, in cui hanno raccontato, rispettivamente, come la raccolta digitale dei dati avvenga attraverso il quaderno di campagna e il funzionamento della Blockchain.
La puntata viene trasmessa in diretta web Radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.
Dal giorno dopo è possibile seguire la puntata senza interruzioni sul sito www.parlaconmeofficial.it

Mara Martellotta

Torna a fiorire il Ricetto di Candelo

Dal 21 maggio al 5 giugno il Ricetto medioevale di Candelo (vicino a Biella) tornerà a fiorire, anche grazie alla partecipazione del Consiglio regionale del Piemonte. 

La 18a edizione di “Candelo in fiore” quest’anno sarà all’insegna della ripartenza dopo un anno di stop dovuto alla pandemia. Oltre alla tradizionale esposizione di giardini fioriti all’interno delle stradine dell’antico borgo medioevale – che ogni anno attira 30mila visitatori dall’Italia e dall’estero, moltissime saranno le iniziative collaterali che animeranno le serate di Candelo: dall’arte della Fondazione Pistoletto a Slow Food, dall’economia circolare a Franco Collè plurivincitore di ultra-trail, al meteorologo Luca Mercalli, fino a Stefano Mancuso, botanico e accademico di Firenze, per concludere con l’alpinista Simone Moro, appena tornato dalle cime del Nepal.

I contenuti della manifestazione sono stati presentati oggi a Torino durante la conferenza stampa che si è svolta in Consiglio regionale.

Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte ha sottolineato come “Il borgo medievale del Ricetto rientra a pieno titolo tra i borghi più belli d’Italia. L’augurio è che l’esposizione floreale al suo interno e il ricco calendario di eventi a corollario dell’iniziativa possano tornare a generare quei flussi turistici che sono ossigeno per il nostro splendido territorio”.

Il consigliere regionale biellese, segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, ha affermato: “da sempre credo che il turismo e la promozione del territorio siano settori da valorizzare nel loro complesso. In quest’ottica, Candelo in Fiore rappresenta una delle manifestazioni di maggior richiamo di visitatori, che poi colgono l’occasione per scoprire le bellezze e le peculiarità locali. Per questo, il Consiglio regionale del Piemonte sostiene con entusiasmo l’iniziativa”.

Il presidente della Giunta regionale, intervenuto alla conferenza stampa, ha sottolineato che “turismo a cultura sono due settori che sempre più devono lavorare insieme e in questa occasione vediamo l’unione di questi sforzi. Ritornare ad organizzare eventi di grande portata dimostra grande passione e professionalità che la Regione apprezza e sostiene”.

Per l’assessore all’Agricoltura e Cibo e per l’assessore alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte la manifestazione Candelo in fiore “riporterà i visitatori in uno dei borghi più belli del nostro Piemonte, contribuendo a rendere ulteriormente attrattivo il territorio locale che si caratterizza per un’offerta culturale, paesaggistica ed enogastronomica di qualità. Il Ricetto di Candelo si è conservato proprio perché ha mantenuto nel tempo questa sua matrice rurale di custode della comunità contadina ed è una meta turistica dall’atmosfera particolarmente affascinante sia per gli appassionati di storia medioevale che per i turisti occasionali”.

Nel portare il saluto del Comune di Candelo, il sindaco della cittadina biellese ha detto che “la nostra manifestazione – giunta ormai al suo diciottesimo anno – è un valido esempio di come sia possibile applicare il concetto di sinergia tra le istituzioni del territorio per promuovere le nostre eccellenze”.

Il presidente della Pro Loco di Candelo, Cristian Bonifacio, e la direttrice artistica della manifestazione Danila D’Alessandro, hanno poi illustrato il ricco programma di Candelo in fiore che, oltre a veri e propri giardini temporanei realizzati dai florovivaisti biellesi, affianca numerose iniziative culturali: dalle vaie mostre fotografiche sul Biellese e le sue montagne, alle serate con grandi ospiti che parleranno anche di natura e sostenibilità ambientale.

Tutte le informazioni sulla manifestazione e le modalità di partecipazione sono reperibili sul sito www.candeloeventi.it

Uccide la compagna e si toglie la vita lanciandosi in auto da un ponte

I corpi senza vita  di un uomo di 49 anni e di una donna  più giovane di 12 anni sono stati trovati a Dormelletto nel Novarese.

La prima ricostruzione dei fatti indica un omicidio-suicidio. Avrebbe ucciso la compagna e poi lasciato l’appartamento. Si è quindi lanciato con l’auto da un ponte di San Bernardino, sul Lago Maggiore. Sono in corso le indagini dei carabinieri.

Biletta (Fi): nel bilancio risorse per le piscine

biletta“Esprimo profonda soddisfazione per la previsione di una misura dedicata al comparto delle piscine che varrà circa 1milione di euro.

Un intervento che Forza Italia ha fortemente richiesto e per il quale ci siamo più volte battuti viste le difficoltà che hanno incontrato a causa del Covid le 33 società sportive che gestiscono 72 impianti natatori pubblici, nei quali trovano occupazione 500 lavoratori subordinati e 1500 collaboratori sportivi. Quindi stiamo dando una risposta strategica non solo dal punto di vista sociale, sportivo e ricreativo ma anche occupazionale”. Ad annunciarlo la vicecapogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Alessandra Biletta a margine della discussione del Bilancio previsionale 22/24.

Conclude l’azzurra: ”Gli impianti natatori, a differenza di altre realtà, hanno dovuto far fronte ai costi fissi di gestione delle strutture anche durante il lockdown, in quanto per le caratteristiche tecniche non sarebbe stato possibile ‘spegnere’ gli impianti. Se a ciò si aggiunge l’aumento dei costi dell’energia si comprende come il sistema delle piscine si trovi in una situazione drammatica e non più sostenibile che richiede per forza un intervento dell’amministrazione pubblica. Una preoccupazione che è anche stata condivisa con il sistema dei Comuni che rischiano di dover pagare le ricadute di aggravio delle spese, essendo le strutture di proprietà pubblica”.

Spacciava davanti alla scuola: arrestato dai Civich

Un altro arresto nel fine settimana in via Masserano, all’angolo con via Biella, e sempre davanti alla scuola “Edmondo De Amicis”, un’area che da qualche tempo è oggetto sotto il costante monitoraggio da parte della Polizia Locale. Ad effettuare l’arresto in flagranza di reato sono stati nuovamente gli specialisti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Locale che a distanza di neanche un mese hanno già effettuato tre arresti per spaccio nella stessa area.

 

Questa volta ad essere attenzionato dagli agenti è stato un ragazzo senegalese che da pochi mesi ha compiuto la maggiore età, ma che a suo carico vanta già una lunga serie di precedenti di polizia.

 

Il giovane è stato visto intascare del denaro dopo aver ceduto un involucro ad un uomo che lo aveva avvicinato in auto. Gli agenti, dopo aver avuto conferma dall’acquirente che si trattava dell’acquisto di sostanza stupefacente, hanno seguito il ‘pusher’ e atteso le condizioni ottimali per effettuare un arresto in sicurezza.

 

Il ragazzo, arrestato in flagranza di reato ai sensi dell’Art. 73 DPR 309/90 ‘Spaccio di sostanze stupefacenti’  con l’aggravante di cui all’art. 80 c.1 lett. g) DPR 309/90 in quanto la cessione della droga è avvenuta in corrispondenza di un plesso scolastico, è stato trasportato al Comando di via Bologna, dove personale specializzato del Corpo ha analizzato la sostanza stupefacente, identificandola come cocaina ‘crack’.  Gli agenti hanno posto sotto sequestro un cellulare, la sostanza oggetto di scambio e 270 euro rinvenuti nei pantaloni del giovane a seguito della perquisizione.

 

Dopo gli accertamenti di rito, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, l’uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale Lo Russo e Cutugno.