ilTorinese

“Camminare per la pace” a Chieri

L’iniziativa promossa, fino ai primi anni ’80, dal Comune e dai Fratelli della “Sacra Famiglia”

Venerdì 20 maggio, ore 16,45

I tempi lo imponevano. Tra il 1977 ed il 1982, i Fratelli della “Sacra Famiglia” di Chieri organizzavano ogni anno il cosiddetto “Rally della Pace”, una marcia che attraversava le vie cittadine per arrivare sulla collina circostante, fino a “Villa Brea” (Centro sociale e polifunzionale gestito dagli stessi Fratelli), dove venivano organizzati tornei e giochi sui temi della pace. Si trattava di una giornata di sensibilizzazione e socializzazione, di partecipazione e riflessione, che vedeva una grande adesione di persone, soprattutto giovani, da tutto il chierese e il coinvolgimento di scuole e parrocchie. Oggi, di fronte ai tragici eventi della guerra in Ucraina, e di tutte le guerre che affliggono il mondo, il Comune di Chieri e l’Istituto dei Fratelli della “Sacra Famiglia” hanno voluto ripristinare quella tradizione, organizzando una “Camminata per la Pace” che si svolgerà venerdì 20 maggio (in collaborazione con SSD Equilibrea e ASCS). Il ritrovo è alle ore 16,45 in Piazza Europa, con partenza del corteo alle 17, alla presenza del Sindaco Alessandro Sicchiero e delle Autorità. Si sfilerà lungo via Vittorio Emanuele II, quindi si giungerà verso le 18,30 a “Villa Brea” (via Provinciale Chieri-Pecetto), attraversando le strade bianche, ovvero strada Roaschia, strada Vallero e, infine, strada della Luigina. “Camminare per la pace” è un evento libero e gratuito. Ai partecipanti è chiesto solo di indossare una maglietta con uno dei colori dell’arcobaleno della pace. A lanciare l’idea è stato il gruppo consiliare “Sicchiero per Chieri Si”, come spiega Clara Bramardi, consigliera comunale con delega alla “Promozione del benessere e degli stili di vita salutari nella comunità”: “Ringrazio i Fratelli della ‘Sacra Famiglia’ e l’assessora allo ‘Sviluppo e alla promozione del territorio’ Elena Comollo, che hanno immediatamente accolto la nostra proposta, riproponendo quello che era un momento tradizionale, ovviamente rivisto e riattualizzato. Il nostro auspicio è che si riesca a coinvolgere la cittadinanza, soprattutto i più giovani, così che l’evento possa diventare un appuntamento da ripetersi ogni anno”“Vogliamo unire – conclude Bramardi – il tema della pace a quelli del benessere, della pratica del camminare, della fruizione e valorizzazione del paesaggio”. In quest’ottica, sono stati coinvolti il “Comitato Pace e Cooperazione di Chieri”, associazioni giovanili, scuole, parrocchie e realtà non solo strettamente chieresi, come il Comune di Pecetto, il “Sermig”, l’“Arsenale dell’Armonia”, l’“Eremo di Pecetto” e la rete“Welcoming di Asti”. All’arrivo a “Villa Brea” ci saranno interventi e testimonianze, quindi momenti di animazione nei prati. In particolare, “SSD Equilibrea” organizzerà laboratori dedicati ai bambini e un laboratorio esperienziale di “Social Dreaming” per gli adulti, ovvero un momento di condivisione, guidato da una psicologa, che, partendo dal racconto dei sogni individuali cercherà dei punti comuni al fine di creare un sogno condiviso. Inoltre, l’ “ASCS-Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo” proporrà “THE GAME”, un gioco di società per vivere la Rotta Balcanica: i partecipanti a questo gioco di ruolo avranno modo di mettersi nelle scarpe dei migranti e muoversi nello scacchiere di un’Europa Orientale densa di confini, trafficanti e scelte difficili da prendere.

g.m.

Nelle foto:

–       Villa Brea

–       Clara Bramardi ed Elena Comollo con altri partecipanti all’evento

Approvata la legge sulla semplificazione urbanistica

Il recupero dei fabbricati per evitare l’eccessivo consumo di suolo, le ristrutturazioni edilizie, l’utilizzo dei rustici, dei locali sottotetto e dei seminterrati, la delocalizzazione dei fabbricati costruiti in aree a rischio idrogeologico, le premialità e le agevolazioni per i cittadini, le competenze dei Comuni in rapporto con i Piani regolatori: sono i principali argomenti della nuova legge approvata martedì  a maggioranza dal Consiglio regionale (27 si e 16 no).

La nuova norma sull’urbanistica e le ristrutturazioni edilizie – identificata in questi mesi come Pdl Semplificazione urbanistica – che modifica le leggi regionali 56/1977, 16/2018 e 13/2020 è legge dopo mesi di accesa discussione tra maggioranza e opposizione, prima in Commissione e negli ultimi mesi in Aula.
I consiglieri di maggioranza intervenuti per dichiarazione di voto hanno apprezzato il testo approvato, mettendo in risalto l’importanza di una norma che sostiene il settore edilizio in un periodo difficile per tutta l’economia piemontese e in particolare per l’edilizia.

Il gruppo della Lega, a cui appartiene il firmatario della proposta, ha salutato con soddisfazione l’approvazione della nuova legge sostenendo che si tratta di una norma che va verso la diminuzione del consumo di suolo e che farà scuola anche per la legge nazionale sulla rigenerazione urbana. Questa legge, è il parere espresso, darà la possibilità di recuperare molti dei fabbricati esistenti soprattutto nelle campagne e in montagna, abbandonati ormai da anni.

Il gruppo di Forza Italia si è detto convintamente favorevole a un testo che costituisce una revisione importante delle norme preesistenti su riuso, recupero e rigenerazione urbana. A suo giudizio, le norme precedenti erano di difficile applicazione e, per produrre questa nuova legge, la maggioranza si è messa in ascolto dei tecnici comunali, dei professionisti, degli operatori del settore e dei cittadini per individuare i punti critici da analizzare.

Il gruppo dei consiglieri di Fratelli d’Italia ha sottolineato che l’approvazione di questa legge è importante per le piccole imprese artigiane, soprattutto in questo periodo di difficile situazione geopolitica che vede i costi delle materie prime aumentati sensibilmente.

I gruppi di opposizione invece hanno criticato la nuova legge che a loro parere liberalizza in maniera eccessiva le norme edilizie, in particolare sui limiti delle altezze dei locali abitabili.

I consiglieri del Partito Democratico hanno espresso un convinto voto contrario al provvedimento, anche se si sono detti favorevoli all’impostazione principale della legge sul recupero del costruito, per evitare nuovo consumo di suolo. Hanno però sostenuto che in realtà la norma non va in questa direzione e, anzi, permette di rendere abitabili i seminterrati anche con altezze modificate al ribasso, permettendo forti speculazioni. Critiche anche per l’eccesso di deregolamentazione e per lo svuotamento di contenuti dei piani regolatori comunali.

Il Movimento 4 Ottobre ha ribadito il voto contrario sostenendo che la semplificazione annunciata dalla legge in realtà toglie possibilità di controllo dei Comuni sulle costruzioni.

Il capogruppo di Luv ha sostenuto che questa legge rischia solo di fare danni perché è piena di deroghe e renderà abitabili anche i locali più bassi che saranno soltanto utilizzati dagli speculatori per creare nuovi spazi insalubri da affittare ai più poveri. Ha concluso augurandosi che la Corte Costituzionale cancelli le parti di questa legge che vanno contro l’ambiente e contro i meno abbienti.

Rubava nelle case da quando aveva 13 anni: arrestata

Dall’età di 13 anni era stata denunciata più volte per reati contro il patrimonio, soprattutto  furti in abitazione, in tutto il nord Italia. Forniva ogni volta diverse generalità alla polizia.

Oggi, 28 anni, doveva  espiare una pena di 5 anni e due mesi. Dal 2017 era irreperibile. Ma gli agenti della III sezione della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine della Questura di Novara hanno rilevato la  presenza della donna nella provincia di Novara. Dopo un appostamento hanno arrestato  la ricercata e l’hanno condotta nella casa circondariale di Vercelli.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Ma Giusi avrebbe meritato molto di più

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

La scarsa cultura di alcuni che non hanno una frequenza di scuole regolari ha portato anni fa alla creazione di un monstrum chiamato associazione consiglieri emeriti del Comune di Torino da parte di chi non sa neppure cosa significhi in ambito universitario quella parola. Essere ex non significa essere emerito perché almeno alcuni consiglieri comunali con precedenti penali o anche per la loro presenza insignificante, non possono certo essere definiti emeriti. Ne ho avuto dimostrazione evidente quando il presidente, ex comunista, Giancarlo Quagliotti di questo gruppo di ex consiglieri rifiuto’ la mia proposta di ricordare un vero emerito, l’on. avv. Valdo Fusi con argomentazioni capziose che facevano davvero ridere i polli, avrebbe detto Valdo. Io non insistetti e lasciar perdere perché non volli abbassarmi a queste discussioni. Ieri ho ascoltato su Facebook il ricordo del mio amico Giuseppe La Ganga in consiglio comunale, dove sedette per un breve periodo perché il PD non consenti’ la sua elezione in prima battuta nel 2011 e meno che mai la rielezione. La Ganga e‘ stato un grande leader socialista che ha trasformato un partito piemontese rissoso in un partito riformatore . Come capo gruppo alla Camera, guidò il PSI in uno dei momenti più delicati e storicamente importanti. Appare già di per se’ paradossale che Quagliotti, caduto politicamente in disgrazia in seguito allo scandalo Zampini, sia stato il protagonista del ricordo di La Ganga che, per la demonizzazione che di lui venne fatta proprio in rapporto allo scandalo Zampini, non divenne ministro. Ma Quagliotti avrebbe avuto il dovere almeno di documentarsi su La Ganga, invece ha appiattito, da vero ex comunista, il leader, invitando ex socialisti come Marzano o addirittura lombardiani di terza fila pregiudizialmente ostili a Giusy, visto come uno spregiudicato uomo di potere esponente della “malavita”, per dirla con uno dei giudizi più stupidi e immotivati di Salvemini. Ricordo io le frasi trancianti che ascoltai su di lui. Gente come Marzano, che fu vice sindaco su designazione di La Ganga, dovrebbe starsene ritirato a godersi la pensione. La Ganga fu quello che realizzo ‘ il lib – lab a Torino con Zanone sindaco e seppe essere un vero socialista liberale alla maniera di Rosselli, anche se sarebbe impossibile considerarlo il creatore di una cultura politica perché Giusi fu soprattutto un uomo di azione non privo di interessi culturali. Zanone tradì le aspettative di La Ganga dimettendosi, ma il valore di quella scelta politica resta, dopo oltre dieci dieci di subordinazione servile dei socialisti al PCI. Questi discorsi, alla faziosità di Quagliotti, appaiono troppo ostici ed è anche comprensibile per uno che osteggio’ per dieci anni la Metro eseguendo le direttive del sindaco Novelli. Basterebbe confrontare lo spessore politico di La Ganga con i deputati Cardetti e Fiandrotti, per rendersi conto della realtà oggettiva dei fatti. La presidente pro tempore del Consiglio conunale ha partecipato per pochi minuti alla cerimonia e anche lei è comprensibile perché non sa neppure chi sia stato La Ganga. L’assenza totale del sindaco Lo Russo è meno accettabile perché il sindaco aveva il dovere di essere presente con la fascia tricolore. Sia reso merito a Salvatore Vullo curatore acuto e colto dei due libri di La Ganga usciti postumi. Vullo,  amico di Sciascia, ha, da par suo, concluso il convegno su La Ganga, alzando il tono culturale della mesta cerimonia.  Vullo non ha abbandonato l’amico Giusi, oggetto di “codardo oltraggio”, come fu oggetto in precedenza di “servo encomio”. Io ero a Venezia per impegni programmati da tempo . Se avessi saputo che andava a finire così, avrei disdetto tutto e sarei intervenuto non da amico di Giusi ma da storico. È giusto che si sia tornati a parlare di La Ganga che da raffinato intellettuale e da professore universitario che rinuncio’ alla carriera accademica per la passione per la politica, avrebbe meritato ben altro trattamento. Bobbio che firmò una lettera di appoggio alla prima candidatura di Giusi alla Camera , sarebbe indignato di una Torino così lontana da quella “ civile “ che il filosofo ha rappresentato e rievocato.

18 maggio 1980: il Milan in serie B

Accadde oggi

Oggi, 42 anni fa, ricorre una delle pagine più brutte nella bellissima storia del calcio italiano: la commissione disciplinare della Lega Calcio retrocede in serie B il Milan e radia il presidente Colombo e i portieri Albertosi e Cacciatori per lo scandalo del “Totonero”. Clamorosa anche la squalifica di 3 anni inflitta a Paolo Rossi e quelle a Giordano e Manfredonia di 21 mesi. La sentenza penalizza molti altri giocatori e squadre.
Alcuni tornarono come il leggendario Paolo Rossi che trascinò a suon di gol l’italia a diventare campione del mondo,altri smisero per il troppo dolore e la vergogna.
Esattamente 28 anni fa,il 18 maggio del 1994,questa volta ricordiamo  una pagina calcistica straordinaria.
Il Milan gioca una delle più belle partite della sua storia e vince la sua quinta delle sette Coppedei campioni battendo 4-0 in finale il Barcellona.Il capolavoro di Savicevic, il riscatto di Desailly, ma soprattutto l’orgoglio ferito del leggendario Cruijff, che alla vigilia della gara con troppa sicurezza si era fatto fotografare col trofeo tra le mani.

Enzo Grassano

Alla scoperta della collina di Pinerolo

Dal 21 maggio 2022 e’ possibile andare alla scoperta della collina di Pinerolo, della sua storia e della sua tradizione agricola.
I tour esperienziali sono gratuiti e si svolgono con guide professioniste, sul percorso ScopriCollina. Prenotazione obbligatoria.
La visita guidata del 21 maggio 2022 sarà dedicata al tema del VINO 🍷 e sarà GRATUITA.
con contributi teatrali a cura dell’Associazione Teatrale Mellon, farà tappa in due aziende agricole della Collina di Pinerolo, con degustazione dei loro prodotti.
Ritrovo sul piazzale di San Maurizio e partenza alle ore 15.
Durata della visita guidata: 3 ore circa.
Informazioni e Prenotazioni:
UFFICIO DEL TURISMO DI PINEROLO
☎️0121.795589
📧 info.pinerolo@turismotorino.org

Al Circolo “Jigeenyi” di Torino, il primo “Festival showcase” italiano dedicato a culture e voci d’Africa

“Afrovision”

Dal 19 maggio al 23 giugno

Nasce sotto la Mole un nuovo Festival. E lo fa in un effervescente spazio multiculturale, dedicato alla creatività e alle cucine africane, come il “Circolo Jigeenyi (donne, in lingua Wolof)”, gestito all’interno del “Bunker” di via Niccolò Paganini 0/200 da “Ricette d’Africa APS” e affiliato ad “Arci Torino”. Titolo  “Afrovision”, si tratta del primo “Festival showcase” (rivolto dunque anche al music business) italiano che vedrà protagonisti in assoluto artisti africani e afrodiscendenti italiani. In agenda, una ricca serie di concerti programmati  da giovedì 19 maggio a giovedì 23 giugno (sempre di giovedì, ore 20,30), organizzati da “Renken e Creativi Musicali booking, management and production”, sotto il patrocinio della “Circoscrizione 6” e in sinergia con professionisti dell’industria musicale come “The Black Artist Database”, “MapasMercado Cultural”, “CirculArt Colombia”, “Global Toronto Showcase”, “Italia Music Lab” e “Keeponlive”. “L’obiettivo – dicono gli organizzatori – è dare spazio e voce ai talenti delle nuove generazioni che si inseriscono e ispirano alla corrente dell’afrofuturismo e ai cosiddetti stili ‘contemporanei’ di creazione e performance”“Un ambito – proseguono – dove si registra molto fermento a livello artistico ma dove serve un mirato lavoro di ‘scouting’ e uno specifico spazio per far emergere nuove proposte”. Parola d’ordine non “integrazione”, quanto piuttosto “interazione”. “Afrovision” nasce infatti con lo scopo ben preciso di accompagnare soprattutto questi artisti, regalare loro, durante le serate, occasioni di confronto con professionisti indipendenti, programmatori e addetti del settore musicale. Quanto mai ampio, si diceva, il programma. Ospite internazionale di questa prima edizione sarà Kizaba. In arrivo da Montreal, origini congolesi, Kizaba è l’esempio di spicco della “cultura afrofuturista canadese” del momento. La sua carriera musicale lo ha portato a suonare, da adolescente, con “Jupiter and The Okwess”. Già presente in Italia in tour con il gruppo “AfrotroniX”, sarà a Torino giovedì 16 giugno con il suo nuovo progetto da solista. Da non perdere, anche Amal. Torinese di nascita, classe ’89, origini tunisine e grande voce, sarà proprio lei ad aprire il Festival, giovedì 19 maggio, presentando sette brani di sua creazione. Molto atteso, in chiusura di Festival, giovedì 23 giugno, anche il napoletano dj Jesa, origini eritree, messosi in luce per il lavoro di educazione alle “sonorità afro” che ha portato avanti nella sua città di adozione e lo ha reso, nel giro di pochi anni, il dj di punta delle serate a più alto spessore musicale di Napoli.

Per info sull’intero programma:

“Circolo Jigeenyi”, via Niccolò Paganini 0/200, Torino; tel. 353/3113671 o sui profili Instagram e Fb del Circolo. Ingresso gratuito per i soci “Arci” (con possibilità di tesserarsi in loco).

g.m.

Nelle foto:

–       Amal

–       Kizaba

Basso San Donato e San Secondo, 3 milioni per la qualità dello spazio pubblico

Tre milioni di euro per migliorare la qualità dello spazio pubblico attraverso interventi che rallentino il traffico automobilistico e  favoriscano la pedonabilità, anche con l’introduzione di spazi verdi.  Tutto pensato e costruito con riferimento ai principi e alle linee guida del “Piano di Resilienza Climatica” della Città, al fine di adattarlo ai nuovi scenari climatici.

Il progetto esecutivo dei lavori destinati a cambiare profondamente il volto dei quartieri Basso San Donato e Borgo San Secondo, è stato approvato  dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessora alla Politiche per l’Ambiente di concerto con l’assessore al Verde e alla Cura della Città .

Nelle due aree si procederà a una ri-progettazione di uno “spazio pubblico condiviso” tra i vari attori della mobilità attraverso  interventi fisici, quali rialzi di carreggiata, restringimenti, introduzione del verde e nuove alberature, dissuasori mobili e cartelli segnalatori così da permettere la coabitazione di auto, biciclette e pedoni.

L’obiettivo, per il lotto 1 San Donato, è la creazione di una zona 30, limitata in questa prima fase temporale di progettazione all’area tra gli assi stradali Umbria, Livorno, Regina Margherita, Avellino e Fagnano.

Qui sono previsti interventi strutturali come il rialzo della sede stradale, la messa a dimora di essenze arboree, la creazione di chicanes che impongono una riduzione della velocità dei mezzi a motore, definizione di ampie platee pedonali e occasioni per realizzare anche eventuali dehors per gli esercizi di ristorazione presenti.

Grande attenzione è stata posta ai percorsi pedonali utilizzando i materiali della pavimentazione secondo un disegno che definisca il naturale percorso per gli ipovedenti.

Verrà poi ridefinita l’alberata di corso Umbria, oggetto di altro appalto, intervento reso possibile dalla scelta di portare i parcheggi al di fuori della banchina alberata posizionati in linea lungo la carreggiata. Questo consentirà la fruizione piena del viale da parte dei pedoni e della mobilità lenta.

Come per la zona di San Donato, anche per borgo San Secondo il fine è quello di creare una calmierazione del traffico attraverso l’intervento sugli incroci dell’asse viario di via San Secondo oltre ad alcuni incroci in via Gioberti.

Nello sviluppo del progetto esecutivo sono state accolte le richieste della Circoscrizione 1: in particolare è stato esteso l’intervento di riqualificazione al tratto tra i corsi Stati Uniti e Vittorio Emanuele e sono stati inserite opere in corrispondenza degli incroci su via Gioberti interessati dalla presenza di istituti scolastici. Questi interventi hanno sostituito le opere riguardanti il percorso ciclabile di via Sacchi che verrà affrontato nell’ambito di future progettazioni.

Anche per questo asse sono previsti interventi strutturali come il rialzo della sede stradale negli incroci, la messa a dimora di essenze arboree, la completa riqualificazione di piazza San Secondo per dare un nuovo volto vivibile all’area mercatale e la definizione di ampie platee a fruibilità pedonale, con particolare attenzione ai materiali utilizzati nella pavimentazione dei percorsi secondo un disegno che favorisca la mobilità degli ipovedenti. In particolare i marciapiedi saranno pavimentati in pietra e un bordo di cubetti di porfido costituirà guida naturale che conduce agli attraversamenti pedonali.

Spazi che saranno ripensati e trasformati in ottica ‘resiliente’ realizzando soluzioni innovative volte a contrastare l’effetto “isola di calore” e a gestire al meglio le acque meteoriche in occasione degli eventi di precipitazione intensa, sempre più frequenti nei centri urbani, creando allo stesso tempo un ambiente urbano più vivibile.

Nello specifico saranno ridotte le superfici asfaltate e impermeabili, convertendole in infrastrutture verdi in grado di fornire ombreggiamento e raccogliere le acque piovane riducendo i flussi in rete ed eventuali allagamenti. Complessivamente, nei due quartieri, verranno realizzati oltre 1100 mq di verde e 1650 mq di pavimentazione drenanti per spazi pedonali.

 

“Il silenzio dei media nazionali sul Referendum Giustizia prosegue”

A meno di un mese dalla data in cui i cittadini saranno chiamati alle urne per esprimersi sui 5 quesiti proposti nel Referendum per una Giustizia Giusta, prosegue un silenzio mediatico imbarazzante che priva gli elettori della possibilità di ricevere corrette informazioni al riguardo.
Secondo l’Avvocato Alberto Del Noce, membro del Direttivo Regionale di Buona Destra Piemonte e del Comitato per il Si, promosso dal Partito Radicale, “siamo di fronte ad un problema di comunicazione evidente: dai media nazionali non viene assicurata una corretta ed adeguata diffusione delle informazioni riguardanti il Referendum. Si tratta di cinque quesiti che potrebbero restituire al nostro Paese una Giustizia più in linea con i principi liberali e di democrazia su cui è stata scritta la nostra Costituzione, spesso forzata per arrivare a mini riforme dalla scarsa efficacia complessiva. Sembra, invece, evidente ci siano interessi di parte che mirano a far passare in silenzio questo appuntamento, creando difficoltà a diffondere le ragioni del Sì e rendendo difficile il raggiungimento del quorum”.
Buona Destra Piemonte, insieme agli altri membri del Comitato per il Sì continuano a diffondere informazioni, tramite i propri canali e con appuntamenti settimanali con punti informativi sul territorio, ma l’informazione pubblica su temi tanto importanti per il Paese non può essere demandata unicamente all’iniziativa dei singoli.
Come Buona Destra auspichiamo che i media tornino a recitare un ruolo da protagonisti, diffondendo correttamente e con gli spazi adeguati le corrette informazioni per permettere a tutti di poter esprimere un voto consapevole il prossimo 12 Giugno.
Buona Destra Piemonte
Taccuino elettorale: “Il Torinese” offre spazio gratuito a tutte le forze politiche per l’annuncio di incontri, programmi e iniziative. Inviare i comunicati a: redazioneweb@iltorinese.it

AIEF potenzia il sostegno ai nuclei familiari e la presenza sul territorio

Giornata Internazionale della Famiglia

L’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF ha inaugurato il CENTRO AIEF TORINO NORD con i suoi 4 sportelli di aiuto per famiglie e bambini. E’ il secondo CENTRO che AIEF apre a Torino, a distanza di un anno dopo quello situato a Mirafiori Sud. Ospite speciale la concorrente dello Junior Eurovision Song Contest Marta Viola.

Il 15 maggio, in occasione della Giornata Internazionale della Famiglia, l’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF ha inaugurato in Via Vistrorio 46/B (TO) il nuovo CENTRO AIEF TORINO NORD, il secondo a distanza di un solo anno dopo quello situato inaugurato a Mirafiori Sud.
L’apertura dell’evento inaugurale ha visto l’esibizione della già concorrente dello Junior Eurovision Song Contest Marta Viola.

Numerosi i partecipanti e le Istituzioni presenti: dalle Circoscrizioni 5 e 6, il Comune di Torino, la Regione Piemonte, il Parlamento, la Questura di Torino.
Dagli interventi è emerso quanto sia importante e urgente porre l’attenzione e agire in maniera concreta e mirata nei quartieri più fragili della città. L’Associazione AIEF da sempre opera sul territorio e, soprattutto, nelle zone più in difficoltà, a sostegno delle famiglie, mettendo in campo ogni azione possibile per tutelare i nuclei familiari esistenti e sostenerne la nascita di nuovi. Ed ecco che, seguendo il format del primo CENTRO AIEF situato a Torino in Via Farinelli 36/9, il nuovo CENTRO AIEF TORINO NORD aiuterà, con sportelli di primo aiuto e sostegno, le famiglie dei quartieri della zona.

“Il Presidente Mattarella ha richiamato l’attenzione di tutti al calo della natalità e ha richiesto tempestive politiche per la famiglia. AIEF dal 2018 è impegnata, attraverso il volontariato e la solidarietà, a sostegno dei nuclei familiari del territorio proprio perché siamo consapevoli che un Paese che non investe nell’infanzia e nella famiglia è un Paese che fa fatica a guardare al futuro. Il nuovo CENTRO AIEF TORINO NORD, con i suoi quattro sportelli di primo aiuto e tutte le attività, sarà il nuovo punto di riferimento per il sostegno e il supporto ai nuclei familiari dei quartieri di Torino Nord.”, commenta Tommaso Varaldo, presidente AIEF.

Il nuovo CENTRO AIEF TORINO NORD è stato aperto grazie al sostegno della Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza e al contributo dell’azienda Spazio Impianti Srl. I numerosi volontari AIEF hanno messo a disposizione il loro prezioso aiuto al fine del compimento dei lavori.

In occasione dell’evento è stato presentato e distribuito il primo numero del giornale della Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza: L’AIEF, Cultura e Solidarietà.
Il periodico, diretto dalla scrittrice Sabrina Gonzatto, racconterà, con quattro numeri all’anno, le attività di AIEF e sarà uno spazio dedicato alla cultura e ai progetti solidali del territorio
Il progetto non solo vede la partecipazione di importanti firme del giornalismo ma dà spazio e coinvolge anche i giovani che vogliono affacciarsi per la prima volta al mondo del giornalismo.